mercoledì, ottobre 08, 2008

Militari per le strade: ma allora è un vizio...

Ormai i militari per strada diventano un'abitudine, almeno in TV e quando si parla di casalesi o di Chiaiano, tanto che il Ministero della Difesa si allarga e lamenta carenza di fondi. Probabilmente gliene servono altri.

In Italia ne abbiamo fatto una questione berlusconica, fascista, insomma l'ennesima idea peregrina di un governo surreale. Come avevamo invece anticipato nel post relativo, probabilmente i militari nelle città non sono un'idea tanto originale. Stante la situazione in rapido deterioramento (citazione da The Stand...), che presto occorrerà tener buona la gente con le buone o le cattive è un'esigenza che cominciava a serpeggiare in vari Paesi. Insomma, questa faccenda dei militari in città era un'opzione sui tavoli internazionali già da parecchio.

Infatti, ecco che succede nella Germania di Merkel. Il governo tedesco sta approvando l'impiego domestico dell'esercito, e non avendo sottomano camorristi né monnezza la scusa alquanto più deboluccia è quella del "terrorismo" e di "aiuto nelle emergenze". Evito battute di cattivo gusto su cosa proveranno i tedeschi nel sentire di nuovo sbattere i tacchi nelle ronde notturne.

Non finisce qui. Succede proprio ora anche in USA. Per "combattere il terrorismo" e "intervenire nei disastri naturali" (mancano anche loro di monnezza), una decorata unità da combattimento dell'esercito è tornata dall'Iraq per intervenire prontamente in caso si risvegli un commando di Muqtada al Sadr a Minneapolis.

Tutte queste coincidenze lasciano poco spazio all'immaginazione: si temono rivolte nei Paesi occidentali. E se volete scommettere su quale sarà la prima città del mondo a rivoltarsi, potete sempre contare sui bookmaker inglesi. Sulla notizia come sempre, gli esperti britannici accettano le vostre puntate: in testa alla classifica, Parigi (data 3 a 1) e Washington (10 a 2).


Fonte: http://crisis.blogosfere.it/



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