Titolo originale: The Largest Biological Experiment Ever
Fonte: www.eldoradosun.com
Traduzione di Amanda Adams "La Leva di Archimede"
Segnalato da "Foster".
Nel 2002, Gro Harem Brudtland, allora capo del WHO (World Health Organization), disse ad un giornalista norvegese che i cellulari erano stati banditi dal suo ufficio a Ginevra perché se un telefono cellulare era a meno di 4 metri di distanza si ammalava.
La signora Brundtland è un medico e il precedente Primo ministro della Norvegia. Questa sensazionale notizia, pubblicata il 9 marzo del 2002 da Dagbladet, fu completamente ignorata da tutte le altre testate giornalistiche nel mondo. La settimana seguente un suo dipendente, Michael Repacholi, responsabile del progetto internazionale EMF (campi elettromagnetici), minimizzò pubblicamente le preoccupazioni del suo diretto superiore. Cinque mesi dopo, per ragioni che molti sospettano legate all’annuncio riportato in precedenza, la signora Brundtland ha dato le sue dimissioni dal comando del WHO dopo appena un mandato.
Niente potrebbe dimostrare più chiaramente la schizofrenia collettiva di quando si parla delle radiazioni elettromagnetiche. Rispondiamo a tutti quelli preoccupati per la loro salute (come fa intendere il progetto EMF), ma ignoriamo ed emarginiamo coloro, come la Sig.ra Brundtland, che ne hanno già subito i danni.
Come consulente degli effetti sulla salute della tecnologia wireless, ricevo chiamate che possono essere approssimativamente suddivise in due gruppi: le persone solamente preoccupate, che chiamerò gruppo A, e quelle già ammalate, che chiamerò gruppo B. A volte vorrei organizzare una conferenza telefonica ed invitare i due gruppi per farli confrontare, abbiamo bisogno di una comprensione globale del problema in quanto siamo sulla stessa barca. Un individuo del gruppo A, preoccupato, solitamente chiede il tipo di protezione da usare sul cellulare ed il tipo di auricolare. A volte chiede anche qual è la distanza che ci dovrebbe essere tra la sua abitazione ed un ripetitore. Un individuo del gruppo B, ammalato, vuole sapere quale protezione usare per la sua casa, come si può curare o, sempre più di frequente, in quale parte del paese trasferirsi per salvarsi dalle radiazioni.
Questo articolo è stato scritto come un piccolo manuale, prima di tutto per mettere tutti sulla stessa linea d’onda e poi per chiarire alcune cose in modo che si possano effettuare scelte razionali verso un mondo più sano.
Elementi fondamentali
La cosa più importante sui telefoni cellulari ed i ripetitori è che emettono radiazioni microonde proprio come le antenne Wi-Fi, i computer senza fili (portatili), i telefoni cordless e le loro unità base e tutti gli altri apparecchi senza fili. Se è un apparecchio di comunicazione e non è connesso ad un filo, emette radiazioni. La maggior parte dei sistemi Wi-Fi ed alcuni cordless usano la stessa frequenza dei forni a microonde, altri invece usano frequenze diverse. I dispositivi Wi-Fi sono sempre accesi ed emanano in continuazione radiazioni come le unità di base dei cordless che emanano radiazione anche quando il telefono non è in uso. Un telefono cellulare acceso, seppure non in uso, emana in continuazione radiazioni. Per non parlare dei ripetitori, logicamente sempre attivi.
A questo punto potresti domandare quale è il problema. Gli scienziati normalmente suddividono lo spettro elettromagnetico in “ionizzanti” e non “ionizzanti”. Le radiazioni ionizzanti, che includono i raggi x e le radiazioni atomiche, causano il cancro. Le radiazioni “non ionizzanti”, tra cui le microonde, dovrebbero essere innocue. Questa distinzione mi ricorda la propaganda dell’Animal Farm di George Orwell: “Quattro gambe buono, due gambe cattivo”. – L’affermazione “Non ionizzante buono, Ionizzante cattivo” è poco affidabile.
Una volta un astronomo, scherzò sull’eventualità che se Neil Armstrong avesse portato un telefono cellulare sulla luna nel 1969, ci sarebbe apparsa come la terza più potente fonte di radiazioni microonde nell’universo, preceduto solo dal sole e dalla via lattea. Egli aveva ragione. L’evoluzione della vita sulla terra è avvenuta con livelli trascurabili di radiazioni microonde.
Un numero crescente di scienziati asserisce che le nostre cellule usano le microonde per comunicare tra loro, come il sussurro di un gruppo di bambini al buio e che i cellulari interrompono bruscamente questa loro comunicazione. Comunque, sta di fatto che siamo tutti quanti bombardati da una quantità di microonde che superano di dieci milioni di volte la media naturale del passato, ogni giorno, se usiamo o non usiamo il cellulare. Sta di fatto, anche, che la maggior parte delle radiazioni proviene dalle tecnologie create dal 1970 ad oggi.
Per quanto riguarda i cellulari, avvicinandoli alla testa danneggi il tuo cervello in vari modi. Per prima cosa, pensa ad un forno a microonde. Il telefonino, come il forno a microonde e a differenza di una doccia calda, riscalda dall’interno, non dall’esterno. Non ci sono sensori per avvisarti del riscaldamento graduale del cervello in quanto la nostra evoluzione non è avvenuta in presenza di radiazioni microonde. Inoltre, la struttura della testa e del cervello è talmente complessa e non uniforme che si creano all’interno di esso dei “punti caldi” dove il riscaldamento può superare dai dieci alle cento volte quello dei tessuti adiacenti. Questi cosiddetti punti caldi possono crearsi sulla superficie del cervello in prossimità del cranio, in profondità o addirittura a livello molecolare.
La FCC (Commissione Federale delle Comunicazioni USA) è incaricata di stabilire le norme che regolano l’utilizzo dei telefoni cellulari. Nell’imballaggio della maggior parte dei telefoni è esposto un numero chiamato SAR (Specific Absorption Rate) che dovrebbe indicare per ciascun modello di cellulare, la quantità di energia elettromagnetica assorbita dal cervello. Uno dei principali problemi, però, sono i parametri arbitrari sulla quale si basa la FCC. Sostengono che il cervello può sopportare un surriscaldamento fino a 1 grado C per ora. A peggiorare la situazione è la procedura scandalosa usata per dimostrare la conformità degli apparecchi a questi limiti per dare ad ogni modello di cellulare un numero SAR. La procedura standard per la misurazione del SAR consiste, strano ma vero, nella misurazione su una “testa fantasma”, un fluido omogeneo racchiuso in un contenitore a forma di cranio fatto di plexiglas. Voilà, nessuna zona calda! In realtà, le persone che usano il cellulare per svariate ore al giorno, stanno in continuazione surriscaldando zone del loro cervello. Tra l’altro i parametri creati dalla FCC sono stati elaborati da ingenieri elettrici e non da medici!
La barriera sanguigna del cervello
Il secondo effetto collaterale del quale vi vorrei parlare, che è stato provato nei laboratori, avrebbe dovuto di per sé essere abbastanza, per chiudere questa industria e spaventare chiunque convincendoli a non usare più i loro telefoni cellulari. Io lo chiamo la “prova schiacciante” contro i telefoni cellulari. Come la maggior parte degli effetti biologici delle radiazioni microonde, questo non ha niente a che fare con il riscaldare.
