giovedì, luglio 31, 2008

Skypecasts: scie chimiche e controllo mentale

Questa sera, alle 21:00 Rosario e Antonio Marcianò parteciperanno, come ospiti, alla SkypeCasts dal titolo: "Scie chimiche e controllo mentale".

Le casts sono conferenze audio all'interno delle quali tutti possono ascoltare ed intervenire. E' consigliato l'uso delle cuffie e del microfono per migliorare la qualità audio della cast.
Questo è l'elenco ( https://skypecasts.skype.com/skypecasts/ongoing ). E' sufficiente cliccare sulla cast "Scie chimiche e controllo mentale", inserire nickname e passsword Skype e poi accedere, dopodiché si entra cliccando su "Partecipa alla Skypecast".

Si astengano i disinformatori.


Trattato di Lisbona: firma per chiedere il referendum
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mercoledì, luglio 30, 2008

Radioattività ed alghe

Nell'agosto del 1945 la seconda bomba atomica americana, dopo quella di Hiroshima, fu sganciata sulla città di Nagasaki.

Il Dr. S. Akizuki che lavorava in un ospedale ad appena un miglio dal centro dell'esplosione raccolse tutti pazienti sopravvissuti nei sotterranei del fabbricato distrutto e con mezzi di fortuna li nutrì con una strettissima dieta a base di riso integrale, miso (un fermentato a base di soia) e alghe.

A differenza dei degenti di altri ospedali che perirono nei giorni susseguenti a causa delle radiazioni, quelli del Dr. Akizuki, incluso egli stesso e i suoi collaboratori, si salvarono tutti.[1]

Akizuki dichiarò che aveva agito istintivamente e non sapeva esattamente perché la sua dieta avesse operato il miracolo, ma la sua esperienza e altre osservate in casi individuali anche a Hiroshima, ispirarono alcuni scienziati a condurre ricerche sul meccanismo tramite il quale alcuni alimenti o sostanze potessero proteggere dalle radiazioni ionizzanti e dai tumori.

Nel 1964 ricercatori del Gastro-Intestinal Laboratory della McGill University di Montreal dimostrarono che alginati contenuti nelle alghe riducevano fino all'80% la quantità di stronzio assorbito dall'intestino. Si osservò che l'alginato di sodio contenuto nelle alghe brune "agganciava" il composto radioattivo che veniva successivamente escreto dal corpo.[2]

In successivi esperimenti condotti negli anni '70 scienziati giapponesi verificarono che introducendo alginato di sodio estratto da alghe in cavie assieme a calcio e stronzio, si constatava una riduzione dell'assorbimento dello stronzio a livello osseo fino all'80% senza che ciò interferisse con quello del calcio.[3]

In un suo libro[4], nel quale comparava ed elaborava vari studi sia americani che giapponesi, Steven Schecter afferma: "Non c'è nessun altro gruppo di alimenti maggiormente protettivo nei confronti di elementi radioattivi ed altri contaminanti ambientali delle alghe [...] le alghe possono prevenire l'assimilazione di diversi radionucleotidi e metalli pesanti come cadmio, bario, zinco ed altre pericolose sostanze presenti nell'ambiente."

Recentemente alcuni studi sulle microalghe hanno individuato nuove sostanze, le fitochelatine, con importanti proprietà disintossicanti dai metalli pesanti. Lo vedremo prossimamente.

LG

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1. M. Kushi, The Cancer Prevention Diet, Japan Publications
2. Canadian Medical Association Journal 91: 285-88
3. Yukio Tanaka et. al., Studies on Inhibition of Intestinal Absorption of Radio-Active Strontium, Canadian Medical Association Journal 99:169-75
4. S. Schecter, Fighting Radiation with Foods, Herbs and Vitamins, East-West Health Books, 1988

Pubblicato da Luigi Gallo alle 16:07 in Benessere, Nutrizione, Salute, Scienza http://protonutrizione.blogosfere.it/2007/07/radioattivita-e-alghe.html


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martedì, luglio 29, 2008

Trovato il virus dell'aviaria nel vaccino antiinfluenzale

Nel vaccino "contro" l'influenza, prodotto e commercializzato, dall'infame Big Pharma (Flu Vaccine), sono stati trovati due marcatori genetici collegati all'influenza aviaria o ad un simile ceppo di virus. E' necessario che le persone siano avvertite del pericolo: è bene che i genitori NON si lascino convincere ad usare questo vaccino che viene somministrato con aerosol e che è stato studiato per i bimbi fino a cinque anni.

Ringraziamo Badghir per la segnalazione.

Flu Mist a popular over the counter live flu vaccine has been found to contain two H5N1 DNA markers, these markers seem to have been sewn into the flu mist vaccine to ensure that H5N1 or another strain of Avian Flu goes pandemic.
This is going to cause major problems before long, it is imperative that people are warned about flu mist.





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Crisi (Articolo di Zret)

Si avverte una stanchezza, un disorientamento tra ricercatori e divulgatori indipendenti. La causa di questo disincanto è forse da individuare nella constatazione che le sementi non cadono sul terreno fertile, poiché sembra che il terreno fertile non esista.

In altri casi, pur avendo conseguito qualche obiettivo conoscitivo e rarissimamente pratico, ci si accorge che l'impegno ed il tempo profusi, senza trascurare il peso di diffamazioni, calunnie, attriti ed attacchi, sono sproporzionati ai risultati ottenuti, scarsi, estemporanei, quasi insignificanti.

Nondimeno lo scopo del viaggio è il viaggio stesso più che la meta e la fedeltà a noi stessi ci induce a proseguire, pur sapendo che le difficoltà sono spaventose e gli ostacoli quasi insormontabili.

Consideriamo gli episodi riconducibili a minacce, intercettazioni, avvertimenti più o meno velati: non si può certo biasimare chi, intimidito ed "avvisato", decide di ritirarsi o di ammorbidire la sua posizione. Certo sono da preferire coloro che, dopo aver combattuto, indietreggiano anche abbandonando lo scudo come Archiloco, ai traditori.

Chi tradisce nell'ambito del mondo dell'informazione, abiurando principi (in cui evidentemente non ha mai creduto), per divenire un portavoce dei potenti, non solo dimostra di essere una lingua venale, ma soprattutto diventa responsabile della manipolazione delle coscienze in cui già eccellono, con pochissime eccezioni, i giornalisti ufficiali. Lo stupro della verità è imperdonabile. I pennivendoli diffondono veleni perniciosi tra l'opinione pubblica e non sono migliori dei malfattori che reggono i fili di queste marionette.

Crisi, dunque, ma ogni crisi è pure crescita, una crescita sovente dolorosa che sfibra i nervi e fiacca le energie. Tuttavia, superata questa fase, corretta la rotta, ingagliarditi e risoluti, si riprende alacri il cammino, pur con la consapevolezza che si potrà cadere poiché la strada è lunga e disagevole.

Non si può comunque rinunciare alla prassi ed all'informazione, poiché ignorare verità più o meno scabrose, significa, di fatto, occultarle. Concentrarsi solo su quello che le persone vogliono sapere e possono accettare, senza alcuna crisi, significa, anche se in modo involontario, contribuire ad edulcorare la realtà.

"La verità va gridata dai tetti", ci ammonisce l'Evangelo.

Articolo correlato: Equilibrio


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domenica, luglio 27, 2008

Raccolta fondi per un telemetro (misuratore di distanze)

Sopra i centri abitati volano aerei a quote non autorizzate dalle leggi vigenti. Vogliamo vederci chiaro ed abbiamo deciso di acquistare un telemetro. La soluzione del noleggio è, infatti, impraticabile, poiché non è possibile avere a disposizione questo strumento di misura delle distanze per lunghi periodi.

Il telemetro da noi scelto è in grado di misurare con precisione di un metro la distanza di oggetti fino a 1.500 m circa, caratteristica più che sufficiente per le nostre esigenze. Abbiamo bisogno di dati certi ed inoppugnabili ed il telemetro è l'unico strumento che può definitivamente spazzare via insinuazioni e critiche.

E' capace di ottenere misure precise in ogni condizione grazie ai diversi metodi di misura selezionabili:

- Standard Scan: dà una misura continua della distanza anche durante lo spostamento dell'inquadratura
- Bullseye: acquisisce la distanza dell'oggetto. eliminando lo sfondo. Se vengono mirati più soggetti, si avrà la misura del più vicino.
- Brush: ignora il primo piano come la boscaglia o l'erba e restituisce la distanza dell'oggetto di sfondo.

Il telemetro, spese di spedizione comprese, costa circa 700 euro. Sebbene la cifra non sia esorbitante, abbiamo bisogno comunque del generoso contributo, anche piccolo, dei nostri lettori nonchè degli iscritti al comitato Tanker Ememy.

Per le offerte potete usare il bottone di Paypal a lato pagina oppure dal menù strumenti di Skype (Fonti di finanziamento possibili: Visa, Visa Electron, Postepay, MasterCard, Carta Aura). In alternativa potete eseguire un versamento sul nostro conto corrente, i cui dati vi verranno trasmessi nel caso siate interessati ad aiutarci nell'acquisto del telemetro. Per comunicazioni scrivete a tanker.enemy [at] gmail.com.

AGGIORNAMENTO

Alcuni lettori mi hanno fatto notare che sarebbe opportuno acquistare un modello di telemetro più potente, come ad esempio questo. Ritengo che l'oggetto in questione sia veramente valido, ma mi sembra fuori dalla portata delle nostre tasche, motivo per cui, per ora penso sia lecito non fare il passo più lungo della gamba. Ciò non toglie che, laddove dovessimo ricevere un cospicuo contributo, l'opzione rimane sempre valida.


