giovedì, novembre 27, 2008

La guerra segreta dell'Italietta in Afghanistan (di Giancarlo Chetoni)

C'è da chiedersi da dove vengono i soldi per finanziare queste "imprese", mentre a noialtri raccontano che "c'è la crisi"...


A Febbraio 2008, PdL e PD hanno dato il via libera a Camera e Senato al rifinanziamento della cosiddetta missione in Afghanistan. Le uscite “ufficiali” sono state di 365 milioni di euro, quelle reali, con tranche aggiuntive del Ministero degli Esteri, superano i 513, di cui 57 destinati al… riordino dei Tribunali e delle strutture centrali e periferiche del Ministero della Giustizia di Karzai.

Se non ci fosse da ridere ci sarebbe da piangere.

CESVI e INTERSOS, piene zeppe di volontari di occhio buono e lingua lunga, se ne accaparreranno una fetta più che consistente. Ai nuclei CIMICS non resteranno che le briciole e la sfiga di dover fare da bersaglio per le prodezze dei 180 italianissimi Rambo della Task Force 45–Larissa. Larissa come la lancia della Falange Macedone di Alessandro Magno.

I 4 Tornado IDS, insieme a un team previsto di 170 militari tra piloti, motoristi, specialisti elettronici e di armi, e un aliquota di “avieri dell’aria” per la sicurezza, richiederanno uscite per altri 51 milioni di euro nell’esercizio 2009-2010, e 6 se ne andranno per l’approntamento degli shelter corazzati già in costruzione per la protezione passiva contro razzi e colpi di mortaio sull’aeroporto di Herat. Una città squassata in un solo giorno, il 20 Novembre, da tre gigantesche esplosioni a meno di 500 metri da Camp Vianini.

Una “guerra”, quella organizzata a partire dal 2001 dagli USA in Afghanistan, successivamente corroborata dalla NATO, e che è costata, ad oggi, ai contribuenti della Repubblica delle Banane tra morti, feriti, sequestrati con riscatti per entità non precisate, per retribuzioni, diarie di indennità al personale, trasporto, “aiuti” a ONG, uso di blindati, elicotteri, aerei, logistica, impiego, sostituzione e perdite di materiali, la sommetta di 3,2 miliardi di euro.

La campagna contro l’Afghanistan cominciata nel 2001 sotto grandinate di bombe da 250-500 sganciate, a caduta libera quindi con larga imprecisione, sugli “obbiettivi sensibili”, da B 52 e B 1 USA, è tuttora in corso e durerà, si sostiene al Pentagono, ancora una ventina d’anni.

Gli “esportatori di pace e democrazia” di USA e NATO sono arrivati in Afghanistan, con la complicità dell’ONU, a fare di tutto e di ben peggio del peace-keeping, con tanto di promessi e faraonici e mai mantenuti “piani di ricostruzione”.

I “liberatori” del Paese delle Montagne, nel corso di otto anni di guerra, hanno inoltre usato i C 130 per annaffiare di bombe oltre i presunti rifugi dell’inafferrabile Bin Laden anche il più modesto concentramento di guerriglieri pashtun, ponti, percorsi obbligati, abitazioni isolate e villaggi di montagna.

Ad oggi sono almeno 250 le FAE - meglio conosciute come “tagliamargherite” - da 6 tonnellate dotate di paracadute frenante, lanciate dai portelloni posteriori di questi quadriturbina da trasporto oltre a 32 GBU 43 B a guida laser da 7 tonnellate, arrivate a bersaglio sul terreno.

Le FAE sono enormi contenitori di acciaio che contengono nitrato di ammonio, alluminio in polvere e polistirene che distruggono qualsiasi forma di vita nel raggio di 500 metri e sviluppano a terra una pressione di 500 Kg ogni 24,5 mm quadrati.

Poi Enduring Freedom e Isaf hanno spazzato via dalla carta geografica dell’Afghanistan quello che era rimasto in piedi delle infrastrutture di appoggio logistico del “nemico”, spesso posizionate in prossimità di centri abitati, con il bombardamento “chirurgico” di cacciabombardieri F 117, F 16, F18, Mirage 2000, Harrier, Tornado IDS e UAV Predator armati di razzi Hellfire.

Le cannoniere volanti hanno annaffiato con milioni di proiettili di mitragliatrice pesante e leggera tutte le zone dell’Afghanistan dichiarate “ostili” dal Comando di Kabul a guida multinazionale.

Il 2007 si è chiuso con un bilancio ufficiale del Governo Karzai, quindi largamente sottostimato, di 7.463 morti ammazzati, di cui 413 bambini, giovani, adulti e anziani.

Per Human Rights Watch, i decessi registrati tra la popolazione afgana sono stati nello stesso periodo 748.

Nei primi 8 mesi del 2008, i “costi collaterali” sono saliti a 1.552, con un incremento che supera di ben oltre il 50% le perdite di vite umane registrate nell’anno precedente.

I dati questa volta sono arrivati dal Commissariato ONU. La denuncia è venuta dall’inviata sudafricana delle Nazioni Unite Navi Pillay durante una conferenza stampa a Kabul nel mese di Ottobre.

Dall’estate del 2006, durante il Governo Prodi, è già operativa nell’Ovest dell’Afghanistan, nelle provincie di Farah e di Herat, la Forza di Reazione Rapida dei Bersaglieri e della Task Force 45 “Larissa”, composta da Comsubin di Varignano, Paracadutisti Carabinieri Tuscania e 185° Regt. Folgore che parteciperà a ripetute azioni di guerra contro i Taliban nel distretto di Gulistan.

