domenica, settembre 30, 2007

Il rapporto Staninger (terza parte)

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Disintossicazione

Gli enzimi della fase 1 e della fase 2 convertono le sostanze chimiche estranee in forme che possono essere facilmente espulse; esse sono spesso riferibili agli enzimi di disintossicazione. Comunque dovrebbe essere sottolineato che la biotrasformazione non è strettamente legata alla disintossicazione. In un certo numero di casi, i prodotti del metabolismo sono più tossici dei composti originali. Questo è particolarmente vero per alcuni composti chimici cancerogeni e per un numero di sostanze che causano la necrosi cellulare del polmone, del fegato e del rene. In molte circostanze, un metabolita tossico può essere isolato ed identificato. In altri casi, sostanze intermedie altamente reattive, vengono formate durante la biotrasformazione di una sostanza chimica. Il termine “bioattivazione” è spesso usato per indicare la formazione enzimatica delle sostanze intermedie reattive. Si pensa che esse determinino gli eventi che portano alla morte della cellula, al tumore indotto chimicamente, alla teratogenesi e ad altre patologie.

Le persone malate di Morgellons hanno le reazioni contrarie della fase 1 e 2, poiché esse sperimentano parametri fisiologici specifici come bassa temperatura corporea, pressione sanguigna elevata, alta conducibilità dell’urina, gel e fibre fluorescenti sul corpo simili a microscopici tatuaggi fluorescenti. Tutti i pazienti affermano di aver percepito come la puntura di un ago, attraverso la pelle e soffrono di un insopportabile prurito.


Nanotecnologie

La nanotecnologia presenta nuove opportunità per creare migliori materiali e prodotti. Da tempo, nanomateriali sono disponibili sul mercato statunitense, nell’ambito dell’abbigliamento, dei tessuti, dei computers, dei cosmetici, dell’equipaggiamento sportivo e degli strumenti medici. Un quadro generale della ricerca Mtech relativo alle società che lavorano nel campo della nanotecnologia, ha identificato circa 80 prodotti e più di 600 materiali grezzi, componenti intermedi ed articoli industriali che sono usati dai produttori. La nostra economia sarà sempre più condizionata dalla nanotecnologia, quanto più si diffonderanno i prodotti contenenti nanomateriali che passeranno dal campo della ricerca e dello sviluppo a quello della produzione e del commercio.

La nanotecnologia ha anche la potenzialità di migliorare l’ambiente, sia attraverso le applicazioni dirette dei nanomateriali per individuare ed eliminare gli inquinanti, sia indirettamente, usando la nanotecnologia per sviluppare processi industriali più puliti e per creare prodotti ecocompatibili. Tuttavia esistono domande senza risposta sull’impatto dei nanomateriali e dei nanoprodotti sulla salute umana e sull’ambiente e l’E.P.A. ha l’obbligo di assicurare che i rischi potenziali siano adeguatamente compresi per proteggere la salute umana e l’ambiente. Dal momento che i prodotti nanotecnologici diventano sempre più numerosi e diffusi nell’ambiente, l’E.P.A. sta considerando come agire circa i progressi della nanotecnologia per rafforzare la protezione ambientale. Inoltre sta esaminando l’impatto delle nanotecnologie in relazione ai programmi ambientali, alle esigenze di ricerca ed agli approcci decisionali. Attualmente l’unico codice di regolamentazione che mira a valutare il rischio ambientale delle nanotecnologie, fa capo alla città di Berkley, in California. Alcuni esempi di questa tecnologia applicata alla ricerca privata si riferiscono alla composizione di fibre usate per indirizzare le ricerche.

Iniettori di nano tubi di carbonio - Un nano tubo al carbonio unito a punti quantici rivestiti di streptavidina, sviluppato da Xing Chen, Andrax Kis, Alex Zetti e Carolyn Bertozzi della Università della California di Berklely. La loro caratteristica unica è la capacità di trasferire i geni.

Nanomotore – Carlo Montemagno della Cornel University ha creato un motore molecolare delle dimensioni pari ad un quinto di un globulo rosso. I componenti chiave sono le proteine dell’Helicobacter Coli, attaccato ad un asse di nichel e ad un’elica che è alimentata dall’ATP, l’energia che l’organismo stesso usa per tutte le funzioni vitali. Questo motore molecolare, però, funziona con un’efficienza che va dall’1 al 4%, notevolmente inferiore a quella degli organismi viventi, che possono raggiungere un’efficienza del 100%.

Nanobombe - I ricercatori del Michigan hanno creato nanobombe intelligenti che sono in grado di aggirare il sistema immunitario e di introdursi nelle cellule malate per ucciderle o per diffondere dei farmaci.

Nanoelettrosensori – Strumenti elettronici che possono far secernere specifici ormoni alle cellule, allorquando l’organismo ne ha bisogno e generatori di elettricità che si autoassemblano all’interno della cellula.

Nanofarmaci - Un’altra idea è quella di interagire direttamente con le cellule, così che esse possano essere trasformate in “industrie farmaceutiche” per produrre medicine su richiesta. Milan Mrksich, chimico dell’Università di Chicago, progetta di agganciare le cellule a circuiti elettronici legandoli ad un tappeto di bracci molecolari. Catene di carbonio della lunghezza da 10 a 20 atomi, sono attaccate ad una lamina dorata con atomi di zolfo. I trefoli sono addensati così strettamente che stanno dritti sulla superficie. Ciò crea una “boscaglia” di villi metallici appiccicosi molecolari, per catturare e manipolare le cellule.

Punti quantici, nanoparticelle, nanotubi di carbonio (nella microelettronica) ed altri nanostrumenti usa e getta, possono costituire nuove classi di nanospazzatura di inquinanti ambientali non bio-degradabili che potrebbero causare patologie assimilabili ad una subdola forma tumorale da amianto (asbestosi).

Il quadro delle possibili reazioni immunitarie avverse è già stato precisato. Gli scienziati hanno già sviluppato materiali sintetici che non causano (?) problemi quando vengono introdotti nell’organismo, a cominciare dalle protesi di silicone per il seno. Gli strumenti nanotecnologici sono peggiori. David Williams, consigliere dell’unione Europea per i problemi della percezione delle tecnologie mediche afferma: “Il corpo umano è disegnato per respingere o attaccare agenti estranei delle dimensioni di una cellula”. Ancora peggio, gli strumenti nanotecnologici potrebbero inibire il sistema immunitario irreversibilmente.

Se strumenti così piccoli sono in grado di sfuggire al sistema immunitario, ci si chiede quali saranno gli effetti sulle membrane cellulari, sul nucleo del DNA e sulla sua membrana. Se i nanomateriali sono costituiti da plasmidi di funghi, batteri o virus, questi nuovi materiali si mescoleranno e si legheranno ai nostri costituenti interni delle cellule? (Mutazione genetica – ndr)


Le nanotecnologie e l’ambiente

Nel libro bianco del NIOSH sulle nanotecnologie, si afferma specificamente che i nanomateriali sono così piccoli che essi non danneggiano le cellule viventi. Tuttavia, recenti studi sull’uso dei nanotubi nei polmoni dei ratti, hanno dimostrato che essi si ammalano o muoiono dopo il trattamento.

Nel progetto FMN, due persone affette da Morgellons hanno sottoposto dei campioni ad un’analisi che si è avvalsa del microscopio elettronico; i campioni sono stati confrontati con il materiale di ricaduta delle scie chimiche diffuse nei cieli del Texas. L’esame ha rivelato che il materiale in tutti i campioni erano rintracciabili vari stadi di sviluppo o degradazione delle sostanze trovate negli ospiti (Anna e Lilly): il campione delle scie chimiche corrisponde a quello delle donne esaminato. I campioni provenivano da zone distanti 1.500 miglia l’una dall’altra.

Il nostro ambiente ha visto i risultati della diffusione di sostanze chimiche nel suolo, nell’acqua e nell’aria. Il DDT immesso rapidamente sul mercato quasi quarant’anni fa dalla American Bald Eagle, è stato un esempio perfetto di come una sostanza chimica può danneggiare la catena alimentare di altri animali. I nanomateriali, che vengono diffusi nei fiumi e nell’aria, sono una bomba ad orologeria per l’ambiente. E’ importante sia per gli scienziati sia per l’opinione pubblica controllare da vicino gli sviluppi della nanotecnologia e discernerne i fatti reali, per determinare se realmente può migliorare la nostra vita senza compromettere la dignità e l’integrità della specie umana.

Dott. ssa
Hildegarde Staninger
Traduzione di Zret & Straker



Un particolare ringraziamento va alla Dottoressa Staninger per la fattiva collaborazione.

REFERENCE(s)

1. Amdur, Mary O., J. Doull, and C.D. Klaassen. Casarett and Doull's Toxicology: The Basic Science of Poisons, 4th Edition. Chapter 4: Biotransformation of Toxicants by I. Glenn Sipes and A. Jay Gandolfi. Pergamon Press. New York. © 1991. Pgs. 88 ­ 126.

