venerdì, gennaio 09, 2015

False flag parigino: il vero obiettivo era l'economista Bernard Maris?

A Parigi si recita a soggetto: il 7 gennaio 2015 un commando, che sembra provenire da un b-movie, irrompe nella sede di una pubblicazione "satirica" per sparare all'impazzata contro i redattori. Lo Stato, per mezzo dei suoi servizievoli servizi, colpisce ancora...



Siamo alle solite. I regimi occidentali intendono a tutti i costi arrivare ad un conflitto generalizzato che coinvolga Islam da una parte e "paesi democratici" dall'altra. Così confezionano l'ennesimo atto terroristico da mostrare ad una popolazione sempre più rimbambita, incapace di distinguere tra finzione cinematografica d'accatto e realtà e quindi facilmente manipolabile. Basta una sparatoria "fortuitamente" ripresa da un testimone di passaggio (immagini mosse e di scarsa qualità, come al solito...) ed il gioco è fatto. Si mostra la "violenza inaudita degli integralisti islamici" e si fomenta l'odio, oltre che la paura. Tutto questo... domandatevi, a chi serve? Chi può ottenere vantaggi da queste sceneggiate che si ripetono con sempre maggiore frequenza? Il risultato? Più controllo oppressivo sui cittadini e, magari, una bella guerra contro un altro "Stato canaglia", magari ricco di giacimenti petroliferi...

Ora si parla di 12 vittime (all'inizio il simbolico numero era 11, come "Arrondissement 11", Undicesimo distretto etc.) e tra queste l'economista della Banque de France Bernard Maris che, guarda caso, aveva recentemente dichiarato:

“Tutti i paesi europei dovranno prima o poi rassegnarsi a cancellare parte del loro debito pubblico. Bisogna rinegoziarlo quando supera il 60% del PIL per potere rispettare di nuovo i criteri di Maastricht. I creditori e quindi le banche dovranno chiaramente fare uno sforzo importante. Anche i grandi paesi come Germania e Francia. E’ l’unico modo per consentire agli Stati dell’eurozona di rilanciare l’economia. Senza crescita non riusciranno ad affrontare il debito pubblico, come è successo ai paesi africani per diversi decenni, rimborseranno per l’eternità un debito che soffocherà l’Europa.

E’ pertanto l’unico modo per evitare anni di ristagno dell’economia come in Giappone o nel Portogallo. L’unico modo anche per evitare un grosso crollo del potere di acquisto delle famiglie e dei conflitti sociali principali. La scelta della Germania rovinerà anche la sua economia a lungo termine. Non è un circolo virtuoso ma un circolo vizioso. Preferisce ridurre il livello di vita dei tedeschi pur di essere competitiva. Questa politica come quella della Costa D’Avorio negli anni ’60, si chiama la “crescita che impoverisce”.



Si è deciso quindi di eliminare un personaggio scomodo? E' probabile che il reale obiettivo fosse lui e non certo i vignettisti di una rivista che ormai vendeva tante copie da contarle sulle dita di una mano. Quindi la mente non è islamica, come si può ben comprendere! Ovvio che, però, quest'occasione ghiotta è stata sfruttata per proseguire la campagna anti-Islam cominciata con il false flag del giorno 11 settembre 2001. Allora furono sacrificati oltre 3000 cittadini inconsapevoli ed inermi per sferrare l'aggressione contro il Medio Oriente, spacciata per "esportazione della democrazia". E sappiamo come è finita.

Di là delle numerosissime incongruenze di questa operazione dei servizi come il fatto sconcertante che i "terroristi" se ne vadano in giro con i documenti di identità addosso e che poi li lascino "sbadatamente" in auto, soffermiamoci sulle immagini inizialmente mostrate dai media di regime senza tagli e che poi, via via, sono state tagliuzzate qua e là, visto che qualche sospettuccio potevano farlo venire anche al più rincoglionito e disattento spettatore.

Parliamo del presunto omicidio dell'agente di Polizia. Nessun apparente rinculo del fucile, niente sangue (l'uomo era già stato "ferito" alla gamba per giunta!), suono e fumo che sembrano uscire da qualcosa (una pistola a penna?) in mano all'attore a terra (è proprio la mano, non il fucile, a subire un rinculo), il fumo non allineato con la canna del fucile, la testa che si accascia comodamente in direzione opposta allo "sparo" (la versione ufficiale è che il colpo è stato dato alla testa) etc.


Il video in versione MP4 è scaricabile da qui.

