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sabato, marzo 03, 2012

Uomini ed automi

T.A.V.: tirannia, arbitrio, violenza

Pierpaolo Pasolini è stato un intellettuale di grande valore, una delle ultime voci libere: le sue analisi della “cultura” di massa e della “civiltà” industriale, sono a distanza di decenni, di un’attualità corrosiva. Si pensi, a titolo di esempio, alla sua lucida diagnosi a proposito del mezzo televisivo.

Chiosa il narratore e regista in “Scritti corsari”, 9 dicembre 1973: “Se i sottoproletari si sono imborghesiti, i borghesi si sono sottoproletarizzati. La cultura che essi producono, essendo di carattere tecnologico e strettamente pragmatico, impedisce al vecchio ‘uomo’ che è ancora in loro di svilupparsi. Da ciò deriva una specie di rattrappimento delle facoltà intellettuali e morali. La responsabilità della televisione, in tutto questo, è enorme. Non certo in quanto mezzo tecnico, ma in quanto strumento del potere e potere essa stessa. Essa non è soltanto un luogo attraverso cui passano i messaggi, ma è un centro elaboratore di messaggi. È il luogo dove si fa concreta una mentalità che non si saprebbe dove collocare. E’ attraverso lo spirito della televisione che si manifesta in concreto lo spirito del nuovo potere. Non c’è dubbio che la televisione è autoritaria e repressiva come mai nessun mezzo di informazione al mondo. Il giornale fascista e le scritte sui cascinali di slogans mussoliniani fanno ridere: come con dolore l’aratro rispetto ad un trattore. Il fascismo non è stato in grado nemmeno di scalfire l’anima del popolo italiano: il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione, non solo l’ha scalfita, ma l’ha lacerata, violata, bruttata per sempre” .

Pasolini, pur ignorando il pericolo insito nella tecnica in sé, che è comunque un offuscamento della vita, coglie il carattere dispotico e mistificatorio della televisione, adatta a plagiare l’opinione pubblica ed a corromperla. Si evidenzi soprattutto la condizione asimmetrica che si crea tra produttori di messaggi e fruitori: i primi impongono la loro visione del mondo ad un “cittadino” che interloquisce solo nel caso di giochi a premi o di brevi sfoghi contro la classe “politica”.

Tralasciamo, però, tale questione su cui il dibattito è aperto: è indubbio che il medium televisivo è, nel suo significante e nel suo significato pernicioso, né il suo influsso deleterio è scemato, nonostante l’avvento della Rete di cui la televisione riproduce solo i difetti. Questo basti.

Una celebre disamina di Pasolini circa la repressione perpetrata dalle forze dell’ordine durante le rivolte studentesche del 68-69, risulta oggi obsoleta, se non sfocata. Sorvoliamo su certe categorie e termini che risentono di una lettura post-marxista della società: concentriamo l’attenzione su alcune asserzioni a proposito dell’appartenenza di manifestanti e di esponenti delle forze dell’ordine alla stessa classe media o proletaria. Gli agenti che manganellavano gli universitari erano figli di operai o piccoli impiegati proprio come i manganellati. Quindi i tafferugli e le violenze opponevano sfruttati contro sfruttati. Ciò era, in parte, vero: Pasolini, però, per via di una sua visione “romantica” dell’uomo, credeva che, dietro le divise, potesse albergare una coscienza. In verità, situazioni transazionali ci spiegano che un uomo, nel momento in cui si identifica con il sistema dispotico, tramite un paziente ed efficace processo di indottrinamento, non è più uomo, ma, verbigrazia, militare. Il militare è l’antitesi netta, irredimibile dell’uomo. Egli è simile ad un automa, ma senza la ferocia gratuita dell’automa.

Così, quando vediamo i birri, armati fino ai denti, che infieriscono, tracotanti ed implacabili, contro cittadini che manifestano o automobilisti che hanno superato di cinque kilometri il limite di velocità o l’adolescente scoperto con uno spinello, siamo al cospetto di una situazione sproporzionata, profondamente sbilanciata: da un lato oppressori facinorosi, dall’altro persone oppresse.