Nel corso dei combattimenti, la Task Force 45, appoggiata da cinque elicotteri d’attacco A 129 Mangusta e Blindati Dardo con cannoni a tiro rapido da 25 mm, si renderà responsabile insieme a Rangers USA e SAS dell’uccisione di decine di guerriglieri afghani e di un numero imprecisato di feriti.

Il primo impiego di militari italiani inquadrati in ISAF contro formazioni combattenti Taliban risale al 18 Settembre 2006. Seguiranno ulteriori “missioni di annientamento” il 1° Ottobre e il 10 Dicembre dello stesso anno.

Il 2007 vedrà Alpini Paracadutisti, Bersaglieri e Truppe Speciali di ISAF NATO ed Enduring Freedom impegnati in azioni di rastrellamento e di fuoco da terra e dall’aria contro nuclei di Taliban il 21 Febbraio, 11 Marzo-10 Aprile, il 27 Aprile, il 10 e il 22 Agosto, il 19 Settembre, il 5 Ottobre e, a chiusura dell’anno, dall’1 al 21 Novembre. Sarà l’ultima grande e protratta operazione “attacca e distruggi” prima della pausa invernale.

Al vertice del 2 Aprile 2008 a Bucarest, presente Frattini, gli USA chiederanno perentoriamente all’Italietta di ampliare il suo intervento militare in Afghanistan corredandolo di “ulteriori e indispensabili mezzi di difesa per riallineare sul terreno lo sforzo comune di USA e Alleati della NATO nella lotta contro il terrorismo”.

Il “nostro” azzimatissimo Ministro degli Esteri assicurerà in quell’occasione a Jaap de Hoop Scheffer il ritiro dei caveat che limitavano l’impiego sul campo del personale militare italiano nelle provincie di Herat e Farah, dichiarate zone di guerra da Enduring Freedom.

Frattini confermerà inoltre al Segretario Generale della Nato che il rapporto di collaborazione del Paese con gli Usa sarà nel tempo ancora più stringente e politicamente affidabile rispetto al passato.

Al Quartier Generale di Bruxelles si accoglierà con soddisfazione la disponibilità manifestata dall’Italia di destinare al teatro afghano un ulteriore e più qualificato contributo militare agli sforzi militari dell’Alleanza Atlantica.

Ed ecco che dopo le parole arrivano i fatti. Come lacchè, Berlusconi ci tiene ad essere una spanna avanti a Prodi .Tornado Panavia IDS dell’AMI di Camporini stanno per arrivare a Mazar al-Sharif…

Ne riparleremo. Ne vale la pena.


Fonte: http://cpeurasia.org/




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Conferenza sul signoraggio a Genova

Conferenza su:

"Sovranità monetaria, signoraggio e moneta complementare"

Conferenziere: Nino Galloni (economista), già docente a Berkley, ex dirigente al Ministero del Lavoro.

La Conferenza si svolge alle 18:00 in Via di Santa Zita 2 (dietro a Corso Buenos Aires) nel salone parrocchiale della Chiesa.



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mercoledì, novembre 19, 2008

Studio dimostra che gli OGM mettono a rischio la riproduzione

Uno studio pubblicato dal governo Austriaco rivela che un’alimentazione a base di organismi geneticamente modificati potrebbe compromettere la capacità riproduttiva


Il Ministero Austriaco per l’Agricoltura e la Salute ha commissionato al Dott. Jürgen Zentek - professore di medicina veterinaria presso l’Universitá di Vienna, e coordinatore del progetto – lo studio sui prodotti OGM e i rischi per la salute.

I risultati hanno evidenziato che nella sperimentazione i topi nutriti con Mais-Ogm hanno avuto una riproduzione ridotta di numero e di peso statisticamente rilevante. Mentre i topi alimentati con Mais non-Ogm si sono riprodotti normalmente.

Federica Ferrario – responsabile della campagna OGM di Greenpeace Italia – afferma: “Il cibo OGM sembra agire come agente di controllo delle nascite, portando potenzialmente alla sterilità. Se questa non è una ragione sufficiente per chiudere completamente l’industria agroalimentare biotech una volta per tutte, non so che altro genere di disastro stiamo aspettando. Giocare alla roulette genetica con il nostro cibo è come giocare alla roulette russa con consumatori e salute pubblica”.

Il Mais-Ogm testato dallo studio Austriaco è prodotto dalla multinazionale Monsanto. Questa varietà di mais- Ogm (NK 603 x MON 810) è resistente ad un determinato parassita e tollerante ad un erbicida. Esso è stato approvato per la coltivazione e l’uso come alimento in diversi Stati, fra i quali emerge l’USA, l’Argentina, il Giappone, le Filippine e il Sud Africa. In Europa e in Messico è stato autorizzato in alimenti ed in mangimi.

Federica Ferrario di Greenpeace Italia conclude dicendo: “L’Efsa ha dato luce verde per un OGM che ora è dimostrato essere una potenziale minaccia per la salute. Come è possibile affidarsi esclusivamente ai dati della Monsanto e dare l’ok all’autorizzazione? Il panel OGM dell’Efsa dovrebbe essere sospeso immediatamente e sostanzialmente riformato fino a quando sará realmente in grado di valutare i rischi connessi agli OGM. L’Efsa dovrebbe trasformarsi in un’agenzia che protegge i consumatori e non gli interessi economici della Monsanto”.

Considerando la gravitá delle potenziali minacce riguardo la salute e la riproduzione umana, Greenpeace chiede di attivare immediatamente le clausole di salvaguardia nazionale ed il divieto all’importazione per il mais NK603 x MON810. Chiede inoltre all’Unione Europea di sospendere tutte le autorizzazioni di prodotti OGM.

