lunedì, dicembre 31, 2007

Introduzione alle armi EMF e di controllo mentale

FONTE: RADIATION HEALTH FOUNDATION

Tecnologie, sintomi, protezione, link e fonti informative

I.Tecnologie tipiche ed ipotizzate di controllo mentale, energie dirette e molestie elettroniche in uso:

Le tecnologie di molestie elettroniche in uso sono di tipo differente a seconda che vengano utilizzate dalle bande locali o da organizzazioni internazionali (la criminalità organizzata, le aziende private e le società segrete). Quelle usate dalle organizzazioni internazionali possono comprendere l’uso di tecnologie ad energia diretta quali i laser, raggi di energia a radiofrequenza, l’olografia, l’interferometria, le radiazioni elettromagnetiche, le onde radio, i satelliti, i radar, robot elettronici in miniatura, la "polvere intelligente", ecc. In generale le tecnologie utilizzano energie dirette che non sono visibili all’occhio umano e che possono viaggiare per migliaia di chilometri.

Queste energie dirette possono attraversare la gran parte delle sostanze quali i muri, gli edifici, i metalli, le montagne e migliaia di chilometri di terra. Quando un raggio di energia diretta si interseca con un altro raggio o con un insieme di raggi di energia diretta, il punto di intersezione può creare una tasca di radiazione nella vittima. Le tasche di radiazione create da raggi di energia diretta possono venire ingegnerizzati in modo tale da poter contenere onde sonore, messaggi, stress termico, pressione, forme simulate di radiazione elettromagnetica, messaggi telepatici, simulazioni di realtà virtuale e olografiche.

Ad esempio due raggi di radiofrequenza che presi separatamente, potrebbero avere proprietà di radiofrequenza innocue, potrebbero avere proprietà dannose di radiofrequenza mista quando si combinano al punto di intersezione. Raggi di radiofrequenza mista potrebbero venire utilizzati per simulare il suono cambiando le proprietà di pressione (espansione e compressione) di gas e liquidi all’interno del corpo umano e intorno ad esso. Si ipotizza inoltre che raggi di radiofrequenza con frequenze dell’ordine di cento megahertz o maggiore (frequenze di TV UHF, telefoni cellulari, e FM) potrebbero venire usati per molestie elettroniche.

Raggi di energia diretta possono seguire e localizzare un soggetto umano continuamente mediante la creazione di indici olografici nella matrice olografica terrestre. Possono venire impostati dei computer per conservare dati e indici olografici di parametri biometrici come i pattern vocali, ossei e dell’aura umana. Un sistema computerizzato potrebbe semplicemente emettere un segnale che contenga un indice olografico di un modello biometrico di una specifica persona. Il modello biometrico olografico evoca una risposta olografica dalla specifica persona che viene cercata all’interno della matrice olografica della terra. Un sistema computerizzato potrebbe allora ricevere la risposta olografica che fa eco al segnale emesso, per localizzare la persona cercata mediante un indice olografico. Il sistema di matrice olografica della terra funziona come un gigantesco lettore CD. Una volta che il sistema computerizzato ha localizzato un soggetto umano, può puntare contro il bersaglio raggi di energia diretta e seguirlo con un pedometro. Si specula che i raggi di energia diretta possano essere deflessi dall’atmosfera oppure che vengano diretti attraverso la terra o altri oggetti direttamente da apparecchiature poste sul suolo controllate da sistemi computerizzati olografici utilizzando dei pattern neurali. Questi raggi di energia diretta possono venire usati come cavi di fibre ottiche per dirigere energia di mezzi e elettromagnetica sulle vittime prescelte. L’unico modo per bloccare i raggi di energia diretta puntati su un oggetto è di usare un campo di forza o un materiale che assorba o possa deflettere il 100% del raggio di energia diretta. Si ipotizza che tali campi di forza e materiali esistano, ma vengono tenuti top secret.

Maggiori informazioni possono essere trovate sul sito della Radiation Health Foundation Inc. http://www.rhfweb.com (http://www.rhfweb.com/research.html#speculation).

II. Sintomi tipici delle vittime di molestie elettroniche:

Poiché i raggi di energia diretta possono venire usati come cavi di fibre ottiche per puntare energia di mezzi, radiazioni ed elettromagnetica su un soggetto, le vittime potrebbero udire voci, vedere immagini, e percepire lo stress termico. Dato che alcune parti del corpo come gli occhi e i genitali non possono ridurre bene lo stress termico, le vittime di molestie elettromagnetiche provano spesso lo stress termico negli occhi, che provoca problemi visivi. I laser possono dirigere verso un soggetto umano immagini telepatiche sintetiche, immagini olografiche e simulazioni di realtà virtuale che possono venire usate per controllare i sogni, i pensieri e le emozioni. I laser possono inoltre dirigere verso un soggetto umano dei messaggi subliminali. Raggi di energia diretta possono essere usati per puntare sulla vittima radiazioni a certe frequenze e energie per controllare gli istinti basilari e le funzioni biologiche. Raggi di energia diretta possono provocare attacchi epilettici, spasmi muscolari, movimenti muscolari controllati, insonnia, ustioni e tagli da laser. A volte le vittime di molestie elettromagnetiche vengono prese come bersaglio da organizzazioni internazionali per controllarne le abilità spirituali, psichiche e interdimensionali come il sogno e la manipolazione di energia.




III. Ulteriori link e siti web sul controllo mentale e le molestie elettroniche:

Sito della Radiation Health Foundation Inc. http://rhfweb.com/
Hypothetical mind control projects [Progetti ipotetici di controllo mentale] (http://www.rhfweb.commcproj.html/)

Tratto da Radiation Health Foundation Inc. http://rhfweb.com
Fonte: http://educate-yourself.org
Link. http://educate-yourself.org/mc/introMCandEMFweapons05jan04.shtml
5.01.04

Scelto e tradotto per http://www.comedonchisciotte.org/ da MICAELA MARRI

Gli aerei chimici usano sistemi di dissimulazione anti-radar?

Courtesy by www.aero-hesbaye.beE’ opportuno precisare, in merito ai contenuti dell’articolo La prova dell’AirNav Radar, che la dimostrazione della quota relativa ad alcuni dei tankers chimici (l’aereo in questione, tra l'altro, incrociava anche un po’ più in alto del solito) è stata un vero colpo di fortuna e, in ogni caso, un evento inaspettato. Il motivo risiede nel fatto che, come ricorda l’ingegnere aeronautico, Luigi Fenu, "il sistema di rilevamento del Radar Airnav (ADS-B SSR) è basato, oltre che sul tradizionale 'Mode S', su un più recente standard. Lo scambio dei dati tra i velivoli avviene, infatti, usando come intermediario il satellite. Il sistema si chiama Global Navigation Satellite Systems (GNSS), pertanto le informazioni che si ricevono con lo strumento a terra non sono i dati provenienti direttamente dai velivoli, ma quelli trasmessi dal satellite. Tale sistema è molto preciso e, in futuro, tutti i velivoli saranno dotati di ADS-B SSR.

I velivoli tradizionali impiegano, invece, i trasponders (mode S) nelle varie modalità ed un dispositivo chiamato TCAS (Traffic Collision Avoided System): con tali apparati, i trasponders dei vari aerei s'interrogano direttamente in modo tale che, se si hanno problemi di comunicazione con la torre di controllo, il pilota è in grado di conoscere l'eventuale presenza di un velivolo in rotta di collisione già a 50 miglia nautiche di distanza".

La mappa degli utenti AirNAV Radar in EuropaOra, il punto è il seguente: gli aerei impegnati nelle operazioni di aerosol clandestine, pur essendo avvistati distintamente sorvolare l'area di copertura del radar, non inviano alcun tipo di segnale identificativo riconoscibile dall'apparecchiatura, tarata sui voli civili e commerciali regolari.

Il caso del 28 dicembre 2007 è, seppure importante come prova, anomalo, in quanto l’aeromobile in sorvolo (inizialmente proveniente da Nord/Nord Ovest) è stato comunque intercettato dall'apparecchiatura elettronica, che ne ha fornito i dati di quota, velocità, direzione, longitudine, latitudine etc. Insomma, forse siamo di fronte ad una falla del sistema di oscuramento elettronico presumibilmente gestito dal sistema di controllo satellitare, visto che, normalmente questi aerei risultano invisibili al Radar AirNav, al contrario di quanto avviene per tutti gli aerei di linea che, nelle vicinanze (le rotte civili non passano sopra Sanremo, ma costeggiano il litorale ed il radar lo conferma) percorrono il corridoio aereo loro assegnato. Oppure si tratta dell'invio di dati riguardanti un "velivolo fantasma", come nel caso degli aerei adoperati dalla C.I.A. per trasportare, segretamente, persone accusate di terrorismo?

Paradossalmente questi elementi risultano essere di grande rilievo, perché il fatto che gli aerei chimici non segnalano la loro presenza negli standards civili sopra menzionati, dimostra, seppure indirettamente, attraverso un incrocio e confronto di dati, che essi non sono velivoli per il trasporto passeggeri o merci. Ciò contraddice e smentisce le mendaci affermazioni del ministro Pecoraro Scanio, in risposta alle interrogazioni parlamentari sulle chemtrails, nonché le menzogne di tutti gli altri enti istituzionali, i media asserviti al potere, i debunkers, i quali hanno sempre dichiarato che le numerose "scie di condensa" nei nostri cieli sono esclusivamente da imputare all'aumentato traffico aereo civile e solo a quello (si veda in proposito anche il recente articolo su Focus).

Qualcosa dunque non quadra ed il Radar AirNav dimostra, inequivocabilmente, che i sorvoli a bassa quota sono di origine militare o quanto meno non si riferiscono a velivoli per il trasporto di passeggeri o merci.

