domenica, marzo 29, 2009

Intervista radiofonica a Paolo Dorigo su Radio Base (by Zret)

Paolo Alvise Lorenzo Dorigo, militante ed intellettuale comunista, è nato a Venezia il 24 ottobre del 1959. Gli anni cruciali della sua vita, che lo hanno reso il simbolo della lotta contro le torture elettromagnetiche, sono quelli compresi tra il 1993 ed il 2006: infatti "in quel periodo fu incarcerato in seguito alla condanna per organizzazione di banda armata, attentato, rapina di autofinanziamento, porto e detenzione clandestini di armi da guerra, in relazione all’operazione firmata P.C.C.- B.R. (?) attuata contro la base di Aviano dell’U.S.A.F. il 2 settembre 1993. Il 4 gennaio 1996, per protesta, Dorigo si diede fuoco con 200 grammi di butano liquido. Fu operato al C.T.O. di Torino, seviziato per cinque giorni, operato in anestesia totale per sette ore e mezzo. Il 10 gennaio fu sottoposto ad un'operazione che durò due ore e un quarto e che vide l'installazione, a sua insaputa, di dispositivi atti a trasformarlo in una ‘radio umana’ inconsapevole". In seguito fu riconosciuta l’innocenza di Dorigo, ma dal 1996 egli è controllato e vessato attraverso strumenti tecnologici.

Non condividiamo i convincimenti materialisti di Dorigo: consideriamo l'ideologia comunista o, meglio, socialista (Socing…), almeno nella sue perverse realizzazioni storiche (ma sono le uniche), una delle numerose teste dell'Idra, insieme con le altre ideologie mondialiste, ambientalismo incluso. Sono dottrine create ed imposte dall'élite diabolica per calpestare, con il suo stivale chiodato, i popoli ed il pianeta. Tuttavia non possiamo esimerci né da una critica radicale ed implacabile del sistema né dalla solidarietà con Dorigo e con altre vittime di una violenza intrusiva perpetrata con armi tanto subdole quanto terribili.

Il progetto M.K. Ultra, la programmazione di candidati manciuriani, il controllo psicotronico sono realtà almeno sin dagli anni '50 del XX secolo, negli Stati Uniti, nell'ex Unione Sovietica ed altrove. Oggi la cronaca nera riferisce non di rado di omicidi apparentemente inspiegabili: tranquilli padri di famiglia ex abrupto massacrano la moglie ed i figli. Recentemente i media si sono soffermati su cani che hanno aggredito delle persone, a volte purtroppo con esito mortale. Tutto ciò - pensiamo - non è poi così lontano dall'atroce esperienza di Dorigo cui fu impiantato un corpo estraneo nell'orecchio interno. Oggi la tecnologia dei microprocessori ha conseguito una certa diffusione ed un tale livello di miniaturizzazione che è sufficiente l'impianto di un microchip in un cane per renderlo un animale mordace ed imprevedibile. E' sufficiente un'"innocua" vaccinazione o una distribuzione di nanosensori attraverso le scie chimiche per trasformare potenzialmente gli uomini in cavie da laboratorio. Non si può sottacere poi di tutti quegli strumenti che mirano ad una manipolazione mentale e psichica: televisione, psicofarmaci, onde elettromagnetiche di differente lunghezza e frequenza. Opporsi a questo condizionamento tentacolare, unguibus et rostris, è doveroso, possibile nonché segno di grandezza.

Proponiamo l'intervista rilasciata da Paolo Dorigo a Radio Base. La sua denuncia e la sua protesta contro i mostruosi apparati del potere non ci lascino indifferenti. Il file audio può anche essere scaricato da qui.



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venerdì, marzo 27, 2009

Caffarella: i veri colpevoli sono ancora a piede libero

Gruppo EveryOne: siamo convinti che i veri colpevoli siano ancora a piede libero.

I romeni in carcere hanno confessato, ma il loro dna non e' compatibile con quello rilevato sui vestiti della vittima e nel sangue di un pastore detenuto in romania. Ci si chiede inoltre che fine abbia fatto Ciprian Cioschi, riconosciuto con certezza dai fidanzatini.

“Che fine hanno fatto i 20 pastori romeni il cui aplotipo Y del DNA era identico a quello rinvenuto nei reperti biologici relativi allo stupro della Caffarella, avvenuto a Roma lo scorso 14 febbraio ai danni di una ragazzina 14enne?”. Se lo chiedono i leader del Gruppo EveryOne, Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, alla luce dei nuovi presunti sviluppi del caso, che hanno portato al fermo dei Rom romeni Oltean Gavrila e Ionut Jean Alexandru, inchiodati dagli esami del DNA - secondo gli inquirenti - e quindi rei confessi.

“Come hanno riportato tutti gli organi di stampa nazionali,” spiegano gli attivisti dell’organizzazione internazionale per i Diritti Umani, “due investigatori romani e un dirigente della polizia di Stato italiana erano sbarcati a Bucarest per ricercare gli autori certi dello stupro fra i figli e cugini di un pastore romeno detenuto in patria, il cui aplotipo Y del DNA combaciava con quello rinvenuto sui vestiti e sui tamponi vaginali della vittima. Una procedura corretta, perché è evidente che almeno uno dei colpevoli deve avere il DNA compatibile con quello del pastore”. Gli inquirenti hanno poi divulgato i risultati di 7 dei 20 test del DNA effettuati, tutti negativi.

Improvvisamente questa pista – come molte altre, altrettanto attendibili – è stata abbandonata dalle autorità. “Hanno arrestato il giovanissimo Alexandru e - dietro segnalazione del ragazzo - il 27enne Gavrila, annunciando che il DNA li incastrava. E' evidente, essendo solo due gli autori dello stupro, che il DNA di uno di loro avrebbe dovuto essere identico a quello del pastore romeno. Invece no. Quell'esame che identificava al di là di ogni dubbio uno degli stupratori è stato dimenticato e accantonato definitivamente: di certo non è compatibile con il DNA di Alexandru e Gavrila. Il riconoscimento da parte delle vittime e le confessioni, visto quello che è successo con Loyos e Racz, non rivestono di certo l'importanza del DNA”.

“E' una considerazione inquietante,” prosegue EveryOne, “ma fondamentale per comprendere i metodi utilizzati nelle indagini. Se sugli abiti della vittima vi era lo sperma del pastore romeno o di uno dei suoi stretti parenti, almeno uno dei due nuovi detenuti è innocente. A questo punto vi è da chiedersi se, contro il protocollo, gli inquirenti non abbiano semplicemente fatto un'incetta di mozziconi di sigaretta e materiale eterogeneo reperiti nell'area attorno al luogo del delitto, mettendo insieme un campionario di DNA senza alcun valore probatorio”.

In effetti questa procedura poco ortodossa e fuori protocollo sembrerebbe confermata da una dichiarazione pubblica apparsa sul quotidiano ‘Evenimentul Zilei’ da fonti della polizia romena, che hanno sottolineato che ‘esistono, d'altra parte, alcuni problemi legati al modo in cui sono state raccolte le prove sul posto’. “In questa maniera appaiono chiaramente forzate e non corrette” continuano Malini, Pegoraro e Picciau, “le procedure che hanno incastrato Gavrila e Alexandru, che in ogni caso sono lontanissimi dalle descrizioni dei fidanzatini: niente capelli lunghi, niente accento arabo, niente mutilazioni alle mani”. Ed è proprio quest’ultimo particolare – indicato dalla vittima dello stupro e dal fidanzatino come caratteristica evidente di uno dei due aggressori, monco di 3 dita di una mano – a riportare l’attenzione sulla misteriosa figura del romeno Ciprian Cioschi, 22 anni, originario di Botosani e conosciuto, nonché molto temuto, da Isztoika Loyos e dai Rom romeni dei campi romani di Tor di Quinto, nonché del campo alle spalle del “Santa Maria della Pietà”, al Trionfale.

