lunedì, giugno 28, 2010

Non è possibile! - La guerra del clima (History Channel)

Il documentario di History channel, "Non è possibile! La guerra del clima", illustra il tema delle armi meteorologiche (H.A.A.R.P., scie chimiche, ordigni ad energia diretta) per il controllo delle nazioni, nell'ambito di criminali piani di tipo strategico. La produzione si basa su autorevoli fonti scientifiche e su documenti declassificati: lo scienziato Nick Begich, i ricercatori indipendenti Jerry Smith e William Thomas, l'ex esponente del Ministero della difesa britannico, Nick Pope, il giornalista dell'aviazione militare, Mark Farmer, spiegano come e con quali obiettivi i militari influiscono sui fenomeni geo-fisici, causando siccità, alluvioni e terremoti.




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Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì, giugno 15, 2010

E' confermato: il Tupolev 154 del governo polacco ha subìto un attentato

Titolo originale: EKSPERCI OD NAWIGACJI SATELITARNEJ: TO BYŁ ZAMACH

Gli esperti della navigazione satellitare dichiarano: "E' stato un’attentato".


Traduzione dal polacco rivista da Giuditta

L’informazione, che il
Tu-154 praticamente fino all’ultimo momento si accingesse ad atterrare con l’autopilota in funzione conferma al 100 per 100 la tesi, che l’equipaggio é stato tratto in inganno con l’uso di cosi detto meaconing – sostengono Marek Strassenburg Kleciak, perito nel campo dei sistemi della navigazione tridimensionale e Hans Dodel, esperto dei sistemi della navigazione e della guerra elettronica, l’autore del libro "Satellitennavigation".

Dalla relazione della Commissione Inter-statale Aeronautica si deduce (lo notò la TVN 24), che l’aereo del presidente si accingeva ad atterrare con l'autopilota in funzione, che controllava l’altezza, la spinta, come pure la direzione dell’aereo governativo. L’autopilota smise di lavorare 5,4 secondi prima dell’impatto con il primo ostacolo. E' un’informazione assai importante. L’autopilota è un'apparecchiatura che serve a pilotare automaticamente l’aereo. A questo scopo questo apparecchio raccoglie le informazioni dal GPS e dalle altre indicazioni dei sistemi di bordo. Aggiungiamo, che lo si spegne con un solo gesto della mano, cioè in un secondo si può – se necessario – passare al pilotaggio manuale. L’ultima tappa prima dell'atterraggio con l’autopilota acceso include il passaggio sui waypoint, cioè i punti verso cui un aereo fa rotta: 10 km prima dell’inizio della pista (altezza/m: 8km/400m, 6km/300m, 4km/200m, 2km/100m – questa ultima tappa è il cosi detto punto di decisione e l’altezza di decisione: se il pilota non vede a questo punto la pista, allora non deve assolutamente atterrare e deve dirigersi verso un altro aeroporto. Invece l’equipaggio dell’aereo polacco (in condizioni atmosferiche molto difficili) spense l’autopilota soltanto 5 secondi prima della catastrofe, nonostante – come già abbiamo segnalato – lo si possa fare nel giro di un secondo.

Il giornale Fakt, rifacendosi ad un controllore russo, che sentiva i colloqui nello cokpit, ha scritto qualche giorno fa, che qualche secondo prima della tragedia i piloti – fino ad allora tranquilli – si misero a gridare "Dammi il secondo.. nella seconda!" (!?). Doveva essere semplicemente il momento in cui l’equipaggio si rese conto (ndt.della situazione reale), cioè che si trova nel posto errato ed anche ad un'altezza errata – probabilmente in quel momento sorvolarono l’antenna NDB, che si trovava in quel punto.

Perché i piloti stavano per atterrare con l’autopilota in funzione e soltanto a pochi metri da terra si resero conto, che l’aereo fosse talmente basso? La spiegazione è una sola: l’autopilota si basava su delle informazioni satellitari errate.

E' ovvio, che il 10 di aprile vicino a Smoleńsk la ricezione dei segnali GPS era stata manomessa, il ché portò alla posizione errata dell’aereo nella posizione orizzontale. Il metodo più semplice per eseguire un tale attacco è il così detto meaconing, che consiste nel registrare il segnale del satellite e ritrasmetterlo (con un leggero spostamento nello spazio e nel tempo) sulla stessa frequenza d’onda, allo scopo di ingannare l’equipaggio dell’aereo.

