martedì, luglio 27, 2010

Tip vortex condensations, contrails and chemtrails (Il caso del KC-10 USAF)

[ ENGLISH VERSION HERE ] Le "tip vortex condensations" o talvolta più genericamente "wingtip vortices" o "trailing vortices" non vanno assolutamente confuse con le contrails ed infatti il richiamo alle "contrails aerodinamiche" è palesemente forviante. [1]

Come si può ben vedere, a meno che non si sia bugiardi o stupidi (ma sappiamo che i disinformatori amano mentire per contratto), il fenomeno ripreso nel filmato del KC-10 USAF è senza dubbio non ascrivibile ai "wingtip vortices" o "trecce di Berenice" e questo per diversi motivi, primo tra i quali: manca il principio fisico in base al quale i "wingtip vortices" possano formarsi.

Infatti le contrails che descrivono i disinformatori, praticamente non esistono, dato che una "contrail" nasce necessariamente da uno sbalzo improvviso tra un ambiente estremamente caldo (il motore) ed uno estremamente freddo ed umido (l'ambiente circostante). La classica scia di condensa (contrail) non va quindi confusa con i vortici aerodinamici. Sono due fenomeni fisici differenti sia nella genesi sia negli effetti concretamente visibili.

Tempo addietro, avevamo già affrontato l'argomento in questo articolo. [ LINK ]

Ricondurre nel giusto binario la mistificazione della scia aerodinamica, che viene usata per sminuire l'oggettiva rilevanza del filmato del pilota "USAFFEKC1O" e smentire quindi che il tanker sia impegnato in un'operazione di aerosol clandestina, è semplice, usando tra l'altro documenti e filmati presentati dalla stessa disinformazione.

Riportiamo il testo dell'articolo di un famigerato sito di "debunking" che, laddove si riferisce alle scie aerodinamiche, recita:

[...] The pressure drop is, of course, larger above than below the wing, which results in the uplift that carries the aircraft. [...] Although the cooling on the upper side is stronger, it is still substantial on the lower side. [...] Then, however, the supersaturation reaches much larger values above the wing than below the wing.

In sostanza si afferma che l'effetto aerodinamico deve essere maggiore sulla superficie superiore dell'ala, perché è ben noto che è li dove si ha il magggior calo di pressione, che crea la portanza.

Letteralmente...

[...] La diminuzione della pressione è naturalmente maggiore di quella sotto l'ala che dà portanza all'aereo. [...] Mentre la temperatura sulla parte superiore dell'ala è molto bassa, è ancora considerevole sulla parte inferiore. [...] In ogni caso, la sovrassaturazione tocca valori più alti sopra l'ala che sotto.

Infatti il nostro amico Fabio ha trovato alcuni filmati che mostrano efficacemente quelle scie aerodinamiche definite "wingtip vortices":

HD Wing Condensation & Vortices (tempo 0:50, 2:20, 3:20)
(1080p) Wing Condensation Landings (tempo 0:14, 0:45, 1:07, 1.50)
Trailing Arrival Virgin B747-400 Gatwick 08R (tempo 0:32)

Che cosa contraddistingue le cosiddette scie aerodinamiche (che non sono contrails) dalle scie di condensazione? Come mostrato nei filmati, esse appaiono estremamente brevi, dense e non mostrano iridescenze di alcun genere e soprattutto sono concentrate sulla parte superiore dell'ala. Questo si deve alla differenza di pressione tra la parte inferiore e superiore della superficie alare.

La domanda spontanea è la seguente: "Per quale motivo intercorrerebbe una differenza di pressione tra la parte superiore e quella inferiore della superficie delle ali?". La risposta è semplice: "Durante la fase di atterraggio i flaps vengono abbassati e gli aerofreni vengono portati al loro profilo massimo, così da aiutare il velivolo a decelerare velocemente e ad avere una migliore stabilità sulla pista. In queste circostanze, specialmente in presenza di forte umidità e basse temperature, i vortici aerodinamici divengono visibili, generando, per i motivi sopra descritti, un corposo flusso di fini goccioline d'acqua definito 'wingtip vortex'".

