Il 14 ottobre 1976, tutte le comunicazioni radio del globo furono interrotte da segnali radio di forte intensità. Le emissioni erano irregolari e si alternavano frequenze molto elevate a frequenze molto basse.
L'Unione sovietica, dopo essere stata identificata come la diretta responsabile, presentò delle formali scuse a tutti i paesi che avevano protestato. I loro "esperimenti" erano all'origine di questi disturbi. Poco dopo i Russi cambiarono lunghezza d'onda e cominciarono così le emissioni di gigantesche onde elettromagnetiche stazionarie.
I Sovietici avevano usato il "PIVERT", chiamato anche "Woodpecker" (Picchio), a causa del caratteristico suono ritmato che i rilevatori di segnali elettromagnetici avevano registrato. Questo suono assomiglia al rumore che si produce, battendo su una tavola con una penna, a una velocità di 14 colpi al secondo. Pare che il segnale venisse dalle città sovietiche di Riga e di Gomel, dove i Sovietici sperimentavano dei mastodontici generatori ad energia continua basati sulla tecnologia di Tesla. Come bersaglio fu scelta l'ambasciata statunitense a Mosca: tra il personale del consolato molti accusarono disturbi di varia natura (cefalea, insonnia, inappetenza, irritabilità, depressione...); alcuni furono colpiti da patologie, anche gravi, tra cui emorragie cerebrali, ictus, attacchi epilettici e tumori.
La strana morte di Mark Purdey
L'abitazione del medico veterinario Mark Purdey fu incendiata. Un giorno trovò la sua linea telefonica isolata. Un'altra volta vide degli estranei che si aggiravano, con fare sospetto, nei paraggi della sua fattoria. Questi estranei pedinarono a lungo sia lui sia la moglie. L'avvocato di Purdey morì in un incidente stradale, avendo perso il controllo dell'auto su cui viaggiava. E' stato riferito che un giorno l'autoveicolo, con alla guida Purdey, incrociò un autocarro dotato di strane apparecchiature. La morte di Purdey è avvolta nel mistero: il tumore cerebrale che lo colpì fu causato da campi elettromagnetici mirati e potenti?
Da fine ottobre 2010 sino ad aprile 2011 la nostra famiglia è stata coinvolta in una serie di drammatici eventi che, alla fine, nonostante innumerevoli tentativi, hanno portato alla morte di nostro padre, avvenuta il 3 aprile 2011. Molti dei lettori sapranno che nel periodo compreso tra fine novembre 2010 sino al 17 gennaio 2011, mio padre ed io siamo stati a Rozzano (MI), presso il centro ospedaliero Humanitas. Non mi dilungo nei particolari, visto che chi vorrà approfondire, può leggere questa sorta di resoconto in memoria del papà.
Dobbiamo giocoforza, però, ritornare su questa storia, poiché abbiamo il fondato sospetto che nostro padre sia stato, diciamo così... aiutato a morire. Sul tetto dell'edificio di fronte (sette piani - ora disabitato), a 110 metri di distanza, nel marzo 2005, furono installate due antenne di telefonia mobile. Nel settembre 2005 mio padre cominciò a conclamare disturbi motori per un tumore (glioblastoma IV, causato dai campi magnetici della telefonia mobile), che, però, non gli fu diagnosticato. Infatti, sino a dicembre 2010, tutti pensavamo, a causa di una diagnosi sbagliata dei medici sanremesi, al morbo di Parkinson.
Una relazione di causa-effetto tra smog elettromagnetico e cancro al cervello intercorre evidentemente. Fatto sta che il nostro babbo conclamò in modo drammatico il tumore all'encefalo, il Glioblastoma IV, solo nell'ottobre 2010. Per cercare di salvarlo, decidemmo il ricovero in un centro specializzato per questo tipo di neuropatie, l'Humanitas.
Alla fine di dicembre 2010 mio fratello ed io iniziammo a concordare telefonicamente il rientro a casa, affinché fosse tutto pronto per la lunga convalescenza di papà a letto.
Il 17 gennaio 2011 il babbo firmò per le dimissioni. Partimmo alla volta di Sanremo dove arrivammo nel tardo pomeriggio.
Papà quella sera cenò nel suo letto, seguì qualche programma in televisione e si addormentò sereno, finalmente era a casa sua, con la famiglia. Ci sembrava di aver toccato il cielo con un dito: pensammo che l'incubo fosse concluso, ma qualcosa di terribile stava per accadere.