Il cervello è protetto da una griglia di passaggi stretti tra cellule adiacenti delle pareti dei capillari, la cosiddetta barriera sanguigna del cervello che, come una pattuglia di guardia, fa passare i nutrienti e blocca le sostanze tossiche. Dal 1988, nei laboratori di ricerca di un neurochirurgo svedese, Leif Salford, vengono eseguite diverse variazioni di questo semplice esperimento: delle cavie vengono esposte a radiazioni dei cellulari o di altri tipi di fonte di radiazioni microonde, in seguito questi ratti vengono sacrificati per esaminare l’albumina nel loro cervello. L’albumina è una componente del sangue che normalmente non attraversa la barriera sanguigna del cervello. La presenza di albumina nei tessuti del cervello è un segnale che dei vasi sanguigni sono stati danneggiati e che il cervello abbia perso una parte della sua protezione.
Questo è quello che hanno trovato costantemente i ricercatori negli scorsi 18 anni: le radiazioni di microonde in una quantità uguale alle emissioni di un cellulare hanno causato la dispersione di albumina nei tessuti del cervello. Un'unica esposizione per 2 minuti ad un normale telefonino ha provocato la dispersione di albumina nel cervello. In uno degli esperimenti, riducendo le esposizioni a 1/1000, i danni alla barriera sanguigna del cervello sono di fatto aumentati, dimostrando che i danni non sono proporzionali alla dose e che ridurre la potenza non renderà i telefoni cellulari più sicuri.
Alla fine, in una ricerca pubblicata nel giugno 2003, si è dimostrato che un’unica esposizione di 2 ore ad un cellulare, una sola volta nella vita, ha danneggiato definitivamente la barriera sanguigna del cervello; 50 giorni più tardi nell’autopsia è stato verificato che il 2% delle cellule del cervello dell’animale erano state distrutte, incluse le cellule collegate all’apprendimento, alla memoria e al movimento. Riducendo il livello di esposizione di 10 o 100 volte, per simulare la ridotta esposizione che si ha usando l’auricolare, allontanando il cellulare dal corpo o stando semplicemente nelle vicinanze di qualcuno che sta usando il cellulare, non ha cambiato il risultato della ricerca! Anche con la minima esposizione, la metà degli animali, mostrava un numero discreto o elevato di neuroni danneggiati.
Quali sono le implicazioni per noi? Due minuti al cellulare disturbano la barriera sanguigna del cervello, due ore al cellulare danneggiano definitivamente il cervello, le radiazioni “passive” potrebbero essere altrettanto dannose. La barriera sanguigna del cervello di un ratto è identica a quella dell’uomo.
Questi risultati eclatanti hanno creato talmente tanta agitazione in Europa che nel Novembre 2003 fu organizzata una conferenza sponsorizzata dall’Unione Europea, dal titolo “La barriera sanguigna del cervello – Può essere influenzata dalle interazioni delle onde elettromagnetiche?”, apparentemente per rassicurarci, quasi come lanciare un messaggio: “Stiamo facendo qualcosa!”. Realmente non hanno fatto niente, come non è stato fatto niente negli ultimi 30 anni.
Alan Frey, durante tutti gli anni ’70, fu il primo dei tanti a dimostrare che le microonde a basso livello danneggiano la barriera sanguigna del cervello. (2) Un meccanismo simile protegge l’occhio (barriera sanguigna dell’occhio) e il feto (barriera placentare), Frey ed altri dimostrarono che le microonde danneggiano anche queste barriere. (3) L’implicazione: Nessuna donna incinta dovrebbe usare il telefono cellulare.
Il Dott. Salford è molto schietto per quanto riguarda le sue ricerche. Definisce l’uso dei cellulari come “il più grande esperimento biologico mai esistito”, e ha avvertito pubblicamente che un’intera generazione di teen-ager potrebbero trovarsi a soffrire di deficit celebrali o di Alzheimer non appena raggiunta la mezz’età.
La malattia delle onde elettromagnetiche
Sfortunatamente, i cellulari non nuocciono solamente a chi li usa, e purtroppo non ci dobbiamo preoccupare solo del cervello. Il seguente sommario è stato preparato tenendo conto di un vasto numero di lavori scientifici sugli effetti delle onde elettromagnetiche (che comprendono anche le microonde), e delle esperienze di alcuni scienziati e medici da tutto il mondo, con i quali sono in contatto.
Gli organi più suscettibili alle radiazioni includono i polmoni, il sistema nervoso, il cuore, gli occhi e la ghiandola tiroidea. Le malattie legate a tali organi, come asma, disordini del sonno, ansia, ADD, autismo, sclerosi multipla, ALS, Alzheimer, epilessia, fibromi, fatica cronica, cataratte, ipotiroidismo, diabete, melanomi maligni, cancro del testicolo e attacchi di cuore, sono aumentate notevolmente negli ultimi decenni, ci sono numerose ragioni che fanno collegare tale incremento al notevole aumento delle onde elettromagnetiche nell’ambiente.
Le radiazioni microonde trasmesse dai ripetitori, sono state associate anche al diffuso seccarsi degli alberi, all’incapacità di riproduzione e la diminuzione di molte specie di uccelli, alle malattie e le deformazioni neonatali degli animali da fattoria. La documentazione a prova degli effetti biologici delle radiazioni microonde è molto vasta, raggiunge quasi i diecimila documenti. Sono sbalordito di come i rappresentanti dell’industria riescono a cavarsela dicendo che la tecnologia senza fili sia risultata innocua, o entrando ancora di più nel ridicolo, che non ci siano prove di dannosità.
Ho omesso dalla lista sopra una malattia: la malattia che ho io e “l’individuo del gruppo B”. Di seguito un riassunto storico. Negli anni ’50 e ’60 i lavoratori che costruivano, testavano e riparavano impianti radar, furono colpiti in larga scala da questa malattia. Così fu anche per chi, nelle industrie, costruiva o riparava forni e saldatrici a microonde. I sovietici lo hanno chiamato, giustamente, la malattia delle onde radio, ed hanno fatto ricerche approfondite a riguardo. Nell’occidente, l’esistenza di questa malattia è stata sempre negata, ma i lavoratori continuavano ad ammalarsi. Vedi le testimonianze in un’udienza del 1981 d’avanti al Congresso, presidiata dal rappresentante Al Gore, che illustrarono gli effetti dei forni e saldatori a microonde. Un altro episodio di “Stiamo facendo qualcosa!” ma realmente niente viene fatto.
Al giorno d’oggi con la proliferazione dei ripetitori radio e dei trasmettitori personali, la malattia si è diffusa come una piaga nella popolazione. La stima è che la malattia ha colpito 1/3 della popolazione, ma viene diagnosticata per quello che è, solamente quando ha disabilitato a tal punto l’individuo, che oramai non può più avere una vita sociale. Alcuni dei sintomi più comuni sono: insonnia, giramenti di testa, nausea, mal di testa, fatica, perdita di memoria, mancanza di concentrazione, depressione, dolori del torace, fischio nelle orecchie. I pazienti possono anche manifestare infezioni croniche a livello respiratorio, aritmie cardiache, sbalzi di pressione improvvise, sbalzi dei livelli dello zucchero nel sangue, disidratazione, e persino lesioni ed emorragia interna.
Quello che rende questa malattia così difficile da accettare, è che nessuna terapia potrebbe essere di successo se non si elimina l’esposizione alla causa, ma la causa ormai è ovunque.