Vi sono altri casi in cui le trecce di Berenice o "wingtip vortices" possono formarsi. Questi particolari effetti aerodinamici si generano sovente durante manovre aeree brusche e/o repentini cambiamenti di rotta. Nel caso dei caccia, ad esempio, una cosidetta "manovra evasiva" che porti il velivolo ad una repentina variazione di assetto e velocità, può generare vortici aerodinamici del tutto simili a quelli che abbiamo visto nelle fasi di atterraggio di aerei commerciali. Il denominatore comune è, appunto, l'improvvisa variazione del profilo aerodinamico. Come si ottiene il cambiamento del profilo aerodinamico? Con l'abbassamento dei flaps e con l'estrazione degli aerofreni. E' inoltre essenziale mettere in rilievo un dettaglio importante: il fenomeno fisico che crea i vortici aerodinamici determina che la parte più interessata dal flusso di aria definita "wingtip vortex" sia la parte superiore delle ali o della fusoliera. In definitiva, laddove non sussiste una repentina variazione del profilo aerodinamico, non può verificarsi il wingtip vortex.

Giunti a questo punto, osserviamo l'aviocisterna KC-10 del video la cui importanza la disinformazione ha disperatamente cercato di stroncare. Notiamo subito che nel filmato U.S.A.F. la parte superiore delle ali è perfettamente libera. Non si notano vortici sui bordi superiori alari. Questo aspetto è fondamentale e d'altronde non potrebbe essere altrimenti, poiché il KC-10 è in assetto di volo regolare, non ha i flaps abbassati (non potrebbe essere altrimenti a quella velocità). Il velivolo, chiaramente, non è in virata, non è in fase di atterraggio, non sta compiendo manovre acrobatiche! Le scie che esso produce provengono visibilmente dalla parte inferiore delle ali (Le 'tip vortex condensations' "sporcano" la parte superiore delle ali), formando una leggera esse di aerosol che inizia palesemente dalla parte inferiore delle ali.

Le scie prodotte dal KC-10 sono inoltre iridescenti e non a causa della riflessione di ipotetiche goccioline d'acqua, ma per via della birifrazione. Infatti il fenomeno della birifrazione (o birifrangenza o doppia rifrazione) non avviene mai con il vapore acqueo, con cui si assiste al fenomeno della rifrazione e della riflessione. Il particolato molto fine sospeso nell'atmosfera genera dei campi di interferenza attorno ad ogni particella. I raggi luminosi vengono birifratti: il raggio incidente r si divide in due raggi rifratti, r' e r'' della stessa intensità e polarizzati lungo piani perpendicolari. Tale fenomeno occorre soprattutto con il quarzo, il rame, l'alluminio etc.

Siamo quindi al cospetto di una prova schiacciante ed inconfutabile. Il filmato USAF ritrae un aereo militare KC-10 durante una missione di aerosol clandestina.

a) Non siamo di fronte ad un fuel dumping (I KC-10 U.S.A.F. di derivazione DC-10 non sono dotati di sistemi di scarico carburante).
b) Non si tratta di fantomatiche contrails aerodinamiche.
c) Non è un falso.
d) Non è una burla.

Il video realizzato da un ingenuo pilota militare e poi incoscientemente pubblicato sul portale You-Tube, rappresenta la miglior prova attualmente disponibile in Rete e come tale deve essere considerata, nonostante i goffi e strumentali tentativi di discredito per opera della disinformazione. A questo proposito, vorremmo concludere annotando che il canale dell'utente You-Tube USAFFEKC1O appare ora a tutti gli effetti sotto il controllo dei disinformatori italiani. Ciò la dice lunga sul ruolo dei negazionisti, nell'ambito del cover-up in atto sulle chemtrails e sulla fattiva collaborazione dello staff italiano You-Tube che più volte ha dimostrato di essere particolarmente schierato.

