giovedì, ottobre 30, 2008

H.A.A.R.P.: finalmente una verità (articolo di Mauro Paoletti)

Pubblichiamo un articolo di Mauro Paoletti su H.A.A..R.P. E' un contributo molto documentato che conferma le ipotesi circa gli scopi maleficentissimi che sono perseguiti, per mezzo dei sistemi volti alla manipolazione della ionosfera, soprattutto il controllo del clima e l'abbattimento di oggetti non terrestri, con il fondamentale ausilio delle scie chimiche.

Il nostro articolo, Tesla un talento scomodo, collega quanto scoperto da Tesla al "Progetto H.A.A.R.P.", "High Frequency Active Auroral Researh Project", i cui scopi sono stati sempre tenuti segreti dagli Statunitensi.

E' di questi giorni la notizia che tutte le congetture riguardanti tale progetto prendono corpo.

In virtù del "Freedom of Information Act" (F.O.I.A.), Clifford Stone, militare in pensione, ha avuto accesso ad un rapporto riservato riguardante gli scopi dell'H.A.A.R.P. rivelando che a Gakona, in un terreno situato a Nord Est di Anchorage, in Alaska, di proprietà del Dipartimento della Difesa USA, 180 antenne, erette sopra una superficie di 150.000 metri quadrati, che trasmettono con una potenza di ben 3.600 kilowatt (360 trasmettitori da 10 kilowatt), fanno parte di una installazione che ha lo scopo di studiare la ionosfera, ad effettuare esperimenti nel campo delle alte frequenze applicate alle aurore boreali ed alla risonanza magnetica della Terra.

Nel documento "H.A.A.R.P.: Ricerca e Applicazioni", si legge che l'osservazione delle onde ad alta frequenza è l'unica strada per lo studio delle comunicazioni militari e civili, per la sorveglianza e il controllo a distanza. Si può quindi agire sulle comunicazioni radio ad alta frequenza, televisive e radar; con il loro utilizzo influenzare i circuiti elettrodinamici delle aurore, consistenti in una corrente naturale di elettricità che varia da 100 mila ad 1 milione di megawatt.

L'interferenza nella ionosfera permette di cambiare l'arrivo di tale flusso di corrente sulla Terra.

Gli esperimenti hanno anche lo scopo di far precipitare particelle ad alta energia presenti nell'atmosfera per non colpire le attività e la durata dei satelliti in orbita, ma allo stesso tempo si può utilizzare il vento solare per danneggiare i satelliti "nemici".
Inoltre, usando basse frequenze radio sulla ionosfera è possibile comunicare con i sommergibili, esplorare il fondo del mare, localizzare mine. Adoperando alte frequenze si possono potenziare i collegamenti radio anche con i satelliti.


Da tenere conto che emittenti come la B.B.C. usano la ionosfera per riflettere i segnali radio in modo da diffondere i programmi in tutto il mondo.

La ionosfera, infatti, viene sfruttata per comunicazioni transoceaniche, collegamenti aerei e satellitari, comunicazioni militari e per sistemi di sorveglianza. I segnali trasmessi da e verso satelliti, usati nelle comunicazioni e nella navigazione, devono passare per la ionosfera, sempre tenendo conto che la corrente trasportata da quest'ultima può cambiare drasticamente sotto l'influenza solare.


Nel sito ufficiale H.A.A.R.P. www.haarp.alaska.edu, viene descritto come un tentativo scientifico volto a studiare le proprietà ed il comportamento della ionosfera per riuscire a capire e migliorare i sistemi di comunicazione e di sorveglianza, sia per scopi civili sia di difesa. In pratica si tratta di un sistema tecnologico militare capace di scannerizzare il sottosuolo alla ricerca di basi segrete sotterranee o silos di missili, in grado di interrompere tutte le comunicazioni Hertz, emettere onde E.L.F., modificare il tempo atmosferico, provocare terremoti o tsunami e bloccare ogni meccanismo elettronico.

Per Magda Haalvoet, eurodeputata belga, si tratterebbe di un tipo di armamento che implicherebbe conseguenze tecnologiche disastrose e metterebbe in pericolo la democrazia delle nazioni.
Un'arma che agisce sulla ionosfera con conseguenze imprevedibili e indescrivibili, presentato dal Pentagono come un innocuo esperimento, un'innocente ricerca tesa a migliorare le comunicazioni...
In conclusione, si propone di sfruttare la ionosfera per creare un sistema risonante in grado di trasmettere su scala globale.


Lecito il collegamento a Tesla ed al suo progetto wireless bloccato da Morgan.
I brevetti di Tesla riguardavano il metodo e il dispositivo per alterare uno strato dell'atmosfera terrestre, ionosfera e magnetosfera, creare un ciclotrone artificiale per riscaldare una zona di plasma e produrre uno scudo di particelle relativistiche ad un'altezza superiore della superficie terrestre.
Collegati al progetto oltre 400 brevetti, per la maggior parte armi offensive che sfruttano il sistema d'irraggiamento a fascio diretto dalla Terra verso lo spazio. Si può dirigere l'energia ad alta frequenza verso un'antenna ricevente, ovunque, anche in centri urbani. Si può interferire con ampie zone dell'atmosfera per abbattere qualsiasi tipo di oggetto volante. Il progetto H.A.A.R.P. rappresenta lo sviluppo negativo dell'invenzione di Tesla...


Questa la dichiarazione dello scienziato:

"Ho appena scoperto una nuova arma di difesa che, se verrà adottata, trasformerà completamente i rapporti tra le nazioni. Le renderà tutte, grandi e piccole che siano, invulnerabili a qualsiasi attacco proveniente da terra, dal mare o dall'aria. Bisognerà, in primo luogo, costruire una grande officina per fabbricare quest'arma, ma quando sarà completata, sarà possibile distruggere uomini e macchine in un raggio di 320 Km. Questo strumento proietta particelle che possono essere relativamente grandi o microscopiche, che permettono di trasmettere a gran distanza un'energia milioni di volte più forte di quella ottenibile con qualsiasi altro raggio. Così una corrente più sottile di un filo può trasmettere migliaia di cavalli vapore. E nulla le può resistere."

Ricordiamo che il progetto H.A.A.R.P. ebbe inizio da un brevetto del 1987 di Bernard Eastlung, il quale sfruttò proprio gli studi e gli appunti di Nikola Tesla; ufficialmente nel 1989, nel corso di una riunione fra la "Navy Air Force" e l'Ufficio del "Naval Research" di Washington, nella quale venne proposto la costituzione del DARPA ("Defense Advance Research Project Agency").


Nel 1993 il comunicato stampa della "United States Air Force" che presentava il primo contraente: l'"Arco Power Technologies Incorporated" (APTI). Nello stesso anno l'inizio dei lavori per la costruzione del primo prototipo, terminati alla fine del 1994.


Fra le organizzazioni che nel tempo hanno contribuito allo sviluppo del programma: "Air Force Research Laboratory", "Office of Naval Research" e "Naval Research Laboratory", "Defense Advanced Research Projects Agency", "Università degli Studi" di Alaska, "Stanford University", "Cornell University", "University of Massachusetts", "UCLA", "MIT", "Dartmouth University", "Clemson University", "Penn State University", "University of Tulsa", "University of Maryland", "SRI International", "Northwest Research Associates Inc," e "Geospace Inc." Queste le sole notizie rese pubbliche.