ULTIMO AGGIORNAMENTO

In seguito alle decine di pareri favorevoli, ricevuti in merito alla opportunità di acquistare questo modello di telemetro, invece del modello meno potente, abbiamo deciso, in via definitiva, di raccogliere i Vostri contributi per il telemetro da 3.799 euro e che ci offrirà maggiori chances di successo. Se qualcuno dei nostri lettori dovesse trovare il medesimo modello a prezzo inferiore, è pregato gentilmente di informarci.

NOTA:

Si preferisce acquistare da un rivenditore italiano, sebbene i prezzi siano inferiori negli Stati Uniti, al fine di evitare problemi (come purtroppo già accaduto in passato) al controllo dogana.

Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che, sino ad ora, hanno generosamente aderito all'iniziativa.

Update: Range finder: come si sono svolti i fatti



venerdì, luglio 25, 2008

Strani incendi a Ginestra fiorentina

Firenze, 24 luglio - (Adnkronos) - Materassi che bruciano dall'interno, tappeti che prendono fuoco senza nessuna traccia di materiale infiammabile. Sono senza apparente spiegazione gli incendi che da alcuni giorni divampano in un'abitazione di via Chiantigiana a Ginestra Fiorentina, una frazione di Lastra a Signa (Firenze). Episodi che rimandano ad analoghi roghi avvenuti nel gennaio del 2004 in Sicilia, a Canneto, tra Messina e Palermo, quando improvvisamente scoppiarono incendi inspiegabili.[1]

Gli episodi sono iniziati il 10 luglio, e si sono ripetuti il 13, il 17 luglio e ieri sera. Sul posto, chiamati dal proprietario, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Signa. Il 10 e il 13 erano andati a fuoco uno strofinaccio, poi una sedia in legno sulla quale erano poggiati degli indumenti, un grembiule per bambini e, nel sottoscala, alcuni giocattoli.

Il 17 luglio hanno preso fuoco, alla presenza dei carabinieri e dei vigili del fuoco, un cuscino e un materasso; sono state rinvenute bruciature di lato a un divano, ma senza traccia di materiale infiammabile. Ieri sera il proprietario dell'abitazione ha chiamato nuovamente carabinieri e vigili del fuoco, che hanno spento l'incendio che aveva riguardato un tappeto persiano posto in camera da letto e uno straccio da cucina che si trovava in uno sgabuzzino della casa.

Fonte: Adnkronos


[1] Secondo gli esperti coordinati da Francesco Mantegna Venerando, il coordinatore regionale del comitato della Protezione civile siciliana, Canneto di Caronia è stata colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata. Fasci di microonde a 'ultra high frequency' compresi nella banda tra 300 megahertz e alcuni gigahertz. Per produrre una simile quantità di energia una macchina dovrebbe raggiungere una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt.

Si ringrazia il gentilissimo Davy per la segnalazione.

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giovedì, luglio 24, 2008

Fate tacere Clementina Forleo!

Pubblichiamo l'intervento di Clementina Forleo al C.S.M. con le motivazioni della sua opposizione al trasferimento, decretato il 22 luglio scorso dal C.S.M. per incompatibilità ambientale

Il giudice per le indagini preliminari, Clementina Forleo, è stato trasferito d'ufficio in seguito ad una decisione assunta dal Consiglio superiore della magistratura. Il provvedimento è stato approvato con venti voti a favore, tre contrari ed un astenuto. La Forleo, come è risaputo, con le sue indagini, aveva sfiorato alcuni noti uomini politici italiani, del cosiddetto centro-sinistra. I suoi genitori morirono in un incidente stradale: si è trattato naturalmente solo di una tragica fatalità.

Questi sono fatti noti, mentre crediamo che pochissimi lettori siano al corrente di un altro episodio. La Forleo, circa un anno e mezzo fa, deplorò che un famoso giornalista, con un'improvvida sortita, divulgando l'intero progetto tramite un articolo sul suo sito, avesse causato il fallimento dell'operazione "prelievo di sostanze chimiche in quota".

Clementina Forleo: "Eppoi quello strano fattaccio 'dell'operazione prelievo nei cieli' che ovviamente doveva restare segreta, visto che c'era il serio rischio di lasciarci le penne ... ed invece ... per una sciagurata "incomprensione" ...

L'iniziativa, che sarebbe dovuta restare riservata, vanificata dall'articolo succitato, consisteva in un'analisi in atmosfera delle chemtrails, attraverso il noleggio di un aereo appositamente attrezzato e con personale specializzato.

Non crediamo sia necessario aggiungere altro.

22 Luglio 2008: la Forleo interviene alla seduta straordinaria del CSM, al termine della quale è stato decretato il suo trasferimento.



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martedì, luglio 22, 2008

E.N.A.V. ed E.N.A.C. tra inefficienza e reticenza

Chi controllerà i controllori?

Il giorno 22 luglio sono ricominciate in grande stile le operazioni di aerosol a bassa quota. Velivoli non identificati, nell'arco di mezz'ora hanno trasformato il cielo in una poltiglia biancastra indefinita. Tutto ciò accade nel mondo anche grazie all'inerzia di molti di noi, spesso vinti dalla rassegnazione o, a volte, indifferenti di fronte al disastro ecologico in atto.

I media ufficiali ci raccontano storielle in puro stile fascista-staliniano, così possiamo assistere a vera e propria propaganda, come nel caso della puntata di Voyager (RAI 2) dedicata alle scie chimiche. Alla fine, siamo stati spettatori di un penoso siparietto in cui E.N.A.V., E.N.A.C. ed aeronautica militare facevano la loro bella figura da "eroi" dei nostri cieli. Sono così stati descritti in modo oleografico come professionisti ai quali nulla sfugge e che ci assicurano sicurezza e tranquillità, controllando lo spazio aereo d'Italia 24 ore su 24 e garantendo la massima copertura del territorio. Ciò appartiene alla propaganda, ma così non è nei fatti, evidentemente.

001_A_004_ENAV_Roma_2008_07_21.mp3

001_A_005_ENAC_MILANO_2008_07_21.mp3

La propaganda


La realtà


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Impronte obbligatorie: una visione non convenzionale (articolo di Zret)

L'esecutivo ha approvato il decreto integrato alla manovra che prevede una nuova carta d'identità della durata di dieci anni che sarà munita, oltre che della fotografia, di impronte digitali. E' evidente quindi che la questione della criminalità che, connota alcuni appartenenti alla comunità Rom, era solo un cavallo di Troia per espugnare la roccaforte della libertà. E' stata l'infame Unione europea, con le sue perverse iniziative, a creare o ad aggravare moltissimi problemi: la delinquenza, le crisi economiche (dalle eccedenze nel settore lattiero-caseario al decremento della produzione cerealicola ed ortufrutticola), i problemi ambientali e sociali...

Chi, tempo fa, avvertiva della minaccia incombente di una società ormai dominata dal Grande Fratello, era accusato di essere un visionario, un pazzo o, nel migliore dei casi, uno che esagerava. Eppure, giorno dopo giorno, assistiamo al progressivo annientamento dell’autodeterminazione sia delle nazioni sia dei cittadini, nell’indifferenza del "garante" della privacy, delle chiese, spesso pure dei movimenti per i diritti civili.

Senza dubbio ha ragione chi considera la misura fortemente voluta dal governo, ma che ha ottenuto il vergognoso plauso della finta opposizione (Partito demoncratico, Unione demoncratica di centro...) lesiva dei residui diritti e della dignità dei cittadini. E' lungimirante chi vede in questa obbligatorietà delle impronte un presupposto per la schedatura degli ormai sudditi per mezzo del D.N.A. ed un diabolico piano di controllo, mediante microprocessori sottocutanei. E' il controllo fuori controllo, l'asservimento della popolazione, poiché lo stato-mostro considera i cittadini tutti nemici: li assimila a criminali, indistintamente. Già la categoria degli automobilisti è stata criminalizzata: i conducenti sono stati trasformati in pirati della strada. I fumatori sono stati demonizzati: il fumo, si sa, nuoce anche a chi ti sta vicino e non è tabagista, mentre le scie chimiche sono un toccasana.

Qualcuno obietta, affermando che gli onesti non devono temere nulla: questo sragionamento è segno di infinita idiozia. Infatti, in primo luogo per il Leviatano nessuno è onesto: i cittadini sono tutti, per lo meno, potenzialmente pericolosi; inoltre è assai facile falsificare le impronte e disseminarle in luoghi in cui una persona non si è mai recata per incastrarla. I dissidenti, i non allineati, già vittime di angherie di ogni tipo ed impotenti di fronte allo strapotere di istituzioni in gran parte corrotte, saranno sempre più nel mirino.

E' dunque un sistema, quello delle impronte, molto aleatorio e non sicuro, ma su questi punti deboli il sistema fa leva affinché si passi al provvedimento susseguente, la schedatura genetica, ancora più insidiosa.

Gli aspetti coercitivi ed iniqui delle impronte obbligatorie per tutti sono evidentissimi oltre che esecrandi, ma qui vorrei accennare ad alcuni lati ancora più oscuri di questa identificazione. Le impronte costituiscono parte integrante dell'individuo, una sua caratteristica irripetibile: possederle significa anche impadronirsi, in un certo qual modo, dell'essenza di un uomo o di una donna. Sfruttando la correlazione "simpatica" tra impronte e persona, si potrebbero causare danni (malattie, disturbi mentali, comportamenti inconsulti...) agli individui, intervenendo in modo non-causale. Questo è sicuramente vero per il codice genetico, se ricordiamo il fenomeno definito D.N.A. fantasma. Per effetto del D.N.A. fantasma, si intende un effetto fisico in base al quale determinati spettri luminosi della macromolecola si conservano intatti anche quando il campione genetico viene allontanato dal percorso del raggio laser che l'ha colpita.