Ma noi cittadini del mondo, noi Esseri Umani ci chiediamo: l’appello di Greenpeace verrà ascoltato dai nostri Governi? Verrà accolta quella sacrosanta richiesta in difesa della nostra Salute, della nostra Dignità e del nostro Diritto a una vita sana e sicura?

di Anna Valeria Sabatini


Fonti: Greenpace Italy - http://www.naturalia.net/ - http://francesco-word.blogspot.com/



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martedì, novembre 18, 2008

L'IPCC ed "il Pianeta impazzito"

Il tema del riscaldamento globale sta da tempo incentivando numerose pubblicazioni finalizzate ad informare il pubblico sullo "stato dell'arte" più attuale. E' il caso del recente documentario "Una scomoda verità" di Al Gore, ex vice-presidente degli Stati Uniti d'America: il suo successo, pari all'allarmismo dei suoi contenuti, è ormai tale da averlo eletto a bibbia ambientalista la cui proiezione è caldeggiata addirittura nelle scuole.

Più umilmente, anche a casa nostra ci si sta dando da fare: agli inizi di giugno ad esempio è uscito in allegato a la Repubblica un inserto dal titolo tranquillizzante: "Il Pianeta impazzito". Nelle sue 160 pagine si imparano, grazie ad una dettagliatissima panoramica sui vari annessi e connessi ambientali, economici, sociali e tecnologici del cambiamento climatico, tutti i motivi per cui dovremmo seriamente temere per la vita nostra e di milioni di persone nonchè emendare il nostro egoismo rafforzando senza remore il contratto sociale coi nostri governanti così da scongiurare l'incombente minaccia. La serietà dell'inserto d'altronde è fuori discussione: vi compaiono le migliori firme della testata nonchè altri gran nomi quali Jeremy Rifkin, Kofi Annan, lo stesso Al Gore... e pure Leo di Caprio!

Ma cosa accomuna molte di queste produzioni? A parte i toni apocalittici, i dati presentati traggono spunto dalle conclusioni d'un comitato specificamente creato per indagare su cause ed effetti del riscaldamento globale: l'IPCC. Fondato nel 1988 su mandato dell'O.N.U., esso s'incarica di scremare dal fitto bosco delle pubblicazioni scientifiche quelle più utili, attendibili e pertinenti al fine di produrre istantanee semplici ma dettagliate della situazione climatica. Come si legge nelle pagine del sito:

"L'IPCC non effettua alcuna ricerca nè monitora i dati relativi al clima od altro parametro rilevante. Basa le sue stime principalmente su pubblicazioni approvate ...

... e letteratura tecnico/scientifica
".

Dunque non fa ricerca attiva, ma da chi è composto? Leggiamo ancora:

"E' un comitato intergovernativo aperto a tutti gli Stati membri dell'UNEP e del WMO. ...anche importanti organizzazioni internazionali, intergovernative e non-governative prendono parte ai lavori dell'IPCC. ...alle sessioni partecipano centinaia di inviati ed esperti dai vari ministeri, agenzie ed istituti di ricerca..."

E' perciò una piramide il cui vertice politico seleziona, organizza e infine giudica l'operato della base formata da centinaia di scienziati ed altri "esperti". L'autorevolezza conferita da questi ultimi e la campagna di diffusione dei media sono i fattori che ne han determinato il successo al punto da averlo reso la principale fonte d'informazioni in proposito.

Giova quindi dare un quadro della serie di livelli attraverso i quali passano i dati contenuti in ciò che leggiamo ogni giorno sul riscaldamento globale:

- la letteratura scientifica esistente, che conta centinaia di articoli d'ogni orientamento; letti quasi soltanto da "addetti ai lavori";

- il rapporto dell'IPCC che screma solo i più rilevanti per riassumerne i dati condivisi e su di essi costruire ipotesi e previsioni;

- il riassunto del rapporto dell'IPCC (SMP - Summary for policy makers), scritto da politici specificatamente per politici e gruppi di pressione;

- pubblicazioni come "Una scomoda verità" di Al Gore o "Il pianeta impazzito" di la Repubblica, destinati al grande pubblico.

Poichè ciascun livello è il riassunto del precedente e già dopo il primo s'attiva il collo di bottiglia del vaglio politico, si può immaginare in che forma e sostanza il messaggio arrivi alla gente, che beninteso da nulla è impedita nel caso voglia attingere direttamente alla fonte, salvo la minor reperibilità ed il più ostico linguaggio scientifico con cui sono redatti.

Ci sono però diversi scienziati che contestano i metodi dell'IPCC, denunciano alterazioni di parti di testo non allineate con la teoria antropogenica del riscaldamento globale e la manipolazione dei dati presi a fondamento di valutazioni tanto allarmiste.

Presentiamo qui di seguito un'inchiesta della CNN del 2 maggio 2007, intitolata "Exposed: the climate of fear" (Rivelazioni: il clima della paura), che riporta una serie d'interviste a questi scienziati del clima che discordano dalle conclusioni dell'IPCC:



Fonte: http://www.riscaldamentoglobale.org/

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giovedì, novembre 13, 2008

16 novembre 2008: conferenza sulle scie chimiche a Verona


FIERA delle VERITA' (XVI EDIZIONE)
16 novembre 2008, ore 14:00

Presso

CONGRESS CENTRE dell'HOLIDAY INN

VIALE DEL LAVORO 37/35

SAN MARTINO BUON ALBERGO, 37036 (VERONA)


SCIE CHIMICHE, H.A.A.R.P. E PATOLOGIE CORRELATE

Sarà presente in sala il ricercatore indipendente
nonché presidente del Comitato Nazionale contro le scie chimiche, "TANKER ENEMY"

E' prevista la proiezione di una serie di documenti video sul tema

Per informazioni: Hotel Front Desk: 39-045-995000

14:00 - 16:00 #1 Scie chimiche (Rosario Marcianò)

16:00 - 17:00 dibattito

17:00 - 20:00 #2 Signoraggio (Sandro Pascucci)

INGRESSO GRATUITO


Si ringraziano gli amici Luca, Marco ed Annamaria per aver reso possibile l'evento.



martedì, novembre 11, 2008

La ragnatela non è tessuta dal Rettile (articolo di Davy - Seconda parte)

Ora, in riferimento alle teorie che definiscono il “Rettile” come stirpe parassitaria, alludendo a genealogie, gruppi sanguigni ed abitudini comportamentali, non è più possibile associare tali fattori al rettile, poiché gli stessi fattori sono molto più adeguati agli Aracnidi ed agli Insetti.