Perciò tutti i ricercatori indipendenti che hanno la possibilità di sostenere la spesa, sono esortati a dotarsi del Radar AirNav o di un dispositivo similare, per creare una rete di rilevazione in modo da stabilire se, come è probabile, gli aerei chimici usano dispositivi per non essere localizzati ed identificati. Se non adottano il sistema di identificazione civile è quindi confermata l'origine militare di questi voli. E' chiaro, infatti, che, se siamo in grado di dimostrare, attraverso una mappatura capillare del territorio sorvolato, che gli aerei impegnati nelle operazioni clandestine di aerosol (OAC) non inviano segnali nello standard civile, sono, per forza di cose, aerei militari e, in quanto tali, le autorità saranno obbligate a fornirci delle spiegazioni plausibili. Ci domandiamo come sia possibile che aerei non identificati possano percorrere il nostro spazio aereo, senza che il sistema di sicurezza per il controllo dei cieli, intervenga in alcun modo, ordinando ai caccia di decollare per intercettare gli intrusi (1). Se è così, abbiamo la dimostrazione che sia i militari sia le autorità governative collaborano attivamente nel progetto di avvelenamento della biosfera.

Si ringrazia il gentilissimo ingegnere aeronautico Luigi Fenu per la preziosa consulenza.


(1) L'Aeronautica Militare ha pubblicato sul proprio sito internet un interessante report sull'attività svolta nel 2006 da parte dei reparti di intecettori e SAR.

Ve lo riporto qui di seguito.

Nel 2006 l’Aeronautica Militare, tramite il Comando Operativo delle Forze Aeree (COFA), ha assicurato la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo nazionale, 24 su 24, attraverso un sistema integrato di radar basati a terra ed in volo (Airborne Early Warning) e l’impiego di velivoli intercettori, garantendo la sicurezza dei cieli anche in occasione di grandi eventi come le Olimpiadi invernali di Torino o il summit sul Libano di Roma. Le funzioni di comando e controllo degli intercettori della difesa aerea nazionale sono devolute al Combined Air Operation Centre (CAOC 5-NATO) di Poggio Renatico (Ferrara) che, attraverso una sala operativa, ne dispone l’impiego. - Nel corso del 2006 per ben 32 volte si sono alzati in volo i velivoli caccia F-16 dell’Aeronautica Militare per intercettare velivoli le cui tracce radar non era stato possibile identificare. Si era trattato, nella maggior parte dei casi, di aeromobili che non rispondevano a prestabiliti requisiti, o perdevano le comunicazioni con gli organi del controllo del traffico aereo o divergevano dalla rotta prevista senza validi motivi. In quei casi, il Comando Operativo delle Forze Aeree ha disposto il decollo immediato (in gergo tecnico “scramble”) degli intercettori che, sotto la guida dei controllori di intercettazione a terra, si sono diretti verso il velivolo “sospetto”, ne hanno accertano visivamente l’identità e sono intervenuti, quando necessario, per scortarlo fino ai limiti dello spazio aereo italiano.

In un caso si è trattato di intercettare e far atterrare un velivolo con a bordo un dirottatore: Un F-16 del 37° Stormo di Trapani Birgi si era alzato in volo il 3 ottobre 2006 per intercettare un velivolo civile turco che era in volo nello spazio aereo italiano. L’ordine di 'scramble' era partito dopo che il comandante del velivolo turco, un Boeing 737 in volo da Tirana (Albania) a Istanbul (Turchia), aveva dichiarato di essere stato dirottato da un cittadino turco. Rilevato l’allarme, la sala operativa del CAOC ha immediatamente attivato la prevista procedura di difesa aerea dando l’ordine di “scramble” al 37° Stormo di Trapani.





Fonti:

http://www.aero-hesbaye.be/
http://www.aviazionemilitare.com/

sabato, dicembre 29, 2007

La prova dell'AirNav Radar (The Airnav Radar Proof)

"Secondo definizione FAA ed in base ai documenti ufficiali N.A.S.A., una Contrail si forma generalmente sopra gli 8000 metri circa, a temperature minori di -40°C, e con umidità relative superiori o uguali al 70%. Noi, grazie all'utilizzo di strumentazione adeguata (AirNav Radar), abbiamo potuto verificare che un aereo rilasciante abbondanti scie, volava alla quota di 13.050 piedi, pari a 3977,64 metri. Dunque... quelle non sono scie di condensazione, ma scie chimiche! Alle nostre latitudini, infatti, è impossibile si generino scie di condensazione a quote tanto basse.

N.A.S.A. says: Where do contrails form? Contrails are human-induced clouds that only form at very high altitudes (usually above 8 km - about 26,000 ft) where the air is extremely cold (less than -40°C). But now we see (with Airnav Radar) that this aircraft flies at 13.050 ft (about 4 km), so these not are contrails, but chemtrails!

Total flight information:

Flight ID:
Registration: D-AKNG
Aircraft: A319
Latitude: N43 48.5
Longitude: E007 38.6
Altitude: 13050 ft
Speed: 392
V/S: -1984
heading: 205

Il video

mercoledì, dicembre 26, 2007

Morgellons: una nuova malattia o un'arma del terrore creata dall'uomo? (articolo di Tim Swartz - traduzione di Zret)

L'articolo di Tim Swartz, di cui abbiamo tradotto la terza parte, sembra suffragare le ipotesi ventilate tempo fa, circa la natura tecnologica del morbo di Morgellons, forse un micidiale strumento per trasformare, a poco a poco, le persone in esseri cibernetici, come paventato anche da Bojs.


Morgellons e nanomacchine

Esistono dati convincenti i quali indicano che il Morgellons è associato alla tecnologia, specialmente alle nanomacchine sotto forma di nanostrutture. La National science foundation (N.S.F.) definisce nanofibre delle strutture che hanno almeno le dimensioni di 100 nanometri o meno. I campioni di fibre, estratti dai pazienti di Morgellons, se esposti a calore, non bruciano, se non ad una temperatura di 1.700 gradi Fahreneit. Osservate al microscopio elettronico, le fibre non appaiono organiche: non hanno cellule eucariotiche né membrana cellulare. Dal momento che il Morgellons non è un parassita, esso è una macchina. In marzo ed aprile,
Jeff Rense ha pubblicato e diffuso alcune valide ricerche basate su analisi scientifiche di tipo spettroscopico. Le ricerche sono state condotte sotto l'egida della tossicologa, Dottoressa Hildegarde Staninger dell'Integrative Health International di Lakewood, California.

I primi risultati sono stati inquietanti. Il Morgellons sembra essere l'invasione del tessuto umano per opera di una nanotecnologia finalizzata alla comunicazione sotto forma di nanotubi, nanocavi, nanostrumenti in grado di assemblarsi da soli e di replicarsi e dotati di sensori.

Altre configurazioni associate al Morgellons veicolano frammenti geneticamente modificati di D.N.A. e di R.N.A. Le nanomacchine del Morgellons proliferano in ambiente alcalino ed usano l'energia bioelettrica dell'organismo ed altri fonti non identificate per alimentarsi. Esiste anche l'evidenza che certe nanomacchine contengono al loro interno delle batterie. Le nanomacchine del Morgellons sono costruite per ricevere specifiche microonde, segnali E.M.F., E.L.F. ed onde radio.

A questo punto ci si chiede che cosa stia accadendo. Sappiamo che il Morgellons è contenuto nei liquidi organici, negli orifizi e nei follicoli e sappiamo che penetra normalmente in tutto l'organismo.

Se queste conclusioni sono corrette ed il Morgellons è una nanotecnologia capace di prendere il sopravvento sull'organismo, resta la domanda se tale morbo sia il risultato di un incidente o se sia stata diffusa deliberatamente per infettare le persone nell'ambito di scopi non noti.

E' come se il Morgellons fosse un processo per ricostruire gli uomini, generando una specie differente: una creatura cibernetica, sia uomo sia macchina. Poiché le nanomacchine ricevono segnali, si può arguire che ciascuna persona-sistema sarebbe in grado di comunicare con gli altri pazienti, trasformandola in un componente di un’enorme intelligenza artificiale.

Stiamo affrontando un'invasione, il tentativo di un gruppo clandestino o del governo di ottenere il controllo definitivo dell'umanità. Se consideriamo l'attuale situazione del pianeta, non è irragionevole pensare che qualcuno potrebbe aver deciso di creare qualcosa del genere ai danni di una popolazione inconsapevole. Talora piccole cose possono causare giganteschi problemi. Dobbiamo osservare con maggiore acume, oltre la malattia stessa, se vogliamo trovare delle risposte soddisfacenti.


Traduzione di Zret

Leggi qui l'articolo in inglese.

lunedì, dicembre 24, 2007

Le armi chimiche e biologiche: la popolazione della Terra è il bersaglio

Articolo di Bojs

Oggi va di moda e si fa un molto parlare di complotti e cospirazioni, ma fino a 5 anni fa quasi nessuno si chiedeva o si preoccupava di cosa succedeva dietro le quinte degli attentati, delle stragi e degli orrori perpetrati in occasioni di guerre e rivolte. Nessuno si chiede perchè esista in tutte, dico “TUTTE”, le nazioni della terra una “forza” politico-militare sovranazionale superpotente e incontrollabile?

Le SS, i cosiddetti Servizi Segreti di derivazione Dittatorial-NaziFasciCom.

Mi chiedo, se ancora fosse necessario ricordarlo, a cosa servono veramente tali “strutture” a cui nemmeno interrogazioni parlamentari e magistrati riescono a far dire qualcosa che non sia coperta dal “famoso” segreto di stato (quale stato? - NWO).

Rimanendo in Italia, famoso paese di spaghettari, pantofolari domenicali dei circuiti di F1 e GP500, lettori di gazzette sportive, lobotomizzati del tifo calcistico, arrivisti qualunquisti, ministeriali, politici da pollaio, etc.etc. Dove non esiste ricerca scientifica avanzata, fondi economici, menti eccelse (le poche sono andate tutte negli USA). Non abbiamo una “vera” flotta navale militare, non abbiamo tecnologie militari stealth, non abbiamo missili balistici nucleari (solo quelli USA), insomma chi avrebbe la voglia di “spiarci” e per trafugarci quale tecnologia segreta? La skeda Mediaset digitale per vedere le partite?