“Ciprian Cioschi corrisponde perfettamente nell’altezza, nei capelli lunghi, scuri e folti e nella menomazione a una mano alla descrizione resa dalle giovani vittime,” affermano gli attivisti, “inoltre il compagno della vittima avrebbe riconosciuto, subito dopo l’aggressione, Ciprian Cioschi in una foto con 'assoluta certezza' come uno degli stupratori della fidanzatina. La Politia Romana (ossia le autorità poliziesche romene) diramava però in pochissime ore un a dir poco sospettoso comunicato da Bucarest, in cui si affermava che Cioschi era estraneo al fatto della Caffarella poiché era rientrato in Romania dall’Italia l’11 febbraio, tre giorni prima dello stupro, con un bus partito dalla stazione di Roma Tiburtina. Alibi, quest’ultimo, smontato dal quotidiano romeno ‘Cotidianul’: ‘Quel giorno poteva essere in Italia’, hanno affermato i cronisti di Bucarest, avanzando l’ipotesi – secondo alcune fonti – che il romeno avesse raggiunto la Romania solo il 16 febbraio”.

Nonostante ciò, la Questura di Roma non ha portato avanti alcuna indagine che implicasse un coinvolgimento di Cioschi nello stupro e ha provveduto a far cadere la cosa nel dimenticatoio, non rendendo mai noti gli esami del DNA che, secondo alcune indiscrezioni, sarebbero stati comunque effettuati sull’uomo. “Inoltre,” prosegue il Gruppo EveryOne, “non solo Ciprian Cioschi ha un fratello biondo molto simile a Isztoika Loyos, il ‘biondino’ ancora in carcere a Regina Coeli per calunnia e autocalunnia, ma, secondo quanto riporta un articolo de ‘La Repubblica’ del 9 marzo scorso, a firma Marino Bisso, ‘Qualcuno dice che sia un informatore della polizia di Bucarest. La questura nega che ci siano indagini su Ciprian anche se i suoi connotati fisici sono più simili agli identikit elaborati dai fidanzatini’.

Cosa dire poi dei cellulari delle vittime, che sarebbero stati sottratti dai due aggressori? Anche qui vi sono innumerevoli contraddizioni, che sottolineano quanto la Polizia italiana abbia operato in maniera discutibile: secondo gli Inquirenti romani, i violentatori sfilarono le schede ‘sim’ dai telefonini delle vittime e le buttarono tra i rovi del parco. Le tesserine sono state trovate, ma sono totalmente assenti dai reperti impronte digitali. Inoltre, cosa ancora più sconcertante, un uomo, mai intercettato – nordafricano, secondo alcune voci – avrebbe venduto uno dei cellulari rubati ai fidanzatini della Caffarella a un senegalese che gestisce un banco ambulante nel mercatino lungo via di Boccea.

Lì lo avrebbe comprato un italiano che, rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile, avrebbe detto di averlo acquistato pochi giorni prima. Secondo quanto riportano numerose agenzie di stampa, quando l’italiano avrebbe acceso il cellulare, gli investigatori lo avrebbero subito rintracciato, e da lui sarebbero risaliti al senegalese. Ma chi è l’uomo che avrebbe ceduto l’apparecchio al senegalese? Che fine ha fatto? I cellulari rubati ai fidanzatini erano due. L’altro, secondo indiscrezioni circolate a piazzale Clodio, sarebbe stato trovato in Romania e sarebbe poi stato recapitato negli uffici della Squadra Mobile romana. Sarebbe stato nelle mani di uno zingaro transilvano, che avrebbe detto di averlo acquistato da un connazionale. Anche in questo caso, niente più si è saputo a riguardo, e la vicenda dei cellulari è stata messa a tacere con un velo ancora più torbido e inquietante”.

Secondo Malini, Pegoraro e Picciau “Oltean Gavrila e Ionut Jean Alexandru potrebbero non essere altro che gli ennesimi capri espiatori di una vicenda che coinvolge misteriose figure di italiani e romeni che operano a stretto contatto, al di sopra della legge. La vicenda dai toni foschi e misteriosi della Caffarella è la dimostrazione palese” concludono “che in Italia sono oggi in pericolo il diritto e la democrazia, mentre crimini efferati vengono usati per incastrare innocenti - come accaduto per il caso di Romulus Mailat, condannato a 29 anni di carcere in base ad elementi probatori quantomeno inconsistenti - attribuendone le colpe a un’intera etnia, aprendo le porte a provvedimenti discriminatori e istigando il popolo italiano all'odio razziale e alla violenza etnica”.


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mercoledì, marzo 25, 2009

Rosario Marcianò intervistato da Fabio Volo su Radio DeeJay

Il 24 marzo Radio DeeJay, nella trasmissione curata da Fabio Volo "Il volo del mattino", ha mandato in onda una breve intervista (circa otto minuti) sul grave problema delle scie chimiche. Al telefono Rosario Marcianò (Straker).

La trasmissione è disponibile a questo link, dal quale può essere anche scaricato il file audio.



Riprendendo quanto giustamente evidenziato da bedevan, ricordiamo, a chi non avesse ancora compreso a fondo la questione che, quando si parla di scie chimiche, si fa riferimento a determinati fatti ed elementi:

- i velivoli interessati rilasciano scie a quote non canoniche, ovvero ben al di sotto degli 8.000 metri e quindi in condizioni non idonee alla formazione di contrails;
- gli aerei volano spesso in formazione e talvolta non rispettano le distanze regolari, ergo si tratta di aerei militari;
- le carte aeree dimostrano che questi aeromobili non seguono corrdoi corrispondenti ai voli civili;
- i dati delle radiosonde contraddicono la tesi secondo cui le scie sono frequenti e, tenendo conto di tale elemento, non dovremmo vedere affatto scie ogni giorno, ma solo di rado.

NOTA: qui di seguito è disponibile per la visione un montaggio audio-video inteso a documentare ampiamente quanto affermato nell'intervista.

Invitiamo tutti voi lettori di questo blog ad inviare una mail di ringraziamento a Radio Deejay, in particolar modo a Fabio Volo cui va il nostro riconoscimento per aver concesso un piccolo spazio al tema "scie chimiche". Un particolare ringraziamento va anche all'amico L.M.


CONTATTI per RADIO DEEJAY:

email: (diretta@deejay.it) oppure (produzione@deejay.it)

SMS: (347.3425220)

domenica, marzo 22, 2009

Tra 11/9 e Ruanda. L’incidente dei processi che non s’hanno da fare

di Pino Cabras - Megachip

Erano due donne coraggiose. Si trovavano entrambe coinvolte nel tentativo di far partire dei processi su due distinte vicende di stragi, due casi terribili e pieni di implicazioni politiche, molto scomode per certi poteri, ossia le stragi dell’11 settembre 2001 e le stragi in Africa centrale. Non hanno fatto in tempo a vedere un’ulteriore fase processuale con tanto di atti di citazione, deposizioni sotto giuramento, procedure rivelatrici. Non potranno vedere tutto questo perché sono morte lo stesso giorno, il 12 febbraio 2009, nello stesso incidente aereo, quello del volo 3407 Continental Connection, precipitato su un sobborgo di Buffalo, NY, U.S.A.

Arriveremo a ricordare chi erano queste due signore. Finora ci si dice che il ghiaccio sulle ali è stato la causa della sciagura in cui hanno perso la vita, assieme ad altre 47 persone. Qualcuno, però, come il «Times», ha cominciato a riportare il “mistero” di alcune circostanze dell’incidente, avvenuto con inspiegabile - per ora - subitaneità.

Una volta saputo chi sono le vittime, il profilo delle due donne più note ci pone subito qualche domanda sui dettagli del disastro, essendoci ormai abituati a notare troppi casi di prematura scomparsa legati alle vicende della Guerra Infinita.

