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lunedì, aprile 12, 2010

Plagio

In questi ultimi mesi, i disinformatori dalle armi viepiù spuntate, non sapendo come contrastare la diffusione della verità sulle scie chimiche, hanno concertato, attraverso i media ufficiali, un'altra campagna diffamatoria nei confronti dei ricercatori indipendenti. I sostenitori del regime non usano strumenti molto raffinati, poiché i loro contorti e fiacchi "ragionamenti" si basano solo sulla seguente accusa: coloro che investigano il fenomeno delle chemtrails sono fanatici e paranoici.

Sono accuse che si ritorcono tranquillamente contro codesti gazzettieri le cui affermazioni apodittiche e stereotipate sono uguali a tutte le latitudini, a dimostrazione che esiste un'unica regia e dell'omologazione "culturale". Sono fanatici giacché solo un fanatico potrebbe dedicare tanto tempo e profondere tanto zelo per tentare di confutare i risultati di ricerche che essi stessi ritengono inconsistenti. Sono simili a mosche che sbattono contro il vetro, cercando invano di uscire da una stanza. Sono senza dubbio dei paranoici: soltanto un vero paranoico, infatti, può aver introiettato un'immagine tanto puerile, falsa e distorta della realtà politica, economica e sociale sì da essere persuaso che le istituzioni non sarebbero capaci di agire contro i cittadini, sebbene dissimulando le proprie scelleratezze dietro parvenze di sollecitudine. Si potrebbero citare esempi a iosa di tale scaltro ed infido modus operandi dei governi più o meno occulti che, per isolare gli oppositori, ricorrono spesso alla diffamazione e soprattutto a dipingere i dissidenti come squilibrati mentali. Nell'Unione sovietica le persone non allineate finivano nei gulag.

Lo stesso Mario Tozzi si è cimentato in questa scomposta e dilettantesca crociata contro la verità: anch’egli, nelle sue zoppicanti e sclerotiche prose, usa esclusivamente “argomentazioni” ad personam, ingiuriando i ricercatori, definendoli come affetti da sindromi ossessive. Le ontose affermazioni di Tozzi sono un vero insulto all’intelligenza anche dei numerosi testimoni di un fenomeno incontrovertibile. Questi testimoni non si lasciano abbindolare dagli “esperti” e dai loro maggiordomi che, accampando una presunta autorevolezza "scientifica" e ripetendo ipnotiche insinuazioni, si rivelano dei deboli e degli inetti, incapaci di interiorizzare il principio di realtà e perciò regrediti in modo irreversibile a fasi freudiane tipiche dell’infanzia.

Non merita molta attenzione la genia dei pennivendoli: occorre, però, di quando in quando, mostrare i pur rudimentali congegni grazie ai quali gli automi farfugliano sesquipedali sciocchezze. Inoltre tra le contorsioni e le calunnie dei loro testi si infiltra una volontà di plagio, di manipolazione mentale che rischia in qualche caso di sortire i suoi letiferi effetti, non foss'altro che per l'espediente della ripetizione; come affermò colui: "Una bugia ripetuta diventa verità". Ci dogliamo di dargli ragione: d'altra parte, anche esulando dall'ambito delle chemtrails, abbiamo attestazioni che, quando giornali e reti televisive replicano le solite menzogne, anche se del tutto inverosimili (si pensi allo pseudo-attentatore che avrebbe tentato di causare una strage su un velivolo della Delta Airlines diretto a Detroit, con l'esplosivo nelle brache), l'opinione pubblica, prima o dopo, abbocca.

I disinformatori usano dunque stratagemmi per l'assoggettamento psicologico, provando in ogni modo ad influire sul pubblico più inesperto e sprovveduto. Altri sistemi si rivelano anche più efficaci, ma lo spirito d'osservazione ed il discernimento riducono ipso facto la propaganda ad un borborigmo.



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CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì, settembre 02, 2009

Anni ruggenti

Absit iniuria verbis

L'ultima puntata di "Mistero" è stata vergognosa (venenum in cauda), suggellata da un servizio sui futuri attacchi nucleari, made in Islam, descritti da "esperti" di terrorismo. Tinte fosche, immagini apocalittiche di funghi, di città distrutte et voilà: la paura è servita. Naturalmente l'inafferrabile (ed inesistente) Osama bin Laden è sempre in agguato: la non molto intelligente Intelligence non è mai riuscita ad acciuffarlo.

Si tratta di disinformazione strisciante: l'ex cantante (con chi lo imbecca), con la sua voce arrochita ma blanda, vuole che si creda alla fandonia di Al Qaeda, quando il 9 11 fu un inside job. Più della metà degli Statunitensi ne è arciconvinto, ma i falsari glissano più o meno goffamente. Il programma segue a ruota le pasquinate di "Superquark" e della "Gaia scienza": il demoniaco Angela, Bario Tozzi ed il ruggente Ruggeri coalizzati per imbrogliare. Credo che Paolo Cattivissimo sia il regista principale della disinformazione, almeno in Italia. Lo stile, si fa per dire, è quello.