Per quanto riguarda l'ipotesi di modifica del tempo atmosferico segnaliamo che Zbignieu Brezinski, direttore della sicurezza nazionale del presidente Carter e fondatore della "Federal Emergency Management Agency" e della "Commissione Trilaterale David Rockfeller's", pubblicò un libro sulla possibilità di controllare il clima per produrre periodi di prolungata siccità o inondazioni.


Cinesi e Russi hanno sempre denunciato che gli Stati Uniti possono alterare le forze della natura, sconvolgendo il regime delle piogge. Dichiarano di avere forti preoccupazioni per gli esperimenti americani in Alaska, definendo il "progetto H.A.A.R.P." un'arma geofisica con la quale condizionare il clima alterando, attraverso l'emissione di microonde, la temperatura e l'umidità.


D'altra parte gli Stati Uniti hanno altri due siti di ricerca come 'H.A.A.R.P., uno a Puerto Rico, vicino all'osservatorio di Arecibo e l'altro, noto come "HIPAS", a Fairbanks sempre in Alaska.
Vi sono altri paesi con simili progetti interessati allo studio della ionosfera: in Europa l'"Incoherent Scatter Radar" (EISCAT) nel nord della Norvegia, a Tromso; in Perù a Jicamarca; in Russia il "SURA" a Nizhny Novgorod, vicino a Mosca e l'"Apatity"; in Ucraina vicino a Kharkov; infine nel Tagikistan a Dushanbe.

Che cosa aggiungere o ipotizzare? Niente, salvo guardare fuori della finestra per controllare il tempo...



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mercoledì, ottobre 29, 2008

Le limitazioni del proprio Io (articolo di Davy - Terza ed ultima parte)

Ci sono sette famose che mischiano religione, scienza e cospirazione, come, ad esempio, Scientology i cui fondatori asseriscono che l’uomo è mente-corpo e basta e lo affermano, dichiarando di richiamarsi a Platone.

Ma chiunque abbia studiato o letto qualcosa su Platone ha ben presente il fatto che il filosofo greco fu uno dei primi a menzionare la trascendenza che lega Anima-Mente-Spirito a questa realtà, mentre Scientology tende ad eclissare Anima, per controllarla pienamente.

Ci sono grandi giornalisti che operano al di fuori dei media ufficiali, come, ad esempio, Icke: ci svelano le varie cospirazioni e le inseriscono in una storia più credibi lerispetto a quella ufficiale.

Ci danno un grande input su quello che può essere il significato della vita, ci consentono di capire, tramite spiegazioni piuttosto semplici, l’esistenza di una matrice o programma superiore grazie al quale gira questa realtà…

Stranamente ciò accade proprio quando l’individuo cerca delle spiegazioni a quanto via via scopre e di conseguenza arriva la risposta, tramite un libro o un articolo, alla domanda che, all'inizio, è solo inconscia.

Alla fine, però, dopo un’analisi più lunga ed apparentemente involontaria sull’esempio di Icke, è inevitabile (per alcuni) notare che l’obiettivo dello scrittore britannico è opposto a quello che addita, in quanto propone di esprimere un sentimento infinito di amore senza porsi domande, ma il sentimento, che egli esorta ad esprimere, è indirizzato logicamente a quella matrice che l'autore afferma di voler combattere. Inoltre egli spinge a vedere “Rettili” là dove c’è tutt’altro.

Sempre in una zona di penombra, collocherei anche un grande ricercatore scientifico che ammiro molto, il Professor Corrado Malanga, che svolge ricerche e studi volti a dimostrare che gli alieni esistono e che vengono perpetrati dei rapimenti dagli scopi che rimangono “segreti ed ambigui”, esattamente come le risposte che dobbiamo sentire a questo grado…

Poi non so quanto Malanga sia autonomo nelle sue ricerche, ma, a mio parere, nonostante io l’ammiri molto, rimane comunque un punto di distrazione introdotto affinché non usciamo dal fatidico 10%.

Riflettendo sui quattro succitati punti, ho cercato di dare spiegazione a ciò che limita la nostra possibilità di crescita. L’evoluzione, a qualunque stato si trovi, è sempre in movimento e ciò che ne può promuovere l'avanzamento, è solo il volere del proprio Io. Ora ci siamo resi conto del fatto che il nostro guscio è fatto per vedere molto oltre rispetto alle barriere che ci impongono con innocue o micidiali ideologie e cerchiamo di capire per quale motivo ci hanno o ci siamo imposti dei limiti.

Adesso è il momento di chiedere solo a sé stessi, solo alla propria indole… e la risposta più assurda sarà uno spiraglio di luce in un universo buio, là dove “l’apice della realtà è basato sull’inconsistenza di essa”.


Leggi qui la seconda parte.




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giovedì, ottobre 23, 2008

Un messaggio dell’ex Presidente della Repubblica

di Gianluca Bifolchi
Rekombinant


Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interni (&). Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dellordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì".




(Francesco Cossiga, ex presidente della Repubblica italiana, eletto con i voti determinanti della sinistra nonché Ministro degli Interni nel 1977, appoggiato dalla sinistra)

Sappiamo tutti che l’ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, è uno psicopatico per il quale le persone dabbene provano compassione. Purtroppo questo psicopatico è anche un assassino, responsabile della morte di un mio amico personale, Francesco Lorusso, nonché di una ragazza di nome Giorgiana Masi. Comunque il suo declino psichico e intellettuale mi induce a compatirlo e lo lascio volentieri ai suoi pannoloni e ai suoi foschi deliri.

Quel che mi pare un po’ più pericoloso e difficile da compatire, è il fatto che le sue dichiarazioni attirino l’attenzione della stampa e che si esprimano pressappoco come lui altri personaggi, che non si limitano a giocare con il pannolone, ma convocano conferenze stampa per minacciare chiunque non la pensi come loro.


Scritto da: oltrelacoltre






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mercoledì, ottobre 22, 2008

Conferenza sulle scie chimiche a Firenze


Per la rassegna "CINEMA DAVVERO"

L'ASSOCIAZIONE CULTURALE ARZACH, in collaborazione con TANKER ENEMY

VENERDI' 24 OTTOBRE 2008
ORE 21,15

organizza la conferenza con proiezione, presso il

CINEMA-TEATRO GARIBALDI
Via Lippi - scarperia (FI)

SCIE CHIMICHE, HAARP E PATOLOGIE CORRELATE

Sarà presente in sala il ricercatore indipendente,
nonché presidente del Comitato Nazionale contro le scie chimiche, "TANKER ENEMY"

ROSARIO MARCIANO'

E' prevista la proiezione di una serie di documenti video sul tema.

Per informazioni: 328 0005164 - 340 6070601



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martedì, ottobre 21, 2008

Il gregge (articolo di Davy)

La metafora generalmente associata alla parola “massa umana” è senz’altro “gregge” ed una singola parte di quel gregge, ovvero il singolo individuo, è abbinato alla parola “pecora”.