Nel caso del Tu-154, che si accingeva appunto ad atterrare, sarebbe stato sufficiente anche una minima falsificazione del segnale, per causare la tragedia. Il meaconing si può pianificare con una precisione di 0,3m, mentre il segnale corretto può essere disturbato anche ad una distanza di una decina di chilometri rispetto all’aereo. Nello stesso modo si può anche disturbare l’altimetro radioelettrico. Se si aggiunge anche la falsa altezza della pressione (I Russi non finora detto quale pressione hanno fornito al comandante del Tupolev), allora l’equipaggio dell’aereo era – anche se ci fosse stata una visibilità molto migliore di quella, che quel giorno c'era a Smoleńsk – senza alcun dato reale per l'atterraggio.

Il terreno, molto particolare, prima dell’aeroporto Smoleńsk –Sewiernyj – una vallata molto ampia – costituiva un’ulteriore garanzia di successo dell’attacco.

Le indicazioni dell’altezza del GPS non erano esatte, ma dopo tutto sufficienti per mettere in funzione il TCAS (EGPWS) (il sistema che informa i piloti della distanza dell’aereo dal suolo). Il sistema si accende, quando l’aereo scende a più di 666 metri [ndt. strana e inquietante cifra ha inserito il giornalista che ha scritto questo pezzo] dalla superficie, così i piloti giustamente ignorarono l’allarme del TCAS (giacché la sua funzione è idi allarme dell'avvicinamento della terra, e il sistema funziona così ogni qualvolta l'aereo atterra) essi continuarono aspettando di vedere da un momento all'altro la pista. Il problema é che il TCAS si basa anche sulle informazioni circa la posizione dell’aereo, provenienti dalla ricetrasmittente GPS e l’altezza dall’altimetro radioelettrico: dunque il Tu-154 si trovò molto in fretta a 5 m da terra. I piloti non erano in grado neanche di cercare a vista la pista… Ripetiamo ancora una volta: giacché aereo volava con l’autopilota funzionante, dimostra che i piloti credevano di trovarsi molto più in alto e in un’altra posizione, rispetto ala posizione reale.

Per gli scettici: dal tempo degli attentati terroristici a New York contro il World Trade Center, in quasi tutti i paesi del mondo si ricorre al meaconing per la difesa degli obiettivi di particolare importanza, come ad esempio le centrali elettronucleari.

Si può provare l’attacco contro i sistemi di navigazione in base all’analisi delle scatole nere. Purtroppo, i registratori del volo sono di tipo magnetico e la rimozione delle tracce del meaconing – in particolare per i tecnici, che conoscono perfettamente la costruzione del Tu-154 e dei suoi sistemi – non è per niente un compito difficile. E' sufficiente, che nessuno li ostacoli..


Informazioni in-attivissime

domenica, giugno 13, 2010

Chemtrails T-SHIRT fai da te


La demo di una t-shirt realizzata con il cliché allegato in questo postCome promesso, allego un cliché, [ qui e qui un design di più recente realizzazione ] disponibile in vari formati utili ad essere stampati e vi segnalo un sito Web dal quale potrete realizzare la vostra personalissima T-Shirt (ma anche felpe, puzzle, cuscini, cappelli, borse, mousepad, grembiuli, boxer, tanga, cannottiere, camicie, top femminili etc.). Penso che con questo semplice sistema di autoproduzione si possa risolvere facilmente il problema dell'intermediario ed ognuno di voi potrà scegliere, con costi non eccessivi, il prodotto migliore da usare per diffondere, attraverso immagini, l'informazione fuori dal web.

Qui il kit per le T-Shirts "fai da te". Il file zip comprende anche la versione in italiano.






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mercoledì, giugno 09, 2010

Truffati dall'H1N1

La Verità è come la Natura, non ha fretta.