Non escluderei che, essendo gli immondi scienziati che cooperano con i sinarchisti, a conoscenza di fenomeni non-locali, sincronici, di simpatia, il Governo abbia deciso di usare le impronte ed i campioni genetici, anche come strumenti per colpire gli oppositori (veri e propri bersagli umani) o per nefande sperimentazioni.

La parte vale per il tutto: la sineddoche non è solo una figura retorica.



domenica, luglio 20, 2008

Riciclaggio rifiuti, l'ultima novità si chiama Thor

In Sicilia il nuovo impianto è stato sperimentato in questi giorni, senza emettere inquinanti

NOTA del 17 ottobre 2010: il servizio video di Fabio Albanese è stato rimosso dall'archivio di La7

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Quanto sia oneroso e problematico il trattamento dei rifiuti, lo dimostra la “tragedia” della Campania alla quale media e istituzioni stanno prestando la loro allarmata attenzione in questi giorni. Ma i rifiuti solidi urbani, com’è noto, possono rappresentare anche una risorsa. In questa direzione va Thor, un sistema sviluppato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche insieme alla Società ASSING SpA di Roma, che permette di recuperare e raffinare tutti i rifiuti e trasformarli in materiali da riutilizzare e in combustibile dall’elevato potere calorico, senza passare per i cassonetti separati della raccolta differenziata.

Un passo oltre la raccolta differenziata e il semplice incenerimento, con cui i rifiuti diventano una risorsa e che comporta un costo decisamente inferiore a quello di un inceneritore. Thor (Total house waste recycling - riciclaggio completo dei rifiuti domestici) è una tecnologia ideata e sviluppata interamente in Italia dalla ricerca congiunta pubblica e privata, che si basa su un processo di raffinazione meccanica (meccano-raffinazione) dei materiali di scarto, i quali vengono trattati in modo da separare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose o inservibili.

Come un ‘mulino’ di nuova generazione, l’impianto Thor riduce i rifiuti a dimensioni microscopiche, inferiori a dieci millesimi di millimetro. Il risultato dell’intero processo è una materia omogenea, purificata dalle parti dannose e dal contenuto calorifico, utilizzabile come combustibile e paragonabile ad un carbone di buona qualità.

“Un combustibile utilizzabile con qualunque tipo di sistema termico”, aggiunge Paolo Plescia, ricercatore dell’Ismn-Cnr e inventore di Thor, “compresi i motori funzionanti a biodiesel, le caldaie a vapore, i sistemi di riscaldamento centralizzati e gli impianti di termovalorizzazione delle biomasse. Infatti, le caratteristiche chimiche del prodotto che viene generato dalla raffinazione meccanica dei rifiuti solidi urbani, una volta eliminate le componenti inquinanti sono del tutto analoghe a quelle delle biomasse, ma rispetto a queste sono povere in zolfo ed esenti da idrocarburi policiclici”. E’ possibile utilizzare il prodotto sia come combustibile solido o pellettizzato oppure produrre bio-olio per motori diesel attraverso la ‘pirolisi’. L’impianto è completamente autonomo: consuma infatti parte dell’energia che produce e il resto lo cede all’esterno.

Il primo impianto THOR, attualmente in funzione in Sicilia, riesce a trattare fino a otto tonnellate l’ora e non ha bisogno di un’area di stoccaggio in attesa del trattamento; è completamente meccanico, non termico e quindi non è necessario tenerlo sempre in funzione, anzi può essere acceso solo quando serve, limitando o eliminando così lo stoccaggio dei rifiuti e i conseguenti odori. Inoltre, è stato progettato anche come impianto mobile, utile per contrastare le emergenze e in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti velocemente, senza scorie e senza impegnare spazi di grandi dimensioni, con un costo contenuto: un impianto da 4 tonnellate/ora occupa un massimo di 300 metri quadrati e ha un costo medio di 2 milioni di euro.

L’impianto può essere montato su un camion o su navi. In quest’ultimo caso, la produttività di un impianto imbarcato può salire oltre le dieci tonnellate l’ora e il combustibile, ottenuto dal trattamento, reso liquido da un ‘pirolizzatore’, può essere utilizzato direttamente dal natante o rivenduto all’esterno.

“Un impianto di meccano-raffinazione di taglia medio-piccola da 20 mila tonnellate di rifiuti l’anno presenta costi di circa 40 euro per tonnellata di materiale”, spiega Paolo Plescia. “Per una identica quantità, una discarica ne richiederebbe almeno 100 e un inceneritore 250 euro. A questi costi vanno aggiunti quelli di gestione, e in particolare le spese legate allo smaltimento delle scorie e ceneri per gli inceneritori, o della gestione degli odori e dei gas delle discariche, entrambi inesistenti nel Thor. Quanto al calore, i rifiuti che contengono cascami di carta producono 2.500 chilocalorie per chilo, mentre dopo la raffinazione meccanica superano le 5.300 chilocalorie”.

Un esempio concreto delle sue possibilità? “Un’area urbana di 5000 abitanti produce circa 50 tonnellate al giorno di rifiuti solidi”, informa il ricercatore. “Con queste Thor permette di ricavare una media giornaliera di 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile”. Il resto dei rifiuti è acqua, che viene espulsa sotto forma di vapore durante il processo di micronizzazione. Il prodotto che esce da Thor è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel mulino, dalle 8000 alle 15000 atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche, e, inoltre, non produce odori da fermentazione: resta inerte dal punto di vista biologico, ma combustibile”.

Un’altra applicazione interessante di Thor, utile per le isole o le comunità dove scarseggia l’acqua potabile, consiste nell’utilizzazione dell’energia termica prodotta per alimentare un dissalatore, producendo acqua potabile e nello stesso tempo eliminando i rifiuti soldi urbani.

Roma, 7 gennaio 2008

La scheda

Che cosa: Thor (Total house waste recycling) sistema per il recupero e la raffinazione dei rifiuti solidi urbani

Chi: Istituto di studi sui materiali nanostrutturati (Ismn) del Cnr
Per informazioni: Paolo Plescia, Istituto di studi sui materiali nanostrutturati (Ismn) del Cnr, tel. 06.90672826, e-mail: paolo.plescia@ismn.cnr.it, p.plescia@assing.it

Ufficio Stampa Cnr Rosanna Dassisti
tel. 06.4993.3588
rosanna.dassisti@cnr.it


TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

venerdì, luglio 18, 2008

Are they spraying Ethylene dibromide? (Part II)

Le maldestre menzogne di un disinformatore - Aldo Bulgheroni (md80.it staff)

Nei giorni successivi al sorvolo di questo MD-87 opportunamente modificato, l'episodio, di cui abbiamo ampiamente discusso, si è di nuovo verificato e, questa volta, siamo riusciti ad immortalare il velivolo durante la fase di spraying indotta. La quota era palesemente la medesima della volta precedente e di certo non superiore ai 2.000 metri, fatto che esclude la formazione di contrails. Lo stesso disinformatore Aldo Bulgheroni (Aldus - Staff md80.it) affermava:

[...] Avendo come riferimento questi elementi:
- la località (sanremo)...
- il giorno e l'ora (27 giugno 2008, ore 21.05)...
[...] ...e infine la quota dell'aereo, tale da NON rilasciare contrails (per cui più bassa del solito volo di crociera)...


Clicca qui per allargare l'immagineI fotogrammi di questo filmato confermano ulteriormente, grazie alla diversa prospettiva di osservazione, la presenza di un solo pod subalare, al contrario di quanto afferma, con urtante sicumera, il saccente emulo di Paolo Attivissimo, Aldo Bulgheroni. Siamo quindi di fronte ad una deliberata operazione di diffusione clandestina di elementi chimico-biologici sulla città di Sanremo (così come accade indiscriminatamente in altri luoghi d'Italia e del mondo).

La RAI continua la sua scandalosa campagna al servizio degli avvelenatori - Le menzogne di Ivo Allegrini (C.N.R.)

Ivo Allegrini (C.N.R.), intervistato su RAI Radio Tre da Roberto Olla [ascolta], disinforma sulle scie chimiche. Il conduttore si accorda in anticipo con Allegrini e gli prepara una domanda preconfezionata relativa ad un immaginario SMS ricevuto in redazione, nel quale un ascoltatore chiede: "Cosa contengono le scie chimiche?". Allegrini, ci sembra ovvio, nega l'esistenza del fenomeno, pur partecipando egli stesso, come scienziato del C.N.R., al "Progetto atmosfera" nel quale "si simulano le condizioni limite dei biosistemi in rapporto alla dispersione di aerosol chimico biologici". Allegrini si lamenta della scarsa censura attiva su Internet e che permette la diffusione di informazioni che, per lui, evidentemente, sono verità scomode da... filtrare. Il membro del C.N.R. ridimensiona ed altera il significato stesso di "scia chimica", spiegando che si tratta solo di vapore acqueo con un po' di particolato. Questo nuovo mefistofelico e sottilmente ingannevole approccio è stato di recente usato anche da m3bmeteo.com.

Ma che cosa contengono davvero le scie chimiche?

