sabato, marzo 29, 2008

Le menzogne dei meteorologi

Il Colonnello Costante De Simone ci ammannisce come scie di condensa quelle che, invece, sono scie chimiche e descrive le chemtrails viste da satellite come "scie di condensa stratosferiche"(!). Peccato che le cose non stiano in questi termini, visto che nella stratosfera i valori di umidità relativa sono bassissimi e quindi inidonei alla formazione delle contrails!

Il materiale volutamente non proposto nella trasmissione del 19 marzo 2008, Voyager, viene quindi qui mostrato come confutazione alle mendaci affermazioni del Colonnello De Simone.

Questo filmato restituisce dignità al lavoro dei ricercatori indipendenti, evidenziando le menzogne pseudoscientifiche dei militari e dei loro portavoce.

giovedì, marzo 27, 2008

Stima trigonometrica della quota di un tanker chimico

Avevamo già ampiamente trattato, tempo fa, il problema inerente alla stima della quota di sorvolo dei velivoli impegnati nelle operazioni clandestine di aerosol. Il sistema valutato nel 2006 abbisognava di alcuni fondamentali parametri relativi al focale della macchina fotografica.

In questo caso vogliamo, invece, consigliare un metodo più rapido ma parimenti efficace. Il sistema è decisamente semplice e si serve di un dispositivo di osservazione che misura l'angolo di elevazione della macchina fotografica (o videocamera) rispetto ad una stazione di controllo posta ad una distanza nota dal punto di sorvolo (per il calcolo preciso della distanza sull'orizzontale si adoperi lo strumento - righello - per il calcolo delle distanze incluso in Google Earth) e richiede due persone: una che provveda alla ripresa del velivolo ed una che ne confermi visivamente il sorvolo sulla sua verticale.

Un tale sistema può essere molto semplicemente autocostruito e consiste, come si può vedere, in uno strumento costituito essenzialmente di un dispositivo per la determinazione dell'angolo di elevazione: a questo scopo può bastare la stampa fotografica di un normale goniometro scolastico ed un filo a piombo applicati allo strumento di ripresa. La figura qui di seguito mostra il principio geometrico su cui si fonda il metodo: L è il punto di osservazione, T è la stazione di controllo (la cui distanza da L è nota), R è il punto di massima altezza raggiunta dall'aereo, mentre alfa è l'angolo di elevazione che l'osservatore legge direttamente sul suo goniometro artigianale collegato alla videocamera.

Come si vede dalla figura, congiungendo ì tre punti L, T, R, si ottiene un triangolo rettangolo; in base poi ad un importante teorema di trigonometria, la tangente dell'angolo di elevazione alfa è uguale al rapporto fra l'altezza raggiunta dal velivolo (segmento L-R) e la distanza fra il punto di sorvolo e la stazione di controllo (segmento T-L). In simboli si può scrivere nel modo seguente:

Tg alfa = LR/TL

e da tale relazione possiamo ricavare la grandezza R:

LR = TL x tg alfa

Conoscendo cosi la distanza fra il punto di sorvolo e l'osservatore (TL) e ricavando dalla tabella (o con una calcolatrice trigonometrica) la tangente dell'angolo di elevazione alfa misurato, diviene facile computare l'altezza raggiunta dal velivolo. Un esempio pratico può essere utile nella comprensione di questo metodo: supponiamo che la stazione dì controllo si trovi a 1.960 metri dal punto di sorvolo e che l'angolo di elevazione della videocamera sia di 30°. Dalla tabella sotto riportata, possiamo leggere che la tangente corrispondente a questo angolo è 0,577. La soluzione è quindi molto semplice: basta moltiplicare il valore della tangente per la distanza fra l'osservatore ed il punto di sorvolo ovvero m 1.960. Il tanker chimico avrà di conseguenza sorvolato l'area a 1.960 x 0,577 = 1.132 metri.

mercoledì, marzo 26, 2008

La guerra ambientale tra realtà e fantascienza

Haarp, il programma dell'Aviazione Usa che può alterare il clima

Il clima cambia ma il global warming potrebbe non essere il solo responsabile. H.A.A.R.P. è acronimo di High Frequency Active Auroral Research Program ed è un programma dell'Aviazione U.S.A. per studiare l'alta atmosfera (ionosfera) e migliorare le telecomunicazioni. Ha sede in un laboratorio di ricerca a Gakona, in Alaska, ed è sospettato di occultare una realtà molto più inquietante: la guerra ambientale.

Il sito di Gakona è di proprietà del Dipartimento della Difesa statunitense. Al suo interno, sono stati installati 180 piloni di alluminio alti 22 metri, alla cui sommità ci sono antenne capaci di trasmettere onde radio ad alta frequenza ed a lunghissima distanza. Si sospetta che tali onde, se concentrate in un punto specifico del globo, possano alterarne clima e temperatura.

Ad alimentare i sospetti c'è anche il fatto che il progetto è inserito nel programma sui nuovi armamenti tecnologici che fa capo alla Difesa Strategica statunitense. Ovviamente il pensiero corre agli eventi estremi che hanno recentemente sconvolto alcune aree del pianeta piuttosto sensibili per gli interessi geostrategici americani: tifoni di particolare violenza nei Caraibi - leggi "Cuba" e "Venezuela" - alluvioni e tempeste di neve in Cina. E la storia insegna che il clima ha un forte impatto sulla politica interna di uno stato, i disastri generano perdita di risorse economiche, destabilizzazione e guerra di tutti contro tutti per la sopravvivenza
Ma siamo nella fantascienza.

Più corretto è ricordare che, fino alla convenzione O.N.U. del 1977 contro le modifiche ambientali, le maggiori potenze avevano fatto ricerca sull'alterazione del clima per scopi bellici. Da qualla data in poi non si sa che direzione abbiano preso gli studi militari. Si sa, invece, con certezza che la ionosfera è studiata da parecchie nazioni, tra cui la Russia ed i Paesi europei raccolti nel consorzio E.I.S.C.A.T. (European Incoherent Scatter Radar) con Cina e Giappone.

Va anche ricordato che, di recente, la Federazione Scienziati Americani ha ammesso un "uso militare" di H.A.A.R.P., orientato, però, solamente ad operazioni di "ricognizione speciale". Di che si tratta? Pare che, modulando i segnali radio in frequenza molto basse, sia possibile vedere cosa succede sottoterra, identificare bunker, nasconsigli, infrastrutture. Non solo. H.A.A.R.P. può potenziare le telecomunicazioni, usando frequenze radio molto basse, ma può anche inibirle. Un suo utilizzo militare potrebbe quindi consistere nel mettere fuori uso il sistema di telecomunicazioni del nemico.


HAARP PROJECT I - LE PROJET HAARP I
by unzip


HAARP PROJECT II - LE PROJET HAARP II
by unzip


HAARP PROJECT III - LE PROJET HAARP III
by unzip

martedì, marzo 25, 2008

Polis senza polizia... un'utopia (articolo di Zret)

Aristotele affermò che l'uomo è zoòn politikòn. L' espressione greca è generalmente tradotta con "animale sociale". E' una resa errata e gravida di conseguenze deleterie. Zoòn politikòn, infatti, significa, "essere che vive nella polis". Lo Stagirita intendeva sottolineare che l'uomo si realizza solo nelle dinamiche interpersonali all'interno della città-stato; il filosofo poneva un limite più che magnificare la virtù dell'uomo come animale capace di interagire nel contesto sociale e politico. Oltre la polis, si estende il dominio della barbarie. Aristotele non poteva concepire uno stato, un'organizzazione che travalicasse le istituzioni ed i confini della polis.

Non ho intenzione di discutere circa la natura dello stato, argomento molto complesso, ma solo tracciare un parallelo fra il concetto di comunità e quello di polis. E' naturale che la società perfetta non esiste, ma bisognerebbe tentare di perseguire un modello anti-statale, di tipo amministrativo, inteso come male minore rispetto ad un organismo Leviatano che ha acquisito potere soverchio nei confronti dei cittadini (in verità sudditi), promettendo loro la sicurezza. Sicurezza? Se non esistessero le forze di polizia e la magistratura, la nostra vita sarebbe davvero meno sicura di quanto non sia già ora? Se un ladro ci aggredisce e ci deruba, se un avvelenatore inquina l'aria, l'acqua ed il suolo, se un folle uccide sparando all'impazzata, a chi ci rivolgeremo per avere giustizia? Con quali speranze di ottenerla? Sono davvero tutori dell'ordine i tutori dell'ordine o la loro presenza, nel migliore dei casi, si può reputare inutile? Esistono le eccezioni, ma una rondine non fa primavera.