Un sondaggio del 1998 del Dipartimento dei Servizi Salutistici della California, indica che nello stesso anno 120.000 californiani, di conseguenza 1 milione di americani, non hanno potuto lavorare per problemi relativi alle onde elettromagnetiche. (4) Il numero delle persone cosiddette elettro-sensitive sta aumentando sensibilmente in ogni paese del mondo. Sono marginalizzate, etichettate ed ignorate. Con la presenza di onde elettromagnetiche ovunque, raramente si riprendono e a volte si tolgono la vita.
Il Dott. Olle Johansson si riferisce agli ammalati dichiarando “Ci avvertono di un pericolo che c’è per tutti”. “Potrebbe essere un enorme errore sottoporre il mondo intero a radiazioni 24 ore al giorno”. Il Dott. Johansson, neuro-scienziato del famoso Istituto Karolinska a Stoccolma, dirige un gruppo di ricerca che sta documentando il peggioramento significativo della salute pubblica che ebbe inizio con l’introduzione in Svezia nel 1997 dei cellulari di seconda generazione a 1800MHz. (5,6)
Dopo un declino durato 10 anni, a fine 1997 il numero di permessi per malattia dei lavoratori svedesi è aumentato notevolmente, e nei 5 anni successivi i permessi sono più che raddoppiati.
Durante lo stesso periodo è raddoppiata anche la vendita di antidepressivi. Il numero di incidenti stradali, dopo una notevole riduzione negli anni precedenti, nel 1997 iniziò di nuovo ad aumentare. Dopo anni di declino i decessi per Alzheimer nel 1999 si alzarono di picco e sono quasi raddoppiati nel 2001. Considerando che l’Alzheimer richiede alcuni anni per svilupparsi, ecco risolto il ritardo di 2 anni a livello statistico.
Proliferazione incontrollata
Se i cellulari ed i suoi ripetitori sono mortali, i ripetitori radio e tv, con i quali abbiamo vissuto per più di un secolo, sono stati innocui? Nel 2002, Orjan Hallberg e Olle Johansson hanno scritto una relazione che analizza questa domanda dal titolo: “La tendenza al cancro durante il ventesimo secolo”. (7) Hanno trovato negli Stati Uniti, Svezia e dozzine di altri paesi, che l’aumento della mortalità per il melanoma della pelle e per il cancro della vescica, prostata, colon, seno e polmoni, erano quasi paragonabili all’aumento dell’esposizione pubblica alle onde elettromagnetiche negli ultimi 100 anni. Quando aumentavano i trasmettitori in una determinata zona, aumentavano anche i casi di quei tipi di cancro, quando i trasmettitori diminuivano, diminuivano anche i casi di cancro. Un’altra scoperta sensazionale, paese per paese, e località per località in Svezia, hanno trovato statistiche che provavano che i tumori causati dall’esposizione alle onde elettromagnetiche erano tanti quanto quelli causati dal fumo delle sigarette.
Questo mi porta a sottolineare un’incomprensione globale. La differenza più grande tra i ripetitori dei cellulari di oggi ed i ripetitori radio, non è la sicurezza bensì il numero. Il numero di ripetitori radio negli Stati Uniti, ancora oggi, è minore di 14000. Il numero di ripetitori per i cellulari ed i ripetitori Wi-Fi superano i centomila, e di cellulari, computer portatili, cordless e “walkie-talkie” se ne contano un centinaio di milioni. Inoltre si stanno moltiplicando senza controllo le istallazioni radar ed i network di comunicazione per le emergenze. Dal 1978, quando l’Agenzia per la protezione ambientale ha per l’ultima volta censito le onde radio negli Stati Uniti, l’esposizione urbanistica per ogni abitante alle onde elettromagnetiche è aumentata di 1000 volte, l’aumento maggiore c’è stato negli ultimi 9 anni. 8
Nello stesso periodo, l’inquinamento elettromagnetico si è esteso come la nebbia dalle città a tutto il pianeta.
Le vaste conseguenze di tutto questo sull’umanità sono ignorate. Dalla fine del 1990, è stata creato negli Stati Uniti, un’intera nuova classe di rifugiati ambientali. Abbiamo un numero, sempre maggiore, di persone ammalate o morenti, che, come me, stanno cercando un po’ di sollievo dalla sofferenza, abbandonano le loro case, alcuni vivono nelle macchine, nei rimorchi o in tenda senza fissa dimora. A differenza dei terremotati, nessuno fa alcun tentativo per alleviare le nostre sofferenze. Nessuno sta raccogliendo donazioni, magari per comprare una casa protetta, nessuno prende in considerazione la possibilità di rinunciare al proprio telefono cellulare, i loro portatili o i loro cordless in modo che possiamo avere anche noi dei vicini di casa.
Le persone preoccupate, e quelle ammalate non si sono ancora aperti l’un l’altro, però si pongono domande.
Una risposta al gruppo A: Nessuna barriera o auricolare può proteggerti dal tuo telefono cellulare o dal tuo cordless. Non c’è una distanza che può essere considerata sicura dai ripetitori. Se il tuo telefono cellulare, il tuo cordless o il tuo portatile funziona nella tua casa, sei irradiato 24 ore su 24.
Al gruppo B: Creare una barriera efficace per la tua casa, è difficile ed ha poche possibilità di successo. Ci sono solo un paio di medici negli Stati Uniti che provano a curare i danni delle onde elettromagnetiche, e raramente hanno avuto successo poiché ci sono pochissimi luoghi in tutto il mondo dove ancora non sono arrivate le radiazioni.
Si, le radiazioni provengono anche dall’alto, dai satelliti; i satelliti sono una parte del problema, non la soluzione. Non c’è alcun modo per rendere la tecnologia wireless sicura.
La nostra società in appena un decennio, è divenuta socialmente ed economicamente dipendente da quella tecnologia che sta danneggiando tremendamente il mondo. Più ci “infanghiamo” in questa tecnologia, più sarà difficile uscirne. Il momento per uscirne, come individuo e collettivo, per quanto possa essere difficile, è adesso!
Fonte: www.eldoradosun.com
Traduzione di Amanda Adams "La Leva di Archimede"
Segnalato da "Foster".
Nel 2002, Gro Harem Brudtland, allora capo del WHO (World Health Organization), disse ad un giornalista norvegese che i cellulari erano stati banditi dal suo ufficio a Ginevra perché se un telefono cellulare era a meno di 4 metri di distanza si ammalava.
La signora Brundtland è un medico e il precedente Primo ministro della Norvegia. Questa sensazionale notizia, pubblicata il 9 marzo del 2002 da Dagbladet, fu completamente ignorata da tutte le altre testate giornalistiche nel mondo. La settimana seguente un suo dipendente, Michael Repacholi, responsabile del progetto internazionale EMF (campi elettromagnetici), minimizzò pubblicamente le preoccupazioni del suo diretto superiore. Cinque mesi dopo, per ragioni che molti sospettano legate all’annuncio riportato in precedenza, la signora Brundtland ha dato le sue dimissioni dal comando del WHO dopo appena un mandato.
Niente potrebbe dimostrare più chiaramente la schizofrenia collettiva di quando si parla delle radiazioni elettromagnetiche. Rispondiamo a tutti quelli preoccupati per la loro salute (come fa intendere il progetto EMF), ma ignoriamo ed emarginiamo coloro, come la Sig.ra Brundtland, che ne hanno già subito i danni.