Arsenico, alluminio, bario, litio, cobalto, manganese, silicio, arsenico, piombo, mercurio, uranio, zinco, vetro, carbonato di calcio.

Stronzio, torio radioattivo, cesio radioattivo, fluoro, rame, selenio, titanio, fosforo, zolfo.

Etilene dibromide o etilene dibromuro, esafluoruro di zolfo, meningococco, pseudomonas aeruginosa, pseudomonas fluorescens, serratia marcescens, streptomiceti, virus, viron, ossia virus modificati geneticamente, retrovirus, batteri, enterobatteri, micoplasmi.

Funghi, muffe, nematodi, plasmidi, globuli rossi essiccati, sostanze sedative, sostanze stupefacenti, vaccini, marcatori biologici, polimeri, nanosensori.

Freon 11, Freon 12, Methyl Bromide, Dichloromethane, cis-l,2-Dichloroethylene, 1,1,1-Trichloroethane, Carbon Tetrachloride, Benzene, Trichloroethylene, Toluene, Tetrachloroethene, Ethylbenzene, m,p-Xylene, o-Xylene, Styrene, 1,3,5-Trimethylbenzene, 1,2,4-Trimethylbenzene, o-Dichlorobenzene, Formaldehyde, Acetaldehyde, Acrolein, Acetone, Propinaldehyde, Crotonaldehyde, Isobutylaldehyde, Methyl Ethyl Ketone, Benzaldehyde, Veraldehyde, Hexanaldehyde, Ethyl Alcohol, Acetone, Isopropyl Alcohol, Methyl Ethyl Ketone, Butane, Isopentane, Pentane, Hexane, Butyl Alcohol, Methyl Isobutyl Ketone, n,n-Dimethyl Acetamide, Dimethyl Disulfide, m-Cresol, 4-Ethyl Toulene, n-Heptaldehyde, Octanal, 1,4-Dioxane, Methyl Phenyl Ketone, Vinyl Acetate, Heptane, Phenol, Octane , Anthracene, Dimethylnapthalene(isomers), Flouranthene, 1-methylnaphthalene, 2-methylnaphthalene, Naphthalene, Phenanthrene, Pyrene , Benzo(a)pyrene, 1-nitropyrene, 1,8-dinitropyrene , 1,3-Butadiene , sulfites, nitrites, nitrogen oxide, nitrogen monoxide, nitrogen dioxide, nitrogen trioxide, nitric acid, sulfur oxides, sulfur dioxide, sulfuric acid, urea, ammonia, carbon monoxide, ozone, particulate matter (PM10, PM2.5).

Quali sono le patologie collegate alle irrorazioni chimico-biologiche?

ASPHYXIATION, ASTHMA, BRAIN CANCER, CANCER, CONJUNCTIVE IRRITATION, COUGHING, DELAYED HYPERSENSITIVITY, DISTORTED, PERCEPTIONS DROWSINESS, DYSPNEA HEADACHE, EEG CHANGES, EMPHYSEMA, FLUSHING, HALLUCINATIONS, HEART DISEASE, HODGKIN'S DISEASE, KIDNEY DAMAGE, LACRIMATION, LIVER DAMAGE LUNG DISEASE, LUNG STRUCTURE DAMAGE, LUNG TIGHTNESS, LYMPHOMA, MENTAL DEPRESSION, MULTIPLE ORGAN INVOLVEMENT, MUSCLE WEAKNESS, MUTATIONS, MYELOID LEUKEMIA, NASAL EFFECTS, NAUSEA, VOMITING, PULSE RATE DECREASE, PULMONARY IRRITATION, RESPIRATORY SYSTEM DAMAGE, SKIN AND EYE IRRITATION, SYSTEMIC, IRRITATION, WHEEZING.

Niente di che... potete dormire tranquilli. Ci sono l'E.N.A.V., l'E.N.A.C. le A.R.P.A. locali, il N.O.E., il C.N.R. etc., che vegliano indefessi su di voi e sulla vostra salute, mentre la R.A.I., servizio pubblico, pagato dai cittadini, vi garantisce la massima ed obiettiva informazione.

[1] Gli Enterobatteri sono microorganismi comprendenti l’Enterobatterio coli, la salmonella e la Klebsiella, responsabile della polmonite. La Serratia marcescens è un patogeno molto pericoloso che determina l’insorgenza della polmonite. Questo batterio, come emerge da documenti declassificati, fu sperimentato nel 1950 sulla popolazione, ovviamente inconsapevole, di San Francisco: causò vari decessi.




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Trattato di Lisbona: firma per chiedere il referendum

giovedì, luglio 17, 2008

Fate tacere i bloggers una volta per tutte!

di Loris "snail" D'Emilio - Megachip

Dalla Russia alla Spagna, dalla Cina all'Iran, passando per la “pecoreccia” Italia, bloggers arrestati, condannati, messi a tacere. Libertà di parola? Una utopia nell'era dell'informazione globale.
Se n'era scritto non molto tempo fa [1] per alcuni casi accaduti nel mondo, il più grave – e conosciuto – dei quali la tremenda repressione del regime birmano nei confronti dei monaci buddisti e dei bloggers che cercavano in tutti i modi di far filtrare notizie ed informazioni all'estero; si era riaperto il dibattito recentemente con il caso dello storico Carlo Ruta [2], condannato per il reato di “stampa clandestina”.


Ma nell'ultima settimana l'argomento torna prepotentemente alla ribalta: i bloggers sono testimoni scomodi, il blog un potente mezzo di comunicazione globale. Internet è pericolosa, bisogna mettere a tacere queste voci libere una volta per tutte.

La cosa che maggiormente preoccupa è che la tendenza rimane la stessa, a prescindere dal sistema legislativo vigente: l'equiparazione di un blog ad una testata giornalistica ed il blogger al direttore di un giornale, responsabile dunque non solo dei suoi scritti ma anche, se non soprattutto!, dei commenti lasciati dagli altri lettori. E' il caso di quanto accaduto in Russia [3] ed è il caso di quanto accaduto in Spagna [4], dove i blogger hanno scritto degli articoli, il primo contro la polizia ed il secondo contro la SIAE spagnola, ed i lettori hanno lasciato i loro spesso feroci commenti. Risultato: il russo condannato ad un anno di carcere per “incitamento all'odio” e lo spagnolo e novemila euro di multa per diffamazione.

E meno male che Russia e Spagna sono repubbliche democratiche! … o almeno, dovrebbero esserlo. Perché in Stati totalitari, come la Cina e l'Iran, non si va certo per il sottile.

Huang Qi, noto blogger dissidente cinese [5] già arrestato e condannato ad una pena detentiva di diversi anni, tutti scontati, è stato nuovamente arrestato: tre anni di reclusione per “essersi impossessato di segreti di Stato”. Il suo crimine? Aver dato voce alle centinaia di genitori che chiedevano giustizia per i loro figli morti sotto le macerie delle scuole pubbliche durante l'ultimo, drammatico, terremoto. Il sospetto è terribile: speculatori edilizi, con la complicità dei quadri del Partito locali, avrebbero costruito le scuole con materiale di scarto; non si spiega altrimenti perché in interi villaggi colpiti dal sisma gli unici palazzi a crollare sono state proprio le scuole.

Quale sarebbe il segreto di stato da custodire così gelosamente? L'impasto di scarsa qualità del cemento usato per le costruzioni, o l'alto tasso di corruzione dei dirigenti politici cinesi?

Prigione e multe salate. Ma si può fare di peggio: in Iran sta per essere approvata una legge [6] che condanna i blogger rei (a prescindere?) di promuovere “la corruzione, la pornografia e l'ateismo” all'esilio o all'impiccagione, corredata di amputazione della mano destra e del piede sinistro.

Dovrebbero essere contenti allora i bloggers italiani di avere blog e forum “solo” sequestrati ed oscurati, poco importa se contenga indagini sulla mafia in Sicilia e le sue collusioni con i poteri locali, come nel caso di Carlo Ruta, accese discussioni sulla pedopornografia tra i sacerdoti, come nel caso dei forum dell'associazione ADUC [7], o una pseudotrascrizione di una improbabile, quanto palesemente falsa!, telefonata “pecoreccia” tra Berlusconi e Confalonieri [8].

Nel nostro (bel?) Paese indagare, discutere, sbeffeggiare parodiando pari sono: una libertà di espressione che non ci è (più) concessa.