Inoltre osservate come il figurante a terra si gira agilmente su sé stesso per ben tre volte in attesa del finto terrorista. Inizialmente si volta dal lato dei finti jihadisti, per verificare quando uno di loro arriva a dargli il "colpo di grazia". Quando si accerta che stanno arrivando, si gira di spalle e prepara la piccola pistola che ha in mano (si noti la fiammata e quindi il fumo provenire dalla mano sinistra). Tracce di sangue di una precedente ferita sul selciato? Zero. Testa fracassata a seguito del colpo devastante del fucile mitragliatore AK47? Zero. In tutta evidenza il guitto spara verso il selciato, coordinato con l'arrivo del suo complice che simula di finirlo. Risultato: sceneggiata ad uso e consumo dei media ufficiali che, in collaborazione con i servizi, architettano un false flag addirittura peggiore di quello orchestrato davanti Palazzo Chigi dal Governo Letta nel 2012.

Singolare è il fatto che anche in quest'ennesima pantommima una diretta televisiva mira a ripetere il successo dell'inside job datato 11 settembre 2001 e non importa se veramente siano state compiute delle stragi. L'importante è atterrire.

Intanto la "realtà" disegnata dai giornali e televisioni main stream è sempre quella che fa più comodo agli artefici di quest'ultima tragica farsa, mentre la verità è occultata con l'eliminazione dei video scomodi, in barba a quella che sarebbe una battaglia per il diritto d'opinione, minacciato dalla violenza di terroristi islamici in libera uscita per le strade di Parigi.

Questa storia funziona come per la questione delle "scie chimiche". Infatti i giornalisti non sono "idioti che non capiscono", ma collaborazionisti che recitano la loro parte.

AGGIORNAMENTO:

Le immagini che riprendono la finta uccisione dell'agente (un attore) sono state registrate precedentemente al 7 gennaio 2015. La prova è sempre stata in bella vista! Infatti, nel video realizzato dal tetto di un edificio che si trova nel quartiere dove sono avvenuti i "fatti", si nota che sta piovendo (è quanto è stato anche dichiarato dai media). Invece le immagini successive, relative alla "morte" del police man, mostrano asfalto ed auto perfettamente asciutti! Ciò attesta che la sequenza venduta ai media di regime come atto scellerato e crudele di due "terroristi islamici" è uno sceneggiato registrato giorni prima, con la strada chiusa al traffico, quindi senza testimoni scomodi (automobilisti e passanti).

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20 commenti:

  1. secondo me si, per far fuori Bernard Maris, quante volte è accaduto prima? Nessuno apre gli occhietti. Il suicidio del poliziotto non è un suicidio secondo me: mortoammazzato ...

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  2. Le immagini che riprendono la finta uccisione dell'agente (un attore) sono state registrate precedentemente al 7 gennaio 2015. La prova è sempre stata in bella vista! Infatti, nel video realizzato dal tetto di un edificio che si trova nel quartiere dove sono avvenuti i "fatti", si nota che sta piovendo (è quanto è stato anche dichiarato dai media). Invece le immagini successive, relative alla "morte" del police man, mostrano asfalto ed auto perfettamente asciutti! Ciò attesta che la sequenza venduta ai media di regime come atto scellerato e crudele di due "terroristi islamici" è uno sceneggiato registrato giorni prima, con la strada chiusa al traffico, quindi senza testimoni scomodi (automobilisti e passanti).

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  3. Secondo Magaldi c'è una ulteriore superloggia, quella creata da Bush Sr. e altri compagni delle altre superlogge che si sono sentiti esclusi dal progetto United Freemasons e dalla rielezione di Clinton. "La chiamano Hathor Pentalpha", sostiene Magaldi, che la definisce una "loggia della vendetta e della sete di sangue", della quale avrebbe fatto parte persino Osama Bin Laden. Una superloggia che estenderebbe la sua inquietante ombra sugli eventi degli ultimi anni, a partire dall'11 settembre 2001. La risposta progressista è la nuova superloggia "Maat", della quale secondo Magaldi farebbe parte Obama.

