mercoledì, agosto 31, 2016

Valeria Solesin: l'autopsia è stata davvero eseguita?



Chiariamo subito una cosa: i soliti pennivendoli hanno riportato che Rosario Marcianò avrebbe cancellato il suo profilo Facebook, poiché impaurito dalle pressioni della Magistratura veneta. Nulla di più falso ed i giornalai affiliati alla disinformazione di Stato sanno benissimo che questa è una menzogna. Il mio profilo Facebook è stato sospeso (per un mese), molto probabilmente su disposizione del Procuratore aggiunto della Procura di Venezia, Carlo Nordio, per aver pubblicato l'immagine di copertina di questo articolo. Tale foto, infatti, non evidenzia particolari violazioni delle "norme della community", di conseguenza solo per un motivo si è deciso di sospendere il profilo in questione e rimuovere il post. Non credo che si debbano spiegare quali possano essere le ragioni alla base di questa iniziativa, lesiva dell'articolo 21 della Costituzione. Quindi non sono per nulla intimidito e, come nelle alte sfere avranno notato, rilancio. Occupiamoci quindi della famosa autopsia.



Secondo quanto riportato dai media di regime la salma di Valeria Solesin è rientrata in Italia il giorno 21 novembre 2015. Sempre notizie di stampa riportano che i risultati dell'esame autoptico, disposto dalla Magistratura veneta e da quella romana, erano già disponibili il giorno 22. Ecco che cosa leggiamo da due fonti differenti:

"VENEZIA. Colpita da un unico proiettile di kalashnikov che le ha devastato parte del bel volto e l’ha fatta morire per dissanguamento. [...] Ecco come è spirata Valeria Solesin nella strage del teatro Bataclan, secondo la ricostruzione emersa durante il lungo esame autoptico eseguito ieri pomeriggio nell’ospedale all’Angelo di Mestre [...] Valeria Solesin è stata raggiunta da due colpi durante le sparatorie al teatro Bataclan: uno all’emifaccia sinistra, l’altro, mortale, alla spalla sinistra. Entrambi i proiettili provenivano dall'alto. Sono queste le verità emerse dall'esame eseguito sul corpo della ragazza all'ospedale di Mestre".

"Valeria è arrivata sabato mattina a Venezia: quando la nonna ha visto la bara, ha avuto un malore. La ricognizione esterna della salma, secondo quanto si è appreso, è durata circa tre ore. Si è trattato di un adempimento medico (eseguite anche delle tac) necessario per le inchieste aperte dalle Procure di Roma e Venezia sull'uccisione della nostra connazionale a Parigi, venerdì 13 novembre. Non è stato escluso, però, che Valeria sia morta dissanguata".

Solitamente per ottenere risultati chiari (ed in special modo in questa occasione) sono necessari dai 30 ai 90 giorni, ma in questo caso, stranamente, il referto era già pronto il dì successivo alla consegna del corpo agli Italiani da parte delle autorità francesi. La salma è dunque giunta sabato in Italia e gli esami sarebbero stati eseguiti tra sabato e domenica, saltando o accorciando le meticolose, accuratissime procedure medico-legali che sono la regola nell'evenienza di morti violente e per di più avvenute nell'ambito di un "attentato", con l'esigenza pure di compiere approfondimenti balistici e di altra natura.

Questa inusitata velocità stride fortemente con i tempi lunghi tipici delle procedure autoptiche e delle norme che presiedono alla consegna del referto, ma non possiamo stupirci se poi vediamo questa foto e ci rendiamo conto che Valeria Solesin è viva. Per cui ci si chiede: chi hanno sotterrato?

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8 commenti:

  1. Ottimo articolo.

    La cartina tornasole sulla veridicità delle tue affermazioni sta nella reazione scomposta della gang al servizio del sistema.
    La sofferenza ed il fastidio terapelano dalle loro reazioni scomposte. Ed è un piacere notarlo.

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    1. La magistratura è chiaramente complice. Non possono essere così cretini.

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  2. CIOE' QUESTO, PRIMA DI ESSERE TIRATO DALLA MOGLIE DICHIARA "IERI SERA ABBIAMO SENTITO I RAGAZZI"! Dopo si corregge abbiamo sentito dalle descrizioni...

    Notate come la moglie di Solesin gli fa un cenno con gli occhi, mentre un attimo prima lo tocca con la mano.

    https://www.youtube.com/watch?v=65Xd_QFY9hs

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  3. Montatura totale. In un false flag o addirittura Hoax, come i ricercatori d'oltreoceano confermano essere quella di Parigi, non potrebbe essere diversamente.
    Ovvio che tutti gli apparatchniks di sistema tengano botta ai frodatori.
    Ma e' inutile chiudere i cancelli a buoi scappati.
    Che lo sappiano.

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    1. Vi hanno costruito sopra una storia strappalacrime, con tanto di ponti ed iniziative dedicate all'eroina italiana volontaria in Emergency, che aiutava i poveri ed i bambini. Chiaro che adesso fanno di tutto affinché non si sappia che è una storia di fantasia.

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  4. SCOOP !
    Panamza risale all'origine della fotografia controversa delle vittime di Bataclan. Sorpresa, sorpresa: questa immagine è trapelata da un'organizzazione con sede in Israele, guidata da un neoconservatore americano.

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