18 gennaio 2011, alle 8:30 di mattina sentii gridare mio padre che accusava un fortissimo dolore al piede sinistro. Visto il viaggio del giorno prima in auto, pensai ad un crampo e cominciai a massaggiare l’arto. Non ebbi nemmeno il tempo di rendermi conto che non era un innocuo crampo muscolare. Vidi, infatti, che papà cominciava a contrarre il viso, a sbattere gli occhi, a serrare la bocca. Nell’attimo in cui compresi, saltando dall'altra sponda del letto, che si trattava di una probabile emorragia cerebrale con attacchi epilettici, il dramma era già compiuto, poiché in quei secondi preziosi papà si morse la lingua, le labbra e si sublussò la mandibola, scheggiando anche due denti incisivi. Dovemmo chiamare subito il pronto intervento. I paramedici arrivarono dopo pochi minuti, mentre le scariche epilettiche di papà si ripetevano ed il sangue schizzava da tutte le parti. Subito lo portarono via. Lo seguii in ospedale. Le crisi epilettiche si avvicendarono per circa 40 minuti, nonostante i sedativi somministrati per “spegnere” le scariche. Il cuore arrivò per un attimo a 150 pulsazioni al minuto, poi si stabilizzò e papà si risvegliò. Una lacrima gli sgorgò dall’occhio destro. Chiamai l’infermiera, che per quei lunghissimi minuti era rimasta fuori, in una saletta adiacente. La informai che papà era appena uscito dalle crisi epilettiche. Lo trasferirono quindi nella stroke-unit.
Incredibilmente l’emorragia cerebrale, con sede nella zona dell’intervento stereotassico e che aveva procurato le crisi epilettiche, non produsse all'apparenza ulteriori danni neurologici. Gli arti si muovevano ancora e papà parlava in modo normale. Soffriva, però, di un’amnesia a breve e medio termine, ma questo sintomo è spesso causato dell’epilessia. In realtà non ricordava più neanche del ricovero a Rozzano.
Una settimana prima del ritorno a Sanremo mio fratello mi aveva comunicato che erano state installate delle nuove antenne sulla palazzina di fronte. Scattò, per fortuna, una serie di fotografie, adoperando la nostra vecchia videocamera Panasonic.
Mio padre, tutto sommato, al rientro a Sanremo, era in buone condizioni. Fatto sta che, solo 14 ore circa dopo il nostro rientro a casa, egli subì una gravissima emorragia cerebrale con annesse crisi epilettiche che si protrasero per un'ora. Caso vuole, una settimana circa prima, sul tetto dello stabile di fronte, era stato aggiunto uno strano apparato, che poi fu, fatto strano, rimosso il giorno successivo al decesso di nostro padre e solo quattro mesi dopo la sua installazione. Si notino il cablaggio avvolto in modo visibilmente provvisorio, il diametro notevole dei cavi e lo strano aspetto e colore dell'"antenna".
Nei giorni immediatamente precedenti al decesso, nostro padre fu colpito da altre due emorragie con crisi epilettiche. Fu la fine. Il 2 aprile entrò in coma ed il 3 aprile 2011, alle ore 23.11, esalò l'ultimo suo respiro.
Ci è stato confermato da diverse fonti "del mestiere" che quel particolare apparato, installato in direzione dei nostri locali d'abitazione per circa 130 giorni ed ora rimosso, è un'apparecchiatura "camuffata" probabilmente con sottile telo che, con molta probabilità è un cosiddetto "quinta banda" e cioè un'attrezzatura militare realizzata ed installata per arrecare danni, mediante fasci di microonde concentrati in una ristretta area. "E' un'antenna con un beam (fascio di emissione) che può variare tra 1 e 2 gradi, a seconda della frequenza di impiego. Di conseguenza a 110 metri di distanza il beam ha un'apertura tale da formare un cerchio elettromagnetico concentrato di circa 3 metri".
In definitiva, si deve pensare che abbiano irradiato in modo indiscriminato l'appartamento ed il più debole (nostro padre) della famiglia ha avuto la peggio.
Visto il chiaro collegamento che esiste tra le microonde e le emorragie cerebrali (oltre che i tumori) e data la strana coincidenza di eventi e fatti relativi alla morte del nostro babbo, la mente va subito ad un amplificatore di microonde. Considerato che ci occupiamo di temi scomodi, propendiamo ad una specie di vendetta trasversale o comunque ad un tentativo di distrarci dalla nostra opera di divulgazione, così come accaduto, in casi luttuosi del tutto assimilabili al nostro, ad altri noti attivisti in questi anni.