E' vero: ogni tanto viene recuperata della refurtiva ed imprigionato un assassino, ma coloro che distruggono la pace con le loro missioni "umanitarie", chi sparge veleni in quantità industriali, chi tortura innocenti, (si pensi agli ignominiosi fatti di Genova del 2001), chi trafuga somme ingentissime, imperversa liberamente, sicuro dell'impunità. Lo stato tartassa, diseduca (si pensi al sistema scolastico, pur con qualche eccezione), debilita e diffonde patologie (vaccini obbligatori), soffoca la libertà, vilipende la cultura, in cambio di che cosa? Della pseudo-sicurezza e di qualche servizio. Sono servizi che potrebbero essere erogati da una piccola comunità ben organizzata, in cui non sia previsto né un sistema fiscale (con le imposte dirette ed indirette si finanziano per lo più le guerre e l'operazione "scie chimiche") né una polizia né una magistratura né un esercito. Sono consapevole che la democrazia diretta è un'utopia, che l'assemblearismo rischia di degenerare nel caos, ma non è forse il caso di impegnarsi per disegnare un modello di amministrazione non coercitiva, facendo leva sulle capacità e le attitudini dei singoli?

Senza dubbio gli uomini manifestano tendenze perniciose per sé e per gli altri, ma alcuni mostrano intelligenza ed altruismo. Forse questi ultimi potrebbero essere di esempio e promuovere un embrione di società incentrata sul lavoro creativo, sul rispetto per gli altri e per l'ambiente. Tutto ciò è irrealizzabile? Esistono e sono esistite delle comunità basate sulla collaborazione e non sull'homo homini lupus. Non erano e non sono perfette, ma sono di gran lunga preferibili allo stato stritolatore oggi imperante, anticipazione del mostruoso stato globale.

Abbiamo rinunciato alla libertà ed alla dignità in cambio della propaganda sulla sicurezza e del vuoto rito delle elezioni. Bel guadagno!




Articolo correlato: Santaruina, Senza stato, 2008

Fonte: Zret Blog

domenica, marzo 23, 2008

Voyager senza militari né controllori: una favola!

Abbiamo eseguito un montaggio che, per esigenze tecniche (My Space non accetta filmati sopra i 100 megabites), racchiude in soli quindici minuti il succo dello speciale di Voyager sulle scie chimiche. Niente militari né controllori di volo e devo dire che il risultato è veramente notevole. Giudicate voi.

Ai seguenti link potete scaricare invece il filmato da quindici minuti, diviso in tre parti.

Voyager parte Uno - file zip 44716 KB
Voyager parte Due - file zip 43449 KB
Voyager parte Tre - file zip 42369 KB



Trovate il medesimo documento video in formato .mpg su Emule, digitando: "Voyager - Scie chimiche (by Straker).mpg".


Scie chimiche su RAI 2 (Voyager)

giovedì, marzo 20, 2008

Voyager e scie chimiche: il giorno dopo (di Tanker Enemy)

Ieri sera RAI 2 ha mandato in onda un servizio sulle scie chimiche, all'interno della trasmissione condotta da Roberto Giacobbo, Voyager. I giudizi sul reportage sono stati contrastanti: alcuni plaudono a Giacobbo ed alla sua iniziativa; altri, invece, ritengono che il servizio sia stato morbido, incompleto e capzioso. Credo che non ci si potesse certo aspettare uno spaccato esauriente ed oggettivo, dal momento che sono stati interpellati tre "esperti" organici al sistema ed un solo ricercatore libero. Inoltre le parti più significative e dirompenti dell'intervista rilasciata da Straker sono state sforbiciate. In particolar modo, non sono state mostrate le raggelanti fotografie satellitari in cui erano immortalati intrichi di lunghissime scie chimiche ed inoltre è stato tagliata parte dell'intervista nella quale Marcianò rilevava che gli aerei irroranti non vengono identificati dal radar passivo della Airnav System. In relazione a quest'ultimo aspetto, è legittimo ipotizzare che dichiarazioni in questo senso avrebbero potuto mettere in seria discussione l'"attendibilità" degli "esperti" E.N.A.V. Di qui la decisione di censurare.

E' stata obiettivamente una situazione sbilanciata, ma ritengo che Giacobbo e la sua redazione, nonostante la loro prudenza, si attireranno gli strali avvelenati dei vari disinformatori abituati ad usare l'unico argomento che conoscono, quello ad personam, contro gli scienziati ed i ricercatori seri. Immagino già Giacobbo messo alla gogna, definito un incompetente, un dilettante abbindolato da "truffatori e visionari". Ciò benché il conduttore del programma abbia dato grande spazio ai tre ventriloqui, di cui è doveroso rilevare le contraddizioni, le inesattezze, le approssimazioni.

Diamo atto a Giacobbo ed ai suoi collaboratori di aver evitato luoghi comuni ed un atteggiamento derisorio nei confronti degli investigatori liberi. Non si può pretendere un approccio incisivo e di denuncia in ordine ad un tema che mette in discussione consolidate certezze (in realtà illusioni), come quella che gli stati, nonostante alcuni loro limiti, non congiurano contro la popolazione. Il sistema potrebbe vacillare, se solo si usassero certe verità, a mo’ di leva di Archimede. Sarebbe stato auspicabile che tra i titoli di coda venissero riportati i principali siti italiani che si occupano di chemtrails.

A proposito dei sedicenti esperti interpellati, possibile che, all'interno delle loro disquisizioni "scientifiche" non accennino mai con precisione ai valori relativi alle quote, alla temperatura, all'umidità relativa, alla pressione? Possibile che rimanga tutto così fumoso e generico? Questa genericità non si perdonerebbe neppure ad uno studente di una scuola professionale. Per quale motivo militari, responsabili dell'E.N.A.V., meteorologi restano sempre sul vago?

Non è difficile immaginare la ragione di tanto pressappochismo. Essi, eludendo l’indicazione di valori precisi, tentano di aggirare il problema: la formazione delle scie di condensa è fenomeno rarissimo ed è subordinato alla presenza di condizioni fisiche piuttosto rigide. Se lo ammettessero, il loro castello di carte crollerebbe miseramente. Invece gli "esperti", esibendo i loro titoli accademici ed il loro ruolo istituzionale, confondono l’uditorio (o ci provano), senza addurre un solo dato credibile e veritiero. Intanto sciorinano nozioni tecniche non attinenti ed informazioni di dubbia plausibilità, volte a nascondere l'operazione scie chimiche dietro una cortina fumogena. Ad esempio, il meteorologo in uniforme, il Colonnello Costante De Simone, asserisce che si vedono dal satellite scie stratosferiche, ma la stratosfera è una ragione dell’atmosfera che hai inizio solo intorno ai 15 kilometri di altitudine: è possibile che da terra si distinguano nei dettagli ad occhio nudo enormi scie e soprattutto gli aerei che le generano, se scie e velivoli sono distanti da terra 15.000 metri?

Di fronte a domande più dirette, possono soltanto deglutire: una semplicissima analisi dei movimenti oculari, della vibrazione della voce e del linguaggio del corpo permette di comprendere che questi "scienziati" mentono. Come dimenticare la salivazione azzerata del Maggiore Guido Guidi, allorquando, cadendo in palese contraddizione, affermò, al cospetto di una zuccherosa Sveva Sagramola, che le contrails si generano in concomitanza di elevata umidità ed aria molto calda (sic!)? No, non si riferiva all'aria calda proveniente dai motori, ma alla temperatura dell'atmosfera.

Questi uomini in divisa, eroici avieri, scrutatori del cielo con le stellette... che cosa possono raccontare, se non ciò che il sistema esige raccontino? Sotto la divisa niente. Potranno mai replicare con sincerità alla domanda cruciale? Hic Rhodus, hic salta. Esiste un'operazione decisa o avallata dai governi per nuocere ai cittadini? Se rispondono di no, se tentennano, volgono gli occhi altrove, incorrono in errori (o bugie) madornali (scie chimiche attaccate ai motori spacciate per scie di condensa che, per motivi fisici, si formano sempre ad una certa distanza dai motori), siamo sicuri che la risposta vera è affermativa. E' una conclusione cui sono giunte le persone consapevoli, avvezze ad osservare, a studiare, a riflettere: non proverrà dalle fonti ufficiali, fonti... avvelenate.

Divertente il commento dell'amico Antonio, che scrive:

Hanno giocato molto sull'effetto scenico: il militare dell'aviazione era presentato in tenuta Action Man con aereo alle spalle tutto lucidato, mentre a te sembrava ti avessero messo in uno sgabuzzino. E' chiaro che sottilmente passa che l'uomo in divisa ha sempre ragione.


Il parere di Paolo sulla trasmissione del 19 marzo 2008

Un programma di mamma RAI è per forza di cose un programma 'politically correct'. Non è stato poi così malvagio riguardo alla quantità di informazioni rilasciate allo stato grezzo. Hanno ovviamente glissato alla grande. Di certo non potevamo aspettarci delle accuse precise agli U.S.A., alla N.A.T.O., alla setta degli Illuminati. I militari hanno fatto schifo e si capiva lontano un miglio che stavano imbrogliando e che cercavano di nascondere la verità, soprattutto il responsabile del meteo.