Vero è che molti movimenti di protesta sono infiltrati dai servizi, se non addirittura creati dai poteri forti, ma assistere al cruento spettacolo di agenti che percuotono donne ed uomini pacifici di ogni età, fracassando teste ed ossa, può suscitare solo riprovazione. Se negli ‘60 e ’70 del XX secolo, alcuni agenti di pubblica sicurezza (?) e carabinieri che erano mandati a lanciare lacrimogeni ed a usare gli sfollagente contro i “sessanttottini”, erano ancora aggrappati ad un simulacro di umanità, oggi, tranne qualche eccezione, la polizia forma un esercito di picchiatori professionisti. Addestrati non solo a provocare ed a malmenare, ma soprattutto a sradicare qualsiasi residuo di sentimento e valore (il rattrappimento delle facoltà intellettuali e morali denunciato da Pasolini), possono ferire ed uccidere senza sensi di colpa, piuttosto godendo sino all’orgasmo delle loro scellerate gesta, come i soldati statunitensi che in Iraq compiono il tiro al bersaglio su civili inermi. La guerra è solo un gioco; le manifestazioni un pretesto per flettere i muscoli e la protervia per opera di chi non è cittadino, perché docile schiavo del regime, non è uomo, perché non lo è più e forse non lo è mai stato.

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sabato, dicembre 17, 2011

La scomparsa del denaro contante

Il mortale governo Monti, con la recente manovra economica, tra le altre cose, ha stabilito un limite pari a mille euro per i pagamenti in contante.

Come sempre, l’esecrando sistema ricorre a vari stratagemmi per attuare il suo programma il cui obiettivo finale è l’introduzione di una moneta elettronica con cui asservire e controllare tutti i “cittadini”. Naturalmente la gradualità delle azioni consente di assuefare l’opinione pubblica affinché essa accetti iniziative che se, proposte o imposte ex abrupto, sarrebbero rifiutate. Così, con il pretesto di combattere l’evasione fiscale, attraverso la tracciabilità delle operazioni, è stato ulteriormente abbassato il tetto per l’uso del denaro liquido. Ormai a maneggiare somme piuttosto consistenti di pecunia sonante sono per lo più pensionati, benzinai ed ambulanti.

Oggi per un lestofante è più vantaggioso rapinare un benzinaio che una banca. Dunque attendiamoci, secondo il classico schema triadico (problema – reazione – risoluzione) aggressioni e rapine a danno delle succitate categorie in modo che, amplificati questi episodi di cronaca nera dai media del regime, la gente si convinca che è necessario adottare la moneta digitale per evitare ogni rischio. Dalla carta di credito, anzi, di debito, si passerà al microprocessore sottocutaneo che fungerà da mezzo per l’identificazione, l’archiviazione dei dati personali e da strumento per la compravendita.

Di questo passo, una mattina ci sveglieremo nel Nuovo ordine mondiale, un incubo materializzatosi con il nostro silenzio-assenso.

Articolo correlato: Teramo, benzinaio aggredito e rapinato, 2011

venerdì, gennaio 28, 2011

Perché Sanremo è uno scempio

Sanremo, Riviera dei fiori, 30 dicembre 2010. Incessanti si susseguono le tessiture dei ragni chimici che creano una tela di nuvole artificiali: la luce del sole, che aveva appena fatto capolino nelle prima parte del mattino, viene, passaggio dopo passaggio, filtrata sicché, nell'arco di poche ore, il cielo è trasformato nel solito livido sudario.

Come se non bastasse, nel primo pomeriggio alcuni tecnici cominciano ad installare delle antenne [1] sul lastrico solare del palazzo sito in Via Dante Alighieri 115, nell'ameno quartiere di Baragallo. Sono antenne presumibilmente destinate alla telefonia mobile che si aggiungono a precedenti impianti, sempre montati sul lastrico del caseggiato, i cui alloggi appartengono per lo più all'esimia Signora M. D., beneficiaria dei cospicui introiti provenienti dall'installazione delle antenne. Congratulazioni! La maledetta avidità dell'oro, di virgiliana memoria, ha colpito ancora. L'amministrazione matuziana, noncurante di proteste e denunce di cittadini preoccupati per i campi elettromagnetici, causa di tante malattie, tra cui varie forme di tumori, continua a consentire che mortali antenne spuntino in ogni dove.

Ormai Sanremo è questa: una città devastata e depredata da orde di amministratori rapaci ed incompetenti. Tra cumuli di spazzatura, traffico congestionato, viabilità surreale, strade dissestate, speculazione edilizia, cieli sfregiati e clima londinese, l'immagine di Sanremo nel mondo è in modo patetico consegnata al Casino, con le sue ridicole torrette, a qualche fiore di celluloide ed al bambinesco "Festival della canzone italiana".

