mercoledì, agosto 08, 2007

Misterioso oggetto interrato a Roccatederighi (GR)

Angelo D’Errico
Socio CUN Lazio, Roma
http://www.cunlazio.net/


Alla fine del mese di Luglio (2007), sono stato contattato dal quotidiano IL TIRRENO, che mi ha riferito del ritrovamento di un misterioso oggetto interrato in località Roccatederighi in provincia di Grosseto.

Insieme al gruppo operativo per le ricerche sul campo del CUN Lazio, formato da Fabio Sacco e al sottoscritto, oltre al coordinatore regionale del CUN Lazio, Alessandro Sacripanti e al consigliere del CUN, Enrico Baccarini, ci siamo recati sul posto, sabato 4 Agosto 2007.

Abbiamo portato con noi diversi strumenti di misurazione tra i quali un magnetometro per il rilevamento dei flussi di campo magnetico e una bussola, in quanto si era paventata l’ipotesi che l’oggetto emanasse una qualche forma di energia.

Inizialmente, abbiamo notato come fosse arduo arrivare in cima alla collina dove il campo è situato. Il proprietario del campo ci ha riferito che la famiglia era proprietaria del campo in questione, dal 1936 e che da allora, nulla è stato mai interrato nella proprietà. Questo ci porterebbe ad escludere un ordigno bellico della seconda guerra mondiale.

Da una preventiva analisi condotta da un geologo, interpellato dal proprietario del campo, è emerso quanto segue:

l’oggetto risulta essere interrato (ovviamente) e sovrastato da circa 4 metri di terra;
la sua profondità risulta essere di circa 4 metri (pertanto, 8 metri dalla superficie);
la sua lunghezza e maggiore o uguale a 20 metri circa.
la sua natura sicuramente metallica.
il geologo non ha condotto una rilevazione tale da determinare l’eventuale larghezza dell’oggetto.
l’oggetto sembra essere stato posizionato o “poggiato” artificialmente in un invaso appositamente preparato, in quanto si trova in perfetta posizione orizzontale;
Osservando il grafico del rilevamento geologico, noi ufologi saremo dell’idea di pensare subito ad un UFO. Infatti, pensare che ad un automezzo in grado di trasportare un oggetto così grande, affrontanto una strada in salita dalla forte pendenza, per trasportare e scaricare in loco un simile oggetto, prima del 1936, sembra quasi utopia.

Non dimentichiamo che durante la guerra, in posti estremamente impervi, gli Alpini sono stati in grado di costruire gallerie e fortificazioni in alta montagna.

Tornando ai rilievi effettuati, la bussola in nostro possesso, non ha mai dato indicazioni diverse dal polo nord geografico. Questo, per tutta la durata dei rilievi.

La vera sopresa ce l’ha fornita il magnetometro, il quale, inizialmente, non segnalava alcuna anomalia. Dopo circa mezz’ora dal nostro arrivo, ha cominciato a fornire valori altissimi, superiori ai 20/25 microtesla, ma questo FUORI DAL CAMPO dove l’oggetto è interrato.

Rientrando nel campo, i valori del flusso del campo magnetico, hanno oscillato sino ad arrivare ai 39 microtesla, così come bruschi cali dei valori rilevati, che hanno riportato lo strumento a 0,1 microtesla. Poco dopo, a seguito di ulteriori rilievi, il valore si è alzato nuovamente. Abbiamo provato ad allontanarci dal luogo in cui è stata rilevata la presenza dell’oggetto nel campo, constatando che i valori espressi dal magnetometro si facevano via via sempre più bassi, attestandosi intorno ai 14/16 microtesla, per poi tornare a valori prossimi allo 0.

I valori sopra indicati, non sempre corrispondevano alla verticale dell’oggetto, anzi, il picco più alto riscontrato (39 microtesla) era stato rilevato a circa 30/35 metri di distanza dalla verticale dell’oggetto misterioso.

L’ottima posizione del campo, rispetto al paese di Roccatederighi, ha fatto avanzare l’ipotesi di una piattaforma per la contraerea a difesa del paese… ma considerando l’anno 1936 di cui prima, potrebbe essersi trattato di una postazione della contraerea della prima guerra mondiale? Sembra quasi impossibile. Da non trascurare poi che gli anziani del paese, che hanno fatto parte del movimento partigiano, non ricordano nulla di simile nella zona.

Il mistero rimane, così come la promessa di tornare con altri strumenti e altri esperti per dare una risposta al ritrovamento dell’oggetto misterioso.

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