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Allora, dato che questo è uno Stato democratico che mette in primo piano la privacy del cittadino (il politico e l'imprenditore), subito viene approvato un decreto che ordina, udite udite, la distruzione delle registrazioni eseguite durante intercettazioni non autorizzate. Intanto... tutti noi, continueremo ad essere spiati. Le nostre conversazioni continueranno ad essere "a tre", con il benestare di quei politici che, invece... non amano (loro NO) essere spiati. Chissà quanti scheletri nell'armadio intendono ancora nasconderci. Eh sì... questo è proprio un paese democratico.
Sottoscrivo in toto.
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