Peccato che, nella conferenza di R.E. dell'11 dicembre 2009, l'imbecille di turno del C.I.C.A.P. (nascosto in sala) ha postato sul suo blog-merd una filippica-minaccia-esecrazione contro il sottoscritto, sollecitando "provvedimenti disciplinari verso il complottista" (io), per aver affermato pubblicamente che la storia dell' H1N1 era tutta una montatura finalizzata alla truffa pro-multifarmaco e, di conseguenza, invitato i cittadini a non vaccinarsi, così come aveva candidamente confessato il ministro Fazio. Ora salta fuori il libro-paga di alcuni medici, col silenzio-assenso dell'OMS: non viene il dubbio che anche il CICAP sia nelle stesse pagine?

Meditate, gente, meditate.

Giorgio Pattera


Truffati dall'H1N1

8 giugno 2010 - 12:39 - La pandemia che aveva allarmato mezzo mondo si è rivelata una grande truffa ai danni della collettività. E' quanto sostiene uno studio del British medical Journal. Tre esperti dell'Oms sul libro paga delle compagnie farmaceutiche. Geniale, no?


di Michel Paganini

Dopo l'allarme, il silenzio. Il pericolo H1N1 e la campagna di vaccinazione a tappeto per tutta la popolazione a rischio il fenomeno si sono sgonfiati, lasciando molte ombre e poche certezze. Un recentissimo studio del British Medical Journal ha messo a nudo la poca trasparenza con cui l'OMS, agenzia delle Nazioni Unite che dovrebbe garantire la nostra salute, ha gestito la pandemia. Secondo la rivista medica l'Organizzazione mondiale della Sanità avrebbe occultato di proposito un elemento chiave nell'intera vicenda: il legame finanziario tra alcuni dei suoi esperti e le case farmaceutiche Roche e Glaxo, fabbricanti del Tamiflu e del Relenza, i farmaci antivirali contro l'H1N1.

All'epoca dell'allarme H1N1 era scattata l'allarme e l'Oms aveva indotto i governi di mezzo mondo ad approvvigionarsi di scorte di vaccini . ma poi si coprì che tre degli esperti che hanno partecipato alla elaborazione delle linee guide dell'Oms avevano ricevuto compensi dalle grandi multinazionali del farmaco come Roche e Glaxo, società che hanno fatto 7 miliardi di profitti con la vendita i questi vaccini. Durante l'emergenza pandemica dell'anno scorso erano state state distribuite oltre 179 milioni di dosi di vaccini contro l'influenza pandemica e 38 milioni di persone erano state immunizzate, si può leggere in un rapporto dell'Ema (European medecines agency). Ma all'epoca dell'emergenza tutti i governi europei temevno di non aver sorte a sufficienza per vaccinare l'intera popolazione rischio. Ora si scopre che solo il 20 per cento dei prodotti acquistati dai Paesi dell'Ue è stato effettivamente utilizzato.

Già in passato aveva suscitato perplessità e indignazione il "j'accuse" del ministro della Sanità polacco, Ewa Kopacz quando in parlamento aveva denunciato pubblicamente la "truffa" ai danni dei cittadini da parte delle case farmaceutiche che producono i vaccini. Il ministro aveva messo il dito nella piaga con una domanda incalzante: "Qual è il dovere di un ministero della Sanità? Concludere accordi che facciano l'interesse dei cittadini oppure siglare accordi che facciano l'interesse delle case farmaceutiche?".


Fonte: Libero.it



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Niscemi sotto la spada di Damocle del MUOS

di Antonio Mazzeo

Tenta di superare il lungo empasse il movimento di cittadini e associazioni che si battono contro l'installazione a Niscemi (Caltanissetta) del terminale terrestre del sistema di telecomunicazioni satellitari MUOS delle forze armate USA. Sabato 12 giugno, alle ore 18, il Comitato NO MUOS di Niscemi, in collaborazione con la Campagna per la smilitarizzazione di Sigonella, ha indetto il convegno regionale dal titolo "Il MUOS e le onde elettromagnetiche: convivenza pacifica o conflitto" a cui sono state invitate le forze politiche, sociali e le istituzioni impegnate contro quello che è stato definito a ragione "l'EcoMuostro di Niscemi". All'evento che vede il patrocinio del Comune di Niscemi, interverranno, tra gli altri, l'avvocato Giovanni Di Martino (sindaco di Niscemi), il dottor Massimo Corraddu (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ed esperto sugli effetti nocivi delle onde elettromagnetiche), il professore Rosario Mascara (Comitato delle Associazioni Ambientaliste).

