Il 19 marzo 2008 la trasmissione VOYAGER su RAI 2 ha finalmente portato alla luce dell'opinione pubblica un problema oramai presente nei cieli italiani da almeno cinque, sei anni: Le cosiddette chemtrails o scie chimiche.
Le scie chimiche sono, come ampiamente spiegato nella trasmissione di RAI 2, dei "presunti" rilasci tramite aerosol di particolari sostanze chimiche, da velivoli opportunamente attrezzati ad altitudini che si aggirerebbero fra i 4.000 ed i 5.000 metri (in realtà le quote di volo sono comprese tra i 1.200 ed i 12.000 - n.d.r.). Le Irrorazioni avverrebbero in particolari giornate soleggiate e con venti possibilmente deboli. Questo probabilmente per permettere a queste sostanze di omogeneizzarsi lentamente ed espandersi nel cielo, creando una specie di schermatura bianchiccia e fumosa.
Da anni sono in contatto con molti operatori e costruttori di piscine in tutto il territorio italiano, in quanto loro fornitore di prodotti chimici per la disinfezione. Questi operatori mi tengono informato di eventuali problemi che avvengono nelle loro piscine.
Quando nel 1989 cominciai questo lavoro, la situazione tipica che si presentava spesso nel mantenimento di una piscina era la seguente: se in un posto ci sono tre piscine una accanto all'altra, trattate nello stesso modo, due sono limpide ed una è piena di alghe, anche se non riesci a spiegartene il motivo.
Le scie chimiche sono, come ampiamente spiegato nella trasmissione di RAI 2, dei "presunti" rilasci tramite aerosol di particolari sostanze chimiche, da velivoli opportunamente attrezzati ad altitudini che si aggirerebbero fra i 4.000 ed i 5.000 metri (in realtà le quote di volo sono comprese tra i 1.200 ed i 12.000 - n.d.r.). Le Irrorazioni avverrebbero in particolari giornate soleggiate e con venti possibilmente deboli. Questo probabilmente per permettere a queste sostanze di omogeneizzarsi lentamente ed espandersi nel cielo, creando una specie di schermatura bianchiccia e fumosa.
Da anni sono in contatto con molti operatori e costruttori di piscine in tutto il territorio italiano, in quanto loro fornitore di prodotti chimici per la disinfezione. Questi operatori mi tengono informato di eventuali problemi che avvengono nelle loro piscine.
Quando nel 1989 cominciai questo lavoro, la situazione tipica che si presentava spesso nel mantenimento di una piscina era la seguente: se in un posto ci sono tre piscine una accanto all'altra, trattate nello stesso modo, due sono limpide ed una è piena di alghe, anche se non riesci a spiegartene il motivo.
Da alcuni anni, invece, assistiamo a strani fenomeni nell'acqua delle piscine situate pressappoco nelle stesse zone. [...]
Ora, fermo restando gli esperimenti che questi geni militari stanno compiendo sulla nostra pelle [...], il problema in relazione alle piscine è che, usando probabilmente dei grossi contenitori di acciaio, per contenere le loro belle miscele di sali metallici ed acqua, si possono sviluppare nei tanks germi patogeni particolari quali pseudomonas e legionella, sicché le microgocce di acqua contaminata arrivano al suolo.
Questo spiegherebbe l'enorme proliferazione del batterio opportunista pseudomonas nelle piscine, batterio che, fino ad alcuni anni fa, praticamente in piscina non esisteva.
Inoltre assistiamo ad esempio in centri natatori che possiedono sia piscine all'aperto sia al chiuso, che la proliferazione dello pseudomonas avviene negli impianti all'aperto, anche se nell'impianto al coperto sarebbe più probabile rilevare l'agente patogeno.
ALTRI PROBLEMI IN PISCINA DOVUTI ALLE SCIE CHIMICHE:
A) Filamenti trasparenti e/o arancioni e/o gialli.
Questi filamenti si rilevano soprattutto in piscine con sistemi di filtrazione non a sabbia di quarzo, ma a cartuccia o a calza. Questi filamenti inizialmente nella piscina non si vedono, se non quando brillano al sole. Successivamente tendono a diventare gialli o arancioni e quindi molto ben visibili. Nei filtri in cui è possibile recuperarli (calza o cartuccia) inizialmente paiono cristalli morbidi quasi colloidali, successivamente cristallizzano e si induriscono fino ad intasare il filtro.
B) Precipitazioni colloidali simili a flocculazione di colore bianco e/o arancione. Questi precipitati, se si aggiunge un prodotto flocculante, possono essere trattenuti da un filtro a sabbia quarzifera, oppure basta fermare le pompe e mettere la piscina in calma, lasciare depositare ed aspirare il fondo con l'aspirafango, adoperando possibilmente il filtro in scarico.
C) Variazioni di colore del liner in PVC (solo per piscine con liner in PVC). In particolare avviene soprattutto sui liner di colore blu o celeste un viraggio strutturale del colore al giallo. Questo avviene su tutta la superficie immersa del liner e non solo ma anche in tutto ciò che di plastica si trova immerso nella piscina, come, ad esempio, gli accessori in ABS. In questo caso il liner è irrimediabilmente perduto: tutta la piscina va di nuovo rivestita. Ho eseguito delle analisi su parti di alcuni di questi liners provenienti da diverse piscine. La tonalità del giallo era pressappoco la stessa più o meno intensa.
Non sono riuscito a determinare la causa specifica del problema, ma i campioni presentavano in comune uno strano odore di solvente di cui io, pur essendo un chimico e quindi abituato agli odori di solventi e quindi in grado di riconoscerli, non sono riuscito a determinare la natura.
Per quel che riguarda le plastiche che ho ricevuto come campioni e quindi attaccate da questo strano colore giallo cito il PVC, l'ABS, il polipropilene, il polietilene, il nylon. Tengo a precisare che le piscine dalle quali sono provenuti questi campioni hanno differenti sistemi di trattamento per la disinfezione dell'acqua.
Per quel che riguarda il problema Pseudomonas, si raccomanda, vista l'estrema pericolosità del batterio, di munirsi di test tampone per il suo accertamento e di impiegare dei prodotti specifici per la decontaminazione della piscina.
Fonte: http://piscinachimica.blogspot.com/
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