sabato, dicembre 18, 2010

Wikileaks o Wikifakes?

Numerosi dubbi riguardano il recente "evento Wikileaks". Le perplessità non vengono solo dagli stessi governi coinvolti nelle rivelazioni, ma pure da importanti esponenti della comunità internazionale degli hackers nonché da alcuni studiosi di informazione multimediale.

Sulla Rete si legge come Wikileaks possa anche essere stato strumentalizzato (o orchestrato) dagli stessi poteri di cui svelerebbe alcune trame, in modo da ottenere, a causa di questo "problema", una "reazione" tale per cui possano venir inasprite, come "risoluzione", le leggi che regolano, a livello mondiale, la diffusione di informazioni per mezzo di Internet. Più che l'11 settembre della diplomazia, come da alcuni è stato chiamato, potrebbe rivelarsi l'11 settembre della libera divulgazione sul Web.

In più, la pubblicazione di tutto questo materiale riservato (in parte banale, in parte tendenzioso) è destinata ad alimentare forme di guerra psicologica, ad inasprire le relazioni internazionali, creando ancor più ombre, incertezze, sospetti... in definitiva ancora più caos.

Quello del caos è il gioco preferito di chi vuole sempre più incatenare gli 'uomini' a stretti meccanismi ed a norme draconiane, di chi impedisce la nostra libera evoluzione e cooperazione.

Chissà se anche Julian Assange scomparirà come Bin Laden...

Fonte: ilsole24h



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lunedì, dicembre 06, 2010

La Corrente del Golfo rallenta?

L'Ufficio russo di studi metereologici, dopo la staordinaria morsa di gelo che ha stretto la Russia e che è stata oggetto di numerose ricerche, è arrivato ad una clamorosa conclusione. Secondo l'ente sopra indicato, in tutta l'Europa e nella parte europea della Russia si è in attesa di una vera e propria era glaciale. Non è una previsione per i secoli a venire, poiché si indica chiaramente questa stagione come quella in cui l'inverno sarà uno dei più freddi in assoluto, comparabile al gelo che colpì l'Europa circa mille anni addietro.

I climatologi hanno osservato che la Corrente del Golfo del Messico, le cui acque calde mitigano il clima di molte regioni, ha ridotto la sua velocità notevolmente, ossia di un fattore 2.

Questo fenomeno potrebbe portare le temperature minime in alcune zone della Russia e del Nord Europa ad una gamma tra -50 C e -30 C e, nella restante parte dell'Europa, a valori termici compresi tra -30 C e -20 C.

Gli abitanti dei paesi caldi, a differenza di quelli delle plaghe settentrionali, non sono attrezzati a combattere una situazione con temperature tanto rigide, non solo da un punto di vista delle infrastrutture e degli impianti, ma anche in relazione alla fisiologia di persone che sono abituate a vivere in un clima temperato.

Luca Pallotta

Fonte: ultimenotizie.wenews.com





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