Come risaputo nell’ambiente ufologico, sono parecchie le razze aliene che interferiscono con la normale concezione e percezione del “mondo”: ad esempio, un lavoro dettagliato e riconosciuto anche ad alti livelli, venne redatto dal professore Corrado Malanga: mi riferisco ad “Alien Cicatrix”. Nel testo egli classifica molte razze aliene, basandosi su testimonianze dirette, ma anche su ricordi ed esperienze di persone sottoposte ad ipnosi regressiva per opera di qualificati medici esperti in tale tecnica.

Questi laboriosi studi hanno portato a constatare che le persone rapite sono state “parassitate” con l’introduzione di elementi esterni e di natura tecnologica, nel proprio corpo. Questi impianti tecnicamente vengono definiti “chips”, ma in ambienti più “alti” vengono indicati col termine “ZECCHE”.

Come sanno a volte anche i bambini che frequentano le scuole elementari, la zecca è un parassita che appartiene agli Acari. La zecca si nutre del plasma animale o umano: il parassita provoca nell’animale debolezza, mentre nell’essere umano, oltre a determinare lo stesso effetto, causa febbri, malattie infettive e talvolta la morte della vittima.

La zecca, come la zanzara, succhia il sangue per nutrirsi, ma anche per fecondare le proprie uova e, oltre a provocare semplici fastidi, è spesso portatrice di malattie mortali, poiché trasmette agenti patogeni.

A tale proposito, è inevitabile non menzionare David Icke che fa risalire, nelle sue straordinarie genealogie storiche, la stirpe Windsor e la famiglia Bush al nobile rumeno Vladimir Dracuschild, ossia Dracula. Lo spaventoso personaggio, tra l'altro, manifestò un'’innata ingordigia nell’abbeverarsi col sangue dei nemici (Si narra addirittura che adorasse intingere il pane nel sangue dei suoi prigionieri, dopo averli impalati vivi), ma soprattutto divenne tristemente famoso nelle leggende sui vampiri avidi di sangue.

Icke definisce tale personaggio un rettile o rettiliano, ma a ben vedere, a differenza di alcuni insetti ed aracnidi, il rettile non beve il sangue, ma si ciba della carne come una persona mangia una bistecca: il rettile non è un parassita che sugge il plasma vitale dell’essere vivente. Può divorare un animale intero o le foglie di una pianta, ma non la parassita, a differenza delle zecche, causando loro un’atroce morte che, nel caso dei vegetali, può durare anni.

Invece noti ricercatori sostengono che le genealogie merovingie hanno basi radicate in distinte stirpi. Essi affermano che i leggendari e fantomatici vampiri, ora agiscono in sette occulte che compiono orribili sacrifici e riti anche con spargimento di sangue mondiale, ma erroneamente, anche i più rinomati ricercatori, associano l’indole di questi esecrandi adepti di oscure sette al rettile, mentre è evidente che il modus operandi di tali sinistri personaggi è indubbiamente insettoide!

Pensando alle rigide società di insetti di in un formicaio o di un alveare, è elementare notare come queste minuscole (agli occhi umani) comunità, siano instaurate sulla base di macchinose gerarchie che possono essere paragonate alle gerarchie "bizantine" che oggi divengono scopo del Nuovo Ordine Mondiale, sotto forma di Comunismo globale, ossia Socing.

E' infine notevole come simboli nobili ed esoterici, come quello del giglio, si possono trovare sul dorso dei ragni.


Leggi qui la prima parte.



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sabato, novembre 08, 2008

Effetti delle radiazioni non ionizzanti (articolo del Dottor Fausto Intilla)

Pubblichiamo un breve, ma chiaro contributo del Dottor Fausto Intilla, fisico teorico e divulgatore scientifico, sui pericoli per la salute collegati ai campi elettromagnetici. La lettura di questo articolo dovrebbe indurre, per lo meno, ad un uso moderato ed accorto del cellulare, secondo il decalogo stilato dal Dottor Herberman.


Da un punto di vista strettamente energetico, l’interazione della radiazione elettromagnetica non ionizzante con un tessuto biologico si risolve in un trasferimento di energia dalla radiazione al tessuto e produce un campo elettromagnetico all’interno della materia diverso da quello applicato in origine.

L’energia elettromagnetica, una volta assorbita, viene convertita in calore. La conversione in calore può avvenire con o senza un misurabile rialzo della temperatura corporea (febbre). L’organismo reagisce al calore, cercando di eliminarlo in varie tappe.

Sono l’occhio e le gonadi gli organi più sensibili all’esposizione alle RF (radiofrequenze) ed alle MO (microonde). Il cristallino è la parte dell’occhio che risente maggiormente dell’irraggiamento con radioonde; questo organo non è vascolarizzato e quindi, potendo dissipare calore solo per scambio termico con l’umor acqueo ed il corpo vitreo, va facilmente incontro al surriscaldamento.

Altri possibili effetti sull’occhio sono la cataratta, l’opacizzazione della cornea, la congiuntivite, l’infiammazione dell’iride, la comparsa di lesioni retiniche.

