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sabato, novembre 03, 2012

CHAMP, il missile che disattiva i sistemi elettronici

L'industria bellica sforna un'altra diavoleria, un congegno in grado di disattivare sistemi elettronici. Un eventuale futuro black out, su scala regionale o anche maggiore, sarà provocato dal Sole o da qualche arma? Intanto siamo costretti a constatare che la tecnologia sta trasformando il mondo in un incubo.

Il missile CHAMP della Boeing è in grado di disattivare i sistemi elettronici con impulsi di microonde ad alta potenza, senza provocare danni collaterali (sic). Si tratta di una vera rivoluzione per la tecnologia militare (sic): l'ultimo test compiuto nel deserto dello Utah conferma che il passaggio dalla sperimentazione alla produzione è ormai imminente.

In pratica, il missile, sorvolando gli edifici, disattiva completamente e rende inservibili apparecchiature elettroniche di ogni tipo. La Boeing Phantom Works, U.S., l'Air Force Research Laboratory (AFRL) e la Raytheon Ktech (società di cui una quota cospicua azionaria appartiene al Vaticano, n.d.r.) sono riuscite a trasformare in realtà un'arma che solo la fantascienza era riuscita ad immaginare.

CHAMP

CHAMP, acrostico che sta per "Counter-electronics high-powered advanced missile project", ha fatto saltare le apparecchiature di diverse sale PC presenti in due edifici. È bastato un passaggio per concentrare le microonde sugli stabili e neutralizzare tutto. Gli schermi dei computers sono diventati neri, il sistema di videosorveglianza ha smesso di funzionare, il sistema elettrico è collassato. In un'ora di test sono stati colpiti sette obiettivi diversi.

"Questa tecnologia segna una nuova era nella guerra contemporanea", ha commentato Keith Coleman, manager del programma CHAMP per la Boeing Phantom Works. "Entro breve tempo, questa tecnologia potrà essere usata per rendere inservibili i sistemi elettronici e per distruggere le banche dati dei nemici, prima che intervengano le truppe di terra o l'aviazione". Da rilevare poi che non sono previsti danni alle persone e alle strutture (che umani! n.d.r.) "Abbiamo trasformato la fantascienza in fatto scientifico", ha concluso Coleman.


Fonte: tomshw.it



sabato, novembre 27, 2010

Micro-elicotteri per spiare

Pubblichiamo un articolo riguardante elicotteri in miniatura radiocomandati: questi apparecchi, testimonianza di un'industria bellica i cui ritrovati non smettono mai di meravigliarci, sono la realizzazione degli scenari prefigurati e paventati da alcuni scrittori e cineasti: come non pensare, ad esempio, ai microvelivoli che spiano tutti i movimenti dei cittadini nel film "Essi vivono"?

Due grandi industrie americane del settore della difesa, A.A.I. Corporation e Honeywell, hanno dato vita ad una joint-venture per la produzione di elicotteri in miniatura del tipo U.A.V. (Unmanned Aerial Vehicles), comandati a distanza e capaci di decollare ed atterrare verticalmente, trasportando attrezzature video per la sorveglianza e la ricognizione.

Il sistema T-Hawk è costituito da due veicoli radiocomandati e da una stazione di controllo terrestre. L’elicottero è equipaggiato con un sistema di propulsione che gli consente di compiere il decollo e l'atterraggio in verticale, permettendogli pertanto di operare praticamente dappertutto.

Inoltre, la sua estrema maneggevolezza, unita al peso e all’ingombro ridotti (soltanto 57 cm di altezza per meno di 9 kg di peso) gli consente di raggiungere velocità fino a 130 kmh (tale velocità, su alcuni modelli, può essere limitata elettronicamente a 90 kmh), rendendolo ideale per l’impiego in operazioni di ricognizione in terreni difficili o montagnosi, dove l’invio di soldati potrebbe esporli a rischi non necessari, causando la perdita di vite umane ed il fallimento della missione.

Ovviamente, per adempiere tali delicati compiti di ricognizione, il T-Hawk è munito di una serie di telecamere di tipo elettro-ottico, nonché di sensori a raggi infrarossi per riprese dall’alto e notturne che lo rendono ideale non solo per la ricognizione aerea, ma anche per l’acquisizione di obiettivi o come supporto aereo per truppe di terra, collegato in tempo reale alla stazione base verso la quale trasmette immagini che possono decidere la riuscita di un’operazione militare o di sorveglianza.

Fonte: ecplanet.com



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