Come consulente degli effetti sulla salute della tecnologia wireless, ricevo chiamate che possono essere approssimativamente suddivise in due gruppi: le persone solamente preoccupate, che chiamerò gruppo A, e quelle già ammalate, che chiamerò gruppo B. A volte vorrei organizzare una conferenza telefonica ed invitare i due gruppi per farli confrontare, abbiamo bisogno di una comprensione globale del problema in quanto siamo sulla stessa barca. Un individuo del gruppo A, preoccupato, solitamente chiede il tipo di protezione da usare sul cellulare ed il tipo di auricolare. A volte chiede anche qual è la distanza che ci dovrebbe essere tra la sua abitazione ed un ripetitore. Un individuo del gruppo B, ammalato, vuole sapere quale protezione usare per la sua casa, come si può curare o, sempre più di frequente, in quale parte del paese trasferirsi per salvarsi dalle radiazioni.
Questo articolo è stato scritto come un piccolo manuale, prima di tutto per mettere tutti sulla stessa linea d’onda e poi per chiarire alcune cose in modo che si possano effettuare scelte razionali verso un mondo più sano.
Elementi fondamentali
La cosa più importante sui telefoni cellulari ed i ripetitori è che emettono radiazioni microonde proprio come le antenne Wi-Fi, i computer senza fili (portatili), i telefoni cordless e le loro unità base e tutti gli altri apparecchi senza fili. Se è un apparecchio di comunicazione e non è connesso ad un filo, emette radiazioni. La maggior parte dei sistemi Wi-Fi ed alcuni cordless usano la stessa frequenza dei forni a microonde, altri invece usano frequenze diverse. I dispositivi Wi-Fi sono sempre accesi ed emanano in continuazione radiazioni come le unità di base dei cordless che emanano radiazione anche quando il telefono non è in uso. Un telefono cellulare acceso, seppure non in uso, emana in continuazione radiazioni. Per non parlare dei ripetitori, logicamente sempre attivi.
A questo punto potresti domandare quale è il problema. Gli scienziati normalmente suddividono lo spettro elettromagnetico in “ionizzanti” e non “ionizzanti”. Le radiazioni ionizzanti, che includono i raggi x e le radiazioni atomiche, causano il cancro. Le radiazioni “non ionizzanti”, tra cui le microonde, dovrebbero essere innocue. Questa distinzione mi ricorda la propaganda dell’Animal Farm di George Orwell: “Quattro gambe buono, due gambe cattivo”. – L’affermazione “Non ionizzante buono, Ionizzante cattivo” è poco affidabile.
Una volta un astronomo, scherzò sull’eventualità che se Neil Armstrong avesse portato un telefono cellulare sulla luna nel 1969, ci sarebbe apparsa come la terza più potente fonte di radiazioni microonde nell’universo, preceduto solo dal sole e dalla via lattea. Egli aveva ragione. L’evoluzione della vita sulla terra è avvenuta con livelli trascurabili di radiazioni microonde.
Un numero crescente di scienziati asserisce che le nostre cellule usano le microonde per comunicare tra loro, come il sussurro di un gruppo di bambini al buio e che i cellulari interrompono bruscamente questa loro comunicazione. Comunque, sta di fatto che siamo tutti quanti bombardati da una quantità di microonde che superano di dieci milioni di volte la media naturale del passato, ogni giorno, se usiamo o non usiamo il cellulare. Sta di fatto, anche, che la maggior parte delle radiazioni proviene dalle tecnologie create dal 1970 ad oggi.
Per quanto riguarda i cellulari, avvicinandoli alla testa danneggi il tuo cervello in vari modi. Per prima cosa, pensa ad un forno a microonde. Il telefonino, come il forno a microonde e a differenza di una doccia calda, riscalda dall’interno, non dall’esterno. Non ci sono sensori per avvisarti del riscaldamento graduale del cervello in quanto la nostra evoluzione non è avvenuta in presenza di radiazioni microonde. Inoltre, la struttura della testa e del cervello è talmente complessa e non uniforme che si creano all’interno di esso dei “punti caldi” dove il riscaldamento può superare dai dieci alle cento volte quello dei tessuti adiacenti. Questi cosiddetti punti caldi possono crearsi sulla superficie del cervello in prossimità del cranio, in profondità o addirittura a livello molecolare.
La FCC (Commissione Federale delle Comunicazioni USA) è incaricata di stabilire le norme che regolano l’utilizzo dei telefoni cellulari. Nell’imballaggio della maggior parte dei telefoni è esposto un numero chiamato SAR (Specific Absorption Rate) che dovrebbe indicare per ciascun modello di cellulare, la quantità di energia elettromagnetica assorbita dal cervello. Uno dei principali problemi, però, sono i parametri arbitrari sulla quale si basa la FCC. Sostengono che il cervello può sopportare un surriscaldamento fino a 1 grado C per ora. A peggiorare la situazione è la procedura scandalosa usata per dimostrare la conformità degli apparecchi a questi limiti per dare ad ogni modello di cellulare un numero SAR. La procedura standard per la misurazione del SAR consiste, strano ma vero, nella misurazione su una “testa fantasma”, un fluido omogeneo racchiuso in un contenitore a forma di cranio fatto di plexiglas. Voilà, nessuna zona calda! In realtà, le persone che usano il cellulare per svariate ore al giorno, stanno in continuazione surriscaldando zone del loro cervello. Tra l’altro i parametri creati dalla FCC sono stati elaborati da ingenieri elettrici e non da medici!
La barriera sanguigna del cervello
Il secondo effetto collaterale del quale vi vorrei parlare, che è stato provato nei laboratori, avrebbe dovuto di per sé essere abbastanza, per chiudere questa industria e spaventare chiunque convincendoli a non usare più i loro telefoni cellulari. Io lo chiamo la “prova schiacciante” contro i telefoni cellulari. Come la maggior parte degli effetti biologici delle radiazioni microonde, questo non ha niente a che fare con il riscaldare.
Il cervello è protetto da una griglia di passaggi stretti tra cellule adiacenti delle pareti dei capillari, la cosiddetta barriera sanguigna del cervello che, come una pattuglia di guardia, fa passare i nutrienti e blocca le sostanze tossiche. Dal 1988, nei laboratori di ricerca di un neurochirurgo svedese, Leif Salford, vengono eseguite diverse variazioni di questo semplice esperimento: delle cavie vengono esposte a radiazioni dei cellulari o di altri tipi di fonte di radiazioni microonde, in seguito questi ratti vengono sacrificati per esaminare l’albumina nel loro cervello. L’albumina è una componente del sangue che normalmente non attraversa la barriera sanguigna del cervello. La presenza di albumina nei tessuti del cervello è un segnale che dei vasi sanguigni sono stati danneggiati e che il cervello abbia perso una parte della sua protezione.
Questo è quello che hanno trovato costantemente i ricercatori negli scorsi 18 anni: le radiazioni di microonde in una quantità uguale alle emissioni di un cellulare hanno causato la dispersione di albumina nei tessuti del cervello. Un'unica esposizione per 2 minuti ad un normale telefonino ha provocato la dispersione di albumina nel cervello. In uno degli esperimenti, riducendo le esposizioni a 1/1000, i danni alla barriera sanguigna del cervello sono di fatto aumentati, dimostrando che i danni non sono proporzionali alla dose e che ridurre la potenza non renderà i telefoni cellulari più sicuri.