Costoro hanno ben svolto i compiti estivi, tutti facili: ridicolizzare qualche imbonitore scelto a caso o usare la grancassa televisiva per diffondere le anestetiche “verità” ufficiali. Vuoi mai che l'aviazione militare e civile spargano sostanze velenose? Sarà vapore acqueo o perché no? qualche essenza profumata. D'altronde, per coprire l'odore nauseante di putrefazione che esala da questi cadaveri del piccolo schermo, un po' di profumo ci vuole.

Non occorrono sterili, noiose e prolisse trasmissioni per apprendere il risaputo. Piuttosto il problema è un altro: l'opinione pubblica si fa infinocchiare dai media di regime. I "giornalisti" sono dei ciarlatani all'ennesima potenza e nessuno o quasi denuncia le loro infinite magagne e menzogne. Quei minus habentes del C.I.C.A.P., se non passano il tempo dietro Maga Magò, si guardano bene dallo smascherare i veri truffatori di stato. Ho capito: dovrebbero smascherare sé stessi, impresa inusuale.

I mistificatori conoscono pochi e fittizi "argomenti": esaurite quelle due nozioncine pseudo-scientifiche tanto faticosamente abborracciate per tentare di negare l'evidenza, si esibiscono in pagliacciate che vorrebbero essere divertenti, ma sono solo patetiche. Poi Sinone Angioni, il divino fanciullo del C.I.C.A.P., il volto presentabile della setta scientista, si lamenta che noi distorciamo i cognomi, quando sono i cicappini a distorcere dati e verità. Semplicemente adattiamo i vocaboli alla sostanza: così se Simone diventa Sinone, si restituisce al linguaggio la sua funzione di aderire alle cose.

Gli impostori hanno scritto un paio di articoli semiseri sulle rarissime scie di condensazione, per poi impantanarsi nella diffamazione, nella calunnia e nel dileggio più bieco e volgare. Visto che non riescono, stitici come sono, ad esprimere un concetto che sia uno, cominciano a deviare il discorso sugli alieni. Intanto, molto meglio gli alieni di questi alienati, utili idioti, con i loro pseudo-argomenti molto fittizi e molto stupidi. La stupidità è fittizia per definizione.

Il non plus ultra dell'idiozia e dell'incoerenza è raggiunto dal biscottino inzuppato nella melassa New Age, l'illustre Andrea Doria. Tra il giulebbe dei suoi lenocini e la sgangherata sintassi, lo strimpellatore sostiene che le scie chimiche sono scie di condensazione, usate per difendere la Terra dalle tempeste solari e dai raggi co(s)mici. Mai letta un'assurdità simile, ma i bugiardi della Rete, ora zuccherosi amici del frollino romagnolo, fingono di non notare l'agghiacciante contraddizione (o non se non sono accorti, mai sopravvalutare l'"intelligenza" di questi beoti) e leccano, in modo disgustoso, ogni parte epidermica scoperta, meglio se bombata.

Parti convesse in bella mostra dappertutto: sul... fecero linguetta.


Fonte: Zret Blog



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domenica, agosto 23, 2009

"Superquark" ed il controllo mentale: quali strategie adotta la televisione satanista per manipolare le coscienze

Absit iniuria verbis.


Nulla è più facile che nascondere l'evidenza.


Il 20 agosto scorso è andata in onda una puntata dell'ignobile trasmissione condotta da Pirlangela, "Superquark". All'interno del programma è stato inserito un siparietto sulle scelleratezze del sistema e si è pure accennato alle scie chimiche, cercando di spacciarle per “leggenda metropolitana” (sic).

Il nostro amico System failure, a proposito di questa immonda farsa, ha scritto: "Il documentario "invertito" ha esibito foto e video di chemtrails, mentre la voce fuori campo ad un certo punto, dopo aver collocato sullo stesso livello morale, cartomanti ed operazioni militari clandestine, si è posta una domanda, con il solito timbro suadente e familiare, su come fosse possibile che ancora "tanti di noi" possano credere in "queste" cose. Poi è stata data la parola a pollidoro con tanto di inquadratura da premio oscar, ed a paolo cattivissimo con un'espressione molto indagatrice..."



Questi agenti dell'inganno insistono nella disinformazione più bieca, nella propaganda più volgare pur di convincere i dubbiosi e testimoni preoccupati che le chemtrails non esistono. A quali strumenti ricorrono i falsari della parola e delle immagini con il fine di manipolare i telespettatori?