NOTA: i nostri numeri telefonici sono sotto controllo e quindi chi di dovere poteva benissimo sapere del mio rientro a casa e predisporsi in modo adeguato.
di fronte casa mia da qualche anno,sono comparsi gli stessi identici ripetitori montati di fronte casa tua e analogamente a l'installazione degli ecomostri nel mio palazzo la gente ha cominciato a morire come fossero mosche...oggi 9 05 2011 all'interno dello stabile circa 14 persone sono in terapia (kemio o radio terapia) è una percentuale impressionante e credo nn casuale...prima di installare i ripetitori di fronte il nostro stabile avevano fatto a noi la proposta, allettandoci con ricompense troppo elevate per una "semplice" cortesia e cosi' ci siamo rifiutati all'unanimita' perche' consapevoli del pericolo che avremmo corso noi e i nostri vicini...evidentememtne i nostri vicini nn hanno pensato come noi...è anche per questo motivo che il sistema vince, perche' aiutato da noi stessi che cadiamo vittime delle tentazioni con cui il sistema ci estorce la nostra collaborazione...durante il secondo conflitto mondiale si è riusciti a fare cio' che si è fatto, grazie all'uso dello stesso sistema di corruzione delle menti...
RispondiEliminaE' così. La proprietaria dello stabile di fronte ha rinunciato ad affittare alcuni appartamenti (la maggior parte) per far sì che la postazione sia scevra da occhi indiscreti e pare percepisca circa 300.000 euro l'anno. Tutto questo per uccidere. Se poi a ciò aggiungiamo la speciale attrezzatura militare installata per chissà quali biechi motivi nel solo periodo in cui mio padre ha vissuto gli ultimi suoi giorni di vita, allora la faccenda si fa davvero inquietante e grave. Che cosa fare, visto che le istituzioni latitano? Questo mi chiedo. Quanti ancora devono morire? Qui in zona è una carneficina.
RispondiEliminaperché non presenti una denuncia o un esposto alla Procura?
RispondiEliminaVivo a Piera Ligure, non sono nativo di questo posto, ma quanti tumori, quanta gente giovane con figli muore di tumore, in altri paesi dove ho vissuto non sentivo parlare di un morto per tumore ogni due giorni...lo dicevo alla mia compagna, ma cosa avete qui, vi stanno avvelenando?!?
RispondiElimina@ paulingreloaded
RispondiEliminaE' cosa che faremo, ma senza farci tante illusioni. Questo per due motivi:
a) Già nel 2005 presentammo esposto per denunciare la presenza della nuova installazione nel centro abitato, ma il magistrato insabbiò.
b) Le procure in genere hanno scarso interesse per la salute del cittadino e molto di più per gli interessi personali. E' di pochi mesi fa l'arresto del Giudice capo della Procura sanremese (dottor Boccalatte), per corruzione.
Claudia, la Liguria è la regione in assoluto la regione più bersagliata dalle attività di aerosol clandestine, insieme alla Sardegna del sud. Se poi a ciò aggiungiamo l'inquinamento elettromagnetico, allora i risultati sono devastanti.
RispondiEliminaStraker,su tankerenemy non è possibile inserire commenti,esce un errore di Blogger,i blog di Bacab e nonvotarechitiavvelena non sono raggiungibili,sempre errore blogger.
RispondiEliminaSembra che l'errore,coincidenza,capiti solo ai blog che si occupano di scie chimiche.
Infatti è da questa mattina che sussiste il problema. Un caso?
RispondiEliminaAnche mio figlio in Germania ha riscontrato lo stesso problema, a lui li veniva detto di fare il login anche se lo aveva fatto più volte, e avendo aperto anche la sua e-mail di Google, che dovrebbe in automatico concederle l'accesso al suo blog.
RispondiEliminaIo qui a Milano non ho avuto (per il momento) nessun problema; mio figlio scrive e riporta dati sulle scie velenose quasi tutti i giorni, perché anche in Baviera è uno scempio vergognoso, bronchiti e raffreddori, dolori articolari, sono all'ordine del giorno.
Ora in conferenza visiva con mio figlio, sembra che il problema si sia risolto, ma non è dato sapere il motivo di questo Black out ...
Ho riscontrato un'altra anomalia, di solito abilito i commenti al mio blog dalla e-mail di google, questa mattina ho dovuto entrare nel blog per abilitare un commento perché l'e-mail non me lo permetteva, la banda di ricezione sembrava impazzita andando avanti e indietro senza finire la connessione.
wlady
E' un piattaforma che fa acqua da tutte le parti. Chissà quali mastrusci stanno operando...
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