E' un'immagine falsa e zuccherosa dietro cui si nascondono problemi e brutture di ogni tipo.

Benvenuti nella Riviera dei tumori!


Questo articolo è dedicato al geologo raccomandato Pier Luigi Torreggiani [ LINK]


[1] I telefoni cellulari sono collegati ai tumori - I media mainstream non sono ancora pronti per uscire allo scoperto e dichiarare apertamente che i telefoni cellulari causano il cancro, ma almeno stanno iniziando a riportare risultati di studi che sembrano suggerire un collegamento fra le due cose. Per esempio, considerate la seguente frase estrapolata da un recente articolo della C.N.N.:

"Alle maggiori esposizioni - usando un telefono cellulare per mezz'ora al giorno e per un periodo di dieci anni - lo studio ha riscontrato un incremento pari al 40% del rischio di glioma al cervello". (vedi Glioblastoma I/IV)

FONTE: ENDOFAMERICANDREAM.COM



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sabato, dicembre 18, 2010

Wikileaks o Wikifakes?

Numerosi dubbi riguardano il recente "evento Wikileaks". Le perplessità non vengono solo dagli stessi governi coinvolti nelle rivelazioni, ma pure da importanti esponenti della comunità internazionale degli hackers nonché da alcuni studiosi di informazione multimediale.

Sulla Rete si legge come Wikileaks possa anche essere stato strumentalizzato (o orchestrato) dagli stessi poteri di cui svelerebbe alcune trame, in modo da ottenere, a causa di questo "problema", una "reazione" tale per cui possano venir inasprite, come "risoluzione", le leggi che regolano, a livello mondiale, la diffusione di informazioni per mezzo di Internet. Più che l'11 settembre della diplomazia, come da alcuni è stato chiamato, potrebbe rivelarsi l'11 settembre della libera divulgazione sul Web.

In più, la pubblicazione di tutto questo materiale riservato (in parte banale, in parte tendenzioso) è destinata ad alimentare forme di guerra psicologica, ad inasprire le relazioni internazionali, creando ancor più ombre, incertezze, sospetti... in definitiva ancora più caos.

Quello del caos è il gioco preferito di chi vuole sempre più incatenare gli 'uomini' a stretti meccanismi ed a norme draconiane, di chi impedisce la nostra libera evoluzione e cooperazione.

Chissà se anche Julian Assange scomparirà come Bin Laden...

Fonte: ilsole24h



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giovedì, novembre 11, 2010

Ipocrisia e potere

E’ incredibile come la parvenza e l’ostentazione della libertà coesistano con la più feroce dittatura.

Quando si pensa al potere, lo si associa alla corruzione ed alla coercizione: questo è corretto. Tuttavia, il potere, nella sua ultima metamorfosi, è riuscito ad accreditare di sé un’immagine di sollecitudine e di paternalismo, attraverso alcuni espedienti. Lo stato ha figliato: ha procreato tutte quelle istituzioni, associazioni e movimenti che sembrano i figli che tentano di rimediare agli errori del padre. Lo stato attuale è mille volte più pericoloso di quello di un tempo, perché è subdolo, insinuante, viscido. Il suo linguaggio è cambiato: oggi è intriso di ipocrisia.

Si ricordino i regimi totalitari tra le due guerre: attraverso i loro gerarchi, essi non esitavano ad inneggiare alla guerra, alla conquista, alla creazione dell’Impero (Reich). La guerra, “sola igiene del mondo” era esaltata, le democrazie (additate alla pubblica condanna come plutocrazie) erano disprezzate, idee come l’uguaglianza sbeffeggiate. La propaganda era una grancassa che magnificava la nazione forte, persino aggressiva, muscolosa, in cui con senso di fervido patriottismo, tutti erano indotti ad identificarsi. Era, mutatis mutandis, lo stato etico di hegeliana memoria ingagliardito e gonfiato dalle ideologie scioviniste, revansciste e talora razziali.

Qual è la situazione odierna? Oggi lo stato quasi ama mostrarsi debosciato ed inefficiente. Perciò delega: delega poteri e competenze ad altre compagini, all’l’Unione europea, all’O.N.U., alla N.A.T.O… E’ solo apparenza: le “democrazie” sono tirannidi sub specie rei publicae. Sono altrettanti mostri partoriti dal mostro globale: quello che viene spesso evocato da papi, presidenti, ministri come Nuovo ordine mondiale è la meta di una distruzione programmata.