Alla fine, in una ricerca pubblicata nel giugno 2003, si è dimostrato che un’unica esposizione di 2 ore ad un cellulare, una sola volta nella vita, ha danneggiato definitivamente la barriera sanguigna del cervello; 50 giorni più tardi nell’autopsia è stato verificato che il 2% delle cellule del cervello dell’animale erano state distrutte, incluse le cellule collegate all’apprendimento, alla memoria e al movimento. Riducendo il livello di esposizione di 10 o 100 volte, per simulare la ridotta esposizione che si ha usando l’auricolare, allontanando il cellulare dal corpo o stando semplicemente nelle vicinanze di qualcuno che sta usando il cellulare, non ha cambiato il risultato della ricerca! Anche con la minima esposizione, la metà degli animali, mostrava un numero discreto o elevato di neuroni danneggiati.
Quali sono le implicazioni per noi? Due minuti al cellulare disturbano la barriera sanguigna del cervello, due ore al cellulare danneggiano definitivamente il cervello, le radiazioni “passive” potrebbero essere altrettanto dannose. La barriera sanguigna del cervello di un ratto è identica a quella dell’uomo.
Questi risultati eclatanti hanno creato talmente tanta agitazione in Europa che nel Novembre 2003 fu organizzata una conferenza sponsorizzata dall’Unione Europea, dal titolo “La barriera sanguigna del cervello – Può essere influenzata dalle interazioni delle onde elettromagnetiche?”, apparentemente per rassicurarci, quasi come lanciare un messaggio: “Stiamo facendo qualcosa!”. Realmente non hanno fatto niente, come non è stato fatto niente negli ultimi 30 anni.
Alan Frey, durante tutti gli anni ’70, fu il primo dei tanti a dimostrare che le microonde a basso livello danneggiano la barriera sanguigna del cervello. (2) Un meccanismo simile protegge l’occhio (barriera sanguigna dell’occhio) e il feto (barriera placentare), Frey ed altri dimostrarono che le microonde danneggiano anche queste barriere. (3) L’implicazione: Nessuna donna incinta dovrebbe usare il telefono cellulare.
Il Dott. Salford è molto schietto per quanto riguarda le sue ricerche. Definisce l’uso dei cellulari come “il più grande esperimento biologico mai esistito”, e ha avvertito pubblicamente che un’intera generazione di teen-ager potrebbero trovarsi a soffrire di deficit celebrali o di Alzheimer non appena raggiunta la mezz’età.
La malattia delle onde elettromagnetiche
Sfortunatamente, i cellulari non nuocciono solamente a chi li usa, e purtroppo non ci dobbiamo preoccupare solo del cervello. Il seguente sommario è stato preparato tenendo conto di un vasto numero di lavori scientifici sugli effetti delle onde elettromagnetiche (che comprendono anche le microonde), e delle esperienze di alcuni scienziati e medici da tutto il mondo, con i quali sono in contatto.
Gli organi più suscettibili alle radiazioni includono i polmoni, il sistema nervoso, il cuore, gli occhi e la ghiandola tiroidea. Le malattie legate a tali organi, come asma, disordini del sonno, ansia, ADD, autismo, sclerosi multipla, ALS, Alzheimer, epilessia, fibromi, fatica cronica, cataratte, ipotiroidismo, diabete, melanomi maligni, cancro del testicolo e attacchi di cuore, sono aumentate notevolmente negli ultimi decenni, ci sono numerose ragioni che fanno collegare tale incremento al notevole aumento delle onde elettromagnetiche nell’ambiente.
Le radiazioni microonde trasmesse dai ripetitori, sono state associate anche al diffuso seccarsi degli alberi, all’incapacità di riproduzione e la diminuzione di molte specie di uccelli, alle malattie e le deformazioni neonatali degli animali da fattoria. La documentazione a prova degli effetti biologici delle radiazioni microonde è molto vasta, raggiunge quasi i diecimila documenti. Sono sbalordito di come i rappresentanti dell’industria riescono a cavarsela dicendo che la tecnologia senza fili sia risultata innocua, o entrando ancora di più nel ridicolo, che non ci siano prove di dannosità.
Ho omesso dalla lista sopra una malattia: la malattia che ho io e “l’individuo del gruppo B”. Di seguito un riassunto storico. Negli anni ’50 e ’60 i lavoratori che costruivano, testavano e riparavano impianti radar, furono colpiti in larga scala da questa malattia. Così fu anche per chi, nelle industrie, costruiva o riparava forni e saldatrici a microonde. I sovietici lo hanno chiamato, giustamente, la malattia delle onde radio, ed hanno fatto ricerche approfondite a riguardo. Nell’occidente, l’esistenza di questa malattia è stata sempre negata, ma i lavoratori continuavano ad ammalarsi. Vedi le testimonianze in un’udienza del 1981 d’avanti al Congresso, presidiata dal rappresentante Al Gore, che illustrarono gli effetti dei forni e saldatori a microonde. Un altro episodio di “Stiamo facendo qualcosa!” ma realmente niente viene fatto.
Al giorno d’oggi con la proliferazione dei ripetitori radio e dei trasmettitori personali, la malattia si è diffusa come una piaga nella popolazione. La stima è che la malattia ha colpito 1/3 della popolazione, ma viene diagnosticata per quello che è, solamente quando ha disabilitato a tal punto l’individuo, che oramai non può più avere una vita sociale. Alcuni dei sintomi più comuni sono: insonnia, giramenti di testa, nausea, mal di testa, fatica, perdita di memoria, mancanza di concentrazione, depressione, dolori del torace, fischio nelle orecchie. I pazienti possono anche manifestare infezioni croniche a livello respiratorio, aritmie cardiache, sbalzi di pressione improvvise, sbalzi dei livelli dello zucchero nel sangue, disidratazione, e persino lesioni ed emorragia interna.
Quello che rende questa malattia così difficile da accettare, è che nessuna terapia potrebbe essere di successo se non si elimina l’esposizione alla causa, ma la causa ormai è ovunque.
Un sondaggio del 1998 del Dipartimento dei Servizi Salutistici della California, indica che nello stesso anno 120.000 californiani, di conseguenza 1 milione di americani, non hanno potuto lavorare per problemi relativi alle onde elettromagnetiche. (4) Il numero delle persone cosiddette elettro-sensitive sta aumentando sensibilmente in ogni paese del mondo. Sono marginalizzate, etichettate ed ignorate. Con la presenza di onde elettromagnetiche ovunque, raramente si riprendono e a volte si tolgono la vita.
Il Dott. Olle Johansson si riferisce agli ammalati dichiarando “Ci avvertono di un pericolo che c’è per tutti”. “Potrebbe essere un enorme errore sottoporre il mondo intero a radiazioni 24 ore al giorno”. Il Dott. Johansson, neuro-scienziato del famoso Istituto Karolinska a Stoccolma, dirige un gruppo di ricerca che sta documentando il peggioramento significativo della salute pubblica che ebbe inizio con l’introduzione in Svezia nel 1997 dei cellulari di seconda generazione a 1800MHz. (5,6)
Dopo un declino durato 10 anni, a fine 1997 il numero di permessi per malattia dei lavoratori svedesi è aumentato notevolmente, e nei 5 anni successivi i permessi sono più che raddoppiati.
