martedì, gennaio 12, 2010

Consiglio d'Europa: la pandemia? Una farsa inscenata per avvantaggiare Big Pharma

(AGI) - Londra, 11 gen. - L"influenza A", le cui conseguenze per settimane hanno tenuto in allarme milioni di persone, in realtà era una "falsa pandemia", orchestrata dalle case farmaceutiche, pronte ad introitare miliardi di euro con la vendita del vaccino: l'accusa arriva da Wolfang Wodarg, il presidente tedesco della commissione Sanità del Consiglio d'Europa.

Wodarg ha anche accusato esplicitamente le industrie farmaceutiche di aver influenzato la decisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di dichiarare la pandemia. Pesante il j'accuse di Wodarg, ex membro dell'S.P.D., medico ed epidemiologo, secondo cui le multinazionali del farmaco hanno accumulato "enormi guadagni" senza alcun rischio finanziario, mentre i governi di tutto il mondo prosciugavano i magri bilanci sanitari, spendendo milioni nell'acquisto di vaccini contro un'infezione che in realtà era poco aggressiva.

Wodarg ha fatto approvare una risoluzione nel Consiglio d'Europa che chiede un'inchiesta sul ruolo delle case farmaceutiche e sulla questione il Consiglio d'Europa terrà un dibattito a fine mese.

La denuncia, riportata con grande evidenza dal "Daily Mail", arriva qualche giorno dopo quella secondo cui i governi di mezzo mondo stanno cercando di sbarazzarsi delle milioni di dosi di vaccino, ordinate all'apice della crisi. Il "Daily Mail" ricorda che in Gran Bretagna il Ministero della salute aveva previsto 65.000 decessi, creato una linea-verde ed un sito per dare consigli, sospeso la regola che vieta di vendere anti-virali senza prescrizione medica; furono allertati gli obitori e persino l'esercito, che doveva essere pronto ad entrare in campo, qualora si fossero verificati tumulti tra la popolazione a caccia dei farmaci.

Secondo Wodarg, il caso dell'influenza A è stato "uno dei più grandi scandali sanitari" del secolo. Le maggiori aziende farmaceutiche, secondo Wodarg, sono riuscite a piazzare "i propri uomini" negli "ingranaggi" dell'O.M.S. e di altre influenti organizzazioni ed in tal modo potrebbero aver persino convinto l'O.N.U. ad ammorbidire la definizione di pandemia, il che poi portò, nel giugno scorso, alla dichiarazione di pandemia in tutto il mondo. "Per promuovere i loro farmaci brevettati ed i vaccini contro l'influenza, le case farmaceutiche hanno condizionato scienziati ed organismi ufficiali, competenti in materia sanitaria, e così allarmato i governi di tutto il mondo: li hanno spinti a sperperare le ristrette risorse finanziarie per strategie di vaccinazione inefficaci ed hanno esposto inutilmente milioni di persone al rischio di effetti collaterali sconosciuti per vaccini non sufficientemente testati".

Wodarg non fa alcun nome esplicito di persone in conflitto di interessi, ma lo scorso anno il "Daily Mail" aveva rivelato che Sir Roy Anderson, uno scienziato consulente del governo britannico sull'influenza A, fa parte del consiglio d'amministrazione della GlaxoSmithKline. L'azienda farmaceutica, che produce antinfluenzali e vaccini, ha immediatamente replicato alle accuse, definendole "sbagliate ed infondate".


Fonte:
agi.it



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2 commenti:

  1. Ciao. Ipocrisia senza fine: tentare di far credere che i massimi esperti mondiali di sanità di tutti i paesi coinvolti (e sono tanti) siano stati colpevoli solo di ingenuità di fronte alle pressioni delle multinazionali farmaceutiche.
    Gli unici "imbecilli", allora, erano tutti quei cittadini che si sono rifiutati di sottomettersi alle prescrizioni ordinate dai governi. Se questi fatti continueranno a passare quasi inosservati senza lasciare nulla dentro...

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  2. segnalo la mia traduzione di un articolo del daily mail inerente alla questione, che è molto più dettagliato

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