Cinque U.F.O. disarmarono un jet da combattimento finlandese F-18A Hornet
I soliti terrestri bellicosi all'attacco di alcuni oggetti volanti non identificati, ma non sempre le intenzioni ostili dei militari sortiscono l'esito desiderato.
Nel mondo della stampa ufologica sta avendo risonanza una notizia circa un jet da combattimento finlandese F-18A Hornet che il 31 marzo del 1997 ingaggiò un duello con 5 oggetti non identificati.
Il pilota solo recentemente ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti, ma la sua identità rimane nascosta [...]
Secondo la testimonianza del pilota, il suo caccia era dislocato presso la base di Rovaniemi a 400 Km da Helsinki. All'epoca, come di routine, stava eseguendo un pattugliamento di 960 km lungo il confine con la Russia. Era in volo sulla tundra ghiacciata a sud est del Lago di Inarijarv, quando gli strumenti gli segnalarono la presenza di 3 oggetti non identificati di forma discoidale diretti verso nord. Quando il pilota cercò di intercettare gli U.FO. con un contatto visivo, egli potè discernere ben 5 oggetti e non 3. In quel momento segnalò l'anomala presenza alla base di Rovaniemi.
Gli ufficiali superiori ordinarono di intercettare i velivoli. A quel punto i cinque U.F.O. - che, secondo il pilota, erano oggetti luminosi color arancione - manovrarono rapidamente verso nord-ovest. L'F-18 li inseguì per 200 Km a nord della base. Dopo di che proseguì per altri 40 Km nella stessa direzione. Con una manovra brusca, gli U.F.O. si diressero verso est quasi sul Lago di Inarijarvi.
Il pilota, a quel punto, chiese il permesso di aprire il fuoco contro gli ordigni sconosciuti. Il comando dell'installazione militare acconsentì all'attacco. Il Jet si collocò proprio dietro uno degli oggetti che erano visibili solo ad occhio nudo: infatti misteriosamente gli strumenti non rilevarono nulla. Improvvisamente un sibilo, dalle cuffie e dagli auricolari del pilota, un suono simile a quello di un allarme. I computers di bordo si spensero improvvisamente e l'U.F.O. velocemente sparì dalla vista.
Il militare tentò di impiegare il cannoncino di 20 mm contro l'oggetto volante, ma il sistema non funzionò. Allora il pilota decise di ricorrere al sistema di missili, ma apparve l'errore "DIFETTO DI SISTEMA". Praticamente il velivolo era completamente disarmato. Secondo il pilota, gli U.F.O. scomparvero definitivamente dalla sua vista a circa 4 o 5 Mach (4 o 5 volte la velocità del suono). Inoltre notò che gli U.F.O. erano circondati da uno strano alone arancione.
L'uomo riuscì a ritornare alla base senza conseguenze, sano e salvo. Dopo l'atterraggio i computers di bordo furono esaminati attentamente per scopire quale guasto avessero avuto, ma nessuna anomalia fu riscontrata.
Fonte: Centro ricerche U.F.O. Liguria
I soliti terrestri bellicosi all'attacco di alcuni oggetti volanti non identificati, ma non sempre le intenzioni ostili dei militari sortiscono l'esito desiderato.
Nel mondo della stampa ufologica sta avendo risonanza una notizia circa un jet da combattimento finlandese F-18A Hornet che il 31 marzo del 1997 ingaggiò un duello con 5 oggetti non identificati.
Il pilota solo recentemente ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti, ma la sua identità rimane nascosta [...]
Secondo la testimonianza del pilota, il suo caccia era dislocato presso la base di Rovaniemi a 400 Km da Helsinki. All'epoca, come di routine, stava eseguendo un pattugliamento di 960 km lungo il confine con la Russia. Era in volo sulla tundra ghiacciata a sud est del Lago di Inarijarv, quando gli strumenti gli segnalarono la presenza di 3 oggetti non identificati di forma discoidale diretti verso nord. Quando il pilota cercò di intercettare gli U.FO. con un contatto visivo, egli potè discernere ben 5 oggetti e non 3. In quel momento segnalò l'anomala presenza alla base di Rovaniemi.
Gli ufficiali superiori ordinarono di intercettare i velivoli. A quel punto i cinque U.F.O. - che, secondo il pilota, erano oggetti luminosi color arancione - manovrarono rapidamente verso nord-ovest. L'F-18 li inseguì per 200 Km a nord della base. Dopo di che proseguì per altri 40 Km nella stessa direzione. Con una manovra brusca, gli U.F.O. si diressero verso est quasi sul Lago di Inarijarvi.