2. Staninger, Hildegarde. Far-Infrared Radiant Heat (FIR RH) Type Remediation for Mold and Other Unique Diseases. National Registry of Environmental Professionals. Annual Conference in Nashville, Tennessee. NREP, Des Plaines, IL © October 18, 2006,
http://www.dldewey.com/stan.htm
3. Staninger, Hildegarde. 'Size Matters'
http://www.rense.com/morgphase/sizematters.htm © March 2007

4. Dutton, G.J. Glucuronidation of Drugs and Other Compounds. CRC Press, Inc.. Boca Raton, FL. © 1980

5. Guengerich, F.P. and Liebler, D.C. Enzymatic activation of chemicals to toxic metabolites. CRC Crit. Rev. Toxicol. 14:259-307. © 1985

6. Hawkins, D.R. (ed): Biotransformaitons. Vol. 1: A Survey of the Biotransformations of Drugs and chemicals in Animals. Royal Society of Chemistry. London. © 1988

7. Weber, W.W. The Acetylator Genes and Drug Response. Oxford University Press. New York. © 1987

8. U.S. EPA Environmental Protection Agency. External Review Draft Nanotechnology White Paper. Science Policy Council. U.S. EPA, Washington, D.C. December 2, 2006,
http://www.epa.gov/osa/nanotech.htm

9. City of Berkley, California County Commissioner's Meeting. Testimony of
Dr. Edward Spencer and other public citizens on the risk of
nanotechnology to the environment. (City developed an
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nanotechnology.) Berkley, California © 2006,
http://www.seektress.com/berkeley.htm

10. Staninger, Hildegarde. Project: Fiber, Meteroite & Morgellons. Phase I and II.
http://www.rense.com/morgphase/phase2_1.htm, © March 2007.

11. Ho, Mae-Wan. Nanotecnology, a Hard Pill to Swallow.
http://www.i-sis.org.uk/nanotechnology.php © July 16, 2007

12. Lam, et. al. Pulmonary Toxicity of Single-Walled Carbon Nanotubes in Mice 7 and 90 Days after Intratracheal Instillation. Toxicol. Sci. 77:126-134 © 2004

13. Staninger, Hildegarde. Project: Fiber, Meteroite & Morgellons. Phase I and II.
http://www.rense.com/morgphase/phase2_1.htm © March 2007

14. Environmental Defense Fund & Dupont. Brochure: NANO Risk Framework. (http://www.dupont.com/ & http://www.environmentaldefensefung.com/)

sabato, settembre 29, 2007

Il più grande esperimento biologico mai compiuto

Titolo originale: The Largest Biological Experiment Ever
Fonte: www.eldoradosun.com
Traduzione di Amanda Adams "La Leva di Archimede"

Segnalato da "Foster".

Nel 2002, Gro Harem Brudtland, allora capo del WHO (World Health Organization), disse ad un giornalista norvegese che i cellulari erano stati banditi dal suo ufficio a Ginevra perché se un telefono cellulare era a meno di 4 metri di distanza si ammalava.

La signora Brundtland è un medico e il precedente Primo ministro della Norvegia. Questa sensazionale notizia, pubblicata il 9 marzo del 2002 da Dagbladet, fu completamente ignorata da tutte le altre testate giornalistiche nel mondo. La settimana seguente un suo dipendente, Michael Repacholi, responsabile del progetto internazionale EMF (campi elettromagnetici), minimizzò pubblicamente le preoccupazioni del suo diretto superiore. Cinque mesi dopo, per ragioni che molti sospettano legate all’annuncio riportato in precedenza, la signora Brundtland ha dato le sue dimissioni dal comando del WHO dopo appena un mandato.

Niente potrebbe dimostrare più chiaramente la schizofrenia collettiva di quando si parla delle radiazioni elettromagnetiche. Rispondiamo a tutti quelli preoccupati per la loro salute (come fa intendere il progetto EMF), ma ignoriamo ed emarginiamo coloro, come la Sig.ra Brundtland, che ne hanno già subito i danni.

Come consulente degli effetti sulla salute della tecnologia wireless, ricevo chiamate che possono essere approssimativamente suddivise in due gruppi: le persone solamente preoccupate, che chiamerò gruppo A, e quelle già ammalate, che chiamerò gruppo B. A volte vorrei organizzare una conferenza telefonica ed invitare i due gruppi per farli confrontare, abbiamo bisogno di una comprensione globale del problema in quanto siamo sulla stessa barca. Un individuo del gruppo A, preoccupato, solitamente chiede il tipo di protezione da usare sul cellulare ed il tipo di auricolare. A volte chiede anche qual è la distanza che ci dovrebbe essere tra la sua abitazione ed un ripetitore. Un individuo del gruppo B, ammalato, vuole sapere quale protezione usare per la sua casa, come si può curare o, sempre più di frequente, in quale parte del paese trasferirsi per salvarsi dalle radiazioni.

Questo articolo è stato scritto come un piccolo manuale, prima di tutto per mettere tutti sulla stessa linea d’onda e poi per chiarire alcune cose in modo che si possano effettuare scelte razionali verso un mondo più sano.

Elementi fondamentali

La cosa più importante sui telefoni cellulari ed i ripetitori è che emettono radiazioni microonde proprio come le antenne Wi-Fi, i computer senza fili (portatili), i telefoni cordless e le loro unità base e tutti gli altri apparecchi senza fili. Se è un apparecchio di comunicazione e non è connesso ad un filo, emette radiazioni. La maggior parte dei sistemi Wi-Fi ed alcuni cordless usano la stessa frequenza dei forni a microonde, altri invece usano frequenze diverse. I dispositivi Wi-Fi sono sempre accesi ed emanano in continuazione radiazioni come le unità di base dei cordless che emanano radiazione anche quando il telefono non è in uso. Un telefono cellulare acceso, seppure non in uso, emana in continuazione radiazioni. Per non parlare dei ripetitori, logicamente sempre attivi.

A questo punto potresti domandare quale è il problema. Gli scienziati normalmente suddividono lo spettro elettromagnetico in “ionizzanti” e non “ionizzanti”. Le radiazioni ionizzanti, che includono i raggi x e le radiazioni atomiche, causano il cancro. Le radiazioni “non ionizzanti”, tra cui le microonde, dovrebbero essere innocue. Questa distinzione mi ricorda la propaganda dell’Animal Farm di George Orwell: “Quattro gambe buono, due gambe cattivo”. – L’affermazione “Non ionizzante buono, Ionizzante cattivo” è poco affidabile.

Una volta un astronomo, scherzò sull’eventualità che se Neil Armstrong avesse portato un telefono cellulare sulla luna nel 1969, ci sarebbe apparsa come la terza più potente fonte di radiazioni microonde nell’universo, preceduto solo dal sole e dalla via lattea. Egli aveva ragione. L’evoluzione della vita sulla terra è avvenuta con livelli trascurabili di radiazioni microonde.
Un numero crescente di scienziati asserisce che le nostre cellule usano le microonde per comunicare tra loro, come il sussurro di un gruppo di bambini al buio e che i cellulari interrompono bruscamente questa loro comunicazione. Comunque, sta di fatto che siamo tutti quanti bombardati da una quantità di microonde che superano di dieci milioni di volte la media naturale del passato, ogni giorno, se usiamo o non usiamo il cellulare. Sta di fatto, anche, che la maggior parte delle radiazioni proviene dalle tecnologie create dal 1970 ad oggi.

Per quanto riguarda i cellulari, avvicinandoli alla testa danneggi il tuo cervello in vari modi. Per prima cosa, pensa ad un forno a microonde. Il telefonino, come il forno a microonde e a differenza di una doccia calda, riscalda dall’interno, non dall’esterno. Non ci sono sensori per avvisarti del riscaldamento graduale del cervello in quanto la nostra evoluzione non è avvenuta in presenza di radiazioni microonde. Inoltre, la struttura della testa e del cervello è talmente complessa e non uniforme che si creano all’interno di esso dei “punti caldi” dove il riscaldamento può superare dai dieci alle cento volte quello dei tessuti adiacenti. Questi cosiddetti punti caldi possono crearsi sulla superficie del cervello in prossimità del cranio, in profondità o addirittura a livello molecolare.

La FCC (Commissione Federale delle Comunicazioni USA) è incaricata di stabilire le norme che regolano l’utilizzo dei telefoni cellulari. Nell’imballaggio della maggior parte dei telefoni è esposto un numero chiamato SAR (Specific Absorption Rate) che dovrebbe indicare per ciascun modello di cellulare, la quantità di energia elettromagnetica assorbita dal cervello. Uno dei principali problemi, però, sono i parametri arbitrari sulla quale si basa la FCC. Sostengono che il cervello può sopportare un surriscaldamento fino a 1 grado C per ora. A peggiorare la situazione è la procedura scandalosa usata per dimostrare la conformità degli apparecchi a questi limiti per dare ad ogni modello di cellulare un numero SAR. La procedura standard per la misurazione del SAR consiste, strano ma vero, nella misurazione su una “testa fantasma”, un fluido omogeneo racchiuso in un contenitore a forma di cranio fatto di plexiglas. Voilà, nessuna zona calda! In realtà, le persone che usano il cellulare per svariate ore al giorno, stanno in continuazione surriscaldando zone del loro cervello. Tra l’altro i parametri creati dalla FCC sono stati elaborati da ingenieri elettrici e non da medici!

La barriera sanguigna del cervello

Il secondo effetto collaterale del quale vi vorrei parlare, che è stato provato nei laboratori, avrebbe dovuto di per sé essere abbastanza, per chiudere questa industria e spaventare chiunque convincendoli a non usare più i loro telefoni cellulari. Io lo chiamo la “prova schiacciante” contro i telefoni cellulari. Come la maggior parte degli effetti biologici delle radiazioni microonde, questo non ha niente a che fare con il riscaldare.

Il cervello è protetto da una griglia di passaggi stretti tra cellule adiacenti delle pareti dei capillari, la cosiddetta barriera sanguigna del cervello che, come una pattuglia di guardia, fa passare i nutrienti e blocca le sostanze tossiche. Dal 1988, nei laboratori di ricerca di un neurochirurgo svedese, Leif Salford, vengono eseguite diverse variazioni di questo semplice esperimento: delle cavie vengono esposte a radiazioni dei cellulari o di altri tipi di fonte di radiazioni microonde, in seguito questi ratti vengono sacrificati per esaminare l’albumina nel loro cervello. L’albumina è una componente del sangue che normalmente non attraversa la barriera sanguigna del cervello. La presenza di albumina nei tessuti del cervello è un segnale che dei vasi sanguigni sono stati danneggiati e che il cervello abbia perso una parte della sua protezione.