Il comandante pilota si è poi tradito quando ha affermato che "i velivoli della nostra Aeronautica Militare non rilasciano scie', la cui traduzione è "non sono i nostri velivoli che rilasciano scie, ma quelli della N.A.T.O".

Programma informativo ed estremamente capzioso al tempo stesso e talmente raffinato da un punto di vista psicologico da far pensare che sia stata per lungo tempo meditata la successione delle sequenze. In pratica l'informazione funziona così: io ti segnalo un problema ormai evidente, tu spettatore ti chiedi qual è la risposta e io te la fornisco implicitamente, ma senza dirtelo apertamente, nella sequenza successiva. Si tratta di dire e non dire al tempo stesso, cosa non poi semplicissima.

Nessuna affermazione esplicita è così stata fatta, nemmeno quella secondo cui le scie chimiche esistono. In pratica si cerca di fare in modo che l'uomo della strada sporadicamente le noti, capisca che esistono, ma non tragga alcuna conclusione definitiva.

Al limite una risposta l'hanno anche data e cioè che '"le scie chimiche servono a proteggerci dall'effetto serra'". Come a dire "se vi stiamo facendo del male, in fin dei conti è per il vostro bene. Non preoccupatevi, vegliamo su di voi".

E' dunque in atto una forma di 'disclosure' alla loro maniera. Ad esempio, mai ci saremmo aspettatti, solamente un anno fa, di vedere un servizio alla tv di Stato su tale fenomeno.

A tale meccanismo di rilascio controllato di informazioni appartengono anche gli appelli alla creazione del NWO che ci provengono ormai da da lungo tempo da Papi, Presidenti U.S.A., Capi di Stato (come Napolitano). Da ultimo disponiamo addirittura di libri "ufficiali" come quello di Tremonti che ci racconta le sue verità, pienamente distorte, com'era ovvio attendersi.

Immagino che altri aspetti della 'disclosure' in atto verranno alla luce del sole a breve.

In conclusione possiamo affermare che l'acquisizione della piena consapevolezza dei fatti rimane un fenomeno d'élite. L'uomo comune, anche colto, non dispone della sufficiente intelligenza e scaltrezza per capire come 'gira'.

I poteri forti, se gli chiedi un pezzo di pane per mangiare, te lo daranno avvelenato e, se chiedi da bere, ti daranno un bicchiere d'acqua inquinata da metalli pesanti. Nulla bisogna aspettarsi da tale gente per sua natura corrotta e, in definitiva, figlia del Demonio. Fuori dalla mia finestra i problemi rimangono: non piove più ed i canali di irrigazione sono melmosi od asciutti, le api sono scomparse, il cielo presenta nel cento per cento dei casi un aspetto "chimico", assolutamente artefatto.

Il ciclo storico-cosmico nel quale siamo inseriti anela alla sua ineludibile conclusione.

Una delle tante inequivocabili prove non mostrate in Voyager

lunedì, marzo 17, 2008

MD-80.it: scellerata impostura

Il sito web MD-80, in collaborazione con i debunkers italiani, elargisce ancora una volta la sua saggezza, competenza ed "onestà intellettuale", redigendo un farneticante articolo per il sito web satorws.com. Lo scartafaccio, a firma di Lorena Bianchi, ma molto probabilmente redatto dal noto axlman (lo stile "acido" ed i termini adottati sono certamente i suoi), descrive alcune situazioni al limite del ridicolo ed insultanti per l'intelligenza umana, oltre che offensive e diffamanti nei confronti dei ricercatori indipendenti.

Tra le innumerevoli "chicche" elargite senza pudore, compare un commento alla foto dei tre velivoli completamente bianchi fotografati nel 2003 all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino ed ai quali, tra l'altro, si riferì anche l'esposto denuncia del SULTA. Nella didascalia della foto si recita: "Aerei senza livrea a Fiumicino? In realtà, 767 militari a bassa visibilità: le insegne si vedono solo da vicino per motivi di mimetismo bellico". Peccato che la foto sia stata intenzionalmente ridotta di dimensioni per tentare accreditare la veridicità della mendace nonché stupida "spiegazione" degli "autorevoli" autori.

Livree a bassa visibilità?! Ogni ulteriore commento è superfluo.


Buona lettura.




Addendum del 19 marzo 2008

I soliti noti si sono subito affrettati nel segnalare quelli che, a loro mendace modo di vedere, sono velivoli con "contrassegni a bassa visibilità" identici agli aerei completamente bianchi spesso fotografati sia in aeroporti civili sia militari. Nulla di più falso! Nell'immagine a fianco il raffronto tra i velivoli è impietoso nei riguardi delle ridicole affermazioni dei disinformatori. Possiamo infatti osservare in alto gli aerei ripresi a Fiumicino nel 2003 ed in basso due velivoli con "identificativi a bassa visibilità" segnalati dal sedicente ingegnere Marko. Appare chiaro l'intento di continuare ad ingannare il lettore.

venerdì, marzo 14, 2008

Scie chimiche su Voyager

Il 19 marzo 2008, su RAI 2, alle ore 21:00, la nota trasmissione Voyager, condotta da Roberto Giacobbo, affronterà lo scottante tema delle scie chimiche. Tra gli intervistati Rosario Marcianò (Straker).

Il promo non ufficiale.

Colgo l'occasione per ringraziare lo staff di Voyager che ha mostrato interesse per la questione "chemtrails".

giovedì, marzo 13, 2008

Il miracolo della vitamina D: che cosa c’è di vero?

di MARTIN MITTELSTAEDT - 12 marzo 2008
Link alla pagina originale


Nell’estate del 1974 ai fratelli Garland, Frank e Cedric, venne l’idea eretica. I giovani epidemiologi stavano partecipando a una conferenza sui tassi di mortalità per cancro, contea per contea, negli Stati Uniti. Seduti nell’aula dell’Università Johns Hopkins di Baltimora, mentre osservavano le carte geografiche colorate a seconda dei casi di cancro, notarono una suddivisione evidente, maggiormente pronunciata per il cancro al colon. Le contee con i tassi più elevati erano in rosso; quelle con tassi bassi erano blu. Stranamente, la nazione era divisa in due quasi perfettamente, rosso al nord e blu al sud. Perché, si chiesero, il rischio di morire di cancro era maggiore nel bucolico Maine piuttosto che nella maggiormente inquinata California del Sud?

I due giunsero al Johns Hopkins qualche giorno dopo, guidando la propria Mustang da casa loro a San Diego. Frank stava per cominciare gli studi universitari e Cedric il suo primo impiego come professore. Era luglio e il viaggio attraverso l’assolato Sud fornì loro un idea mentre stavano studiando le carte geografiche del cancro: l’esposizione al sole cambia drasticamente a seconda della latitudine. Poteva forse questo spiegare le differenze dei tassi di cancro?

La loro ipotesi, sviluppata meticolosamente e pubblicata sei anni dopo nell’International Journal of Epidemiology, era che la luce solare avesse un potente effetto anti-cancro dovuto al suo ruolo nella produzione di vitamina D nella pelle esposta al sole. Quelli che vivono a latitudini settentrionali, teorizzarono, ricevono meno radiazione solare e producono meno vitamina, fatto che determina l’aumento del rischio di morire di cancro.

Oggi, che la vitamina D è presente così spesso nei media, è difficile credere che ci siano voluti decenni perché l’ipotesi dei fratelli Garland guadagnasse l’attenzione della comunità medica convenzionale. Ma i benefici della vitamina D non si limitano alla prevenzione oncologica: esistono studi che hanno stabilito un legame tra la deficienza di questo composto e talune malattie croniche e serie quali la sclerosi multipla, il diabete, le malattie cardiache, l’influenza e la schizofrenia.

Cedric Garland, ora professore di medicina preventiva all’Università di California, San Diego, è talmente convinto di questo legame allargato da dire: "Penso che la vitamina D stia per portare a un periodo d’oro per la medicina." E non è il solo a crederlo. Le ultime ricerche sono così convincenti che numerosi ricercatori medici credibili e difensori della sanità pubblica, molti dei quali in Canada, hanno cominciato ad assumere dosi ben superiori alle 200/ 600 unità internazionali – dose giornaliera raccomandata dal ministero della salute Canadese, a seconda dell’età con un limite superiore di 2.000 IU. Il principale ricercatore Canadese sulla vitamina D, il dr. Reinhold Vieth dell’Università di Toronto, dice che si è tracannato 8.000 unità al giorno – quattro volte il massimo – per anni.

Dovremmo tutti fare lo stesso?

