venerdì, gennaio 30, 2009

Scie chimiche: la distruzione dei cumuli. Metodologie e motivazioni

Nell'ambito delle operazioni di aerosol clandestine nei cieli del mondo (chemtrails o scie chimiche), le ricerche svolte in questi ultimi mesi hanno portato ad alcune conferme sia per quanto riguarda gli obiettivi di questi esperimenti militari sia per quanto concerne i metodi e le strategie.

Tempo addietro, abbiamo mostrato diverse riprese video che evidenziavano un dettaglio rilevante: gli elementi chimico-biologici vengono dispersi, in moltissime occasioni, al di sotto o all'interno dei cumuli da bel tempo e quindi a quote non idonee alla formazione di scie di condensa.

I cumuli sono nubi di tipo basso. Essi si trovano a quote comprese tra gli 800 ed i 2.300 metri e si formano generalmente in presenza di alta pressione. Di solito quindi compaiono nelle giornate di bel tempo oppure subito dopo un acquazzone. I cumuli denotano valori di umidità atmosferici piuttosto alti.

A questo punto nasce un problema: i sistemi di comunicazione militare di ultima generazione tra le stazioni radar a terra, i satelliti, i velivoli con o senza pilota, i nanosensori wireless hanno bisogno di due condizioni:

a) Il medium atmosferico deve essere reso elettroconduttivo attraverso la dispersione di metalli quali l'alluminio ed il bario

b) I valori di umidità relativa devono mantenersi su livelli bassi

I militari hanno risolto questo problema, impiegando squadriglie di aerei che rilasciano nell'atmosfera (alle quote dei cumuli) sali di bario, trimetilalluminio e gel di silicio, così da creare un canale per le frequenze radio e, nel contempo, disgregare i cumuli presenti nonché impedire la formazione di nuovi.

Una volta che questo compito è terminato, altri velivoli vengono dirottati sulle aree nelle quali si deve operare una serie di sorvoli definibili "di mantenimento".

Ecco quindi spiegato l'impiego di aerei che, palesemente, rilasciano scie di tipo evanescente pur con temperature estremamente basse e che alcuni possono scambiare per contrails. Ciò rientra nell'esigenza di ottenere una valida dissimulazione nella creazione di una copertura elettroconduttiva a bassa quota che sia costituita da strati artificiali o da nebbia chimica. Infatti gli elementi dispersi con le scie di tipo non persistente hanno la capacità di diffondersi in tempi brevi nell'ambiente circostante, creando un effetto da vetro smerigliato. Il cielo appare opaco, riflettente, abbagliante. La colorazione azzurro pallido al mattino e bianco latte al pomeriggio, nonché la completa assenza di cumuli da bel tempo, rivelano la presenza di attività di aerosol che tutto sono fuorché scie di condensa.

Download video in Mpeg-2 formatI servizi meteo annunceranno giornate soleggiate con "innocue velature di passaggio" o nebbie diffuse... in realtà sono micidiali nebbie di ricaduta, originate dalla presenza di metalli ed altri elementi diffusi in atmosfera.


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domenica, gennaio 25, 2009

Massoneria tra realtà odierna e antiche confraternite

La questione è di quelle inquietanti, il soggetto che la pone è di quelli da non sottovalutare. Si tratta del Li.si.po, il Libero sindacato di polizia, che in un comunicato stampa ha denunciato senza troppi giri di parole l’esistenza di «una regia dietro i continui sbarchi di clandestini nel nostro Paese». La ragione? «Vogliono minare le fondamenta della nostra società colpendo cultura e tradizioni». Capite che avanzata da chi quotidianamente si trova a lottare ad armi impari con l’immigrazione clandestina, l’ affermazione assume una gravità decisamente superiore al mero esercizio di denuncia.

Chi è il regista? Chi è il burattinaio? Non lo sappiamo.

Abbiamo molti indizi, alcune certezze ma nessuna prova contro alcuno. Di certo un mandante c’è, con tanto di nome: il mondialismo, ovvero l’ideologia che punta alla creazione di un unico governo mondiale eliminando il concetto di sovranità nazionale e di specificità.

Esistono molte entità che si richiamano a questa ideologia politico-finanziaria, nessuna delle quali riteniamo burattinaia di alcunché. Esistono però delle assonanze che inquietano tra alcuni “programmi” e i fatti che accadono nel mondo: sicuramente si tratta di semplici combinazioni, ma è interessante capirne di più partendo da un fatto di cronaca che ci ha molto colpito nonostante il silenzio mediatico che l’ha accompagnato.

Stando a quanto riportato qualche settimana fa dal settimanale 'L’Espresso' in un articolo a firma Primo Di Nicola, il mondo della massoneria italiana sarebbe in subbuglio. Motivo? L’ultima iniziativa del professor Giuliano Di Bernardo, l’ex gran maestro del Grande Oriente d’Italia che nel ’93 uscì dall’organizzazione per fondare la nuova Gran Loggia regolare d’Italia. Di Bernardo, con la benedizione dei vertici internazionali della libera muratoria - a cominciare da quelli inglesi e americani - ha deciso di abbandonare definitivamente cazzuola e compasso per dar vita a una nuova organizzazione sovranazionale: l’Accademia internazionale degli Illuminati, costituita l’11 luglio scorso a Roma nello studio del notaio Giovanni Pocaterra, sede centrale in piazza di Spagna.

I suoi obiettivi? Molto ambiziosi. «Bisogna andare oltre la massoneria - spiega Di Bernardo - perché non è più in grado di comprendere i profondi e rapidi cambiamenti del mondo». Il motivo? Soprattutto la sua incapacità di cogliere il nuovo che avanza e alcune sue anacronistiche regole interne.«Per raccogliere le sfide della modernità - aggiunge Di Bernardo - ci vuole una nuova struttura capace non solo di comprendere le ragioni dei mutamenti sociali in atto, ma anche di orientarli».

L’Accademia, stando almeno agli annunci, sarà una organizzazione autonoma dalla massoneria, trasparente, aperta a tutti gli “eletti”, persone di particolari qualità, di ogni concezione politica e religiosa. E, per la prima volta, sarà aperta al gentil sesso.