Allora a cosa servono le strutture di controspionaggio? A proteggerci da chi?

Dal Terrorismo internazionale? NO, affatto! Servono a fare la Guerra con la G maiuscola, (come quella che appare al centro del logo Massonico a simboleggiare il G.A.D.U.), contro un obiettivo ben preciso.

La popolazione della Terra è il bersaglio di questa guerra.

È per questo che si è reso necessario lo sviluppo di un'altra forma di guerra.



LA GUERRA INVISIBILE E SILENZIOSA

L'unico modo sicuro di fare una guerra alla popolazione occidentale è di farla in modo silenzioso. Alla fine della seconda guerra mondiale sono iniziate le ricerche. Oggi queste ARMI INVISIBILI o silenziose (Silent Weapons) rappresentano una minaccia molto più seria per la nostra sopravvivenza dell'olocausto nucleare.

Queste armi sono state sviluppate nel più grande segreto, non possono essere scoperte nemmeno dalle vittime che sono eliminate o trasformate in controllati mentali (vedi The Manchurian candidate – ndr).

È tempo di togliere il velo e di informare l'umanità sulla realtà di questo nuovo genere di armi. I Governi mettono a punto esperimenti sulle loro stesse popolazioni!!

In Russia le vittime non parlano mai e se parlano poco dopo si “suicidano”, mentre nella nostra società "libera" possono intentare dei processi se prendono coscienza di quello che gli è successo, anche se spesso finiscono contro un muro di gomma.

Fra il 1949 e il 1969, un gruppo di cittadini americani è stato infettato volontariamente da degli agenti della CIA. Equipaggiati da diverse protezioni questi agenti dell'Operazione "BIG CITY" hanno fatto di alcune zone delle Hawaii, in Alaska, a New York, in Florida e in California, il loro campo di ricerche in armi biologiche. A bordo di un'autovettura hanno percorso qualche grande arteria newyorchese lasciando fuoriuscire delle nubi tossiche cariche di batteri e di virus. Poco dopo hanno iniziato delle epidemie di meningite e di pertosse.

Trent'anni dopo un'altra operazione simile, viene lanciata da un'imbarcazione della Marina nella Baia di San Francisco, le vittime hanno cominciato a intentare dei processi contro il Governo Americano. Altri agenti hanno contaminato centinaia di vittime anonime col virus della sifilide. Sono stati registrati dei casi simili in Russia e in Inghilterra.

Per decenni, le nazioni democratiche occidentali, hanno usato i propri cittadini come cavie umane in esperimenti con radiazioni, armi chimiche e biologiche, droghe psicotrope, vaccinazioni e sterilizzazioni.

Intere popolazioni negli Stati Uniti e nel Regno Unito, così come in Australia, Austria, Canada, Danimarca, Francia, Giappone, Norvegia, Sud Africa, Svezia, Svizzera e ITALIA, sono diventate "animali da esperimenti" nei laboratori sul campo di personale medico, scientifico, militare e dei servizi segreti.

Nel rapporto della Sottocommissione del Congresso USA del 1986 [si parla di] esperimenti su più di 23.000 soggetti in 1.400 città differenti durante un periodo di 30 anni. Fra il 1943 e il 1973, ricercatori di Harvard e del MIT effettuarono delle ricerche su 40 adolescenti maschi minorati mentali. Ai ragazzi venne somministrato cibo contaminato e la ricerca venne pubblicata nelle riviste accademiche. Negli anni '50, molti abitanti dell'Alaska vennero dati degli isotopi radioattivi per studiare il loro adattamento al freddo. 102 indiani Inuit e Gwich vennero alimentati con capsule di Iodio 131, per poter studiare l'attività delle loro ghiandole tiroidi. Dal 1946 al 1956, venne somministrato del cibo radioattivo a 19 ragazzi che frequentavano la Fernland School per "ritardati mentali" in Massachusetts (farina d'avena e latte arricchiti di ferro e calcio radioattivi). I test nucleari in Nevada (circa 240) potrebbero aver provocato negli USA 50.000 casi di cancro alla tiroide, dopo che le mucche da latte e bestiame da allevamento furono contaminati da Iodio radioattivo, passando la radiazione agli uomini attraverso latte e carne. Inoltre migliaia di persone servirono da cavie inconsapevoli negli esperimenti di controllo mentale della CIA, nome in codice MK-Ultra. condotti negli anni '60 e '70. Droghe psicotrope, ipnosi, elettroshock e lobotomia venivano studiati come parte di un vasto sforzo statunitense per sviluppare tecniche di controllo mentale.

Il governo britannico condusse degli esperimenti con radiazioni sulla propria popolazione per almeno 40 anni. Similmente come in America, ignari cittadini vennero alimentati con cibo contaminato, intriso di isotopi. Oltre a ciò, la Gran Bretagna usò il vaiolo come arma nell'America coloniale durante la guerra francese e indiana. In seguito all'uso dei germi contro la Cina, il Giappone, durante la Seconda Guerra Mondiale cercò di produrre una stirpe duratura di batterio della peste. Durante gli anni '60, bambini e ragazzi con la sindrome di Down vennero usati come cavie da dottori britannici per testare un vaccino sperimentale per il morbillo.

Centinaia di australiani vennero coinvolti in esperimenti radioattivi del dopoguerra che continuarono fino al 1960. Gli esperimenti comprendevano l'iniezione di ferro radioattivo negli ovini che venivano in seguito uccisi e dati da mangiare a "volontari". È l'accesso agli archivi di quest'epoca che ha permesso di conoscere questi documenti, 30 anni dopo i fatti.

Benché questa non sia che la punta dell'iceberg, noi vediamo la minaccia rappresentata da questa tecnologia occulta. Le armi biologiche hanno appassionato i maestri di guerra fin dagli inizi della nostra storia, quando gli stregoni cercavano di avvelenare il nemico.

I giapponesi non hanno avuto scrupoli ad usare tali armi e dopo la seconda guerra mondiale sono stati oggetto di condanne per aver utilizzato delle armi batteriologiche. Questi processi che erano ancora più sensazionali del processo di Norimberga, sono stati occultati dai giornali dell'epoca. In Corea e in Vietnam, questo tipo di armi è stato utilizzato usualmente. A Semipalatinsk, una città proibita dell'URSS, dei germi sono stati “accidentalmente?” liberati nell'atmosfera causando la morte di centinaia di civili.

Attualmente si sviluppano delle armi composte a base di DNA ricombinato, destinate a diventare delle armi biologiche mutanti; una prospettiva spaventosa. Malgrado tutti i trattati internazionali, i Governi occultano la verità sulle armi biologiche.

A Denver, in Colorado, gli abitanti hanno creduto, per qualche tempo, che la loro città sarebbe diventata la Semipalatinsk americana, quando sono state scoperte delle fughe di gas asfissiante -Weteye- dell'esercito americano. Il problema di stoccaggio di queste bombe e stato all'origine di una controversia nell'Utah e nel Colorado. Il Governo voleva depositare le bombe in qualche parte dello Utah, poiché sembrava impossibile neutralizzarle. Gli abitanti hanno cominciato a protestare energicamente quando hanno saputo che il trasporto si sarebbe fatto per via aerea. Oggi i bidoni sono stoccati vicino all'aeroporto di Stapelton. Le emanazioni del veleno non sono terminate, le autorità locali continuano a battersi contro il Pentagono per sapere cosa si farà di questo gas mortale.

Anche le armi chimiche hanno una lunga storia; dalla prima guerra mondiale nelle trincee fino al "diserbante" Arancio che ha avvelenato migliaia di Gl's nel Vietnam. Questi soldati soffrono ancora le conseguenze di questi avvelenamenti. Lo Zio Sam non fa nulla per aiutarli, perché ufficialmente non riconosce il pericolo di questo prodotto.

Burlandosi di tutti i trattati internazionali, i Sovietici hanno utilizzato i gas asfissianti contro i ribelli afghani. Secondo il generale Nikolai Chernov, i sovietici hanno equipaggiato tutte le loro divisioni di camino TMS-65, capaci di decontaminare le armi atomiche, biologiche e chimiche. Le truppe del Patto di Varsavia, hanno regolarmente fatto degli esercizi con dei gas tossici.

Gli americani dispongono di 3.000 pezzi di artiglieria equipaggiati di gas Sarin e di migliaia di mine caricate a gas asfissiante. I gas asfissianti compongono i due terzi delle 150.000 tonnellate di armi chimiche rinchiuse nei loro arsenali. Anche la CIA ha sperimentato delle armi chimiche sulle popolazioni americane. Malgrado tutti i processi e le rivelazioni sull'utilizzo di queste armi, un gruppo potentissimo esige l'abolizione dei trattati internazionali che vietano l'impiego di armi batteriologiche e chimiche. Lo sviluppo di queste armi, accoppiato al progresso sulla genetica, rappresenta un pericolo molto più grande dell'olocausto nucleare annunciato, a causa del suo lato oscuro e invisibile.

