



Bisogna rilevare che i voli militari proseguono col favore dell'oscurità (ieri notte si sono uditi i primi inconfondibili rombi dei motori turbofan a partire dalle 02:00 circa). Si può supporre che il blocco dei voli commerciali sia dettato da esigenze del tutto differenti da quanto sbandierato dai media e dalle autorità di controllo dei voli. Infatti induce a riflessione il non indifferente dettaglio che, dalla visione delle mappe satellitari di questi giorni, non si notano nebbie vulcaniche da biossido di zolfo, eccetto che nell'area direttamente circostante l'Islanda. I territori fotografati dai satelliti non sono stati mai così "puliti" e dai colori così vivaci. Solo in alcune zone si sono potute osservare le classiche nebbie dovute alle attività di aerosol, perlopiù, come si diceva, per ora concentrate nelle ore notturne.
Oltretutto sono anni che i fautori della geoingegneria propongono la dispersione di SO2 in atmosfera per mezzo di aerei e, per quanto ci consta, nessuno si è mai preoccupato per eventuali conseguenze sui propulsori per aeronautica e sulle delicate parti meccaniche. Allora... per quale motivo ora, in conseguenza dei supposti fumi di biossido di zolfo vulcanici, tutti si preoccupano della sicurezza dei voli? E' una domanda che, come in altri casi, resterà senza una seria risposta.
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