Durante lo stesso periodo è raddoppiata anche la vendita di antidepressivi. Il numero di incidenti stradali, dopo una notevole riduzione negli anni precedenti, nel 1997 iniziò di nuovo ad aumentare. Dopo anni di declino i decessi per Alzheimer nel 1999 si alzarono di picco e sono quasi raddoppiati nel 2001. Considerando che l’Alzheimer richiede alcuni anni per svilupparsi, ecco risolto il ritardo di 2 anni a livello statistico.
Proliferazione incontrollata
Se i cellulari ed i suoi ripetitori sono mortali, i ripetitori radio e tv, con i quali abbiamo vissuto per più di un secolo, sono stati innocui? Nel 2002, Orjan Hallberg e Olle Johansson hanno scritto una relazione che analizza questa domanda dal titolo: “La tendenza al cancro durante il ventesimo secolo”. (7) Hanno trovato negli Stati Uniti, Svezia e dozzine di altri paesi, che l’aumento della mortalità per il melanoma della pelle e per il cancro della vescica, prostata, colon, seno e polmoni, erano quasi paragonabili all’aumento dell’esposizione pubblica alle onde elettromagnetiche negli ultimi 100 anni. Quando aumentavano i trasmettitori in una determinata zona, aumentavano anche i casi di quei tipi di cancro, quando i trasmettitori diminuivano, diminuivano anche i casi di cancro. Un’altra scoperta sensazionale, paese per paese, e località per località in Svezia, hanno trovato statistiche che provavano che i tumori causati dall’esposizione alle onde elettromagnetiche erano tanti quanto quelli causati dal fumo delle sigarette.
Questo mi porta a sottolineare un’incomprensione globale. La differenza più grande tra i ripetitori dei cellulari di oggi ed i ripetitori radio, non è la sicurezza bensì il numero. Il numero di ripetitori radio negli Stati Uniti, ancora oggi, è minore di 14000. Il numero di ripetitori per i cellulari ed i ripetitori Wi-Fi superano i centomila, e di cellulari, computer portatili, cordless e “walkie-talkie” se ne contano un centinaio di milioni. Inoltre si stanno moltiplicando senza controllo le istallazioni radar ed i network di comunicazione per le emergenze. Dal 1978, quando l’Agenzia per la protezione ambientale ha per l’ultima volta censito le onde radio negli Stati Uniti, l’esposizione urbanistica per ogni abitante alle onde elettromagnetiche è aumentata di 1000 volte, l’aumento maggiore c’è stato negli ultimi 9 anni. 8
Nello stesso periodo, l’inquinamento elettromagnetico si è esteso come la nebbia dalle città a tutto il pianeta.
Le vaste conseguenze di tutto questo sull’umanità sono ignorate. Dalla fine del 1990, è stata creato negli Stati Uniti, un’intera nuova classe di rifugiati ambientali. Abbiamo un numero, sempre maggiore, di persone ammalate o morenti, che, come me, stanno cercando un po’ di sollievo dalla sofferenza, abbandonano le loro case, alcuni vivono nelle macchine, nei rimorchi o in tenda senza fissa dimora. A differenza dei terremotati, nessuno fa alcun tentativo per alleviare le nostre sofferenze. Nessuno sta raccogliendo donazioni, magari per comprare una casa protetta, nessuno prende in considerazione la possibilità di rinunciare al proprio telefono cellulare, i loro portatili o i loro cordless in modo che possiamo avere anche noi dei vicini di casa.
Le persone preoccupate, e quelle ammalate non si sono ancora aperti l’un l’altro, però si pongono domande.
Una risposta al gruppo A: Nessuna barriera o auricolare può proteggerti dal tuo telefono cellulare o dal tuo cordless. Non c’è una distanza che può essere considerata sicura dai ripetitori. Se il tuo telefono cellulare, il tuo cordless o il tuo portatile funziona nella tua casa, sei irradiato 24 ore su 24.
Al gruppo B: Creare una barriera efficace per la tua casa, è difficile ed ha poche possibilità di successo. Ci sono solo un paio di medici negli Stati Uniti che provano a curare i danni delle onde elettromagnetiche, e raramente hanno avuto successo poiché ci sono pochissimi luoghi in tutto il mondo dove ancora non sono arrivate le radiazioni.
Si, le radiazioni provengono anche dall’alto, dai satelliti; i satelliti sono una parte del problema, non la soluzione. Non c’è alcun modo per rendere la tecnologia wireless sicura.
La nostra società in appena un decennio, è divenuta socialmente ed economicamente dipendente da quella tecnologia che sta danneggiando tremendamente il mondo. Più ci “infanghiamo” in questa tecnologia, più sarà difficile uscirne. Il momento per uscirne, come individuo e collettivo, per quanto possa essere difficile, è adesso!
ciao Straker,farò leggere l'articolo ai miei nipoti,specialmente a Giorgio che ha il cellulare sempre in mano a mo'di giocattolo,giorni fa ho dovuto fargli presente che suo padre è morto a causa di quel aggeggio infernale!(TUMORE MALIGNO ALL'ALTEZZA DELL'ORECCHIO DESTRO)
RispondiEliminacon la speranza di essere stata efficace ora ancor di più lo spero leggendogli il tuo articolo!
E' una vera e propria arma!pistola non fumante per uccidersi,mentre si cazzeggia con gli amici,si ascolta musica,si leggono barzellettte!
Non c'è bambino che non ne sia dotato e perchè poi?per essere monitorato dalla madre,come se non si possa prenderla in giro!"sono qui da..."mentre è da tutt'altra parte!....
Come per le scie sto facendo propaganda sulla sua pericolosità, specialmente se portato nella tasca davanti dei pantaloni... può procurare sterilità......
Purtroppo le onde varie non si vedono,ancor peggio delle scie!ed è difficile convincere i ragazzini!
...e gli adulti....
quando mi capita di dover parlare al cell.noto che subito sento un gran calore all'orecchio,mi chiedo come mai non lo sentono gli altri...forse lo ritengono normale...eppure io so da molto tempo che qualsiasi fonte di calore emana radiazioni,a cominciare dall'asciuga capelli a mano per non parlare del CASCO del parrucchiere concentrato di radiazioni...
Ti ringrazio mi hai dato una mano!
ti saluto...
ti auguro una Buona Notte senza emicrania!
ciao
angelotta
Ciao Angela. Faccio parte di quella parte di popolazione che subisce le radiazioni elettromagnetiche accusando sempre patologie ad esse collegate. Emicrania cronica in primis. E' quindi per me basilare informare anche gli altri del pericolo che corrono.
RispondiEliminaMi rendo conto che, in questa in-civiltà di imbecilli lobotomizzati, spesso avvertire di un pericolo, porta solo a farsi detestare o, quando va bene, compatire.
Tu che sei una persona intelligente, sai bene che siamo in "una vasca di onde letali", ma scommetto che sei una incredibile eccezione. La massa, purtroppo, si fa abbindolare dalle notizie ufficiali, basate sul tornaconto economico/politico. Speriamo di fornire un piccolo contributo per salvare qualche vita.
Per agganciarmi un secondo alla Tua drammatica nota sulla prematura dipartita di un Tuo caro...
Mi riferiva un medico chirurgo che gli interventi all'orecchio interno sono aumentati del 35%. Tutti dovuti ad irradiazione da cellulare! E' una follia. Quest'epoca è il peggio che ci potesse capitare.
io sono un altra eccezione.
RispondiEliminaArticolo di ottima fattura e traduzione, complimenti.