Una delle due figure chiave è quella di Beverly Eckert. Suo marito era morto nel mega-autoattentato alle Torri gemelle. Per i familiari di ciascuna delle vittime dell’11/9, l’amministrazione Bush-Cheney non aveva badato a spese, arrivando a stanziare quasi 1,8 milioni di dollari per ogni caduto. In tutto, la compensazione a beneficio dei familiari delle vittime superava i 4 miliardi di dollari. C’era però una condizione. Per ottenere la somma sull’unghia, le famiglie dovevano esplicitamente rinunciare a perseguire qualsiasi ente americano (dal governo sino alle compagnie aeree). Lo U.S.A. Patriot Act bloccò per legge anche le possibili cause intentate nei confronti di aziende di sicurezza estere. I familiari delle vittime in stragrande maggioranza accettarono. Questo ‘bailout del silenzio’ risparmiò molte rogne alla premiata ditta Bush-Cheney.

Beverly Eckert invece si rifiutò di rinunciare alla ricerca della verità. Unendosi alle «Voci dell’11 settembre», disse a chiare lettere che non barattava il suo mutismo con i dollari del governo: «Il mio silenzio non si compra». Con quel pervicace impegno che abbiamo conosciuto in tanti casi in cui le madri e le mogli delle vittime hanno impedito che il potere evitasse di fare i conti con le sue responsabilità (quel genere di implacabile insistenza che abbiamo apprezzato ad esempio nelle madri di Plaza de Mayo nell’Argentina dei desaparecidos), anche la signora Eckert era diventata un’attivista energica impegnata in una causa difficile: la riapertura delle indagini sull’11/9. Con altri componenti del “Family Steering Committee” a suo tempo aveva redatto una lista di 100 domande da presentare alla Commissione sull’11/9. Insabbiate.

Essendo ovviamente insoddisfatta di quanto era uscito da quel porto delle nebbie, per smuovere le acque puntava molto in alto, a Washington. Solo una settimana prima di morire aveva ricevuto udienza dal presidente Obama per proporgli l’istituzione di una commissione federale, con poteri più penetranti sui testimoni da coinvolgere, a partire da Bush e Cheney.

Il movimento della Eckert premeva affinché non ci fosse nessuna remora per citare in una corte l’ex presidente, il suo potente vicepresidente, nonché tutti i massimi responsabili degli apparati d’intelligence e della sicurezza nazionale. La sua battaglia non si limitava a questo. Era sua anche la richiesta di declassificare quei documenti che sarebbero stati in grado di fornire alcuni definitivi chiarimenti sui fatti. L’impegno legale di Beverly Eckert spaziava fino alla contestazione dell’irregolarità che inficiava i tribunali speciali di matrice militare, quelle commissioni che portavano avanti l’abominio dei processi senza ‘habeas corpus’ a carico dei presunti terroristi, non solo quelli di Guantanamo. Sebbene il potere avesse sinora opposto resistenze legali efficaci rispetto alla sua azione, l’impegno di Beverly riusciva ad avere ancora un certo rilievo mediatico.

Interessante anche il profilo dell’altra vittima eccellente dell’incidente aereo. Si tratta di Alison Des Forges. Era un’eminente consulente del Tribunale Internazionale dell’O.N.U. che ha in carico i processi contro le autorità imputate dei genocidi dell’Africa centromeridionale, in Ruanda, Burundi e Congo. Profonda conoscitrice della storia dell’area dei Grandi Laghi africani, fin da subito fu capace di attirare i media e le istituzioni a livello internazionale affinché considerassero l’immane strage africana. Le sue deposizioni giurate furono molto rilevanti in occasione di decine di processi per genocidio presso alcune corti nazionali. Ma per lei il bersaglio grosso da raggiungere era un’affermazione internazionale del diritto umanitario.

Il suo libro sulla vicenda del Ruanda – il volume di riferimento su quel genocidio - aveva un titolo che, a questo punto, non può far altro che inquietarci ancora di più: “No witness must survive”. Nessun testimone deve sopravvivere. È stato anche il suo epitaffio.

Due donne coraggiose, impegnate contro poteri e complicità molto altolocate, hanno dunque perso la vita per straordinaria coincidenza nella stessa occasione, ossia il primo incidente aereo letale da oltre due anni negli Stati Uniti. Uno scherzo del destino che si è divertito a rallentare o accelerare l’agenda delle due signore, fino a trovare l’occasione giusta.

La causa dichiarata dell’incidente occorso al Dash 8Q-400 della Bombardier, ossia il ghiaccio sulle ali, si sarebbe determinata nonostante i piloti assicurassero – come risulta dalle registrazioni – di aver messo in funzione tutti i dispositivi, che evidentemente non hanno però funzionato.



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mercoledì, marzo 18, 2009

Scie chimiche su Controradio: trascrizione e commenti a cura di Corrado Penna

Proponiamo il resoconto con trascrizione integrale, contributi audio ed approfondimenti della trasmissione sulle scie tossiche mandata in onda dall'emittente toscana Controradio. Il fisico Corrado Penna ha, infatti, deciso con il fine di una maggiore divulgazione del problema di eseguire la trascrizione, grazie anche all'aiuto di alcuni iscritti al Comitato Tanker Emeny, dell'intervista rilasciata dal fisico stesso e dall'astronomo Comoretto (C.I.C.A.P.). E' stato un lavoro oneroso che merita di essere segnalato per l'importanza del tema, ricondotto alla sua reale ed inquietante portata dalle necessarie glosse aggiunte al testo delle interviste. E' un utile inquadramento che potrà poi essere sviluppato con la lettura di articoli e documenti.Di comune accordo, abbiamo deciso di disabilitare la funzione commenti a questo articolo.


[Note e commenti tra parentisi quadre evidenziati con un colore differenti; alcune precisazioni sono d'obbligo perchè per esigenze di tempo sono stato invitato ad essere sintetico]

i file mp3 della trasmissione si possono scaricare da questi due link: primo e secondo


Conduttore
Un classico della contemporaneità ai tempi della comunicazione totale e di internet, una comunità che si occupa di un fenomeno scientifico, parole come complotti, newsgroup, forum di discussione, contrapposizioni molto forti e violente, posizioni in forte contrapposizione, tentativi continui di discredito reciproco.

Stiamo parlando dell'annosa questione delle scie chimiche, annosa perchè trattata con una certa sufficienza negli ultimi anni fino a diventare motivo di imbarazzo anche in televisione.

Perchè un argomento viene liquidato come una leggenda metropolitana, da tanti della comunità scientifica, desta però insieme molto interesse e molta preoccupazione?

Perchè un argomento che viene liquidato come un tema classico dei complottisti viene trattato, non solo con un certo disprezzo da molti scienziati, ma anche con molto imbarazzo, come se non se ne potesse parlare?

Audio registrato: (da un servizo televisivo sulle scie chimiche andato in onda il 2 Maggio del 2006 sulla tv locale Cinque Stelle Sardegna)
Uno di loro in viaggio da Oschiri verso Olbia puntando gli occhi verso alto scorge un aereo che emette un fumo intenso al suo passaggio “sono le scie chimiche dichiara deciso al telefono” e chiede, possibile che nessuno ne parli?

[Il video di tale servizio televisivo potete vederlo a questo link]

Conduttore
È principalmente questa domanda a muovere questa trasmissione dopo il forum su controradio.it proprio sulle scie chimiche, che ha visto una partecipazione molto vivace, eufemisticamente parlando, di ben 1300 persone.

[Già, 1300 commenti, molti dei quali, come viene specificato più in avanti nel corso della trasmissione da un giornalista della radio, sono scritti da chi “non crede” alle scie chimiche e per avvalorare questa sua “opinione” scredita non tanto le idee di chi denuncia l’esistenza delle scie chimiche, ma le persone che le denunciano. E tale tattica di discredito dell’avversario, piuttosto che delle sue idee, è tipica di chi non ha argomenti validi da mostrare]

Che cosa sono le scie chimiche? Perché una parte importante della comunità scientifica liquida questo movimento che si occupa di questo fenomeno come complottisti?