Qual è la situazione odierna? Oggi la quintessenza dello stato è l’ipocrisia: le carneficine sono definite missioni di pace. Il governo italiano acquista 131 bombardieri per dilaniare e mutilare civili, elargendo a popoli stritolati la “democrazia”. La schiavitù, a base di controlli, leggi, codici e codicilli, è chiamata “libertà”. Sub lege libertas, la loro, la libertà dei libertini. L’ignoranza, la pseudo-scienza e l’indottrinamento sono spacciati per “cultura”. Il C.I.C.A.P. è diventato un’istituzione culturale: la protervia e l’incompetenza ex cathedra. Le tradizioni e le lingue nazionali sono depauperate ed annichilite, ma “protette” da marchi. Persino le centrali nucleari e gli inceneritori sono gabellati, con infinita sfacciataggine, come risoluzioni per difendere l’ambiente e per ridurre il cosiddetto riscaldamento globale.

Ecco un’altra differenza: il vituperato Benito Mussolini promosse ed attuò la campagna per la bonifica delle Paludi Pontine. La civiltà (civis, civitas) era sentita come antitesi della natura che doveva essere in alcuni casi ancora soggiogata. Mussolini, pur con tutte le sue responsabilità, non si sarebbe mai sognato di avvelenare scientemente gli Italiani e di contaminare il paese con un’operazione come quella culminata nelle “scie chimiche”. Gli impulsi al dominio ed alla distruzione erano rivolti all’esterno contro il nemico, non contro i propri concittadini. Oggi lo stato, una specie di malattia autoimmune, che proclama il suo sconfinato amore per la natura, (è stato istituito pure un Ministero dell’ambiente) è lo stesso che la devasta con le irrorazioni clandestine, le discariche, le centrali atomiche, i poligoni militari….

Oggi lo stato, che mostra la sua infinita sollecitudine per i cittadini, è il medesimo che li intossica con i vaccini e con il cibo adulterato e transgenico. Non solo! Le categorie contro cui infierisce sono proprio quelle più deboli che finge di voler in primis tutelare: bambini, malati ed anziani cui sono prioritariamente destinati i “prodotti immunizzanti”. Sentiti come un peso, come “inutili bocche da sfamare” (Henry Kissinger), bimbi, infermi ed anziani sono bersagli privilegiati delle più crudeli azioni. I bambini e gli adolescenti sono nutriti con la tossica televisione. I pazienti sono umiliati negli ospedali dove vegetano, imbottiti di farmaci più nocivi che altro. I pensionati sono espulsi dalla società, vilipesi ed affamati con assegni irrisori. Il tutto, però, avviene all’insegna delle blandizie, dell’adulazione più sdolcinata: i farisei organizzano giornate della memoria, del nonno, dell’ambiente… Apprendiamo la “scienza”! Porteremo le classi al Festival della scemenza. Rispettiamo gli ecosistemi: demonizzeremo il biossido di carbonio; limiteremo la circolazione dei veicoli ed introdurremo nuovi balzelli. Favoriamo la salute: proibiremo il fumo in ogni dove.

Questa è la differenza: una giornata dedicata alla gioventù in un regime totalitario tra i due conflitti, nonostante la retorica, gli scopi ed i metodi discutibili, era veramente dedicata alla gioventù, concepita come il futuro della nazione. Ai giovani era consegnato il futuro, il destino della patria. Oggi ogni iniziativa "a favore di" è nei fatti un’iniziativa "contro", mascherata da discorsi reboanti, quanto insinceri. Lo stato attuale è molto più astuto ed infido. Con una mano ti offre un boccone succulento ma avvelenato, nell’altra, nascosta dietro la schiena, stringe una mazza chiodata, pronto a sferrarla sulla testa dell’ignaro cittadino, non appena ci si distrae per un attimo.

I servizi statali sono disservizi e sono un pretesto, oltre che per drenare risorse verso potentati economici e politici, per inasprire il controllo sul cittadino che, col fine di ottenere qualche scalcinata prestazione, è costretto ad attese estenuanti ed a pesanti esborsi. Si pensi al cosiddetto sistema sanitario nazionale, una gigantesca voragine che risucchia risorse. E’ un sistema egemonizzato dalle industrie farmaceutiche che, dalla diffusione delle malattie, ricavano lauti profitti.