Scie di condensa o scie chimiche? A "Rebus, questioni di conoscenza"


Le chiamano "scie chimiche" in opposizione alle scie di condensazione degli aerei civili. Queste ultime sono un normale fenomeno chimico e fisico, presumibilmente innocuo per la nostra salute. Le prime, invece, le scie chimiche, potrebbero celare un’attività segreta e indebita con finalità belliche, o comunque militari, per il controllo del clima e delle zone coinvolte in azioni di guerra. Come si riconoscono le scie normali da quelle sospette? Cosa succede nei nostri cieli e chi si occupa di tutelare la nostra incolumità? Se lo chiedono anche parlamentari europei e italiani, Nessuno, fino ad ora, è riuscito ad avere risposte chiare e definitive. "Rebus, questioni di conoscenza" vuole capire e conoscere. Mosso solo ed esclusivamente dalla verità. In studio: Rosario Marcianò, informatico e studioso del fenomeno "scie chimiche" Massimo Santacroce, Ist. Fisiologia Generale e Chimica Biologica "G. Esposito" Milano È previsto l’intervento al telefono di: Amedeo Ciccanti, senatore della Repubblica (autore di una interrogazione parlamentare sulle scie chimiche) Claudio Eminente, dir. Politiche sicurezza e ambientali ENAC.

"Rebus, questioni di conoscenza" è una trasmissione curata e condotta da Maurizio Decollanz con la regia di Luca Valtorta, il montaggio di Roberto De Lucia e il contributo autoriale di Carlo Crocchiolo

sabato, dicembre 22, 2007

Buon viaggio in America

Fonti:

http://blogghete.blog.dada.net/
http://freenfo.blogspot.com/


Nelle ultime ventiquattr’ore ho dovuto subire quella che è stata probabilmente la più grande umiliazione della mia vita. In queste ultime ventiquattr’ore sono stata ammanettata e incatenata, mi è stato impedito di dormire, sono stata tenuta senza cibo né acqua e confinata in un luogo isolato senza che nessuno sapesse nulla di dove mi trovavo, imprigionata. Ora sto tentando di razionalizzare ciò che è successo, di riposare e di passare in rassegna questi eventi che erano iniziati nel modo più innocente possibile.

Domenica scorsa io e alcune altre ragazze eravamo andate a New York. Volevamo andare a far compere e goderci l’atmosfera natalizia. Ci eravamo sistemate in dei comodi posti di prima classe, bevendo vino bianco e pensando di andare a fare shopping, mangiare buon cibo e goderci la vita. Quando siamo atterrate all’aeroporto JFK è iniziata la consueta procedura di controlli. Siamo state ispezionate e ci hanno controllato i passaporti. Mentre aspettavo che finissero di controllare il mio passaporto, ho sentito un agente che diceva che c’erano alcune cose da approfondire e sono stata condotta alla vicina stazione della Homeland Security. Lì mi hanno detto che, secondo le loro informazioni, nel 1995 ero rimasta negli USA per 3 settimane oltre la scadenza del mio visto. Per questo motivo mi sarebbe stato negato l’ingresso nel paese e sarei stata rispedita in patria con il volo successivo. Ho guardato incredula l’agente e gli ho detto che, in effetti, ero stata a New York altre volte dopo il 1995 senza incontrare alcuna difficoltà. Ne è seguito un interrogatorio piuttosto dettagliato. Mi hanno fotografato e preso le impronte digitali. Mi hanno fatto domande che secondo me non avevano nulla a che fare con il problema suddetto. Mi è stato impedito di contattare o avvisare chiunque della mia situazione e benché verso sera fossi stata invitata a contattare il consolato o l’ambasciata islandese, quell’invito è stato poi ritirato. Non so il perché. Mi hanno poi invitata ad aspettare mentre raccoglievano ulteriori informazioni e mi hanno fatto restare seduta su una sedia per 5 ore sotto la sorveglianza delle autorità. In questo reparto ho visto gli agenti occuparsi di altri casi ed era evidente che si tratta di persone desiderose di sfoggiare il proprio potere. Piccoli sovrani megalomani. Ho cercato di collaborare il più possibile, perché non riuscivo a credere che avessero intenzione di deportarmi a causa del mio “crimine”. Trascorse 5 ore, quando ero ormai rimasta 24 ore senza dormire, mi hanno detto che stavano aspettando degli agenti che mi avrebbero scortato in una specie di sala d’attesa. Lì mi avrebbero dato un letto per dormire, del cibo e mi avrebbero perquisita. Non riesco davvero a immaginare che cosa si aspettassero di trovare.

Finalmente comparvero delle guardie che mi condussero alla mia nuova sistemazione. Vedevo il letto come un miraggio, perché ero completamente esausta. Invece mi aspettava qualcos’altro.

Fui portata in un altro ufficio, del tutto simile a quello in cui ero stata prima e ancora una volta fui costretta ad aspettare a lungo. In tutto, furono altre 5 ore. In questo ufficio mi venne sequestrato tutto ciò che avevo con me. Riuscii ad inviare un solo sms a parenti e amici preoccupati quando mi fu concesso di andare al bagno. Dopodiché mi sequestrarono il telefono cellulare.

Ero seduta da 5 ore quando mi dissero che stavano aspettando delle guardie che mi avrebbero portata in un luogo in cui avrei potuto riposarmi e mangiare qualcosa. Poi mi misero in una cella che sembrava una sala operatoria. Attaccate ai muri c’erano quattro lastre d’acciaio, che probabilmente dovevano servire da letto e da toilette. Ero esausta, stanca e affamata. Non riuscivo a capire il comportamento degli agenti, mi trattavano come se fossi una pericolosa criminale.

Poco dopo vennero a togliermi dalla cella e due guardie armate mi fecero mettere contro il muro. Mi misero una catena intorno alla vita e poi mi ammanettarono alla catena stessa. Poi mi misero delle catene anche alle gambe. Chiesi il permesso di fare una telefonata, ma mi fu negato. Così conciata, mi portarono via dal terminal dell’aeroporto, davanti a tutti. Raramente mi è capitato di sentirmi così male, così umiliata, e tutto perché mi ero concessa una vacanza più lunga di quanto previsto dalla legge.

Non vollero dirmi dove mi stavano portando. Il viaggio durò circa un’ora e sebbene non riuscissi a vedere fuori dal veicolo, sapevo che eravamo diretti in New Jersey. Ci fermammo davanti a una prigione. Non riuscivo a credere che stesse accadendo davvero. Stavano veramente per mettermi in prigione? Mi portarono dentro in catene e qui iniziò un altro interrogatorio. Mi fotografarono di nuovo e mi presero ancora le impronte digitali. Mi sottoposero ad un esame medico, mi perquisirono e poi mi misero in una cella della prigione. Mi facevano domande assurde, tipo: quando hai avuto l’ultima mestruazione? In cosa credi? Hai mai tentato il suicidio?

Ero completamente esausta, stanca e infreddolita. Quattordici ore dopo l’atterraggio mi diedero finalmente qualcosa da mangiare e da bere. Mi diedero del porridge e del pane. Ma non fu di molto aiuto. Avevo paura e il comportamento dei miei carcerieri era a dir poco gelido. Non mi parlavano e sembrava che non gli importasse nulla di me. Chiesi ancora di poter fare una telefonata e questa volta la risposta fu positiva. Mi sentii sollevata, ma il sollievo ebbe vita breve. Infatti il telefono poteva soltanto ricevere e non poteva fare telefonate internazionali. La guardia della mia cella aveva in mano il mio telefono cellulare. Gli spiegai che non si poteva chiamare dal telefono della prigione e chiesi il permesso di usare il mio telefono. Era fuori questione. Trascorsi le 9 ore successive in una cella piccola e sporca. Le uniche cose presenti in essa erano una stretta tavola di metallo che veniva fuori dal muro, un lavandino e una toilette. Spero di non sentirmi mai più in vita mia così segregata e inerme come mi sono sentita lì dentro.

Fui molto sollevata quando, finalmente, mi dissero che mi avrebbero portata all’aeroporto, ovviamente non prima di avermi nuovamente ammanettata e incatenata. A quel punto non riuscii più a trattenermi e scoppiai a piangere. Li pregai di risparmiarmi almeno le catene alle gambe, ma le mie richieste vennero ignorate. Quando arrivammo all’aeroporto, una delle guardie ebbe pietà di me e mi tolse le catene alle gambe. E anche così, venni comunque condotta attraverso un aeroporto affollato in manette e scortata da uomini armati. Mi sentivo malissimo. A vedere una cosa simile, la gente penserà che stia passando un pericolosissimo criminale.

In queste condizioni mi portarono nella sala d’attesa della Icelandair e mi tennero in manette finché non entrai nella pista d’imbarco. Ero completamente stremata da tutto questo, nel corpo e nello spirito. Per fortuna incontrai delle persone gentili e sia Einar (il capitano) sia l’equipaggio fecero tutto ciò che potevano per rifocillarmi. Il mio amico Auður era in continuo contatto con mia sorella e aveva chiamato il console e l’ambasciata. Purtroppo, tutti avevano ricevuto errate informazioni e credevano che fossi detenuta nel terminal dell’aeroporto, senza sapere che ero stata portata in prigione. Ora il Ministero degli Esteri si sta occupando di questa vicenda e spero di ricevere qualche spiegazione del perché sono stata trattata in questo modo.

dal blog di Erla Ósk Arnardóttir (Islanda)
traduzione di Gianluca Freda

Articolo correlato: Un abuso tipicamente italiano, Nekradamus

giovedì, dicembre 20, 2007

Ulteriori analisi sui polimeri di Mondovì

Grazie alla collaborazione del direttore di PMNet, che ha dato ampio risalto alla notizia di strani filamenti caduti dal cielo nel monregalese (CN), siamo in grado di pubblicare le analisi delle fibre in oggetto compiute dal biologo parmigiano Giorgio Pattera e da una sua collaboratrice. Non anticipiamo i risultati delle analisi cui giunge lo scienziato di Parma, autore anche di alcuni pregevolissimi studi su temi di esobiologia. Ciascuno, dopo aver letto il rapporto, tirerà le sue logiche conclusioni.


Dopo le analisi condotte dalla Dr.ssa Ilaria Alfieri (Chimica Industriale, componente del C.D. di “GALILEO”) [vedi qui il documento in formato PDF], ho insistito personalmente nelle indagini, alla ricerca di qualcos’altro che poteva essere sfuggito.