Questa interpretazione simbolica ha radici religiose, esoteriche e culturali ben radicate in molti ambiti, in particolar modo nel Cattolicesimo. Il Cattolicesimo, mescolanza di indulgenza e di ambizione, ha sempre imposto al gregge di autoclassificarsi in modo inferiore rispetto ad i vari “pastori” che, in molti casi è giusto che ci siano, perché è attualmente riscontrabile che la maggior parte della massa è ignorante, comprabile ed ottusa. Per questo l'uomo medio ha indubbiamente bisogno di riferirsi a persone coscienti che spianino la strada agli individui-pecore che possano guidare nel pascolo della società.

I pastori spesso conducono il loro gregge verso strade senza sbocchi per garantirsi una speciale “vita eterna”; altri inducono gli stessi pastori ad adoperarsi per garantire la vita oltremondana che darà a loro una posizione di rilievo, il tutto senza consentire loro di comprendere che anch’essi sono pecore, con la differenza che sono solo più grassi.

Il problema di quei pastori senz’anima è che NON potranno mai ed in alcun modo difendersi da quei lupi travestiti da pecore che presto si mangeranno parte del gregge ed ogni pastore.

La politica ed i suoi collaboratori (anche giornalisti), ad esempio, non è altro che un gregge più pingue, composto da paradossali pecore che si credono leoni, perché allucinati dalla cocaina. Essi cercano di mostrarsi leoni e, per ottenere soldi e successo, sporcano i loro antichi e puri ideali giovanili, consapevoli di essersi venduti ai nemici.

Non importa che la loro cravatta sia blu scura coi puntini bianchi, oppure rossa. Sono comunque della stessa pasta… fanno parte dello stesso impasto.

Non importa che essi sfruttino discussioni sulle scie chimiche per fare pubblicità alla nuova televisione politica di sinistra, perché costoro conoscono la situazione da almeno quattro anni e, nonostante la gravità delle irrorazioni, NON hanno mai fatto nulla per divulgare “concretamente” ciò che sanno, mentre continuano ad affermare di non essere sicuri della realtà delle chemtrails! (Vedi Di Pietro, Chiesa & C.).

Non ha senso che Beppe Grillo accenni al “Signoraggio”, quando NON cita la CONSIP e sbeffeggia chi allude alle irrorazioni chimiche.

Non esiste che il Papa evochi, durante l’Angelus, di “Nuovo ordine mondiale” e che nessuno se ne accorga…


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domenica, ottobre 19, 2008

Il dominio arcontico in "Essi vivono" (articolo di Antonio Marcianò)

La verità è inverosimile (Eraclito)

Essi vivono (They live, U.S.A., 1988, 97 minuti) è una nota pellicola di John Carpenter (Karthage, New York, 1948). Un giovane vagabondo (Roddy Piper) scopre, per mezzo di strani occhiali, che molte persone sono in realtà degli extraterrestri in sembianze umane. Essi controllano la società con messaggi subliminali e con un capillare apparato di sorveglianza. Con l'ausilio di un operaio (Keith David), il protagonista comincia la rivolta contro le élites dominatrici.

Letto da alcuni critici, privi del tutto o quasi di spirito critico, solo come un'impietosa condanna "da sinistra" (P. Mereghetti) del sistema capitalista, Essi vivono è, invece, uno spaccato ante-litteram della realtà attuale ed anche una rivelazione dell'inganno dietro le quinte. Il regista e sceneggiatore del film, John Carpenter, con pochi mezzi, riesce a delineare un quadro verosimile, benché incredibile della nostra "civiltà".

Vorrei individuare alcuni aspetti prolettici del film per evidenziare come l'intreccio si riferisca, però, più ad una terra dominata dagli Arconti che da alieni.

La produzione contiene i seguenti segni "profetici" o comunque interessanti.

1 Gli "extraterrestri" riescono ad imporre la loro perversa volontà grazie alla spregevole collaborazione di uomini corrotti, appartenenti alle classi dirigenti.

2 I media, in particolar modo la televisione, sono usati dai potenti per tenere l'umanità in uno stato perenne di stordimento e di sottomissione. Oltre ai programmi, incentrati su frivolezze e su fatti inventati, la televisione trasmette un vero e proprio segnale per influire sulla percezione e sul subconscio.

3 Attraverso un particolare dispositivo (metafora di una visione non più condizionata) è possibile percepire l'essenza dietro le apparenze.

4 L'ambiente, l'acqua ed il cibo vengono deliberatamente inquinati dai governi affinché gli uomini siano lentamente intossicati e le loro capacità intellettive ottuse.

5 L'esercito si avvale, per controllare i dissidenti, sia di elicotteri privi di contrassegni sia di piccoli droni-spia.

6 Gli avvertimenti biblici (e non solo biblici) circa la perversione dell'umanità, sedotta da Satana con i piaceri più laidi, sono veridici.

7 L'abbattimento del sistema dipende sia da una presa di coscienza sia da un'azione mirata.

In un film, dal ritmo serrato e con frequenti piani-sequenza che consuonano quasi con un'unità di azione (tutto si svolge nell'arco di pochi giorni), stride l'indugio, anche alquanto noioso sulla lotta tra il giramondo sottoccupato e l'operaio di colore. I due, infatti, per circa sei minuti si scambiano forti pugni e colpi di ogni tipo. Il vagabondo vuole convincere il manovale ad inforcare gli occhiali affinché... veda. E' tutto inutile: solo, dopo che il protagonista è riuscito ad atterrare il muratore, gli inforca gli occhiali contro la sua volontà. Allora l'operaio finalmente percepisce. Il duello è potente metafora della riluttanza che connota la maggior parte degli uomini: essi potrebbero vedere, ma non vogliono assolutamente, recalcitrano, preferendo restare nella loro rassicurante cecità.

Un aspetto che credo sia sfuggito a recensori e critici è l'"originalità" di uno dei messaggi subliminali che vengono costantemente trasmessi attraverso la pubblicità ed i media. Accanto agli ordini schiavistici e consumistici, come "Obbedisci", "Non porre domande alle autorità", "Il denaro è il tuo dio…" uno spicca per il suo carattere anti-cataro: "Sposatevi e moltiplicatevi". Questo comando la dice lunga sulla necessità che i jinn hanno di allevare il bestiame umano: essi, infatti, sono come quei porcari che si rallegrano quando la scrofa figlia molti porcellini.

Gli uomini sono dunque utili per i demoni che li sfruttano. Non è un caso se l'umanità è svigorita con sostanze chimiche e con germi, ma è necessario che alcuni gruppi siano tenuti in vita e, anzi, è auspicabile che il loro numero aumenti, sebbene essi siano tenuti in uno stato di perenne servaggio, spacciato per libertà. Per quale motivo recondito, si può forse immaginare.

La conclusione del film, nonostante la morte dell’intemerato protagonista, è positiva, poiché viene spento in extremis il segnale che ipnotizza l’umanità: finalmente gli alieni appaiono con il loro orribile volto inteschiato ed il sistema basato sulla menzogna e sul controllo implode. Credo che il tema del segnale si possa interpretare sia in senso letterale sia metaforico: è la ragnatela elettromagnetica (ed eterica?) che invischia corpi e menti, ma pure la plumbea cappa di false credenze che schiaccia la coscienza.

Spegnere il segnale non è facile come premere il pulsante off del televisore, ma bisogna provarci.