Qualcuno insinua però che sarà solo la lobby delle lobby. Ma Di Bernardo respinge l’insinuazione illustrando gli ideali che ispirano la sua Accademia: sarà composta di 12 sezioni che copriranno tutti i principali rami del sapere (filosofia, scienza, medicina, economia, politica e comunicazione, tra l’altro), ciascuna con un proprio responsabile.

Quanto alla sua diffusione, l’Accademia conta già filiazioni negli Stati Uniti d'America, Brasile, Ucraina, Russia, Cina, Francia, Inghilterra e Svizzera.

Non c’è che dire, sentivamo veramente la mancanza di una lobby delle lobby, di nuovi super-grembiulini pronti ad assaltare tutti i campi del sapere con le loro illuminanti ricette. Ma ironia a parte, c’è qualcosa di inquietantein quanto annunciato da 'l’Espresso'.

Non tutti, infatti, sanno chi sono gli Illuminati, almeno nell’accezione storica e massonico classica del termine: vediamo di capirlo per sommi capi. Nella seconda metà del 1700, l’ex pretegesuita Adam Weisshaupt creò a Francoforte un gruppo segreto dal nome “Illuminati di Baviera”. Weisshaupt elaborò - all’incirca verso il 1770 - “Il Nuovo Testamento di Satana”, un piano che dovrà portare un gruppo ristretto di persone (gli Illuminati, appunto) ad avere il controllo del mondo intero. Per questo bisognava arrivare alla soppressione dei “governi nazionali” e alla concentrazione del potere in governi e organi sovranazionali, ovviamente gestiti dagli Illuminati.

Ecco alcuni esempi operativi sulle cose da fare: «(...) Creare la divisione delle masse in campi opposti attraverso la politica, l’economia, gli aspetti sociali, la religione, l’etnia (...) Se necessario armarli e provocare incidenti in modo che si combattano e si indeboliscano (...) Corrompere (con denaro e sesso) e quindi rendere ricattabili i politici o chi ha una posizione di potere all’ interno di uno Stato. (...)Scegliere il futuro capo di Stato tra quelli che sono servili e sottomessi incondizionatamente. (...) Avere il controllo delle scuole (licei ed Università) per fare in modo che i giovani talenti di buona famiglia siano indirizzati a una cultura internazionale e diventino inconsciamente agenti del complotto. (...)Assicurare che le decisioni più importanti in uno Stato siano coerenti nel lungo termine all’obiettivo di un “nuovo ordine mondiale”. (...) Controllare la stampa, per poter manipolare le masse attraverso l’informazione. (...) Abituare le masse a vivere sulle apparenze e a soddisfare solo il loro piacere, perché in una società depravata gli uomini perdono la fede in Dio».

Capito, creare scontri tra le diverse etnie: ovvio che per fare questo non serve scatenare guerre tra Stati. Basta aprire le porte all’immigrazione selvaggia generando non una ma mille guerre quotidiane.

Secondo Weisshaupt, mettendo in pratica le sue raccomandazioni si doveva arrivare a creare un tale stato di degrado, di confusione e quindi di spossatezza, che le masse avrebbero dovuto reagire cercando un protettore o un benefattore al quale sottomettersi liberamente.

Da qui il bisogno di costituire degli organi sovranazionali pronti a sfruttare questo stato di cose, fingendosi i salvatori della patria, per istituire un unico governo mondiale.

Nel 1871 il piano di Weisshaupt venne ulteriormente completato da un suo seguace americano, Albert Pike, che elaborò un documento per l’istituzione di un “nuovo ordine mondiale” attraverso tre guerre mondiali. Il suo pensiero era che questo programma di guerre avrebbe generato nelle masse un tale bisogno di pace, che sarebbe diventato naturale arrivare alla costituzione di un unico governo mondiale. La prima guerra mondiale doveva portare gli Illuminati, che già avevano il controllo di alcuni Stati Europei e stavano conquistando attraverso le loro trame gli Stati Uniti d’America, ad avere anche la guida della Russia. Quest’ultima avrebbe poi dovuto interpretare un ruolo che doveva portare alla divisione del mondo in due blocchi attraverso la Rivoluzione d’Ottobre del 1917 e l’instaurazione del comunismo. La seconda guerra mondiale sarebbe dovuta partire dalla Germania, portando la Russia a estendere la sua zona di influenza e rendendo possibile la costituzione dello Stato di Israele in Palestina. La terza guerra mondiale sarà basata sulle divergenze di opinioni che gli Illuminati avranno creato tra i sionisti e gli arabi, programmando l’estensione del conflitto a livello mondiale in uno scontro di civiltà.

Il Gruppo Bilderberg rappresenta uno dei più potenti gruppi di lavoro degli Illuminati nel mondo. Il gruppo nasce informalmente nel 1952, ma prende questo nome solo nel 1954 quando il 29 maggio viene indetto il primo incontro presso l’Hotel Bilderberg di Oosterbeek in Olanda. Tra i promotori del Gruppo bisogna menzionare almeno due personaggi: Sua Maestà il Principe Bernardo de Lippe di Olanda e Joseph Retinger un “faccendiere” polacco.

Retinger viene descritto come l’istigatore del gruppo, la sua visione era costruire un’ Europa unita per arrivare a un “mondo unito in pace”, dove potenti organizzazioni sovranazionali avrebbero garantito con l’applicazione delle loro ideologie, più stabilità dei singoli governi nazionali. In realtà, il vero obiettivo era quello di formare un’altra organizzazione di facciata che potesse attivamente contribuire ai disegni degli Illuminati: la costituzione di un “nuovo ordine mondiale” e di un governo mondiale entro il 2012.

