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Serve altro per comprendere che quegli sfregi in cielo non sono scie di condensazione?
http://www.youtube.com/watch?v=qWaWhU48tOA
http://www.youtube.com/watch?v=V2DG4wPHPXc
Provate a digitare “77 Massachusetts Avenue 02139” nella ricerca di Google Earth e vedrete il MIT in tutta la sua gloria. Cliccate per zoomare e vedrete il Zakim Bridge, il municipio e anche altri college nelle vicinanze del fiume.
Queste immagini, che sono messe a disposizione da Google Maps, sono una combinazione di foto aeree e satellitari, di editing e di un gran lavoro di rifinitura. La rivista Technology Review ha intervistato alcuni ingegneri di Google e di Digital Globe, la compagnia che fornisce le foto satellitari a Google, e le risposte ci aiuteranno a comprendere come funziona tutto.
[...] Immagini ad alta risoluzione
Il satellite QuickBird della DigitalGlobe fotografa la superficie del pianeta da un’altitudine di 450 kilometri e può scattare istantanee di una superficie massima di 16.5 km quadrati ed anche “panoramiche” di 16.5 per 330 km.
La risoluzione media è all’incirca di 60 cm quadrati per pixel, se il satellite è ubicato perfettamente perpendicolare, minore se guarda un angolo, ma, poiché il satellite compie solamente 15 passaggi in orbita al giorno, e dato anche che c’è una grande competizione per aggiudicarsi i suoi servizi, non è ancora stato possibile scattare immagini in molte regioni del pianeta. [...]Fotografie aeree
[...] Il GPS fornisce la posizione esatta dell’immagine; le fotografie aeree possono quindi essere allineate utilizzando l’orizzonte come punto di riferimento. Alcune città, come Bergen, in Norvegia, hanno scattato le loro foto in maniera autonoma e le hanno poi affidate a Google per elaborarle, in modo da fornire ai turisti e agli investitori una vista d’eccellenza sulla città. [...]
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