È una domanda che abbiamo girato ad alcuni ospiti per cercare di capire meglio di che cosa si tratta.

Un ampio movimento che non riguarda soltanto il nostro paese ma altri paesi dell’Europa e degli Stati Uniti sostiene, attraverso soprattutto lo strumento della rete, producendo analisi studi e pareri di ricercatori e di scienziati, che le scie bianche lunghe prodotte dagli aeroplani in volo non sono scie di condensazione, che molti degli aerei che rilasciano queste scie non sono aerei civili o commerciali, che esistono centinaia di brevetti che riguardano la manipolazione e il controllo del clima, che esiste un progetto che si chiama progetto HAARP, ovvero un programma di ricerca nato per studiare le proprietà della ionosfera, e per studiare le proprietà di risonanza della terra e dell’atmosfera, ma che può essere utilizzato per provocare un cambiamento nella temperatura della ionosfera minimo e localizzato e che in fine in diverse parti del mondo in seguito alla presenza di queste scie sono stati rilevati metalli pesanti nell’acqua nelle polveri e nel terreno, come leggiamo da sciechimiche.org uno dei tanti siti che si occupa della vicenda.

Secondo i sostenitori delle scie chimiche, le scie sono:
-formate da composti tossici pericolosi per l'ambiente e per la salute, - vengono utilizzate per scopi militari e in relazione al controllo del clima
-si tratta di un fenomeno iniziato ad emergere verso la metà degli anni novanta che si è intensificato con l’arrivo del nuovo millennio
- e che infine esiste anche una campagna di disinformazione atta ad oscurare il fenomeno.

Ne abbiamo parlato per iniziare con il fisico Corrado Penna

Corrado Penna
Le scie di condensa sono un fenomeno rarissimo che avviene a grandi altitudini quando c’è molto freddo e grande umidità relativa, altrimenti se non ci fosse questa grande umidità relativa non ci potrebbe essere un fenomeno di saturazione dell’umidità e quindi non potrebbe esserci condensazione o brinamento: questa è una questione puramente fisica.

[Per ulteriori dettagli rimando a quanto già scritto nella quarta parte del mio dossier, vedi questo
link]

Conduttore
Anche se le temperature molto basse, ad altitudini come 10.000 metri sono usuali.

Corrado Penna

Sì, tranne che d'estate ovviamente.

[Per temperature molto basse si intende ovviamente, in questo contesto, basse abbastanza da innescare ad alta quota un fenomeno di condensa della scia, quindi al di sotto dei -40°, infatti se d'inverno i -40° si possono trovare a 7.500 metri di quota, d'estate le stesse temperature si possono trovare a un paio di km più sopra.
Ciò vul dire che gli aerei potrebbero rilasciare scie eventualmente solo a quelle quote alle quali però l’umidità relativa è generalmente molto bassa come possono comprovare questi dati delle radiosonde relativi al luglio del 2007 (ore 12):
10 luglio (giornata "eccezionale" in cui troviamo -40° di temperatura e 59% di umidità relativa a quota 8 km, a quote più elevate l'umidità relativa crolla con valori che vanno da 18% al 2%) , 11 luglio (alle quote in cui c'è una temperatura di -40° l'umidità relativa è compresa tra il 39% e l'1%), 12 luglio (i -40° li troviamo a 9.400 metri con umidità relativa del 52%, che per altro crolla al 38% scendendo fino al 6%) , 13 luglio (come sopra ma con umidità compresa tra 9 e 23); simili situazioni si verificano il 14 luglio , 17 luglio , 18 luglio , 19 luglio mentre i dati del 15 e 16 luglio non sono disponibili sul sito. Come precisato più avanti in nessuno di questi casi si possono formare scie di condensa. Da notare che i dati del 2008 non sono disponibili se non come media su 12 ore e quindi poco utili ad un accurato controllo.

Ricordo che il colonnello de Simone dell'aeronautica militare intervenendo a Voyager ammise che d'estate le scie di condensa sono un fenomeno molto raro (d'estate non sussistono infatti quasi mai le condizioni meteorologiche di grande freddo ad alta quota contemporaneamente alla forte umidità).

Ovviamente in una intervista in cui si cerca di condensare in poche parole un argomento piuttosto vasto, non potevo fornire informazioni così dettagliate; ecco cosa sottintendevano quelle poche parole "tranne d'estate ovviamente", al di là delle interpretazioni faziose che qualcuno ha cercato di farne]

In ogni caso il fenomeno deve essere contemporaneo, cioè: temperature molto basse e grande umidità relativa. In realtà se si controllano i dati delle radiosonde, l’umidità relativa, ad alta quota, generalmente è molto bassa, cioè raramente si trova questa umidità relativa al di sopra del 70%, quindi dal punto di vista meteorologico abbiamo dei dati: io ho controllato spesso i dati delle radiosonde e non c'era quasi mai la possibilità di creazione di una scia di condensa, mentre le scie nel cielo erano continue, a volte decine e decine nell'arco di una giornata.

[Questi di seguito sono i dati delle radiosonde che riportano umidità relativa e temperatura a differenti quote. Si tratta di una serie di dati raccolti dalla radiosonda di Milano Linate, la più vicina alla zona in cui abito e lavoro, in un periodo in cui si vedevano scie quotidianamente, almeno una ogni venti minuti, a tutte le ore del giorno. Sono dati relativi alle ore 12, quando il traffico di scie in cielo era uso intensificarsi. È il caso però di ricordare che si tratta di calcoli superflui: abbiamo prove del fatto che gli aerei incriminati volino a quote irrisoriamente basse come si può osservare quando essi attraversano i cumuli, nubi che si formano a quote comprese tra gli 800 e i 2.300 metri, dove le scie di condensa non si possono formare mai (vedi questo video).


1 febbraio ore 12
i -40° li si trova a partire da 7.000 metri ma dai 7.000 ai 12.000 metri l’umidità relativa è compresa fra il 26% ed il 49%, oltre i 12.000 metri l’umidità cala drasticamente (13% a 13 km di quota, poi diminuisce gradualmente fino a toccare il 2% di umidità relativa a 16 km di quota), quindi non c’è nessuna possibilità che si formi una scia di condensa.

i dati del 2 e del 3 febbraio mancano come potete vedere sostituendo al link precedente due volte le cifre 0212 al posto delle cifre 0112.

4 febbraio ore 12
le uniche condizioni a stento favorevoli al formarsi di eventuali scie di condensa sono a circa 7.500 metri di quota; non sono quote a cui abitualmente circolano gli aerei commerciali, che passano a quelle quote solo in fase di atterraggio o decollo


5 febbraio ore 12
nessuna possibilità di creazione di scie di condensa (alle quote in cui fa abbastanza freddo c’è poca umidità)

6 febbraio ore 12
nessuna possibilità di creazione di scie di condensa a nessuna quota (l'umidità relativa ad alta quota è compresa tra il 22% ed il 38%)

7 febbraio ore 12
nessuna possibilità di creazione di scie di condensa a nessuna quota (l'umidità relativa è inferiore al 40% a qualsiasi quota superiore ai 4.000 metri)

8 febbraio ore 12
nessuna possibilità di creazione di scie di condensa

9 febbraio ore 12
nessuna possibilità di creazione di scie di condensa

10 febbraio ore 12
nessuna possibilità di creazione di scie di condensa

11 febbraio ore 12
finalmente troviamo un giorno in cui le scie di condensa allla quota di sorvolo degli aerei si potrebbero formare! Ma è l'unico perchè dopo non troviamo più condizioni favorevoli alla formazione di scie di condensa nei giorni successivi (sempre alle ore 12):
12 febbraio ; 13 febbraio ; 14 febbraio ; 15 febbraio ; 16 febbraio ; 17 febbraio ; 18 febbraio ]

Conduttore
Questo secondo la vostra lettura dei fatti da cosa deriverebbe?