Fonte: Zret Blog




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giovedì, ottobre 16, 2008

Malattie autoimmuni dopo somministrazione del vaccino contro il papillomavirus

Martedì 14 Ottobre 2008 - L’emittente televisiva statunitense CBS ha riportato il caso di una ragazza di 13 anni di nome Jenny, che vive nel Nord Carolina, sana fino a 15 mesi prima. Subito dopo aver assunto la terza iniezione del vaccino tetravalente contro il papillomavirus, Gardasil, la ragazza ha iniziato a manifestare i primi segni di una malattia muscolare degenerativa. Ora Jenny è quasi completamente paralizzata.

Gardasil può aver causato la paralisi?

La famiglia di Jenny ritiene che ci sia un legame tra la vaccinazione con Gardasil e la paralisi della figlia. La società produttrice del vaccino, Merck & Co, ha negato l’esistenza di una casualità tra vaccinazione e questo grave evento avverso. Il caso di Jenny non è isolato, tuttavia le autorità sanitarie non hanno finora avvallato la relazione tra paralisi e vaccinazione.

L’F.D.A. (Food and Drug Administration) ha comunicato che dal 2006, anno dell’approvazione del vaccino, quasi otto milioni di ragazze hanno ricevuto almeno una iniezione di Gardasil; in totale sono state somministrate 13 milioni di dosi.

La stampa americana ha riportato anche il caso di Katherine Davison, una ragazza di vent'anni che, dopo aver assunto la terza dose di Gardasil, ha avvertito giramenti di testa, ed ha sviluppato sintomi simil-influenzali. In pochi giorni la ragazza ha perso la sensibilità sul lato sinistro del corpo. I medici hanno accertato che la paziente era stata colpita da un ictus. Merck & Co non ha inserito la trombosi tra gli effetti indesiderati del Gardasil. La parte sinistra del corpo di Katherine è ancora insensibile, con giramenti di testa, stanchezza; la ragazza sta assumendo ben sette farmaci al giorno.

Una ragazza di quattordici anni, Katherine Kimzey, ha manifestato cefalea debilitante, svenimenti e rigidità simil artrite, con frequenti giramenti di testa e difficoltà a stare in piedi. L'adolescente è stata ricoverata in ospedale, ed ha sofferto di crisi convulsive. I sintomi di Katherine iniziarono subito dopo aver ricevuto la seconda iniezione di Gardasil.

Dall’analisi del sistema di sorveglianza post-marketing, VAERS, è emerso che tra le segnalazioni pervenute (9.749 al 30 giugno 2008) i casi gravi sono una minoranza (6%), ma con un’incidenza maggiore di quanto atteso.

Non è da escludere che in alcune persone la somministrazione di un vaccino come il Gardasil, talvolta somministrato contemporaneamente ad altre vaccinazioni, possa scatenare una reazione di tipo autoimmune. A sostenere questa tesi è Diane M. Harper, direttore del Gynecologic Cancer Prevention Research Group al Dartmouth Medical Scholl nel New Hampshire (Stati Uniti), che già nel 2007 aveva avvertito del possibile presentarsi di malattie autoimmuni dopo somministrazione a giovani ragazze del Gardasil. (Xagena Medicina)

Fonti:

CBS News
NHPR News, 2008
VacciniOnline.net
MedicinaNews.it



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martedì, ottobre 14, 2008

Elicotteri privi di contrassegni e scie chimiche: il caso Alitalia

E' noto che le attività clandestine di aerosol coincidono con una frenetica attività di elicotteri non identificati, i quali hanno funzioni non ancora definitivamente accertate. Mentre negli anni passati, all'inizio delle attività chimico-biologiche sul nostro territorio, era più frequente avvistare mezzi del tutto assimilabili ad aeromobili di tipo militare (in genere si trattava di Agusta-Bell AB 212 in livrea mimetica, sebbene anch'essi privi di targhe di riconoscimento), ora è consuetudine registrare soprattutto la presenza di elicotteri dalle solo apparenti fogge civili.

Ultimamente abbiamo potuto più volte osservare velivoli con livrea del tutto assimilabile a quella dei Vigili del Fuoco, ma, come nel caso di tutti gli altri aeromobili ripresi, questi sono sempre privi di coccarde identificative. Appare evidente l'intenzione di ingannare un osservatore non attento ridipingendo con fogge "familiari" gli aeromobili che, invece, hanno evidentemente scopi di sorvolo del tutto estranei a quanto ingenuamente qualcuno potrà pensare. Se così non fosse, per qual motivo si adottano tali espedienti? E' chiaro che il gran numero di elicotteri impegnati in voli sui centri abitati non rientra assolutamente nella norma e costituisce un'attività illegale occupare i cieli di qualsiasi paese con velivoli non muniti di contrassegni identificativi. Non ultimo, sappiamo che a Sanremo è stato realizzato un eliporto sul cui reale uso (non viene a quanto pare impiegato né da eliambulanze né dalla protezione civile) le persone interrogate appaiono reticenti ed evasive. Ma allora... chi autorizza questi voli? Gli enti preposti al controllo aereo (E.N.A.C. ed E.N.A.V.) e, in special modo, il Ministero della "Difesa", dovrebbero fornirci delle risposte esaurienti e definitive.

Vano auspicio.

REGOLAMENTO “MARCHE DI NAZIONALITA’ E DI IMMATRICOLAZIONE DEGLI AEROMOBILI CIVILI”

Articolo 5


Posizionamento delle marche

Le marche di nazionalità e di immatricolazione devono essere dipinte sull’aeromobile oppure apposte con qualsiasi altro mezzo che assicuri un equivalente livello di integrità nel tempo. Le marche devono essere tenute pulite e visibili.

Il 27 settembre 2008, come è noto, si sono svolti gli ultimi febbrili negoziati Alitalia-C.A.I., mentre i voli chimici si erano diradati in tutta Italia nella settimana precedente. Inconsueto ed abnorme è stato il numero di elicotteri privi di contrassegni identificativi in sorvolo su Sanremo ed altre città. Firmata l’intesa, però, si è assistito ad una spaventosa recrudescenza delle attività, soprattutto nelle ore notturne, con decine di sorvoli di aerei spesso in formazione, per lo più, a bassa quota e con la ricomparsa (la sera stessa del 27 settembre) e dopo un black out di oltre dieci giorni, degli MD-80 che, casualmente, sono tra i velivoli in dotazione alla compagnia di bandiera. Il sospetto che i piloti Alitalia abbiano avuto un anomalo potere contrattuale superiore agli altri comuni lavoratori è legittimo.

Il filmato che vi proponiamo si riferisce a quel giorno.


Helicopters and chemtrails from Tanker Enemy on Vimeo.



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lunedì, ottobre 13, 2008

Stato di polizia alle porte?

"Siamo sulla soglia di una mutazione globale. Ci manca soltanto una cosa: una crisi rilevante, e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale"
David Rockefeller allo United Nations Business Council, 1994.

"Siamo davanti a una grave crisi globale che richiede forti risposte globali"
George W. Bush, 11 Ottobre 2008



Mentre la situazione economica internazionale sta rapidamente precipitando, avvengono quasi di sfuggita sullo sfondo dei movimenti assai curiosi, che visti in una prospettiva più ampia assumono una connotazione leggermente preoccupante.