Questo è quello che hanno trovato costantemente i ricercatori negli scorsi 18 anni: le radiazioni di microonde in una quantità uguale alle emissioni di un cellulare hanno causato la dispersione di albumina nei tessuti del cervello. Un'unica esposizione per 2 minuti ad un normale telefonino ha provocato la dispersione di albumina nel cervello. In uno degli esperimenti, riducendo le esposizioni a 1/1000, i danni alla barriera sanguigna del cervello sono di fatto aumentati, dimostrando che i danni non sono proporzionali alla dose e che ridurre la potenza non renderà i telefoni cellulari più sicuri.
Alla fine, in una ricerca pubblicata nel giugno 2003, si è dimostrato che un’unica esposizione di 2 ore ad un cellulare, una sola volta nella vita, ha danneggiato definitivamente la barriera sanguigna del cervello; 50 giorni più tardi nell’autopsia è stato verificato che il 2% delle cellule del cervello dell’animale erano state distrutte, incluse le cellule collegate all’apprendimento, alla memoria e al movimento. Riducendo il livello di esposizione di 10 o 100 volte, per simulare la ridotta esposizione che si ha usando l’auricolare, allontanando il cellulare dal corpo o stando semplicemente nelle vicinanze di qualcuno che sta usando il cellulare, non ha cambiato il risultato della ricerca! Anche con la minima esposizione, la metà degli animali, mostrava un numero discreto o elevato di neuroni danneggiati.

Quali sono le implicazioni per noi? Due minuti al cellulare disturbano la barriera sanguigna del cervello, due ore al cellulare danneggiano definitivamente il cervello, le radiazioni “passive” potrebbero essere altrettanto dannose. La barriera sanguigna del cervello di un ratto è identica a quella dell’uomo.

Questi risultati eclatanti hanno creato talmente tanta agitazione in Europa che nel Novembre 2003 fu organizzata una conferenza sponsorizzata dall’Unione Europea, dal titolo “La barriera sanguigna del cervello – Può essere influenzata dalle interazioni delle onde elettromagnetiche?”, apparentemente per rassicurarci, quasi come lanciare un messaggio: “Stiamo facendo qualcosa!”. Realmente non hanno fatto niente, come non è stato fatto niente negli ultimi 30 anni.
Alan Frey, durante tutti gli anni ’70, fu il primo dei tanti a dimostrare che le microonde a basso livello danneggiano la barriera sanguigna del cervello. (2) Un meccanismo simile protegge l’occhio (barriera sanguigna dell’occhio) e il feto (barriera placentare), Frey ed altri dimostrarono che le microonde danneggiano anche queste barriere. (3) L’implicazione: Nessuna donna incinta dovrebbe usare il telefono cellulare.

Il Dott. Salford è molto schietto per quanto riguarda le sue ricerche. Definisce l’uso dei cellulari come “il più grande esperimento biologico mai esistito”, e ha avvertito pubblicamente che un’intera generazione di teen-ager potrebbero trovarsi a soffrire di deficit celebrali o di Alzheimer non appena raggiunta la mezz’età.

La malattia delle onde elettromagnetiche

Sfortunatamente, i cellulari non nuocciono solamente a chi li usa, e purtroppo non ci dobbiamo preoccupare solo del cervello. Il seguente sommario è stato preparato tenendo conto di un vasto numero di lavori scientifici sugli effetti delle onde elettromagnetiche (che comprendono anche le microonde), e delle esperienze di alcuni scienziati e medici da tutto il mondo, con i quali sono in contatto.

Gli organi più suscettibili alle radiazioni includono i polmoni, il sistema nervoso, il cuore, gli occhi e la ghiandola tiroidea. Le malattie legate a tali organi, come asma, disordini del sonno, ansia, ADD, autismo, sclerosi multipla, ALS, Alzheimer, epilessia, fibromi, fatica cronica, cataratte, ipotiroidismo, diabete, melanomi maligni, cancro del testicolo e attacchi di cuore, sono aumentate notevolmente negli ultimi decenni, ci sono numerose ragioni che fanno collegare tale incremento al notevole aumento delle onde elettromagnetiche nell’ambiente.
Le radiazioni microonde trasmesse dai ripetitori, sono state associate anche al diffuso seccarsi degli alberi, all’incapacità di riproduzione e la diminuzione di molte specie di uccelli, alle malattie e le deformazioni neonatali degli animali da fattoria. La documentazione a prova degli effetti biologici delle radiazioni microonde è molto vasta, raggiunge quasi i diecimila documenti. Sono sbalordito di come i rappresentanti dell’industria riescono a cavarsela dicendo che la tecnologia senza fili sia risultata innocua, o entrando ancora di più nel ridicolo, che non ci siano prove di dannosità.

Ho omesso dalla lista sopra una malattia: la malattia che ho io e “l’individuo del gruppo B”. Di seguito un riassunto storico. Negli anni ’50 e ’60 i lavoratori che costruivano, testavano e riparavano impianti radar, furono colpiti in larga scala da questa malattia. Così fu anche per chi, nelle industrie, costruiva o riparava forni e saldatrici a microonde. I sovietici lo hanno chiamato, giustamente, la malattia delle onde radio, ed hanno fatto ricerche approfondite a riguardo. Nell’occidente, l’esistenza di questa malattia è stata sempre negata, ma i lavoratori continuavano ad ammalarsi. Vedi le testimonianze in un’udienza del 1981 d’avanti al Congresso, presidiata dal rappresentante Al Gore, che illustrarono gli effetti dei forni e saldatori a microonde. Un altro episodio di “Stiamo facendo qualcosa!” ma realmente niente viene fatto.

Al giorno d’oggi con la proliferazione dei ripetitori radio e dei trasmettitori personali, la malattia si è diffusa come una piaga nella popolazione. La stima è che la malattia ha colpito 1/3 della popolazione, ma viene diagnosticata per quello che è, solamente quando ha disabilitato a tal punto l’individuo, che oramai non può più avere una vita sociale. Alcuni dei sintomi più comuni sono: insonnia, giramenti di testa, nausea, mal di testa, fatica, perdita di memoria, mancanza di concentrazione, depressione, dolori del torace, fischio nelle orecchie. I pazienti possono anche manifestare infezioni croniche a livello respiratorio, aritmie cardiache, sbalzi di pressione improvvise, sbalzi dei livelli dello zucchero nel sangue, disidratazione, e persino lesioni ed emorragia interna.

Quello che rende questa malattia così difficile da accettare, è che nessuna terapia potrebbe essere di successo se non si elimina l’esposizione alla causa, ma la causa ormai è ovunque.
Un sondaggio del 1998 del Dipartimento dei Servizi Salutistici della California, indica che nello stesso anno 120.000 californiani, di conseguenza 1 milione di americani, non hanno potuto lavorare per problemi relativi alle onde elettromagnetiche. (4) Il numero delle persone cosiddette elettro-sensitive sta aumentando sensibilmente in ogni paese del mondo. Sono marginalizzate, etichettate ed ignorate. Con la presenza di onde elettromagnetiche ovunque, raramente si riprendono e a volte si tolgono la vita.

Il Dott. Olle Johansson si riferisce agli ammalati dichiarando “Ci avvertono di un pericolo che c’è per tutti”. “Potrebbe essere un enorme errore sottoporre il mondo intero a radiazioni 24 ore al giorno”. Il Dott. Johansson, neuro-scienziato del famoso Istituto Karolinska a Stoccolma, dirige un gruppo di ricerca che sta documentando il peggioramento significativo della salute pubblica che ebbe inizio con l’introduzione in Svezia nel 1997 dei cellulari di seconda generazione a 1800MHz. (5,6)
Dopo un declino durato 10 anni, a fine 1997 il numero di permessi per malattia dei lavoratori svedesi è aumentato notevolmente, e nei 5 anni successivi i permessi sono più che raddoppiati.
Durante lo stesso periodo è raddoppiata anche la vendita di antidepressivi. Il numero di incidenti stradali, dopo una notevole riduzione negli anni precedenti, nel 1997 iniziò di nuovo ad aumentare. Dopo anni di declino i decessi per Alzheimer nel 1999 si alzarono di picco e sono quasi raddoppiati nel 2001. Considerando che l’Alzheimer richiede alcuni anni per svilupparsi, ecco risolto il ritardo di 2 anni a livello statistico.

Proliferazione incontrollata

Se i cellulari ed i suoi ripetitori sono mortali, i ripetitori radio e tv, con i quali abbiamo vissuto per più di un secolo, sono stati innocui? Nel 2002, Orjan Hallberg e Olle Johansson hanno scritto una relazione che analizza questa domanda dal titolo: “La tendenza al cancro durante il ventesimo secolo”. (7) Hanno trovato negli Stati Uniti, Svezia e dozzine di altri paesi, che l’aumento della mortalità per il melanoma della pelle e per il cancro della vescica, prostata, colon, seno e polmoni, erano quasi paragonabili all’aumento dell’esposizione pubblica alle onde elettromagnetiche negli ultimi 100 anni. Quando aumentavano i trasmettitori in una determinata zona, aumentavano anche i casi di quei tipi di cancro, quando i trasmettitori diminuivano, diminuivano anche i casi di cancro. Un’altra scoperta sensazionale, paese per paese, e località per località in Svezia, hanno trovato statistiche che provavano che i tumori causati dall’esposizione alle onde elettromagnetiche erano tanti quanto quelli causati dal fumo delle sigarette.