Sono stati inoltre segnalati possibili effetti sul sistema cardiocircolatorio come le aritmie ipo-ipercinetiche, stati di ipo-ipertensione, mentre i possibili effetti sul sistema neuroendocrino riguardano una diminuita risposta alla fotostimolazione, l’innalzamento della soglia uditiva-visiva, l’ipereattività tiroidea, l’oligospermia o l’azospermia.



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venerdì, novembre 07, 2008

Il gioco d'azzardo rovina le famiglie, ma lo Stato lo legalizza (articolo di Davy)

Questo non è solo un insieme di considerazioni, ma è una testimonianza diretta dello scrivente che, grazie al maledetto vizio del padre, non ha solo perso soldi e proprietà, ma anche la famiglia, gli affetti, gli amici e la dignità guadagnata con duro lavoro e sudore.

Iniziai a scrivere quest’articolo una sera di qualche mese fa, subito dopo aver visto uno spezzone del “TG Com” che pubblicizzava una gara di poker svoltasi a Roma.

Nel servizio di quest’aberante TG, venne intervistato un padre di famiglia seduto ad un tavolo verde con le carte da gioco in mano: dietro di lui moglie e bambini e, con un'espressione alquanto depressa, egli raccontava di come il poker fosse un gioco adatto alla famiglia e di come fosse facile auto controllarsi sulle puntate e sul budget a disposizione (Dal viso di quest’uomo, era facile dedurre che l’intervistatore aveva offerto a quest’uomo del denaro per dire quelle assurde parole e, molto probabilmente, il giocatore lo aveva accettato, perché aveva lasciato a quel tavolo lo stipendio di almeno un mese!)

Qualche giorno fa, scaricando la posta privata su Internet, venni sommerso da pubblicità che allegramente annunciavano la legalizzazione del poker in Rete.

Accendendo il televisore poi udii l’allegra voce di quel simpaticone di Ciccio Valenti che pubblicizzava la stessa cosa. Nel contempo mi tornò alla mente un articolo di un giornale locale che, nell’agosto scorso, riportava la notizia di una rapina perpetrata in un locale che ospitava una “bisca legale” a Sanremo.

Il mio sgomento causato da questi episodi è ora diventato collera, perché è sempre più evidente che i vari governi si impegnano a distruggere le famiglie e non ad aiutarle!

Il vizio del gioco è dimostrato essere una specie di “malattia genetica” ed il governo, anziché fare “pubblicità socialmente utili” per cercare di guarire le persone che si rovinano con scommesse, gratta e vinci, Lottomatica, macchinette e quant’altro, ora addirittura legalizza e pubblicizza il poker e quelle maledette bische che dovrebbero essere illegali.

Produce dunque squallidi spots affidati a finti personaggi della comicità, proprio perché la loro ignoranza e soprattutto demenzialità riesce a far sembrare allegro un gioco mortale!

Il gioco d'azzardo è la rovina economica e psicologica per il giocatore ed i suoi familiari: il banco vince sempre!

Mio padre era per me il mio migliore amico: con lui, negli ultimi tempi, andavo a farmi la birretta o l’aperitivo.

Morì dopo una telefonata della banca che sollecitava il pagamento della rata del mutuo; gli venne un infarto un istante dopo, davanti ai clienti della sua salumeria.

Mi telefonarono mentre ero sul lavoro per avvisarmi e corsi all’ospedale e, quando arrivai, sentii le sue ultime tre parole rivolte a me. Dopo il funerale, nonostante la mia giovane età, mi trovai di fronte alla gestione di una redditizia attività, delle proprietà e dei terreni. Tutti mi erano vicino ed io riuscii a gestire al meglio ogni singola questione, ricevendo l'elogio di direttori di banche, amministratori d’azienda, commercialisti ed avvocati, ma soprattutto dei familiari.

Lasciai il mio ottimo lavoro da orefice per mia madre ed i parenti, per gestire una serie di mansioni che, da ragazzino che ero, mi fecero diventare grande… Ero l’unico col cervello in una famiglia di inetti. Poi, giorno per giorno, riscontrai il fatto che mio padre aveva contratto debiti ovunque: da un giorno all’altro mi trovai con un debito di un miliardo di lire e con tre alloggi ipotecati, quando, invece, secondo i miei calcoli, avrei dovuto avere almeno tre miliardi di utile.

Non descrivo i particolari perché non basterebbe un libro, ma, qualche tempo dopo, i primi a girarmi le spalle furono i parenti, poi l’unica donna che ho amato nella mia vita, quindi gli amici e tutti quei conoscenti ai quali avevo offerto cene e serate con soldi guadagnati solo da me, sudando da quando avevo quattordici anni.

Dopo poco tempo, mi ritrovai senza lavoro, senza un tetto, senza una famiglia, senza una madre che pensò solo a sé stessa. Da gran lavoratore che guadagna e piccolo imprenditore che salva, mi ritrovai senza una casa e senza un affetto, nonostante avessi dato anima e corpo per tutti quanti…

Già… tutti quei falsi che pensavano io fossi l’erede, ma che appena si accorsero che non ero ricco, se non di debiti, si dileguarono come conigli di fronte alla realtà, senza considerare sentimenti e parentele, senza considerare quello che io feci per far rimanere in piedi tutto quanto.

Questo provoca il gioco d'azzardo in una famiglia.

Ora vivo in quaranta metri quadri che condivido con un gatto randagio trovato moribondo per strada, non guadagno mille euro al mese ed ho un quinto dello stipendio pignorato.

Svolgo un lavoro che non valorizza le mie qualità e tanto meno viene incontro alle mie esigenze, ho due nipoti che non ho mai visto.

Mia madre è come se non esistesse e la vedo ogni due mesi quando va bene.