    L'ISIS E LE NUOVE GUERRE - Ma ora il disegno delle superlogge è quello di far tornare al potere l'ala più conservatrice e guerrafondaia, secondo Magaldi. E per farlo si starebbe servendo della guerra santa dell'Isis. Magaldi sostiene che colui che proclamato il Califfato islamico farebbe parte della Hathor Pentalpha, vale a dire Al-Baghdadi, "imprigionato in Iraq nel 2004 come terrorista pericoloso e che subito dopo l'affiliazione a fil di spada viene liberato". Il tutto mentre viene "ufficiosamente lanciata la candidatura del fratello Jeb Bush alla Casa Bianca". "Da qui al 2016", sostiene Magaldi, grazie all'avanzata dell'Isis, prenderà il via una formidabile campagna planetaria per portare un un nuovo Bush a Washington. L'ennesimo Bush guerrafondaio. Avremo così nuove guerre infinite in Medio Oriente".

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    1. L’intreccio parigino tra fatti e finzioni televisive è stato complessivamente districato: restano da delucidare gli scopi. L’evento si inscrive in una strategia della tensione non dissimile da quella adottata in Italia soprattutto negli anni ‘70 del XX secolo, ma di respiro internazionale con il fine precipuo di esacerbare lo scontro ideologico tra Occidente e mondo musulmano, attrito foriero di un sanguinario conflitto.

      Vediamo, però, uno per uno gli obiettivi dell’inside job.

      • Distogliere l’attenzione dei cittadini dai problemi economici e sociali: la Francia ed altri paesi sono attanagliati da una crisi artificiale che nei prossimi anni rischia di culminare nella stagflazione. Da quando il mondo è mondo, i regimi ricorrono allo spauracchio del “nemico esterno” affinché si dimentichino le questioni che affliggono ampi strati della popolazione. Tra l’altro, le operazioni di “guerra climatica” si sono intensificate in maniera parossistica in questo primo scorcio di gennaio, a dimostrare che immense energie e risorse sono profuse a danno della popolazione e non a sua tutela, se non in dichiarazioni retoriche ed insincere.
      • Trovare il pretesto per promulgare leggi coercitive simili al liberticida “patriot act” emanato negli Stati Uniti dopo il 9 11. Si mira specialmente a censurare, con la scusa della “sicurezza nazionale”, i pochi siti di informazione indipendente. La Rete da tempo è descritta dall’establishment come pericolosa e sovversiva: per Rete i congiurati intendono le fonti non allineate. Ci attende un ulteriore giro di vite.
      • I seminatori di discordia si prefiggono di inasprire i conflitti sociali interni tra comunità cristiane, musulmane ed ebraiche, secondo il solito metodo del “divide et impera”.
      • Come si accennava, l’obiettivo primario, sebbene non il più vicino nel tempo, è, fomentando l’odio anti-islamico e più in generale la xenofobia, quello di scatenare una guerra mondiale. La conflagrazione porterà enormi profitti economici alla feccia sanguinaria e – fine ben più importante – consentirà di erigere il Novus ordo sulle ceneri di un assetto internazionale ormai irriconoscibile.

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  4. Due riflessioni a margine di questo “pronostico”: siti cattolici integralisti affermano che il sistema, con le sua aberrante politica demografica, intende islamizzare il pianeta. Si paventa che la religione maomettana, magari in una versione fondamentalista, diventerà la più professata sulla Terra anche in nazioni in cui oggi è minoritaria; se si considerano, però, il carteggio Pike-Mazzini ed altri documenti, sembra che il credo mondiale sarà l’empio culto degli Oscurati, non l’Islam, oggetto – come avvisò Werner Von Braun – di una strumentale campagna di diffamazione. Cristiani, Ebrei e Musulmani dovrebbero essere aizzati a sterminarsi gli uni contro gli altri, complici i partiti che gettano benzina sul fuoco della più ignorante e becera intolleranza.

    Gli innumerevoli errori nella sceneggiatura del vaudeville parigino, siano il risultato di pressappochismo o sfide o esperimenti per saggiare il grado di comprensione ancora presente in una frangia dell’opinione pubblica, sono un’opportunità forse unica per smascherare gli apparati e per portare alla luce i loro piani di distruzione e di morte. E’ una chance che ci è offerta: di fronte alle innumerevoli incongruenze e stranezze della tesi ufficiale, anche persone abituate a credere nelle bugie televisive, cominciano ad essere sfiorate da qualche dubbio. E’ necessario più che mai favorire una presa di coscienza, una delegittimazione dei media ufficiali, puntando ad esautorare i cosiddetti potenti. Se non prendiamo questo treno, rischiamo di dover salire sul convoglio che ci porterà all’inferno.