Il terminale di Niscemi sarà una delle quattro infrastrutture militari che assicureranno il funzionamento dell'ultima generazione della rete satellitare che collegherà tra loro i Centri di comando e controllo delle forze armate USA, i centri logistici e gli oltre 18.000 terminali militari radio esistenti, i gruppi operativi in combattimento, i missili Cruise e i velivoli senza pilota Global Hawk, buona parte dei quali destinati alla vicina base di Sigonella. Il sistema MUOS consentirà di propagare universalmente gli ordini di guerra, convenzionale e/o chimica, batteriologica e nucleare. Uno strumento di altissimo valore strategico, dunque, che si caratterizza per il suo violentissimo impatto ambientale. Sotto accusa ci sono infatti le pericolosissime onde elettromagnetiche che saranno emesse dalle tre grandi antenne circolari e dalle due torri radio del sistema satellitare che sorgerà all'interno della Riserva naturale "Sughereta di Niscemi", Sito di Importanza Comunitaria (SIC). Un progetto dissennato fortemente osteggiato dai cittadini e dagli amministratori di tre province (Caltanissetta, Ragusa e Catania) e di decine di comuni del sud-est della Sicilia.

I tecnici chiamati dal Comune di Niscemi ad analizzare lo studio per la valutazione d'incidenza ambientale presentata nel 2008 dalla Marina militare statunitense in vista dell'installazione del MUOS hanno evidenziato un impressionante numero di lacune ed omissioni del progetto, rilevando la scarsissima attenzione prestata dai militari statunitensi allo straordinario patrimonio ospitato in una delle più importanti riserve ecologiche siciliane. Per tutto questo, qualche mese fa l'amministrazione comunale ha disposto l'annullamento in autotutela dell'autorizzazione ambientale rilasciata nel settembre 2008 per la costruzione del potente impianto a microonde e, congiuntamente ad altri enti locali, ha richiesto alla Regione Siciliana di porre il veto al MUOS in tutte le sedi istituzionali, nazionali ed internazionali. La risposta del presidente Raffaele Lombardo non si è fatta attendere. Dopo aver inviato a destra e manca comunicati di fuoco contro il programma satellitare, Lombardo si è fatto convincere dal ministro La Russa e dai generali del Pentagono sull'assoluta innocuità degli impianti MUOS. Successivamente ha avviato il pressing su sindaci e presidenti provinciali invocandone la conversione e il sostegno al megaprogetto militare a cui il Pentagono ha destinato 43 milioni di dollari (13 per la predisposizione dell'area riservata alla stazione terrestre e 30 per gli shelter e le attrezzature tecnologiche del sistema satellitare). Il governatore della Sicilia ha pure offerto contropartite e compensazioni per rendere più "digeribili" le microonde del MUOS: la possibile rimozione a medio termine delle 41 antenne già esistenti nella base dell'US Navy di Niscemi, utilizzate per le telecomunicazioni con i sottomarini nucleari; interventi finanziari per «valorizzare il richiamo del patrimonio naturalistico locale»; l'attivazione all'interno dell'ospedale Basarocco di Niscemi di un "centro di monitoraggio permanente" sui rischi alla salute delle emissioni elettromagnetiche. Sino ad oggi la monetizzazione del rischio ambientale e militare è stata fermamente respinta dalle amministrazioni e dai cittadini. Ma le lobby pro-MUOS non demordono e promettono dure offensive contro i recalcitranti oppositori.

Un grande aiuto all'implementazione del programma militare potrebbe arrivare dal Decreto di riperimetrazione della Riserva "Sughereta", approvato il 30 dicembre 2009 dall'Assessorato regionale Territorio ed Ambiente, che ha ridotto sia la superficie della riserva, che l'estensione delle aree classificate "zona A", quelle cioè dove è vietato realizzare nuove costruzioni ed esercitare qualsiasi attività comportante trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio e la realizzazione di elettrodotti, acquedotti, linee telefoniche ed impianti tecnologici a rete, ecc.. Con la nuova classificazione il territorio protetto è stato profondamente e pericolosamente frammentato.

