Il 31 agosto 2015 muore, in circostanze poco chiare, il quarantatreenne avvocato penalista di Sanremo Fabrizio Spigarelli. I media forniscono, sin dall'inizio, informazioni volutamente forvianti, indicando come il luogo del decesso la sua abitazione, mentre in realtà il legale di fiducia dei fratelli Marcianò è stato trovato privo di vita nel suo studio, ad Arma di Taggia. Spigarelli, al contrario di quanto asserito nei notiziari televisivi, cartacei e su Internet, viveva da solo in una mansarda a Riva Ligure, mentre sua madre risiedeva (e risiede tuttora con Bibi, il bassotto di Fabrizio) a Sanremo, nella vecchia abitazione ove era nato Fabrizio.
E' indicativo che il luogo ove si sarebbe verificato il malore è subito spostato in una fantomatica abitazione di via Boselli ad Arma di Taggia. In realtà l'avvocato Spigarelli, in via Boselli aveva il suo studio, al quarto piano, inizialmente condiviso con una collega del foro di Imperia. Non è irrilevante. In effetti, se si intende allontanare sospetti su eventuali "incontri pericolosi" nelle ore antecedenti ai fatti, è preferibile omettere che il professionista è deceduto sul luogo di lavoro. In questo modo nessuno è tenuto ad indagare sulle eventuali ultime telefonate o appuntamenti con clienti o altri soggetti, indagini che potrebbero portare a piste diverse dal decesso per cause naturali.
Il sospetto che l'avvocato Spigarelli non sia morto a causa di un attacco cardiaco è legittimo, giacché egli stesso, poche settimane prima, durante uno dei nostri incontri legati ai numerosi procedimenti inquisitori imbastiti dalla magistratura a nostro carico, ci confessò che temeva di essere stato avvelenato, allorquando, qualche mese prima, in pericolo di vita, dovette essere ricoverato d'urgenza presso l'ospedale civico di Imperia per un improvviso blocco renale, dovuto, si diceva, ad una non ben identificata, intossicazione. A quel tempo... bocche cucite per opera delle autorità mediche.
Qualche anno prima Spigarelli, che era noto per essere un avvocato che non aveva paura di inimicarsi personaggi di spicco all'interno delle Procure così come in altri gangli del sistema, era stato incastrato con accuse false e calunniose, arrestato e sospeso dall'albo. Successivamente fu assolto con formula piena e con grande difficoltà riuscì a riabilitarsi al cospetto dell'opinione pubblica, per via dell'onta con cui era stato coperto e che ancora adesso macchia ingiustamente la sua memoria. Fabrizio era una persona affabile, pacifica, disponibile. Lo contraddistinguevano una vivida intelligenza ed una sensibilità umana che difficilmente si può incontrare nell'ambiente della "Giustizia". Amava la musica e suonava in modo eccelso il violino. Insomma, tutto il contrario di quel personaggio impulsivo e facinoroso dipinto dai pennivendoli.
Solo tre giorni dopo la dipartita del penalista, le autorità confermano (non si sa come) il decesso dovuto ad un infarto ed il corpo è cremato. Un'autopsia ufficialmente disposta ma mai condotta, evidentemente. Così la verità è ormai sepolta. Anzi... è finita in cenere.
Fabrizio che, oltre ad essere un amico di vecchia data, era un avvocato con la A maiuscola come non se ne potranno mai trovare, era una persona scomoda e forse la sua decisione di assisterci gli fu fatale. Non sapremo mai come sono andate veramente le cose, ma di una cosa siamo certi: Spigarelli non è deceduto per cause naturali.
Le ultime conversazioni telefoniche con l'avvocato Spigarelli, registrate a fine agosto 2015:
- LINK 1
- LINK 2
E' indicativo che il luogo ove si sarebbe verificato il malore è subito spostato in una fantomatica abitazione di via Boselli ad Arma di Taggia. In realtà l'avvocato Spigarelli, in via Boselli aveva il suo studio, al quarto piano, inizialmente condiviso con una collega del foro di Imperia. Non è irrilevante. In effetti, se si intende allontanare sospetti su eventuali "incontri pericolosi" nelle ore antecedenti ai fatti, è preferibile omettere che il professionista è deceduto sul luogo di lavoro. In questo modo nessuno è tenuto ad indagare sulle eventuali ultime telefonate o appuntamenti con clienti o altri soggetti, indagini che potrebbero portare a piste diverse dal decesso per cause naturali.
Il sospetto che l'avvocato Spigarelli non sia morto a causa di un attacco cardiaco è legittimo, giacché egli stesso, poche settimane prima, durante uno dei nostri incontri legati ai numerosi procedimenti inquisitori imbastiti dalla magistratura a nostro carico, ci confessò che temeva di essere stato avvelenato, allorquando, qualche mese prima, in pericolo di vita, dovette essere ricoverato d'urgenza presso l'ospedale civico di Imperia per un improvviso blocco renale, dovuto, si diceva, ad una non ben identificata, intossicazione. A quel tempo... bocche cucite per opera delle autorità mediche.
Qualche anno prima Spigarelli, che era noto per essere un avvocato che non aveva paura di inimicarsi personaggi di spicco all'interno delle Procure così come in altri gangli del sistema, era stato incastrato con accuse false e calunniose, arrestato e sospeso dall'albo. Successivamente fu assolto con formula piena e con grande difficoltà riuscì a riabilitarsi al cospetto dell'opinione pubblica, per via dell'onta con cui era stato coperto e che ancora adesso macchia ingiustamente la sua memoria. Fabrizio era una persona affabile, pacifica, disponibile. Lo contraddistinguevano una vivida intelligenza ed una sensibilità umana che difficilmente si può incontrare nell'ambiente della "Giustizia". Amava la musica e suonava in modo eccelso il violino. Insomma, tutto il contrario di quel personaggio impulsivo e facinoroso dipinto dai pennivendoli.
Solo tre giorni dopo la dipartita del penalista, le autorità confermano (non si sa come) il decesso dovuto ad un infarto ed il corpo è cremato. Un'autopsia ufficialmente disposta ma mai condotta, evidentemente. Così la verità è ormai sepolta. Anzi... è finita in cenere.
Fabrizio che, oltre ad essere un amico di vecchia data, era un avvocato con la A maiuscola come non se ne potranno mai trovare, era una persona scomoda e forse la sua decisione di assisterci gli fu fatale. Non sapremo mai come sono andate veramente le cose, ma di una cosa siamo certi: Spigarelli non è deceduto per cause naturali.
Le ultime conversazioni telefoniche con l'avvocato Spigarelli, registrate a fine agosto 2015:
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Assassinio del sistema. Non possono esserci dubbi a riguardo. Saranno giudicati anche per questo.
RispondiEliminaSi spera prima che sia troppo tardi.
EliminaChi eseguì l'autopsia dell'avvocato Fabrizio Spigarelli, deceduto, in circostanze misteriose, il 31 agosto 2015? Spigarelli era il legale di fiducia dei fratelli Marcianò. L'autopsia fu eseguita da...
RispondiEliminahttp://www.iene.mediaset.it/puntate/2017/04/09/golia-la-dottoressa-dei-misteri-d%E2%80%99italia_11093.shtml