Sono passati ormai molti mesi, da quando notai, per la prima volta, quegli sfregi nel cielo: le scie chimiche. Dopo centinaia tra denunce, esposti, segnalazioni a media ed istituzioni, non abbiamo avuto un solo riscontro, il che la dice lunga sulla paradossale situazione in cui ci troviamo. Siamo come mosche in una scatola di vetro: scorgiamo tutto libero per uscire, ma non ci è possibile fuggire da quella trappola.
Dovremmo essere tutelati ed ascoltati, in quanto cittadini con diritti sanciti dalla Costituzione; invece, le istituzioni che profumatamente foraggiamo con le nostre tasse, con estrema disinvoltura si esonerano da qualsiasi responsabilità e, puntualmente, non agiscono in alcun modo.
I metodi per "tirarsi fuori" da qualsiasi iniziativa che interferisca con l'operazione "scie chimiche", perpetrata, lo voglio sottolineare, con la collaborazione delle massime autorità dello Stato e militari, sono fondamentalmente due...
a) Non rispondere alle segnalazioni dei cittadini, eseguite via fax, email, per lettera cartacea o tramite esposti;
b) Nel qual caso decidano di degnare il preoccupato cittadino di una risposta, essi spiegano, seraficamente, che l'argomento non è di loro competenza.
Eppure, questi stessi enti che vergognosamente svicolano dalle proprie responsabilità, sono gli stessi che rientrano nell'elenco di quanti, per loro competenza, dovrebbero agire per la tutela della salute dei cittadini.
Chi controlla... o dovrebbe controllare
Le Agenzie ambientali, nazionale, regionali e della province autonome di Trento e Bolzano insieme ad altri soggetti istituzionali quali il Comando dei Carabinieri Tutela Ambiente (CCTA ex NOE), le Capitanerie di Porto, le Autorità di Bacino, il Magistrato alle Acque, il Corpo Forestale dello Stato hanno le competenze in materia di controlli ambientali. Le attività di controllo degli alimenti e delle bevande sono invece effettuate dal Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N) che si avvale di numerosi organismi operanti sia a livello centrale che locale. I controlli analitici sono effettuati dai laboratori delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente, dagli Istituti Zooprofilattici e da altri laboratori riconosciuti dal Ministero della Salute. L’ARPAV pertanto, nei laboratori di analisi dei propri Dipartimenti Provinciali, effettua controlli ufficiali nelle acque alimenti, fanghi e terreni. Il controllo negli ambienti di lavoro è invece affidato ai Servizi di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (S.P.I.S.A.L.) delle ASL.
- Il NOE (Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri), non ha mai risposto a nessuno delle nostre decine di fax;
- I Carabinieri di zona non ci hanno mai interpellato per ricevere chiarimenti in relazione alle nostre ripetute segnalazioni durante i voli chimici;
- Il Sindaco di Sanremo, dott. Claudio Borea, non si è mai degnato di rispondere alle nostre lettere;
- Nessun giornalista, avvertito sul caso, ha mai pubblicato che il suddetto Sindaco è stato denunciato per omissione di atti di ufficio (per non aver risposto ed agito nei trenta giorni consentiti dalla legge);
- La magistratura di Sanremo ha palesemente insabbiato la pratica sulla denuncia nei confronti del Sindaco Borea (mi smentisca qualcuno, se non è vero);
- La magistratura di Milano non ha dato alcun seguito al nostro esposto, puntualmente documentato da foto, filmati ed atti ufficiali.
Abbiamo un esempio della inutilità di certi enti. Qui di seguito, la serafica risposta dell'A.R.P.A. Piemonte.
Risposta A.R.P.A.
E poi devo sentir vomitare idiozie ad opera dei soliti prezzolati debunkers, così preoccupati di farci apparire dei visionari, i quali, come al solito, infarciscono le loro balordaggini sulle scie di condensazione, con la medesima frase ad effetto, comune ad ognuno di loro: "Ma se davvero siete convinti di quello che dite, perché non fate degli esposti?".
Certo! Per sprecare carta ed inchiostro. Per semplice passatempo. Per sentirci sempre di più topi da laboratorio e non uomini con diritti civili. Per vedere il vero volto dello Stato: uno Stato che lentamente ci avvelena e che non prova alcuna vergogna di apparire, diciamolo pure... uno Stato assassino.