William Cooper, un anziano sottufficiale dei servizi segreti della Marina statunitense, incluse nel suo libro “Behold a pale horse” (Light Technology, 1991) del materiale top secret nel quale è illustrato il pensiero e la strategia adottati dal comitato politico del Gruppo Bilderberg. Questo documento programmatico ha un titolo quanto mai significativo “Armi Silenziose per delle guerre tranquille”. Il documento riporta la data del maggio 1979, ma fu ritrovato solo nel 1986. Il documento spiega la filosofia, le origini operative, i principi raffinati, le linee guida e glistrumenti di questa dottrina dalle “armi silenziose”. Ecco le principali aree in cui si articola questo programma:1) Perché serve un sistema economico per controllare le masse. 2) Come controllare l’economia mondiale attraverso l’istituzione di un modello economico che sia manipolabile eprevedibile. 3) Come addormentare le masse che subiscono l’attacco.

Linee guida perfettamente incarnate in alcune deliberazioni segrete del gruppo riguardo i problemi finanziari internazionali, la libertà di emigrazione e immigrazione, la libera circolazione dei prodotti senza dogane, l’unione economica internazionale, la costituzione di una forza internazionale con la soppressione degli eserciti nazionali, la creazione di un parlamento internazionale, la limitazione della sovranità degli Stati delegati all’Onu o a tutti gli altri governi sovranazionali.

“La libertà di emigrazione e immigrazione”, ovvero l’apertura indiscriminata delle frontiere al fine di snaturare completamente un popolo e renderlo qualcosa di “altro”, un insieme di persone senza più alcuna coesione culturale e storica pronte quindi a perdere anche il concetto stesso di città, regione, nazione e patria. Uomini del mondo, apolidi votati al sincretismo religioso e totalmente passivi e indifferenti ai mutamenti che li circondano.

Ora, visto che un gruppo di Illuminati è sorto anche in Italia minacciando di occuparsi di tutti i campi del sapere, ci piacerebbe chiedere ai diretti interessati quanto hanno a che fare con gli Illuminati della tradizione massonica e chi sono i loro referenti politici in Italia e all’estero? Lungi da noi lanciare accuse o stabilire correlazioni direttetra ideologie e fatti, ma occorre chiarezza.


Articolo di: Mauro Bottarelli apparso su 'La Padania' in data 18 Settembre 2002

Ripreso da: vedosentoeparlo-bacab.blogspot.com




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Chemtrails-Meteo sulla TV tedesca ufficiale pubblica Z.D.F.

Previsioni Chemtrails-Meteo del 14.01.2009 sulla televisione tedesca ufficiale pubblica Z.D.F. (Zweites Deutsches Fernsehen - seconda rete televisiva germanica)

Durante il bollettino del 14 gennaio 2009, il il meteorologo tedesco Gűnther Tiersch, ha indugiato, nell'ambito di un'analisi del tempo previsto sulla Germania per i giorni successivi, sulle scie chimiche in questi termini inequivocabili:

"… Poi abbiamo ancora qualcosa che non possiamo identificare come pioggia o neve. Qui nell’Ovest queste linee serpeggianti sono state generate probabilmente di pomeriggio sopra il mare del Nord da alcuni aerei, aerei militari e all’incirca a 5-6 km. di altitudine. Non hanno così nulla a che fare col tempo…" (Si veda il documento: sequenza al minuto 0:43 – 0:59).

Il meteorologo ha indicato delle linee serpeggianti che, nell'elaborazione elettronica della mappa satellitare, si dipanano tra la Germania occidentale, i Paesi Bassi, il Belgio, il Lussemburgo e la Francia orientale. Dopo aver accennato a queste scie generate da velivoli militari, Tiersch, cambiando tono di voce e con un breve iato, ha ripreso la disamina delle condizioni meteo. Si osservi che nell'area irrorata i simboli evidenziano cielo poco nuvoloso senza piogge, presumibilmente a causa della manipolazione attuata con le sostanze chimiche igroscopiche diffuse in atmosfera.

E' notevole questa incursione nel tema proibito delle chemtrails per opera di un protagonista di una rete ufficiale: l'incursione stride con la rocciosa omertà dell'ineffabile Luca Mercalli che afferma di non sapere alcunché delle scie chimiche. Purtuttavia si nota già un lieve cambiamento: infatti il direttore della rivista Nimbus ed autoproclamatosi "ambientalista" tempo fa gridava che le scie erano una "bufala colossale" (sic), laddove oggi cerca di glissare sul tema, ammettendo di intendersi solo di S.U.V. e di effetto serra.

Il video che proponiamo è quanto mai eloquente: un'altra freccia che centra il bersaglio, mentre i disinformatori hanno il fiato sempre più corto.



Ringraziamo A&G del blog "Il sole attivo"



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lunedì, gennaio 19, 2009

Il C.I.C.A.P. dietro i disinformatori italiani (articolo di Tanker Enemy)

Recentemente l'illustre Steno Ferluga, astrofisico nato nel 1951 e presidente del C.I.C.A.P., di cui fu tra i fondatori nel 1988, insieme con Piero Angela, ha prestato la sua voce, la sua manina paffuta, ma soprattutto il suo inarrivabile genio, per la realizzazione di un filmato in cui, sfogliando l'enciclopedia dell'aviazione Mach 1 (edita nel 1978), si arrabatta per tentare di dimostrare che le affermazioni dei ricercatori sulle scie chimiche sono errate.

Nel contributo il Ferluga, sotto le mentite spoglie di tale markogts (Marko Germani), contesta la mai espressa asserzione di Tanker Enemy secondo la quale i bombardieri della Seconda guerra mondiale, come i B-17, non potevano raggiungere quote assai elevate in cui si formano, in concomitanza di particolari parametri fisici, le scie di condensazione. Egli dimentica di precisare che gli 11.000 metri raggiungibili dai B-17 erano riferiti al velivolo privo di carico bellico e che quindi quella non era la quota operativa, ma la quota massima raggiungibile dal bombardiere impiegato nel secondo conflitto mondiale.

Nel 1941 20 B-17 furono spediti in Gran Bretagna, ma non dimostrarono grandi doti: il primo in volo sul Regno Unito precipitò: durante la prima missione, le mitragliatrici si ghiacciarono e le bombe furono sganciate fuori obiettivo. Per ovviare a questi problemi i Britannici aumentarono la corazza e l'armamento, riducendo la quota operativa.