Contro il decreto che vede la firma del Dirigente generale del Dipartimento Regionale Territorio ed Ambiente, Rossana Interlandi (avvocata di origini niscemesi), è stato presentato ricorso al TAR dal Comune di Niscemi, che si è visto stravolgere la regolamentazione di 32 particelle di terreno, tutte censite come bosco comunale. Nello specifico, 24 particelle, precedentemente ricadenti nella "zona A", adesso si trovano completamente fuori dal perimetro della riserva, mentre altre 8 particelle, per una superficie complessiva di 28 ettari, sono state declassate dalla "zona A" alla "zona B" di pre-riserva. Va tuttavia rilevato che la riperimetrazione dell'area protetta era stata richiesta dallo stesso Comune, fattosi portatore delle istanze di alcuni proprietari di terreni all'interno della riserva, i quali lamentavano «un'eccessiva penalizzazione dei vincoli che impediscono l'incremento delle colture». Una scelta fortemente censurata da molti "No MUOS", sia perché sul tema non risultano essere stati mai informati e/o consultati tecnici ed esperti in gestione ambientale né le organizzazioni ambientaliste locali e regionali; sia per l'inopportunità dei tempi prescelti per promuovere l'iter per ridisegnare il perimetro della riserva, data la spada di Damocle rappresentata dai paventati lavori di realizzazione delle infrastrutture MUOS.

Al convegno regionale del 12 giugno, la Campagna per la smilitarizzazione di Sigonella presenterà le conclusioni di uno studio sulle possibili connessioni tra il programma MUOS e le cosiddette "guerre climatiche ed ambientali". «Crediamo che sino ad oggi non sia stata data la giusta attenzione alle analogie esistenti tra il M.U.O.S. e il cosiddetto "HAARP - High Frequency Active Auroral Research Program", il supersegreto Programma di Ricerca Attiva Aurorale con Alta Frequenza che dal 1994 l'US Air Force e la U.S. Navy portano avanti dalla base di Gakona (Alaska), 200 km a nord-est del Golfo del Principe Guglielmo», affermano i rappresentanti della Campagna. «In questa grande infrastruttura sono state installate centinaia di antenne che trasmettono in "banda bassa" (da 2,8 a 7 MegaHerz) e "banda alta" (da 7 fino 10 MegaHerz), cioè lo stesso range delle frequenze del M.U.O.S. Stando al Pentagono, lo scopo di questa installazione sarebbe quello di studiare la ionosfera per migliorare le telecomunicazioni, ma sono numerosi gli scienziati che denunciano che con il programma H.A.A.R.P., gli Stati Uniti, al di fuori di ogni controllo internazionale, stanno creando nuove armi geofisiche integrali che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza».

Oltre ad interferire sulle comunicazioni radio, televisive e radar, le antenne H.A.A.R.P. possono influenzare i circuiti elettrodinamici delle aurore, consistenti in una corrente naturale di elettricità che varia da 100 mila ad 1 milione di megawatt. In questo modo è possibile utilizzare il vento solare per danneggiare i satelliti e le apparecchiature installate sui sistemi missilistici nemici. Secondo il fisico indipendente Corrado Penna, da anni impegnato nel denunciare il controverso fenomeno delle scie chimiche, «è forte il sospetto che il sistema di antenne del MUOS possa servire anche per fini non dichiarati di modificazione ambientale in sinergia con il sistema HAARP dislocato in Alaska. La modificazione ambientale realizzata attraverso l'uso di forti campi elettromagnetici e scie chimiche è responsabile di alcuni disastri recenti. Sappiamo con certezza che queste tecnologie possono servire a causare terremoti o altri disastri naturali (siccità, uragani, inondazioni, ecc.), sia indirizzando le emissioni sul nucleo della terra (influendo così sul magnetismo terrestre), sia indirizzandole sulla ionosfera».