Né a questa immonda impostura si sottraggono le organizzazioni cosiddette non governative, ideate ed istituite per spillare denari a contribuenti già spolpati. Il trucco è semplice: si focalizza l’attenzione su un problema, una malattia rara, un luogo o un’opera d’arte da salvare, un animale in via di estinzione (se il problema non esiste, lo si crea), quindi, con una campagna ad hoc, si convincono le persone a donare soldi con un sms dal cellulare, a destinare il cinque per mille. Ovviamente la questione non sarà mai risolta, poiché la risoluzione del problema è il problema per queste organizzazioni. Che poi esistano volontari in buona fede, non cambia la sostanza delle cose. Si consideri il caso della Chiesa cattolica e delle altre chiese: ti imbatterai forse in qualche fedele sincero ed animato da buoni propositi, ma il vertice dello stato cattolico è l’apoteosi dell’ipocrisia. La difesa (strenua, fanatica) della vita si arresta all’embrione: tutto il resto non vale assolutamente nulla.

Come giudicare poi gli "ecologisti" e molti "animalisti"? Gli ambientalisti sono una genia, una sentina di ogni bruttura, di ogni putredine. Questa stirpe degnere annovera i più bugiardi tra giornalisti, scrittori, politici, attivisti… Gli stessi "pacifisti" favoriscono la pace come l'industria bellica.

Il discorso potrebbe continuare a lungo, ma il rischio è quello di stuccare i lettori. La denuncia dei “sepolcri imbiancati”, però, è doverosamente evangelica, pertanto non ci si può esimere dal pronunciarla, ogni qual volta la verità è tanto oscenamente sfigurata.


Fonte: zret.blogspot.com



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martedì, ottobre 26, 2010

La crisi dei cereali: inflazione ad orologeria e nuove rivolte del pane

La decisione della Russia di vietare le esportazioni di grano in seguito agli incendi divampati nel paese, ha spinto alle stelle i prezzi alimentari con un incremento del 19% in appena una settimana, al crescere dei timori sul fatto che la volatilità globale nei prodotti alimentari e nelle materie prime possa portare ad una bomba inflazionistica mondiale, accompagnata da diffuse sommosse alimentari.

Lenin, una volta, definì il grano la "valuta delle valute", sottolineando la sua importanza per il modo in cui influenza tutto, dagli alimenti di base, come il pane, ai mangimi animali.

Il 5 agosto 2010 il primo ministro russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che vieta l'esportazione di grano, orzo, segale, mais e farina sino alla fine dell'anno, contribuendo ad un aumento del 92% dei prezzi mondiali del frumento da giugno.

Le persistenti condizioni di siccità in tutta la Federazione Russa stanno minacciando anche le semine invernali, «con implicazioni potenzialmente gravi per l'approvvigionamento mondiale di frumento nel 2011/12», secondo la F.A.O.

La carenza di cibo a causa di condizioni meteorologiche mostruose in altre aree del mondo sta contribuendo anch'essa alla spirale dei prezzi. Altri fattori critici sono i seguenti.

- La siccità in Ucraina e Kazakistan, due dei grandi granai del mondo, si aggiunge nell'impatto sui prezzi.

- Le inondazioni in Canada hanno ulteriormente ridotto l'offerta di grano e spinto i costi verso l'alto.

- Le gelate fuori stagione in Florida hanno colpito i raccolti destinati al succo d'arancia.

- Devastanti inondazioni in Pakistan hanno spazzato via il bestiame e le aziende agricole, con migliaia di chilometri quadrati di terreno agricolo distrutti, con effetti di rialzo sui prezzi dei prodotti alimentari di base.

- L'eccessiva pioggia in Brasile e Colombia ha gonfiato i prezzi del caffè.

- L'aumento dei prezzi delle materie prime per il grano ha portato a un'impennata generale dei prezzi della carne a livello globale.

Secondo l'«Independent» di Londra, la crisi rischia di scatenare una "bomba inflazionistica", infliggendo devastazioni fiscali alle fragili economie dell'Occidente, mentre minaccia la sopravvivenza stessa di milioni di persone nei cosiddetti paesi in via di sviluppo.

«Nel complesso questo indica che le nazioni occidentali saranno colpite da un'acutissima inflazione nel prossimo anno, quando il prezzo di pane, birra, benzina e molti altri beni di prima necessità saliranno più in alto ancora. Tenuto conto delle prospettive di crescita stagnante nelle economie occidentali, si rischia un ritorno alla "stagflazione": crescita stagnante accoppiata con inflazione elevata», afferma il rapporto.