Ringraziamo gli amici Tom Bosco e Fabio per la preziosa collaborazione.

AGGIORNAMENTO: il canale di USAFFEKC10 è stato "resettato" e "sostituito" con un clone privo di contenuti il cui ultimo accesso risulta risalire ad un anno fa, sebbene sappiamo che l'utente in questione abbia inserito commenti sino a poche ore addietro. Tutto ciò appare bizzarro e nel contempo inquietante e, alla luce di quest'ultimo "colpo di scena", sembra che il caso del pilota U.S.A.F. dissidente non possa ancora ritenersi chiuso.



Articoli precendenti su questo argomento:

- Troppo tardi, Tim (Il caso del KC-10 nei cieli del Canada)
- Cani sciolti

[1] Wingtip Vortices - [ LINK ] Wingtip vortices are tubes of circulating air which are left behind a wing as it generates lift. One wingtip vortex trails from the tip of each wing. The cores of vortices spin at very high speed and are regions of very low pressure. To first approximation, these low-pressure regions form with little exchange of heat with the neighboring regions i.e. adiabatically, so the local temperature in the low-pressure regions drops, too. If it drops below the local dew point, there results a condensation of water vapor present in the cores of wingtip vortices, making them visible. The temperature may even drop below the local freezing point, in which case ice crystals will form inside the cores.

Wingtip vortices are associated with induced drag, an essentially unavoidable side effect of the wing generating lift. Managing induced drag and wingtip vortices by selecting the best wing planform for the mission is critically important in aerospace engineering.

Wingtip vortices form the major component of wake turbulence.






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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato, luglio 17, 2010

Cani sciolti

Siamo alle solite. Anche questa estate l'uso delle scie chimiche di tipo non persistente e le irrorazioni notturne di SO2 hanno spesso preso il posto delle classiche scie persistenti diurne. Il problema è che molti poco provveduti e che hanno orecchiato la questione chemtrails sono convinti che le attività di aerosol si sono fermate. Essi osservano un cielo sgombro, ma non notano la completa assenza di formazioni nuvolose cosidette "da bel tempo" e si illudono di essere stati graziati per qualche recondito motivo.

Il nostro paese è, per quanto ci consta, l'unico ad adottare tali metodologie di dissimulazione, soprattutto in presenza di alta pressione. Ciò dimostra che il programma di irrorazione viene gestito autonomamente dalle singole strutture militari e dai governi, basandosi su esigenze precise. Nel nostro caso, data la notevole consapevolezza dei cittadini italiani, via via sempre più sensibilizzati attraverso la Rete e grazie ad alcuni programmi televisivi, gli attuatori del piano di aerosol clandestino hanno studiato metodi atti a camuffarsi il più possibile.

Nello specifico, le operazioni illegali si concentrano per la gran parte nelle ore notturne, con sorvoli a quote bassissime, tanto da poter distinguere gli aerei nei dettagli anche nella parziale oscurità e tanto da udire continuamente il rombo dei turbofan. Osservando i lampioni della strada o altre fonti di luce, si può notare una coltre di "fumo" trasportata dal vento. Tramite il raffronto con le mappe satellitari disponibili su sat24, abbiamo la conferma che il fenomeno ha rilevanza nazionale: le nebbie indotte si intensificano nelle ore notturne e si dissolvono gradatamente nelle prime ore del mattino. Durante le ore diurne sarà bastevole una costante, ma discreta attività a quote medio-alte, al fine di mantenere sufficientemente elettroconduttivo il medium atmosferico. Il risultato? Cielo privo di formazioni nuvolose di ogni tipo e la classica colorazione che passa da un celeste cadaverico al bianco lattiginoso.

Ciò chiarito, è d'uopo un'altra osservazione.

