martedì, ottobre 17, 2006

Scie chimiche tra accademia e profitti (riflessioni)

Su Scie Chimiche (Chemtrails), Zret ha recentemente inserito un post dal titolo "Scie chimiche tra accademia e profitti", che ha suscitato sconcerto e lasciato interdette molte persone. Ecco alcune mie riflessioni al riguardo...


Credo, perché è assurdo. (Tertulliano)

La nostra impressione, avvalorata da diversi accadimenti di questi mesi, è quella espressa da Zret nell'articolo. Sembra che "non agire", quindi, lasciare che le cose restino così come sono (ci si illude che la situazione non peggiori), possa portare acqua a molti mulini. Non posso essere più preciso, ma potete credermi. Ho elementi per poterlo affermare.

Per quanto riguarda i debunkers, penso che la maggior parte di essi, sparsi sulla rete, siano pagati per disinformare e seminare il dubbio. In effetti, se notate bene, l'"operazione copertura" comprende anche una massiccia campagna di indottrinamento inconscio, per mezzo di spots, fims, cartoni animati, telefilms e corsi scolastici, tutti con il fine ultimo di consolidare l'idea che le scie chimiche non esistono e che, anzi, quelle che vediamo deturpare i nostri cieli, sono normalissimi "cirrus aviaticus" derivanti da semplice condensazione di innocuo vapore acqueo. Cosa che, noi sappiamo, non è. Ma la massa? La massa no! E quindi è vulnerabile.

In questo quadro di "rieducazione" in stile nazista, si inseriscono coloro che appaiono come oppositori al sistema basato sul controllo delle masse (nella fattispecie, si occupano di scie chimiche), ma che, nei fatti, non concludono niente, non intraprendendo alcuna iniziativa di contrasto. Semplice accademia, appunto.

E' qui il nocciolo della questione: non basta divulgare. E' tassativo attaccare. Colpire al fianco gli avvelenatori, in tutti i modi permessi dalla legge. Se non lo facciamo, non solo diveniamo colpevoli quanto gli "illuminati", ma renderemo inutile ogni sforzo rivolto alla conoscenza del fenomeno, perché il tempo rimasto è veramente poco e non possiamo permetterci il lusso di vagheggiare su questioni da salotto, pavoneggiandoci davanti a platee di persone che, il giorno dopo, avranno già dimenticato e nulla faranno (non avendo ricevuto alcuna indicazione sul da farsi) per contrastare gli avvelenatori.

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