venerdì, febbraio 05, 2021

La Giustizia come arma

Un anno di dittatura pseudo-sanitaria, basata su numeri completamente falsi. Fui tra i primi a denunciare la farsa del Coronavirus e ne pagai le conseguenze. Benché anche altri avessero espresso, ancorché con modi duri, la loro opinione sulle illegali restrizioni volute dall'ennesimo Governo fantoccio, fui l'unico a pagare: fui accusato di "istigazione a delinquere" e mi fu applicata la legge antiterrorismo, con lo spettro della sorveglianza speciale. Qualcuno (non è dato sapere chi) ha anche fatto cancellare gli account Paypal e le carte ad essi associate. Non solo il mio, ma anche quello di mio fratello, che non è indagato. Nel frattempo altri procedimenti penali sono andati avanti ed altri ancora sono stati istituiti, con il chiaro obbiettivo di mettermi a tacere, una volta e per sempre. In questi frangenti, nessun esponente della cosiddetta "informazione alternativa" ha posto all'attenzione dei "followers" questi fatti. Nessuno. L'operazione di isolamento ha quindi registrato l'evidente collaborazione di personaggi come Massimo Mazzucco, Claudio Messora, Diego Fusaro, Marcello Pamio e tanti altri.

Intanto, il 17 settembre 2020 è stata emessa, dalla Corte di Appello di Genova, una condanna ad 8 mesi di reclusione senza condizionale (per aver criticato un articolo di giornale - LINK), al termine di un'udienza lampo durata solo 10 minuti! Il tutto in assenza di notifica al domicilio dichiarato e quindi giudicando contumace l'imputato che, in tutta evidenza, in violazione degli artt. 178, c. 1, lett. c e 179, c. 1 C.P.P.., non era stato messo a conoscenza del processo né del deposito della sentenza. Il verdetto sarebbe quindi da cassare, in quanto rientra nei casi di "nullità assoluta" previsti dalla legge. Per questo motivo è stata proposta istanza di rescissione del giudicato (ex art. 629 bis C.P.P.) e si attendono le decisioni del Magistrato competente, ma potrebbero passare settimane o mesi.

Il 18 gennaio scorso, invece, ha avuto luogo il procedimento "Solesin vs Marcianò" (LINK). Anche in questo caso il processo non si sarebbe potuto celebrare, poiché, durante la fase delle indagini, era stato violato l'articolo 415bis del C.P.P. Nonostante ciò, si è andati avanti ugualmente ed il sottoscritto è stato condannato a 12 mesi di reclusione, poiché, secondo l'accusa, dubitando della morte della studentessa della Sorbona, in conseguenza di un mai verificatosi attentato al Bataclan, si sarebbe diffamato un deceduto. Una volta depositate le motivazioni della sentenza, ricorreremo in appello, chiedendo l'annullamento del processo per evidente violazione del codice di procedura penale.

Il 15 febbraio 2021 avrà luogo l'udienza nella quale saranno discusse le argomentazioni di opposizione all'avviso orale del Questore di Imperia, in merito alle restrizioni decise a mio carico sulla base della legge antiterrorismo. Anche in questo caso, dubito fortemente che si giungerà ad una decisione a mio favore.

Oramai è chiaro che siamo di fronte ad una persecuzione giudiziaria che non ha eguali in tutto il mondo. A questo punto una voce libera da condizionamenti sarà, giocoforza costretta a tacere? Probabilmente sì. Hanno vinto? Lo vedremo.

Se intendete sostenermi nelle spese processuali, ve ne sarò grato. Donazione con IBAN: IT09B0503401753000000052068 - Swift (BIC): BAPPIT21A88. Maggiori dettagli qui.

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