Nel settore della disinformazione si legge: "L’unico 'fatto' onestamente plausibile e comprovabile è quello relativo al progressivo cambio di propulsori occorso negli ultimi anni (mi riferisco ai nuovi motori turbo fan a doppio flusso), unitamente all’aumento delle quote di volo e ad un indiscriminato aumento dei voli e il fiorire di miriadi di compagnie lowcost. In tal senso questo studio è stato il primo punto oggettivo che non mostrava cedimenti logici".

Se dovessimo basarci su tali mendaci affermazioni, il "fenomeno scie persistenti", a parità di condizioni atmosferiche, dovrebbe essere invariato negli anni e dovrebbe essere pressoché simile in Francia, Italia, Grecia, Croazia... Nelle stesse ore dovremmo osservare scie di tipo durevole sia in Liguria occidentale sia sullla Costa Azzurra. Dovrebbero esserci scie lunghe centinaia di chilometri in Puglia ed anche in Grecia. Invece no. Solo sul terrotorio italiano possiamo rilevare nebbie basse e dense, tanto da limitare la visibilità a 3 km. Non solo! Il fenomeno delle foschie artificiali usate in sostituzione delle scie persistenti è un evento che possiamo osservare, in Italia, solo da qualche anno!

Negli altri stati possiamo ancora scorgere, invece, le classiche persistent chemtrails. Per quale motivo? Forse gli aerei che sorvolano il nostro paese dispongono di motori diversi? Ovviamente non è questa la risposta. La risposta è una sola: è in atto un programma di avvelenamento dei biomi, perpetrato da aerei militari e civili ed a quote di volo differenti.

Qui di seguito vi mostriamo una prova schiacciante. Un KC-10 viene ripreso da due piloti dall'interno della cabina di un velivolo che segue a distanza ravvicinata. I due piloti, nello scambiare qualche battuta, constatano che il KC-10 (aviocisterna militare) sta disperdendo "chemtrails" e, in tutta evidenza, chiunque può confermarlo, visto che le scie che vediamo uscire da quel KC-10, provengono da ogni dispositivo, fuorché dai motori!



Il video è stato inserito su You-Tube il 14 luglio 2010, mentre il canale è stato creato nel 2008, ma usato solo ora. Potrebbe trattarsi di un pilota militare, se si considera il nome del canale (USAFFEKC1O). Un cane sciolto. Una falla nel sistema. Questo video deve essere diffuso dappertutto non solo per la chiarezza delle sequenze, ma anche perché l'autore del filmato non è un cittadino qualunque. Quando vi accuseranno di essere dei visionari paranoici, mostrate questo inconfutabile documento. Non è una prova? Quale magistrato potrebbe negare l'evidenza?

Un'esortazione ai loschi disinformatori: l'epoca delle scie di condensa è finita. Scendete dal carro dei perdenti, fin quando siete in tempo.


Il filmato può essere scaricato da qui.



Ringraziamo l'amico e collaboratore Arturo per la segnalazione dell'importante documento video.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

giovedì, luglio 15, 2010

1500: il numero verde fantasma

1500 è il numero di telefono istituito per le emergenze collegate al caldo torrido di questi giorni (un'afa causata in primo luogo dalle inininterrotte attività di aerosol clandestino alias scie chimiche): se, però, si telefona a questo numero verde, un messaggio registrato risponde che il servizio è "momentaneamente" (leggi "sempre") disattivo. La gentile vocina rimanda al sito del Ministero della "salute" per preistoriche e menzognere informazioni sull'influenza H1N1! "Il servizio è disattivo". Bisogna capirli: sono tutti attivamente impegnati a diffondere veleni con gli aerei chimici.




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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica, luglio 11, 2010

Le scie di condensazione secondo Wikipedia Italia, ovvero secondo il C.I.C.A.P.