NOTE

[1] Le censure del dissenso
http://www.ldenews.info/?p=123

[2] Le inchieste scomode
http://www.ldenews.info/?p=169

[3] Russia, condannato blogger sobillatore
(PI - News) Ha commentato in un blog, se l'è presa con la polizia che mette a tacere la stampa locale. Condannato ad un anno con la condizionale: ha aizzato i cittadini contro le forze dell'ordine
Punto Informatico, 9 luglio 2008
http://punto-informatico.it/2348440/PI/News/Russia--condannato-blogger-sobillatore/p.aspx

[4] La SIAE spagnola fa condannare un blogger
(PI - News) E' stato considerato responsabile dei commenti ad un post sul suo blog. Condannato a pagare 9mila euro, il blogger Julio Alonso ricorrerà in appello: non possono costringerci all'autocensura, dice
Punto Informatico, 8 luglio 2008
http://punto-informatico.it/2346770/PI/News/La-SIAE-spagnola-fa-condannare-un-blogger/p.aspx

[5] Cina, spenta la voce del blogger che cercava la verità sul terremoto
RaiNews24, 12 luglio 2008
http://www.rainews24.it/ran24/rainews24_2007/magazine/scenari/scenari_estate_01.asp

[6] Iran, a morte i blogger
(PI - News) Una proposta di legge per condannare coloro che in rete attentino alla morale di stato. A Teheran il web non fa eccezione: vanno puniti coloro che si fanno portatori di costumi corrotti
Punto Informatico, 7 luglio 2008
http://punto-informatico.it/2345133/PI/News/Iran--a-morte-i-blogger/p.aspx

[7] Italia, due forum dissequestrati. A metà
(PI - News) Il caso ADUC che ha alzato tantissima polvere giunge ad una conclusione che lascia però l'amaro in bocca. Legittime le bestemmie, illegittime - fa notare l'Associazione - le discussioni sulla pedofilia nella Chiesa
Punto Informatico, 10 luglio 2008
http://punto-informatico.it/2349406/PI/News/Italia--due-forum-dissequestrati--A-met-agrave-/p.aspx

[8] La falsa telefonata di Berlusconi a Confalonieri imbarazza l'informazione
Quando un post di un blog è pubblicato con intenti satirici ma viene scambiato per una notizia reale, la colpa non è dell'autore del post ma di chi non fa i dovuti controlli.
Zeusnews, 8 luglio 2008
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=7881&numero=999

il responsabile del sito: «Era solo uno scherzo»
Su Internet pubblicata la telefonata Berlusconi-Confalonieri, ma è un falso
Ghedini: «Un falso plateale, completamente inventato». Confalonieri: «Evidente montatura»
Corriere della Sera, 7 luglio 2008
http://www.corriere.it/politica/08_luglio_07/intercettazione_falsa_ghedini_c3597ea2-4c2d-11dd-85a4-00144f02aabc.shtml

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Trattato di Lisbona: firma per chiedere il referendum

martedì, luglio 15, 2008

Microprocessori impiantati nel cranio in Russia

Le prime sperimentazioni relative ad impianti di microprocessori sono state eseguite all'Istituto scientifico di San Pietroburgo per l'orecchi, la gola, il naso ed il linguaggio. Un microscopico processore audio diventerà indispensabile per chi soffre di una parziale perdita dell'udito. L'insigne otorinolaringoiatra russo Yuri Yanov afferma che questo chip favorisce un recupero dell'udito pari al 90 per cento.

L'artefice del dispositivo elettronico è società la tedesca Medel, industria che detiene il monopolio nel campo degli impianti acustici. Il microchip è impiantato sotto la pelle vicino alla tempia; sul magnete esterno è montato un processore audio.

Secondo l'ingegnere Spartak Megremishvilli, cinque di questi microapparecchi sono già stati venduti. I primi tre sono già stati impiantati. I risultati di questo intervento possono essere valutati solo dopo che il tessuto si è cicatrizzato e dopo che il processore audio è stato sintonizzato.

Comunque questa possibilità non è alla portata di tutti. Infatti l'impianto costa 15000 dollari. In Europa dispositivi simili sono stati impiantati in 2500 soggetti negli ultimi due anni. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, 13 milioni di Russi presentano problemi dell'udito, tra loro un milione è costituito da bambini.

Fonte: Pravda.ru

Traduzione by Tanker Enemy


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domenica, luglio 13, 2008

Il trimetialluminio nelle scie chimiche

Un razzo NASA propulso con trimetilalluminio come additivoInteressante la foto della N.A.S.A. a sinistra: l'immagine è stata scattata durante un esperimento durante il quale un razzo ha disperso trimetilalluminio [ C6 H18 Al2 ], usato come comburente. Il collegamento con le scie chimiche è immediato, quindi abbiamo controllato come si comporta questo composto.

La caratteristica notevole è che il trimetilalluminio è in forma liquida (quindi può essere stoccato nei serbatoi) e reagisce spontaneamente con l'umidità dell'aria, aumentando di volume, così come accade, ad esempio, con la schiuma epossidica.

Questa è la nostra ipotesi in merito:

1) E' impossibile stoccare a lungo termine alluminio in polvere sospeso in un liquido: la polvere, prima o poi, sedimenterebbe, inoltre l'alluminio in polvere danneggerebbe i delicati apparati dei turbofan. Il trimetilalluminio, invece, è liquido e si trasforma in ossido di alluminio, in polvere finissima, quando viene a contatto con l'aria, dopo essere stato nebulizzato. Inoltre è un composto altamente infiammabile, per cui riteniamo che venga usato come additivo per il carburante.

Bisogna rilevare che tra le principali forniture militari sia dell'unione europea sia statunitensi figura proprio il trimetilalluminio.

Courtesy by Wikipedia

2) Frequentemente si vedono scie espandersi a dismisura e velocemente, sebbene i valori di umidità relativa, come indicato dai radiosondaggi, siano molto bassi. In altri casi si osservano coperture artificiali, sempre con parametri di umidità non idonei alla formazione delle contrails e quindi tanto meno adatti alla sovrasaturazione, fenomeno del tutto inventato dalla N.A.S.A. per coprire le operazioni con scie chimiche di tipo persistente - Progetto cloverleaf [1]. Non siamo dunque di fronte a scie di condensa persistenti per sovrasaturazione, ma a vere e proprie formazioni che simulano le contrails, ma che tali non sono.

L'incremento di volume delle scie avviene a causa di una reazione del trimetilalluminio con l'umidità atmosferica residua che viene catturata nella fase di espansione delle sostanze disperse. Da qui il calo dei valori igrometrici in atmosfera, in concomitanza con le attività dei tankers ed in sinergia con la diffusione di bario ed altri elementi igroscopici.

Per ogni mole di alluminio, pari a 26 grammi, si formano 3 moli d'acqua pari a 54 grammi (più del doppio). Perciò si può supporre che i tankers disperdano trimetilalluminio che ha densità di circa 700Kg per metro cubo. Il trimetilalluminio brucia "senza fiamma" con una reazione chimica con l'ossigeno dell'aria come comburente.

Quando osserviamo l'espansione progressiva delle scie, ciò è dovuto al trimetile che via via reagisce con l'ossigeno dell'aria, liberando acqua e che è poi il risultato che vediamo: scie che si allargano in modo spropositato anche se non si raggiungono i valori di umidità sufficienti alla cosidetta (mistificazione della N.A.S.A.) sovrasaturazione.

NB: l'acqua di combustione del cherosene è molto inferiore in quantità: genera le normali scie di condensazione (laddove siano presenti le condizioni di quota, pressione, umidità relativa, temperatura) che non si espandono mai, ma si dissolvono in pochi secondi.


[1] Il progetto cloverleaf fu un’operazione iniziata nel 1998. In precedenza varie zone degli Stati Uniti erano state selezionate per l’operazione “chemtrails”, con l’intento di sperimentare tutte le tecniche di spargimento e per stabilire quali fossero i limiti di ogni aereo e quali le condizioni meteo ottimali. Una volta stabilito questo, iniziò un programma nazionale, che continua tuttora sotto nomi in codice diversi. I due nomi che ricorrono più spesso sono “Operazione Cloverleaf” (foglia di trifoglio) e “Operazione Rain Dance” (danza della pioggia). Nel giro di pochi mesi dall’inizio dell’operazione sugli Stati Uniti, le scie chimiche furono esportate su vaste parti di decine di Paesi, con la notevole eccezione della Cina.


L'ipotesi in questo articolo formulata è stata anche avvalorata dal National Center for Atmospheric Research di Boulder (California): infatti, secondo questo centro, "il solo modo per creare nuvole artificiali nell'aria secca è introdurre abbastanza particolato nell’atmosfera per attirare e addensare tutta l’umidità disponibile, trasformandola in un vapore visibile [trimetilalluminio n.d.r.]. Se questa procedura viene ripetuta spesso, il risultato è una foschia che non porta pioggia ma siccità”.



Fonti:

http://en.wikipedia.org/wiki/Trimethylaluminium
http://it.wikipedia.org/wiki/Chimica_metallorganica

Ringraziamo l'amico chembusterboy per la preziosa collaborazione fornitaci.


Leggi qui un interessante approfondimento


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sabato, luglio 12, 2008

Inquinamento aereo: non solo scie chimiche

Ritengo sia doveroso evidenziare come negli ambienti del volo civile (e non solo) si intenda presentare l'aeroplano come qualcosa di perfettamente innocuo e che non ha alcun impatto rilevante sull'ambiente. Così accade che piloti molto attivi sul piano della disinformazione, nell'ambito della questione scie chimiche, facciano leva sull'ingenuità dei lettori, dipingendo il volo commerciale come l'unica cosa bella, romantica e pulita rimasta ancora in questo mondo di cattivi inquinatori, in primis gli automobilisti, criminalizzati e tartassati.

Una stima per difetto paragona l'inquinamento di ogni aereo a quello di 500 auto non catalizzate. L'aeroporto di Malpensa, ad esempio, equivale a 250-300.000 auto al giorno, quello di Linate a 150.000 auto.

20 agosto 2006 - Alessio Mannucci
Fonte: http://wwww.ecplanet.com/
20.08.06

In questi ultimi anni, i viaggi low cost hanno fatto lievitare drasticamente il traffico aereo e l'inquinamento correlato. Il traffico aereo è di gran lunga la fonte di emissioni di gas serra che cresce più in fretta; dunque, è tra le minacce più gravi al già disastrato ambiente globale, oltre che alle orecchie di chi abita vicino agli aeroporti, anch'essi sempre più numerosi.