Il dr. Vieth dice di ritenere assolutamente innocuo quello che sta facendo – dopo tutto, la sua quantità giornaliera è paragonabile alla vitamina D che un Canadese si produrrebbe naturalmente in una giornata estiva esponendosi al sole.
E il dr. Robert Heaney, ricercatore medico alla Università Creighton di Omaha, dice che il suo collega Canadese non è l’unico nel suo approccio di super dosi. "Tutti i ricercatori sulla vitamina D, personalmente non ho mai trovato eccezioni, hanno imboccato questa strada convinti dai dati," dice il dr. Heaney, che l’anno scorso ha collaborato a uno studio, riportato nel American Journal of Clinical Nutrition, che ha collegato l’integrazione di vitamina D a una strabiliante riduzione del 60 per cento dell’incidenza di cancro in donne di mezza età e anziane.

Cedric Garland sostiene che, più dell’inquinamento e di qualche altra causa, alla radice dell’epidemia di cancro del mondo Occidentale vi sia l’insufficienza dei livelli di vitamina D. Per di più, se più persone prendessero integratori, la popolazione delle regioni settentrionali sarebbe più in salute complessivamente.
"Potremo prevenire un insieme molto vasto di malattie con una singola misura, a poco prezzo, virtualmente senza complicazioni," ci spiega. "Influenzerà favorevolmente ogni aspetto della medicina e della salute pubblica."

Troppo bello per essere vero?

Sembra quasi inconcepibile che la geografia possa condannare qualcuno a subire malattie mortali – che il solo fatto di vivere in una nazione settentrionale, come il Canada, possa essere un rischio per la salute. L’ipotesi dei fratelli Garland si scontra anche con l’attempata visuale convenzionale che il cancro sia causato principalmente da cattive abitudini di vita, geni cattivi o elementi carcinogeni. Infatti, suggerisce che alcuni tipi di cancro siano meglio descritti come malattie dovute a deficienze nutritive, alla stregua di scorbuto o rachitismo.
Di conseguenza, molti esperti sono rimasti scettici, consapevoli che in passato molti integratori ben propagandati spesso non sono sopravissuti al loro sfolgorante avvio. "Il problema con le vitamine è che in genere la prova della loro efficacia, per qualsiasi ragione, non riesce mai," mette in guardia Len Lichtenfeld, vice-direttore sanitario dell’American Cancer Society. Il dr. Lichtenfeld dice che le autorità mediche sono rimaste scottate dagli integratori così spesso che gli piacerebbe vedere una "quantità sostanziale" di ulteriore ricerca prima di convincersi che la vitamina D è davvero quello che sembra.

L’idea che la luce solare abbia effetti benefici sulla salute contrasta anche col consiglio di evitare l’esposizione al sole per ridurre il rischio di cancro alla pelle. Ciononostante, l’idea che l’insufficienza di vitamina D rivesta un ruolo nel cancro e altre malattie croniche degli adulti continua a guadagnare credito scientifico come teoria plausibile, fruttando nuovo rispetto per questa vitamina a lungo sottostimata. Sebbene abbia inizialmente attirato l’attenzione negli anni ‘20 come cura per il rachitismo (salute delle ossa, non cancro, è anche per questo che Health Canada ne raccomanda l’uso), da allora è stata trattata come Rodney Dangerfield (cioè ignorata N.d.T.). Nella nostra epoca salutista, è stata messa in ombra da integratori quali la vitamina C e il beta carotene.

Ma da quando i fratelli Garland hanno fatto ripartire l’interesse sulla vitamina D con i loro dati sul cancro al colon, altri studi hanno mostrato che più di una dozzina di altri cancri, inclusi i grandi killers, seno e prostata, così come una schiera di altri malanni, sembrano sensibili a insufficienze di questa vitamina.
L’idea sottostante alla ricerca è semplice: gli Esseri Umani si sono evoluti in un ambiente di piena illuminazione solare, vicino all’equatore, e conservano tuttora innumerevoli processi biologici finemente calibrati agli alti livelli di vitamina D che avremmo se ancora adesso stessimo crogiolandoci al caldo sole tropicale per tutto l’anno. Ma migrando verso latitudini elevate, dove non è presente una forte luce solare durante l’autunno e l’inverno, la maggior parte degli esseri umani ha turbato il proprio metabolismo della vitamina D, creando suscettibilità a indisposizioni croniche che la ricerca sta ora collegando alle insufficienze.

La domanda per i Canadesi è: se siamo così a corto di questa cruciale vitamina, non dovremmo prenderne integrazioni? E se lo facciamo, la vitamina D sarà la proverbiale pillola magica, capace di guarire gran parte di quello che ci tormenta?
Sebbene le linee guida emesse congiuntamente dai governi U.S.A. e Canadese dicano che gli adulti necessitano solo da 200 a 600 IU di vitamina D al giorno, a seconda dell’età, le donne della ricerca del dr. Heaney prendevano 1.100 IU al giorno, mentre lui stesso ne prende 1.500 IU al giorno.

(Anche se la nomenclatura in unità internazionali può far sembrare grandi questi numeri, il peso effettivo rappresentato da una singola IU di vitamina D è come un granello di polvere, meno di un milionesimo di grammo. La vitamina, agendo come un ormone all’interno della cellula, dispone di un grande effetto biologico pur in quantità minime.)

Radicalmente Prudenti

La Canadian Cancer Society è una delle agenzie per la salute maggiormente caute, ma lo scorso anno è divenuta la prima grande organizzazione al mondo a sposare l’idea di un’integrazione di vitamina D su larga scala, rivolta a tutta la popolazione per combattere il cancro. E’ stata avviata raccomandando che gli adulti bianchi prendano fino a 1.000 IU al giorno in autunno e inverno, mentre i non-bianchi per tutto l’anno, a causa della loro maggiore suscettibilità all’insufficienza di vitamina D alle latitudini settentrionali. (Il Canada non redige statistiche nazionali di malattie suddivise per razza, pertanto non è noto specificamente in qual grado i non-bianchi siano affetti da malanni collegati a bassi livelli di vitamina D.) Poco dopo, la Canadian Pediatric Society ha seguito l’esempio, chiedendo alle donne incinte e a quelle che allattavano di prendere 2.000 IU al giorno, con l’obiettivo di prevenire le malattie infantili. La decisione della Canadian Cancer Society è giunta dopo anni di analisi delle ricerche. La vitamina D "ha continuato a venir fuori. Ha continuato a suonare al campanello fino ad attirare l’attenzione," dice Heather Logan, la responsabile delle politiche di cancer-control della società. "Non si è trattato di uno studio e basta, fine della storia. Ci sono stati studi con ricerche multiple che hanno continuato ad essere pubblicati in riviste peer-reviewed."

Uno studio, pubblicato nella rivista Circulation, ha trovato che una situazione di bassa vitamina D portava un aumento del 62 per cento del rischio di infarto. Un altro, pubblicato negli Archives of Internal Medicine, ha trovato che quelli che prendono integrazioni di vitamina D diminuivano del 7 per cento il rischio di mortalità. Un terzo report, di scienziati presso lo statunitense National Cancer Institute, ha scoperto che, anche se la vitamina D non influenzava il rischio globale di morte per cancro, livelli relativamente alti nel sangue portavano il 72 per cento in meno di probabilità di morte per cancro colonrettale.
Altri studi hanno trovato che bassi livelli nel sangue sono un eccellente predittivo di chi svilupperà cancro e malattie cardiache e che le persone diagnosticate di cancro durante l’estate, ricca di vitamina D, hanno una prognosi migliore di quelli diagnosticati durante l’inverno.

Comunque, non tutti sono convinti. La critiche affermano che la maggioranza delle scoperte – come le mappe geografiche del cancro dei fratelli Garland – costituiscono solo una prova circostanziale. E quando la Canadian Cancer Society ha chiesto alla American Cancer Society di unirsi a loro nel raccomandare più vitamina D, quest’ultima ha rifiutato.

"Penso sia corretto dire che ne abbiamo discusso e abbiamo concordato di essere in disaccordo su questo punto. La nostra posizione è che vogliamo realmente quello che io definisco una prova solida... che ci sia nei fatti una riduzione nella mortalità per cancro senza significativi aumenti di rischio con l’integrazione di vitamina D," dice il dr. Lichtenfeld. Vuole vedere delle sperimentazioni come quelle dei farmaci per validare i benefici e stabilire i rischi, dice, prima di consigliare a 330 milioni di Americani di cominciare a prendere integratori.

Analogamente, John McLaughlin, vice presidente di oncologia preventiva per il Cancer Care Ontario, dice che la ricerca sulla vitamina D è troppo esigua a questo punto per raccomandare di prendere dosi più elevate per prevenire il cancro. Egli rigetta lo studio del dr. Heaney come "parecchio disinformativo" a causa della sua piccola dimensione (circa 450 donne) e perchè i soggetti assumevano anche supplementi di calcio, il che potrebbe aver influenzato i risultati.