Se incontro per strada uno dei tantissimi parenti che scroccavano di tutto e di più quando stavo bene economicamente, mi viene da sputargli in faccia, non ho mai più voluto una fidanzata da quando fui lasciato perché ridotto sul lastrico. Avevo solo diciotto anni …

Questo è quello che causa il vizio del gioco d'azzardo e pensare che la Guardia di finanza lo sapeva e non ha fatto nulla per avvertire i familiari.



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mercoledì, novembre 05, 2008

Scie chimiche: un disinformatore involontariamente confuta la teoria delle scie persistenti

Alessandro Delitala - Responsabile del Settore Climatologia - Servizio Agrometeorologico Regionale per la Sardegna, scrive per NIMBUS (di cui è direttore il famigerato Luca Mercalli) un irritante articolo intitolato "Scie chimiche: un’improbabile cospirazione". Nello scartafaccio egli tenta, con modi sussiegosi, di smontare la realtà rappresentata dalle scie chimiche. Purtroppo per lui, di là dai toni usati, il Delitala non solo non riesce ad essere per nulla convincente ma, anzi, come si suole dire, "si tira la zappa sui piedi".

Leggiamo un frammento del temino pubblicato dalla rivista Nimbus:

Una diffusa leggenda metropolitana da qualche tempo è solita attribuire le scie di condensazione persistenti ad esperimenti scientifici segreti o ad operazioni coperte di vario genere... [...]

[...]
Il Dr. Amorstrano organizza una grande quantità di voli in tutto il mondo che, come vuole la teoria delle scie chimiche, rilasciano a quote variabili dai 3000 m ai 9000 metri un composto (chiamiamolo composto X) la cui caratteristica è quella di creare scie di condensazione persistenti, diverse da quelle solitamente prodotte dagli aerei. Nei blog solitamente si parla di bario o di alluminio, ma preferiamo usare un nome indefinito, proprio perché le considerazioni che faremo si applicherebbero a qualsiasi composto. Proviamo dunque a vedere cosa farebbe il Dr. Amorstrano e le difficoltà che incontrerebbe nella sua attività.

[...] La teoria più accreditata è che le scie chimiche servano a ridurre le piogge tramite sostanze capaci di catturare il vapor d'acqua e impedire i processi che portano precipitazione. Immaginiamo dunque, che il composto X abbia particolari caratteristiche igroscopiche e che venga rilasciato in atmosfera per ridurre le piogge. Poiché il rilascio del composto X avviene a quote variabili tra i 3000 m e i 9000 m, il primo problema che il Dr. Amorstrano incontra è che quasi tutto il vapor d'acqua dell'atmosfera sta negli strati più bassi. Se si considerano le nostre latitudini, infatti, la concentrazione di acqua nell'aria (la cosiddetta umidità specifica, misurata in grammi d'acqua per kg d'aria) è compresa tra i 10 e 20 g/kg vicino al suolo, è circa 1g/kg a circa 4000 m d'altezza e si riduce fino a 0.1÷0.2g/kg a circa 9000 m.


Se anche il composto X potesse catturare tutta l'acqua disponibile alle quote in cui viene rilasciato, dunque, esso andrebbe a catturare una frazione dell'acqua atmosferica molto modesta (a 3÷4000 m) o addirittura irrilevante (a 7÷8000 m), senza produrre effetti sulla gran massa d'acqua che normalmente precipita al suolo. Come se non bastasse, nei rari casi in cui una massa consistente di acqua viene portata ai livelli più alti, cioè in presenza di celle temporalesche, le scie persistenti sono molto rare. La maggior parte delle scie persistenti si osserva, semmai, nelle giornate di bel tempo, quando cioè le condizioni per la formazione della pioggia generalmente non ci sono e, dunque, non pioverebbe comunque, rendendo superflua l'operazione. [...]


Rileggiamo questo passaggio:

"Se si considerano le nostre latitudini, infatti, la concentrazione di acqua nell'aria (la cosiddetta umidità specifica, misurata in grammi d'acqua per kg d'aria) è compresa tra i 10 e 20 g/kg vicino al suolo, è circa 1g/kg a circa 4000 metri d'altezza e si riduce fino a 0.1÷0.2g/kg a circa 9000 m. Se anche il composto X potesse catturare tutta l'acqua disponibile alle quote in cui viene rilasciato, dunque, esso andrebbe a catturare una frazione dell'acqua atmosferica molto modesta (a 3÷4000 m) o addirittura irrilevante (a 7÷8000 m), senza produrre effetti sulla gran massa d'acqua che normalmente precipita al suolo".

In definitiva il Dottor Delitala contraddice sé stesso e, nel contempo, smentisce in toto la teoria secondo cui le scie di condensa (comprese quelle di tipo persitente) sono una costante. Se egli, infatti, per provare a negare la realtà delle irrorazioni clandestine, afferma che l'umidità a quote elevate è irrilevante (l'umidità specifica si abbassa man mano che si sale di quota, così come l'umidità relativa), com'è possibile conciliare queste sue affermazioni con la patetica tesi della persistenza di contrails, composte da solo vapore acqueo? La stessa N.A.S.A., fonte ritenuta attendibile dagli assertori della teoria delle scie di condensa, dichiara che affinché si raggiungano le condizioni per la persistenza di una contrail, è necessario che si verifichino condizioni di sovrassaturazione rispetto al ghiaccio di molto superiori al 100% se non prossime al 150%! Ciò significa che l'umidità specifica dovrebbe avere valori vicini o superiori a 10g/kg! Com'è possibile allora, Dottor Delitala, conciliare questi dati concreti non solo con la formazione di qualsivoglia tipo di scia di condensa, ma addirittura con la sua persitenza per ore e con la sua espasione? E come è possibile che si verifichino le condizioni per la formazione nonché la persistenza ed espansione di scie di condensa nelle giornate di bel tempo, laddove la pressione è ovviamente elevata e l'umidità è già irrilevante a bassa quota?