[...] Il B-17 fu usato in tutti i teatri operativi della Seconda guerra mondiale. La prima operazione è dell'agosto 1942. In seguito, venne impiegato principalmente per bombardamenti diurni di precisione [a quote vicine ai 4000 metri - n.d.r.] su fabbriche e raffinerie dall'U.S.A.F., mentre la R.A.F. si occupava di quelli notturni.

I B-17 volavano normalmente attorno ai 300 kmh a pieno carico, con tangenza di 6.000-8.000 metri, più spesso attorno ai 7.200-7.800 m. Una volta scarichi, i B-17 possono salire oltre i 10.000 metri oppure accelerare a circa 500 kmh, ma, data l'assenza della pressurizzazione, tali altitudini non potevano essere mantenute per molto tempo. Infatti, oltre alle mitragliatrici, anche la saliva nella maschera d'ossigeno si ghiacciava, per via delle basse temperature.


Ora, non è solo Ferluga a possedere un'enciclopedia cartacea: così abbiamo compulsato anche noi un testo, Take off, 1989, pag. 397, volume 2 (si veda il filmato) da cui abbiamo reperito dei dati che confermano le quote operative indicate nell'articolo La riscrittura orwelliana della storia. Infatti, a pagina 397 sono mostrati degli schemi che evidenziano le formazioni di combattimento dei B-17 con indicate le quote di volo, da un minimo di 6.200 ad un massimo di 8.000. Ad 8.000 metri la formazione di contrails (attenzione: non le trecce di Berenice) è rarissima, come abbiamo già più volte dimostrato. A quote inferiori praticamente è impossibile. Dunque la fonte consultata conferma i nostri assunti in modo inoppugnabile. Tra l'altro, scorrendo tutti i volumi (ben 10) dell'enciclopedia Take off, non abbiamo riscontrato fotografie, tra le centinaia, che ritraessero aerei civili o militari, storici o moderni con scie di condensa, fuorché una. La percentuale di probabilità di formazione di una contrail è quindi riconducibile alle statistiche a suo tempo pubblicate su questo blog.

Dobbiamo poi evidenziare la mistificazione operata dall'inclito astrofisico. Egli sostiene, nel suo discorso farraginoso e fuorviante, che secondo i ricercatori indipendenti, prima della metà degli anni '90, le scie di condensazione non esistevano. Veramente affermiamo che sono le chemtrails ad essere manifestazione recente (salvo alcune eccezioni), mentre le scie di condensa sono, per quanto assai infrequenti, un fenomeno risalente alla prima metà degli anni '40. Non è un caso se il termine contrails fu coniato nel 1945 (Vedi Etymonline sotto la voce inerente).


Il C.I.C.A.P. dietro i disinformatori italiani from Tanker Enemy on Vimeo.

Singolare che lo stesso presidente del C.I.C.A.P. svolga un compito di solito affidato alla bassa manovalanza, come quello di realizzare un video con le solite colossali sciocchezze tipiche dei disinformatori, dando man forte a questa masnada di disperati e di frustrati. Si vede, però, che con questa pietra miliare, il prestigioso Ferluga voleva dimostrare, come è scritto nel suo profilo leggibile nel sito del famigerato comitato, la distinzione tra scienza (la nostra) e pseudo-scienza (la sua e quella dei suoi sodali).


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sabato, gennaio 17, 2009

L'acqua che... disinfetta!

Hyatt Regency Hotel: il primo a utilizzare l'acqua elettrolizzata. L'acqua che... disinfetta!

Saponi e solventi chimici? Superati. Per disinfettare e pulire ora basta usare l'acqua. Così si risparmia e soprattutto si fa un favore all'ambiente, evitandogli lo smaltimento di sostanze inquinanti. Naturalmente parliamo di acqua "trattata" in un certo modo (elettrolizzata): il che non significa però che si tratti di un processo costoso, né che una volta trattata l'acqua non sia più potabile. Ma proprio il contrario.

Possibile? Se non ci credi, fai un salto all'Hyatt Regency Hotel di Chicago. In questo elegante albergo da qualche giorno le pulizie, a eccezione dei tappeti, vengono fatte solo con acqua elettrolizzata e a detta de clienti l'hotel non è mai stato così pulito. E che non dicano sciocchezze lo conferma anche la severa Food and Drug Administration americana che ha approvato di buon grado l'acqua elettrolizzata.
Già usata in Giappone per pulire frutta e verdura o gli ambienti ospedalieri, l'acqua elettrolizzata è in realtà semplice acqua a cui viene aggiunto del sale che una carica elettrica a basso voltaggio trasforma in un potente disinfettante.

Negli Usa è stata importata dalla Electrolyzer, una giovane start-up che vende il macchinario necessario a trasformare l'acqua. Il costo non è proibitivo: all'Hyatt Hotel è costato per esempio 7800 dollari che la direzione dell'albergo, che ha 7 ristoranti e più di 2000 camere, conta di recuperare in soli due mesi. Al punto che presto potrebbero iniziare a usare acqua elettrolizzata tutti gli alberghi della catena Hyatt.

E per dimostrare che si tratta davvero di un prodotto non tossico, il dirigente dell'albergo che aveva sottoposto l'idea dell'acqua elettrolizzata ai suoi superiori, si è divertito anche a berla dinanzi ai giornalisti. Il sapore? Quello dell'acqua delle piscine, depurate dal cloro. Per nulla gradevole ma sempre meglio di quello di un... detersivo.



Fonte: http://jack.tiscali.it/




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mercoledì, gennaio 14, 2009

Collaborazionisti e rinnegati

Oltre al gruppo di patetici pirloti che, nei vari forum, trascorrono intere giornate per denigrare e calunniare i ricercatori sulle scie chimiche, intercalando alle loro nefandezze qualche colossale baggianata pseudo-scientifica, riguardata da utenti e ad amministratori sprovveduti come verità rivelata, agiscono nella Rete personaggi mefistofelici.