Questo mi porta a sottolineare un’incomprensione globale. La differenza più grande tra i ripetitori dei cellulari di oggi ed i ripetitori radio, non è la sicurezza bensì il numero. Il numero di ripetitori radio negli Stati Uniti, ancora oggi, è minore di 14000. Il numero di ripetitori per i cellulari ed i ripetitori Wi-Fi superano i centomila, e di cellulari, computer portatili, cordless e “walkie-talkie” se ne contano un centinaio di milioni. Inoltre si stanno moltiplicando senza controllo le istallazioni radar ed i network di comunicazione per le emergenze. Dal 1978, quando l’Agenzia per la protezione ambientale ha per l’ultima volta censito le onde radio negli Stati Uniti, l’esposizione urbanistica per ogni abitante alle onde elettromagnetiche è aumentata di 1000 volte, l’aumento maggiore c’è stato negli ultimi 9 anni. 8
Nello stesso periodo, l’inquinamento elettromagnetico si è esteso come la nebbia dalle città a tutto il pianeta.

Le vaste conseguenze di tutto questo sull’umanità sono ignorate. Dalla fine del 1990, è stata creato negli Stati Uniti, un’intera nuova classe di rifugiati ambientali. Abbiamo un numero, sempre maggiore, di persone ammalate o morenti, che, come me, stanno cercando un po’ di sollievo dalla sofferenza, abbandonano le loro case, alcuni vivono nelle macchine, nei rimorchi o in tenda senza fissa dimora. A differenza dei terremotati, nessuno fa alcun tentativo per alleviare le nostre sofferenze. Nessuno sta raccogliendo donazioni, magari per comprare una casa protetta, nessuno prende in considerazione la possibilità di rinunciare al proprio telefono cellulare, i loro portatili o i loro cordless in modo che possiamo avere anche noi dei vicini di casa.

Le persone preoccupate, e quelle ammalate non si sono ancora aperti l’un l’altro, però si pongono domande.

Una risposta al gruppo A: Nessuna barriera o auricolare può proteggerti dal tuo telefono cellulare o dal tuo cordless. Non c’è una distanza che può essere considerata sicura dai ripetitori. Se il tuo telefono cellulare, il tuo cordless o il tuo portatile funziona nella tua casa, sei irradiato 24 ore su 24.

Al gruppo B: Creare una barriera efficace per la tua casa, è difficile ed ha poche possibilità di successo. Ci sono solo un paio di medici negli Stati Uniti che provano a curare i danni delle onde elettromagnetiche, e raramente hanno avuto successo poiché ci sono pochissimi luoghi in tutto il mondo dove ancora non sono arrivate le radiazioni.

Si, le radiazioni provengono anche dall’alto, dai satelliti; i satelliti sono una parte del problema, non la soluzione. Non c’è alcun modo per rendere la tecnologia wireless sicura.

La nostra società in appena un decennio, è divenuta socialmente ed economicamente dipendente da quella tecnologia che sta danneggiando tremendamente il mondo. Più ci “infanghiamo” in questa tecnologia, più sarà difficile uscirne. Il momento per uscirne, come individuo e collettivo, per quanto possa essere difficile, è adesso!

venerdì, settembre 28, 2007

Il forum di Sciechimiche.org è diventato un avamposto di disinformatori!

Non condividendo i nuovi metodi adottati per la gestione del forum di sciechimiche.org, intendiamo dissociarci da un sito ormai alla deriva, in cui bazzicano disinformatori ormai prossimi a prendere il controllo delle discussioni. Tra l’altro il forum in oggetto comincia ad essere guardato da molti studiosi delle chemtrails e da attivisti, ed a ragione, come un covo di agenti, sebbene ancora vi intervengano utenti in buona fede.

L'informazione deve essere fornita a tutto campo (dai problemi alle risoluzioni), senza paura di inimicarsi qualcuno o di perdere in credibilità. La credibilità si perde quando non si ha il coraggio delle proprie azioni e quando si prendono le distanze da persone che divengono scomode per le loro ricerche indipendenti.

Non abbiamo alcuna intenzione di assoggettarci a tecniche di “comunicazione” blande, politicamente corrette, che inficerebbero la divulgazione vera ed omnicomprensiva. Si deve intendere che l'informazione sulle scie chimiche non è un’occasione con cui pavoneggiarsi, ma uno strumento di aggregazione per agire. Se così non si vuole che sia, chiunque abbia bisogno di informazioni TOTALI e senza bavagli, potrà visitare i blog gestiti da noi (Zret & Straker).

Preferiamo operare e lavorare senza impedimenti. Divulgare la verità, anche se scomoda, prescinde da qualsivoglia interesse personale. Non temiamo gli attacchi né le critiche. Qualcun altro, invece, si preoccupa solo di mostrare il lato più innocuo possibile delle scie chimiche, al massimo considerate nel loro aspetto antiestetico che ferisce le anime belle. In questo modo, sia chiaro, non si ottiene alcunché.

Riportiamo un ampio stralcio di un messaggio inviato ad alcuni utenti del forum per denunciarne la degenerazione.

"Le forbici: la censura. Questo è il primo punto. Inoltre, se vuoi mantenere il controllo, elimini, anzi non abiliti, impostori come Genocidio ed espelli disturbatori che fanno solo comodo agli agenti infiltrati nel forum. Già, gli infiltrati. Ve ne sono almeno tre, ma allorquando, oltre un mese fa, operai per scovarli, mi venne tolta la possibilità di proseguire. Quegli infiltrati, continuano a riportare su Focus anche discussioni rimosse, a dimostrazione del fatto che hanno modo di leggere subito le discussioni più recenti ed hanno la possibilità, addirittura, di accedere ad aree riservate e, quel che è peggio, fingono di essere attivisti convinti e battaglieri.

Ci siamo lamentati con Chemthunter e Trinity, gli attuali unici admin, del fatto che il forum è divenuto un avamposto controllato da disinformatori di professione (agenti infiltrati) e, per tutta risposta, mi sono stati tolti i diritti di amministrazione. Nel contempo, diverse mie discussioni (tra le altre quella sugli incendi di stato e sul Morgellons), sono state l'una cancellata e l'altra sottoposta a consistenti tagli.

Ora AMD appoggia Genocidio, alias Acarsterminator, per ripicca, quindi avalla il bieco operato di un agente. Bene, facciano pure, ma se la sbroglino da soli. Non sono così autolesionista da rimanere in una gabbia gestita da persone incompetenti e pavide, che intendono ripulire il forum dagli argomenti che possono dar loro fastidio, come, ad esempio, il morbo di Morgellons, mentre abilitano, invece, le iscrizioni di gente di dubbia moralità e dagli intenti non cristallini".


Zret & Straker

Smart dust - Il video

[...] Io la chiamo “polvere intelligente” (smart-dust). La polvere intelligente è una particella molto, molto piccola di nano-grandezza che ha una funzione specifica. Se guardate in certe condizioni di luce, essa appare come un luccichio che non è normale pulviscolo. E’ particolarmente differente dalla normale polvere che trovate in casa. E' polvere intelligente. State guardando polvere autoassemblante creata artificialmente.

"[...] Siamo tutti stati esposti: tutti gli animali, tutte le forme viventi di questo pianeta. A questo punto dipende solo dallo stato di salute generale e con cosa siamo stati avvelenati chimicamente... se viviamo in aree già contaminate o meno. Sono questi parametri che alla fine permettono a questa malattia di manifestarsi prima o poi".

Dr. Hildegarde Staninger


giovedì, settembre 27, 2007

Il rapporto Staninger (seconda parte)

I normali composti confrontati con quelli del Morgellons, attraverso la biotrasformazione

Un certo numero di enzimi degli organismi animali è capace di trasformare le sostanze estranee, solubili nei grassi, in modo tale da renderli solubili nell’acqua. Queste reazioni enzimatiche sono di due tipi: reazioni della fase 1, che comprendono l’ossidazione, la riduzione e l’idrolisi; le reazioni della fase 2, che includono la coniugazione o reazione di sintesi […]

La sorte di una particolare sostanza chimica è determinata dai suoi prodotti fisico-chimici. I composti organici volatili possono essere eliminati attraverso i polmoni, senza alcuna biotrasformazione. Quelli con gruppi funzionali possono essere coniugati direttamente, mentre altri sono soggetti alle reazioni della fase 1, prima della coniugazione. La biotrasformazione è spesso integrata e può essere complessa. A causa della sua complessità, gli squilibri tra le reazioni della fase 1 e della fase 2 o i cambiamenti nelle funzioni metaboliche, sono spesso causa di danni ai tessuti.

Localizzazione nelle cellule e negli organi della biotrasformazione

Gli enzimi o i sistemi enzimatici che catalizzano la biotrasformazione di composti estranei sono localizzati prevalentemente nel fegato. Ciò non deve sorprendere, poiché la funzione primaria del fegato è quella di ricevere e di metabolizzare le sostanze chimiche assorbite dal tratto gastrointestinale, prima che siano distribuite agli altri tessuti. Il fegato riceve tutto il sangue che ha irrorato la milza, che contiene nutrienti ed altre sostanze estranee. A causa di ciò il fegato ha sviluppato la capacità di estrarre queste sostanze rapidamente dal sangue e di modificarle chimicamente, prima che esse siano immagazzinate, secrete nella bile o messe in circolo. Altri tessuti possono biotrasformare sostanze estranee. Tessuti non epatici hanno capacità limitate in relazione alla diversità delle sostanze chimiche che possono metabolizzare, cosicché il loro contributo all’intera trasformazione delle sostanze estranee è limitata. Comunque la biotrasformazione di una sostanza chimica in un tessuto non epatico, può avere un’importante implicazione tossicologica, per quel particolare tessuto.

