giovedì, luglio 17, 2008

Fate tacere i bloggers una volta per tutte!

di Loris "snail" D'Emilio - Megachip

Dalla Russia alla Spagna, dalla Cina all'Iran, passando per la “pecoreccia” Italia, bloggers arrestati, condannati, messi a tacere. Libertà di parola? Una utopia nell'era dell'informazione globale.
Se n'era scritto non molto tempo fa [1] per alcuni casi accaduti nel mondo, il più grave – e conosciuto – dei quali la tremenda repressione del regime birmano nei confronti dei monaci buddisti e dei bloggers che cercavano in tutti i modi di far filtrare notizie ed informazioni all'estero; si era riaperto il dibattito recentemente con il caso dello storico Carlo Ruta [2], condannato per il reato di “stampa clandestina”.


Ma nell'ultima settimana l'argomento torna prepotentemente alla ribalta: i bloggers sono testimoni scomodi, il blog un potente mezzo di comunicazione globale. Internet è pericolosa, bisogna mettere a tacere queste voci libere una volta per tutte.

La cosa che maggiormente preoccupa è che la tendenza rimane la stessa, a prescindere dal sistema legislativo vigente: l'equiparazione di un blog ad una testata giornalistica ed il blogger al direttore di un giornale, responsabile dunque non solo dei suoi scritti ma anche, se non soprattutto!, dei commenti lasciati dagli altri lettori. E' il caso di quanto accaduto in Russia [3] ed è il caso di quanto accaduto in Spagna [4], dove i blogger hanno scritto degli articoli, il primo contro la polizia ed il secondo contro la SIAE spagnola, ed i lettori hanno lasciato i loro spesso feroci commenti. Risultato: il russo condannato ad un anno di carcere per “incitamento all'odio” e lo spagnolo e novemila euro di multa per diffamazione.

E meno male che Russia e Spagna sono repubbliche democratiche! … o almeno, dovrebbero esserlo. Perché in Stati totalitari, come la Cina e l'Iran, non si va certo per il sottile.

Huang Qi, noto blogger dissidente cinese [5] già arrestato e condannato ad una pena detentiva di diversi anni, tutti scontati, è stato nuovamente arrestato: tre anni di reclusione per “essersi impossessato di segreti di Stato”. Il suo crimine? Aver dato voce alle centinaia di genitori che chiedevano giustizia per i loro figli morti sotto le macerie delle scuole pubbliche durante l'ultimo, drammatico, terremoto. Il sospetto è terribile: speculatori edilizi, con la complicità dei quadri del Partito locali, avrebbero costruito le scuole con materiale di scarto; non si spiega altrimenti perché in interi villaggi colpiti dal sisma gli unici palazzi a crollare sono state proprio le scuole.

Quale sarebbe il segreto di stato da custodire così gelosamente? L'impasto di scarsa qualità del cemento usato per le costruzioni, o l'alto tasso di corruzione dei dirigenti politici cinesi?

Prigione e multe salate. Ma si può fare di peggio: in Iran sta per essere approvata una legge [6] che condanna i blogger rei (a prescindere?) di promuovere “la corruzione, la pornografia e l'ateismo” all'esilio o all'impiccagione, corredata di amputazione della mano destra e del piede sinistro.

Dovrebbero essere contenti allora i bloggers italiani di avere blog e forum “solo” sequestrati ed oscurati, poco importa se contenga indagini sulla mafia in Sicilia e le sue collusioni con i poteri locali, come nel caso di Carlo Ruta, accese discussioni sulla pedopornografia tra i sacerdoti, come nel caso dei forum dell'associazione ADUC [7], o una pseudotrascrizione di una improbabile, quanto palesemente falsa!, telefonata “pecoreccia” tra Berlusconi e Confalonieri [8].

Nel nostro (bel?) Paese indagare, discutere, sbeffeggiare parodiando pari sono: una libertà di espressione che non ci è (più) concessa.

NOTE

[1] Le censure del dissenso
http://www.ldenews.info/?p=123

[2] Le inchieste scomode
http://www.ldenews.info/?p=169

[3] Russia, condannato blogger sobillatore
(PI - News) Ha commentato in un blog, se l'è presa con la polizia che mette a tacere la stampa locale. Condannato ad un anno con la condizionale: ha aizzato i cittadini contro le forze dell'ordine
Punto Informatico, 9 luglio 2008
http://punto-informatico.it/2348440/PI/News/Russia--condannato-blogger-sobillatore/p.aspx

[4] La SIAE spagnola fa condannare un blogger
(PI - News) E' stato considerato responsabile dei commenti ad un post sul suo blog. Condannato a pagare 9mila euro, il blogger Julio Alonso ricorrerà in appello: non possono costringerci all'autocensura, dice
Punto Informatico, 8 luglio 2008
http://punto-informatico.it/2346770/PI/News/La-SIAE-spagnola-fa-condannare-un-blogger/p.aspx

[5] Cina, spenta la voce del blogger che cercava la verità sul terremoto
RaiNews24, 12 luglio 2008
http://www.rainews24.it/ran24/rainews24_2007/magazine/scenari/scenari_estate_01.asp

[6] Iran, a morte i blogger
(PI - News) Una proposta di legge per condannare coloro che in rete attentino alla morale di stato. A Teheran il web non fa eccezione: vanno puniti coloro che si fanno portatori di costumi corrotti
Punto Informatico, 7 luglio 2008
http://punto-informatico.it/2345133/PI/News/Iran--a-morte-i-blogger/p.aspx

[7] Italia, due forum dissequestrati. A metà
(PI - News) Il caso ADUC che ha alzato tantissima polvere giunge ad una conclusione che lascia però l'amaro in bocca. Legittime le bestemmie, illegittime - fa notare l'Associazione - le discussioni sulla pedofilia nella Chiesa
Punto Informatico, 10 luglio 2008
http://punto-informatico.it/2349406/PI/News/Italia--due-forum-dissequestrati--A-met-agrave-/p.aspx

[8] La falsa telefonata di Berlusconi a Confalonieri imbarazza l'informazione
Quando un post di un blog è pubblicato con intenti satirici ma viene scambiato per una notizia reale, la colpa non è dell'autore del post ma di chi non fa i dovuti controlli.
Zeusnews, 8 luglio 2008
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=7881&numero=999

il responsabile del sito: «Era solo uno scherzo»
Su Internet pubblicata la telefonata Berlusconi-Confalonieri, ma è un falso
Ghedini: «Un falso plateale, completamente inventato». Confalonieri: «Evidente montatura»
Corriere della Sera, 7 luglio 2008
http://www.corriere.it/politica/08_luglio_07/intercettazione_falsa_ghedini_c3597ea2-4c2d-11dd-85a4-00144f02aabc.shtml

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