Gli hedge funds globali si stanno ora accaparrando i prodotti alimentari e le materie prime, con esempi quali il manager di hedge fund, Anthony Ward, che si presume abbia investito 650 milioni di sterline (1 miliardo di dollari, 750 milioni di euro, n.d.t.) nel mercato del cacao con l'acquisto di 240mila tonnellate di semi, abbastanza per produrre cinque miliardi barrette di cioccolato. Le speculazioni finanziarie sui prezzi alimentari hanno amplificato la volatilità dei prezzi.

L'organo globalista «Financial Times» ammette che «una nuova crisi alimentare non sembra fuori questione», a causa del divieto di esportazione di grano da parte della Russia, notando che le rivolte per il cibo nei paesi in via di sviluppo si sono verificate due anni fa in mezzo a condizioni simili.

In connessione con le imposte sul consumo correlate alle emissioni di biossido di carbonio, i picchi delle tasse sulle vendite, le impennate dell'imposizione sui redditi, gli aumenti dei prezzi della benzina, le paralizzanti misure di austerità ed il dollaro statunitense in picchiata, i prezzi alimentari che schizzano alle stelle serviranno a castrare ulteriormente gli Statunitensi dal punto di vista finanziario, consentendo all'élite di raggiungere l'obiettivo di sventrare la classe media, costringendola ad adottare standard di vita più bassi e sempre più dipendenti dalle politiche ingombranti del governo, per il suo sostentamento e la stessa sopravvivenza.



Fonte: Mariorossinetwork



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martedì, settembre 21, 2010

Un lavoro nei campi della F.E.M.A.?

La Guardia Nazionale di New York sta cercando specialisti in internamento, come guardie per la popolazione civile presso le sue "strutture di insediamento". I campi di concentramento nella Germania nazista venivano chiamati anch'essi "strutture di insediamento". È accettabile che una serie di governi criminali abbia creato un'infrastruttura genocida, come quella dei campi della F.E.M.A., in territorio statunitense per poi usarla contro il proprio popolo?

È accettabile che i media non segnalino la presenza di queste infrastrutture (campi di concentramento) oppure dei pericoli delle vaccinazioni di massa, proprio come i giornali non denunciarono l'esistenza dei campi di concentramento nel Terzo Reich? Il verdetto del processo di Norimberga per i criminali di guerra nazisti tedeschi era che nessuno stato di emergenza avrebbe potuto giustificare gravi violazioni dei diritti civili per opera di qualsiasi governo o organismo militare ed in nessuna circostanza. I funzionari del governo nazista tedesco ed i militari furono considerati colpevoli di crimini contro l'umanità: non importa quale fosse stato il loro rango.

Il Feldmaresciallo, Wilhelm Keitel, capo delle forze armate tedesche di Hitler, sostenne che i gerarchi non sapevano che cosa succedeva nei campi di concentramento, ma la sentenza del processo di Norimberga fu che avrebbero dovuto sapere, che avrebbero dovuto prendersi la briga di sapere: era loro dovere essere informati. […] Gli Stati Uniti d'America hanno bisogno di un secondo processo di Norimberga e questa volta per giudicare gli esponenti dell'esecutivo ed i militari, dai generali alle guardie dei campi, che lavorano per i banchieri, per l'O.M.S. e per l'O.N.U.?

I militari statunitensi si stanno preparando per sgomberare quaranta milioni di persone nella regione del Golfo Del Messico, area interessata dalla fuoriuscita del petrolio. Questi cittadini potrebbero essere “ospitati” nei famigerati campi della F.E.M.A., costruiti in molti paesi e simili ai campi di concentramento o a prigioni con annessi inceneritori. Questi spostamenti nei campi sembra che verranno "venduti" alla popolazione come sistemazione temporanea: si nutre un forte sospetto che la fuoriuscita del petrolio sia stata causata deliberatamente per instaurare la legge marziale e trovare così una scusa per rinchiudere le persone nei campi di prigionia della F.E.M.A. Tutto ciò rientra nei piani del Gruppo Bilderberg per destabilizzare e distruggere gli Stati Uniti.



Fonte: Mariorossiorg



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venerdì, agosto 06, 2010

Incombe una crisi alimentare planetaria

Jim Rogers, il numero uno di "Rogers Holdings", in un'intervista telefonica concessa a C.N.B.C., ha affermato che la situazione mondiale nel settore dei prezzi alimentari non è rosea e che il trend peggiorerà. La Russia sta bruciando sotto una ondata di caldo mai vista nella storia. Il fuoco ha divorato e sta divorando gran parte dei raccolti e questo sta ulteriormente contribuendo a far schizzare le quotazioni dei cereali. In Canada le piogge torrenziali hanno distrutto molte coltivazioni.