Localizzazione subcellulare degli enzimi di biotrasformazione

La biotrasformazione dei composti estranei all’interno del fegato è compiuta attraverso numerosi sistemi enzimatici. Essi possono modificare chimicamente un’ampia gamma di sostanze tossiche, che entrano nell’organismo attraverso l’ingestione, l’inalazione, la pelle o un’iniezione. Gli enzimi della fase 1, quelli che aggiungono o manifestano gruppi funzionali, sono localizzati soprattutto nel reticolo endoplasmico, una rete di canali presenti nel citoplasma della maggior parte delle cellule. Questi enzimi sono legati alle membrane, dal momento che il reticolo endoplasmico è fondamentalmente una membrana composta di lipidi e di proteine. La presenza di enzimi all’interno di una matrice lipoproteica è critica, dal momento che le sostanze lipofiliche tendono a scindersi in una membrana di lipidi, luogo della biotrasformazione.

Quando il fegato è rimosso in laboratorio e reso omogeneo, il reticolo endoplasmico tubolare si sfalda e frammenti della membrana si rompono per formare micro vescicole. Esse sono riferite ai microsomi, i quali possono essere isolati attraverso un procedimento di centrifugazione del fegato, così omogeneizzato. Se la frazione residua che risulta dalla centrifugazione del fegato omogeneizzato a 9000xg (per rimuovere i nuclei, i mitocondri ed i lisosomi, come le cellule intatte ed i frammenti della membrana) è soggetta a centrifugazione a 105,00xg, si ottiene una pallina piena di microsomi. La frazione risultante, che contiene un certo numero di enzimi solubili, è riferita al citosol. Questo citosol contiene molti degli enzimi della biotrasformazione della fase 2. Molti degli enzimi di biotrasformazione sono riferiti al citosol o ai microsomi per indicare la localizzazione sub-cellulare degli enzimi.

Gli enzimi microsomici che catalizzano le reazioni della fase 1, sono caratterizzati soprattutto dall’abilità di metabolizzare i farmaci. Così, la maggior parte della letteratura si riferisce a questi enzimi come a microsomi, dal momento che gli enzimi convertono i farmaci in prodotti polari, ma agiscono anche su numerose sostanze chimiche. Inoltre, la parola biotrasformazione è preferita a quella di metabolismo dei farmaci, poiché esprime la natura universale delle reazioni. Infine designa il normale processo metabolico di nutrienti e la biotrasformazione di sostanze chimiche estranee.

Leggi qui la prima parte.

Traduzione di Zret e Straker

Si ringrazia il gentilissimo dott. Ginatta per la segnalazione

domenica, settembre 23, 2007

Smart dust: ecco la polvere che spia

In seguito alla pubblicazione delle prime dichiarazioni ufficiali derivanti dalle ricerche della tossicologa dott.ssa Hildegarde Staninger, dalle quali si evidenzia uno strettissimo legame di causa - effetto tra chemtrails cospargenti smart dust (polvere intelligente) e morbo di Morgellons, è d'obbligo chiarire che cos'è la smart dust. Molti di voi avranno pensato, perlomeno all'inizio, che quanto qui si riporta, corrisponde a mera immaginazione di stampo fantascientifico, ma purtroppo per tutti noi le cose non stanno in questi termini. La polvere intelligente esiste e non viene utilizzata solo sui campi di battaglia. Intere popolazioni civili sono state, infatti, sottoposte in questi anni ad un intenso bombardamento invisibile e micidiale. Il progetto mira ad ottenere il controllo totale dei cittadini che, se non perderanno la vita, perderanno la libertà sui propri pensieri ed azioni. Sarà una popolazione di cyborgs al servizio del Nuovo Ordine Mondiale, a meno che...


Smurt-Dust: ecco la polvere che spia

di Federico Rampini

SAN FRANCISCO - Gli scienziati californiani l'hanno battezzata smart dust, "polvere intelligente". Il Pentagono la definisce "La tecnologia strategica dei prossimi anni". Un giorno cambierà la nostra vita; intanto sta già cambiando il modo di combattere la guerra e potrebbe avere un test decisivo in Iraq. Il pulviscolo intelligente è composto di miriadi di computers microscopici. Ognuno misura meno di un millimetro cubo, ma incorpora sensori elettronici, capacità di comunicare via onde radio, software e batterie.

Invisibile ed imprendibile, la polvere di intelligenze artificiali si mimetizza nell'ambiente e capta calore, suoni, movimenti. Può essere diffusa su territori immensi e sorvegliarli con una precisione finora sconosciuta. Sa spiare soldati, stando loro incollata a loro insaputa, segnala armi chimiche e nucleari, intercetta comunicazioni, trasmette le sue informazioni ai satelliti.

Dietro la polvere intelligente c'è uno dei più potenti motori del progresso tecnologico americano, la Defense Aduanced Research Projects Agency (Darpa) che è stata all'origine di innovazioni fondamentali, compresa Internet. E' il braccio scientifico del ministero della Difesa, gestisce finanziamenti federali distribuendoli alle migliori università, che, in cambio, collaborano ad accrescere la supremazia degli Stati Uniti nelle tecnologie avanzate. Per la smart dust la Darpa si è affidata al dipartimento di ingegneria elettronica e di informatica di Berkeley diretto da Shankar Sastry. Ci lavorano gli scienziati Kris Pister, David Culler ed un ricercatore italiano, Bruno Sinopoli. Gli elementi di base della loro costruzione sono i Merns, micro-elactro-mechanical systems. Sono micro-computers che integrano capacità di calcolo, parti meccaniche figlie della nano-robotica, più i sensori elettronici: cioè termometri, microfoni miniaturizzati, nasi e microspie che captano movimenti o vibrazioni. I Mems esistono da tempo, ora le ricerche ne hanno perfezionato la produzione a costi sernpre più bassi e questo apre l'opportunità per usarli in quantità enormi. I progressi della miniaturizzazione rendono i micro-apparecchi sempre più affidabili e ne allungano la vita, le batterie possono alimentarsi con le variazioni di temperatura o le vibrazioni. Il lavoro degli scienziati californiani ha fatto compiere ai Mems il salto verso la polvere intelligente. "Il risultato finale è costituito da networks invisibili disserninati nell'ambiente - spiega Bruno Sinopoli - che interagiscono fra loro e trasmettono informazioni".

La produzione è affidata ad un'azienda privata della Silicon Valley, la Crossbow, che mette già in mostra alcune applicazioni della polvere intelligente. Le più ambite, però, non le vedremo mai. Come sostiene la Darpa, la rivoluzione dei microsensori diffusi nell'ambiente "diventerà la primaria fonte di superiorità nei sistemi di armamento". L'obiettivo è dichiarato ufficialmente sul sito Intemet della Darpa www.darpa.mil, perché per lavorare con gli scienziati di Berkeley anche i militari devono adottare certe regole di trasparenza. Si tratta di dispiegare in massa sensori remoti per scopi di ricognizione e sorveglianza del teatro di battaglia".

Scie chimiche in AfghanistanL'informazióne non è stata divulgata dalla Difesa, ma gli scienziati californiani non hanno dubbi: la polvere intelligente ha già fatto la sua prima apparizione su un vero campo di battaglia in Afghanistan, dove gli americani hanno cosparso nubi di smart dust sulle zone più impervie e montagnose. Il prossimo test potrebbe essere l'Iraq dove, in caso di intervento militare - e anche molto prima - la polvere intelligente verrà cosparsa dal cielo e finirà mimetizzata nella sabbia del deserto per monitorare spostamenti di truppe, artiglierie o rampe dei missili Scud.

I Mems potrebbero fare la loro comparsa anche incorporati nelle nuove tute da combattimento dei marines. È un altro progetto per il quale il Pentagono ha stanziato 700 milioni di dollari: fabbricare una tuta leggera fatta di nuovi materiali adatti alle condizioni nel deserto, ma dotata di sensori intelligenti nelle sue fibre. Una corazza agile per i climi torridi, capace di fermare i veleni delle armi chimiche e di monitorare la salute dei militari esposti ad aggressioni batteriologiche. I sensori elettronici visibili ai raggi infrarossi garantiscono poi il riconoscimento tra i soldati americani nei combattimenti notturni, in modo da evitare le vittime del "fuoco amico".

Scie chimiche nel Nord-Est ItaliaLa polvere intelligente non è stata pensata solo per la guerra. Il gruppo di scienziati di Berkeley ha commciato a utilizzare il pulviscolo di micro-computer per fini pacifici. Sparsi nelle foreste della California, hanno il compito di sentinelle anti-inquinamento e nella prevenzione degli incendi; grazie alla loro ubiquità sentono e segnalano all'istante le minime fonti di calore. I networks di sensori intelligenti della smart dust hanno fatto il loro esordio in funzione antisismica: l'università califomiana li sta sperimentando in alcuni immobili per verificare come le strutture reagiscono internamente alle scosse di terremoto; la precisione di queste micro-apparecchiature consente di percepire lesioni interne che sfuggono agli occhi più esperti, ma possono minare la resistenza degli edifici.

Un altro campo promettente sembra essere quello della home automation, o casa intelligente. Spalmata sui muri con la vernice, una miriade di micro-computer consentirà di auto-regolare la temperatura e la luminosità dell'ambiente in modo da eliminare ogni spreco di energia. Sempre che non finisca per spiare chi in casa ci abita. A finanziare ricerche sulle applicazioni della smart dust con i fondi federali non c'è più solo il Pentagono. Ora è sceso in campo anche un fondo di venture capital che nella Silicon Valley tutti conoscono bene: si chiama In-Q-Tel ed è una filiale della Cia.