Ma ms. Logan dice che se la Canadian Cancer Society concorda che non ci sia ancora tutta la scienza possibile sulla vitamina D, le prove ad oggi indicano fortemente che anche non agire in base alle implicazioni della ricerca è rischioso. I tumori interessati comprendono terribili assassini come quelli al seno, alla prostata e al colon, che uccideranno più di 10.000 canadesi entro l’anno "Non c’è bisogno di attendere che ogni problema scientifico sia risolto prima di agire," dice ms. Logan. "Quando c’è la prova del danno, si dovrebbe intervenire, anche di fronte all’incertezza scientifica."

Martin Mittelstaedt

Vitamina D: SOLO FATTI

La vitamina D viene misurata negli esami del sangue. Molti Canadesi hanno 40 nanomoli/litro o meno, particolarmente in inverno. Molti ricercatori pensano che i livelli debbano essere almeno il doppio per ridurre il rischio di malattie croniche.
La vitamina D si produce quando la pelle esposta reagisce fotochimicamente ai raggi di luce ultravioletta provenienti dal sole. Quasi tutta la vitamina D che circola nei nostri corpi è prodotta in questo modo. Una persona tipica di pelle bianca in abbigliamento da bagno al sole estivo di mezzogiorno in Canada produce circa 10.000 IU in un tempo da 15 a 20 minuti. Le persone non-bianche hanno bisogno di un tempo cinque volte maggiore per fare la stessa quantità, perché la melanina nella loro pelle agisce come schermo solare contro i raggi UVB. In autunno e inverno, il sole alle latitudini canadesi è troppo debole per produrre vitamina D.

Nella pelle, la sintesi della vitamina D accade solo quando l’indice UV ha valore tre o maggiore, all’incirca il periodo verso mezzogiorno da marzo a ottobre nelle parti meridionali del paese. Una regola spannometrica è che se la vostra ombra è più lunga di voi, allora la luce solare non è abbastanza intensa.
Alcuni dei pochissimi cibi che contengono vitamina D sono: olio di fegato di merluzzo (1.300 IU per cucchiaio); salmone naturale (1.000 IU per pozione); salmone in scatola (250 IU); sardine (600 IU); latte arricchito o succo d’arancia (100 IU); rosso d’uovo (25 IU); i funghi shiitake freschi e qualche carne biologica (tracce in entrambi). Molti multivitaminici contengono 400 IU. Pillole e pastiglie nelle confezioni di integratori di vitamina D contengono tipicamente fino a 1.000 IU.

Le dosi giornaliere raccomandate da Health Canada, basate principalmente su uno studio del 1997, sono: neonati fino a 12 mesi, 400 IU; età da 1 a 50 anni, 200 IU; da 51 a 70, 400 IU; oltre i 70, 600 IU; con un limite superiore di 2,000 IU.
Molti sostenitori della vitamina D asseriscono che Health Canada è troppo cauta. La Canadian Cancer Society, per esempio, raccomanda che gli adulti non-bianchi prendano 1.000 IU al giorno per tutto l’anno e che i bianchi prendano la stessa quantità almeno in autunno e inverno. La Canadian Pediatric Society raccomanda 2.000 IU al giorno per donne incinte o che allattino.

L’intossicazione avviene dopo un’esposizione di lungo termine e a dosi massicce, che vanno da 50.000 IU a 150.000 IU al giorno. Effetti quali una demineralizzazione delle ossa possono accadere con dosi giornaliere croniche che eccedano le 10.000 IU. Non è stato riferito nessun malessere per dosi al di sotto delle 3.800 IU al giorno.
Uno studio in U.S.A. del 2007 ha trovato che il rischio complessivo di cancro in donne era sceso del 60 per cento quando assumevano 1.100 IU di vitamina D al giorno, più un’integrazione di calcio.

Un altro studio ha stimato la dose per dimezzare il rischio di cancro al colon: 1.000IU al giorno. La quantità stimata per dimezzare il rischio di cancro al seno: 4.000 IU al giorno. I ricercatori dicono che le donne possono aderire alle linee guida di Health Canada e tuttavia raggiungere lo stesso 4.000 IU al giorno assumendo 2.000 IU dalla dieta e da integratori e il resto mediante una modesta esposizione al sole.

Ci sono alcune indicazioni che le ragazze possono diminuire il loro futuro rischio di cancro al seno assumendo alti livelli di vitamina D durante i loro anni di teen-agers.

Ricercatori statunitensi stimano che l’insufficienza di vitamina D provochi fino a 60.000 morti per cancro precoce all’anno nel paese, o quasi il 10 per cento del totale della mortalità a causa del male. Se la stessa percentuale si applicasse al Canada, una situazione di bassa vitamina D porterebbe a circa 7.000 morti precoci per cancro all’anno.

Anche se c’è rischio di cancro alla pelle derivante da sovraesposizione alla luce ultravioletta, i ricercatori dicono che i benefici di una modica esposizione al sole per prevenire cancri seri, difficilmente curabili, sovrastano quel rischio. Inoltre, dicono, il cancro alla pelle è relativamente facile da trattare.

Uno studio Finlandese del 2001 ha trovato che i bambini che prendevano 2.000 IU al giorno avevano ridotto dell’80 per cento il rischio di diabete giovanile.
La forte correlazione tra latitudine e incidenza della Sclerosi Multipla ha condotto i ricercatori a sospettare che il trend sia connesso con i livelli di vitamina D. Negli USA, per esempio, i tassi di SM sono quattro volte maggiori negli stati settentrionali, vicino al confine canadese, rispetto alle parti meridionali del paese. Analogamente, la ricerca Australiana mostra che l’incidenza di SM aumenta all’aumentare della distanza dall’equatore in cui vive la gente. I tassi di incidenza maggiore al mondo si trovano in Nord Europa e in Canada.

Il Genio dei Geni

Nuove acquisizioni sul funzionamento della 'pillola magica'
Il ruolo della vitamina D nei carcinomi potrebbe svelare uno dei più grandi misteri che ancora celano la causa del cancro: perchè così tante persone che sviluppano la malattia non hanno fattori di rischio noti, quali una storia familiare della stessa malattia.

La semplice risposta potrebbe essere che la vitamina D interagisce con un numero insolitamente alto di geni, funzionando come un direttore d’orchestra che li attiva o disattiva. I ricercatori credono che una deficienza di vitamina conduca a una deficienza delle proteine assemblate sotto la direzione di questi geni, il che pertanto minaccia le principali difese contro malattie apparentemente non correlate come cancro, diabete e sclerosi multipla.

John White, che sta studiando le attività antimicrobiche della vitamina D all’Università McGill di Montreal, dice che "praticamente ogni cellula " del corpo umano possiede recettori per la vitamina D e che centinaia di geni differenti potrebbero esserne regolati.

Sembra che la maggiore attività di influenza genetica della vitamina D consista nel mantenere in salute la vasta categoria di cellule note come epitelio, che delimita l’esterno dei nostri organi e la superficie delle strutture del nostro corpo.
Anche se questi tessuti di rivestimento assommano a solo il 2 per cento del peso del nostro corpo, sono la fonte di circa l’85 per cento dei cancri, quelli noti come carcinomi.

Tra questi c’è il cancro del colon, della prostata, del pancreas e dell’utero, assieme al tipo più comune di cancro al seno, carcinoma del dotto, che si sviluppa sul rivestimento del dotto lattifero. (L’altro grande gruppo di cancri, i sarcomi, compaiono nei muscoli e nei tessuti connettivi, e non esibiscono una forte associazione con l’insufficienza di vitamina D.)

"La vitamina D è un agente particolarmente efficace nell’inibire la crescita anormale o lo sviluppo di tumori maligni nei tessuti epiteliali," dice Cedric Garland, professore di medicina preventiva all’ Università di California, San Diego.

Anche se molti ricercatori vedono il cancro come una malattia complessa e senza speranza con cause diverse per ogni tipo di tumore, il dr. Garland, che sta studiando la vitamina D da più di tre decenni, ritiene che i carcinomi abbiano un’origine comune nei bassi livelli di vitamina. Secondo una sua stima, fino al 75 per cento di questi cancri si potrebbero prevenire se i livelli di vitamina D fossero elevati attraverso integratori. "Sono convinto che il cancro sia prevalentemente una malattia dovuta a scarsità di vitamina D," afferma.

A livello genetico, una funzione importante della vitamina D, che potrebbe spiegare le sue proprietà anti-cancro, è che aiuta a regolare la produzione di E-caderina, una specie di colla biologica che tiene assieme le cellule. Quando si verifica una scarsità di questa colla, ciò fa perdere adesione reciproca alle cellule epiteliali, permettendo ad alcune di migrare dal tessuto nel quale dovrebbero restare confinate. Non più vincolate, queste cellule cominciano a moltiplicarsi a un tasso maggiore di quello solito e cominciano a formare le lesioni che infine portano ai cancri.