Il residuo del campione rimasto (esiguo, in verità) è stato fotografato al microscopio a basso ingrandimento (10x), sottoposto all’irraggiamento di un tubo a “luce di Wood”, la qual cosa ha confermato (cfr. la relazione di Antonio Marcianò) che la sostanza filamentosa in oggetto risponde alla frequenza ultravioletta, emanando una rifrangenza bianco-bluastra, attraverso la quale è possibile osservare microscopiche granulazioni, simili alla ricostruzione grafica dei “loci” nei geni della catena del DNA.

Altri fotogrammi sono stati scattati anche ad ingrandimento superiore (60x) e a luce bianca, dimostrando la stranezza e la complessità di struttura del materiale filamentoso, inspiegabile considerando l’estrema sottigliezza dei filamenti stessi.

La disposizione sul tavolino traslatore del microscopio è stata l’azione più ardua e impegnativa di tutta l’indagine, essendo i filamenti ESTREMAMENTE APPICCICOSI e difficilmente separabili dal supporto traente: non oso pensare alle conseguenze, se dovessero malauguratamente capitare ed insediarsi a livello degli alveoli polmonari. Personalmente ne ho riscontrato tracce, nei giorni immediatamente susseguenti la “nevicata” di Mondovì, anche sugli specchi retrovisori della mia moto, rimasta parcheggiata di fronte al mio studio, in Ospedale, per una decina di ore, in una giornata soleggiata e ventosa.

Durante le operazioni di preparazione al montaggio per il microscopio, svolte alla luce alogena (100 watt), sono stato testimone di un’altra stranezza: i filamenti, oltre che leggerissimi, risultano elettrostatici, fotosensibili e termosensibili. Infatti, ad una distanza di circa 30 cm. dalla fonte di luce alogena ed al calore da essa emanata, i filamenti diventano estremamente reattivi, disponendosi in posizione ortotropica rispetto al piano d’appoggio, in direzione della fonte energetica, come se questa li “caricasse” e li attraesse verso di sé: sembravano i serpenti che, ondeggiando, fuoriescono dal cesto al suono dell’incantatore. (Il fenomeno ricorda vagamente il fototropismo delle essenze vegetali, per cui una pianta posizionata in una zona buia tende nel tempo ad allungarsi in direzione della fonte di luce più vicina).

Altre caratteristiche non sono riuscito ad individuare, causa la scarsità di materiale in nostro possesso.

Mettiamo questi dati a disposizione di chiunque abbia la possibilità di proseguire gli studi e le ricerche sull’inquietante ed attualissimo argomento, che pare incontrovertibilmente e strettamente connesso con l’innegabile fenomeno delle “chemtrails”.


Giorgio Pattera – Biologo

Parma, 18/12/2007



Scarica QUI i documenti in Versione PDF

martedì, dicembre 18, 2007

Non piove, Ermione (a cura della redazione di "Tanker enemy")

Absit iniuria verbis

In questi due anni abbiamo ventilato varie ipotesi sugli scopi delle scie chimiche e formulato delle predizioni sugli sviluppi dell’attività di irrorazione. Stando alle reazioni dei disinformatori, squallidi e ributtanti personaggi la cui ignoranza è crassa, siamo pressochè sicuri di aver colto nel segno: infatti i maggiordomi dei potenti sono stati in grado solo di insultare e di diffamare, non potendo in nessun modo, con il loro “metodo scientifico” confutare, anzi tentare di confutare i dati e le conclusioni degli studiosi che si sono occupati e si occupano delle scie tossiche. Tra l’altro, il loro non si può definire metodo scientifico, dal momento che prescinde aprioristicamente ed in modo assoluto dall’osservazione dei fenomeni, pietra angolare di qualsiasi indagine, senza la quale ogni ricerca che ambisca ad acquisire anche solo una parvenza di scientificità, è destinata ad abortire miseramente.

Dalle informazioni raccolte e dagli studi condotti, si deve quindi concludere che le ipotesi sugli obiettivi delle scie chimiche non sono state ancora falsificate (Popper docet). Resta da stabilire con maggior precisione il ruolo del quarzo (SiO2): non si può escludere che questo minerale, assai diffuso in natura, sia impiegato per le sue proprietà piezoelettriche, ma, a tale proposito, mancano ancora riscontri. Tuttavia, ammesso che le proprietà piezoelettriche del quarzo non rivestano alcun ruolo nella criminale operazione, si tratterebbe solo della evangelica pagliuzza, perché la trave è lì, enorme. Fuor di metafora, è dimostrato che le scie chimiche non sono scie di condensazione; è acclarato che contengono metalli, composti, virus, viron, batteri e funghi etc. nocivi alla salute ed all’ambiente; è assodato che uno degli scopi per cui vari elementi chimici vengono sparsi con gli aeroplani è quello relativo alla modificazione delle condizioni meteorologiche. Ecco allora rientrare dalla finestra il quarzo che era stato espulso dalla porta. Osserva un acuto utente del forum di www.sciechimiche.org: “Le scie chimiche sembrano correlate con la progressiva diminuzione delle piogge. Aumentando a dismisura i nuclei di condensazione (cristalli di quarzo, granelli di silice, ossia sabbia), aumenta il numero dei cristalli di ghiaccio che, poi, sciogliendosi, formano gocce di pioggia piccole e leggere, con poche possibilità di precipitare al suolo. Peraltro la distribuzione di ioduri d'argento si praticava già negli anni Settanta del XX secolo con aerei come i pipers, proprio con funzione antigrandine, sfruttando questo principio dell'incremento dei nuclei di condensazione”. (1)

Ricordiamo che l’acqua è destinata a diventare il petrolio del futuro: chi controllerà le risorse idriche, sempre più scarse e preziose, dominerà il mondo. Non è un caso se in questi giorni, oltre a lanciare i soliti ipocriti allarmi sulla siccità causata da chi, a parole, sostiene che occorre prendere delle precauzioni, gli “esperti” hanno dibattuto sulla possibilità di privatizzare le aziende che distribuiscono l’acqua “potabile”. Varie multinazionali esercitano forti pressioni in tal senso: in alcuni comuni d’Italia dove, con la connivenza di politici barattieri, le aziende municipalizzate sono state acquisite da società private, le tariffe dell’acqua sono aumentate fino al 3000 per cento! È palese: le multinazionali, che già monopolizzano il mercato delle acque minerali, intendono allungare le grinfie anche su acquedotti ed impianti di distribuzione pubblici per incrementare i loro già astronomici fatturati.

Opponiamoci con ogni mezzo a tale diabolico progetto, di cui i disinformatori e gli “scienziati” servi del sistema, con la loro ignobile condotta, sono di fatto complici.


(1) La caduta della pioggia avviene quando la temperatura del vapore acqueo diffuso nell’atmosfera si abbassa notevolmente, ma non sotto 0 gradi C ed allorché il vapore si addensa attorno a nuclei di condensazione. Le goccioline, così formatesi, scendono dapprima molto lentamente, incontrando una forte resistenza a causa dell’aria. Ingrossandosi, acquistano via via velocità sempre maggiore, di circa un centimetro al secondo, per stille del diametro di 1/50 di millimetro.

Si ringrazia il gentilissimo Ottone per le preziose informazioni fornite.

I calabroni (articolo di zret)

Per quali motivi sempre più spesso sono avvistati, fotografati e ripresi elicotteri che non appartengono né ai Vigili del fuoco né alle forze dell'ordine? Sono velivoli privi di contrassegni identificativi, spesso simili a quelli in dotazione all'esercito o appunto elicotteri militari. Alcune volte sono modelli di tipo inusuale, ma pur sempre privi di coccarde identificative. Questi aeromobili, impegnati in pattugliamenti, sorvolano sia le città sia aree meno densamente popolate: spesso si avvicinano pericolosamente agli edifici, alle antenne della "telefonia mobile"; vi stazionano vicino per poi allontanarsi.

Abbiamo già dedicato qualche articolo a questo tema ed ipotizzato che tali mezzi siano impiegati nel Progetto R.F.M.P. Tuttavia, considerata la frequenza degli avvistamenti, occorre formulare altre congetture per tentare di spiegare le ragioni per cui questi calabroni volano sopra le nostre teste. Le supposizioni, suscettibili di essere suffragate o smentite da altri dati e testimonianze, sono riportate di seguito in modo schematico, per maggiore chiarezza.

• Gli elicotteri sono usati nell'ambito del Progetto R.F.M.P.

• Gli aeromobili, in effetti dotati a volte di apparecchiature particolari, misurano, per mezzo di dispositivi ad hoc, i campi magnetici irradiati dalle antenne della telefonia mobile e da altri impianti per le emissioni di ELF (onde elettromagnetiche a bassa frequenza) oppure le concentrazioni in atmosfera delle sostanze nocive disperse dai velivoli chimici.

• I velivoli, con i loro passaggi a bassa quota, intimidiscono testimoni oculari di avvistamenti U.F.O. e ricercatori che investigano fenomeni come le chemtrails, i pittogrammi nei campi di cereali, le misteriose mutilazioni animali, le zone contraddistinte da aberrazioni magnetiche e gravitazionali etc.

• Gli elicotteri, sulla base di rilevazioni radar o di altro tipo, cercano di neutralizzare o di allontanare da siti prossimi ad installazioni militari o di interesse strategico, sfere di origine non terrestre, forse sonde. Ciò avviene sovente nei terreni in cui si formano i crop circles che sembra siano tracciati, almeno in qualche caso, da globi luminosi. Qui bisogna scartare l'ipotesi secondo la quale queste sonde sarebbero di origine terrestre: non si capirebbe perché i piloti degli elicotteri siano costretti a manovre repentine ed audaci ora per schivare gli oggetti luminosi ora per spingerli lontano dall'area in questione.