Ben Matthews, ingegnere ambientale e ricercatore all'Istituto di astronomia e geofisica dell'università belga di Louvain, scrive sul sito http://www.chooseclimate.org/, ovvero "scegli il clima": "Giri su Internet alla ricerca del volo più economico? Vuoi andare in luoghi caldi in inverno? Ti interessa una conferenza sul futuro del mondo? Bene, scopri da te qual è il vero prezzo del viaggio aereo che vuoi fare. Scopri che è il modo più rapido per stare al caldo per sempre, e precludere un futuro all'umanità". Due clic su una mappa, e un apposito modello di calcolo, il Java climate model, permette di scoprire all'istante il nostro contributo individuale, per il tragitto indicato, all'effetto serra. Basta qualche migliaio di chilometri sulle nuvole per produrre più anidride carbonica (CO2, il principale gas serra) di dieci contadini del Bangladesh in un anno di vita, considerati tutti i loro consumi.

Il modello fornisce altre notizie: quanto kerosene occorre per ogni viaggiatore (dividendo per il numero dei passeggeri le decine di migliaia di litri necessari a un Jumbo); quanto costerebbe un biglietto se del prezzo facessero parte le tasse; quanta parte del totale delle nostre emissioni sostenibili di CO2 (cioè per riscaldarci, viaggiare, mangiare, consumare) ci giochiamo con un dato percorso aereo. In un tragitto Roma-Londra e ritorno, quasi esauriamo il nostro diritto alle emissioni per un intero anno.

I velivoli vanno a kerosene, un carburante di origine fossile. Spiegano Guy Dauncey e Patrick Mazza: «Gli aerei commerciali generano 600 milioni di tonnellate di CO2 l'anno. Rilasciano ossidi di azoto direttamente nella troposfera (la parte inferiore dell'atmosfera, sede dei fenomeni meteorologici); qui si ossidano nell'ozono troposferico che, a quell'altezza, funziona come potente gas serra. Provocano scie dense di vapore acqueo che, portando alla formazione di cirri, bloccano il calore all'interno dell'atmosfera».

Così, secondo i calcoli di Paul Wennberg del California Institute of Technology, il trasporto aereo arriva a incidere per un 10% sul totale dell'effetto serra. Volare inquina anche chi vive a terra: non solo con il monossido di carbonio e le polveri totali sospese, ma soprattutto con il rumore. Contro i voli notturni, in Gran Bretagna gruppi di cittadini protestano periodicamente in pigiama, incoraggiati dalla campagna "Green Skies" (Cieli Verdi). In Italia, è nota la battaglia di molti comuni piemontesi contro l'ingigantirsi di Malpensa. Esempio di quelle "grandi opere" che tanto piacciono ad alcuni governanti, gli aeroporti italiani crescono in numero e dimensione. Ne sono stati inaugurati uno a Olbia, uno a Crotone, a Fiumicino è stata aperta la Cargo City. Quale località non vuole uno scalo aereo, anche solo per questioni di prestigio?

Proseguendo su questa strada, l'effetto serra da aviazione civile potrebbe triplicarsi entro il 2050 rispetto ai dati del 1990: la maggiore efficienza energetica degli aerei moderni ed i passi avanti della tecnologia verranno annullati dalla crescita dei voli.

Se i biglietti aerei costano poco, incoraggiando le ali anziché le rotaie, è a causa di due anomalie inquietanti. La prima: mentre la benzina è pesantemente tassata, il kerosene è esentasse ovunque nel mondo. Le regole poste dall'Organizzazione Internazionale per l'Aviazione Civile (ICAO), organismo dell'O.N.U. finalizzato a promuovere il trasporto aereo, impediscono ai singoli Paesi di cambiare la situazione. Questo dà un vantaggio ingiusto all'aereo rispetto ad altri mezzi, per esempio il treno.

«Grazie all'assenza di una tassa sul carburante aereo o di qualunque prelievo basato sulle emissioni, le compagnie aeree possono tenere i prezzi dei biglietti artificialmente bassi. In questo modo, però, il costo dell'inquinamento grava sull'intera società anziché sul solo passeggero», spiegava anni fa la Campagna internazionale per un giusto prezzo del trasporto aereo (fu avviata da Friends of the Earth. Ora è stata sostituita da Green Skies, molto più moderata: si limita a contestare i voli notturni).

L'esentasse è una pacchia per gli aerei, che richiedono soprattutto carburante, rispetto ai treni, dove è necessario invece più personale. Del resto, si stima che, in Europa, il settore dell'aviazione riceva 42 milioni di dollari l'anno fra sovvenzioni dirette o indirette, quasi fosse la Croce Rossa.

L'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), organismo tecnico dell'ONU che si occupa di effetto serra, dedicò nel 1999 il suo primo studio di settore proprio all'impatto dell'aviazione civile. Scatenando le ire del business aereo e petrolifero, il rapporto suggerì di "adottare politiche di sostituzione con altri mezzi di trasporto" e "disincentivare l'uso disinvolto del trasporto aereo con tasse o prelievi ambientali e con il commercio dei diritti di emissione". Non se ne fece nulla.

Ed ecco la seconda anomalia: la fonte di emissioni di gas serra più veloce del mondo è paradossalmente rimasta al di fuori del Protocollo di Kyoto (1997) sulle riduzioni obbligatorie dei gas. La comunità internazionale non si è accordata su dove allocare il rilascio di CO2 per i voli internazionali: Paese di partenza, Paese di arrivo o Paese che ha venduto il kerosene?

Con in favoritismi di cui gode, secondo la Commissione Ambientale d'Inchiesta (EAC) della House of Commons britannica, nel 2050, il solo settore dell'aviazione rappresenterà ben il 66% delle emissioni del Paese. Il governo inglese, unico in Europa, si è dato ("Libro Bianco sull'Energia"), entro il 2050, l'obiettivo di ridurre del 60% rispetto al 1990 le emissioni, per rispondere all'obiettivo di "salvezza climatica" indicato dall'IPCC.

"Ma perché mai gli altri settori economici dovrebbero accettare un costoso taglio di emissioni, mentre il comparto aereo avrebbe il permesso di triplicare il contributo al cambiamento climatico fra il 1990 e il 2050? Non includere gli aerei significa non poter raggiungere questo obiettivo di riduzione globale". Con questa critica, contenuta in un rapporto del giugno 2004, la Sustainable Development Commission (SDC) nominata dal governo britannico si è opposta al Dipartimento Governativo del Trasporto Aereo che, nel dicembre 2003, ha pubblicato il "Libro Bianco sul Futuro degli Aerei" (ATWP). Per la verità, il rapporto ufficiale auspica l'inclusione entro il 2008 del settore aereo nello Schema europeo di obiettivi per la riduzione delle emissioni (EUETS: European Union Emissions Target Scheme) e, in prospettiva, in un sistema globale di controllo.

Se il settore aereo fosse costretto a comprare sul mercato un'enorme quantità dei diritti di emissione (poiché non riesce a ridurle), allora i prezzi dei voli crescerebbero, e la domanda scenderebbe. La SDC ed i gruppi ambientalisti britannici, riuniti nell'Aviation Environment Federation (AEF), chiedono di imporre anche all'aviazione nazionale ed internazionale l'obiettivo riduzione entro il 2050. Ma non si fidano del governo e temono che l'inserimento slitterà almeno al 2013.

Spiega Jonathan Porritt, che ha firmato il contro-rapporto SDC: "Il solo strumento di politica ambientale efficace sono le tasse ambientali ed i permessi di emissione controllati. Poi ci vuole un'opera di sensibilizzazione pubblica sul fatto che il trasporto aereo non può crescere a questi ritmi, e politiche per limitarlo. Ma il Libro Bianco di tutto ciò non parla. Anzi, è favorevole a nuovi aeroporti, a causa della saturazione di quelli esistenti".

Le compagnie aeree si oppongono alla tassazione del kerosene con il pretesto che «i poveri dovranno pagare di più i biglietti». In realtà, un simile provvedimento introdurrebbe il "giusto prezzo" (maggiorato). Ma solo se fosse adottato internazionalmente: altrimenti gli aerei andrebbero ad approvvigionarsi esentasse nel più vicino paradiso fiscale del kerosene.

Anni fa, i ministri delle Finanze dell'U.E. discutevano di una tassa sui carburanti aerei entro i confini europei. Nulla, però, venne fatto, per l'opposizione di Spagna e Irlanda. Poi, l'U.E. ha pensato ad un supplemento sul biglietto, basato sulla distanza e sulle emissioni per chilometro, con un sovrapprezzo per decollo e atterraggio che sono le fasi più energivore. Gli introiti sarebbero stati destinati agli Stati membri o ad un fondo climatico internazionale, per mitigare (ma come?) l'impatto della crescita degli oceani dovuta all'effetto serra. Anche in questo caso, non se ne parlò più.

E così, a tutt'oggi, è la Norvegia l'unico Paese ad avere un prelievo basato sulle emissioni per i voli nazionali. E se si includessero i velivoli nel Protocollo di Kyoto? Alle linee aeree sarebbe permesso un tot di emissioni di CO2 e per il sovrappiù dovrebbero acquistare sul mercato mondiale diritti di emissione, scaricandone i costi sui biglietti (con un duro colpo al low cost). Questa è anche la proposta del Global Commons Institute (GCI), l'Istituto per i Beni Comuni Globali.

In sostanza, con l'eccezione della Gran Bretagna, politici e movimenti ambientalisti mantengono, in materia di insostenibilità aerea, un assordante silenzio. C'è chi si pronuncia, ma poi scivola sulla classica buccia di banana: una deputata verde tedesca, poco dopo aver pronunciato un discorso sull'inquinamento aereo, si imbarcò per una tratta che in treno avrebbe richiesto tre misere ore. Un dirigente ambientalista italiano, dovendosi recare da Roma a Verona (5 ore di treno), volò a Venezia dove lo aspettava un'auto. Il viaggio di ritorno si svolse in modo identico.