Costoro, dopo aver accreditato di sé l'immagine di studiosi seri ed impegnati per denunciare lo scempio chimico, si rivelano spesso per quello che sono: agenti dell'inganno. Davvero è difficile stabilire di chi ci si possa fidare, visto che recentemente si è paventato che gli stessi David Icke e, per giunta Greg Szymanski, sarebbero infiltrati al soldo dei G., la cui funzione precipua è quella di svelare qualche verità minore, intrecciata, però, ad un groviglio inestricabile di bugie e di notizie depistanti. Questo spiegherebbe perché, pur con qualche difficoltà e tra accuse di vario tipo (ma diffuse ad arte per dare all'intera commedia credibilità), questi giornalisti possano scrivere libri ed articoli, rilasciare interviste, gestire siti... senza incorrere in gravi problemi.

Uno dei tanti logs del debunker axlman, alla ricerca di qualcosa su cui blaterare.Lo scenario può apparire inverosimile, ma ci siamo accorti che, nell'ambito dell'informazione "indipendente", i casi di infiltrazione sono assai numerosi. Tralasciando le situazioni più plateali relative ai finti difensori dei cittadini, ci siamo imbattuti nei mesi scorsi in falsi attivisti più o meno abilmente mascherati. E' evidente che costoro devono essere almeno in parte schizofrenici per sostenere tanti ruoli contemporaneamente né si può escludere che siano schiavi dalla mente controllata.

Ora sono militari indottrinati e fanatici incapaci di articolare un pur banale ragionamento da soli, sempre chini a compulsare manualetti di meteorologia e di fisica dell'atmosfera, da cui estrarre qualche frase di cui non capiscono alcunché, loro che non sanno neppure allacciarsi le stringhe delle scarpe. Questi soldatini prussiani scartabellano ad ogni piè sospinto, in ogni discussione, i bignami col grafico di Appleman, simili a quegli allievi che per tradurre male un enunciato di una lingua classica sprofondano la testa nel badiale calepino, alla ricerca disperata della "frase fatta".

In altri casi sono, invece, studentelli universitari o neolaureati o borsisti dalle molte speranze e dalle poche aderenze che, pur di intraprendere una vergognosamente decorosa carriera all'interno dell'Ateneo, allungano la lingua venale su ogni superficie convessa. Essi violentano il metodo scientifico, cambiano, obbedendo proni ad ordini superiori, le leggi di natura, straparlano, vergano idiozie di ogni tipo spacciate per illuminanti dissertazioni di fisica, biologia e medicina, magari con l'imprimatur di un ordinario che insegna una materia perfettamente inutile.

Stirpe esecrabile ed abominevole! Infidi personaggi, vero disonore della cultura, quella vera, non l'arido nozionismo delle università.

A loro parziale discolpa, però, bisogna ammettere che spesso si ha l'impressione che siano individui programmati, scelti per la loro personalità debolissima, facile da plagiare, molle come stracchino: questo spiega perché da un giorno all'altro, essi rivelano il loro orribile volto, gettando la maschera. Qualcuno deve aver fatto scattare un interruttore. Ex abrupto, infatti, questi pennivendoli si trasformano da attivisti forse un po' sofistici (come quelli che, se un aereo chimico non fa loro lo scalpo, continuano a dubitare che il velivolo incroci a quote basse) e con una pericolosa inclinazione allo scientismo, a squallidi portaborse e portavoce dei loro padroni. Contenti loro! Non hanno un briciolo di dignità né quando agiscono dall'interno dei forum, fingendosi attivisti, ma con modi untuosi e gesuitici, per carpire informazioni utili e per delegittimare i veri ricercatori, né quando manifestano le loro reali intenzioni, seminando discordie. Fanatici banditori della scienza-spazzatura, fedifraghi, zelanti nel diffondere menzogne e quando scagliano anatemi contro chi vuole portare alla luce la verità, essi sono simili a certi Zeloti, i sicari che uccidevano a tradimento i loro nemici con un pugnale nascosto in una piega della veste.

Gli Zeloti, però, spesso finivano inchiodati su una... croce.


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lunedì, gennaio 12, 2009

Persistent and non persistent chemtrails



Pay attention to non persistent and brief chemtrails that can appear as contrails. At low altitude we cannot see contrails, so, if you see a non persistent trail, this is a chemtrail like persistent chemtrails.




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sabato, gennaio 10, 2009

1.200 metri: parola di "debunker"

In questi mesi di dura battaglia per la verità, gli attacchi concertati da più fronti, finanziati dai servizi e volti a delegittimare il lavoro dei ricercatori, sono diventati, via via, sempre più pesanti e frequenti. In realtà questo fiorire di attività di debunking non ha ottenuto altro che il risultato opposto a quello auspicato da coloro che tirano le fila di questo gioco al massacro. Inutile è stato il tentativo di porre una parola fine alla questione "scie chimiche" ed infruttuosi sono stati i sempre più veementi tentativi di far tacere noi come anche altre decine di attivisti sparsi in tutta Italia. A nulla sono valsi i duri e diffamanti interventi dell'ex D.J. Paolo Attivissimo e dei suoi sodali del C.I.C.A.P. ed è per questo che, disperatamente, nascono come funghi blog e discussioni sui forum volte a screditare il comitato Tanker Enemy (ma soprattutto chi scrive), gridando sempre e comunque al falso.

Ecco quindi che la collaborazione tra i disinformatori presenti a vari livelli, coordinati da vari comitati e finanziati dai servizi, sfocia spesso in clamorosi autogoal, perché, se è vero che gli attacchi concertati da più fronti possono magari avere qualche possibilità di successo, è anche vero che delegare senza controllo determinate azioni di "debunking" ad emeriti incapaci, può sortire davvero degli effetti devastanti per gli avvelenatori e per i loro galoppini.

E' quanto è accaduto nel fornire carta bianca ad alcuni personaggi come ilpeyote, ovviamente inclini alla diffamazione perché rigorosamente nascosti dall'anonimato. Costoro, spinti da un desiderio di primeggiare, emulando i metodi "antibufala" del già incapace Kattivix, commettono errori madornali, fornendoci, involontariamente, prove schiaccianti.

Ilpeyote, per l'appunto, decide di creare un filmato nel quale vorrebbe dimostrare che i video creati da Tanker Enemy sono tutti dei falsi, in quanto le quote stimate non corrisponderebbero alla reale dimensione (in pixel) dei velivoli nei fotogrammi dei filmati.

