Absit iniuria verbis
La risoluzione dei problemi per il sistema è il problema.
Rien à faire: Luigi De Magistris è come tutti gli altri. Ci si lamenta del problema costituito dai rifiuti, questione indicata come “emergenza” con uno dei tanti virtuosismi linguistici peculiari del "giornalismo", ma, quando si offrono delle risoluzioni concrete, gli amministratori nicchiano.
Il neo-sindaco di Napoli si è speso e si spende solo in vuoti proclami: “Bisogna intensificare la raccolta differenziata!”, “E’ necessario che istituzioni e cittadini agiscano per affrontare l’emergenza”… Sono buoni proponimenti, di cui, come è noto, è lastricata la strada per l’inferno. Anzi, il suo mantra della raccolta differenziata è probabilmente una frode: infatti, dopo che il meticoloso cittadino ha separato l’immondizia e l’ha conferita nei cassonetti del vetro, dell’alluminio, della carta e dell’umido, siamo sicuri che i rifiuti subiranno un idoneo trattamento per essere poi avviati al riciclaggio? Dove sono gli impianti per lo smistamento ed il trattamento? Siamo certi che la spazzatura non è tutta ammassata in un’unica discarica o bruciata nello stesso inceneritore?
In verità, la spazzatura è al centro di loschi ma redditizi interessi economici, mentre il riuso ed il riciclaggio sono boicottati in ogni modo. Non dimentichiamo poi che discariche ed inceneritori sono il non plus ultra per contaminare l’ambiente e per provocare malattie e decessi, criminali fini perseguiti in modo deliberato dall’establishment.
Abbiamo scritto sia al borgomastro partenopeo sia a sua Eminenza (sic), il cardinale Crescenzio Sepe che, maestri nel metodo Stanislavskij, ostentano tanta inquietudine per la questione, suggerendo loro l’impiego del T.H.O.R., un sistema ideato da un ricercatore italiano del C.N.R. E’ un macchinario che consente di smaltire i rifiuti senza inquinare, ma esistono anche altri apparati che funzionano con un principio simile, ossia il tipo di scarto viene riconosciuto da appositi sensori, raccolto su differenti nastri e trattato per essere trasformato in compost o smistato per il riuso.
La tecnologia esiste, ma quando potrebbe essere di giovamento per la società civile, sembra di essere all’età della pietra, mentre, nel settore militare e del controllo, gli strumenti tecnologici sono diabolicamente avveniristici. La tecnologia è consacrata solo alla distruzione ed alla morte.
Quanto ai due ipocriti e funesti personaggi, De Magistris ed il pasciuto porporato, il loro silenzio è emblematico, oltre che odioso. Un muro dimostra una maggiore capacità di interloquire.
La risoluzione dei problemi per il sistema è il problema.
Rien à faire: Luigi De Magistris è come tutti gli altri. Ci si lamenta del problema costituito dai rifiuti, questione indicata come “emergenza” con uno dei tanti virtuosismi linguistici peculiari del "giornalismo", ma, quando si offrono delle risoluzioni concrete, gli amministratori nicchiano.
Il neo-sindaco di Napoli si è speso e si spende solo in vuoti proclami: “Bisogna intensificare la raccolta differenziata!”, “E’ necessario che istituzioni e cittadini agiscano per affrontare l’emergenza”… Sono buoni proponimenti, di cui, come è noto, è lastricata la strada per l’inferno. Anzi, il suo mantra della raccolta differenziata è probabilmente una frode: infatti, dopo che il meticoloso cittadino ha separato l’immondizia e l’ha conferita nei cassonetti del vetro, dell’alluminio, della carta e dell’umido, siamo sicuri che i rifiuti subiranno un idoneo trattamento per essere poi avviati al riciclaggio? Dove sono gli impianti per lo smistamento ed il trattamento? Siamo certi che la spazzatura non è tutta ammassata in un’unica discarica o bruciata nello stesso inceneritore?
In verità, la spazzatura è al centro di loschi ma redditizi interessi economici, mentre il riuso ed il riciclaggio sono boicottati in ogni modo. Non dimentichiamo poi che discariche ed inceneritori sono il non plus ultra per contaminare l’ambiente e per provocare malattie e decessi, criminali fini perseguiti in modo deliberato dall’establishment.
Abbiamo scritto sia al borgomastro partenopeo sia a sua Eminenza (sic), il cardinale Crescenzio Sepe che, maestri nel metodo Stanislavskij, ostentano tanta inquietudine per la questione, suggerendo loro l’impiego del T.H.O.R., un sistema ideato da un ricercatore italiano del C.N.R. E’ un macchinario che consente di smaltire i rifiuti senza inquinare, ma esistono anche altri apparati che funzionano con un principio simile, ossia il tipo di scarto viene riconosciuto da appositi sensori, raccolto su differenti nastri e trattato per essere trasformato in compost o smistato per il riuso.
La tecnologia esiste, ma quando potrebbe essere di giovamento per la società civile, sembra di essere all’età della pietra, mentre, nel settore militare e del controllo, gli strumenti tecnologici sono diabolicamente avveniristici. La tecnologia è consacrata solo alla distruzione ed alla morte.
Quanto ai due ipocriti e funesti personaggi, De Magistris ed il pasciuto porporato, il loro silenzio è emblematico, oltre che odioso. Un muro dimostra una maggiore capacità di interloquire.
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Come gestiscono la differenziata in Norvegia: direttamente nei supermercati, più ricicli e più ti pagano
RispondiEliminaVisto ieri. Proprio come qui, che per avere otto (8) fetidi e nauesabondi bidoni sotto la finestra dobbiamo pure pagare.
RispondiEliminaSe la Cabal si impunta, è capace di replicare contro la Norvegia...
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