venerdì, maggio 08, 2009

Il falso facebook channel di Nico-Murdock

Leggo sul blog di uno degli infami disinformatori (Nico-Murdock) che egli ha strumentalmente interpretato una mia frase nella quale auspicavo, in futuro, un contraddittorio pubblico (non necessariamente su Rebus) con il Colonnello Costante De Simone. Il disinformatore ha tradotto e distorto le mie parole nel seguente modo: "Lei (Nico si rivolge a Decollanz - n.d.r.) avrebbe richiesto la presenza in studio di varie persone per il contraddittorio con il Marcianò, ma queste avrebbero usato scuse per sottrarsi. Pare di capire infatti, sempre dalla stessa dichiarazione del comitato tanker enemy, che potrebbero essere addirittura pezzi grossi delle forze armate".

LO HA AFFERMATO LUI E NON IO! e dato che questa sua menzogna mira a mettere il sottoscritto in cattiva luce di fronte a Maurizio Decollanz, con il quale ho ottimi rapporti, tengo a sottolineare la malafede di Nico, individuo lautamente stipendiato il quale ha come unico scopo quello di denigrare chi scrive, il Comitato Nazionale Tanker Enemy e tutti i ricercatori seri.

L'inqualificabile Nico, o chi per lui (sono una quarantina i pennivendoli al soldo dei servizi...), ha aperto un canale su Facebook a nome del Comitato Nazionale Tanker Enemy ed ha quindi inviato comunicazione a Decollanz ed alla direzione di ODEON TV, asserendo che lo scrivente ha associato il logo di Rebus a quello del comitato. Il nostro logo, come si vede, è questo e non ha quindi nulla a che vedere con quello inserito nel fake di Facebook:


Poiché il sottoscritto non ha nessun account su Facebook (né mai lo aprirà), che è, tra l'altro, un social network ORRIBILE usato solo per carpire dati personali, preciso che il canale o è stato creato ad hoc da ignoti, che nulla hanno alcuna relazione con Tanker Enemy, per costruire un caso utile a seminare discordia. Il fine ultimo, ci pare ovvio, è impedire che la trasmissione programmata per l'11 maggio 2009, vada in onda. Cui prodest?

Ci chiediamo per quale motivo noi cittadini siamo costretti a rimpinguare le tasche di disonesti agenti con i denari delle nostre tasse.



ATTENZIONE!

L'agente il peyote sta inviando mail minatorie con contenuti che intendono far credere alla vittima di aver subìto violazione dell'account Google o dei dati di accesso del proprio Computer. Si raccomanda di non rispondere al delinquente in oggetto. Si tratta di uno stupido bluff.

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