La vitamina D è implicata nel meccanismo che segnala alle cellule quando morire, aiutando pertanto a prevenire la proliferazione incontrollata e tenendo a freno la crescita di nuovi vasi sanguigni che nutrirebbero i tumori in accrescimento.
Essa potrebbe avere un ruolo anche in malattie non legate al cancro. Una delle principali funzioni delle cellule epiteliali è quella di fare da barriera contro i virus e i batteri che causano infezioni.

Gli scienziati ipotizzano che quando una situazione di bassi livelli di vitamina D indebolisce le cellule epiteliali, la funzione di barriera venga compromessa, esponendo i tessuti all’attacco di agenti che producono malattie - nel diabete, per esempio, indebolendo le cellule dell’isolotto; nella sclerosi multipla, indebolendo le cellule gliali del sistema nervoso; e nella tubercolosi, riducendo la capacità del rivestimento del polmone di respingere i batteri, secondo il dr. Garland.

Alcuni ricercatori medici hanno anche cominciato a sospettare un collegamento tra l’insufficienza di vitamina D e la schizofrenia, che si verifica il 10 per cento più spesso tra coloro nati in inverno e prima primavera, quando la vitamina D di origine solare è meno disponibile.

Ricercatori in Australia stanno testando quest’ipotesi esaminando i cervelli dei ratti nati da madri private di vitamina D – con risultati allarmanti. I cervelli dei roditori privati di vitamina D avevano maggiore proliferazione cellulare, ventricoli allargati e minor quantità di una proteina necessaria alla crescita nervosa. "Quello che osserviamo quando togliamo la [vitamina] D dai cervelli dei ratti, essenzialmente è che puoi distruggere il loro cervello," dice John McGrath, un professor del Queensland Brain Institute dell’Università del Queensland a Brisbane. "Possiamo modificare la maniera in cui si sviluppa il loro cervello." Il dr. McGrath afferma che è troppo presto per dire se la ricerca sui cervelli dei ratti si applichi agli esseri umani. Ma aggiunge che "se ottimizzando la nutrizione materna si potessero evitare anche solo una piccola percentuale dei casi di schizofrenia, si tratterebbe di un risultato veramente importante."

Martin Mittelstaedt


Fonte: disinformazione.it

Traduzione per Disinformazione.it a cura di Stefano Pravato

lunedì, marzo 10, 2008

Un altro documentato caso di Morgellons

Pubblichiamo un articolo tratto dall'eccellente sito Ecplanet e relativo ad un caso di Morgellons, malattia che, come si evince dal testo, molti medici continuano ad ignorare sicché non possono neppure diagnosticarla. Mentre, però, parecchi dermatologi si ostinano per giunta a non voler esaminare i pazienti, la tossicologa californiana Hildegarde Staninger, che ha correttamente correlato il Morgellons alle scie chimiche, è impegnata con alacrità nella ricerca di una possibile cura.


di Ivanhole – photobucket.com

Parecchi mesi fa, iniziai ad avere qualche problema con della ‘roba’ tra i capelli, così mi rasai la testa. Questo video è stato girato qualche giorno dopo che mi ero rasato. Non sapevo di avere tutta quelle cose sulla testa. Mi ero visto sotto una luce ultravioletta ed i miei capelli sembravano una giungla. Ad una luce normale, di giorno o di notte, parevo a posto. Sotto quella ultravioletta, sembravo ricoperto di una specie di fibra o lanugine. Ho tenuto sotto osservazione quella strana forma di lanugine, in ambiente controllato, per impedire ogni normale contatto che la mia pelle potesse quotidianamente avere. Nel video, potete vederne le fasi di crescita sul cuoio capelluto: prima delle punte di colore brillante che sbucano fuori da dove dovrebbe esserci un follicolo, per poi divenire dei fili o forme più lunghe che, alla fine, si collegano tra loro. Queste immagini sono state girate, dopo aver fatto la doccia. Mi sono ‘asciugato all'aria’ in modo che la mia pelle non venisse a contatto con asciugamani, vestiti, tessuti etc.

Ho cercato di avere un consulto da un dermatologo, su questo od altri disturbi cutanei correlati. Ho tentato di mostrargli la mia pelle sotto la luce ultravioletta, ma vi ha dato una rapida occhiata e ha subito scrollato le spalle, dicendo “Beh, qual è il problema? Hai della lanugine in testa”. Ho tentato di fargli vedere che cresceva da me stesso, ma non ha guardato. Quando gli ho detto che assisto alla sua comparsa e l'ho grattata via da sotto la pelle: ha risposto che stavo avendo le allucinazioni e che mi ingannavo.

Mi ha consigliato di assumere un qualche antipsicotico o comunque un calmante. Bene... non mi ero ancora agitato, fino a quando 'sto stupido non s'è rifiutato di guardare quello che gli stavo mostrando. Diceva che tutti abbiamo quello strato di roba che ci ricopre... Beh, non so voi ragazzi, ma di tutte le volte che mi è capitato di stare sotto ad una luce fluorescente, in passato, non ricordo di essermi mai visto ricoperto da una lanugine del genere.

E così gli ho detto “Bene, potremmo guardare sotto una luce ultravioletta la sua pelle, per esempio quella del braccio, per dimostrarmi che è vero?” Si è rifiutato, dicendo che non mi sarebbe servito, aggiungendo che, infatti, se l'avesse fatto avrebbe peggiorato le mie condizioni mentali (?). Sino a quel momento non sapevo di avere ‘delle condizioni mentali’, anche se è vero che la sua ignoranza e l'atteggiamento compiaciuto mi stavano davvero mandando fuori di testa.

Parlava in quel modo senza minimamente esaminarmi il cuoio capelluto o una singola parte della pelle in genere. E se avessi avuto una qualche brutta infezione cutanea o una micosi? Come si fa ad arrivare ad una simile decisione e una così rapida diagnosi, solo con una superficiale osservazione durante un colloquio? Non ha toccato né esaminato la mia pelle con un qualche mezzo d'ingrandimento o anche soltanto da vicino ad occhio nudo.

Se lo avesse fatto, avrebbe trovato di più di quello che c'è nel video. Ho delle specie di fibre sotto e sopra la pelle. Produco come delle specie di palline da tennis di fibra, della misura di un pisello, tutte strettamente avvolte. Si attaccano allo stelo del capello. Credo crescano proprio insieme con alcuni capelli e dai follicoli. Sono microscopici ‘fagottini’ che, ad oggi, misurano dai 7,5 ai 10,5 centimetri. Ho dei piccoli fili striscianti che mi ricoprono continuamente. Si legano ai capelli da sotto e sopra lo strato cutaneo. Molte volte appaiono, come se fossero stati fatti per avere la forma di un insetto[*]. Ho questo e altri sintomi comuni a ciò che viene definito ‘Morgellons’. Qualcun altro ha regolarmente di questa roba sulla pelle, a qualsiasi ora, giorno e notte? Io ne emetto costantemente e non va affatto bene.

[*] Nota: ‘bug’ significa insetto in generale, o cimice in particolare, oltre che germe/microbo (tralasciando gli altri significati assunti in campo informatico). La cosa ‘curiosa’ è che bug vuol dire ANCHE “cimice” nel senso di “microspia”. Questo… come nota di riflessione a sostegno di quanti sono certi che la natura del Morgellons è tutt’altro che... ‘naturale’.

Dal link fornitovi qui, potrete scorrere altre immagini prese dopo aver girato il video, con gli aggiornamenti della situazione. Se un qualche lettore italiano, che conosce l’inglese, si ritrovasse PURTROPPO ad avere lo stesso problema, potrebbe magari contattare l’autore del video per rispondere al suo appello.

Qui il video sul canale You-Tube di Ivanhole.

Data articolo: marzo 2008

Traduzione rielaborazione e correzioni sintattiche: Daniela Brassi



sabato, marzo 08, 2008

Onde Letali (articolo di Corrado Malanga)

L'inquinamento da campi elettromagnetici è un problema all'ordine del giorno. Gli effetti più devastanti, in realtà, sembrano dovuti all'alterazione della quantità di melatonina che risente dell'azione dei campi magnetici.

L'ecologia è di moda e le forze politiche si mettono in gioco per dire la loro adottandola, in alcuni casi, per accaparrarsi voti, facendo leva sulle paure della gente, come quelle dell'inquinamento o dello smaltimento dei rifiuti tossici. È anche vero che non è l'inquinamento che si vede, quello più pericoloso; ne esistono forme estremamente subdole. Che il numero di malati di cancro aumenti giornalmente non è un mistero e qualcuno, o qualcosa, deve essere responsabile di questo oggettivo dato di fatto. Un esempio per tutti.

