Il sistema -è noto– si basa su mezzi coercitivi, ma soprattutto sulle menzogne. Il miglior strumento per consolidare un iniquo e perverso potere è il controllo delle fonti d’”informazione” e della “cultura”. È noto che la stragrande maggioranza delle gazzette e delle televisioni appartiene a pochissimi editori, sul libro paga di potentati più o meno occulti. Per questo motivo, se si esclude qualche eccezione, scartafacci e reti televisive pubblicano notizie distorte o inventate o interpretate in modo fazioso, pur di condizionare e di plagiare l’opinione pubblica.
Per quanto riguarda la Rete, ripugnanti ed occhiuti figuri, hanno deciso di ricorrere ad uno stratagemma molto efficace, consapevoli del fatto che forse, per ora, non è possibile controllare direttamente migliaia e migliaia di siti. Lo stratagemma par excellence è Wikipedia, un’enciclopedia che, sotto le mentite spoglie dell’iniziativa culturale improntata a valori quali la creatività e la valorizzazione del contributo di ciascun lettore nella stesura dei lemmi, nasconde fini turpi ed inconfessabili. Lo scopo degli ideatori della funesta enciclopedia è quello, grazie alla concezione accattivante ed ai contenuti aggiornati, di persuadere i responsabili di siti soprattutto di controinformazione ad inserire il collegamento a Wikipedia. In questo modo, in un’operazione cavallo di Troia, Wikipedia contraddice e smentisce, almeno in parte, gli argomenti trattati nei portali anticonformisti, qualora il lettore, per approfondire, ne consulti le voci che, infatti, riportano informazioni ortodosse ed ufficiali.
Si legga il lemma su Gesù ed il Cristianesimo. Sembra scritto da Messori o da Socci o da qualche altro baciapile, tanto la ricostruzione è pateticamente allineata, convenzionale, piatta, mendace. Si legga la voce sulle scie chimiche: un’accozzaglia di abnormi falsità e di concetti pseudo-scientifici mal digeriti. I goffi tentativi di coniugare il sapere ufficiale con alcune acquisizioni del sapere di frontiera rende Wiki un ibrido, un mostro come quello descritto da Orazio nell’Ars poetica.
Infatti il problema è il seguente: Wiki vuole dare di sé l’immagine di un testo moderno, libero, dinamico, ma è espressione del più ottuso e bieco modus operandi tipico dell’establishment. Tenere il piede in due staffe non è semplice e poi è più facile apparire liberi che esserlo. Così per compiacere i padroni, zelanti censori provvedono a modificare e ad imbalsamare i lemmi(1), quando un lettore competente ed eretico osa introdurre una sillaba di verità. Qual è allora la differenza tra Wiki e l’Enciclopedia cattolica? Nessuna: ambedue, per quanto attiene al vero desiderio di divulgare, valgono quanto un fico secco.
Ho notato che molti siti di controinformazione hanno tolto il collegamento all’invereconda enciclopedia della Rete. È un’ottima idea! Auspico che altri seguano l’esempio, in primis i portali antisionisti, sì perché Wikipedia è una creatura del…
(1) Tutto sommato, però, che questi domeni cani imbalsamino le voci si addice perfettamente al milieu di Wiki, infestato da putride mummie, larve e zombies.
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