Fonte: "la Repubblica" di giovedi 31 ottobre 2002

Un particolare ringraziamento a Saimon per la segnalazione

Il rapporto Staninger (prima parte)

Nano smart dust - polvere intelligentePubblichiamo la prima parte della relazione della dottoressa Hildegarde Staninger. Lo studio è stato presentato il 6 settembre 2007, durante il convegno internazionale svoltosi nell'ambito del National Registry of Environmental Professionals di San Antonio, Texas.


Necesse est ut scandala veniant


Morgellons: Nano-911 A Foreign Invader

by Dr. Hildegarde Staninger

Presented at the
National Registry of Environmental Professionals
2007 Annual Conference, September 6, 2007, San Antonio, Texas

www.nrep.org

MORGELLONS: A NANO-911 FOREIGN INVADER
by Hildegarde Staninger, Ph.D., RIET-1
Integrative Health Systems, LLC, 415 3/4th N. Larchmont Blvd.,
Los Angeles, California 90004
Tel: 323-466-2599

Fax: 323-466-2774


Si profila all’orizzonte una malattia ambientale che aggredirà molte persone e l’ambiente del futuro. Il suo impatto sarà maggiore rispetto a quello del DDT, del PCB e dell’amianto. Questa patologia è il Morgellons: un invasore nano-tecnologico in stile 9 11. Ha molti nomi: malattia delle fibre, malattia del mistero, parassitosi immaginaria e sindrome dermatologica sconosciuta. Esistono 93 sintomi visibili. E’ una malattia silenziosa, intelligente, luccicante, alimentata da batterie che contengono metalli. Quando colpisce la vittima, si avverte come una scheggia di vetro che trafigge la pelle. E' come una scheggia centocinquanta volte più piccola di un virus, invisibile ad occhio nudo. Essendo una trafittura così silenziosa, solo chi è stato aggredito, ne conosce la vera natura. Di origine umana, questi materiali nano-tecnologici, in grado di assemblarsi autonomamente, possono essere usati per creare farmaci, prodotti chimici, nervi artificiali, cervelli artificiali, pseudo-pelle e sistemi elettronici molecolari. Sì! Il morbo è stato modellato sulla base delle meraviglie della natura, ma è al 100 % di origine umana.
La pozione nanotecnologica è stata versata da un alambicco da cui sono fuoriuscite disgrazie nascoste dietro un'apparenza di insospettabile innocuità. (dott.ssa Hildegarde Staninger)

Diffusione del morbo nel mondo - Ogni giorno 1000 nuovi casi


Estratti dalla relazione MORGELLONS: A NANO-911 FOREIGN INVADER

Introduzione agli invasori chimici

Smart dust - Polvere intelligentePiante, uomini ed animali sono costantemente esposti, nel loro ambiente, ad una vasta gamma di sostanze chimiche estranee agli organismi naturali. Queste sostanze possono essere di origine naturale o umana. In genere i composti lipofilici sono facilmente assorbiti attraverso la pelle, i polmoni o il tratto gastrointestinale. Un’esposizione costante o anche intermittente a queste sostanze lipofiliche potrebbe sfociare in un loro accumulo nell’organismo, a meno che non siano presenti mezzi per l’eliminazione. Inoltre, le sostanze chimiche possono essere espulse attraverso l’urina, la bile, le feci, l’aria espirata e la traspirazione. Tranne che per l’espirazione, la facilità con cui i composti chimici sono eliminati dall’organismo, dipende in larga misura dalla loro solubilità in acqua. Questo è particolarmente vero per le sostanze chimiche non volatili, che sono eliminate con l’urina e le feci, le vie prevalenti di espulsione. I composti lipofilici, che sono presenti in questi fluidi, tendono a diffondersi nelle membrane cellulari e ad essere riassorbiti, mentre i composti solubili in acqua vengono espulsi. In questo modo si spiega perché le sostanze lipofiliche possono accumularsi nell’organismo: esse sono facilmente assorbite, ma scarsamente escrete.

Fortunatamente gli organismi animali hanno sviluppato una serie di processi chimici che convertono i composti lipofilici in metaboliti solubili in acqua. Questi processi sono definiti “biotrasformazioni” e sono di natura enzimatica. Si potrebbe mettere in rilievo che la biotrasformazione è la somma di quei processi attraverso i quali un agente estraneo, come una sostanza chimica, è soggetto ad un cambiamento chimico per opera degli organismi viventi. Questa definizione implica che una particolare sostanza chimica può essere sottoposta ad un certo numero di processi. Ciò può significare che la molecola principale è modificata chimicamente o che un particolare metabolita del composto principale, può essere soggetto ad una modificazione supplementare. Il risultato finale delle reazioni di biotrasformazione è che i metaboliti sono chimicamente distinti dal composto principale. I metaboliti sono, di solito, più idrofilici del composto principale. La solubilità in acqua riduce la capacità del metabolita di scindersi in membrane biologiche e questo riduce la distribuzione dei metaboliti nei vari tessuti, diminuisce i metaboliti renali e, infine, favorisce l’espulsione delle sostanze chimiche attraverso l’urina, la bile e le feci.

Il Morgellons è una malattia che colpisce uomini ed animali con circa 93 sintomi. Gli uomini colpiti da questo morbo, rintracciano fibre colorate che crescono sotto pelle nonché lesioni da cui trasuda un materiale simile al gel o possono avere la sensazione di una scheggia di vetro che trafigge il derma come un ago. L’esame tossicologico dei campioni estratti da un paziente cui è stata diagnosticata questa sindrome e che aveva subìto un’operazione al ginocchio, rivelavano che il campione conteneva silicone e silica. Ulteriori analisi di questi campioni, eseguiti usando la tecnologia Micro Raman, rivelarono che le fibre erano composte da due parti di poliammide, come una cannuccia di plastica terminante in una testa di silicone. Il poliammide è un materiale sintetico. E’ nylon con un altro nome. Il nylon è un composto lipofatico, proprio come il silicone. Inoltre, fibre di polietilene sono state trovate nei talloni e nei piedi di alcuni pazienti. La differenza tra questi composti e quelli prodotti industrialmente è la seguente: i primi sono di nano dimensioni.

Nano-dimensione significa che lo zero è seguito da nove decimali. E’ inferiore alla larghezza di un capello umano. Com’è possibile che qualcosa di così piccolo sia tanto dannoso alle persone? I nano-materiali, che hanno molteplici usi, come la polvere intelligente, i nano-gel, i punti quantici, i nano tubi, i nanofili, sono parte di un campo in espansione della nonotecnologia. Se qualcosa è così piccolo da non stimolare il sistema immunitario a reagire ad un’aggressione esterna, si verificherà una reazione cellulare tossicologica. Questi materiali sono stati trovati nel paziente che aveva subìto l’operazione al ginocchio. Il paziente aveva delle fibre blu che non bruciavano a 1400° F ed indurivano il gel che causava le lesioni. Questi campioni erano correlati ad una patologia tossicologica.

Non importa quale sia l’agente biologico o chimico, l’organismo si è adattato per proteggersi e per espellere il materiale tossico, tuttavia esso non è pronto ad un invasore nano-tecnologico, poiché è un nemico invisibile. Normalmente l’organismo ricorrerebbe alla biotrasformazione e rimuoverebbe il materiale tossico, ma non nel caso del Morgellons, che sembra avere un’intelligenza propria, visto che crivella l’organismo con le sue fibre e lo aggredisce con una continua auto-replicazione.

Traduzione di Zret e Straker -> Vai alla seconda parte

Si ringrazia il gentilissimo dott. Ginatta per la segnalazione

giovedì, settembre 20, 2007

Non era un meteorite

Mentre in Italia si continuano ad approfondire argomenti inutili, come il testamento di Luciano Pavarotti o i fischi a Fabrizio Corona, in altre parti del mondo stanno accadando fatti misteriosi, molti dei quali inquietanti. Ultimo in ordine di tempo il supposto "meteorite" caduto domenica scorsa, in una zona remota della Ande, precisamente a Puno (Perù), vicino al confine boliviano. La notizia ha fatto il giro del mondo, ma gli aggiornamenti non vengono più ripresi (stranamente) dai mass media italiani.


Eccoli elencati:

1) Sarebbero circa 600 le persone contaminate da strani sintomi come gola irritata, occhi rossi, vomito, nausea e violente emicranie.


http://www.msnbc.msn.com/id/20838944/?GT1=10357

2) Il Professor Hermando Tavera del Perù Geophysics Institute afferma che eventi similari, nel Sud del Perù, sono accaduti nel 2002 e nel 2004, ma non è stato confermato che fossero meteoriti (cosa erano? Ndr).
http://www.foxnews.com/story/0,2933,297145,00.html

3) Sette (7) poliziotti ricoverati in ospedale, sotto la tenda d'ossigeno.
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo379891.shtml

4) Molti animali morti
http://abc.net.au/news/stories/2007/09/19/2037244.htm?section=justin

5) Si parla di cavi e circuiti integrati trovati in loco


http://forgetomori.com/2007/science/meteorite-makes-30-meter-crater-in-peru

6) L'avvenimento è ritenuto "catastrofico" (alla data del 20/09/2007) e catalogato come "Cosmic Event" dalla RSOE (Emergency and Disaster Information Service) di Budapest (Ungheria).


http://visz.rsoe.hu/alertmap/woalert_read.php?cid=13424&cat=dis&lang=eng

Inoltre, se si fosse trattato di un impatto meteorico, come mai nessun centro sismico ha registrato l'impatto? La questione è troppo grave, sembra davvero che qualcosa di extraterrestre abbia impattato (o atterrato?) in quelle lande desolate e che, con molta probabilità, viste le anomalie elencate poc'anzi, non ha nulla a che vedere con un frammento di roccia meteorica. Staremo a vedere se ci saranno aggiornamenti su questo avvenimento, il quale sembra uscito da un B-Movie fantascientifico degli anni cinquanta del secolo scorso.