Corrado Penna
Beh il progetto ovviamente non è nostro e quindi non possiamo esattamente conoscere le finalità del progetto, ma possiamo rilevare quello che si vede anche ad occhio nudo ossia … oggi, per esempio, fra le 07 e le 11:30 non si è visto nessun aereo nel cielo. Ho avuto la possibilità di guardare dal balcone di casa mia, continuamente, non si è visto un aereo né con la scia né senza. Improvvisamente alle 11:30 sono passati voli ogni 3 minuti con scia. Le altre mattinate nello stesso arco di tempo, passavano decine di aerei.

Conduttore
Sono le 12:12 minuti primi di mercoledì 11 marzo, anche a Firenze , lei sta parlando da Brescia, anche a Firenze noi abbiamo osservato la stessa cosa che dice lei, mentre invece ieri no. Ieri è stata una giornata dove il cielo era completamente strisciato.

Corrado Penna
È successo lo stesso qui. Lunedì addirittura per quasi tutta la giornata non si è visto un aereo in volo, non si è visto un aereo nel cielo né con la scia né senza. La domenica prima se ne sono visti decine e decine, le scie si erano allargate fino a coprire completamente il cielo. Se questa è una cosa normale, veramente io allora sono un pazzo totale.
Cioè, io non ho mai visto anni fa 2, 3 ,4, 10, 7, 15 anni fa scie di aereo che si espandono fino a coprire completamente il cielo. In questo anno le ho viste, per altro se lunedì non vedo nessun aereo nel cielo,e domenica ne vedo centinaia, e poi martedì ne vedo decine e decine, e mercoledì per quattro ore non vedo nessuna aereo in cielo, mentre negli altri giorni nelle stesse ore ne vedevo decine, questo è un chiaro segno che non può essere traffico civile, non può essere un normale traffico civile. Evidentemente è un traffico che è legato a delle operazioni militari che vogliono essere segrete e se si guarda con un buon cannocchiale o con un buon binocolo come sono fatti questi aerei, si vede che non hanno segni identificativi. Cioè non ci sono livree delle compagnie a cui dovrebbero appartenere, non c’è nessun segnale di riferimento, e questo è illegale quindi se uno vuole controllare, anche con un buon binocolo, se ne può accorgere.

[A tal proposito consiglio di guardare la foto qui sopra (fare click su di essa per vederla ingrandita) e
questo video]

Spesso con un buon binocolo si può vedere addirittura che queste scie non vengono fuori dal motore.

[Nel video indicato a
questo link potete vedere la prova di quanto scritto sopra, un aereo che vola basso e che rilascia scie che non fuoriescono dal motore (come potrebbe essere se fossero scie di condensa). Come ho spiegato abbondantemente a questa pagina del mio dossier, spesso non vuol dire sempre, dato che la maggior parte dei dispositivi elrogatori in uso per disperdere le scie chimiche è montato sul motore in modo da trarre in inganno. Visto l'alto numero di aerei che irrorano, anche una quota del 15 o 20 per cento di scie che non provengono dal motore permette potere osservare spesso questa prova decisiva con un buon binocolo o cannocchiale. Conferma di quanto da me affermato viene addirittura dalle mozioni contro le scie chimiche approvate da due consigli comunali romagnoli nelle quali è scritto testualmente

nel nostro territorio provinciale e comunale, da alcuni anni e in modo sempre più intenso, vengono rilevate scie chimiche (chemtrails), rilasciate da aerei militari non meglio identificati;- diversamente dagli aerei civili, i quali su rotte predeterminate rilasciano scie di condensazione, le scie chimiche riscontrate sono di natura gelatinosa e vengono nebulizzate da aerei che volano a bassa quota e sono irrorate nell’aria attraverso sistemi di distribuzione ben visibili con normali cannocchiali;

chissà cosa ci guadagnerebbero questi consiglieri comunali (appartenenti a differenti partiti politici) a denunciare le scie chimiche se fossero veramente una bufala? Per chi avesse dubbi sull'autenticità del documento esso è disponibile on line sul sito del comune di Sant'Arcangelo di Romagna a questo indirizzo
questo link e qui c'è una copia "congelata" con freezepage]

Allora il problema delle scie chimiche se esistono o non esistono sta solo nel coraggio delle persone di volersi mettere ad osservare il cielo ogni mezz’ora per diversi giorni, e magari anche per diverse settimane. Io quando ho scoperto il fenomeno, l’ho osservato continuamente appena potevo per due mesi di seguito. Se la gente avesse il coraggio di fare altrettanto non avrebbe nessun dubbio.

Conduttore
La vostra supposizione riguarda il fatto che le scie chimiche contengano sostanze chimiche quali
sali di bario, ossido di alluminio, torio ed altri metalli pesanti che sono dannosi per l'ambiente per la nostra salute e sono in pratica degli esperimenti utilizzati per scopi militari e in relazione con il cosiddetto progetto HAARP. Mi conferma quello che le ho detto, e mi spiega cos'è questo progetto?

Corrado Penna
In Alaska esistono circa 200 antenne molto grandi, veramente altissime, che emettono onde elettromagnetiche su diverse bande di frequenza , principalmente microonde. Con una intensità altissima, tant’è che sono state utilizzate per scandagliare il sottosuolo della Luna.

[Maggiori informazioni sull'utilizzo spaziale di HAARP sono disponibili a
questo link, informazioni su HAARP e sulla sua pericolosità le trovate su questo dossier].

Per quanto ne sappiamo queste onde elettromagnetiche, possono essere utilizzate per fini militari (per scoprire ad esempio delle basi segrete sotterranee, per dare un applicazione pratica, ma potrebbero anche essere utilizzate in un’altra maniera). Il sospetto molto forte, chiaramente non abbiamo la certezza assoluta, ma il sospetto molto forte è che è che alcune di queste frequenze possono interferire addirittura con le capacità mentali, nel senso che possono indurre dei sentimenti, e quindi servire addirittura al controllo mentale.

[Nel 2002, il Parlamento Russo, la Duma, ha rilasciato un documento firmato da 188 deputati nel quale si sostiene che : “[H.A.A.R.P. è, ndr] un esperimento su vasta scala, e al di fuori di ogni controllo internazionale, per guastare gli apparecchi di comunicazione installati su mezzi e missili spaziali: un’arma capace di provocare gravi interruzioni sulle reti elettriche, sugli apparecchi di pompaggio degli oleodotti e di provocare danni alla salute mentale di popolazioni di intere regioni”. Per altro i brevetti per la modificazione mentale esistono già da tempo; uno di essi potete visionarlo in inglese, si tratta di un brevetto USA per il controllo mentale che utilizza micro-onde, il silent subliminal presentation system, mentre ulteriori informazioni sulle antenne nascoste ed il controllo mentale possono trovare presso questo altro video in inglese, parzialmente tradotto e trascritto in italiano]

Ripeto, noi non abbiamo certezze su quelli che sono gli scopi di queste operazioni, possiamo immaginarli. Uno scopo molto più probabile e molto più evidente è quello del controllo meteorologico. Adesso si vedono in cielo delle nuvole, che sono stranamente ondulate, è come se ci fosse la sovrapposizione di un onda sinusoidale sopra queste nuvole, cose che non si sono mai viste. E queste cose possono succedere solo se c’è campo elettromagnetico che modula le nuvole

[Vedi qui]

È possibile, e ci sono anche ricerche del CNR, modulare il tempo, modificare il clima, sia con la dispersione di aerosol, che con l’uso di onde elettromagnetiche.