Allora, Dottor Delitala, come spiega questa contraddictio in adiecto?

Se, infatti, per la formazione della scia può valere la nucleazione eterogenea, non così per l'espansione: il particolato è troppo esiguo per sostenere una nuvola enorme e si ricade dunque nella nucleazione omogenea. La persistenza è semplicemente un congelamento della scia in un equilibrio fra sublimazione e brinamento. Non così l'espansione che implica la formazione continuativa di cristalli di ghiaccio.

Lo stesso Maggiore Guido Guidi afferma (ospite della trasmissione Geo & Geo), sebbene anch'egli segua le direttive tese a disinformare un pubblico non attento: "Le scie si vedono quando c'è molta umidità negli strati dell'atmosfera, ovvero quando questa umidità sta arrivando accompagnata da aria abbastanza calda e quindi questa umidità concentrata negli strati più alti dell'atmosfera condensa al momento del passaggio dell'aeroplano, che è un elemento perturbante per i gas di scarico che rilascia, ma anche per il fatto stesso di perturbare la situazione di tranquillità, di equilibrio dell'atmosfera e quindi dare la possibilità a questa umidità di condensare e quindi di essere visibile. Se questa umidità è in aumento, se è molto consistente il contributo di umidità, le scie tendono a divenire sempre più larghe e noi usiamo dire che tendono a divenire persistenti nel cielo e quindi anche a dar luogo a nuvolosità".


Insomma! Questa umidità in alta quota... c'è o non c'è?

Forse, se il responsabile del Settore Climatologia - Servizio Agrometeorologico Regionale per la Sardegna, anziché scrivere corbellerie nel puro stile dei disinformatori, si fosse preoccupato di avvertire la popolazione delle città sarde che di lì a poco sarebbero state sconvolte da un'alluvione perfettamente prevedibile, vista l'enorme espansione della cella temporalesca, avrebbe sicuramente meritato il suo lauto stipendio. Così, invece, non è stato e di ciò, prima o poi, Alessandro Delitala (come altri che hanno taciuto quando avrebbero dovuto parlare ed hanno blaterato quando avrebbero dovuto tacere), dovrà renderne conto, se non alla "giustizia" terrena, per lo meno alla giustizia divina.

Un consiglio Dottor Delitala: non segua le orme del Colonnello Giuliacci. Rischia di fare una figura ben peggiore, se insiste su questa linea. Non tutti sono gonzi come crede e le bugie, come vede, hanno le gambe corte.


L'amico Corrado Penna (fisico, docente presso l’Istituto Scolastico Superiore di Iseo), nel suo ampio dossier sulle scie chimiche (pag. 7, paragrafo 24), scrive:

"Faccio notare come il meteorologo Guido Guidi, intervenendo alla R.A.I. per "rassicurare il pubblico" sulla presenza della scie nel cielo, tenti di giustificare la presenza di scie persistenti: 'Se questa umidità è in aumento, se è molto consistente il contributo di umidità, le scie tendono a divenire sempre più larghe e noi usiamo dire che tendono a divenire persistenti e quindi anche a dare luogo a nuvolosità'.

Se ciò fosse vero ci sarebbero giornate (e nottate) in cui, vedendosi sempre scie persistenti (si notano bene con la luna piena), ci dovrebbe essere un’umidità in continuo aumento; peccato che l’umidità non può essere in continuo aumento dal momento che quando si arriva al punto di saturazione l’umidità non aumenta più. Quando l’umidità relativa arriva al 100% (saturazione) un eventuale carico di acqua che si aggiunga all’ambiente sotto forma iniziale di vapore condensa immediatamente portandosi allo stato liquido; come lo zucchero non si può sciogliere a volontà nell’acqua (ma ad un certo punto si deposita sul fondo non potendosi sciogliere) così il vapore acqueo non può mescolarsi in quantità arbitrarie all’aria e quindi l’umidità non può continuare ad aumentare.

La cosa veramente curiosa nelle parole del meteorologo è che egli precisa che le scie larghe e persistenti si formano 'se è molto consistente il contributo di umidità' e ciò vuol dire che siamo già in presenza di condizioni di alta umidità relativa. Di conseguenza nei giorni (e nelle notti) in cui vediamo scie formarsi in continuazione, se fossero davvero scie di condensa, dovremmo pensare che stiamo partendo da condizioni umidità relativa già alta, diciamo intorno al 60-70 %, e che quindi man mano che passa il tempo si arrivi a livelli di umidità relativa del 75, 80, 85, 90, 95, 100, 105, 110 % … peccato che il tasso di umidità relativa non possa salire oltre il 100% (massimo livello di umidità contenuto nell’aria). Mi dispiace, ma è come lo zucchero, non potete scioglierne 10 cucchiaini in una tazza di tè!

[...] Sono da notare le parole 'innocue velature' che sembrano rappresentare la tipica 'excusatio non petita': perchè mai si dovrebbe usare l'aggettivo innocuo per una foschia o per una lieve nuvolosità? Innocuo? Ma quando mai abbiamo sentito parlare di 'velature pericolose'? Innocue forse perchè non portano pioggia? Ma in tempi di siccità come questi la pioggia dovrebbe essere accolta con sollievo! Innocue velature? Questo è un tipico metodo per il lavaggio del cervello, per portare le persone ad associare inconsciamente le 'velature' portate dalle scie chimiche a qualcosa di innocuo, cosa che purtroppo è oltremodo falsa. Da notare altresì che, ultimamente, la pioggia viene considerata una sorta di iattura dai meteorologi, come se il potersi fare una passeggiata senza l'ombrello fosse più importante del rendimento dei campi coltivati: altra forma di condizionamento verbale per fare accettare la siccità indotta dalle scie chimiche?