Qualche mese fa vi fu una accesa polemica in Italia per la decisione del governo di schierare per le strade delle città un numero cospicuo di militari, per la precisione 2500 fanti dell'Esercito destinati a compiti di sicurezza e di ordine pubblico.
Una assoluta novità nella storia dell’Italia repubblicana, ed una misura che ricordava troppo da vicino usanze più congeniali a regimi dittatoriali. Ma per quale motivo? Quasi sicuramente una decisione che aveva uno scopo pratico, ovvero il testare la reazione popolare di fronte ad un provvedimento tipico di uno stato in cui vige la legge marziale.

Nello stesso modo, il governo tedesco ha proposto di modificare la costituzione per permettere un dispiegamento dell’esercito all'interno dei confini nazionali. La spiegazione ufficiale di questa manovra è la necessità di “combattere il terrorismo”.

Una scusa ovviamente risibile, dal momento che le vittime per il terrorismo sul suolo tedesco negli ultimi anni sono pari a quelle causate da caduta di dischi volanti.
Lo stesso provvedimento è stato preso negli Stati Uniti, dove dal 1° Ottobre è stata dispiegata sul suolo nazionale una brigata di fanteria, una brigata di combattimento attivo in precedenza di stanza in Iraq.

Ancora una volta, si tratta di una misura inconsueta, un fatto mai verificatosi in precedenza. Sempre negli Stati Uniti, si ricorderà come l’amministrazione Bush si sia a lungo impegnata negli ultimi anni nella costruzione di numerosi campi di detenzione per civili. Se ne contano più di 800 sparsi su tutto il territorio americano, pronti all’uso e al momento del tutto vuoti.
Ma pronti per chi?

Se facciamo ancora un passo indietro, vi è un altro indizio che suggerisce un determinato scenario.

Torniamo in Europa, e riprendiamo in mano il tanto vituperato Trattato di Lisbona, ovvero la nuova costituzione dell’entità orwelliana che risponde al nome di Unione Europea.
Un trattato sempre rigettato dai cittadini nelle sue varie forme, ma che finirà solennemente ratificato all’unanimità nelle oscure sale dei vari parlamenti europei.

Il Trattato di Lisbona è stato compilato in modo volutamente confusionale, con una sequenza di continui rimandi e aggiunte a documenti precedentemente redatti, come il Trattato sull’Unione Europea (TUE), la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea e la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU).

L’articolo Articolo 52, paragrafo 3 del Trattato di Lisbona così recita:

3. Laddove la presente Carta contenga diritti corrispondenti a quelli garantiti dalla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (detta CEDU), il significato e la portata degli stessi sono uguali a quelli conferiti dalla suddetta convenzione.

Ciò implica che la CEDU sia parte costituente del Trattato.
Ed arrivando al dunque, vediamo cosa dice questa Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali , all’articolo Articolo 2 - Diritto alla vita:

1. Il diritto alla vita di ogni persona è protetto dalla legge.
Nessuno può essere intenzionalmente privato della vita, salvo che in esecuzione di una sentenza capitale pronunciata da un tribunale, nel caso in cui il delitto è punito dalla legge con tale pena.

2. La morte non si considera inflitta in violazione di questo articolo quando risulta da un ricorso alla forza resosi assolutamente necessario:

a. per assicurare la difesa di ogni persona dalla violenza illegale;
b. per eseguire un arresto regolare o per impedire l'evasione di una persona regolarmente detenuta;
c. per reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o una insurrezione.

Ecco quindi che secondo il Trattato di Lisbona, diviene lecito privare della vita un cittadino quando il ricorso alla forza da parte dello stato si rende assolutamente necessario, come ad esempio nel caso di una “sommossa”.
Una aggiunta curiosa, questa dei padri costituenti.

Quando mai si è vista nell'Europa contemporanea, placida e pacifica, una insurrezione popolare tale da giustificare un intervento armato da parte delle forze dell'ordine?

Perchè si sente ora la necessità di autorizzare queste forze dell'ordine ad agire in tal senso?

Facendo quindi un breve riepilogo di tutti questi elementi inizia a delinearsi un quadro dai tratti alquanto foschi. La crisi economica che stiamo vivendo è assai grave, e la sua portata non è stata ancora sperimentata.

La crisi ad oggi ha travolto le strutture finanziarie, e per la maggioranza dei cittadini pare avere solamente un carattere numerico, cifre che ci vengono dispiegate dai telegiornali e che non siamo nemmeno in grado di quantificare.
Quando la debolezza del sistema finanziario farà sentire i suoi effetti sull’economia reale, allora anche il singolo cittadino conoscerà in prima persona il significato di questa depressione.

Gli indebitati non saranno più in grado di ripagare i propri debiti, il blocco del credito implicherà un grosso calo nella produzione con conseguenti fallimenti e licenziamenti su grande scala. Il periodo delle vacche grasse per l’Occidente è finito, un periodo di prosperità iniziato nel dopoguerra e che era fondato essenzialmente sul debito, in maniera via via più marcata.

Questo è il momento in cui quei debiti si pagano, e occorrerà farsene una ragione.

E l’elite del potere tali scenari li aveva già previsti da tempo, dal momento che ha le idee un po’ più chiare degli economisti della domenica che affollano i media e che ancora non hanno idea del perché tutto questo stia succedendo.

Una grande crisi economica, le conseguenti rivolte popolari, una serie di provvedimenti atti a fronteggiare al meglio tali “sommosse”, con tanto di eserciti schierati per le strade, autorizzati a sparare sulle folle e con tanti campi di concentramento già allestiti, per i “dissidenti”. Ed alla fine del temporale, come un Deus ex Machina calerà dall’alto la definizione di un Nuovo Ordine, di cui tutti sapranno ormai accettare la necessità.


Si veda anche:

- Per chi suona la campana? di Huey Freeman
- Verso il Governo Mondiale, il volto oscuro delle Nazioni Unite
- Nuovo Ordine Mondiale, i concetti base
- Date significative nella creazione di un Nuovo Ordine Mondiale
- La creazione di una crisi finanziaria, di Capitano Nemo



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venerdì, ottobre 10, 2008

Gandalf è una creatura DARPA

Nessuno deve saperne nulla al di fuori degli USA e gli americani, per saperne qualcosa, debbono avere il nulla osta. Ma qualcosa trapela: DARPA avvia un progetto fin qui riservatissimo.


Roma - Non è molto quel che si ricava dall'
annuncio ufficiale: "Gandalf è un programma di tecnologia avanzata per lo sviluppo e la dimostrazione di ricerche in campo di geolocation e identificazione dei punti di emittenza di trasmettitori radio per segnali di specifico interesse. L'obiettivo finale è porre degli apparecchi palmari in condizione di localizzare e individuare segnali radio di interesse nell'ambito del programma. Gli obiettivi specifici e le performance associate alle rispettive attività per il programma Gandalf sono dati classificati".

