domenica, luglio 05, 2009

Elicottero senza contrassegni pattuglia New York City dall'alto (articolo di Tom Hays)

Pubblichiamo un articolo tradotto dal gentilissimo Corrado Penna dell'ottimo blog Lascienzamarcia. Il testo si impernia sugli elicotteri impiegati ufficialmente per la sorveglianza dei centri urbani. Si deve, però, ipotizzare, nonostante le smentite ufficiali, che questi aeromobili siano usati, almeno in qualche caso, per spiare all'interno delle stesse abitazioni private e per altri sinistri scopi.


Ho tradotto il sunto di una notizia dell'agenzia di stampa Associated press che ho reperito su questo sito.

Elicottero senza contrassegni perlustra New York City dall'alto
Tom Hays, Associated Press (23/05/08)

Il Dipartimento di Polizia di New York sta acquisendo ulteriore tecnologia avanzata per le sue operazioni anti-terrorismo. Uno dei suoi nuovi acquisti è un elicottero senza contrassegni equipaggiato con strumenti altamente tecnologici per la sorveglianza e l'inseguimento, talmente potenti da fare uno zoom che permette di inquadrare la targa di un veicolo o la faccia di un pedone. Una potentissima video-camera robotizzata [vedi foto in apertura di articolo] conferisce all'elicottero le sue capacità di osservazione. Tale camera è dotata di un sistema di visione notturna ai raggi infra-rossi e di un sistema di navigazione satellitare che permette alla polizia di puntare automaticamente su un'area specifica scrivendone l'indirizzo sulla tastiera di un computer.

Il sistema di sorveglianza può spedire in tempo reale le riprese ai centri di comando della polizia oppure a dei dispositivi wireless di cui sono dotati gli agenti. Mentre si librava sopra Manhattan, l'elicottero è stato in grado di fare una fotografia dettagliata di un aereo in attesa di decollo dall'Aeroporto La Guardia e di inquadrare dei condotti per il carburante all'aeroporto internazionale Kennedy [che erano stati l'obiettivo di un complotto scoperto l'anno scorso, N.d.T.], entrambi nel Queens. Il commissario di polizia Raymond Kelly ha affermato che non ci sono altri distaccamenti delle forze dell'ordine in tutta la nazione dotati di "qualcosa che si possa avvicinare" a questi elicotteri di sorveglianza da 10 milioni di dollari.

Il dipartimento [di Polizia di New York, N.d.T.] sta investendo milioni di dollari anche altrove, dal momento che sta pianificando il rafforzamento delle misure di sicurezza nel distretto degli affari nel centro di Manhattan installando televisioni a corto circuito e lettori automatici di targhe sui ponti, nei tunnel ed in prossimità degli altri ingressi. Sta inoltre impiegando sistemi di monitoraggio delle radiazioni per scovare "bombe sporche" ["dirty bombs", ovvero ipotetici ordigni confezionati con esplosivo tradizionare e materiale radioattivo, che potrebbero disperdere tale materiale su una grande area, N.d.T.], sia chiedendo agli agenti di metterli sulle proprie cinture, che piazzandoli su autovetture ed elicotteri.



Sull'articolo originale (reperibile sul sito di Fox News) si trova qualcosa in più sulla questione, ed ecco la traduzione di alcuni stralci:

"Sembra proprio essere uno dei tanti elicotteri nel cielo" ha detto il vice comandante della polizia Charles Kammerdener, che sovrintende all'aviazione del diparitmento [di Polizia, N.d.T.]

All'elicottero è stato dato il nome di "23" - dal numero degli agenti di polizia uccisi nell'attentato dell'11 settembre 2001.

Kelly [R. Kelly, il già menzionato commissario di polizia, N.d.T] immagina persino che un giorno si possano usare dei "congegni aerei stazionari" simili a dirigibili per progetti di sorveglianza e di difesa da minacce chimiche, biologiche e radioattive.

I difensori dei diritti civili sono scettici su questa spinta verso un'ulteriore implementazione della sorveglianza, affermando che essa riflette l'evoluzione del Dipartimento di Polizia di New York in un'agenzia di spionaggio.

"Dal punto di vista della privacy, c'è sempre la preoccupazione che il "New York's Finest" [letteralmente "il migliore di New York", nomignolo confidenzialmente associato al Dipartimento di Polizia di New York, N.d.T.] stia spendendo milioni di dollari da indirizzare in attività da spioni" ha affermato Donna Lieberman, presidentessa dell'Unione per le Libertà Civili di New York [New York Civil Liberties Union].

La Polizia insiste nell'affermare che i New Yorkesi rispettosi della legge non hanno niente di cui avere paura.

"Ovviamente non guardiamo dentro gli appartamenti" - ha affermato Diaz [comandante dell'equipaggio del velivolo, N.d.T.] durante un recente volo - "Non invadiamo la privacy delle persone. Vogliamo solo osservare tutto ciò che avviene in pubblico".

Il potere di osservazione dell'elicottero viene da una potentissima video-camera robotizzata montata su una torretta che sporge dal suo muso come un periscopio.

L'elicottero è stato d'aiuto nell'inseguimento di persone sospette in fuga, incluso il recente caso di un uomo armato che aveva sparato alla moglie nel Queens. Mentre gli agenti sul terreno si interrogavano su come avvicinarsi alla macchina dell'uomo sospetto, la video-camera nel cielo ha sorvolato la zona, ha sbirciato all'interno del vicolo ed ha scoperto che l'uomo si era già sparato uccidendosi.

Durante la recente visita del papa Benedetto XVI, 23 ha perlustrato il cielo, ricevendo ad un certo punto una chiamata da alcuni agenti che avevano visto un uomo sospetto con una macchina fotografica sul tetto vicino alla residenza del pontefice. Diaz ha comunicato via radio che si trattava di un falso allarre.

"Stanno realizzando un servizio fotografico con una modella" ha riferito.


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2 commenti:

  1. "La Polizia insiste nell'affermare che i New Yorkesi rispettosi della legge non hanno niente di cui avere paura".

    La solita scusa. E' quello che dicono anche qui, per esempio, sulla predazione indiscriminata delle impronte digitali di tutti, cosa che da tempo dichiarano di voler fare.

    Non c'è bisogno che lo dicano loro: ogni innocente sa di esserlo, per conto suo.

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  2. Questa gente dovrebbe mmettersi in testa che una società controllata è una società più disponibile alla ribellione.

    RispondiElimina

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