martedì, maggio 17, 2011

La frattura

Ha ragione chi afferma che gli attivisti delle associazioni ambientaliste sono spesso persone in buona fede.

Qualche settimana fa, camminando per una via del centro, fui invitato da una garbata signora a prendere un volantino in cui si esortavano gli Italiani a recarsi alle urne in occasione dei tre referendum, fissati per giugno: il referendum sulla privatizzazione dell'acqua, la consultazione concernente il nucleare e quella relativa al legittimo impedimento. E' naturale che sono temi rilevanti, sebbene sia probabile che il quorum, a causa dell'ostruzionismo operato dai media di regime, non sarà conseguito.

Approfittai dell'occasione "propizia" per sondare il terreno: così, agganciandomi ai problemi connessi ai quesiti referendari, chiesi all'attivista se fosse al corrente delle operazioni di geoingegneria. Ovviamente ella cadde dal pero: l'organizzazione, nella fattispecie “Legaambiniente”, alla quale l'elegante signora era iscritta, l'aveva tenuta all'oscuro delle scelleratezze perpetrate dai militari. Decisi di delineare il tema cui ella si dimostrò interessata, invitandola ad osservare ogni giorno il cielo, per verificare de visu, le condizioni meteorologiche. Quel giorno, fatalità, era in atto un fermo tecnico, sicché nel firmamento azzurro si erano formati dei corposi cumuli: non si vedeva neanche una scia né si udiva il rombo degli aerei. La mia interlocutrice, un po' turbata, ma attenta, avrebbe così poi potuto constatare la sensibile differenza tra una rarissima giornata naturale e le settimane devastate dalle irrorazioni.

L'episodio che ho raccontato, pur nel suo carattere aneddotico, è indice di una profonda frattura tra la base ed i vertici, all'interno dei gruppi ecologisti. Sono movimenti sovente creati da esperti di ingegneria sociale: gli stessi movimenti che si battono contro la costruzione di impianti atomici sono stati fondati da convinti nuclearisti ed i "paladini" della natura sono, in verità, uomini organici al sistema che, in modo fraudolento, puntano SOLO sulla riduzione delle emissioni di CO2.

Come giudicare dunque le crociate di “Greedpiece” contro il nucleare? Hanno un duplice fine: in primo luogo contribuiscono ad accrescere il credito dell'associazione, inoltre convincono cittadini sensibili a donare il 5 per mille o a prendere la tessera, rimpolpando i bilanci dell'associazione. E' un modo come un altro di carpire la fiducia dei cittadini e di spillare loro dei soldi. Adotta strategie simili e si prefigge analoghi obiettivi il famigerato C.I.C.A.P.

Dunque soci e simpatizzanti sono ammirevoli per il loro impegno a favore dell'ambiente, ma purtroppo sono marionette mosse da coloro che si divertono pure a servirsene per i loro turpi scopi. Li sfruttano mandandoli a pulire le spiagge gratis et amore Dei, li derubano con le quote associative, rispondono in maniera minatoria a quei pochi iscritti che li interpellano sulle scie chimiche. Cornuti e mazziati! Lo stesso accade con tutte quelle fondazioni che fingono di usare i denari donati dai benefattori per studiare terapie contro i tumori o altre affezioni. Alla buon'ora! Da decenni, con il loro affettato fariseismo Veronesi e soci, questuano somme di qua e di là e le neoplasie sono sempre più diffuse, sempre più aggressive! Più che incompetenti, molti oncologi sono avidi, del tutto disinteressati a trovare cure efficaci. I capitali si impiegano per creare nuove malattie, armi chimico-batteriologiche, vaccini letali e farmaci dannosi. Altro che investimenti per la salute!



L'uomo medio riuscirà a comprendere che lo stanno intossicando con le più volgari menzogne, oltre che con i veleni? Forse un giorno comincerà a fiutare l'inganno: allora, aperto un occhio, comincerà a porsi qualche domanda, senza trovare, però, le risposte giuste, poiché la verità che avrà trovato sarà solo una realtà addomesticata. Il percorso verso la rivelazione finale sarà lungo e disagevole. La verità, infatti, è come una matrioska: ne trovi sempre un'altra dentro.

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