Si dice che l'inquinamento da campi elettromagnetici sia un problema di una certa gravità, ma le notizie che ci vengono propinate in proposito sono le più confuse possibile. Insospettisce che alcune case costruttrici di telefoni cellulari, sulla cui nocività il dibattito è aperto, consiglino di non farne uso per più di un quarto d'ora al giorno. Dubito che l'industria delle telefonia mobile abbia tanto a cuore il nostro benessere fisico, quanto, piuttosto, la nostra capacità d'acquisto, che si riduce a zero se si muore di tumore.

Cosa c'è dietro tutto ciò? Una ricerca mi ha consentito di verificare qualcosa sull'inquinamento da onde elettromagnetiche ed affini. Gli effetti sono pressoché infiniti, reali e devastanti. Tralascio, per brevità, gli innumerevoli esperimenti che vengono effettuati sugli animali e sulle piante e passo subito al genere umano. Le esposizioni a campi elettromagnetici producono stati di percezione alterata, insorgenza di tumori, disturbi della visione e della percezione, gravi problemi alla pelle, fenomeni di insonnia o di letargia, incapacità di orientamento, visione di esperienze irreali paragonabili a quelle che si hanno dopo la somministrazione di allucinogeni, aborto, incapacità di sentire lo stimolo del dolore in alcune parti del corpo e perdita di memoria.

La componente magnetica della radiazione sembra essere quella più pericolosa essendo più subdola. Non si sente, soprattutto se è di bassa intensità, ma agisce direttamente su una ghiandola del nostro
cervello, la Pineale. Non sarebbe comunque il campo magnetico vero e proprio a produrre effetti strani,
ma l'alterazione di contenuto di melatonina che questo produrrebbe. Evidentemente, non solo alcune conseguenze di campi EM (ndr: Campi Elettro-Magnetici) sarebbero devastanti ma se ne potrebbero verificare persino di positive, legate a guarigioni da particolari patologie.

La melatonina, infatti, sembra in grado di essere prodotta dal corpo umano anche in particolari stati di concentrazione nervosa, in presenza di diete particolari e di forti emozioni. Osservando una fila di formiche che, ad un certo punto della loro marcia, si sono staccate dal muro che seguivano con tanta
cura, per poi, dopo pochi centimetri, riavvicinarvisi nuovamente, ho notato che in realtà si allontanavano da un cavo dell'alta tensione steso sul muro ed una rapida misurazione mi ha dimostrato che le formiche accusavano la presenza di un piccolo campo magnetico, inferiore a 0,01 mTesla. Questo prova perché le formiche c'erano prima della comparsa dell'uomo sulla Terra e ci saranno anche dopo la sua scomparsa.



lunedì, marzo 03, 2008

Collaborazionisti e rinnegati (articolo di Zret)

Oltre al gruppo di patetici pirloti che, nei vari forum, trascorrono intere giornate per denigrare e calunniare i ricercatori sulle scie chimiche, intercalando alle loro nefandezze qualche colossale baggianata pseudo-scientifica, riguardata da utenti e ad amministratori sprovveduti come verità rivelata, agiscono nella Rete personaggi mefistofelici.

Costoro, dopo aver accreditato di sé l'immagine di studiosi seri ed impegnati per denunciare lo scempio chimico, si rivelano spesso per quello che sono: agenti dell'inganno. Davvero è difficile stabilire di chi ci si possa fidare, visto che recentemente si è paventato che gli stessi David Icke e, per giunta Greg Szymanski, sarebbero infiltrati al soldo dei G., la cui funzione precipua è quella di svelare qualche verità minore, intrecciata, però, ad un groviglio inestricabile di bugie e di notizie depistanti. Questo spiegherebbe perché, pur con qualche difficoltà e tra accuse di vario tipo (ma diffuse ad arte per dare all'intera commedia credibilità), questi giornalisti possano scrivere libri ed articoli, rilasciare interviste, gestire siti... senza incorrere in gravi problemi.

Uno dei tanti logs del debunker axlman, alla ricerca di qualcosa su cui blaterare.Lo scenario può apparire inverosimile, ma ci siamo accorti che, nell'ambito dell'informazione "indipendente", i casi di infiltrazione sono assai numerosi. Tralasciando le situazioni più plateali relative ai finti difensori dei cittadini, ci siamo imbattuti nei mesi scorsi in falsi attivisti più o meno abilmente mascherati. E' evidente che costoro devono essere almeno in parte schizofrenici per sostenere tanti ruoli contemporaneamente né si può escludere che siano schiavi dalla mente controllata.

Ora sono militari indottrinati e fanatici incapaci di articolare un pur banale ragionamento da soli, sempre chini a compulsare manualetti di meteorologia e di fisica dell'atmosfera, da cui estrarre qualche frase di cui non capiscono alcunché, loro che non sanno neppure allacciarsi le stringhe delle scarpe. Questi soldatini prussiani scartabellano ad ogni piè sospinto, in ogni discussione, i bignami col grafico di Appleman, simili a quegli allievi che per tradurre male un enunciato di una lingua classica sprofondano la testa nel badiale calepino, alla ricerca disperata della "frase fatta".

In altri casi sono, invece, studentelli universitari o neolaureati o borsisti dalle molte speranze e dalle poche aderenze che, pur di intraprendere una vergognosamente decorosa carriera all'interno dell'Ateneo, allungano la lingua venale su ogni superficie convessa. Essi violentano il metodo scientifico, cambiano, obbedendo proni ad ordini superiori, le leggi di natura, straparlano, vergano idiozie di ogni tipo spacciate per illuminanti dissertazioni di fisica, biologia e medicina, magari con l'imprimatur di un ordinario che insegna una materia perfettamente inutile.

Stirpe esecrabile ed abominevole! Infidi personaggi, vero disonore della cultura, quella vera, non l'arido nozionismo delle università.

A loro parziale discolpa, però, bisogna ammettere che spesso si ha l'impressione che siano individui programmati, scelti per la loro personalità debolissima, facile da plagiare, molle come stracchino: questo spiega perché da un giorno all'altro, essi rivelano il loro orribile volto, gettando la maschera. Qualcuno deve aver fatto scattare un interruttore. Ex abrupto, infatti, questi pennivendoli si trasformano da attivisti forse un po' sofistici (come quelli che, se un aereo chimico non fa loro lo scalpo, continuano a dubitare che il velivolo incroci a quote basse) e con una pericolosa inclinazione allo scientismo, a squallidi portaborse e portavoce dei loro padroni. Contenti loro! Non hanno un briciolo di dignità né quando agiscono dall'interno dei forum, fingendosi attivisti, ma con modi untuosi e gesuitici, per carpire informazioni utili e per delegittimare i veri ricercatori, né quando manifestano le loro reali intenzioni, seminando discordie. Fanatici banditori della scienza-spazzatura, fedifraghi, zelanti nel diffondere menzogne e quando scagliano anatemi contro chi vuole portare alla luce la verità, essi sono simili a certi Zeloti, i sicari che uccidevano a tradimento i loro nemici con un pugnale nascosto in una piega della veste.

Gli Zeloti, però, spesso finivano inchiodati su una... croce.

domenica, marzo 02, 2008

L'informazione negata

Recentemente, nella trasmissione radiofonica di mamma RAI (radio 2) "Caterpillar", i due conduttori, sull'onda disinformativa lanciata dall'ex DJ Paolo Attivissimo e seguendo il suo stile prettamente demenziale, ha affrontato la questione chemtrails. In studio, un certo Paolo Toselli, membro del C.I.C.A.P., nonché curatore dell'orribile e menzognero articolo apparso poco prima sulla rivista (s)Focus, sempre sul tema scie chimiche. Non mi pronuncio sui contenuti a dir poco insultanti l'intelligenza umana di detto programma, ma lascio la parola all'amico Fabrizio che, come altri, ha inviato una lettera di protesta alla redazione di Caterpillar.


Alla cortese attenzione della redazione e dei conduttori di Caterpillar

Signori,

ho avuto modo di ascoltare una registrazione della vs trasmissione nella quale lamentavate l’insistenza di “qualcuno” che, quotidianamente, vi invia segnalazione sulle scie chimiche e vi invita a parlarne.

Quell’Uno, chiunque esso sia, come voi “buffoni” lo definite, è una persona responsabile che sente il dovere di richiamare l’attenzione su un fenomeno che voi, strumenti d'informazione, non solo dovreste conoscere, ma addirittura ci ridete sopra.

Il vostro ignominioso ed irresponsabile atteggiamento è semplicemente scandaloso, ma essendo io persona di buon senso, posso immaginare che non vi siete mai posti il problema di conoscere meglio il caso. Pertanto vi invito ad informarvi ed a farvi un esame di coscienza e soprattutto a rivolgervi, quando ne sentite la necessità, a veri scienziati ed a serie testate giornalistiche di settore, evitando i cloni di Topolino.