Egli quindi, in collaborazione con i disinformatori del portale md80.it, già tristemente noti per vari clamorosi documenti spuri, tra i cui "Il falso fuel dumping su Torino", documenta la ripresa, con normale videocamera end-consumer, di un velivolo commerciale che sorvola un radiofaro a 1.219 metri di quota.

In base a sue discutibili valutazioni, ilpeyote dichiara che i filmati da noi sin qui presentati non sono altro che dei falsi e che le quote di volo dei velivoli da noi ripresi sono sicuramente superiori agli 8.000 metri, altrimenti, a suo dire, le immagini non sarebbero così sfocate e prive di dettagli. Sin qui nulla di strano. Ilpeyote è un disinformatore, magari per hobby e non per mestiere. Magari è solo un montato che si sente importante perché spera di salire sul carro (o carretta?), dei vincitori, ma il problema è che con quel filmato, questo bullo di paese ci fornisce una conferma eccezionale: gli aerei ripresi in direzioni diverse ed innumerevoli volte nei cieli di Sanremo, notte e giorno, sorvolano la città a quote non idonee alla formazione di scie di condensa. Eppure questi velivoli rilasciano dense e lunghe scie che, pian piano, si espandono sino a coprire interamente il cielo, estate o inverno che sia.

Le prove trigonometriche, come anche le stime eseguite con il parametro dei cumuli e degli stratocumuli, le stime eseguite con il calcolo della propagazione del suono ed anche le importanti misurazioni compiute in queste settimane con il telemetro, mostrano altitudini di sorvolo comprese tra i 1.132 ed i 3.000 metri. Tali valutazioni sono sempre state pervicacemente negate dai disinformatori italiani.

Nel filmato del disinformatore ilpeyote, con tanto di documentazione fornita da un amministratore del portale md80.it, viene dichiarato che i velivoli in sorvolo su un radiofaro posto a 24 km circa dall'aeroporto di Malpensa, passano a 1.219 metri.

L'aereo ripreso senza uso di zoom dal ilpeyote mostra, però, dimensioni identiche ai velivoli ripresi da noi senza uso di zoom. Non solo: i velivoli da noi fotografati sono molto ben chiari nei dettagli (si notano anche i colori dei motori), pur essendo la nostra videocamera a bassa risoluzione. Sennonché gli aerei da noi immortalati, immancabilmente, rilasciano scie che non sono frutto di condensa. Sono scie chimiche, inequivocabilmente. Scie chimiche a bassa quota. Scie chimiche a quote sicuramente comprese tra i 1.100 ed i 3.000 metri, come più volte in questi anni abbiamo ripetuto. Non ci sono dubbi: il nostro paese come altri territori del mondo è sottoposto ad operazioni clandestine di aerosol chimico-biologici.

Quale conferma di tutto ciò poteva essere più "autorevole" di quella fornitaci sul piatto d'argento da incalliti, irresponsabili negatori del fenomeno “chemtrails”?




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giovedì, gennaio 08, 2009

Via libera agli hacker-sbirri

L'Unione Europea ha autorizzato le forze di polizia a compiere perquisizioni a distanza sui Pc dei cittadini


Il Consiglio dei Ministri Europeo ha dato l'assenso e subito Regno Unito e Germania si sono mosse per adeguarsi con gioia al nuovo corso: nell'Unione Europea è ora possibilie l'hacking di Stato.

Le forze di polizia degli stati membri non hanno più bisogno di un mandato e di essere in possesso di prove per perquisire da remoto i computer dei cittadini: ora hanno ufficialmente il permesso di avviare una "sorveglianza intrusiva della proprietà privata" in maniera del tutto autonoma e anonima.

I gruppi in difesa dei diritti umani, Liberty in testa, stanno insorgendo. Shami Chakrabarti, membro di Liberty, sostiene che: "Non è diverso dall'irrompere a casa di qualcuno, analizzare i suoi documenti e sequestrare l'hard disk". Solo che in questo modo il sospettato (se ancora così lo si può definire) non ne ha nemmeno coscienza.

Ovviamente, intromettersi nel computer di qualcuno è un'attività che richiede la compromissione del sistema che opera su quel determinato Pc: assisteremo forse all'invio di mail che contengono virus da parte delle forza dell'ordine? Ed i produttori di antivirus e software per la sicurezza come si porranno in questa situazione?

Nonostante il Ministero dell'Interno britannico si sia subito attivato per sminuire la portata di questo provvedimento ma senza negare le conseguenze paventate, non solo la privacy dei cittadini viene messa a rischio (qualcuno potrebbe anche dire:"Ma tanto io non ho nulla da nascondere"), ma la sicurezza stessa dei loro computer.

Senza contare, poi, le sempre presenti possibilità di abuso di un potere esercitabile senza bisogno dell'autorizzazione di alcuno.


Fonte: ZEUS News - www.zeusnews.com



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domenica, gennaio 04, 2009

I due libri contraffatti da contrailscience.com

Il presente articolo si sofferma sulla clamorosa mistificazione operata dai disinformatori all'interno delle monografie “Clouds of the world” (messa in luce dall’amico vibravito) e "A colour guide to clouds", del 1963.

Esistono tanti tipi di falsificazione: quella perpetrata in questo caso coincide soprattutto con l'interpolazione, ossia con l'introduzione arbitraria e dettata da scopi ideologici, di un passo o capitolo all'interno di un testo. Si pensi al celebre Testimonium flavianum aggiunto alle Antichità giudaiche di Giuseppe Flavio.

Sono numerose le anomalie che sono state riscontrate: pagine strappate, incollate, una facciata in cui il testo è disposto su un'unica colonna (unico caso nell'intero libro – si noti nella foto l’uso del nastro adesivo scotch 3M), mancato riferimento ai parametri di umidità relativa, insistenza sospetta sul fenomeno della persistenza delle scie, fenomeno inventato di recente dalla N.A.S.A., totale assenza di riferimenti bibliografici circa il fenomeno della condensazione. Non dimenticherei che originariamente di solito, in inglese, si usava per indicare le scie degli aerei il termine "wake" e non "contrail". Dunque anche indizi linguistici e stilistici depongono a favore del carattere spurio del capitolo, insieme con il pressapochismo delle prolisse "spiegazioni": questa trascuratezza stride con la precisione delle altre unità in cui sono illustrati vari fenomeni meteorologici. E' evidente che anche le istantanee, in cui sono immortalate scie descritte nella didascalie come contrails, sono in realtà chemtrails attuali e quindi foto false.