"[...] La condensa è un fenomeno naturale collegato all’evaporazione dell’acqua presente nell’aria. A temperature elevate, l’aria assorbe il vapore acqueo fino alla saturazione ed aumenta il suo volume. Raffreddandosi, l’aria espelle il vapore che, a contatto con una superficie più fredda, si condensa trasformandosi in gocce d’acqua. [...] Un metro cubo d’aria, ad esempio, può contenere, alla temperatura di zero gradi ed al livello del mare, un massimo di quattro grammi di acqua. Alla temperatura di venti gradi ne contiene quindici".

"[...] L’aria che ci circonda è costituita da una certa quantità di vapore acqueo che si forma a causa dell’evaporazione dell’acqua. L’aria assorbe vapore acqueo, soprattutto a temperature elevate, che ne fa aumentare il suo volume e anche il suo peso specifico. Si ha dunque una “umidità relativa” alta, che sarebbe la percentuale di vapore d’acqua contenuto nell’aria. Raffreddandosi l’aria riprende il suo volume originale ed il vapore in essa contenuto viene espulso; qualora il raffreddamento sia molto rapido, come può esserlo l’impatto contro una superficie più fredda, si condensa trasformandosi in gocce d’acqua [...]".

"[...] La condensa sulla superficie del vetro interno all'abitazione è un fenomeno che avviene ogni qualvolta la temperatura di tale faccia interna del vetro scende sino alla cosiddetta temperatura di rugiada. Tanto maggiore risulta la percentuale dell'umidità relativa dell'aria, tanto più elevata dovrà essere la temperatura superficiale del vetro affinché non si verifichi il fenomeno di condensazione [...]".

Abbiamo riportato alcuni testi che spiegano il fenomeno della condensazione in un contesto che non implica in alcun modo il fenomeno delle scie di condensazione prodotte da aerei. Ciò per evidenziare come il parametro "umidità relativa" sia centrale ed ineludibile nei documenti non corrotti dalla disinformazione. Inoltre, in una delle concise e chiare descrizioni sopra esposte, si evince come l'umidità diminuisca progressivamente in concomitanza con il decremento della temperatura.

Eppure, in questi ultimi mesi, la fisica è cambiata e questo grazie agli "studi" del C.I.C.A.P. e dei suoi "scienziati di livello eccelso". Così ora troviamo, su Wikipedia [ QUI ], alla voce "Scie di condensazione", il seguente squinternato testo:

"Scie di gas di scarico - Dovute al rapido raffreddamento dei gas di scappamento dei motori (sic!), i quali immettono nell'atmosfera, già molto umida [1] (sic!), una quantità di vapore acqueo e nuclei di condensazione sufficienti a provocare il fenomeno (sic!). La temperatura dell'aria più favorevole è quella compresa fra i −25 °C ed i −40 °C (sic!). Esse sono le più persistenti. Ma gli studi (sic!) mostrano come scie di condensazione possono formarsi anche ad umidità relative pari allo 0% (sic!) a patto che la temperatura sia sufficientemente bassa".

Nel lemma non viene considerato (volutamente) il valore di umidità relativa (almeno il 60%) ed inoltre si confonde (volutamente) il fenomeno definito "trecce di Berenice" (vortici sui profili alari) con il fenomeno della condensa, che è tutt'altra cosa. Inoltre la persistenza delle scie, sebbene venga data per scontata, è invece praticamente impossibile, checché ne dica la N.A.S.A., in quanto, affinché essa possa sussistere, si devono riscontrare valori di umidità relativa superiori al 150%, quando, al contrario, dalle quote superiori agli 8.000 metri, l'umidità scende progressivamente e non è quasi mai superiore al 7/12 % e, più spesso, è, invece, prossima allo 0%. In definitiva le scie di condensazione sono una mistificazione. La percentuale della loro formazione è infatti inferiore al 3%. E' un fenomeno talmente raro che la parola "contrail", come già scritto in altre occasioni, fu coniata solo nel 1947.