Se si tiene conto che l'incremento del prezzo del frumento a luglio si è concretizzato al ritmo più veloce degli ultimi cinquantuno anni e se si ricorda che le quotazioni in Europa sono ai massimi da due anni, è logico prevedere che questo andamento creerà una crisi alimentare senza precedenti, a causa dei rialzi e della concomitante scarsità delle messi. Questa non è solo la convinzione di Jim Rogers, ma anche di molti altri analisti internazionali.

Il settore agricolo soffrirà per un lungo lasso di tempo - avverte Rogers - e quindi bisogna pensare ad un considerevole processo inflazionistico. Questa situazione ha preso forma anche perché i prezzi delle granaglie si sono mantenuti a livelli bassi per molti anni. Lo scenario futuro porterà alla luce un ulteriore grave problema per i governi, ovvero quello dei costi elevati delle materie prime agricole che si tradurrà in rincari di molte derrate alimentari come pasta, pane, zucchero etc. Sarà un altro duro colpo per le popolazioni già stremate dalla crisi globale.


Fonte: ecplanet.com

Articolo correlato: Bojs, Propaganda 7: va tutto bene!, 2010



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giovedì, maggio 06, 2010

Il mio grasso grosso mercimonio greco (articolo di Zret)

La crisi economica sta attanagliando la Grecia. Occorre subito precisare che tale sfacelo non è tanto il risultato di politiche dissennate (non si nega che esse siano state attuate, ma non sono decisive), quanto il compimento di un piano orchestrato dalle élites sataniche molto tempo fa. I potentati occulti, infatti, hanno progettato di destabilizzare e distruggere gli stati nazionali, affossando il settore produttivo e disgregando la società, per costruire sulle rovine delle nazioni incenerite un Nuovo ordine mondiale. Il copione è arcinoto e fu scritto in un infame testo la cui paternità è dubbia (i servizi segreti russi? I Gesuiti? Sion? È ozioso tentare di stabilire chi lo redasse), ma che è una tabella di marcia. Simile ad un diagramma di flusso, questo documento riporta in maniera spaventosamente precisa gli eventi e le loro conseguenze, secondo il noto schema dialettico para-hegeliano problema - reazione - risoluzione.

E' inutile che gli "analisti" si arrampichino sugli specchi senza ventose per tentare di convincerci che sono necessari "sacrifici", tagli, provvedimenti draconiani etc., affinché la Grecia possa ridurre il “debito” pubblico. Questo debito è destinato ad aumentare a dismisura, finché non si abolirà il signoraggio. I prestiti erogati generosamente da vari paesi e dagli usurai internazionali possono solo aggravare la situazione, visto che, in un circolo vizioso, il popolo ellenico dovrà restituire le somme prestate gravate di onerosi ed esorbitanti interessi. Stritolata da tali gravami, la Grecia potrà soltanto precipitare nell’abisso.

Non si può disconoscere che, nei decenni scorsi, siano state scialacquate risorse, (si afferma che in Grecia molti lavoratori possono beneficiare del trattamento di quiescenza a 50 anni), ma non è questo il punto: in stati, in cui il sistema pensionistico, sanitario e scolastico oltre alle provvidenze sociali sono ridotti al lumicino, la situazione non è migliore. Anche questi paesi saranno colpiti dalla scure degli organismi globalizzatori che causano deliberatamente le
crisi per proporre o imporre i loro "rimedi" mille volte peggiori del male che fingono di voler combattere. Sarà presto o tardi il turno di Portogallo, Spagna, Italia, che figurano sulla lista delle cavie, elenco stilato dagli odiosi mondialisti? Non era forse la Spagna, fino ad un lustro addietro, glorificata perché in una fase di crescita e di prosperità? Invero, il signoraggio bancario e l'operazione "scie chimiche", senza dimenticare le gigantesche spese militari e la corruzione endemica, hanno dissanguato e dissanguano intere nazioni. Tutto ciò – giova ripeterlo - non è la mera ripercussione di azioni insipienti, ma un fine scientemente perseguito: ex chaos ordo... novus ordo seclorum.