La cosa più difficile e' coinvolgere la gente, e comunque ognuno di noi è vittima consapevole od inconsapevole dello stesso sistema.
Queste , come il Signoraggio , sarebbero cose da imparare nelle scuole fin dalla prima elementare.
Liberarci dalla comodità di avere il cellulare o il wi-fiè ormai una utopia, purtroppo. Abbiamo vissuto per millenni senza di essi e le loro radiazioni, ed è da solo un decennio scarso che abbiamo questa nuova "necessità primaria", alla stregua del mangiare, bere o dormire. Certo, è una comodità ENORME... ma non lo sarebbe anche il vivere dentro un immenso campo elettromagnetico di plasma ionizzato? Riusciremmo ad accendere la televisione lanciando fulmini dalle orecchie standocene stravaccati sul divano, e non avremmo nemmeno bisogno di lampadine perchè saremmo NOI l'illuminazione domestica, sia per luminescenza o, per pochi casi isolati (qualche centinaio di milioni di persone ogni giorno) per autocombustione spontanea delle cellule: altro che i cellulari, quella si che sarebbe una comodità estrema!!!
RispondiElimina"Estrema", appunto: ovvio che non arriveremo mai ad "irradiarci" come polli da conservazione :D... ci limitiamo a contare i morti per malattie derivanti dall'uso di questi apparecchi. Però ho una speranza: in architettura assistiamo ad una sorta di "ritorno alla natura", con progetti di grattacieli costruiti all'interno di serre enormi, facendo loro stessi da serre attraverso alcuni piani "verdi" ricchi di alberi... possiamo perciò sperare al ritorno dell'era "cablata", così come stiamo assistendo al ritorno architettonico di strutture bio-compatibili?
...tralasciando ovviamente l'Ipod gigante iper-wifizzato in costruzione a Dubai, ovviamente :S.
Cerco di buttarla a ridere, tanto...
Magnifico articolo amico, complimenti per averlo pubblicato!
Alla prossima
Grazie, Biopresto. Diamo però a Cesare quel che è di Cesare...
RispondiEliminala segnalazione è di Foster e l'articolo proviene da eldoradosun.com tradotto da Amanda Adams di "La Leva di Archimede".
Buona domenica
ciao straker non so come contattarti attraverso mail puoi darmi qualche recapito per mandarti altri post?
RispondiEliminacome questo?
giovedì, marzo 09, 2006
Petrolio Caput Mundi – Petrolio fa bene al Petrolio (Cap.2)
Mi scuso per la lunghezza del post ma se avrete la pazienza di leggere verrete a scoprire cose che noi umani neanche possiamo immaginare...
Se mai al teatro avete visto un’opera tragica, vi sarete ben accorti che all’interno del dramma del protagonista, qualcuno (in genere il “cattivo”) che trae beneficio da quel dolore c’è sempre. Adesso immaginatevi un altro tipo di dramma, quello ambientale, causato da un effetto serra fomentato dalla combustione del petrolio: i ghiacciai si sciolgono, aumenta il livello dei mari, aumentano i fenomeni estremi (vedi Katrina&C.), aumentano le patologie legate alle particelle carboniose ecc ecc (andate a leggere lo studio del gruppo scientifico MTG Climate e ne scoprirete di peggiori); ebbene anche qui il nostro saggio antagonista, silenzioso e defilato, approfitta della situazione per trarne vantaggio. Come? Adesso ve lo spiego.
Fino ad adesso l’estrazione del petrolio è stata effettuata da bacini fossili molto raggiungibili, la cui trivellazione e installazione dell’impianto fosse alquanto agevole, trascurando ovviamente tutti quegli immensi giacimenti sotterrati da metri e metri di ghiaccio, ai poli del mondo, sicuramente meno a “portata di mano”. Ma adesso che i ghiacci si sciolgono, indovinate un po’, tali immense risorse si stanno rendendo disponibili. Insomma il petrolio, che ha causato lo scioglimento dei ghiacci, ha richiamato altro petrolio. Ed in questa reazione autocatalitica ci si sono piazzati i più grandi colossi petroliferi mondiali, e una tra questi, l’italiana Eni.
Lo sanno bene ad Hammerfest, in Norvegia, che a causa di tale “scongelamento” (Global Warming, in inglese), sono state rese accessibili nuove fonti di gas naturali; difatti l’Oceano Artico è rinomato per contenere almeno 1/4 delle riserve mondiali rimaste inscoperte. Hammerfest, all’interno di un progetto denominato “Biancaneve” (è buffo pensare come diano nomi innocenti a certe cose), permetterà alle lobby del petrolio mondiali di trasferire il prezioso combustibile in USA o Europa centrale, trasferimento, pensate un’ po’, facilitato proprio grazie alla fusione di quei ghiacci che deviavano, fino a non molti anni fa, di kilometri e kilometri le rotte commerciali. Due piccioni con una fava insomma.
Secondo le previsioni rilasciate alla testata Times (tutti i numeri citati sono stati presa da questa fonte, ad indicare l’autorevolezza delle informazioni), si è stimato che il progetto “Biancaneve” apporterà ai fautori ben 49’500 miliardi di euro nei 30 anni della durata della riserva fossile. Sono numeri grossi signori, che fanno gola, davvero troppo grossi per ascoltare la categoria scentifica sostenente che “ la combustione di questi fossili si aggiungerà ai gas serra, il mondo si riscalderà sempre di piu, i ghiacci diventeranno più sottili, e le lobby petrolifere saranno in grado i spingersi ancora piu a nord in cerca di energia”.
E sono davvero troppo grossi per rispettare la vita delle popolazioni locali, ossia 40.000 Sami nella Norvegia del nord e 9.000 Nenets e Khanti del nord della Russia, per i quali la pesca è una fondamentale risorsa vitale. Un incidente di un petroliera o durante l'estrazione del petrolio non solo metterebbe a rischio la ricchezza ittica del mare di Barent, ma minaccerebbe direttamente anche una parte dell'economia delle popolazioni indigene. “Non preoccupatevi” hanno dichiarato le autorità competenti nonché i colossi industriali, “sorveglieremo sulla compatibilità dei lavori di estrazione per rispettare il popolo artico”: al largo delle coste norvegesi, si sono verificati, dal 1990 ad oggi, ben 2.500 incidenti petroliferi (se non si preoccupavano che succedeva?)
Tutto questo è fatto alle nostre spalle signori, senza dirci niente, decidendo già da adesso cosa dovremo consumare nel nostro futuro e in quello dei nostri figli. Quanto ancora ci imporranno di essere parassiti del petrolio? Cosa dovrà succedere per far dissuadere il mondo dalla sua estrazione? Perché l’Italia non si muove rendendosene autonoma?
A proposito di Italia, una piccola nota tutta nostrana: 7giorni fa, al TG1 mi si profilava un “anno ottimo per l’energia italiana”, pensando io, da ingenuo cittadino, che ciò equivalesse ad una minore dipendenza dal petrolio, un minore costo sociale ed impatto ambientale. Poi ho ascoltato il seguito del servizio e mi è venuto d piangere:
“L’utile netto dell’ENI è stato di 8,8 miliardi di euro, con una variazione% rispetto al 2004 del ben 25%”. Considerando che siamo in fase recessione (così l'Ocse ha decretato la situazione del nostro paese nel Maggio scorso) ed in piena crisi gas, questo risultato appare ancora più gigantesco.