"Clouds of the world", pubblicazione statunitense del 1972, viene presentata dai disinformatori come la prova principe della veridicità delle loro affermazioni. Secondo i disinformatori, infatti, il fenomeno "contrails", essendo queste a loro detta assai frequenti e comuni, era già trattato, nelle pubblicazioni degli anni precedenti agli anni 90 del XX secolo. Sembra piuttosto evidente, invece, che le copie (pochissime) disponibili in Rete sono state contraffatte. Da chi? Per quale motivo? Sappiamo il fine: essi vogliono riscrivere la scienza.

In questo articolo vedremo che esisterebbe il concreto coinvolgimento di soggetti italiani nella manomissione del testo. E se ciò è vero come si evince effettivamente da alcuni dettagli, è automaticamente dimostrato che quei testi sono stati (tutti quelli messi in vendita) modificati nel loro contenuto per dimostrare l'indimostrabile.

Chi presenta per primo quel libro? Epoxynous di contrailscience.com. Chi presenta quel libro per primo sul forum di
Focus e nei commenti ai post di Paolo Attivissimo? I disinformatori italiani che spesso scrivono anche nell'area commenti del sito contrailscience.com e sovente citano come "bibbia" il medesimo portale. A chi è intestato il sito contrailscience.com? Non si può sapere. L'autore è anomino e considerato il fatto che buona parte dei testi del sito si riferisce a nostri articoli sul blog Tanker Enemy (e relativi filmati), nulla ci vieta di pensare che Epoxynous sia in realtà un disinformatore italiano e che "Clouds of the world", insieme con "A colour guide to clouds" del 1963, anch'esso mostrato sul suo canale video, siano stati falsificati proprio da uno o più disinformatori italiani.

Infatti bisogna chiedersi per quale motivo un webmaster di un sito anglosassone e destinato ad un pubblico di madre lingua inglese, si debba prendere la briga di tentare di confutare il contenuto degli articoli, filmati, immagini, dichiarazioni di ricercatori italiani. L'argomento chemtrails è una questione trattata in tutto il mondo ed appare quindi sospetto che contrailscience.com si occupi così assiduamente dei contenuti del nostro blog e del nostro canale video, pubblicando degli articoli a... "confutazione" dei nostri. Non sarà per caso che dietro contrailscience.com si nascondono soggetti (e servizi) del nostro paese?

Fantasie? Deduzioni azzardate? Non si direbbe. Infatti, se osserviamo i tre grafici mostrati a pagina 127 del libro "Clouds of the world", notiamo che l'unità di misura adottata per indicare le altitudini è espressa in metri anziché in piedi e ciò è alquanto anomalo, considerato che il "Sistema Imperiale Britannico" è stato usato nel Regno Unito, Stati uniti ed Australia sino al 1995 e viene ancora adoperato non ufficialmente. In ultima pagina notiamo un'etichetta apposta da un bibliotecario (il libro deve essere passato per diversi proprietari), in cui si legge: "pages missing: 125", ma il volume, a pagina 125 mostra una serie di fotografie di scie chimiche curvilinee spacciate per scie di condensa. La facciata successiva alla 125, non numerata, è indicata come numero 126 e ciò conferma che la pagina 125 originale è stata rimossa e sostituita con un intero capitolo sulle contrails. Le pagine 127, 128 e 129 rivelano diversi rattoppi operati con un nastro adesivo trasparente, comunemente usato nei laboratori tipografici e negli studi di grafica.

Nella dissertazione, per denotare le ombre delle scie, viene adoperato il termine "distrail": questo vocabolo, però, è neologismo recentissimo, poiché neppure il dizionario etimologico Etymonline.com, pur includendo la quasi totalità dei lemmi inglesi, lo riporta. E' palese quindi che questa parola risale ad una nuova elaborazione di una pseudo-teoria dovuta alla N.A.S.A. ed ai suoi epigoni. Tra l'altro occorre evidenziare che le ombre visibili in un gran numero di fotografie e filmati immortalanti il sorvolo di aerei chimici, sono sempre superiori alla scia ed al velivolo. Tale particolare palesa che le chemtrails sono immancabilmente al di sotto degli strati nuvolosi (artificiali o naturali che siano) e per questo è chiaro che esse si trovano a quote estremamente basse e comunque non alle altitudini di crociera dei voli commerciali, laddove le nubi (cumuli e/o cumulonembi) sono sotto e non sopra. Anche il termine cloud, usato per definire le scie di condensa è una innovazione che rimonta a questi ultimi anni del XXI secolo. Dunque è pacifico che la monografia Clouds of the world del 1972 è stata interpolata, seguendo in modo pedissequo i dettami ideologici e pseudoscientifici della N.A.S.A. e diffusi ora dal C.I.C.A.P. nell'ambito della sua attività di propaganda.

Ovviamente stendiamo un velo pietoso sul particolare non da poco che, nel descrivere le condizioni fisiche necessarie alla formazione di scie di condensa, sia i grafici sia il testo a lato delle medesime, trascurano completamente il fattore umidità relativa. E' una svista oppure, piuttosto, una deliberata omissione? E' anche lecito chiedersi: chi ha operato quelle particolari manomissioni? Per quale motivo sono state impiegate le unità di misura tipiche del nostro paese in un testo anglosassone edito nel Regno Unito nel 1972?