Molto spesso mi è capitato di guardare le previsioni del tempo e vedere annunziate nuvole, nuvolosità diffuse, 'velature nuvolose' e di osservare invece cieli che sarebbero stati sereni senza l’intervento delle scie degli aerei, cieli che sono stati oscurati da un gran traffico di aerei che hanno portato con loro scie permanenti in espansione. I servizi meteorologici hanno quindi previsto con esattezza la velatura del cielo, ma era una velatura a tutti gli effetti meteorologicamente imprevedibile essendo artificiale, prodotto dall’uomo. Tutto ciò è spiegabile solo pensando che il servizio meteorologico dell’aeronautica militare (che fornisce i dati) sappia già in partenza qual è il tempo che si vuole provocare. Come potevano mai sapere che il traffico aereo avrebbe generato finte nuvole? Come fanno ad azzeccare le previsioni sulle “foschie/velature” tutte le volte in cui le nuvole sono portate da quello stranissimo traffico aereo? Guardate il cielo con costanza, seguite le previsioni meteo e scoprite da soli in mezzo a quale tipo di cospirazione ci troviamo di fronte.

Ci sono casi in cui al contrario le previsioni (persino quelle a breve termine) risultano così errate da fare venire delle forti perplessità. Forse chi ha formulato le previsioni non ha tenuto conto dei fattori di modificazione climatica artificiale? O Forse i progetti dei manipolatori climatici sono cambiati dopo che le previsioni erano già state formulate di modo tale che non c’era modo di fare la previsione giusta? Di sicuro, da quando è iniziata l’operazione clandestina di rilascio delle scie chimiche, le piogge sono diminuite e la siccità avanza e, se ci si allena a guardare il cielo, si percepisce come certe formazioni nuvolose che una volta portavano la pioggia adesso vengono dissolte dai composti irrorati dagli aerei".



Fonte: TankerEnemy.com


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lunedì, novembre 03, 2008

La ragnatela non è tessuta dal Rettile (articolo di Davy - Prima parte)

In questo periodo di stallo economico e sociale, trovare un’ideologia politica e religiosa consona ai propri e puri ideali, diventa sempre più difficile per chiunque abbia un minimo di coscienza.

Anche il pacifista che, fino a qualche anno fa, pensava che per combattere le illegalità sarebbero bastate parole e persone, ora, a distanza di anni e, dopo aver compreso quanto è facile comprare una persona, sarebbe lui stesso teoricamente incline a metodi radicali per estirpare la genia di quelli che tengono un piede in due staffe, persone che creano opposizioni inesistenti nel solito teatrino dei burattini.

Purtroppo, a questo punto, ci si rende anche conto che il teatro ha sempre più bisogno di spettatori e, nel contempo, si riscontra il fatto che, a volte, parenti ed amici vivono e combattono per pagare quel biglietto che li lega ad una poltrona molto comoda che viene posta a giustificare qualunque egoismo ed indulgenza nell’illusoria vita terrena.

L’adagiarsi sugli allori e gli agi garantiti da questa poltrona, anche se giustificati dal bisogno del “Dio Denaro” per vivere e del “Dio Sesso” per bilanciare lo status psichico, risulta paragonabile ad una ragnatela tessuta per motivare l’ambiguo legame a tali comportamenti, ma soprattutto per giustificare atti ed adesioni verso fattori innaturali quanto distruttivi per sé stessi e “parassitari” per chi si ha in torno.

Molti studiosi considerano questi fattori innaturali generati da un parassita ed è ormai inutile nascondere l’esistenza di interferenze aliene che, negli ultimi tempi, anche i media ufficiali sono stati costretti a divulgare tramite un’introduzione mediatica molto soffice che afferma la consistenza e veridicità di avvistamenti U.F.O., appoggiandosi addirittura alla diffusione di documenti militari e governativi. Questi dossiers ora spuntano magicamente fuori, come fossero funghi in un bosco.

La divulgazione ufficiale di questo problema, oltre ad essere stata attuata per confermare il fattore alla massa più incredula, è anche volta a dar maggior conferma a chi conosce e studia la situazione da diversi anni, ma, in particolar modo, serve a dirigere e catturare l’attenzione di quei tanti che sono andati un poco oltre le normali concezioni e che, secondo il programma occulto, dovranno illuminare l’immenso e macchinoso gregge ignorante in un futuro sempre più vicino.

Queste persone, che sono andate ben oltre la risposta che conferma l’esistenza di alieni e della propria anima tramite l’ipnosi regressiva, o specifiche letture, sono state nuovamente adagiate nella solita poltrona che spiega per filo e per segno il come e perché dell’anomalia riscontrata, ma ancora una volta, tali ricercatori non vogliono rendersi conto di essere sempre incollati alla ragnatela.

Andando un poco oltre le normali concezioni ed andando contro le teorie di ambigui ricercatori e scrittori conosciuti a livello mondiale che esprimono anch’essi il fattore parassitario per opera di entità aliene, si nota come una precisa causa che tende ad individuare il parassita: è ben radicata in libri e conferenze, finalizzati talvolta a screditare una determinata stirpe definita “rettile”. Analizzando gli eventi storici, le tradizioni e la natura dei personaggi a cui si riferiscono tali scrittori, sarebbe più opportuno associare certi riferimenti all’insetto anziché al rettile: la congruenza di questi adombramenti con fattori noti a pochi, ma persuasivi, darebbe risposte più adatte per riempire quei paradossali buchi che rimangono incolmabili per chi legge “coscientemente” I. o M.



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