Nella speranza che la vostra presunta professionalità sia votata al miglioramento della vostra funzione sociale, vi auguro di meditare su tutti quegli “Uno” che vi rompono i coglioni con il solo scopo di invitare un servizio pubblico a trattare temi seri per l’uomo e per la sua salute.

Se proprio non ci riuscite, vi chiedo allora di provare a rendervi più utili magari andando a raccogliere l'immondizia nelle strade di Napoli.


Sinceramente,

Fabrizio - Roma

sabato, marzo 01, 2008

Con le dita nella marmellata: i disinformatori sono ormai alla frutta

Va bene, ci arrendiamo: in questi anni ci siamo occupati solo ed esclusivamente di innocue scie di condensa! Volete che ve lo dimostri? Certamente! Basta valutare un dato inconfutabile: ci sono individui disposti a spendere moneta sonante per sponsorizzare su Google Search il proprio sito di disinformazione. Quale? Perle complottiste, la cui home page è mostrata nell'immagine di seguito.

In definitiva qualcuno, nel tentativo di fermare la controinformazione, è disposto a scucire denaro affinché il proprio blog diffamatorio sia collacato in cima alla prima pagina (ed evidenziato in giallo) del famoso motore di ricerca. Così, ieri, 29 febbraio, scrivendo la parola chiave "Scie chimiche", che cosa si vedeva? Incredibile ma vero, compariva il blog gestito dagli amici di axlman e "Sito partner di Crono911", a sua volta affiliato al sito MD-80.it ed al blog di Paolo Attivissimo (kattivix). Esso campeggiava in bella mostra sulla prima pagina di Google Search, come sito sponsorizzato!

L'amico chembusterboy, che ha scoperto l'ennesima "perla" dei debunkers di casa nostra, fa subito notare la cosa sul forum di Focus, noto bar di ritrovo dei disinformatori pagati da noi contribuenti, e subito i nostri amici corrono ai ripari, rimuovendo l'account con Google e facendo quindi sparire il blog "Perle complottiste" dalla pagina di ricerca.

Qui devo aprire una parentesi.

Fu proprio in seguito al nostro allontanamento dai gestori del sito sciechimiche.org e realativo forum, a causa di notevoli differenze di vedute, proprio in relazione al rapporto ambiguo da loro ottenuto con i disinformatori, che F.M. decise di sponsorizzare il proprio sito web con Google. Tale iniziativa, ovviamente, ci trovava e ci trova completamente in disaccordo e per questo venne subito stigmatizzata. Non si promuove il proprio sito con la pubblicità, ma con il lavoro di ricerca e con l'informazione corretta.

Insomma, per tornare alla questione del blog "Perle complottiste" questa è una brutta gaffe dei debunkers e dimostra, una volta di più, che le nostre istituzioni, attraverso apparati ben mimetizzati nel sistema ed impegnati 24 ore su 24 su decine di forum, le stanno tentando tutte, pur di riscuotere qualche misero successo in ambito disinformativo e di discredito dei ricercatori indipendenti.

Evidente volo a bassa quota di un tanker chimico.

Nel frattempo le operazioni di aerosol clandestine proseguono. I velivoli impegnati nelle irrorazioni chimico-biologiche intersecano le nubi basse che contraddistinguono questi giorni di copertura perlopiù artificiale, prive di precipitazioni. Laddove piove, siapure in quantità non sufficienti a riempire gli invasi ed i fiumi, ecco come appare l'acqua, se sottoposta ad analisi al microscopio.

Acqua piovana con presenza di idrocarburi.Siamo di fronte a campioni di acqua piovana che, in modo molto chiaro, mostrano di contenere sostanze oleose (idrorocarburi e gel di silicio - si notino le bolle oleose) oltre che i soliti parassiti (nematodi) e gli immancabili bario, alluminio, cesio, torio, esafuoruro nonché biossido di zolfo etc.

I meteorologi ammaniscono previsioni (decisioni) del tempo sempre più bislacche, ma utili ad ingannare il popolo bue che, in gran parte, se le beve tutte. Alcuni esempi:

"Nebbie diffuse sulla Puglia, sulla Campania e sulla Pianura Padana a causa dell'alta pressione" e due giorni dopo... "Nebbie diffuse sulla Puglia, sulla Campania e sulla Pianura Padana a causa della bassa pressione" (!?), ed ancora... "Nubi basse senza, però, essere caratterizzate da fenomeni" (Nubi basse, affermano gli esperti e queste formazioni sono tagliate dai tankers chimici... ma allora sono bassi anch'essi!)... "Delle strisce di nubi" (Lapsus freudiano)... "Innocue velature nel cielo"...

Nel frattempo, si vuole diffondere sempre più la convinzione che le precipitazioni sono un danno, sia nelle previsioni del tempo sia negli sponsor della RAI, TV di Stato che poi ci esorta a pagare il canone per il suo servizio(?) e così la desertificazione avanza, senza che nessuno se ne renda assolutamente conto e questo grazie agli stessi meteorologi (militari) che stanno gestendo, insieme col CNR, per conto dei vertici militari statunitensi, le sperimentazioni climatiche nei nostri devastati cieli. Il petrolio sale alle stelle, il sole è ormai un ricordo lontano, il fotovoltaico non solo viene ostacolato attraverso cavilli burocratici incredibili ma, come qui previsto oltre due anni fa, i nostri politici, avidi di denaro e blanditi con le promesse di cospicue elargizioni provenienti dalle società costruttrici di centrali nucleari, promuovono nuovamente l'uso dell'energia atomica, spacciandola in modo mendace per sicura e pulita. Complimenti!

Riassumendo, la situazione è la seguente:

a) Le scie chimiche non esistono, sono solo una fantasia "complottista".
b) Per dimostrare, una volta per tutte, che si tratta solo di fantasie o peggio, dell'inganno operato da qualche truffatore, i nostri servizi, prima di ricorrere a sistemi più convincenti, provano la carta della diffamazione a mezzo Web e per dare visibilità ai loro siti, nati allo scopo, hanno addirittuara deciso di pagare un servizio come quello proposto da Google Search e che, tra le altre cose, non costa nemmeno poco.
c) I forum vengono invasi da orde di disinformatori impegnati tutto il giorno solo in azioni di disturbo, utili al discredito dei ricercatori e volte a sfinire gli interlocutori veritieri o alla chiusura delle discussioni.

Nel frattempo, i documenti ufficiali che un tempo spiegavano correttamente le leggi fisiche che presiedono la formazione delle pur rarissime contrails, vengono fatti letteralmente sparire e ad essi si sostituiscono evasivi testi che, in realtà, rimanendo sul vago, non spiegano un bel nulla.

Bevenuti nel XXI secolo: l'era dell'inganno globale e dell'inizio della fine.


Google search - Costi


I costi della pubblicità associata alla ricerca si basano sulla pubblicazione dell'annuncio, misurata di solito in CPM, o sull'effettivo rendimento dell'annuncio. I costi legati al rendimento si basano su un insieme di misure convenzionali come il costo per clic (CPC), una percentuale dei redditi generati online o la generazione di nuovi contatti. Alcuni publisher offrono anche modelli ibridi, che combinano vantaggi del CPM e costi basati sul rendimento.

Costo per 1.000 impressioni (CPM) Costo basato su un numero di impressioni pubblicate in un dato periodo. Un CPM di ?40 significa che pagherete ?40 ogni 1.000 pubblicazioni dell'annuncio. Noto anche come "pay-for-impression".

Costo per azione (CPA) Costo basato sul numero di azioni di risposta al vostro annuncio. Un'azione può essere definita come transazione di vendita, acquisizione di un cliente o semplicemente un clic. Noto anche come "cost-per-transaction". Il CPA viene a volte definito anche costo per acquisizione.

Costo per clic (CPC) Costo basato sul numero di clic ricevuti dal vostro annuncio. Il costo per clic varia di solito da ?0,04 a ?1,25. Noto anche come "pay-per-clic". Il CPC viene a volte definito anche costo per cliente.

Costo per contatto (CPL) Costo basato sul numero di nuovi contatti generati dal vostro annuncio. Per esempio, potreste pagare per ogni visitatore che faccia clic sul vostro annuncio e compili un modulo sul vostro sito.

Costo per ordine (CPO) Il costo si basa sul numero di ordini ricevuti grazie al vostro annuncio. Noto anche come "cost-per-transaction".

Costo per vendita (CPS) Costo basato sul numero di transazioni commerciali generate dal vostro annuncio. Dal momento che i vostri utenti potrebbero visitare il vostro sito più volte prima di effettuare un acquisto, potete usare i cookie per monitorare le loro visite, dalla pagina di destinazione alle pagine dove viene effettivamente conclusa la vendita online. Noto anche come "cost-per-acquisition" o "pay-per-sale".