Antonio De Comite




Eugenio Benetazzo a Riccione parlerà di scie chimiche e signoraggio

L'evento che cambierà per sempre il tuo modo di vivere e di pensare:

EUGENIO BENETAZZO in SCIE CHIMICHE E SIGNORAGGIO

La tua vita ed il tuo denaro sono una pura illusione. Un diabolico piano per indebitare, affamare ed ammalare il mondo con la compiacenza ed il silenzio di chi ci governa.

Domenica 28 Ottobre 2007 alle ore 17:00

Ingresso Libero

TEATRO DEL MARE
Viale Ceccarini, 12
RICCIONE (RN)


Con il Patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Riccione

event promotion a cura di Rossi Comunicazione, in collaborazione con Macro Edizioni.

Scopri le altre tappe del tour a questo link.

mercoledì, settembre 19, 2007

Chemtrails on german RTL-TV (english translation)


[...] suddenly a meteorogical radar registers the presence of a cloud -- but it's not clear how did this happen? The answer seems to be that this was the result of a military experiment. What are these misterious trails and what is their purpose? We will try to find out...

The military planes of the German Federal Army are manipulating our climate; this is what the weather researchers are presuming and their suspicions are confirmed.

Sinister clouds, up to 350 km long, appear all of a sudden on the radar, but only on the meteorogical radars. The first time it happened was in the summer of 2005. and then in March of 2006. The german army has admitted having war exercises towards the borders with the Netherlands.

For Karsten Brandt, meteorologist, this is the answer to the enigma:

KARSTEN BRANDT -- THE FEDERAL ARMY IS MANIPULATING THE METEOROGICAL MAPS

We can state with a 97% certainty that we have on our hands chemical trails (chemtrails) comprised by fine dust containing polymers and metals, used to disrupt radar signals.

This is their main purpose, but I was surprised that this artificial cloud was so wide-spread. The radar images are stunning considering the needed tons of dispearsed elements -- although, the federal army claims that only small amounts of material were propagated. The military heads claim that the substances used are not harmful.

- The registers report emissions of chemtrails at low altitudes... --

In the United States of America there are protest after protest for many years now, against these military operations and now people are mobilising in Germany as well. Per example JOHANNES REMMEL of the Greens.

It's obvious that enormous regions are being poluted with clandestine actions, but all of this has to be made public. The government must provide explanations to the unsuspecting population.

Yet the story continues: in the following three weeks the instruments register other activities of suspicious aircrafts, similar to the previously mentioned, above other areas of Germany. Meanwhile the sattelite imagery is clearly counterfited by the military.

From our observations we can conclude that they fly over the regions of Westfalia, Bielefeld, the Ruhr zone to Saxony and Hamburg, forming a really dense layer of artificial cloud-cover.

WEATHER MANIPULATION IS PROHIBITED

After the first discovery Karsten Brandt has filed a legal charge against unknowns for weather manipulation, based on his careful verifications and data gathered by radar through which he documented every anomalous cloud formation.


Thanks to CowboyBebop2012 for english translation.

martedì, settembre 18, 2007

Filtra una scottante verità

La siccitosa estate del 2007, ormai prossima alla fine, è stata funestata da rovinosi incendi. A tale tema sono dedicati alcuni articoli cui rimandiamo (cfr infra gli articoli correlati). Tali testi contengono l'ipotesi, suffragata da testimonianze oculari e da vari elementi, secondo la quale i roghi furono appiccati, almeno in qualche caso, da elicotteri privi di contrassegni.

La congettura sembra confermata anche da altri dati: il primo ministro ellenico, riferendosi ai disastrosi incendi che hanno portato morte e distruzione nel Peloponneso, ha obliquamente lasciato intendere che qualcuno aveva tramato contro la Grecia.

In Italia, come in Grecia, alcuni sindaci hanno notato, con loro grande sorpresa, che le fiamme sono spesso divampate in luoghi impervi, inaccessibili: è difficile, anzi impossibile che gli incendi siano stati appiccati da pastori o da piromani che dubitiamo siano in grado di volare.

E' probabile, invece, che velivoli non identificati siano all'origine delle devastazioni operate col fuoco. In molti casi, poi, le fiamme sono state viste scaturire dal terreno arido, evidentemente pieno di elementi infiammabili come lo zolfo. Si ricordi che, da anni l'agronoma Rosalind Peterson rintraccia biossido di zolfo tra le sostanze rilasciate dagli aerei chimici in California. Insomma, si aggiungono varie tessere per comporre il disegno del mosaico. Ci si chiederà a chi servano questi incendi. Cui prodest? Il responsabile della Protezione civile (sic), Guido Bertolaso, ha ricevuto cospicui finanziamenti per la creazione di un catasto delle aree bruciate. Il denaro è quindi una spiegazione sufficiente, anche se non è l'unica.

Articoli correlati:

Incendi di stato, 2007
Attacco alla Terra!, 2007

Un particolare ringraziamento a freenfo, per il reperimento della seconda foto mostrata in questo testo.

domenica, settembre 16, 2007

Grillo a Berlino (by Zret)

Absit iniuria verbis

Qualche sera fa una rete televisiva ha trasmesso uno spezzone della tregenda di Grillo a Bologna, con tanto di scie chimiche sullo sfondo. Il demagogo arringava la folla, usando espressioni volgari e con una violenza da assatanato. Colpiva la folla ammassata nella piazza: la gente, per lo più, aveva lo sguardo perso nel vuoto, ebete. Era magnetizzata dall'oratore, dal suo linguaggio da taverna, ma soprattutto dalla mimica esagitata e scomposta, dagli occhi luciferini.

Qualcuno era sgomento, come se si fosse accorto all'ultimo minuto di aver sbagliato tutto, nell'affidarsi al grullo.

La mente è corsa subito al Fuhrer del Terzo Reich che, con grida belluine ed un'eloquenza rozza ma efficace, soggiogava la mente ed il cuore dei Tedeschi. Certo il paragone è un po' azzardato, perché Adolf Hitler (alias Rotschild), era una persona non del tutto indotta, mentre il tribuno genovese è l'ignoranza personificata.

Senza dubbio Hitler ed il suo entourage conoscevano tutte le strategie più insinuanti per plagiare le masse oceaniche, dalle scenografie suggestive alle adunate notturne, dalla gestualità alla voce, usate come potentissimi strumenti per incantare ed incatenare la nazione.

Il quadro globale è comunque alquanto diverso, perché gli Italioti di oggi sono facilmente plagiabili dal primo quaquaraqua che tuona contro la classe politica, mentre i Tedeschi furono convinti (non tutti) e corrotti con una propaganda martellante, capillare e molto raffinata. Ad ogni modo, chi ha letto anche solo qualche pagina di Elias Canetti o di Aldous Huxley sulla manipolazione della massa per opera di pifferai magici, comprende che grillo è una figura assai pericolosa.

D'altronde, prescindendo dalla condivisibilità di alcuni suoi (finti) obiettivi, come è possibile non provare una totale repulsione per un invasato che è di gran lunga peggiore rispetto agli uomini da lui demonizzati? Inoltre il simbolo da lui scelto per il V day, oltre a dichiarare la sua appartenenza ai fiancheggiatori delle élites, denuncia il suo stretto, inscindibile legame con le gerarchie vaticane, con cui il guitto - questo non è un mistero - è in ottimi rapporti.

Senza dubbio è una coincidenza che il numero 8, emblema, insieme con la V, del sabba bolognese, è la metà di 16...


Articolo correlato:
Freenfo, Impressioni a caldo, 2007

mercoledì, settembre 12, 2007

Pecoraro a capo del gregge

Riporto il seguente pregevole articolo di freenfo, il cui testo sottoscrivo in toto. Qualcuno potrà biasimare il tono dell'editoriale: sia ben chiaro l'amico Freenfo non esprime astio, ma una sacrosanta indignazione, quell'indignazione che lo stesso Messia (sia o non sia storico l'episodio, poco importa) palesò quando allontanò i mercanti dal tempio: questi guitti della politica sono infinitamente più colpevoli ed ignobili dei venditori che profanavano il tempio di Gerusalemme.

Il ministro dell'ambiente ha aperto la conferenza nazionale sui cambiamenti climatici a Roma. Le solite chiacchiere fritte e rifritte su come l'uomo debba ridurre i suoi consumi, l'utilizzo di meno risorse idriche e misure più attente di risparmio energetico. Il ministro ha ignorato i cambiamenti climatici dovuti all'innalzamento delle temperature riguardanti l'intero sistema solare e ha ignorato vergognosamente (come al solito) il fenomeno scie chimiche. Le precipitazioni piovose sono ai minimi storici a causa delle frequenti irrorazioni chimiche, sempre più concentrate sul nostro Paese. L'Italia ed i paesi Nato, stanno diventando grandi campi di sterminio, in cui i cittadini ignari vengono uccisi a colpi di aerosol. Siamo circondati da ebeti che sposano la causa del “global warming” senza informarsi delle vere cause del problema. Si organizzano manifestazioni, eventi mediatici di portata internazionale, ma nessun meteorologo, nessun uomo di scienza spreca due parole per la concentrazione di bario nell'aria e le tecnologie per il controllo del clima. Le città risultano invase da nanoparticelle, polveri sottili e microorganismi che costantemente inaliamo respirando. Al ministro dell'ambiente va tutto il mio disprezzo più profondo, come del resto al NOE, alle associazioni di tutela dell'ambiente gestite dal governo ed anche a tutti quei meteorologi schifosi che occultano il problema per salvare il loro stipendio.