E' facile concludere come lo scartafaccio di Wikipedia sia, a tutti gli effetti, per chi conosce anche solo superficialmente le basi della fisica, una penosa arrampicata sugli specchi, ma è ancor più scandaloso che tali affermazioni vengano spacciate per il risultato di "studi scientifici" (Quali? condotti da chi?), quando tali asserzioni sono solo il frutto di menzogne elargite a piene mani su una pagina di un'"enciclopedia" controllata, in alcune sue sezioni, da esponenti del C.I.C.A.P., come nel caso della pagina dedicata alle scie chimiche, opportunamente bloccata e modificabile solo dai soliti noti.

Siamo di fronte ad una contraffazione perpetrata da un manipolo di individui che, di volta in volta, adattano le leggi della fisica alle loro esigenze di disinformazione e sfruttano l'immeritata autorevolezza di Wikipedia per i loro biechi scopi.

Nella pagina in questione sono inserite tre fotografie: una che mostrerebbe dei bombardieri B-17 nel 1943, una che inquadra un Boeing 747 con le sue... "scie di condensa" ed una terza foto di scie chimiche, scattata il 26 gennaio 2001 da un certo non disinteressato Louis Nguyen della N.A.S.A. e definite, sul sito in oggetto, "scie di condensa".

A N.A.S.A. photograph of aircraft contrails, taken from I-95 in northern Virginia, January 26, 2001 by NASA scientist Louis Nguyen.
Retrieved from [http://www-pm.larc.nasa.gov/sass/sfc.contrail.1.26.01.JPG]

"Louis Nguyen, Norfolk, VA - Louis Nguyen is a research computer engineer at N.A.S.A. Langley Research Center in Hampton, Virginia. He is a satellite expert and works with operational weather and research satellites and derives real-time cloud properties for weather applications and climate studies. He develops interactive scientific web-based applications. He is a pioneer in satellite calibration and conducts research in aircraft icing and contrails".

L'analisi della foto dei B-17 [ QUI ], una volta processata, rivela essere stata realizzata con il noto programma di grafica Photoshop (e non è l'unica!), come evidenziato da questo file log. In sintesi dal tool da noi impiegato, per evidenziare eventuali manomissioni dell'immagine, si ottengono i seguenti dati:

NOTE: Photoshop IRB detected
Based on the analysis of compression characteristics and EXIF metadata:
ASSESSMENT: Class 1 - Image is processed/edited
Appears to be new signature for Photoshop.


Nello scatto in cui si spaccia una "Scia di condensazione di un 747 della JAL" [ QUI ] , si nota un dettaglio che spesso ricorre nell'analisi fotografica di aerei chimici [ QUI un altro esempio ]. Se si osserva con attenzione, si noterà che le scie, solo apparentemente provenienti dagli scarichi dei motori dell'ala sinistra del Boeing 747, si incrociano sino a scambiarsi di posizione: la scia più vicino alla fusoliera si allontana verso l'esterno e viceversa si verifica con la scia più esterna, formando una X. Ciò dimostra come le scie provengano in realtà da appositi irroratori installati sulla direttrice dei turbofan, ma visibilmente disallineati. Se così non fosse e cioè se davvero quelle che vediamo fossero contrails, dovremmo ipotizzare che i due motori sono fuori asse, ma ciò, in tutta onestà, non è assolutamente possibile!

A questo punto, appare chiaro che la pagina di Wikipedia dedicata alle scie di condensazione è un disperato falso da capo a piedi, ma non fermiamoci qui. Andiamo oltre e sfatiamo un altro "cavallo di battaglia" della disinformazione. All'uopo, dobbiamo compiere un passo indietro e precisamente nel 2006. In quel periodo era dato per scontato, anche da chi nega il fenomeno delle scie chimiche, che per la formazione delle contrails era comunque necessario volare al di sopra degli 8.000 metri (ora i ciarlatani affermano che le scie di condensa si possono formare anche a quota zero) ed incontrare un certo quantitativo di umidità relativa in atmosfera. Al limite, si discuteva sul fenomeno della persistenza, fenomeno che, teoricamente, può occorrere solo in caso di percentuali molto elevate di umidità relativa (+150%), con la cosiddetta sovrassaturazione, che era e dovrebbe ancora essere un parametro fondamentale. Invece no. Le attuali dissertazioni della cricca disinformativa citano la persistenza delle "contrails" in modo generico e senza precisare che essa si può verificare solo in fantascientifici casi di sovrassaturazione. Infatti, come già evidenziato innumerevoli volte, abbiamo chiarito che, ad elevate altitudini, l'umidità relativa precipita a valori prossimi allo zero.