• Gli aeromobili rilascerebbero sostanze chimiche su assembramenti di persone ignare: sia in Italia sia all'estero, alcuni testimoni hanno visto elicotteri con volo radente, mentre sfrecciavano lungo spiagge, campeggi e sponde di laghi o fiumi.

• Alcuni elicotteri sarebbero adoperati per appiccare incendi: non mancano testimonianze per avvalorare tale congettura.

Questo è il quadro: è evidente che molti aspetti della questione sono oscuri ed enigmatici, anche se riteniamo di esserci accostati alla verità. E' certo comunque che quella degli elicotteri neri non è una leggenda metropolitana e che la loro presenza è legata alla militarizzazione strisciante del territorio e della società. Non escluderei, infine, una correlazione tra elicotteri neri ed interferenze esterne.


Fonti:


Cieliazzurri, Saturday trail fever, 2007
Id.,
Orb nei cieli di Milano, 2007
G. Ginatta, Zret, Il progetto R.F.M.P., 2007
Paso, Incendi di stato, 2007
F. Pin, Sanremo spiata dal cielo, 2007
J. Rense, Enormi ordigni, operazioni segrete, guerre stellari o extraterrestri? O tutte queste cose insieme?, 2007

Volonero, Gli intrusi ed i silenzi di stato, 2007, in Area 51, n.27, dicembre 2007
Zret, Elicotteri neri, 2006

lunedì, dicembre 17, 2007

Le decisioni del tempo

In questi anni le attività ad opera di velivoli non identificati si sono intensificate a tal punto da rendere non più proponibili le mappe satellitari, sostituite da ridicole ed ingannevoli animazioni al computer. Domanda: per quale motivo non ci mostrano più le mappe satellitari? Forse perché sono impresentabili? I servizi meteo sono controllati dai militari. Pensateci e ponetevi delle domande. Vi stanno ingannando!

Il video



1996 Weather report. Look at the satellite images, behind the meteorologist, In Italy, in 1996, the secret and illegal chemtrails operation was not begun yet.

2007 Weather report. Watch, behind the meteorologist, the false animation which shows weather situation.

In these last years, the chemical and biological operations have become so ugly that satellite images can not be shown. In fact, they were substituted by false computer animations. The question is the following: why can't we see real satellite images? May be because they are terrifying. Weather reports are controlled by the army. Think about that. They are cheating you!

domenica, dicembre 16, 2007

Postazione di rilevamento e studio sul fenomeno delle scie chimiche

Riportiamo il testo di un messaggio ricevuto via SMS:

"La mattina del 14 dicembre 2007 è stata installata, davanti alla base militare di Aviano (PN), dal Codacons FVG, nella persona dell'avv. Vitto Claut, una postazione di rilevamento e studio sul fenomeno delle scie chimiche. Per informazioni e/o offerte di collaborazione telefonare al 335/294154 (Avv. Vito Claut) o mandare una email a vittoc_udine@yahoo.it".


venerdì, dicembre 14, 2007

Dopo il Taser: il DSLAD

Dopo il Taser, che viene “dipinto” come arma innocua, ma che, nella realtà, provoca gravissime lesioni fisiche ed anche la morte, ora arriva una “new entry”: il Distributed Sound and Light Array Debilitator, abbreviato DSLAD. Anche questo, come il Taser o l'Active Denial System, viene presentato come arma non letale da utilizzare, ad esempio, per disperdere un corteo non autorizzato di dimostranti.

Questa nuova arma è stata, non a caso, commissionata dalla Difesa statunitense all'Applied Research Laboratory della Penn State University. Il progetto è stato promosso dal Pentagono e, in particolare, dal Dipartimento della Difesa. La prima serie di prove sperimentali – spiega il capo del laboratorio Nicholas C. Nicholas – inizierà entro l'estate del 2008.

Quello che produce quest'arma è il cosiddetto raggio del vomito: un micidiale fascio di luci e una serie di suoni debilitanti capaci – stando ai promotori dell'Applied Research Laboratory – di provocare, a chi viene investito da questo irraggiamento, vertigini e forte nausea fino allo svenimento.

Ormai non c'è più da meravigliarsi! I piani per il futuro sono chiari: i burattinai che mirano alla globalizzazione, ovvero all'instaurazione di un unico stato mondiale, attraverso un'unica moneta elettronica e popolato da individui microchippati, devono favorire la diffusione di armi atte al controllo delle masse.


articolo di: Edoardo Capuano
Adattamento di Straker



Fonti:
blog.wired.com
http://www.ecplanet.com/

giovedì, dicembre 13, 2007

Le menzogne del debunker

Il disinformatore Axlman, per screditare i ricercatori seri sulle chemtrails, afferma che l'elicottero ripreso è un aeromobile in dotazione ai Vigili del fuoco. Secondo lui, il fotogramma che ritrae il velivolo sarebbe stato manipolato affinché esso appaia scuro e privo di contrassegni identificativi. In realtà il filmato dimostra in modo inoppugnabile che l'elicottero (dal quale erano stati tratti i fotogrammi) non è il risultato di alcuna contraffazione: velivoli come quello del video sono sempre più spesso immortalati. E' quindi il disinformatore a mentire spudoratamente. Di costui, la cui voce risulta nel filmato camuffata e filtrata, abbiamo riportato il timbro a valori più o meno normali, per renderli riconoscibili.

mercoledì, dicembre 12, 2007

Ragnatele a confronto

Sempre più spesso vengono segnalati lunghi filamenti argentei che, dopo aver fluttuato in aria, ricadono al suolo o si impigliano ai rami di alberi, a ringhiere, steccati, inferriate... Alcuni credono che siano ragnatele tessute da qualche specie di Aracnidi. Certi "ricercatori" hanno cominciato ad almanaccare, chiedendosi quale specie possa aver creato queste tele.

In realtà, una normalissima analisi chimica consente di falsificare l'ipotesi di cui sopra: le analisi condotte dalla Dottoressa Hildegarde Staninger, negli Stati Uniti, e dal Dottor L. Z. a Venezia, non lasciano spazio a dubbi. Prelevati alcuni campioni di queste ragnatele, i due scienziati hanno esaminato la composizione chimica. Dagli esami è risultato che le fibre in questione contengono soprattutto carbonio, silicio, alluminio, ferro, calcio, sodio, cloro e magnesio.

Invece le "sete" (setae in latino) sono composte per circa il 50% della loro struttura da una catena proteinica polimerizzata chiamata fibroina. A loro volta, le proteine polimerizzate sono formate da amminoacidi, principalmente glicina, alanina e serina, ma ciascun tipo di tela ha la propria struttura amminoacidica. Si ricordi che gli amminoacidi sono i componenti delle proteine, pertanto le sete non sono altro che proteine. La restante parte delle sete è composta da pirolidina, potassio, idrogeno, fosfato e potassio nitrato. La pirolidina ha proprietà fortemente igroscopiche, il potassio, l'idrogeno ed il fosfato abbassano il pH della tela ad un livello acido ed il potassio nitrato è un forte antibatterico. Grazie a queste tre componenti la ragnatela, pur essendo proteica, non viene attaccata da batteri e funghi".

E' evidente: i filamenti, che sono stati analizzati, non sono costituiti da proteine.(1) Non sono perciò tele di Aracnidi, ma fibre artificiali diffuse nell'ambiente attraverso le scie chimiche per scopi che devono essere ancora chiariti, ma sicuramente malevoli.

(1) Le proteine contengono carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto, zolfo, talora fosforo e ferro.



Fonti:

Autore non indicato,
Mondovì: quale l'origine dei filamenti dal cielo? 2007
F. Mori, Seta e ragnatele
L. Zamengo, Ragnatele simili a quelle di ragno cadute a Venezia (Italia), 2007

L'altro, un altro (articolo di Zret)

Alcuni sindaci del Nord est hanno assunto delle iniziative per tutelare - così essi affermano - gli aborigeni, agitando il solito spauracchio dello straniero pericoloso, dell'altro che incute paura. Il loro totem è la sicurezza, parola magica dietro la quale si nascondono i progetti più nefandi e liberticidi voluti dal sistema.

I borgomastri, con i loro provvedimenti, intendono subordinare la possibilità di risiedere nel comune a due condizioni: un reddito minimo ed un'accettabile conoscenza della lingua italiana. Sono aberrazioni che, soltanto a riportarle, suscitano irrefrenabili conati. Sono misure indegne, secondo le quali un Diogene Cinico od un Francesco d'Assisi dovrebbero essere espulsi, poiché nullatenenti o quasi. Che una persona non possa disporre di introiti non significa che sia un potenziale ladro: molti, nelle metropoli del mondo contemporaneo, vivono onestamente anche se con pochi o pochissimi mezzi, risparmiando, con lavori saltuari, con le rimesse dei parenti, per mezzo dei sussidi di quella che una volta era definita carità pubblica. Al contrario, persone assai doviziose, a causa della sacra fames auri, truffano, speculano, commettono reati finanziari pur di accrescere sempre più i loro già ingenti patrimoni.

Il requisito di una sufficiente conoscenza dell'idioma italiano è poi una norma capestro, un passaggio più stretto dell'evangelica cruna dell'ago in cui può forse passare una gomena, ma molto difficilmente un ricco. A questo punto non so a chi sarebbe concessa la cittadinanza italiana.

Cattivix, emigrato da Albione nella verdeggiante Svizzera per svolgere una missione impossibile, scrive "man mano", invece di "a mano a mano", usa "dovevano", invece di "avrebbero dovuto", "crashava", (???), "con delle" ed atrocità simili. Che cosa bisognerebbe fare, qualora decidesse di trasferirsi in Italia? Spedirlo in Burundi, perché, proprio come i suoi paggi gentili, massacra la lingua del sì? Con lui, quanti altri dovrebbero essere esiliati dal "Bel paese", da Eco in giù! (Già Eco è ad un livello infimo).