Il pilota, a quel punto, chiese il permesso di aprire il fuoco contro gli ordigni sconosciuti. Il comando dell'installazione militare acconsentì all'attacco. Il Jet si collocò proprio dietro uno degli oggetti che erano visibili solo ad occhio nudo: infatti misteriosamente gli strumenti non rilevarono nulla. Improvvisamente un sibilo, dalle cuffie e dagli auricolari del pilota, un suono simile a quello di un allarme. I computers di bordo si spensero improvvisamente e l'U.F.O. velocemente sparì dalla vista.
Il militare tentò di impiegare il cannoncino di 20 mm contro l'oggetto volante, ma il sistema non funzionò. Allora il pilota decise di ricorrere al sistema di missili, ma apparve l'errore "DIFETTO DI SISTEMA". Praticamente il velivolo era completamente disarmato. Secondo il pilota, gli U.F.O. scomparvero definitivamente dalla sua vista a circa 4 o 5 Mach (4 o 5 volte la velocità del suono). Inoltre notò che gli U.F.O. erano circondati da uno strano alone arancione.
L'uomo riuscì a ritornare alla base senza conseguenze, sano e salvo. Dopo l'atterraggio i computers di bordo furono esaminati attentamente per scopire quale guasto avessero avuto, ma nessuna anomalia fu riscontrata.
Fonte: Centro ricerche U.F.O. Liguria
Trattato di Lisbona: firma per chiedere il referendum
Aggiorna Tanker Enemy nei tuoi preferiti. D'ora in poi questo blog è raggiungibile digitando http://www.tankerenemy.com/
TANKER ENEMY TV: i filmati del Comitato Nazionale
FIRMA LA PETIZIONE PER ABOLIRE IL CANONE RAI
Nick Pope,alla BBC,possibile invasione aliena,ardaje !
RispondiEliminahttp://www.altrogiornale.org/news.php?extend.3522.5
e questo?
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.3495.5
Ma Blossomchild da che parte sta' ?
Siamo vicini ?
Ciao Straker
Mannaggia...ciao Zret ! :-)
RispondiEliminaCiao Mr. Jones. Nulla di quanto paventato ad arte dai media. Attendiamoci tutto l'opposto, semmai.
RispondiElimina..ragazzi, secondo voi questo genere di informazioni arrivano a noi come risultati della Juventus...
RispondiEliminaPerchè rendere pubblica una simile informazione????
Perchè ultimamente diversi governi si aprono nel dire che gli alieni esistono...????
Tutti noi abbiamo l'idea che l'informazione sia pilotata AL MASSIMO, e per questo siamo paranoici (giustificati)...Allora mi sorge spontanea una domanda: in un epoca di censura, come lo è la nostra, come possono trapelare queste informazioni?
fino a che punto dobbiamo essere titubanti?
QUALI SONO GLI S C O P I?
pS: piccola riflessione per tutti noi ;D
ciaociaoz
Sembra una corsa sfrenata nel creare TERRORE, i veri terroristi dopotutto chi sono?
RispondiEliminaChi ha orecchie per capire, capirà alla grande.
Il fatto preocupante è che danno bei risultati questi diavoletti, ma ignorano ciò che li aspetta:D muahahahahah!
IMPARATE L'AMORE E NON CONOSCERETE LA GUERRA...NON VIVIAMO DI GUERRA
Tempo fa, quasi profeticamente scrivevo:
RispondiElimina"Il Progetto Blue beam,prevede l'uso di satelliti per proiettare in cielo immagini olografiche di U.F.O., Gesù, Maometto, Buddha, Krishna, la Madonna... Dal momento che i seguaci di ogni religione saranno convinti dell'avvento del proprio salvatore, le possibilità che si vada verso un conflitto planetario sono illimitate. Alcuni messaggi saranno trasmessi su E.L.F. e bande microonde che possono essere captate dal cervello umano... Questa tecnologia è molto sofisticata e parecchie persone crederanno che Dio stia parlando loro. Molte informazioni "veicolate" (Medjugorie?) provengono già da queste fonti”.
Perché non annoverare tra gli strumenti per creare illusioni percettive ed ologrammi anche H.A.A.R.P. e le scie chimiche che, come appurato, fungono da gigantesco apparato trasmittente e ripetente? Il massiccio ed ininterrotto spargimento di bario, quarzo, alluminio e rame che ha assunto, in questi ultimi tempi, un’intensità parossistica, sembra correlabile alla creazione di condizioni adatte agli scopi “cinematografici” indicati. Questo potrebbe spiegare perché la diffusione di sostanze chimiche sia così frequente anche negli stati arabi ed a maggioranza musulmana (Africa settentrionale e Medio oriente) già afflitti dal problema della siccità e con attività agricole spesso poco rilevanti nell’ambito della struttura economica”.
