venerdì, agosto 17, 2012

Il dicloroacetato contro i tumori?

È una risoluzione semplice ed è sempre stata sotto il naso degli scienziati. Basta usare semplicemente il dicloroacetato che attualmente è impiegato per i problemi metabolici.

La scoperta dell'efficacia del dicloroacetato contro i tumori è stata compiuta nell’Università canadese di Alberta nel gennaio 2007. Stranamente, i media non ne hanno parlato. Eppure è un composto che può essere impiegato da chiunque, non ha effetti collaterali particolari ed è estremamente economico (a differenza dei costosi e mortali farmaci "antitumorali" prodotti dalle grandi aziende farmaceutiche internazionali).

Gli scienziati canadesi hanno testato il D.C.A. (dicloroacetato) sull’uomo ed hanno constatato che ha ucciso le cellule neoplastiche dei polmoni, del seno e dell'encefalo, lasciando integre le cellule sane. Lo stesso risultato era stato ottenuto alimentando cavie ammalate con acqua contenente D.C.A. Nell'organismo umano abbiamo già chi combatte le cellule tumorali: i mitocondri. I ricercatori, però, da tempo ipotizzano che fossero danneggiabili dal cancro e si sono indirizzati sulla glicolisi, che è meno efficace ma... più costosa.

Il D.C.A., che innesca la reazione nei mitocondri, è ampiamente disponibile e la terapia è relativamente semplice. Potete trovare maggiori informazioni su thedcasite.com sul quale vengono pubblicate le esperienze, la posologia, i vari casi, i pro ed i contro.

DOMANDA: perché le case farmaceutiche disdegnano la scoperta?

RISPOSTA: poiché il metodo è naturale e non può essere brevettato. Niente brevetto, niente affari. Senza brevetto non è possibile sfruttare la scoperta come stanno facendo, ad esempio, con le costosissime cure per l’AIDS. Meglio che la gente continui a finanziare campagne anti-tumori ed a pagare salate le cure sul mercato, mentre i malati di cancro continuano a morire.

Forse, però, resta una speranza: piccoli Laboratori indipendenti potrebbero cominciare a produrre il D.C.A. e, dopo le previste procedure, commercializzare finalmente il farmaco.

Fonte: ecplanet.com



venerdì, agosto 03, 2012

Tanker enemy deve morire

Una massima del diritto romano recita “de minimis non curat praetor”, ossia “il pretore non si occupa delle inezie, delle piccole cose”. Chi ci segue sa che sta avvenendo l’esatto contrario: con assoluta serenità d’animo possiamo affermare che le vicende processuali che vedono coinvolto il Presidente di “Tanker enemy”, Rosario Marcianò, si riferiscono ad accuse fondate sul nulla.

Recentemente è stato notificato un avviso per conclusa indagine circa una fantomatica diffamazione ai danni dell’A.S.L. sanremese. Il tutto sulla base della diffusione on line del libro “Ho cercato di salvarti”. Chiunque lo legga o l’abbia letto, potrà soltanto stabilire che il testo riporta dei fatti incontestabili e descrive la realtà sanitaria così com’è (non solo a Sanremo e non solo nel caso de quo), in maniera quindi del tutto oggettiva e spassionata. Sfidiamo chicchessia a dimostrare che non è vero. Basta entrare in un nosocomio e si potranno avere conferme inoppugnabili di quanto scritto. Dov’è dunque la diffamazione? E’ come se si incolpasse la fotografia di una discarica di essere diffamatoria. Siamo sinceri: le varie accuse sono solo un vile mezzo impiegato per mettere a tacere una voce libera e non corruttibile. Sono un pretesto per chiudere il blog “Tanker enemy” e gli altri siti collegati: questa malaugurata eventualità è più grave delle controversie e delle esorbitanti spese legali.

Tutto il cospicuo patrimonio di articoli, video, ricerche... sarebbe ipso facto azzerato. E’ un patrimonio che, tra l’altro, si arricchisce ogni giorno di contributi, segnalazioni, glosse provenienti da lettori, simpatizzanti, iscritti al Comitato: senza questi apporti il blog sarebbe, nel migliore dei casi, un arido bollettino e non una palestra di idee ed un’occasione di approfondimenti quale è oggi. Oscurare “Tanker enemy” significherebbe dunque privare i lettori di un punto di riferimento e nel contempo defraudare chi lo gestisce della possibilità di provare a difendere il dettato costituzionale, per quanto riguarda la tutela della salute, la libertà di cura, la protezione dell’ambiente e la libertà della ricerca scientifica.

Senza nulla togliere a tutti gli altri ricercatori indipendenti, riteniamo che la neutralizzazione di “Tanker enemy”, oltre a costituire un pericoloso precedente, rischierebbe di creare uno sconquasso: l’amico Corrado Penna ed altri studiosi come Ghigo Battaglia e Lino Botttaro, impegnati nel divulgare informazioni normalmente occultate o ignorate dai media ufficiali, dovrebbero accollarsi una mole di lavoro abnorme (non citiamo tutti gli altri amici, poiché davvero numerosi). Chi può escludere, però, che con imputazioni fittizie e ridicole, non sarebbero poi attaccati lo stesso Corrado e gli altri attivisti per censurare le notizie sulla Biogeoingegneria clandestina ed illegale?

E’ evidente che, in tali frangenti, è più che mai necessario il sostegno (anche economico) di lettori e collaboratori, poiché purtroppo siamo alle prese con una situazione kafkiana. E’ una situazione iniqua e del tutto sproporzionata per cui di fronte ad un’inventata ed inverosimile accusa di diffamazione (l'ennesima), pullulano reati della controparte di cui riportiamo un lungo ma forse incompleto elenco.

494 Sostituzione di persona
590 Lesioni colpose
591 Abbandono di persone minori o incapaci
594 Ingiuria
595 Diffamazione
600 ter Pornografia minorile
612 Minaccia
612 bis Atti persecutori
615 ter Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico
616 Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza
617 Cognizione, interruzione o impedimento illeciti di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche
617 quater Intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche
618 Rivelazione del contenuto di corrispondenza
635 bis Danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici
640 ter Frode informatica

I disinformatori, nascosti spesso dietro l’anonimato e protetti da un poderoso scudo di collusioni e di aderenze in alto loco, scorrazzano indisturbati, ma questo non significa che non siano dei malfattori per di più recidivi. La loro certezza di impunità li sprona ad agire nel totale dispregio sia della legge sia dell’etica. Il branco dei negazionisti può quindi avventarsi contro gli studiosi indipendenti ed i cittadini preoccupati, con calunnie ed iniziative “legali” (e non solo...) bislacche ed infondate.

Sarebbe lodevole oltre che doveroso, invece di sprecare tempo e risorse dei contribuenti in ciance pseudo-legali, avviare un’inchiesta sulle gravi carenze della A.S.L. sanremese per ristabilire un minimo di equilibrio giudiziario (artt. 590 e 591, C.P.). Qualora, però, si decidesse di proseguire nella crociata contro la verità, non solo il blog “Tanker enemy” ed i siti ad esso collegati, sono destinati ad essere chiusi, ma chiunque dovrà temere i capricci e le vendette trasversali degli occultatori, anche solo per aver prodotto del biossido di carbonio, respirando.

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