Che il progetto del DARPA, il braccio tecnologico del Pentagono, sia in itinere è evidente dalla sua
presenza sul sito dedicato alle Federal Business Opportunities, utilizzato dagli States per pubblicare i bandi di gara con cui il governo si approvvigiona di prodotti e servizi. Tra i contractor già è elencata un'azienda, la QUASAR FEDERAL SYSTEMS, INC., dalla piuttosto enigmatica ragione sociale e dalla home page apparentemente innocua ma che sembra abbracciare, nel campo Federal Systems, tecnologie avanzate.

Wired
lo descrive come un sistema adibito semplicemente a sorvegliare "nemici attraverso i telefoni che usano". Sembrerebbe - ipotizza invece un ex-ufficiale della Marina che si vogliano sviluppare dei "palmarini" che, sfoderati al momento opportuno, possano accerchiare un obiettivo e, collegati tra loro, possano individuarlo e, volendo, possano "inseguirlo". L'ufficiale sostiene che "Questo tipo di attività viene abitualmente svolto con l'ausilio di aerei da sorveglianza e/o droni. Questa novità sembra concepita per quegli scenari dove aerei e droni non possono essere impiegati, per esempio se le autorità locali non dovessero essere a conoscenza di una eventuale operazione in corso". Non c'è molto altro. Né potrebbe essere diversamente, essendo tutta la documentazione coperta da segreto militare.


Fonte: Punto Informatico



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mercoledì, ottobre 08, 2008

Militari per le strade: ma allora è un vizio...

Ormai i militari per strada diventano un'abitudine, almeno in TV e quando si parla di casalesi o di Chiaiano, tanto che il Ministero della Difesa si allarga e lamenta carenza di fondi. Probabilmente gliene servono altri.

In Italia ne abbiamo fatto una questione berlusconica, fascista, insomma l'ennesima idea peregrina di un governo surreale. Come avevamo invece anticipato nel post relativo, probabilmente i militari nelle città non sono un'idea tanto originale. Stante la situazione in rapido deterioramento (citazione da The Stand...), che presto occorrerà tener buona la gente con le buone o le cattive è un'esigenza che cominciava a serpeggiare in vari Paesi. Insomma, questa faccenda dei militari in città era un'opzione sui tavoli internazionali già da parecchio.

Infatti, ecco che succede nella Germania di Merkel. Il governo tedesco sta approvando l'impiego domestico dell'esercito, e non avendo sottomano camorristi né monnezza la scusa alquanto più deboluccia è quella del "terrorismo" e di "aiuto nelle emergenze". Evito battute di cattivo gusto su cosa proveranno i tedeschi nel sentire di nuovo sbattere i tacchi nelle ronde notturne.

Non finisce qui. Succede proprio ora anche in USA. Per "combattere il terrorismo" e "intervenire nei disastri naturali" (mancano anche loro di monnezza), una decorata unità da combattimento dell'esercito è tornata dall'Iraq per intervenire prontamente in caso si risvegli un commando di Muqtada al Sadr a Minneapolis.

Tutte queste coincidenze lasciano poco spazio all'immaginazione: si temono rivolte nei Paesi occidentali. E se volete scommettere su quale sarà la prima città del mondo a rivoltarsi, potete sempre contare sui bookmaker inglesi. Sulla notizia come sempre, gli esperti britannici accettano le vostre puntate: in testa alla classifica, Parigi (data 3 a 1) e Washington (10 a 2).


Fonte: http://crisis.blogosfere.it/



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martedì, ottobre 07, 2008

Scie chimiche: confutazioni alle F.A.Q. del C.I.C.A.P.

Il C.I.C.A.P. ha recentemente pubblicato un testo che, in realtà, è un centone di tutti gli spropositi, gli errori e le mistificazioni sbandierati in questi anni, dalla rete degli occultatori. Il documento denota un grado di "scientificità" che si attesta a livelli infimi, prossimi alla non misurabilità. Si può quindi concludere che il famigerato comitato ha gettato la maschera: è palese che i numerosi disinformatori, usi all'insulto ed alla diffamazione, sono pròtesi del C.I.C.A.P. a cui risale la capillare azione di discredito e di depistaggio di questi ultimi tre anni, circa il fenomeno delle scie chimiche. Credere alla loro "verità" è come credere nelle parole di Ser Ciappelletto.

Il documento, in formato PDF, si può leggere e scaricare a questo link.

MIRROR 1
MIRROR 2
MIRROR 3

Qui la versione html a cura di Corrado Penna che ha curato anche un suo dettagliatissimo dossier.



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domenica, ottobre 05, 2008

Smart dust: dallo spionaggio industriale al controllo globale

Polvere intelligente, monitoraggi su Internet, due diligence finanziarie ed una fitta rete di insiders


Tradiscono addetti alle pulizie, magazzinieri e segretarie. Tradiscono tecnici di laboratorio e ricercatori, assistenti e fornitori, amici e concorrenti. In cima alla catena di controllo, tradiscono dirigenti, amministratori delegati e direttori generali. Tutti potenziali traditori di tutti. Il dipendente che mette le mani su un brevetto, sottrae informazioni e la fa franca può costare carissimo alle aziende. Cifre esatte sullo spionaggio industriale non esistono, ma gli incidenti sono all'ordine del giorno. In Italia i professionisti di livello sono un centinaio, tutti a libro paga delle principali società quotate. Vengono dalle forze dell'ordine, qualcuno dai servizi segreti, i più si sono fatti da soli, specializzandosi all'estero. Chi al College of criminal justice di Boston, dove si tengono corsi in "white collar crimes" e "risk management"; chi in Europa, a Parigi o Harvard, dove si studiano case history dei guru dell'intelligence.


"Capita di continuo: informazioni strategiche sottratte alle aziende da rivali senza scrupoli che hanno assoldato agenzie investigative disposte ad assecondare ogni richiesta", ammette Sergio Pivato, docente di Economia e direttore dello Space Bocconi (Centro europeo per gli studi sulla protezione aziendale). "Ma i furti di brevetto avvengono anche per negligenza: basta dimenticare acceso il pc, trascurare di cambiare la password di accesso ogni 15 giorni, oppure farsi soffiare la valigetta con il portatile". A questo si aggiunge il competitive intelligence, lo spionaggio attuato per controllare le mosse della concorrenza. Legale e profittevole. Un'attività che serve, per esempio, a decidere se investire su un'azienda ad alto contenuto tecnologico situata in un Paese con un regime instabile. Valutazioni di questo tipo, in Italia, sono merce rara. In fatto di investigazioni i colossi stanno Oltreoceano.

Come Kroll, la multinazionale dello spionaggio assoldata da Enrico Bondi per Parmalat. Fondata nel 1972, la società newyorkese conta filiali in mezzo mondo, 2.416 dipendenti e 485 milioni di dollari di entrate operative. Ai tempi d'oro di Wall Street, con le analisi finanziarie, è diventata una leggenda. Al suo livello lavorano solo Decision strategies e Control risk. Negli anni la società, che ha sempre avuto un'impostazione aggressiva, ha attraversato diverse crisi di reputazione da cui si è puntualmente ripresa. In Sudamerica è stata assoldata da Brazil Telecom per sorvegliare i dirigenti Telecom Italia, ma l'operazione si è conclusa con la denuncia del chief executive officer Carla Cico, la chiusura della sede e l'arresto per spionaggio dell'agente Thiago Verdial. Kroll comunque arriva dove gli altri non arrivano. Riesce a scoprire chi si nasconde dietro fiduciarie e società offshore. Scova il prestanome di turno e gli strappa informazioni. Oppure punta diritto sul rappresentante legale.