La pantomima di un’invasione aliena, considerata una supposizione fantasiosa dalla maggior parte dei ricercatori, ha trovato, invece, un’indiretta conferma in una serie di recenti dichiarazioni: l’ex ministro della difesa ed ex vice primo ministro, il canadese Paul Hellyer, ha affermato che “gli U.F.O. sono reali al pari degli aerei che volano sopra le nostre teste ed ha ammesso di essere “davvero inquieto per le conseguenze di una guerra intergalattica che potrebbe scoppiare in qualsiasi momento”. A suo avviso, gli Stati Uniti vennero a conoscenza dell'esistenza degli U.F.O. nel 1947, allorché cadde su Roswell, in New Mexico, quello che molti testimoni descrissero come un “disco volante”, prima delle smentite dei militari di Washington.
L’ex direttore della sezione A2, all’interno del dipartimento preposto alla sicurezza aerea che dipende dal ministero della difesa britannico, Nick Pope, ha lanciato l’allarme circa una possibile aggressione esterna. Pope sostiene che, sebbene in questo momento non esistano testimonianze o prove concrete a proposito delle intenzioni ostili degli extraterrestri, l’ipotesi di un attacco non debba essere esclusa. Sebbene Pope abbia recentemente affermato che le sue dichiarazioni sono state fraintese dalla stampa, ha comunque ribadito che sarebbe deleterio se gli apparati della difesa britannica trascurassero il potenziale pericolo rappresentato da intrusioni esterne. Mi pare che la sostanza del discorso non cambi.
Le asserzioni di Pope non sono soltanto un’implicita ammissione dell’esistenza di civiltà dello spazio, ma anche un’azione tattica per cominciare a preparare l’opinione pubblica alla prospettiva di una guerra stellare. Sia Bush junior sia Pope sono uomini del sistema, gli ambasciatori delle nefaste iniziative della sinarchia che, mentre tramonta la falsa minaccia del terrorismo islamico, cerca, in una micidiale escalation, di agitare il fantasma del nemico pubblico numero uno. Se i media ufficiali asserviti al regime occulto mondiale, hanno dato ampio spazio alle dichiarazioni di certi personaggi, significa che è in atto una subdola operazione di plagio delle masse, in cui la paura e l’astio sono alimentati con un costante bombardamento di notizie distorte o fittizie. Quale miglior sistema per raccogliere un’umanità spaventata e credula sotto l’ombrello “protettivo” di un governo, di un esercito e di una chiesa mondiale che la simulazione di una minaccia aliena? Quasi tutti invocheranno a gran voce quelle misure che hanno sempre temuto e contestato: la riduzione o l’eliminazione delle libertà personali in nome della sicurezza, il finanziamento e l’allestimento di un potente apparato militare per fronteggiare un nemico che esiste solo in una finzione cinematografica planetaria. Le leggi liberticide approvate dai vari governi contro il terrorismo “islamico” parranno provvedimenti miti in confronto alla tirannide che sarà instaurata, se i popoli continueranno a credere alle menzogne dei potenti e dei loro pericolosi portavoce.
Ah! Iniziano le farse degli alieni buoni e cattivi?
RispondiEliminaOra arrivano i cattivi, ci attaccano, gli americani tentano di diffenderci, ma gli alieni sono più forti.
Così arrivano altri alieni buoni, che mandano via quelli cattivi.
Ora gli alieni buoni vi porteranno via con le loro astronavi e vi si inculano per l'eternità quello che non sapevate di essere: l'anima. Ma non tutti sono anime, quelli restano qua a morire tra le macerie.
Non esistono alieni buoni, sono tutti cattivi, sono varie razze e i grigi sono solo dei cyborg che operano direttamente per loro. Sono d'accordo con i militari che in cambio di tecnologia offrono servilismo puro, trasformano i nostri cieli in quello che vediamo ogni giorno, nella convinzione che alla fine di tutto otterranno "la vita eterna", in realtà saranno i primi che faranno fuori.
Saluti.