Il primo comunque a dover essere bandito dall'Italia dovrebbe essere uno di questi sindaci che, nell'ordinanza da lui firmata, mostrata in un servizio televisivo e contenente i provvedimenti cui si accennava, ha scritto un'altro. Proprio così un altro con l'apostrofo! Da che pulpito...


Fonte: Zret Blog

lunedì, dicembre 10, 2007

La Merck ammette l'inoculazione del virus

La divisione vaccini della farmaceutica Merck, ammette l’inoculazione del virus del cancro. La sconvolgente intervista censurata, condotta dallo studioso di storia medica Edward Shorter per la televisione pubblica di Boston WGBH e la Blackwell Science, è stata tagliata dal libro “The Health Century” a causa dei sui contenuti – l’ammissione che la Merck ha tradizionalmente iniettato il virus (SV40 ed altri) nella popolazione di tutto il mondo.

Questo filmato contenuto nel documentario “In Lies We Trust: The CIA, Hollywood & Bioterrorism”, prodotto e creato liberamente dalle associazioni di tutela dei consumatori e dall’esperto di salute pubblica, Dr. Leonard Horowitz, caratterizza l’intervista al maggior esperto di vaccini del mondo, il Dott. Maurice Hilleman, che spiega perché la Merk ha diffuso l’AIDS, la leucemia e altre orribili piaghe nel mondo.

Documentario su Youtube

Fonte: freenfo

domenica, dicembre 09, 2007

Beyond the invisible

Che cosa sono questi strani oggetti? Sfere di luce, smart dust, esseri viventi, semplice polviscolo? Alcuni di questi ordigni si muovono in modo intelligente e non sembrano certo polvere. *Per riuscire a svelare questa continua attività, frenetica e sommersa, è sufficiente, in una giornata limpida (non irrorata dai tankers chimici), puntare lo sguardo verso il sole (meglio attorno a mezzogiorno), avendo cura di indossare occhiali protettivi ed oscurando la corona solare, così che filtri solo parte della luce emessa dalla nostra stella.

Vorrei far notare che taluni oggetti sferici, delle supposte dimensioni di alcuni metri, vengono ripresi a grande distanza dall'obiettivo della videocamera e ciò dimostra che essi non possono essere in alcun modo scambiati per pulviscolo, insetti o altro. In mezzo a questo via vai di ordigni di vario genere, è ben visibile il pulviscolo solare tra cui, molto probabilmente, è mescolata anche polvere intelligente (smart dust), dispersa nei nostri cieli, insieme con vari elementi chimici e biologici, per mezzo dei sorvoli clandestini degli aerei della morte.

Personalmente penso che, per quanto riguarda le sfere di luce, queste siano sonde di origine sconosciuta, impegnate in una azione di controllo e contrasto, colte durante il loro ingresso in atmosfera. Gli stessi oggetti vengono spesso immortalati dalle telecamere dello Shuttle nonché dalla stazione orbitante in costruzione.



What are these strange objects? Somebody think they are U.F.O., somebody smart dust, someone living beings, someone atmospheric dust. Some of this orbs move in a very strange way and they don't seem natural things. *We can see them, by covering the sun and filming all the space around.

*Hashemsfilms (2007). How to film UFOs that are not visible to your sight. YouTube.

Watch similar video by "Cieliazzurri":
http://www.youtube.com/watch?v=_Rze7lFCQJM

sabato, dicembre 08, 2007

Focus di paglia (articolo di Zret)

Il rotocalco della scienza-spazzatura, Focus, pubblica sul numero di dicembre un articolo riguardante le chemtrails, intitolato Il complotto delle scie, a firma di Paolo Toselli. In primo luogo chi è costui? E' un "esperto" del C.I.S.U., il Centro italiano studi ufologici, di matrice monneriana, ossia la corrente ufologica di cui fu iniziatore Michel Monnerie. Monnerie, bibliotecario parigino, sostenne, in alcuni libri giustamente dimenticati, verso la fine degli anni ‘70 del XX secolo, che gli OVNI, laddove non siano riconducibili a falsificazioni o a fenomeni naturali, sono proiezioni psicologiche di certe persone.

La redazione di Focus ha quindi affidato a Toselli, già avvezzo, insieme con gli altri disinformatori del C.I.S.U., legato a doppio filo al famigerato e screditato C.I.C.A.P. (filiazione dei Servizi segreti), a ridimensionare testimonianze e dati e ufologici imbarazzanti per gli scettici, la stesura di questa velina. Nello scartafaccio Toselli adduce gli argomenti arcinoti ed abusati dai pennivendoli per negare la realtà delle scie velenose: sono ragionamenti già smontati in MD-80: confutazioni (seconda parte) ed in moltissimi altri testi.

L'irritante e risibile guazzabuglio di Toselli è comunque la testimonianza di un timor panico diffusosi tra i negazionisti dopo le due puntate di Rebus dedicate al tema dell'avvelenamento globale ed in seguito ad altre iniziative di divulgazione. Prima Cattivix ora Toselli, da scolaretti diligenti quali sono, svolgono il compitino, assegnato loro dal maestro.

Bisogna ammettere che il secondo, a differenza di Cattivix, usa toni meno sprezzanti ed offensivi nei confronti dei ricercatori onesti, ma ovviamente ripete le solite menzogne, avallate da uno "scienziato" come Zecca. Zecca, contraddicendo l'ingegner Claudio Eminente dell'ENAC, afferma che, se le scie nel cielo sono numerose, questo si deve al traffico aereo civile quintuplicato in questi ultimi anni. Allora uno dei due mente.

Con le varie menzogne ammannite da Toselli, contrasta un'asserzione corretta, laddove l'autore riporta le condizioni per la formazione delle rarissime contrails: una quota tra gli 8 ed i 12 km, la temperatura sotto i 40 gradi Celsius ed un'umidità relativa del 72 per cento. Sono tutti parametri infrequenti alle nostre latitudini, anche in correlazione col riscaldamento subìto dall'atmosfera, a causa proprio dell'operazione scie chimiche e delle emissioni elettromagnetiche.(1) Abbiamo dimostrato con vari metodi e procedure che gli aerei della morte incrociano ad altitudini assai inferiori (dai 2.000 ai 4.000 metri): dunque che cosa sono le scie che essi generano?

E' poi del tutto inesatto il passaggio in cui si ventila che l'alluminio ed il bario avrebbero lo scopo di mitigare il global warming, perché è vero il contrario. Nel suo zibaldone, Toselli accenna anche a vari fenomeni atmosferici, accusando gli investigatori indipendenti di non saper riconoscere ciò che è naturale da quello che, invece, è artificiale. Ad esempio, nel riquadro a pagina 41 in basso, la didascalia di una foto, che ritrae delle nuvole sottili, recita: "Gli esperti dicono che sono nubi che passano davanti al Sole o alla Luna: le goccioline d'acqua creano iridescenze". Infatti gli studiosi seri non confondono i cirri con le scie chimiche che aleggiano a quote più basse e che sono iridescenti anche quando non sono direttamente illuminate dal Sole, per via della loro composizione chimica. (Vedi Il cielo è l'inferno).

Alla fine a che cosa si riduce il pezzo di Toselli? Ad una denigrazione di scienziati veri e di attivisti i cui risultati sono stati distorti e mal interpretati, in modo strumentale ed equivoco, con l'intenzione di ingannare lettori ingenui e creduloni, propensi a considerare verità le mistificazioni di una pubblicazione pseudo-scientifica come Focus, il cui editore è Mondadori, casa editrice del sistema.

Da circa un anno ormai la rivista Focus, grazie al forum, opera una sistematica opera di disinformazione sulle chemtrails: il forum, infatti, ospita per lo più, scribacchini con le stellette che, senza tregua, ora inseriscono depistanti testi "tecnici" volti a confondere i lettori interessati al problema, ora attaccano in modo violento ed ingiurioso chiunque osi contraddirli. Il tutto con il generoso beneplacito di moderatori draconiani con i cittadini corretti e blandi, comprensivi e leziosi con gli agenti.

Lo specioso ed inconsistente testo di Toselli è suggellato da un consiglio sitografico per "saperne" di più. Che cosa suggerisce il disinformatore? Di approfondire, leggendo un documento stilato dall'U.S.A.F., l'aviazione militare statunitense. Ottimo! Nel covile della fiera. Chiediamo quindi a Lucrezia Borgia: "Mi scusi, nobile e graziosa pulzella, per caso il calice di vino che tanto cortesemente, ella mi porge, con le sue nivee mani, contiene del veleno?"

Dimmi chi servi e ti dirò che cosa scriverai. Dubitiamo che l’articolo di Focus possa, propalando scempiaggini, circuire lettori la cui intelligenza è senza dubbio superiore a quella degli “esperti” o persuadere chi è a conoscenza del fenomeno che le scie chimiche non esistono. I disinformatori ci provano, si arrabattano come possono, ma farebbero meglio a tacere, perché iniziative come questa sono per loro controproducenti o, al limite, un… Focus di paglia.


(1) L’aumento delle temperature deve essere correlato anche all’intensificazione dell’attività solare. E’, invece, controverso, sebbene probabile, l’effetto di riscaldamento determinato dalla variazione della risonanza Schumann.

venerdì, dicembre 07, 2007

Questioni semantiche (articolo di Zret)

Per la stesura di questo articolo, mi sono avvalso di alcune osservazioni contenute in un testo elaborato da "Davidege" che ha smontato, punto per punto, le dichiarazioni di un noto "esperto" circa le scie chimiche.

