Nonostante il blocco dei voli, dovuto all'eruzione del vulcano islandese Eyiafjallajokull, (il radar, infatti, segnala - il giorno 18 aprile - solo qualche aereo a sud della Francia), abbiamo rilevato la presenza di attività di aerosol tra la Sardegna settentrionale e la Toscana, con evidenti scie, lunghe decine di chilometri, in formazione (velivoli militari senz'ombra di dubbio) e copertura indotta. Caso vuole che la mappa MODIS Aeronet del giorno 18 aprile non era consultabile al momento in cui scrivevamo il primo rapporto su chemtrail-sat. Qui uno screenshot.
Ancora... Oltre ogni ragionevole dubbio, vi mostriamo le attività clandestine di aerosol del 18 sera nel nord e centro nord d'Italia. Ciò nonostante il blocco dei voli. Qui un altro screeenshot. Ma non basta, poiché, sempre il 18 aprile, abbiamo scovato questa satellitare e, ciliegina sulla torta, riceviamo conferme dall'osservazione di un attento ricercatore tedesco, il quale con questo video testimonia il passaggio di velivoli con scie persistenti al seguito, in tutta evidenza non civili. Qui alcuni fermi immagine significativi.
Precisato questo, pare proprio di aver ottenuto la pistola fumante. Quelle scie non sono la condensa che verrebbe prodotta da aerei civili ad alta quota, ma il prodotto di deliberate irrorazioni chimico-biologiche.
Bisogna rilevare che i voli militari proseguono col favore dell'oscurità (ieri notte si sono uditi i primi inconfondibili rombi dei motori turbofan a partire dalle 02:00 circa). Si può supporre che il blocco dei voli commerciali sia dettato da esigenze del tutto differenti da quanto sbandierato dai media e dalle autorità di controllo dei voli. Infatti induce a riflessione il non indifferente dettaglio che, dalla visione delle mappe satellitari di questi giorni, non si notano nebbie vulcaniche da biossido di zolfo, eccetto che nell'area direttamente circostante l'Islanda. I territori fotografati dai satelliti non sono stati mai così "puliti" e dai colori così vivaci. Solo in alcune zone si sono potute osservare le classiche nebbie dovute alle attività di aerosol, perlopiù, come si diceva, per ora concentrate nelle ore notturne.
Oltretutto sono anni che i fautori della geoingegneria propongono la dispersione di SO2 in atmosfera per mezzo di aerei e, per quanto ci consta, nessuno si è mai preoccupato per eventuali conseguenze sui propulsori per aeronautica e sulle delicate parti meccaniche. Allora... per quale motivo ora, in conseguenza dei supposti fumi di biossido di zolfo vulcanici, tutti si preoccupano della sicurezza dei voli? E' una domanda che, come in altri casi, resterà senza una seria risposta.
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Ancora... Oltre ogni ragionevole dubbio, vi mostriamo le attività clandestine di aerosol del 18 sera nel nord e centro nord d'Italia. Ciò nonostante il blocco dei voli. Qui un altro screeenshot. Ma non basta, poiché, sempre il 18 aprile, abbiamo scovato questa satellitare e, ciliegina sulla torta, riceviamo conferme dall'osservazione di un attento ricercatore tedesco, il quale con questo video testimonia il passaggio di velivoli con scie persistenti al seguito, in tutta evidenza non civili. Qui alcuni fermi immagine significativi.
Precisato questo, pare proprio di aver ottenuto la pistola fumante. Quelle scie non sono la condensa che verrebbe prodotta da aerei civili ad alta quota, ma il prodotto di deliberate irrorazioni chimico-biologiche.
Bisogna rilevare che i voli militari proseguono col favore dell'oscurità (ieri notte si sono uditi i primi inconfondibili rombi dei motori turbofan a partire dalle 02:00 circa). Si può supporre che il blocco dei voli commerciali sia dettato da esigenze del tutto differenti da quanto sbandierato dai media e dalle autorità di controllo dei voli. Infatti induce a riflessione il non indifferente dettaglio che, dalla visione delle mappe satellitari di questi giorni, non si notano nebbie vulcaniche da biossido di zolfo, eccetto che nell'area direttamente circostante l'Islanda. I territori fotografati dai satelliti non sono stati mai così "puliti" e dai colori così vivaci. Solo in alcune zone si sono potute osservare le classiche nebbie dovute alle attività di aerosol, perlopiù, come si diceva, per ora concentrate nelle ore notturne.
Oltretutto sono anni che i fautori della geoingegneria propongono la dispersione di SO2 in atmosfera per mezzo di aerei e, per quanto ci consta, nessuno si è mai preoccupato per eventuali conseguenze sui propulsori per aeronautica e sulle delicate parti meccaniche. Allora... per quale motivo ora, in conseguenza dei supposti fumi di biossido di zolfo vulcanici, tutti si preoccupano della sicurezza dei voli? E' una domanda che, come in altri casi, resterà senza una seria risposta.
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Premesso che apprezzo moltissimo il suo operato in merito, volevo porle una semplice domanda:
RispondiEliminaE' indubbia l'azione aerosol, quoidiana e costante ma perpetuamente negata dalle fonti... ed allora perchè hanno continuato l'attività (anche se moderandola) malgrado tutto il mondo sapesse del blocco del transito aereo in qualsivoglia forma??? Perchè assoggettarsi ad un rischio di palesare determinate azioni? Vi è forse la necessità di dover cmq irrorare per qualche particolare motivo?
Grazie per l'attenzione
Gentilissimo, i motivi di tale spudoratezza sono molteplici, ma ne elenco solo alcuni.
RispondiEliminaIn primo luogo essi sanno che solo una sparuta ed insignificante fetta della popolazione è al corrente delle attività di aerosol clandestine. La maggioranza dorme un sonno profondo ed anche se li metti di fronte alle evidenze, rifiutano di accettare tale verità e, con un'alzata di spalle, proseguiranno la loro stupida vita senza infastidire il regime.
In secondo luogo la collaborazione attiva e selvaggia di media e giornalisti venduti (vedi il caso Report o l'intervista di Luca Sofri ad Attivissimo), permette di piegare gli eventuali dubbiosi a migliori pensieri. La pubblicità, il cinema, la scuola, i cartoons fanno il resto.
Infine, faccio notare che le zone "catturate" con i satelliti sono aree ad altra concentrazione di basi militari (la zona tra la Toscana, l'isola d''Elba, la Sardegna e la Corsica ne conta a decine). I radar di ultima generazione che funzionano in banda KA, l'uso intensivo di droni e tutte quelle tecnologie ora legate al progetto RFMP-VTRPE obbligano il mantenimento di un medium elettroconduttivo stabile. Le particelle di metalli pesanti rimangono in quota per poco tempo, per cui vannno ridisperse quotidianamente.
Concludendo, sappiamo bene che di certe cose i media non parlano, se non in modo distorto, per cui i militari possono proseguire indisturbati nel fare quel che vogliono. Ad esempio, sapevi che, dal 14 al 22 aprile era in corso una vasta esercitazione N.A.T.O. che coinvolgeva anche l'Italia? Il blocco dei voli civili non è stato causato dal Vulcano islandese (un pretesto), ma rispettava i piani dei militari, i quali avevano bisogno di cieli liberi per i loro giochi di guerra, in vista di un attacco all'Iran e di una sua risposta nucleare nei confronti dell'Europa. Nessuno però ne ha mai parlato e così la gente continua a dormire tranquilla.