Quando è sbarcata in Francia, Kroll ha provocato l'allarme dei servizi segreti, che hanno sempre considerato la società uno strumento dello spionaggio statunitense applicato al mondo delle aziende e dei segreti industriali. E forse non a torto. Molti concorrenti non apprezzano i metodi di Kroll. "Nelle indagini hanno successo perché non si fanno scrupoli. Ma hanno commesso errori che sono costati la chiusura di varie filiali. In Italia stanno lavorando senza licenza; alcuni agenti, poi, sono molto chiacchierati", dice al Mondo un agente della Decision strategies. Effettivamente in Italia, dove ha indagato su Telecom, Tecnosistemi, Milano mare e per conto degli eredi di Calvi, Kroll si è dimostrata all'altezza della sua fama solo con l'operazione Parmalat, che ha restituito a Bondi una parte del tesoro nascosto di Calisto Tanzi. Ma come si muove Kroll? "Raccolgono dati aggiornati in tempo reale. Scremano le informazioni rilevanti da quelle inutili e formano un dossier", spiega Danilo Bruschi, docente di sistemi informativi e sicurezza dei calcolatori al Politecnico di Milano. "Possono contare su una fitta rete di insider: consulenti, studi legali, direttori di banca, tecnici informatici e hacker. Le fonti non sono mai un problema. Accedono a bilanci, comunicazioni interne, rapporti su fornitori e clienti, note curricolari. Fanno sopralluoghi negli uffici, se serve rovistano nei cestini e nei sacchi della spazzatura. Consultano i registri degli ordini, gli albi, studiano la reputazione del management, stilano perizie sui prodotti. E vanno alle fiere per osservare da vicino i concorrenti".

A questa analisi preliminare ne segue una seconda, più delicata, della due diligence e delle interrogazioni bancarie mirate. "Kroll con le banche ha un rapporto di dare e avere: passa ai direttori informazioni e ne ottiene altre in cambio. Se il risultato non arriva, utilizza altri metodi, non sempre cristallini", dice Ernesto Savona, docente di criminologia all' università Cattolica di Milano. "Il denaro lascia sempre una traccia", aggiunge. Solo nell'ultima fase scattano i pedinamenti, le intercettazioni ambientali e telefoniche. I tempi di preparazione dei rapporti variano: le informazioni sulla stabilità di un Paese sono aggiornate continuamente, e quindi sempre disponibili. Il resto dipende dall'urgenza del cliente. Naturalmente questa è solo la parte più elementare dell'attività di intelligence.

Per tutte le agenzie investigative Internet è una miniera di informazioni. Si parte con le banche dati: Dialog e Datastar, gli archivi dell'agenzia giornalistica Reuters, il Cerved per le visure societarie. Nelle indagini di competitive intelligence è fondamentale la consultazione della Banca dei brevetti, che rivela le mosse della concorrenza. Anche se i gruppi più grossi hanno imparato a depistare i competitors depositando brevetti inutili. Poi c'è l'hidden Internet, l'insieme delle informazioni che si trovano nei forum, nei news group o nelle chat. In questo caso si tratta di capire chi si nasconde dietro un nickname. Si sono modificate le regole di attacco e difesa al punto che anche le tecnologie militari sono diventate di pubblico dominio. Fino a un paio di anni fa, Carnivore era uno dei più potenti strumenti informatici della C.I.A. Installato sul canale entrante di un provider, ricostruiva schermata dopo schermata la navigazione di un utente. Oggi è solo uno dei tanti software pirata. "Sempre che non vi sia stata sottrazione fisica di materiale, la maggior parte dei casi di spionaggio industriale dipende da un baco del software", precisa Bruschi. "La cosa diventa grave quando questi programmi risiedono dentro computers collegati ad Internet: allora posso infilarci dentro qualsiasi cosa".

Il danno d'immagine arrecato da un'intrusione informatica può far fibrillare la Borsa. Nel 2000 Amazon ha subito un "denial of service attack", una tecnica comunemente impiegata come strumento di concorrenza sleale. Il server, intasato dalle richieste inviate via Web, si è bloccato, e nel giro di qualche ora il titolo ha accusato al Nasdaq una flessione del 30%. I manuali di business intelligence dicono che la difesa informatica va organizzata su tre livelli: prevenzione, rilevamento e risposta. Per ogni passaggio esistono software adatti. Ma chi lo fa veramente? Di sicuro Fiat, Telecom, Enel, Pirelli e Rfi (Rete ferroviaria italiana), che sono costrette a dotarsi di dispositivi di protezione per ragioni di national security. Ma sono un'eccezione e comunque potrebbe non bastare. In Italia vivono almeno cento persone capaci di bucare gli scudi elettronici di queste aziende.

Sono specialisti in "information gathering" la raccolta di notizie sui sistemi di protezione. Se i dispositivi di difesa non sono perfettamente allineati, individuano subito un varco. Altrimenti aspettano l'errore umano: c' è sempre una password o un codice che non viene aggiornato al momento giusto. Servono solo soldi, tempo e lavoro di squadra. Maurizio Decina, docente di telecomunicazioni al Politecnico di Milano, si occupa di sicurezza infrastrutturale, e non scherza quando dice che nessuna azienda può dormire sonni tranquilli. Lui, per esempio, sostiene di poter arrivare ovunque. Con la sua società, la Ict consulting, effettua test di intrusione per conto dei principali gruppi quotati. "La tecnologia da sola è inutile", dice. "Sono gli uomini a fare la differenza". La tesi è che, senza i guardiani giusti, anche l'unità di crisi milanese di Telecom, il centro ricerche Fiat di Orbassano (Torino) o i laboratori Pirelli della Bicocca potrebbero essere violati dall'esterno.

È una questione statistica. I mastini di Telecom guidati da Giuliano Tavaroli, numero uno della security italiana, solo in un mese hanno ricevuto e respinto 26 milioni di attacchi esterni. Il crescente impiego di tecnologie militari nelle azioni di spionaggio industriale complica le cose. "La smart dust, o polvere intelligente, è una sofisticata rete di microcomputer grandi appena qualche millimetro cubico", afferma Decina. "Installano visori ad alta definizione, sensori audio e sniffer in grado di riconoscere odori e comunicare informazioni via onde radio. Si autoalimentano con le vibrazioni o il calore. Disseminati su un'area vasta quanto la Lombardia, ne garantiscono il controllo totale". L'esercito americano ha usato la polvere intelligente in Afghanistan e Iraq. Ma un privato può ordinarla al prezzo di poche decine di dollari (nel 2004 - n.d.r.) alla Crossbow o alla Smartdust corporation di Berkeley.