Nel privilegiato Occidente, viaggia sulle nuvole ogni categoria, verdi e alternativi compresi, verso destinazioni vicinissime e lontanissime, prendendo a pretesto la mancanza di tempo ma in realtà rincorrendo le tariffe superscontate. Non sono senza peccato i partecipanti ai viaggi di turismo "sociosostenibile" (che non tiene mai conto del peso ambientale dell'aereo). Né gli attivisti ambientalisti o no global: hanno contribuito all'inquinamento ANCHE le masse dirette verso i Social Forums di Porto Alegre e Mumbai, il vertice sull'ambiente di Johannesburg (1992), l'incontro interplanetario indigeno, l'assemblea pacifista, il controvertice commerciale, ecc. ecc...

Un discorso a parte meritano gli aerei militari. Nel 2003, durante il conflitto USA-Iraq, gli anarco-ciclisti della Critical Mass torinese, con gli scienziati della Società Meteorologica Italiana, hanno calcolato quanto contribuisce all'effetto serra una guerra aerea. Base per le stime è stata quella del Golfo del 1991. Si è partiti dalla considerazione che un aereo da caccia tipo F-15E Strike Eagle o F16 Falcon consuma circa 16.200 litri/ora; un bombardiere B52, 12.000 litri/ora; un elicottero da combattimento tipo AH64 Apache, 500 litri/ora. Su queste basi, si è calcolato che un mese di guerra soprattutto aerea porti l'emissione di 3,38 milioni di tonnellate di CO2: l'equivalente dell'effetto serra totale provocato in un anno da una città di 310 mila abitanti.


Note:


Siti correlati all'articolo:

GreenSkies
http://www.greenskies.org/

www.chooseclimate.org
http://www.chooseclimate.org/

ICAO International Civil Aviation Organization
http://www.icao.int/

Intergovernmental Panel on Climate Change
http://www.ipcc.ch/

Aviation Environment Federation (AEF)
http://www.aef.org.uk/

Global Commons Institute main page
http://www.gci.org.uk/

Altri articoli correlati:

Toxic 100 update
http://www.ecplanet.com/canale/ricerca-8/Ricerca-50/Toxic+100+update-/0/24210/it/ecplanet.rxdf

Un nuovo buco dell'ozono
http://www.ecplanet.com/canale/ricerca-8/Ricerca-50/Un+nuovo+buco+dell/

Inquinamento killer
http://www.ecplanet.com/canale/ricerca-8/Ricerca-50/Inquinamento+killer-/0/13095/it/ecplanet.rxdf

Ambiente italia 2006
http://www.ecplanet.com/canale/ricerca-8/Ricerca-50/Ambiente+italia+2006-/0/24245/it/ecplanet.rxdf

Il commercio di Kyoto
http://www.ecplanet.com/canale/ricerca-8/Ricerca-50/Il+commercio+di+Kyoto-/0/24680/it/ecplanet.rxdf


Vedi anche

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La «guerra al clima» dei voli low-cost
28 luglio 2006 - Marinella Correggia

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Chi troppo vola... non si ambienta
L'8 ottobre scorso è partita a Londra la campagna contro il dilagare di questo mezzo di trasporto, causa da solo del 6% dell'effetto serra totale (e si prevede di arrivare all'8-10% nel 2025) nonché di un pesante inquinamento atmosferico e acustico.
14 ottobre 2004 - Marinella Correggia

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L'anidride spicca il volo
I viaggi low cost hanno fatto lievitare il traffico aereo e l'inquinamento continua a salire, Nell'indifferenza dei governi
15 settembre 2004 - Marinella Correggia


Da ricordare che lo zolfo ha un'incidenza sul cosiddetto effetto serra, in realtà effetto atmosfera, dieci volte maggiore rispetto al biossido di carbonio. L'esafluoruro di zolfo è sparso con le scie chimiche proprio per incrementare l'effetto atmosfera, attribuito quasi esclusivamente dai media di regime, da scienziati collusi col potere e da vari pseudo-esperti al CO2.




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Trattato di Lisbona: firma per chiedere il referendum

venerdì, luglio 11, 2008

Nostradamus

Nostradamus, al secolo Michel de Notre-Dame o Miquèl de Nostradama in occitano, (Saint-Rémy-de-Provence, 14 dicembre 1503 – Salon-de-Provence, 2 luglio 1566) è stato un astrologo, scrittore e medico-farmacista francese.

È considerato da molti, assieme a san Malachia, come uno tra i più famosi ed importanti scrittori di profezie della storia.


Oltre due anni fa, sui forum RAI e dopo il banning di Straker, cominciò a scrivere, in provocatoria ed ironica risposta ai volgari interventi dei disinformatori (gli stessi che ancora oggi imbrattano la Rete), un nuovo utente dal nome a tutti noto, Nostradamus. A quell'epoca era ormai chiaro che le discussioni sui forum RAI erano pilotate e condizionate dagli stessi responsabili delle discussioni della TV di Stato, per cui decidemmo di affrontare la questione in un modo innovativo, volto a mettere in risalto, senza particolari ostacoli (spiazzando l'avversario), il lato più oscuro della questione chemtrails, pervicacemente occultata dai vertici RAI, che in effetti furono i primi ad ospitare ed assecondare di buon grado, le diffamanti incursioni dei cosiddetti debunkers, dimostrando così di essere collusi con gli artefici del cover-up.

L'utente Nostradamus, durante la sua breve permanenza sui forum RAI, scrisse alcune quartine modellandole sulla metrica e sullo stile del famoso veggente. L'intento era quello di stimolare, in modo originale, l'attenzione sul tema della
disinformazione e del tradimento operato per mezzo di essa.

Di seguito le profezie che, sebbene possano apparire fantasiose, potrebbero non esserlo...


Nell'anno settimo la luna di fuoco diverrà
e ciascun omo in alto guarderà.
Ma li stolti la verità negheranno
e la sciagura essi cagioneranno.

Tutti vedranno: nessuno crederà.
Nel cielo veggo vischiose ragnatele.
Allora l'oracolo della menzogna parlerà,
ma per morire affogato nel suo stesso fiele.

Nell’anno che Plutone si unirà a Marte,
Gog verrà dalle steppe della Bactriana
Allora la terra s’oscurerà in ogni parte
L’Anticristo veggo e la sua furia inumana.

Mesce il calice di sangue il guerriero di paglia
ai suoi famelici cani bavosi
mentre intorno si odono i passi della battaglia
e li cieli s'empiono di avvoltoi odiosi.

Camminano gli stolti su li corpi dei morti.
Essi sbattono la lingua venale
e di nulla si son accorti,
mentre tosto piomberà su di loro il male.

Nel mese di Marte guerriero tra le cinque
furie anguicrinite nella notte cupa,
sono lontane le belve e propinque:
calcola, uomo, il tempo che desterà la lupa.

Se non volgerete il guardo al firmamento,
si spengerà lo foco della vita.
Né oro ti salverà, Magog, né argento.
Lo tempo è maturo per la falce brunita.

Quanto chi più chiara mira e chiaro veggio
Appare apparecchi nelli celi
Per far sopra tutti coloro nascoste prove
Che a gran dir sfascia la sua prole.

Quando la rosa purpurea fiorirà sullo stelo,
vedrassi la terra impregnata di sangue.
Ahi, veggio avvoltoi solcare il cielo
e le genti fuggir col viso esangue.

Quando la terra di Manitù sarà violata
per la quinta volta ed il fulgido astro
arderà la prateria desolata,
dal cielo verrà improvviso il disastro.

Dal cielo numerosi fili cadranno
quando la luna oscurata sarà.
Arido il frutto dell'inganno
ed il seme della morte verrà.

Vedrassi popoli di terrore e sangue perire
quando in tredici saranno alle porte.
Odo le urla di genti da ogni dove venire
e li cieli colmi di ombre di morte.

Ora taci, ignobile uomo di menzogna:
finì l’era dell’inganno e della tracotanza.
Sarai distrutto per un’eterna vergogna.
Di te non resterà neppure la ricordanza.

Bocche mendaci, donde escono serpi:
è giunta l’ora per voi, quella fatale.
Finirete scuoiati tra spini e tra sterpi.
Maledirete, ahi invano, quanto faceste di male.

Di menzogna scorre il sangue nelle giare
ed il vento suo porta di foco.
Nulla posson le genti fare
poiché il tempo è ancora poco.

Quando sarà empito di fiele e sangue il Graal,
sarà vicina l’ultima tua ora, bugiardo.
È questo il tuo fato, Astaroth, devoto a Baal.
Invano implorerai perdono, vile codardo.

Quando il papa nero verrà
foco e fumo dal cielo cadranno.
Dai mari vapore e schiuma si innalzerà
ed i vivi i morti invidieranno.

Sciagurato, la tua ora sta per arrivare!
Il tuo è sciatto volgo e vomita vipere.
Attento! Le ferite dovrai leccare
e nulla potrai più, se non nella polvere languire.

Quando il Toro si unirà a Venere,
lingue infocate avvolgeranno i marrani:
le loro menzogne diverranno cenere,
lai e preci saranno allora vani!


TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale

Trattato di Lisbona: firma per chiedere il referendum

mercoledì, luglio 09, 2008

I cellulari stanno sterminando le nostre api?