@noworlorder:
RispondiEliminaNON ESISTONO SOLO QUELLI CATTIVI, DI ALIENI
chiaro? chiaro? e ancora chiaro?
non perdetevi solo negli studi di malanga: ha una visione parziale.
infatti è lui che aveva profetizzato una catastrofe nel tirreno a luglio 2008. qualcosa si è avverato?
quindi: non credete a chi sparge paura consapevolmente o inconsapevolmente ( come malanga)
ci salverà l'unica cosa che conta: il nostro cuore puro, l'amore per la verità, e le azioni giuste.
come sempre chi è nel giusto non dovrà temere nulla. per questo non fatevi trascinare nel fiume della paura
Pienamente d'accordo con Parvatim. Sottoscrivo.
RispondiEliminaAnch'io la penso come Parvatim. Come è possibile prendere per oro colato le affermazioni di entità basse?
RispondiEliminaOTTIMO zret & strtaker & PARVATIM
RispondiEliminaalludevo proprio a questo genere di riflessione..
Zret, ricordo bene i tuoi articoli "profetici":), mi hanno colpito tempo fà e rileggerli oggi col seno di poi mi fanno ancora più pelle d'oca!
Potresti dirmi "..te l'avevo detto io.." ;D
..Del resto continuiamo a riflettere (non costa nulla,e ci può rendere più consapevoli).
Baci abbracci
e poi scusate , ma facciamo un piccolo ragionamento: secondo malanga, gli alieni cattivi ci vogliono rubare l'anima.
RispondiEliminaqualcuno allora mi spieghi: perchè noi abbiamo l'anima e loro no?
cosa è questa benedetta anima che tanto vogliono? che se ne fanno?
perchè dio, a loro non l'ha data?
nei suoi cicolopici studi malanga non ce lo ha spiegato ancora.
e sono come minimo concetti basilari su cui si regge tutta l'impalcatura, che appunto, non regge.
http://www.repubblica.it/
RispondiEliminaTECNOLOGIA & SCIENZA
Il sorprendente "avvistamento" di un'astronoma inglese
Il fenomeno è molto insolito e si produce nelle aree polari
Arcobaleno capovolto a Cambridge
un effetto dei mutamenti climatici
di MARCO STEFANINI
Arcobaleno capovolto a Cambridge un effetto dei mutamenti climatici
Il clima cambia, l'arcobaleno pure: ora è capovolto e ha l'aspetto di un sorriso. L'immagine è stata catturata da un'astronoma, nei cieli di Cambridge. "Non ho mai visto una cosa del genere in tutta la mia carriera", confessa Jacqueline Mitton, 60 anni, una vita spesa a scrutare il cielo. Grande è stata quindi la sorpresa quando, domenica scorsa, poco prima delle 17, si è affacciata dalla finestra della sua abitazione inglese.
Si tratta di un fenomeno molto inusuale, che ha luogo quasi esclusivamente nelle aree polari. "Devono verificarsi determinate condizioni climatiche, che certamente non capita di trovare a Cambridge. Almeno questo è quello che credevamo", dice l'esperta. Tecnicamente l'arcobaleno capovolto si chiama "arco circumzenitale" ed è spesso difficile da individuare, perché è sempre posizionato in alto, attorno allo zenit. Si forma a causa della rifrazione dei raggi solari da parte di minuscoli cristalli di ghiaccio. I colori sono molto più vivi rispetto a quello tradizionale, che, invece, è prodotto dai raggi del sole deviati dalle gocce d'acqua. Di fatto è questa la differenza principale tra i due arcobaleni: quello normale, cui siamo tutti abituati, si forma quando la luce penetra le gocce, per poi "uscirne"; l'arco circumzenitale, invece, è dato dall'interazione tra la luce e i cristalli di ghiaccio, che la indirizzano verso il sole.
"Si tratta di un arcobaleno molto più luminoso, ed è generalmente più piccolo. Per questo i colori si distinguono meglio", dice Simon Mitton, marito di Jacqueline e anche lui astronomo, oltre che laureato in fisica. Si va dal rosso, nella parte più vicina all'orizzonte, passando per il giallo e il verde, fino ad arrivare al blu, dalla parte dello zenit. Anche il Comune di Cambridge, tramite la sua portavoce, non ha nascosto la sua meraviglia: "Non è certo un fenomeno abituale per i cieli del Regno Unito".
"L'arcobaleno invertito - sottolinea la Mitton - si può osservare, ma sempre in zone molto più fredde". "Non sappiamo dire quante persone lo abbiano potuto vedere, perché non siamo riusciti a calcolarne l'estensione. Ma posso dire che si trattava di una vista davvero impressionante". La colpa è nelle mutate condizioni climatiche, soprattutto a livello di temperature, ed è tutt'altro che improbabile che si possa verificare di nuovo.
(17 settembre 2008)