Appena qualche centesimo costano le smart tag, le etichette intelligenti a radiofrequenza che entro il 2008 sostituiranno i codici a barre. Posizionate all'interno di un pc o di una penna, arriveranno presto a trasmettere grandi quantità di informazioni. Un brutto affare per le aziende globali. Laser per l'intercettazione vocale, microfoni e microtelecamere, invece, fanno parte del corredo di qualsiasi agenzia investigativa. Tra i siti specializzati non c'è che l'imbarazzo della scelta. Forse i tempi di Echelon sono finiti. O forse tutti danno per scontato di essere spiati dai satelliti del blocco anglosassone. Nel 1995, fax e telefonate tra il consorzio europeo Airbus e le aerolinee saudite furono utilizzati per far vincere un bando di gara da 6 miliardi di dollari alla Boeing. In quell'occasione il dipartimento del Commercio U.S.A. passò informazioni alle aziende statunitensi, che soffiarono un appalto d'oro ai concorrenti europei. "I furti di brevetto avvengono anche per negligenza basta dimenticare di spegnere il computer" "Kroll, con le banche, ha un rapporto di dare e avere: Passa Informazioni e ne riceve in cambio" "La maggior parte dei casi di spionaggio industriale dipende da un baco del software".


Da Il mondo del 17/12/2004
http://www.archivio900.it/it/articoli/art.aspx?id=5987

di Matteo Scanni

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venerdì, ottobre 03, 2008

NO alla nuova base U.S.A. DAL MOLIN a Vicenza

Pubblico volentieri un comunicato inviatomi da diversi amici vicentini.


Siamo tutti Vicentini: mobilitazioni il 4-5 ottobre

APPELLO: [...] La vicenda Dal Molin non riguarda solo la città di Vicenza; a essere in gioco, infatti, è la realizzazione di una nuova base militare statunitense, ovvero di uno strumento utile alle future guerre; ma anche il diritto delle comunità locali – di tutte le comunità locali – di potersi esprimere sui progetti [...]


Breve stralcio da un articolo sul giornale di Vicenza.


-----------------------------------
Il sindaco non demorde. Insorge contro
l'ordine del Consiglio di Stato che giudica la consultazione "inutile e
irrealizzabile". Al referendum di domenica, Achille Variati ci sarà. "Il
Consiglio di Stato ha dato un ordine a Vicenza", ha detto il sindaco. "Vicenza
domenica darà un consiglio allo Stato"."
-----------------------------------

Ai cittadini viene negato il diritto di esprimersi. Nota bene: non di decidere, ma solo di esprimersi. Se non è mancanza di democrazia questa, ditemi voi che cos'è. La sera del primo ottobre 12.000 Vicentini sono scesi in piazza per protestare e non mi risulta che le tv nazionali ne abbiano fatto menzione. Se sbaglio, correggetemi.

I leghisti, come al solito, fanno i padroni a casa nostra solo con gli zingari e gli extracomunitari (ma gli yankee non sono extracomunitari?), non con chi ti mette le atomiche sotto casa.

Buffoni!!!

Attenzione! Bisogna votare . Leggete bene il quesito; trattasi di referendum all'italiana per cui chi vuole no deve votare e viceversa.

Grazie a tutti.

Damocle

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mercoledì, ottobre 01, 2008

Le limitazioni del proprio Io (articolo di Davy - Seconda parte)

1° grado: Religioni monoteiste e politeiste

Impongono al credente di confidare nell’esistenza di esseri e/o entità superiori. Essendo questi i credo più seguiti nel globo, sono per ora i più efficienti, in quanto offrono al praticante uno scopo da seguire per un fantomatico benessere oltre la vita terrena: ciò porta un individuo ad avere un solo scopo da perseguire. La cieca fiducia nell'istituzione-chiesa lo può indurre pure ad avallare massacri. Ogni credo ha delle gerarchie da rispettare che vengono riproposte anche in un eventuale paradiso od inferno.

Sono queste le ideologie che hanno portato l’uomo alla situazione di ignoranza attuale e che incatenano tutti quegli individui che molti definiscono come pecore. Anche se viene operata una distinzione tra politeismo e monoteismo, è evidente la somiglianza tra le antiche fedi di Egizi, Babilonesi, Romani, Celtici etc., con la religione cristiana considerata monoteista. Come per i Cristiani Gesù è il figlio di Dio, ad esempio, per gli Egizi, Horus è figlio di Osiride. Inoltre la Vergine ed immacolata Maria è, per i Babilonesi, la Vergine Semiramide e, per gli Egizi, Iside. Questi sono solo alcuni esempi dei tanti a disposizione, ma si deve notare che i vari dei adorati nell’antichità dalle molte culture, altro non sono che i vari santi propiziatori venerati oggi dai cattolici.

2° grado: Religioni percettive

Una volta che l’individuo ha passato il primo grado, inizia a rendersi conto che non tutti sono dove è lui e di avere qualcosa di grande dentro di sé. Per riuscire a valorizzare l’evoluzione, ora vengono proposte altre possibilità di scelta che appaiono più concrete rispetto alle religioni di primo grado. Una di queste può essere la meditazione Zen che offre all’individuo la possibilità di comunicare con Anima allo scopo di migliorare la propria Vita quotidiana, quella delle altre persone e soprattutto quella della comunità buddhista (non con fini di lucro, ma di potere). La pratica Zen è forse l'unica che, se viene capita, porta ad intendere un aldilà spirituale tramite il Nirvana, mentre la reincarnazione che viene genericamente pubblicizzata oggi, si riferisce alla reincarnazione a livello fisico e spirituale, ma non come proseguimento a livello Animico. Qua si possono collocare la
New age ed altre correnti che prendono in considerazione l’esistenza di Anima, proponendo varie meditazioni allo scopo di adagiarla per contenerla.

3° grado: Scienza

Ora Anima, Mente e Spirito cominciano a rendersi conto della trascendenza che li fa divenire “proprio Io” e, tramite uno sguardo interiore e la classificazione dei propri sensi, ci si rende conto che possono cambiare i parametri di analisi, a seconda dei fattori che possono influire sulla percezione dei sensi. Di conseguenza l’individuo comincia a porsi domande sempre più complesse e volte a dare precisa spiegazione a ciò che vede ogni volta che apre gli occhi. A questo punto si avvia lo studio delle reazioni. Si parte dalla fisica di Newton per avere le risposte basilari, poi ci si rende conto che i concetti espressi hanno dei limiti, così si passa allo studio della fisica quantistica, mentre il grado di pericolo aumenta, come si accresce la complessità delle reazioni che ora si possono studiare. La fisica quantistica dà la possibilità di mettere in discussione la reale consistenza di ciò che ci circonda. Le basi sulle quali è costruita portano a cambiare la percezione e gli angoli di osservazione, stimolando in questo modo possibilità infinite di domande e relative risposte. Molti si fermano qui, presi da ricerche che gireranno su sé stesse in eterno, mentre altri fermano un attimo le ricerche per vedere quali sono altri possibili sviluppi.

4° grado: Cospirazioni ed intrecci ideologici

A questo punto si arriva a capire che esiste un limite da varcare per trovare le vere risposte. Ora l’individuo può diventare un pericolo per l’architettura, poiché ha compreso che i primi tre gradi che ha dovuto superare o che non ha neppure considerato sono stati orchestrati dal sistema. Qua vengono collocati politica e multinazionali, sistemi di controllo e chemtrails. Il materiale che si ha a disposizione circa questi temi spinge a porsi nuove infinite domande, infinite perché le risposte rimangono sempre circondate da segreto e da ambiguità.

Leggi qui la prima parte.


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