Le mie più sentite maledizioni
Freenfo

Nanoparticelle nell'encefalo (articolo di Jim Jiles)

Abbiamo tradotto un articolo sulle nanoparticelle collegate alle scie chimiche, nell'ambito della costruzione di un'invisibile Rete bionica, attraverso la diffusione nell'aria di microimpianti. Le conferme si aggiungono alle conferme...

Le nanoparticelle, microscopici grumi di materia che un giorno potrebbero essere usati per costruire circuiti di computers più veloci e migliorare il sistema di diffusione dei farmaci all'interno dell'organismo, possono penetrare nel cervello dopo essere state inalate, secondo alcuni ricercatori statunitensi. Gli impianti ormai si avviano alla nanoscala. Molte persone hanno nel loro organismo varie generazioni di impianti.

"Trent'anni fa, gli impianti cerebrali rilevati dai raggi X avevano le dimensioni di un centimetro. Gli impianti successivi si rimpicciolirono fino a diventare come un chicco di riso. Erano costruiti col silicone e con il gallio. Oggi sono abbastanza piccoli da essere inseriti nel collo o nella schiena e per via endovenosa in differenti parti dell'organismo durante le operazioni chirurgiche, con o senza il consenso del paziente. E' ora molto difficile localizzarli e rimuoverli". (Rauni Leena Luukanen-Kilde, Microchip implants, mind control and Cybernetics, 2000)

Esistono strumenti per la radio identificazione noti come MU chips, piccoli come la punta di una penna a sfera, che possono essere usati per tracciare oggetti e documenti. Sono stati compiuti progressi medici grazie a tali microprocessori: infatti essi si sono rivelati utili per persone paralizzate. Mentre, però, questi progressi possono essere meravigliosi per alcuni soggetti, si sa che gente corrotta usa tale tecnologia per scopi non etici. Certe persone evidenziano problemi agli arti ed ai movimenti, poiché sono vittime del controllo mentale di tipo elettronico per opera di agenzie ignote.

Ora si sta diffondendo il Morgellons. Le fibre del Morgellons e quelle delle scie chimiche sono le stesse; sono proteine autoreplicanti ed autogeneranti. Le fibre delle chemtrails sono state descritte come "pre-Morgellons". Questi filamenti sono ricevitori per microonde, onde radio, onde ELF. Essi crescono nei tessuti per formare una rete artificiale di comunicazione. Inoltre le fibre possono copiare il D.N.A. per creare forme di vita artificiale.

Chi ha autorizzato la trasformazione dell'intera specie umana in una Rete senza fili?



Leggi qui l'articolo in inglese.

domenica, settembre 09, 2007

The polymers invasion

Questo è quanto respiriamo. Dopo i voli chimici degli aerei, nell’aria sono sparsi non solo bario, alluminio, rame, torio, titanio, uranio e così via, ma anche minuscoli polimeri. Possiamo vedere questi polimeri in alcune condizioni di luce: come vermi microscopici essi fluttuano nell’aria per invadere l’ambiente e penetrare i corpi.Qualcuno ancora parla di scie di condensazione. E’ una bugia: sono scie chimiche, o piuttosto, scie velenose!

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This is what we're breathing. After chemical airplanes flights, in the air are spread not only barium, aluminum, copper, torium, titanium, uranium and so forth, but also thin polymers. We can see these polymers in some light conditions: like microscopic vermin, they flow in the air to invade the environment and penetrate the human bodies. Somebody still talks about contrails. It's a lie: they are chemtrails, rather poisonous trails!


The Polymers Invasion - For more funny videos, click here

sabato, settembre 08, 2007

MD-80.it: la saga delle menzogne continua

Abbiamo già in diverse occasioni confutato le risibili argomentazioni dei cosidetti "esperti" che fanno capo al sito MD-80.it., motivo per cui non eravamo molto inclini ad affrontare ancora l'argomento, ma in certi casi bisogna fare delle eccezioni.

A questa pagina il... "sagace articolista", trovandosi di fronte ad una imbarazzante evidenza, rappresentata da velivoli aviocisterna ripresi senza emettere alcuna scia "di condensa", costruisce una frase atta, secondo lui, a smontare definitivamente la questione "scie chimiche". Come? Semplice! Arrampicandosi sugli specchi, come al solito! Il genio dell'aeronautica, infatti, scrive...

"Durante le fasi di rifornimento, le contrails possono disturbare non poco le operazioni.
Infatti gli aerei che si avvicinano al Tanker rischiano di essere investiti dalle contrails e i piloti si ritrovano a volare alla cieca all’interno di queste nubi fastidiosissime
(Sic!) (ricordiamo che il rifornimento in volo si effettua a vista pilotando manualmente fino all’aggancio col ricettacolo). Le contrails sono quindi un grosso pericolo durante le fasi di “refueling”, perché rischiano seriamente di far perdere contatto visivo con l’aereo cisterna, come se il pilota si trovasse a volare dentro una fitta nebbia. Con gli aerei così vicini, un rischio di collisione per “annebbiamento” porterebbe ad una catastrofe (il Tanker è pieno zeppo di carburante), per cui si cerca di evitare quasi sempre, per motivi di sicurezza, il rifornimento in volo a quote dove si generano scie di condensazione.

Nelle immagini qui sotto si vedono operazioni di rifornimento in volo. Notare in tutte le immagini l’assenza di scie di condensazione, a testimonianza che queste delicatissime operazioni vengono effettuate possibilmente a quote più basse tali da non permettere il formarsi di contrails fastidiose
".


Se veramente questi piloti da simulatore di volo sapessero veramente di che cosa parlano, non scriverebbero castronerie come: "Durante le fasi di rifornimento, le contrails possono disturbare non poco le operazioni. Infatti gli aerei che si avvicinano al Tanker rischiano di essere investiti dalle contrails ed i piloti si ritrovano a volare alla cieca all’interno di queste nubi fastidiosissime [...]"

Infatti i velivoli attrezzati per il rifornimento in volo dei caccia militari, sono forniti di dispositivi posti in posizione idonea a non generare turbolenze che potrebbero impedire il solo avvicinamento degli aeroplani, contrails o meno. Alla faccia degli esperti! Si vede che l'articolista non ha mai pilotato nemmeno un deltaplano.

Ma non è qui che mi voglio soffermare, bensì su un altro errore (voluto?)... sì, voluto, dell'articolista. Si osservino bene le fotografie inserite sul sito MD-80.it. Notate qualcosa? Le aviocisterne ed i caccia si trovano al di sopra delle nubi. Nella prima foto si tratta di "Cumuli da bel tempo" della famiglia di nubi a sviluppo verticale. Nella seconda foto più in basso, i velivoli sorvolano degli "Stratocumuli", anch'essi facenti parte della famiglia di nubi a sviluppo verticale. La caratteristica comune a queste formazioni nuvolose è quella di trovarsi generalmente ad altitudini comprese tra i 1.200 ed i 2.300 metri.

Clicca QUI per ingrandire lo schema sottostante.

Raffronto tra le quote dei tankers chimici e le nubi basseRaffronto tra le quote dei tankers chimici e le nubi basseOra osservate la foto qui di seguito...

Il tanker chimico sorvola l'aera d'intervento al di sotto degli stratocumuli!

Domanda: a quale quota si trova il tanker? Ma allora, se questo velivolo, come mille altri tankers chimici in giro per il mondo, percorre lo spazio di cielo al di sotto delle nuvole definite proprio "Nubi basse", poiché comprese tra 1.200 e 2.200 metri, come mai emettono scie, quando invece nelle foto mostrate da MD-80.it, le aviocisterne, come è normale che sia, non generano nessuna scia di condensazione?

La risposta è banale, ma è bene chiarirlo: quei velivoli che osservate al di sotto delle nubi basse, volano talmente bassi che non potrebbero mai emettere alcuna scia di condensa. Lo affermano proprio su MD-80.it! Vi cito di nuovo la frase... "Nelle immagini qui sotto si vedono operazioni di rifornimento in volo. Notare in tutte le immagini l’assenza di scie di condensazione, a testimonianza che queste delicatissime operazioni vengono effettuate possibilmente a quote più basse tali da non permettere il formarsi di contrails fastidiose".

Se per i redattori del "pregevole" articolo su MD-80.it, sono a quote basse gli aerei riprodotti nelle due foto, a maggior ragione lo sono quelli che riprendiamo SEMPRE noi, mentre volano al di sotto delle medesime nubi che, invece, nelle fotografie proposte da MD-80.it sono al di sotto delle aviocisterne! Qualcosa non quadra... vi pare?

E' quindi chiaro che gli aerei che vedete emettere scie nei nostri cieli (persistenti o meno), sono impegnati in operazioni clandestine di aerosol chimico/biologici e le palesi menzogne che vengono pubblicate, in Rete e su riviste "specializzate", ne sono la prova concreta. Lo abbiamo dimostrato una volta di più. Essi vi ingannano con metodi spicci e dozzinali, perché hanno una bassa stima dei lettori e dei cittadini. Ricordate che, se tutto ciò prosegue ancora in modo del tutto indisturbato, è anche responsabilità vostra, che fornite troppo credito ai bugiardi e che scambiate un titolo universitario per garanzia di verità.

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