[Non posso che rimandare all’analisi di una pagina web del CNR che ho commentato alla fine di
questa pagina del mio dossier]

A quanto pare, questa modificazione climatica, per quanto proibita per legge, sta andando avanti.
Non per niente c’è un Protocollo d’intesa tra Italia e Stati Uniti del 2003 che appunto è un Protocollo per la sperimentazione di strumenti per la modificazione climatica. A quanto pare non si tratta di sperimentazione ma di un continuo uso di questi strumenti sia per modificare il clima che per altre finalità.

[Il documento era presente sul sito del Ministero italiano ed anche sul portale statunitense, ma ora non ve n'è più traccia. Sarà forse perchè il Ministro della "Difesa" La Russa ha negato, nella sua vacua risposta all'ennesima interrogazione parlamentare sulle scie chimiche, l'esistenza di tale accordo Italia-U.S.A.? Se il documento, stando alle affermazioni di molti disinformatori, non ha nessuna rilevanza dal punto di vista delle irrorazioni chimiche, per quale motivo è stato fatto sparire dai siti ufficiali? Fortunatamente, conoscendo come vanno queste cose, i gestori del sito tankerenemy lo hanno salvato ed è quindi consultabile a questo link]

Conduttore
Il progetto Haarp è un programma di ricerca nato per studiare le proprietà della ionosfera, ufficialmente ha come scopo l’appunto lo studio della proprietà di risonanza della terra e dell'atmosfera, però può essere utilizzato anche per provocare un cambiamento nella temperatura della ionosfera minimo e localizzato. Controllo del clima. In Sardegna ad esempio dove ci sono o c'erano basi militari importanti, il fenomeno delle scie chimiche è molto significativo se non sbaglio.

Corrado Penna
Le persone che conosco e che vivono in Sardegna e che riferiscono quello che vedono nel cielo: l'irrorazione chimica in Sardegna è molto più alta che in altre zone. Ci sono moltissime basi militari, probabilmente la Sardegna è dal punto di vista geoclimatico molto importante, e quindi il controllo del clima passa attraverso un controllo di quello che succede, delle perturbazioni che passano sopra la Sardegna. Sicuramente il cielo sardo da quello che sappiamo tramite tutti gli attivisti che osservano il cielo continuamente, è un cielo veramente orribile, continuamente strisciato da queste orribili scie chimiche che spesso coprono quasi totalmente o totalmente il sole.

Audio registrato (previsioni del tempo del meteorologo Caroselli)

“Per chiudere il tempo di domani:delle strisce di nubi, parte del centro sud, e isole con tendenza con delle schiarite al centro.Grazie per l'attenzione a domani” .

[Tipico esempio di lapsus frudiano? In ogni caso potete vedere la registrazione video di queste previsioni (o annunciazioni) del tempo a questo link ]

Corrado Penna
Bisogna capire anche dal punto di vista storico, l’uso delle scie chimiche è già stato applicato diverse volte, addirittura pubblicamente ammesso. In Gran Bretagna nel 2002 sul giornale Guardian, che è un giornale molto famoso e molto diffuso in Gran Bretagna, è comparso un articolo in cui si riferivano le ammissioni ministeriali per esempio l’esperimento con particelle fluorescenti, aerei che volavano da una parte all'altra dell'Inghilterra sganciando sulla popolazione quantità enormi di zinco e cadmio. Poi ci sono tutta una serie di esperimenti con armi biologiche e armi batteriologiche, veleni dispersi sulla popolazione inglese.
Il titolo di questo articolo è "Una grande parte della Gran Bretagna fu esposta al contagio di batteri irrorati nel corso di esperimenti segreti", quindi le cose sono state fatte, è un dato storico,quindi non si può pensare che i piloti non potrebbero mai farlo, o che il governo non potrebbe mai farlo. Abbiamo prove storiche che è stato già fatto non c’è niente di strano a pensare che queste cose siano state riproposte in grande stile anche perchè le dichiarazioni del governo inglese sono state: “su quello che stiamo facendo adesso non rilasciamo dichiarazioni”

[Il testo completo di tale articolo lo potete trovare in
questa appendice al mio dossier; da notare che nessun intervento, da parte dei negazionisti, nella diretta telefonica successiva ha mai toccato questo tasto scottante, quando la verità brucia è meglio dimenticarla. Riporto qui alcuni stralci dell’articolo:

Un capitolo del rapporto “Gli esperimenti con particelle fluorescenti” rivela come tra il 1955 ed il 1963 aerei volarono dal nord-est dell’Inghilterra alla punta della Cornovaglia lungo le coste meridionali e occidentali, sganciando sulla popolazione enormi quantità di solfuro di zinco e cadmio [vi ricorda niente? N.d.T.]. I composti chimici andarono alla deriva per miglia nell’entroterra e la loro fluorescenza permise di monitorarne la diffusione. In un altro test, durante il quale si utilizzò solfuro di zinco e cadmio, un nebulizzatore fu rimorchiato lungo una strada vicino a Frome, nel Somerset, dove riversò il composto chimico per un’ora.

Mentre il Governo ha insistito nell’affermare l’innocuità di tale composto chimico, il cadmio è riconosciuto come una causa di cancro al polmone e durante la Seconda Guerra mondiale esso fu considerato dagli Alleati come un’arma chimica.

In un altro capitolo “Esperimenti di copertura di grandi aree”, il Ministero della Difesa descrive come tra il 1961 ed il 1968 più di un milione di persone lungo la costa meridionale dell’Inghilterra, da Torquay alla New Forest [Foresta Nuova], furono esposte a batteri fra i quali e.coli e bacillus globigii, che simula l’agente dell’antrace. Questi rilasci provennero da una nave militare, la Icewhale, ancorata di fronte alla costa del Dorset che spruzzò i microrganismi in un raggio di 5-10 miglia.

Il rapporto rivela anche dettagli degli esperimenti DICE nel Dorset meridionale tra il 1971 ed il 1975. Questi esperimenti hanno coinvolto scienziati degli Stati Uniti e del Regno Unito che spruzzarono nell’aria massicce quantità di batteri di serratia marcescens, insieme ad un agente che simulava l’antrace ed al fenolo
].

Conduttore
Dal tg1, un servizio andato in onda nel maggio del 2007, realizzato dal corrispondente da Mosca:

Gli esperti russi sarebbero maestri nel controllare le condizioni meteorologiche per evitare che pioggia e maltempo possano rovinare importanti manifestazioni. Come fanno ce lo spiega il corrispondente (Alessandro Cassieri)

"Sembrava una leggenda metropolitana e invece era un segreto finalmente svelato, riuscire a non far piovere là dove il cerimoniale entrerebbe in crisi, ieri durante le celebrazioni del 9 maggio. Poggia su mosca dicevano le previsioni e invece nulla. Putin e i maggiorenti hanno potuto rimanere sulla piazza rossa senza ombrello, grazie a 12 aerei che hanno sorvolato il centro della capitale scaricando sulle nuvole un composto fatto di azoto iodio e argento, miscela non si sa quanto ecologica ma efficace, e soprattutto sperimentata. in un paese in cui i fenomeni atmosferici sono estremi, la pioggia può diventare un vero problema. Se ne resero conto anche i leader del G8 l'estate scorsa a San Pietroburgo, pioggia a dirotto ovunque tranne che sulle loro teste. Allora si vociferò che fosse merito degli aerei antipioggia,adesso sappiamo che non era solo propaganda."

[P
er chi fosse interessato il video di questo servizio del TG1 è reperibile a questo link]

Conduttore
Non è d’accordo Gianni Comoretto dell'osservatorio astrofisico di Arcetri..

Ed ecco alcuni stralci dall'intervista a Gianni Comoretto
... nessun meteorologo al mondo, nessun fisico dell'atmosfera, nessuno specialista di queste cose, nessuna persona che, neanche nessun fisico che sia andato a rifare i conti, perchè sono conti che uno può fare, con una laurea in fisica uno se li fa i conti, nessuno ha mai trovato niente di anomalo finora.