Le sorprese, però, non finiscono qui. Nel libro del 1963 "A colour guide to clouds", sempre presentato come "la prova definitiva che le scie di condensa sono un fenomeno talmente comune da venire trattato anche in tempi non sospetti" appaiono evidenti e maldestre contraffazioni. Inutile ribadire che anche questa monografia viene, casualmente, presentata in contemporanea da Epoxynous di contrailscience.com e dai disinformatori italiani (Riccardo Cassinis alias nonnob, axlman, scie-nziato, Michele Galloni alias hanmar, acarsterminator alias Michele “Attivissimo” etc.) e ovviamente dai loro degni sodali che passano puntualmente le informazioni a Paolo Attivissimo (C.I.C.A.P.) e che qui non citiamo tutti per evidenti motivi di concisione.

Epoxynous presenta su You-Tube questo video, dal quale egli vorrebbe mettere in evidenza testi ed immagini utili, come al solito, a suffragare la teoria onnicomprensiva delle scie di condensa come fenomeno tipico nonché frequente. Peccato che, sebbene nel registrare il filmato, il falsificatore sia stato ben attento a non mostrare troppi particolari utili ad evidenziare stranezze compromettenti, si arguisce chiaramente che le pagine relative al fenomeno delle contrails sono state deliberatamente aggiunte al volume originale. Notiamo, infatti, tracce di colla ed il classico andamento stiracchiato ed ondulato, dovuto all'evaporazione della colla liquida e che si può verificare solo se una pagina è stata inserita in modo artigianale ed in tempi certamente successivi alla stampa della pubblicazione. Provate anche voi!

Sulla pagina di presentazione, quella sì originale, non si osservano imperfezioni di sorta nella cucitura della medesima con quella adiacente. Ciò non si può assolutamente affermare per quanto riguarda le pagine con le foto ed i testi che, secondo l'autore del falso, confermerebbero la tesi dei disinformatori. Sono senza dubbio pagine incollate con una certa approssimazione. La falsificazione, è bene notarlo, fu realizzata, dopo che dichiarammo l'inesistenza di pubblicazioni non specializzate sulle contrails negli anni precedenti al 1990. Evidentemente epoxynous, pur volendo apparire un "debunker" straniero, ha molta attenzione nei nostri riguardi. Un'attenzione tutta italiana, anzi italiota, che ben conosciamo.


Fonte: Tanker Enemy



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giovedì, gennaio 01, 2009

Creato virus pandemico con geni della Spagnola

Essi sono pronti ...e voi?


A.N.S.A. - 2008-12-30 08:33 - ROMA - In laboratori di massima sicurezza hanno preso vita, a colpi di manipolazioni genetiche, nuovi virus non esistenti in natura e dotati della caratteristica aggressività del virus pandemico del 1918, il virus della Spagnola. Generati combinando insieme geni della Spagnola e geni di comuni virus influenzali oggi circolanti, i virus influenzali ibridi hanno permesso di svelare le armi segrete con cui la Spagnola seminò morte nel mondo.

Raccontati sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze "PNAS", gli esperimenti che hanno portato alla loro creazione hanno permesso di individuare i "geni della pandemia", ovvero le 'armi' virali che determinarono la ferocia della passata epidemia, rendendo il microrganismo influenzale altamente virulento.

Diretto da Yoshihiro Kawaoka dell'Università del Wisconsin, Madison, il lavoro "potrebbe aiutare a identificare fattori di virulenza di futuri virus pandemici che dovessero fare la loro comparsa - spiegano gli autori su PNAS - fattori che potrebbero essere bersagliati da composti farmacologici antivirali per profilassi e trattamento, di cui vi è urgente necessità, dati gli ostacoli allo sviluppo rapido di un vaccino efficace contro l'influenza pandemica".

I 'geni della pandemia' sono risultati essere quelli per il complesso dell"R.N.A. polimerasì, ovvero i tre geni PA, PB1, PB2 che insieme costituiscono il complesso enzimatico responsabile di produzione proteica e replicazione del virus. Di tutte le pandemie influenzali susseguitesi nella storia, (oltre alla Spagnola, l'influenza Asiatica del 1957 e l'influenza di Hong Kong del 1968, la Spagnola, nel 1918, fu la più feroce: "portò all'infezione clinica di oltre 500 milioni di persone - scrivono gli scienziati su PNAS - ovvero del 30% della popolazione mondiale, con un tasso di mortalità senza precedenti, del 2,5%, molto superiore a quello dello 0,1% delle altre pandemie influenzali, portando a qualcosa come 20-50 milioni di morti. La Spagnola colpì preferenzialmente giovani adulti, che invece di solito nelle pandemie influenzali sono il gruppo meno colpito - scrivono ancora gli autori del lavoro. La grande maggioranza dei decessi fu dovuta a emorragia ed edema polmonare acuti, e non a polmonite batterica secondaria".

Il gruppo di Kawaoka non è nuovo ad esperimenti di ricostruzione virale in laboratorio e, alcuni anni fa, su Nature, aveva annunciato di aver 'ricostruito' un virus molto simile alla Spagnola sempre con la tecnica della combinazione dei genomi di normali virus influenzali e di quello originale della Spagnola recuperato nei cadaveri di alcune vittime rimasti conservati intatti nei ghiacci perenni. Ma il cerchio non era ancora chiuso sui 'geni della pandemia'. Col nuovo studio è arrivata la soluzione definitiva: il virus ibrido che contiene i tre geni del complesso della R.N.A. polimerasi è quello che più rassomiglia, per comportamento e virulenza, alla Spagnola originale. In genere i virus influenzali umani infettano il tratto respiratorio superiore (i turbinati nasali) ma non hanno la capacità di raggiungere trachea a polmoni. L'ibrido creato coi tre geni della polimerasi, invece, nei furetti (un ottimo modello animale per studiare l'influenza) l'infezione arriva anche ai polmoni e rassomiglia a quella della Spagnola, con la caratteristica di causare polmonite primaria (cioé non batterica).

"I nostri risultati suggeriscono che il complesso della polimerasi fu il principale determinate della virulenza della Spagnola - concludono gli autori del lavoro - permettendo al virus di passare in modo efficiente dal tratto respiratorio superiore a quello inferiore. Come? E' probabile che la maggior efficienza di replicazione data da questo complesso polimerasico abbia aiutato il virus a superare le barriere immunitarie e penetrare nei polmoni".


Su segnalazione di BlogSalute



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