Fonte: nuovasocieta.it



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sabato, giugno 05, 2010

Bilderberg 2010: in agenda governo globale per un sistema economico mondiale centralizzato, attacco all'Iran e crollo dell'euro

Adesso che l'ordine del giorno per un governo globale e per un sistema economico mondiale centralizzato è venuto alla luce, l’elemento più importante che è emerso dall’annuale conferenza del gruppo Bilderberg è quello di governare e controllare i candidati politici. Le parti del leone nell’agenda del Bilderberg 2010 sono già state annunciate dai suoi gerarchi alcune settimane fa: un potenziale colpo militare contro l'Iran (vedi l'esercitazione "Brillant ardent", n.d.r.) ed il il crollo futuro dell'euro (con lo sfacelo economico dei P.I.G.S., Portogallo, Italia, Grecia, Spagna, n.d.r.). I componenti della Commissione Trilaterale, che abitualmente frequentano anche la conferenza annuale del Bilderberg, si sono lasciati sfuggire che una guerra contro l'Iran è stata seriamente discussa e che, sfruttando le conseguenze della crisi economica, spingeranno per una regolamentazione finanziaria centralizzata.

Le conseguenze di un attacco militare contro l'Iran potrebbero provocare una scissione tra i corifei del Bilderberg, proprio come era successo prima dell'invasione dell'Iraq, nel corso della riunione del 2002.

Durante il recente incontro della Commissione Trilaterale a Dublino, che discute di routine un elenco quasi identico di argomenti a quelli trattati nei consessi del Bilderberg, il consigliere capo della leadership russa, Mikhail Slobodovsici, si è lasciato sfuggire ad un redattore di “We are change” (sito di informazione, n.d.t.) scambiato per un suo collega: “Stiamo decidendo il futuro del mondo. Abbiamo bisogno di un governo mondiale” e, riferendosi all'Iran, ha dichiarato: “Dobbiamo liberarci di loro”.

Continuano a fingere di essere i salvatori del mondo, offrendo una governance mondiale come risoluzione alla crisi economica, così come è stato riaffermato, in un recente discorso, dal capo del F.M.I. ed esponente del Bilderberg, Dominique Strauss-Kahn, quando ha asserito, dinanzi ad ad un pubblico di mondialisti a Zurigo, che i globalizzatori considerano il tracollo produttivo e finanziario come un'opportunità per proporre “una nuova moneta globale, creata da una banca centrale globale”.

Le nostre fonti vicine al Bilderberg sottolineano la spaccatura che esiste all'interno del circolo globalista. Gli elitaristi giovani ed i nuovi ricchi sono preoccupati che l'economia globale venga affondata troppo velocemente e troppo presto e che le ripercussioni saranno drastiche ed a lungo termine, ritenendo che anche la ricchezza e ed il potere delle élites siano minacciati. Queste divisioni nel contesto della geopolitica sono state affrontate anche recentemente dalla Commissione Trilaterale: il co-fondatore ed "illustre" esponente del Bilderberg, Zbigniew Brzezinski, ha rivelato che un “risveglio politico globale” insieme con “lotte interne tra le élites”, rischiava di far deragliare la transizione verso un governo mondiale.

Il fatto è che i globalisti stanno anche discutendo pubblicamente la data in cui, forse, l'euro crollerà e se farla seguire anche dall'affossamento del dollaro statunitense. Un esponente della Banca d'Inghilterra, David Blanchflowe,r ha recentemente dichiarato a "Bloomberg News" che la zona euro potrebbe spezzarsi, a causa della crisi del debito in Grecia, crisi che minaccia di estendersi ad altri paesi del continente.

Come veterano detective del Bilderberg, Jim Tucker rileva, nel suo ultimo articolo, che il condizionamento dei media è già in atto da settimane per far accettare al pubblico l’agenda del Bilderberg: “Le fonti di notizie controllate dal Bilderberg in Europa e nell'emisfero occidentale stanno influendo sull'opinione pubblica affinché accetti i grandi obiettivi della riunione del 4-7 giugno che si terrà a Sitges, in Spagna, ossia un attacco statunitense contro l'Iran ed un piano di "salvataggio" finanziario della Grecia e di altri paesi dell'Unione europea”. Con l'agenda di governo globale così esposta al pubblico dominio, il ruolo primario del gruppo Bilderberg sarà quello di proporre candidati politici adatti alle future posizioni di alto potere, all'interno delle gerarchie per il nuovo ordine mondiale".


Autore: Paul Joseph Watson (Prison Planet) / fonte originale: wariscrime.com / Fonte: freeskies.over-blog.com
Rielaborazione a cura del Comitato Tanker Enemy



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