[
Ecco qui, come da copione le insinuazioni al limite dell'insulto, ben sapendo che a controradio sarei stato intervistato io prima dice una menzogna “nessun fisico che sia andato a rifarei conti”, poi insinua “con una laurea uno se li fa i conti”, i conti ci sono, fatti e rifatti sul mio dossier, per esempio alla solita dossier parte 4 del mio dossier (e non c'è neppure bisogno di una laurea per farli, sono sufficienti la matematica e la fisica del liceo). E perchè dice nessun meteorologo quando Scott Stevens da tempo denuncia la manipolazione climatica? E perchè quando glielo si fa notare non sa fare di meglio che insultare anche Stevens?
E perchè si rimangia le parole dette in radio, ovvero nessun fisico che sia andato a rifare i conti? Perchè ha bisogno di insultare, denigrare, compatire i miei allievi? Forse perchè non ha argomenti migliori? Forse perchè sa benissimo che quei conti sono esatti e che l'unica arma che possiede per evitare che la gente li legga è quella del discredito? Anche dei calcoli che dimostrano le quote infime di sorvolo di questi aerei con scia non sa dire altro che non sono intelligenti; che dire, forse la trigonometria si è istupidita nel corso degli ultimi anni ...
Poi c'è la solita affermazione scontata che le scie si vedrebbero adesso con più frequenza perchè il traffico aereo è aumentato, ma l’avvistamento di queste scie si è presentata nel nuovo millennio (la diffusione delle scie è iniziata intorno al 2003, e l’exploit è arrivato all’inizio del 2008) mentre i dati tratti dal sito assaeroporti.it sono che i voli del 2000 sono stati 1.395.320 e quelli del 2007 1.723.086. In percentuale l’incremento risultante è del 23,5% (circa 25%, ovvero un aumento di 1 su 4) e quindi per favore non prendiamoci in giro. Ciò significa che se veramente le scie permanenti che vediamo nei nostri cieli fossero “un fenomeno naturale che è sempre esistito” se oggi vediamo spesso 5 scie nel cielo alla fine del secolo scorso ne dovevamo vedere 4.
Provate allora a cercare fotografie nei vostri album di famiglia (non nei siti di chi nega le scie chimiche, ma a casa vostra, dove siete sicuri che nessuno abbia truccato le foto) e cercate queste benedette scie: quando non le troverete nelle fotografie dei cieli del 1990 o del 1980 forse vi convincerete
]

altro stralcio dall'intervista a Gianni Comoretto
... quest'acqua su in quota dove stanno gli aerei fa freddo, condensa e poi questo succede sempre, praticamente è raro che non si formi una scia di condensa.
[I dati delle radiosonde del febbraio 2008 sopra riportati contraddicono questa affermazione, e sono dati, non ragionamenti; chissà se per il signor Comoretto questi dati sono poco intelligenti!]

altro stralcio dall'intervista a Gianni Comoretto
un jumbojet a 10000 metri è grande quasi come la luna piena, sembra bello grosso che ci vedo bene i motori quando mi passa sulla testa
[questa frase credo si commenti da sola, vedere bene i motori di un aereo quando vola a 10 km di quota?!]


altro stralcio dall'intervista a Gianni Comoretto
Ecco se l'aria è secca, la scia dopo qualche secondo, dopo qualche minuto evapora, se l'aria è umida, l'umidità dell'aria si deposita sulla scia e quindi la ingrossa addirittura, e succede che la scia rimane anche ore.

[Se l'aria è secca non ci sono le condizioni di saturazione, e la scia non si forma nemmeno, il vapore acqueo che esce dal motore diffonde nell'atmosfera e basta, lo afferma persino il libro di Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l’UAI (Unione Astrofili Italiani) (Gremese Editore – 2006 – pag 86)

Per altro quanto durano le scie di condensa? La risposta è implicita nel seguente passaggiotratto dal testo The Camouflage Handbook, AAFWAL-TR-86-1028 (Wright-Patterson AFB, Ohio: Air Force Wright Aeronautical Laboratories, 1986)
“La lunghezza e l’intensità di una scia di condensazione dipendono dalle condizioni atmosferiche, dal tipo e dalla velocità dell’aereo. Le tipiche scie di condensazione variano dai 9 ai 28 Km. (da 5 a 15 miglia marine) di lunghezza, e una trentina di metri di diametro. Le scie di condensa si formano generalmente tra 7500 e 18000 metri di altitudine, a temperature molto basse (-40 °C).”

Facciamo adesso un semplice calcolo fisico-matematico (chissà se è un calcolo intelligente!) : se la velocità è data da v=s/t (spazio percorso diviso il tempo impiegato a percorrerlo) invertendo tale formula si ottiene t=s/v (il tempo di percorrenza è uguale allo spazio percorso diviso la velocità) e quindi un aereo che viaggia ad una velocità di 600 km/h (tipica velocità di crociera) per percorrere 9 km impiega un tempo pari a 9/600 ore = 0,015 ore = 0,9 minuti =54 secondi, mentre per percorrere 28 km impiega un tempo pari a 28/600 ore = 2,8 minuti = 2 minuti e 48 secondi. Se per caso un aereo viaggiasse ad una velocità molto più bassa (ad esempio 300 km/h) in base ai dati riportati nel suddetto libro otterremmo dei risultati doppi dei precedenti, ma sono ben pochi gli aerei che volano a simile velocità. Abbiamo quindi la conferma che le tipiche scie durano di norma un minuto, al massimo 5. Di conseguenza un cielo oscurato da 40 “scie di condensa” persistenti per ore (o anche solo per un’ora) è assolutamente a-tipico, a-normale, un fenomeno spiegabile solo in termini di irrorazione artificiale].

Piccola parentesi. A questo punto potrei scrivere un trattato di cento pagine per confutare punto per punto le affermazioni dei negazionisti delle scie chimiche, ma finirei per fare per assurdo il loro gioco. Essi infatti vorrebbero che la gente non guardasase il cielo fidandosi delle rassicurazioni lette su un sito od ascoltate alla radio. Mettere calcoli su calcoli a confronto spesso confonde la gente, anche perchè non sono molti quelli che conoscono abbastanza bene la fisica. Ho messo qui alcuni calcoli fisici e matematici (per altro relativamente semplici, da liceo) ma la migliore prova dell'esistenza delle scie chimiche consiste (lo ripeto fino alla noia) nell'osservazione continuata del cielo.
Quando un anno fa ho aperto gliocchi sulle scie chimiche c'è stato un momento in cui mi sono perso tra relazioni ingegneristiche sul funzionamento dei motori e relazioni apparentemente specialistiche su chi parlava di scie di condensa e chi di scie chimiche. Poi ho scoperto che (a parte i cacoli ed i dati sopra riportati) guardare il cielo con costanza toglie ogni dubbio. Lo scopo di chi parla di scie di condensa è proprio quello di creare confusione tirando in ballo in maniera scorretta dati, grafici, numeri, percentuali, qualsiasi cosa possa fare confondere una persona non troppo determinata o non troppo ferrata in questioni scientifiche. Se invece di consultare grafici e tabelle la gente osservasse il cielo e vedesse scie a zig zag (aerei civili?), scie che non fuoriescono dal motore, aerei con scia in formazione militare, se la gente osservasse come il cielo si copra letteralmente di bianco man mano che l'operazione va avanti e le scie si espandono non avrebbe più nessun dubbio. Ho raccolto alcune di queste prove nel mio video visionabile a questo link.

Il signor Comoretto nega che ci siano state giornate in cui gli aerei nel cielo sopra le nostre teste (almeno al centro nord dove il fenomeno è più rilevante) siano passati dai soliti 100 al giorno a due o tre al giorno, dicendo che in certi giorni non ci sarebbero state le condizioni per la creazione di scie di condensa e quindi senza scia gli aerei sarebbero stati meno evidenti.