Pubblichiamo un articolo del quotidiano britannico “The independent”, intitolato: "I cellulari stanno sterminando le nostre api?"

E' necessaria però, per una comprensione del tema in tutte le sue sfaccettature, una premessa, anche perché talune informazioni potrebbero essere diffuse ad arte per nascondere le vere cause di questo e di altri disastri ecologici.

I cellulari sono solo una parte del problema: infatti i telefoni cellulari erano diffusi in Europa ancor più che negli Stati Uniti (soprattutto in Italia la concentrazione è maggiore che nel resto del mondo). Invece abbiamo assistito ad una progressiva scomparsa delle api nei paesi irrorati dalle chemtrails ed irraggiati da H.A.A.R.P. e da altri apparati di antenne. Infatti le api hanno cominciato a scomparire dagli alveari a partire dal 2003, in Italia, nell'estate del grande caldo, in concomitanza con l'accordo Italia - U.S.A. per le sperimentazioni climatiche e quindi con la climax delle attività aeree clandestine sul nostro territorio. Lo stesso fenomeno si è riscontrato progressivamente, con una tempistica impressionante, negli altri paesi che hanno via via conosciuto le scie chimiche, mentre, pur essendo la telefonia mobile diffusa in altri stati, laddove non sono diffuse le chemtrails, le api sono ancora nei loro alveari. E' anche assodato che le antenne di telefonia mobile e gli hot-spot wireless hanno funzioni nascoste complementari alle emissioni e.m.f. ed e.l.f., nell'ambito del piano di controllo mentale governativo, dunque la correlazione tra la telefonia mobile e la moria di questi insetti va ridimensionata. Agli scienziati manca la tessera principale e, sino a quando continueranno ad ignorare il fenomeno chemtrails/H.A.A.R.P., non giungeranno ad una reale ed esauriente comprensione del problema.


***

Secondo alcune ricerche compiute in particolare dal professor Cumminis dell'università dell'Ontario, per trovare le cause di questo "colony collapse disorder", (sindrome da collasso delle colonie di api), "esistono evidenti indizi che suggeriscono che dei funghi parassiti incorporati nei pesticidi chimici per eliminare i grilli, la piralide del mais (Ostrinia nubilalis) e dei pesticidi del gruppo dei neonicotinoidi interagiscono in sinergia provocando la distruzione delle api", vittime dell'aumentata efficacia delle nuove generazioni di pesticidi chimici.

L'entomologo cita, in particolare, la pratica sempre più frequente che consiste nell'avvolgere industrialmente le sementi con pesticidi, per evitare di doverli polverizzare sulle piante in pieno campo. Questi pesticidi penetrano in tutta la pianta, dalle radici al polline che le api riportano nei favi.

E' così che i pesticidi, a base d'imadaclopride e distribuiti dalla Bayer in Europa sotto varie denominazioni, Gaucho, Merit, Admire, Confidore, Hachikusan, Premise, Advantage etc., molto controversi sia in Francia sia negli Stati Uniti, eppure autorizzati dall'Unione Europea, attaccano il sistema immunitario delle api, che diventano vulnerabili a questi funghi parassiti di grilli e piralidi.

Ciò è confermato dalla scoperta di una mezza dozzina di virus, microbi e di questi funghi su alcune api sopravvissute. Questo è anche il motivo dell'assenza di insetti "squatter" nelle arnie abbandonate: non sopravvivono.

Il professore Cummins aggiunge che questa micidiale associazione tra funghi parassiti volontariamente sparsi sulle coltivazioni, e i "biopesticidi" prodotti dalle piante modificate geneticamente hanno lo stesso effetto.

Ha illustrato in modo sperimentale che le larve di piralide del mais infettate dal fungo Nosema pyrausta, sono 45 volte più sensibili alle infezioni che le larve sane. Questo provocherebbe il collasso del sistema immunitario delle api.

"Le autorità fitosanitarie incaricate della regolamentazione hanno trattato il declino delle api con un approccio ristretto e limitato, ignorando l'evidenza, secondo la quale i pesticidi agiscono in sinergia con altri elementi devastatori" afferma.

Dunque le concomitanti cause del decremento delle api possono essere le seguenti: pesticidi, virus e batteri diffusi con le chemtrails, elementi chimici nocivi contenuti nelle scie chimiche, campi elettromagnetici che disorientano gli imenotteri e danneggiano la loro capacità di ipercomunicare.


Dall’articolo del quotidiano britannico “The independent”: I cellulari stanno sterminando le nostre api? [Traduzione a cura di Corrado Penna]

Gli scienziati attribuiscono alle radiazioni da telefonia cellulare la causa della misterioso fenomeno del “collasso delle colonie” delle api

Di Geoffrey Lean and Harriet Shawcross
Domenica, 15 Aprile 2007



Sembra la trama di un film dell’orrore particolarmente inverosimile, ma alcuni scienziati suggeriscono che la nostra passione per i cellulari potrebbe causare grossi problemi di approvvigionamento alimentare, dal momento che i raccolti [degli alimenti vegetali di cui ci nutriamo] sono in pericolo.

Tali scienziati ipotizzano che le radiazioni dei cellulari e di altri dispositivi ad alta tecnologia siano la causa di uno dei misteri più bizzarri mai osservati nel mondo naturale: l’improvvisa scomparsa delle api che impollinano i cereali. La scorsa settimana, alcuni apicoltori affermarono che il fenomeno – che è iniziato negli U.S.A. e quindi si è diffuso nell’Europa continentale – stava iniziando a colpire anche la Gran Bretagna.

Secondo tale interpretazione, le radiazioni da cellulari interferiscono col sistema di orientamento delle api, impedendo agli insetti di trovare la strada per ritornare al proprio alveare.

Il Disordine da Collasso della Colonia (Colony Collapse Disorder - CCD) è quanto si verifica allorquando le api di un alveare scompaiono improvvisamente, lasciando solo la regina, le uova e poche operaie immature. Le api scomparse non vengono mai ritrovate, ma si pensa che muoiano lontano dalla loro "casa". I parassiti, gli animali selvatici e le altre api che normalmente saccheggiano miele e polline lasciati da un colonia morente, rifiutano persino di avvicinarsi agli alveari abbandonati.

Il primo allarme è stato lanciato lo scorso autunno, ma adesso è coinvolta metà degli stati della confederazione americana. La costa occidentale si pensa che abbia perso il 60% degli insetti curati dagli apicoltori, la costa orientale il 70%.

Il C.C.D. si è quindi diffuso in Germania, Svizzera, Spagna, Portogallo, Italia e Grecia. La scorsa settimana John Chapple, uno dei più grandi apicoltori londinesi ha annunciato che 23 dei suoi 40 favi erano stati improvvisamente abbandonati. Altri apicoltori hanno registrato perdite di api in Scozia, Galles ed Inghilterra nord-occidentale, ma il Ministero dell’ambiente ha insistito: "Non c’è nessuna evidenza di comparsa del C.C.D. nel Regno Unito".

Le implicazioni di tale diffusione sono allarmanti. La maggior parte dei cereali mondiali dipende dall’impollinazione delle api. Albert Einstein una volta disse: "Se le api dovessero scomparire, l’uomo avrebbe ancora solo quattro anni di vita”. Nessuno sa perché stia avvenendo. Sono state proposte teorie che puntano il dito su acari, pesticidi, riscaldamento globale e cereali transgenici. [...]

Ricerche in Germania hanno mostrato da tempo che il comportamento della api cambia in vicinanza delle linee ad alta tensione.

Ora uno studio della Landau University ha mostrato che le api rifiutano di ritornare al proprio alveare quando dei cellulari sono posti nelle vicinanze. Il dottor Jochen Kuhn, che ha condotto l’esperimento, ha detto che ciò potrebbe suggerire una possibile causa del colony collapse disorder.

Il dottor George Carlo, che ha condotto negli anni ’90 del XX secolo un ampio studio sui pericoli causati dalla telefonia mobile per il governo U.S.A. e per l’industria dei cellulari, ha affermato: "Sono convinto che tale possibilità è reale”.

La causa contro il cellulare

Le evidenze che i cellulari possano essere pericolosi per gli esseri umani stanno aumentando, ma la prova definitiva non esiste ancora (?! ndr), soprattutto perché molti dei pericoli più grossi, come il cancro, si manifestano dopo decine di anni. La maggior parte delle ricerche sulla relazione tra cancro e cellulari non ha portato a nessuna conclusione, ma uno studio ufficiale finlandese ha provato che le persone che usano il cellulare da più di 10 anni hanno il 40% di probabilità in più di sviluppare tumori al cervello sul lato dove tengono appoggiato il cellulare.

Ugualmente allarmante è una ricerca svedese di alto valore che ha rilevato che le radiazioni da cellulari uccidono le cellule cerebrali, suggerendo che i teenagers del giorno d’oggi potrebbero manifestare comportamenti senili, quando sono ancora nel fiore degli anni.

Studi in India e negli U.S.A. hanno suggerito la possibilità che gli uomini che usano cellulari producano meno spermatozoi e, più prosaicamente, i ricercatori hanno identificato la condizione del cosiddetto “pollice da s.m.s.”, una forma di “patologia da sforzo ripetuto” (RSI, ovvero repetitive strain injury) causata dal continuo scrivere s.m.s.

Il professor Sir William Stewart, che ha guidato due inchieste ufficiali sull’argomento, ha avvertito che i bambini sotto gli otto anni non dovrebbero usare i cellulari ed ha rivolto una serie di raccomandazioni per la sicurezza, largamente ignorate dai ministri.

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