Nei testi ad introduzione dell'articolo, abbiamo visto che la condensa non può verificarsi con valori di umidità bassi o inesistenti. Eppure su Wikipedia Italia leggiamo: "Ma gli studi mostrano come scie di condensazione possono formarsi anche ad umidità relative pari allo 0% a patto che la temperatura sia sufficientemente bassa".

A quali studi ci si riferisce e chi sarebbero gli autorevoli scienziati che propalano un'eresia del genere? Qualche nome al di sopra di ogni sospetto? Qualcuno ci spieghi come sia possibile la sublimazione del vapore acqueo se questo è assente!

"Condensazione in liquido o in solido - La condensazione di un vapore può generare o un liquido o un solido, a seconda della temperatura del vapore. Se essa è maggiore di 0°C, il vapore condensa in acqua (condensazione vera e propria) formando nebbia o rugiada; se, invece, la temperatura è minore di 0°C, il vapore ghiaccia subito formando brina senza passare dalla fase liquida, ma trasformandosi direttamente da gas in solido (sublimazione o brinazione)".

I B-17 del Secondo conflitto potevano operare a pieno carico e senza pressurizzazione, a quote elevate e quindi con temperature bassissime? Pare di no.

"Allo scoppio della seconda guerra mondiale, il Douglas DB1 si dimostrò troppo poco potente, mentre il modello 299 ulteriormente sviluppato e rinominato YB17 era molto più potente e poteva volare ad una quota molto maggiore, ma l'American Army Air Corps ne possedeva solo 30. Nel 1941 20 B-17 furono spediti in Gran Bretagna, ma non dimostrarono grandi doti: il primo in volo sul Regno Unito precipitò: durante la prima missione, le mitragliatrici si ghiacciarono e le bombe furono sganciate fuori obiettivo. Per ovviare a questi problemi i Britannici aumentarono la corazza e l'armamento, riducendo la quota operativa. Il B-17 fu usato in tutti i teatri operativi della Seconda guerra mondiale. La prima operazione è dell'agosto 1942. In seguito, venne impiegato principalmente per bombardamenti diurni di precisione [a quote vicine ai 4.000 metri - n.d.r.] su fabbriche e raffinerie dall'U.S.A.F., mentre la R.A.F. si occupava di quelli notturni".

Per trovarsi sempre dalla parte della ragione, i disinformatori ora asseriscono che l'umidità necessaria (e che chiaramente non si trova ad alte quote) viene interamente prodotta dai turbofan di ultima generazione. E' possibile? Un nostro amico e collaboratore ha voluto approfondire la questione ed ha appurato, attraverso elaborati calcoli, che la produzione di vapore acqueo di un moderno motore a reazione è del tutto insignificante e tale quindi da non permettere assolutamente la formazione di scie di condensazione (di nessun tipo) per il solo apporto di umidità dai motori. Lo studio verrà pubblicato appena possibile.

Concludiamo con una doverosa precisazione.

La pubblicazione di questo articolo ha un'unica motivazione: impedire la progressiva riscrittura della storia e delle leggi della fisica. Impedire il lavaggio del cervello per opera di fazioni evidentemente interessate ad affossare la verità ed occultare quanto sta impunemente avvenendo nei nostri devastati cieli.


[1] A quote superiori agli 8.000 metri, ovvero alle altitudini di volo degli aerei commerciali, l'umidità relativa è sovente prossima allo 0%.






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