Chi ha osservato il cielo di continuo in questi mesi sa qual'è la verità, e può testimoniare come diventi finalmente bello il cielo quando si ferma l'irrorazione, e come l'azzurro ormai scomparso dai nostri cieli si riafffacci timidamente in quelle circostanze.

Chi osserva il cielo ha visto spesso questi aerei dissolvere le nuvole, come testiminano anche gli
agricoltori ed i sindaci spagnoli della regione di Sora. Com'è possibile che della normale condensa di vapore acqueo dissolva le nubi? A queste domande non si vuole rispondere, si preferisce sorvolare.

Non credete a chi vi dice "non vale la pena guardare il cielo, è tutto normale", guardatelo, volgete gli occhi al cielo, più spesso che potete, e scoprirete da soli qual'è la verità.

Da notare che al microfono aperto è stato un crescendo di interventi quasi a senso unico con piloti, geologi ed altri uomini del settore che telefonavano dai 4 angoli del mondo (come se la seconda parte della trasmissione fosse stata in qualche modo "pilotata", chissà se è stata l'organizzazione di persone assoldate allo scopo di disinformare che ha funzionato bene o se è stato utilizzato qualche altro mezzo più subdolo per riuscire ad essere presenti in massa nella diretta).

Alcuni ascoltatori sono stati incuriositi da questo comportamento a dir poco complottista: come mai tutta questa attività di gente del settore che si collega al pc da ogni parte della terra solo per smentire una presunta bufala?

Ve lo immaginate un gruppo astrologi italiani che si trovano all'estero e che si collegano ad internet per sputtanare l'astrologia e le previsioni degli oroscopi durante una trasmissione radiofonica di una radio locale? E che dire delle insinuazioni al limite dell'insulto nei confronti dei deputati che hanno fatto le interrogazioni parlamentari, a cui è stato testualmente detto e queste persone che non hanno studiato, come questi dei verdi o i deputati che notoriamente non vanno in parlamento perchè sono intelligenti, i deputati vanno in parlamento perchè son capaci a prendere i voti, essendo notoriamente delle persone non acculturate che fanno queste interrogazioni parlamentari che non hanno un senso fisico, non hanno un senso scientifico? (d'altronde nel tentativo patetico di screditare quanto da me detto a controradio c'è chi insinua addirittura che io non abbia la laurea in fisica, e chi fa sottili distinzioni sul fatto che mi sia laureato col massimo dei voti ma fuori corso).
E che dire di quella "testimonianza" di una persona che ha visto una "scia di condensa" raso terra partire dalle ali confondendo volutamente un fenomeno fisico aerodinamico con uno termodinamico (che per altro non avviene MAI a bassa quota?)

Riscrittura orwelliana delle leggi della fisica ... Ma ritorniamo ad un interessante passaggio della trasmissione che fornisce ulteriori dettagli per comprendere quanto affermato.


Conduttore
Ed infine il forum Controradio.it, 1300 persone, un linguaggio alle volte violento, una serie di dubbi nati proprio sulla difficoltà di trattare l’argomento “scie chimiche”. Gli animatori della sezione di Controradio.it, “Il quinto elemento” che si è occupato della vicenda, Pepe Ramone e Cristian Contini.

Cristian Contini
Quando si iniziano a toccare certi argomenti succede una cosa un po’ classica in tutti i forum, e in tutti, diciamo, anche UseNet è un esempio tipico, in cui qualcuno solleva un argomento un pò spinoso, che siano in questo caso le scie chimiche o altri argomenti e normalmente arrivano dei controinformatori o dei disinformatori a scelta, cioè arrivano dei gruppi organizzati, non organizzati, non si sa, che iniziano a fare una strategia abbastanza classica ovvero piuttosto che parlare del merito, cioè iniziano a parlare del merito e finiscono regolarmente ad attaccare ad-personam, iniziano a fare diciamo quello che si chiama “rumore di fondo”, comprese anche persone che dicono di appoggiare un certo argomento, in realtà fanno la parte dei pazzi furiosi ovvero dico che le scie chimiche sono un fenomeno esistente ma dico anche che sono stato rapito dagli alieni, dico anche che vedo la Madonna tutti i giorni, automaticamente scredito l’argomento di cui sto parlando, perché faccio proprio la parte di quello che ci crede ma crede anche in altre cose quindi tutto delirio e niente di vero.

Conduttore
Con Cristian Contini su “Il quinto elemento” c’è Pepe Ramone che ha animato questa parte de “Il quinto elemento” di Controradio.it, una parte del sito internet che ha attivato un forum sulle scie chimiche. Il risultato è stato strepitoso perché ci sono stati 1300 risultati, 1300 post.

Pepe Ramone
Questo era già successo, ne avevamo parlato ne “Il quinto elemento” poi abbiamo deciso di aprire il forum. Inevitabilmente, tutte le volte si tocchi questo argomento e questo succede, come diceva Cristian, su qualsiasi sito si possa trovare su Internet sull’argomento, si viene screditati scientemente e costantemente da un gruppo di personaggi, persone, chiamiamole persone, legate a precisi ambienti e questo, francamente, a me che non ho una posizione certa e non sono certo un talebano delle scie chimiche ma mi pongo semplicemente delle domande legate alla mia osservazione mi fa pensare ancor di più. Ora faccio lievemente l’esempio delle persone che hanno scritto sul forum di Controradio che siamo stati costretti a chiudere poiché il tono della conversazione era veramente degenerato. Abbiamo esperti di robotica wireless, ditte che lavorano su microchip, radiofrequenze e riconoscimenti biometrici, consulenti ambientali, gente che lavora in ditte di tecnologia su ultrasuoni e raggi X, esperti di information tecnologies, gente che si occupa di radioastronomia, insomma curriculum di tutto rispetto ed esperti di materia, francamente che legati al quadro che ci stiamo facendo della situazione ci creano ancora più dubbi più che fugarceli.

Cristian Contini
Non producono un contributo attivo e si limitano invece scientemente a dare invece delle, come dire, un’opposizione personale più che dare un contributo attivo.

Pepe Ramone
Esatto, nessun contributo attivo ma semplicemente sembra quasi che lo scopo sia di produrre fumo attorno l’argomento per rendere impossibile la discussione, cioè non ci sono contributi scientifici, che fughino i nostri dubbi perché noi abbiamo dubbi e non certezze. Questa azione per noi è un ulteriore dubbio.

Conduttore
Cristian, questa vicenda si iscrive in pieno nell’esplosione della comunicazione totale dove alla fine non si riesce mai a mettere un punto fermo che sia l’11 Settembre o le scie chimiche.


Cristian Contini
Questa è una cosa drammatica perchè è vero che appunto che la Rete dà la possibilità a tutti di dare un proprio contributo, sia in termini personali, di proprio parere, ma ovviamente anche in termini differenti quindi è chiaro, come giustamente hai citato l’11 Settembre ancora c’è tutto il dibattito aperto, è un caso caldissimo, ancora caldo su cosa è veramente successo perché anche lì buchi neri ce ne sono ma in parte si può indagare in parte no ma …




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domenica, marzo 15, 2009

Il vero mestiere di ilpeyote, disinformatore a tempo pieno

Clicca qui per ingrandire l'immagineGran parte dei disinformatori al soldo dei servizi sono spesso "civili" in cattive acque che, per qualche dollaro bucato, operano nell'ambito della ben organizzata disinformazione italiana. Questo "simpatico" personaggio, invece, non è un geologo, non è un astronomo, non è un ingegnere aeronautico, non è un pilota. Allora... qual è la sua professione? Analizzate questo fermo immagine, tratto da un suo video, realizzato durante un turno di notte, ed indovinate. Alla fine capirete dove vanno i nostri soldi e, soprattutto, a chi vanno.

NOTA: cliccate sull'immagine per ingrandirla a schermo.



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