mercoledì, novembre 19, 2008

Studio dimostra che gli OGM mettono a rischio la riproduzione

Uno studio pubblicato dal governo Austriaco rivela che un’alimentazione a base di organismi geneticamente modificati potrebbe compromettere la capacità riproduttiva


Il Ministero Austriaco per l’Agricoltura e la Salute ha commissionato al Dott. Jürgen Zentek - professore di medicina veterinaria presso l’Universitá di Vienna, e coordinatore del progetto – lo studio sui prodotti OGM e i rischi per la salute.

I risultati hanno evidenziato che nella sperimentazione i topi nutriti con Mais-Ogm hanno avuto una riproduzione ridotta di numero e di peso statisticamente rilevante. Mentre i topi alimentati con Mais non-Ogm si sono riprodotti normalmente.

Federica Ferrario – responsabile della campagna OGM di Greenpeace Italia – afferma: “Il cibo OGM sembra agire come agente di controllo delle nascite, portando potenzialmente alla sterilità. Se questa non è una ragione sufficiente per chiudere completamente l’industria agroalimentare biotech una volta per tutte, non so che altro genere di disastro stiamo aspettando. Giocare alla roulette genetica con il nostro cibo è come giocare alla roulette russa con consumatori e salute pubblica”.

Il Mais-Ogm testato dallo studio Austriaco è prodotto dalla multinazionale Monsanto. Questa varietà di mais- Ogm (NK 603 x MON 810) è resistente ad un determinato parassita e tollerante ad un erbicida. Esso è stato approvato per la coltivazione e l’uso come alimento in diversi Stati, fra i quali emerge l’USA, l’Argentina, il Giappone, le Filippine e il Sud Africa. In Europa e in Messico è stato autorizzato in alimenti ed in mangimi.

Federica Ferrario di Greenpeace Italia conclude dicendo: “L’Efsa ha dato luce verde per un OGM che ora è dimostrato essere una potenziale minaccia per la salute. Come è possibile affidarsi esclusivamente ai dati della Monsanto e dare l’ok all’autorizzazione? Il panel OGM dell’Efsa dovrebbe essere sospeso immediatamente e sostanzialmente riformato fino a quando sará realmente in grado di valutare i rischi connessi agli OGM. L’Efsa dovrebbe trasformarsi in un’agenzia che protegge i consumatori e non gli interessi economici della Monsanto”.

Considerando la gravitá delle potenziali minacce riguardo la salute e la riproduzione umana, Greenpeace chiede di attivare immediatamente le clausole di salvaguardia nazionale ed il divieto all’importazione per il mais NK603 x MON810. Chiede inoltre all’Unione Europea di sospendere tutte le autorizzazioni di prodotti OGM.

Ma noi cittadini del mondo, noi Esseri Umani ci chiediamo: l’appello di Greenpeace verrà ascoltato dai nostri Governi? Verrà accolta quella sacrosanta richiesta in difesa della nostra Salute, della nostra Dignità e del nostro Diritto a una vita sana e sicura?

di Anna Valeria Sabatini


Fonti: Greenpace Italy - http://www.naturalia.net/ - http://francesco-word.blogspot.com/



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8 commenti:

  1. Posso avere il titolo originale del lavoro? Ho cercato su PubMed con il nome dell'autore (Jürgen Zentek) ma non ho trovato nulla a riguardo. Cercando su google ho trovato un PDF però è del 2006

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  2. V'è solo l'imbarazzo della scelta: ci sono 9.560 risultati nella ricerca.

    Buon divertimento. ;-)

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  3. beh oddio... non metto in dubbio la quantità di dati che esce da google con la ricerca "Gli ogm mettono a rischio la riproduzione", ma vorre, se possibile, il titolo esatto dello studio di Jurgen Zentek. Insomma, vorrei leggere l'articolo originale. Mi basterebbe anche sapere su che rivista a pubblicato e quando.

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  4. Non ti resta che attendere il 4 dicembre prossimo, così lo saprai, oppure chiedi al diretto interessato..

    Gli ogm ci renderanno sterili?14/11/2008 - Gabriele Bindi

    Uno studio austriaco ha dimostrato una capacità riproduttiva ridotta nei topi di laboratorio nutriti con mangime geneticamente modificato. Il 4 dicembre summit dei ministri europei sulla sicurezza degli ogm...

    Sui cibi geneticamente modificati ancora tanti punti interrogativi riguardo ai possibili effetti sulla salute. Nel frattempo il governo austriaco, che si schiera tra i contrari all'estensione degli OGM, ha pubblicato uno studio molto preoccupante sui rischi sanitari legati agli OGM. La fertilità dei topi nutriti con mais transgenico della Monsanto è risultata molto indebolita rispetto a topi alimentati con prodotti naturali: hanno generato una prole ridotta di numero e di peso. È la dimostrazione di quanto poco sappiamo dell'impatto a lungo termine degli OGM sulla salute e sull'ambiente e di quanto sia inadeguata l'attuale procedura di valutazione dei rischi a livello europeo.

    Lo studio, commissionato dal ministero austriaco per l'Agricoltura e la Salute, é stato presentato dal Dott. Jürgen Zentek, professore di medicina veterinaria presso l'Universitá di Vienna e coordinatore del progetto. Si tratta di una delle pochissime analisi di lungo termine mai condotte sul tema. Considerando la gravitá delle potenziali minacce riguardo la salute e la riproduzione umana, Greenpeace chiede il ritiro di tutti gli alimenti e i prodotti OGM dal mercato mondiale.

    La varietá di mais OGM (NK 603 x MON 810), testata in questo studio, é tollerante a un erbicida e resistente a un determinato parassita. É stato approvato per la coltivazione e l'uso come alimento in diveri stati, fra cui USA, Argentina, Giappone, Filippine e Sud Africa. In Europa e in Messico, é autorizzata per l'uso in alimenti e mangimi.

    Il prossimo 4 dicembre i ministri dell'Ambiente europei si riuniranno per decidere se rafforzare o meno il sistema di valutazione dei rischi OGM. Secondo Greenpeace, che ha organizzato una petizione on-line, è l'occasione giusta per chiedere ai Ministri di votare a favore della protezione dell'ambiente e dei consumatori.

    Fonte: Greenpeace

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  5. trovato sul sito di greenpeace. 104 pagine.

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  6. Sì, notizia che avevo letto di sfuggita anch'io qualche giorno fa.
    Bene! Altro motivo in più per starci alla larga.
    Casomai, dato che ci sarà un'aumento di gente sterile, troveranno il businnes...volevo dire il rimedio, alla sterilità :-)
    Luka78

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  7. Infatti, Luka. E non è un caso se negli Stati Uniti v'è una percentuale elevatissima di uomini con spermatozoi incapaci di fecondare.

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