Dovremmo essere tutelati ed ascoltati, in quanto cittadini con diritti sanciti dalla Costituzione; invece, le istituzioni che profumatamente foraggiamo con le nostre tasse, con estrema disinvoltura si esonerano da qualsiasi responsabilità e, puntualmente, non agiscono in alcun modo.
I metodi per "tirarsi fuori" da qualsiasi iniziativa che interferisca con l'operazione "scie chimiche", perpetrata, lo voglio sottolineare, con la collaborazione delle massime autorità dello Stato e militari, sono fondamentalmente due...
a) Non rispondere alle segnalazioni dei cittadini, eseguite via fax, email, per lettera cartacea o tramite esposti;
b) Nel qual caso decidano di degnare il preoccupato cittadino di una risposta, essi spiegano, seraficamente, che l'argomento non è di loro competenza.
Eppure, questi stessi enti che vergognosamente svicolano dalle proprie responsabilità, sono gli stessi che rientrano nell'elenco di quanti, per loro competenza, dovrebbero agire per la tutela della salute dei cittadini.
Chi controlla... o dovrebbe controllare
Le Agenzie ambientali, nazionale, regionali e della province autonome di Trento e Bolzano insieme ad altri soggetti istituzionali quali il Comando dei Carabinieri Tutela Ambiente (CCTA ex NOE), le Capitanerie di Porto, le Autorità di Bacino, il Magistrato alle Acque, il Corpo Forestale dello Stato hanno le competenze in materia di controlli ambientali. Le attività di controllo degli alimenti e delle bevande sono invece effettuate dal Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N) che si avvale di numerosi organismi operanti sia a livello centrale che locale. I controlli analitici sono effettuati dai laboratori delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente, dagli Istituti Zooprofilattici e da altri laboratori riconosciuti dal Ministero della Salute. L’ARPAV pertanto, nei laboratori di analisi dei propri Dipartimenti Provinciali, effettua controlli ufficiali nelle acque alimenti, fanghi e terreni. Il controllo negli ambienti di lavoro è invece affidato ai Servizi di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (S.P.I.S.A.L.) delle ASL.
- Il NOE (Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri), non ha mai risposto a nessuno delle nostre decine di fax;
- I Carabinieri di zona non ci hanno mai interpellato per ricevere chiarimenti in relazione alle nostre ripetute segnalazioni durante i voli chimici;
- Il Sindaco di Sanremo, dott. Claudio Borea, non si è mai degnato di rispondere alle nostre lettere;
- Nessun giornalista, avvertito sul caso, ha mai pubblicato che il suddetto Sindaco è stato denunciato per omissione di atti di ufficio (per non aver risposto ed agito nei trenta giorni consentiti dalla legge);
- La magistratura di Sanremo ha palesemente insabbiato la pratica sulla denuncia nei confronti del Sindaco Borea (mi smentisca qualcuno, se non è vero);
- La magistratura di Milano non ha dato alcun seguito al nostro esposto, puntualmente documentato da foto, filmati ed atti ufficiali.
Abbiamo un esempio della inutilità di certi enti. Qui di seguito, la serafica risposta dell'A.R.P.A. Piemonte.
Risposta A.R.P.A.
E poi devo sentir vomitare idiozie ad opera dei soliti prezzolati debunkers, così preoccupati di farci apparire dei visionari, i quali, come al solito, infarciscono le loro balordaggini sulle scie di condensazione, con la medesima frase ad effetto, comune ad ognuno di loro: "Ma se davvero siete convinti di quello che dite, perché non fate degli esposti?".
Certo! Per sprecare carta ed inchiostro. Per semplice passatempo. Per sentirci sempre di più topi da laboratorio e non uomini con diritti civili. Per vedere il vero volto dello Stato: uno Stato che lentamente ci avvelena e che non prova alcuna vergogna di apparire, diciamolo pure... uno Stato assassino.
Nessun commento:
Posta un commento
ATTENZIONE! I commenti sono sottoposti a moderazione prima della loro eventuale pubblicazione.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.