- Usano in primo luogo la strategia della confusione, ossia mescolano ad arte argomenti futili ed insignificanti a temi scabrosi e seri, ad esempio il “mago” truffatore e l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy.

- Ricorrono al principio di "autorità" non autorevole, intervistando illustri ed accreditati bugiardi, quasi sempre esponenti o domestici del famigerato C.I.C.A.P. A causa della loro notorietà, di un carisma mal acquisito ma solido, come per miracolo, le colossali menzogne di questi spudorati ciarlatani diventano verità rivelate.

- Adottano l'insinuazione: ancora più della negazione plateale, la suggestione sortisce i suoi effetti. Coloro che investigano i complotti orditi dagli stati sono dei creduloni, dei visionari, dei paranoici. Si noti l’accorta climax che si snoda dal paternalismo ("poverini, sono un po' ingenui"), sino alla pseudo-diagnosi di paranoia.

- Eludono i fatti, i dati e le osservazioni, per trasporre i contenuti informativi sul piano della "fede": "credere" o "non credere" agli U.F.O. Questa tattica è stata adoperata, però, anche da Mazzucco… un motivo di riflessione.

- Ignorano i fatti, i dati, le osservazioni per trasferire il discorso sul piano personale: si scivola così in un'"analisi" pseudo-sociologica alla Umberto Eco, tutta focalizzata sui ricercatori descritti come persone non competenti e strambe. Quali sarebbero le competenze di Paolo Cattivissimo, esperto nel macinare le cose, e di Massimo Pollidoro, indecente docente di Psicologia dell'insolito (sic)?

- Si basano sulla tautologia scientista: la "scienza" dimostra che le scie che deturpano il cielo sono solo scie di condensazione, perché lo sostengono gli "scienziati". Gli "scienziati" lo affermano, poiché sono depositari delle verità “scientifiche”.

- Impiegano strategie sensoriali ad hoc: accostamenti tra immagini di scie chimiche e volti ambigui, tra sequenze di particolare impatto e voci carezzevoli.

- Si fondano sulla tattica del "cavallo di Troia": dapprincipio sono prodotti e trasmessi programmi innocui con documentari sugli animali, sugli ambienti naturali, poi, in modo graduale, si introducono brevi e capziosi accenni agli organismi geneticamente modificati, alla predazione degli organi, alle nanotecnologie etc. Infine si dedicano servizi alle "leggende urbane", cercando di sottolineare il contrasto tra la "scienza" dei vari "esperti" e l’ignoranza del cittadino medio: ecco allora le cannonate di Cannella, i lanci di Lanciano, le manierate maniere di Mainardi... Tra l'altro il bersaglio di "Superquark" e di formats simili è costituito dagli adolescenti e dai giovani, i più vulnerabili, in quanto fiduciosi nel mezzo televisivo ed animati da sincera curiosità verso argomenti scientifici o presentati come tali.

- Adoperano metodi della programmazione neuro-linguistica.

- Si avvalgono del linguaggio orientato: uso soggettivo, surrettizio e sofistico di termini per mettere in cattiva luce i ricercatori indipendenti.



Ci troviamo al cospetto di una propaganda alla Goebbels, imperniata sulla ripetizione ossessiva di pseudo-concetti, sull'uso emotivo delle immagini e della gestualità, sulla penetrazione nel subconscio del messaggio distorto attraverso la sua collocazione nella parte finale del servizio, sulla diffamazione ed irrisione degli oppositori, sulla malcelata istigazione ad isolare i dissidenti.

E’ una vera propaganda in stile nazionalsocialista, resa ancora più efficace dall'enorme diffusione del mezzo televisivo e dalla sua credibilità basata sulla confusione-identificazione tra medium (lo strumento tecnologico) e messaggio (i contenuti della disinformazione), secondo l’intuizione di Mc Luhan.

Dobbiamo chiederci come le reti televisive possano contribuire in modo così vergognoso al controllo mentale: ebbene, apertis verbis, asseriamo, circoscrivendo il discorso ai canali nazionali, la R.A.I. è una rete satanista, finanziata ed egemonizzata dai Rotschild. D’altronde, i programmatori e curatori del palinsesto oltre ad adottare tutti i sistemi per filtrare, selezionare, interpolare e contraffare le notizie e le fonti, non esitano ad occultare simboli ambigui, come, ad esempio, la farfalla che richiama l'infame e spaventosa Mondex, l'azienda produttrice del microchip sottocutaneo, il cui nome è la crasi di Money dexter, con allusione al marchio dell'Apocalisse.

Infine si ricordi che la R.A.I. è una protesi del sistema: così Pirlangela è un demoniaco banditore di menzogne, un vegetariano che trangugia compiaciuto il sangue degli animali appena sgozzati.


Articolo correlato: F. Lamendola,
"… e la lor cieca vita è tanto bassa che 'nvidïosi son d'ogni altra sorte", 2009


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