L'aerosol cui si riferisce il C.N.R. è inquadrabile in un programma di nebulizzazione di sostanze chimiche nell'atmosfera? Ovviamente i disinformatori negano tale eventualità, affermando che l'aerosol citato in molti "progetti" del C.N.R. coincide con la nebbia o con altri fenomeni meteorologici. Tuttavia il vocabolo aerosol, come riportato da qualsiasi dizionario, possiede diverse accezioni:


1) TS fis., dispersione in un gas di particelle liquide o solide
2a) TS med., sospensione finemente nebulizzata di un farmaco in soluzione acquosa o oleosa, somministrata per inalazione nella terapia delle affezioni respiratorie
2b) CO apparecchio per praticare l’aerosolterapia
3a) TS industr., liquido da nebulizzare conservato sotto pressione in appositi contenitori
3b) CO estens., confezione spray


Come si vede, l'accezione 3a si attaglia ad una dispersione di una sostanza in qualsiasi medium. In effetti, l'operazione scie chimiche è svolta con aerei dotati sia di appositi serbatoi, in cui sono contenute le miscele chimiche, sia di dispositivi erogatori con i quali l'aerosol è immesso nella biosfera. Il termine “aerosol” quindi si adatta completamente ad una nebulizzazione di vari veleni tramite aeroplani. Il prefissoide “aero” (dal greco aer, aria), infatti, si riferisce sia a tutto ciò che ha connessione con l’aria, ma è anche elemento linguistico collegato agli aerei, come in parole quali "aeroporto", "aeroclub", "aerocisterna" etc.

Bisogna anche considerare un altro passaggio di uno dei "progetti" facenti capo al C.N.R.: "Aerobiologia: attività di studio del materiale biologico aerodisperso in atmosfera e negli ambienti confinati, immissione, trasporto e diffusione, interazione con altro materiale particolato. Viene gestita la rete di campionamento del materiale biologico per i ministeri della Sanità e dell’Ambiente".

In questo caso i negatori del fenomeno chemtrails asseriscono che l'espressione “materiale biologico aerodisperso” si riferisce a normalissimi pollini che sono presenti in atmosfera. Nondimeno questa interpretazione è veramente capziosa. In primo luogo, infatti, il verbo “aerodisperso” è un participio passato passivo che sembra indicare un'azione subita da un materiale biologico e non pare essere un riferimento a pollini di piante che, naturalmente, si diffondono nell'aria per mezzo del vento. Ancora più esplicita è l'espressione successiva, ossia "immissione, trasporto e diffusione, interazione con altro materiale particolato".

Ora, non è impossibile immaginare che a qualche agente naturale si confacciano azioni come l'"immissione, il trasporto, la diffusione, l'interazione con altro materiale particolato", ma, quelli riportati (soprattutto "immissione" e "trasporto"), sono sostantivi che possono evocare anche una precisa attività basata su varie operazioni, tra cui appunto la deliberata diffusione in atmosfera di sostanze biologiche.

Sono questioni semantiche piuttosto sottili: d'altronde non ci si può aspettare che le istituzioni ammettano, apertis verbis, di compiere distruttive azioni chimiche e biologiche. Eppure, tra le righe di molti documenti del C.N.R., a volte in modo neanche tanto sibillino, si possono leggere cenni ad irrorazioni chimiche et similia.

Esaminando il linguaggio irto di tecnicismi (talvolta arbitrari), di eufemismi, di circonlocuzioni... si può quindi evincere la vera natura degli "studi" promossi dal C.N.R. Come il latinorum di don Abbondio non può ingannare Renzo più di tanto, così le espressioni cifrate e fumose di certi "ricercatori" possono confondere ed irretire solo dei completi ed "attivissimi" sprovveduti.

Articolo correlato:

Zret, Il C.N.R. ammette l'esistenza delle scie chimico-biologiche, 2007

mercoledì, dicembre 05, 2007

Anomalie nei cieli di Milano (articolo di Massimo Santacroce)

In questo articolo vengono proposte delle considerazioni su alcune fotografie scattate il 10 novembre 2007 e documentanti anomalie nei cieli di Milano. Tali fotografie sono state presentate, inseme ad altre, nel video Saturday Trail Fever pubblicato nel precedente post.

La prima considerazione riguarda queste due fotografie scattate a pochi secondi di distanza:



Un aereo che emette due copiose scie ad un certo punto inizia ad emettere una strana e sospetta terza scia centrale.

Di cosa può trattarsi?* Fondamentalmente si può trattare di una scia di condensazione, di carburante o di una scia chimica.

La cosa più probabile, aihnoi, è che si tratti di una scia chimica. La scia centrale, come è facilmente osservabile nella fotografia, è nettamente più stretta delle scie dei motori alari. Questa osservazione ci porta ad escludere che si tratti della scia di una ipotetica turbina centrale poiché, essendo nei trimotori la turbina centrale uguale a quelle dei motori alari, essa produce una scia analoga a quelle dei motori alari.

La scia centrale della foto, poi, è attaccata al velivolo, cosa strana poiché, come ci ricorda la NASA, le scie di condensazione degli aerei si iniziano a formare a circa 30 metri dal motore. Questa osservazione elimina di nuovo la possibilità che la scia centrale sia la scia di un ipotetico motore centrale poiché, se così fosse, la scia dovrebbe trovarsi ben più indietro rispetto alle scie alari, come si può vedere chiaramente in questa foto). Inoltre, la sovrapposizione di una fotografia del velivolo che emette tre scie con gli schemi dei velivoli trimotori (con motori alari) più frequentemente utilizzati dalle compagnie aeree, L-1011, DC10, MD-11 e con il tanker KC-10, indica che il nostro velivolo non è un L-1011, un DC10 un MD-11 KC-10 (dati non mostrati). Il nostro velivolo è con ogni probabilità un semplice bimotore alare.

L'osservazione che la scia centrale è attaccata al velivolo, inoltre, elimina anche la possibilità che la scia centrale sia la scia di condensa dell'APU (Auxiliary Power Unit), un motore di emergenza presente nella coda dei velivoli. Anche nel caso dell'APU, infatti, mi aspetto una scia distante dal motore e non attaccata come nella fotografia scattata nei cieli di Milano. Inoltre, che senso avrebbe usare l'APU in volo con le turbine in funzione e a tutto regime?. Nessuno. L'APU infatti si usa a terra per dare energia elettrica al velivolo o, in volo, in caso di spegnimento dei motori principali.

Si potrebbe allora trattare di scarico di carburante**, ma come ha ricordato Straker alla conferenza di Palma Campania, sarebbe davvero strano che un fenomeno raro e rischioso come quello dello scarico carburante (in inglese fuel dumping) avvenga così di frequente sopra una città: scie centrali sospette sono state infatti osservate, fotografate e filmate frequentemente sia a Sanremo che a Milano.

Un altro fatto da tener presente è il seguente: il carburante viene espulso dagli aerei in volo solitamente attraverso ugelli posti sulle ali, tuttavia, da quando fotografo il cielo a Milano non ho mai immortalato episodi di fuel dumping dalle ali. Mai. Invece, ho fotografato varie volte emissioni di un qualche tipo dalla coda dell'aereo. Mi sembra allora statisticamente impossibile che abbia fotografato sempre il fenomeno raro (fuel dumping centrale) e mai quello frequente (fuel dumping dalle ali). Infine, è vietato scaricare carburante con altri aerei nelle vicinanze, e il giorno in cui ho fotografato il velivolo che produce la terza scia vi era un andirivieni continuo di aerei sopra Milano. Non si tratta dunque di fuel dumping.

La scia centrale della fotografia è con ogni probabilità una scia chimica.

La seconda considerazione riguarda questo velivolo.

Questo velivolo produce due scie molto intense e ben differenti tra di loro. La scia del motore destro è ben più larga di quella del motore di sinistra. Inoltre, guardando con attenzione la fotografia, si nota che la scia del motore di destra sembra formata da due scie, a differenza di quella del motore di sinistra, singola. Le scie infine sono attaccate ai motori, cosa sospetta poiché come abbiamo detto, le scie iniziano a formarsi solitamente a circa 30 metri di distanza dal motore che le produce.

Se poi compariamo il velivolo della foto con un altro velivolo passato a pochi minuti di distanza, osserviamo delle differenze interessanti:



Il secondo velivolo, in basso nella foto, produce scie alla giusta distanza, le scie hanno una larghezza simile tra di loro e non sono particolarmente intense.

Il primo velivolo invece, come detto, produce scie asimmetriche, intense e attaccate al velivolo.

Stesso giorno stessa ora: perché vediamo queste differenze così nette tra le scie dei velivoli? Non riesco a spiegarmele se non ammettendo che il primo velivolo stia producendo scie che non sono normali scie di condensazione.
Le scie del primo velivolo, inoltre, ricordano molto le scie anomale di un velivolo filmato a Sanremo da Straker, mostrato nel video The sprayer. Nel video di Straker, oltretutto, l'aereo oltre a produrre le strane scie asimmetriche alari produce anche una sospetta scia centrale.

Per finire, una considerazione su una foto di un oggetto sferico nei pressi di una bizzarra scia.



Questi oggetti, fotografati più volte in Italia e nel resto del mondo, sono presumibilmente sonde per lo studio delle scie.

La presenza di queste sonde nei pressi delle scie è un fatto che dovrebbe preoccupare tutti noi. Questi oggetti di origine sconosciuta volano infatti tranquillamente sopra le nostre case, indisturbati. Tuttavia nessuno sembra preoccuparsene.

E' davvero difficile capire l'indifferenza sotto la quale passano gli avvistamenti di questi oggetti.

In conclusione, le numerose anomalie riportate nel video Saturday Trail Fever, alcune delle quali discusse in questo post, indicano che qualcosa di anormale si sta verificando nei nostri cieli.

Vogliamo continuare a far finta di niente?


Note


*Una trattazione esaustiva dell'argomento due motori/tre scie e del fenomeno del fuel dumping è stata precedentemente pubblicata sul blog "Scie persistenti su Milano" nell'articolo: La terza scia.

** Un'ulteriore trattazione del fenomeno del fuel dumping è presente nel'articolo: Fuel Dumping: un rischio accettabile per l’Ambiente? ripreso da http://www.sciechimiche.org/.

Fonte: Scie pesistenti su Milano