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  5. Un'altra cosa che puo' far pensare, proprio in onore della libertà di espressione che ora tanto va di moda, è come mai non ci sono immagine della strage interna del giornale? Io non le ho ancora viste, voi? Dove sta il sangue dei 12 mitragliati? Quante bare si sono viste uscire dal giornale? Non che mi piaccia il sangue, ma se si spara con un mitra qualche buco lo farà alle persone e dai video dei tagliagole di sangue che sgorga dai corpi se ne vede da vomitare.

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    1. Infatti non si è visto un morto che fosse uno...

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    2. una l'avevo vista, con sangue dappertutto, ma senza morti.
      era l'unica autorizzata. non la trovo più

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  6. Scusate ma tutto questo presuppone che i parenti delle vittime, tutte, siano compiacenti, complici di questa sceneggiata, o no?
    Ora, io sono nazionalista, quindi contrario al mondialismo, per definizione; ma questa mi sembra grossa. Tutti i parenti, e stiamo parlando di una ventina di morti, dovrebbero tacere; non solo, ma i "morti" a questo punto, se non lo sono, dove li nascondono, nel loro garage? Saro' ingenuo e pollo, ma non lo capisco.

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  7. Uccisione del poliziotto a Parigi? Una farsa. Riprese eseguite in due momenti diversi.

    Le sequenze nel video mostrano la "cucitura" di due registrazioni diverse in un solo filmato. In un decimo di secondo si passa da un'inquadratura alla successiva senza rispettare la sequenza standard dei frame. Si tratta di un maldestro montaggio, spacciato per un video amatoriale ad opera di un occasionale e fortunatissimo testimone (Un giornalista israeliano che riprende il tutto dalla finestra del secondo piano al numero 62 di un trafficatissimo Boulevard Richard-Lenoir, ma qui deserto). In realtà le immagini sono state girate, con molta probabilità, in tempi precedenti ai "fatti" del 7 gennaio 2015, anche perché in questo filmato non piove. Lo si evince dalla strada e dalle auto che sono perfettamente asciutte, mentre i media hanno dichiarato che, durante l'attacco "islamico", stava piovendo come è dimostrato dal video registrato dai tetti di un edificio 600 metri più indietro.

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  8. Buongiorno Straker quindi i morti del market? I morti nella stamperia? I morti civili? Questi sono tutti morti consapevolmente e inconsapevolmente...? Io come molti sono per la assoluta teoria del complotto da almeno 25 di analisi sulla deviata informazione.. Mi chiedo come mai sono scesi tutti in strada con le scritte io sono ch.. ma non si sono chiesti anche nei giorni successivi informandosi se fosse stato tutto vero e così come ce lo hanno propinato a mezzo televisivo...??? Come può la stampa essere tutta controllata così come la televisione? Come mai la verità non riesce a venire a galla in qualche modo? Come può il vaticano e i suoi comandamenti se questa è bugia tacere su tutto ciò che accade?? Mi sono creato una regola che basta come unica Es assoluta, credi sempre l'opposto di quello che vedi è quello che senti a detta di politica e informazione radio compresa. Saluti.

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    1. Si sono visti i morti? Li hanno mostrati? No. Sino a prova contraria una buona parte delle vittime è solo immaginaria. Sul fatto poi che tre milioni di persone si siano gettate in strada per manifestare la loro solidarietà con le "vittime", ciò evidenzia come le masse siano perfettamente manipolabili, perché non hanno spirito di analisi.

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    2. Ho visto addirittura le foto a confronto auto della fuga e auto ritrovata.. Da demenza totale gli specchi hanno colore differente.. Che cosa gira nella testa della gente?

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    3. In quel caso si tratta di un errore di chi ha analizzato foto e video, trattandosi di specchietti cromati (e non bianchi), per cui, in una delle foto che girano, con la portiera chiusa, sembrano neri, ma, in realtà, riflettono semplicemente il colore della carrozzeria.

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  9. Capisco i vostri sospetti ma ripeto: decine di parenti di vittime sono tutti compiacenti? Se non ci sono vittime, perche' i parenti di decine di persone si prestano a questa farsa? Ci sono fratelli e parenti di poliziotti, ecc.
    Io non dubito che i morti ci siano stati; i parenti di Bernard Maris sono compiacenti? Ne dubito.
    Mentre posso essere d'accordo che ci siano manipolazioni del video, che non mi ha convinto per tanti motivi.

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  10. Buona sera credo in ciò che non vedo e non credo più da tempo in ciò che mi fanno vedere.. I morti purtroppo come le famiglie sono vittime. Quello che più mi sconvolge è come ci stanno manipolando per i loro sordidi motivi! Guerra e morte!

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