Ah, dimenticavo vero, l’ENI è un’azienda di idrocarburi. Che ha pure ricevuto una multa dell’antitrust per posizione dominante, e sapete perché?
Ehehe adesso volete troppo, e poi questo post sta cominciando ad essere troppo lungo, un saluto al terzo capitolo dell’Inchiesta “Petrolio Caput Mundi” dove svelerò un' pò di arcani riguardanti l’economia italiana (arcani mica tanto, prendo la maggior parte delle informazioni dalla stampa estera, in Italia abbiamo un' pò di problemi a far girare nei giornali quella brutta parola che si chiama “Verità”).
Fonti principali
www.timesonline.co.uk/article/0,,13509-2034643,00.html
www.eni.it
http://www.gfbv.it/ (Associazione per i Diritti Umani dei Popoli minacciati)
http://clima.meteogiornale.it/Portal (MTG Climate)
"sarebbero cose da imparare nelle scuole fin dalla prima elementare"
RispondiElimina....se non fossimo vittime di un piano ben progettato da decenni,ma potrei dire da secoli... per il nostro annientamento....
Piano che diventa sempre più "raffinato"....occulto...ma che può essere sventato con l'aiuto della rete...finchè dura...
occorre anche che qualcuno un bel giorno
si metta ad "urlare" come stanno le cose a costo della sua vita...
Non certo un grillino che con le sue urla non fa che un favore al Potere che conta...perciò lo lasciano urlare...anche lui è uno strumento dell'Inganno...la gente,i giovani abboccano proprio perchè fin dalla prima elementare hanno ricevuto un misero bagaglio culturale al fine di...e la situazione peggiora sempre più...
Straker... a parlare di "onde"elettromagnetiche e di radiazioni si fa fatica e si rischia di passare per matti,io già rischiai parlando di UFO 30 e più anni fa,poi il tempo mi ha dato ragione,ora sto rischiando di nuovo...ma il tempo mi darà ancora una volta ragione...anche per quanto riguarda le scie chimiche...i miei nipoti avranno conferma...
ah!fossi ancora insegnante!...
ti auguro una buona giornata..."domenicale"...riposati,distraiti,rilassati...
Partecipa,ma con distacco emotivo agli eventi...è l'unica difesa... non è cinismo,come qualcuno potrebbe insinuare...è saggezza!
a presto
stammi bene...non è solo un modo di dire...è un mio desiderio,un augurio fatto col cuore.
ciao
ange lotta
Per Foster...
RispondiEliminaRicevuto! Ti ho inviato i miei contatti. Grazie infinite!
Per Angela...
hai perfettamente ragione. Bisogna vivere con distacco questi eventi. E' l'unica via per non cadere nella loro trappola. anche se è domenica, però, visto che oggi sciano che è un piacere 8si fa per dire), ho inviato un altro FAX al NOE di Genova... così, tanto per non perdere il viszio. ;-)
Il testo:
Buongiorno
Segnaliamo un attacco chimico senza precedenti su Sanremo. Decine di aerei a bassa quota (sotto gli stratocumuli, quindi a non più di 2000 metri) disegnano una tela di scie chimiche paurosa. Rinnovo la richiesta, reiterata da due anni, tramite emails, fax, telefonate, di intervento da parte del Nucleo Operativo Ecologico. Confermo che si tratta di velivoli militari, debitamente fotografati e che vi farò visionare quando ci vedremo la prossima settimana, insieme all'amico [...], che già si è messo in contatto con voi.
Qui ci ammazzano!
Cordialmente
Testo firmato, ovviamente
Abbiamo quindi fatto la stessa cosa con il modulo on-line della Polizia di stato e mandato comunicazione al direttore di Sanremo News.
E' domenica, ma si lavora. ;-)
....se non fossimo vittime di un piano ben progettato da decenni,ma potrei dire da secoli... per il nostro annientamento....
RispondiEliminaPiano che diventa sempre più "raffinato"....occulto...ma che può essere sventato con l'aiuto della rete...finchè dura...
occorre anche che qualcuno un bel giorno
si metta ad "urlare" come stanno le cose a costo della sua vita...
ANGELOTTA
Noi cominciamo il 13 ottobre davanti alla banca d'italia con una manifestazione autorizzata dalla questura a Roma.
Organizzata da SIGNORAGGIO NETWORK.
Cominceremo a metterci le facce per divulgare la truffa del secolo di cui nessuno si accorge o quasi e crede di non sentirne il peso.
Ieri erano all'opera appena sopra le nuvole nella zona del Trevigiano.
RispondiEliminaAppena il cielo si apriva si notavano decine di scie in atto e la classica pappa in cielo che non era nuvolosità comune.
L'altezza a cui mi trovavo era di circa 500 metri s.l. e confermo la quota dei velivoli intorno ai tremila metri, appena sopra la nuvolosità estesa.
Si nascondo sopra le perturbazioni e ne fanno di tutti i colori
Diamoci da fare! Rompiamo quest'ingranaggio infernale. Usiamo tutti i mezzi leciti per disturbare la loro sicumera arroganza.
RispondiEliminaSTRAKER
RispondiEliminaNoi abbiamo capito una cosa fondamentale.
Internet non raggiunge la gente come vorremmo, non stimola lagente incredula e scettica e ignorante che incontriamo per la strada.
Inoltre nel nostro paese chi usa internet per documentarsi è una schiera esigua di persone.
MA VI SIETE ACCORTI DI quanta gente lobotomizzata ci circonda??
Che non si è mai chiesta il perchè di nulla??
Anche per quello che riguarda le scie chimiche si puo' pensare di volantinare di mettere nella buca delle lettere, di parlare per le strade, cosi' come cominceremo a fare per il Signoraggio. I due temi marciano indubbiamente a braccetto, insieme ad altre questioni che ben conosciamo....
O adesso o mai più
Giusto quel che scrivi. Stiamo infatti cercando di fare informazione anche fuori da Internet. Non è facile, ma ci proviamo. Purtroppo la gente è stata già riprogrammata ed è un'impresa improba "riprogrammarli". Un reset sarebbe l'ideale. Basterebbe spegnere loro la TV per un mese.
RispondiEliminaPiù che spegnerli la televisione per un mese, bisognerebbe riaccendere loro il cervello. Per sempre, però!
RispondiEliminaIl brutto, ma anche il bello, è che la gente oramai s'è assuefatta a questa situazione: un pò come gli antichi romani, che usavano gli spettacoli dei gladiatori come valvola di sfogo per il popolo. Ecco, adesso ci troviamo nella stessa identica situazione, con la televisione che fa le veci dei giochi violenti nell'Antica Roma. Purtroppo la disinformazione ha sempre viaggiato di pari passo con l'informazione: siamo quindi sicuri che, se spegnessimo la tv a più persone possibili, questi ultimi alla fine ci ringrazino?
Sarebbe una forzatura delle peggiori, come quella americana del voler portare la Democrazia agli irakeni attraverso la guerra :S !
Alla prossima
Ad imperitura memoria, la storia ci insegna che anche l'Impero Romano si dissolse come neve al sole. E' solo quuestione di tempo e toccherà anche a questa in-civiltà.
RispondiEliminaStraker e Foster ho preso questo articolo se non vi dispiace, e l'ho integrato nel mio ok :)
RispondiEliminaPerfetto!
RispondiEliminaCiao!
Per chi volesse proteggersi: www.soluzionielettrosmog.com ciao
RispondiElimina