Non è un caso: in concomitanza con lo sciopero generale proclamato in Grecia il 5 maggio 2010, le proteste sono degenerate in azioni violente culminate con tre morti. Siamo al cospetto dei soliti metodi del sistema: sono strategie volte a spaccare il fronte dell'opposizione, a criminalizzare gli anarchici o presunti tali, a promulgare leggi speciali. I retroscena degli accadimenti ellenici sono stati ben analizzati nell'articolo dell’amico di Italiani imbecilli, Gli anarchici, la Grecia e la verità che non emerge.

Qui si potrebbe aggiungere che non è una coincidenza se gli anarchici (non intendo con ciò aderire in toto alla loro ideologia, ma evidenziare le tattiche dell'esecrando sistema), sono indicati nei "Protocolli" come tra i pochi nemici da neutralizzare, laddove altri gruppi di "dissenso" o sono creati dal potere stesso o infiltrati, con le consuete tecniche adottate dai servizi.

Esiste una via d'uscita? Se esiste uno sbocco, risiede nel totale superamento dell'economia fondata sull'usura, attraverso il ripudio del debito, l'uscita dall'euro (moneta ideata ed imposta per indebolire l'economia e la sovranità) con il ritorno ad una moneta nazionale, svincolata dal signoraggio. E' ineludibile altresì l'azzeramento delle spese belliche e dei costi per le attività di aerosol clandestino (almeno 19 milioni di euro al giorno solo in Italia!): le risorse sottratte a questi capitoli potrebbero essere destinate a costruire una società equa e fiorente. E' un'utopia? Purtroppo temo di sì, ma tutte le altre "risoluzioni", tutte le altre misure sono solo "chiacchiere vane di gente senza cervello" o... - peggio - pretesti per instaurare la tirannide planetaria.



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lunedì, febbraio 01, 2010

Resistenza

E' incredibile quanto sia tenace la resistenza ad acquisire nuovi paradigmi di ragionamento anche nelle persone che ormai conoscono le mille insidie e menzogne del sistema. Ancora molti non hanno compreso quanto sia precaria la condizione attuale e non riescono a concepire un mondo radicalmente diverso da quello in cui viviamo oggi. Stiamo assistendo ad una lenta, ma irreversibile metamorfosi dell'esistenza, ad un cambiamento antropologico, dopo aver accettato l'intrusione della tecnologia e del potere più osceno nella sfera privata. Le telecamere della video-sorveglianza non solo soltanto strumenti che spiano i cittadini, ma occhi di un Gerione minaccioso. Eppure, talvolta, anche tra i desti si evoca lo spettro della paura esterna, ricadendo in logori ed errati schemi di giudizio. Ancora si crede che il denaro possieda un valore intrinseco, che i “politici” contino qualcosa e così via.

La resistenza più pervicace è nell'incapacità di figurarsi una società "medievale", senza più gli agi dell'età contemporanea, ma anche priva delle risorse materiali, strumentali ed etiche del Medioevo. Sarà un salto nel buio, soprattutto per le nuove generazioni e per i popoli occidentali, inetti di fronte a situazioni impreviste ed ardue.

E' inevitabile: decenni di consumismo e di materialismo hanno radicato una forma mentis difficile da estirpare. Ben più preoccupante, però, di queste abitudini inveterate che hanno creato una società di inabili, dipendenti in toto dal sistema, è il solco che è stato scavato tra gli uomini e la natura, tra l'uomo ed i suoi simili sicché gli individui sono ridotti a monadi impazzite. Regna il disorientamento e sovente si cerca un punto fermo purchessia. Ecco perché, oggi giorno, i pifferai tragici riescono ad incantare le masse con tanta facilità.

Forse coloro che, in questi ultimi anni, pur non avendo preso le necessarie precauzioni, hanno cominciato ad immaginare l'inimmaginabile, grazie a folgoranti squarci sul futuro, avranno una possibilità di non perdere il senno, conservando un briciolo di umanità, ma gli altri, presi alla sprovvista, saranno sballottati dagli eventi, a guisa dell’equipaggio di una nave travolta e squassata da una violenta burrasca. Costoro sono i creduloni, quelli che si abbeverano alle fonti avvelenate dell'"informazione" ufficiale: essi, al cospetto di incombenti scie, preferiscono stornare lo sguardo altrove. Oggi sono simili ai porcellini di Sant'Antonio che, immobilizzandosi, si arrotolano su sé stessi, di fronte ad un pericolo reale o presunto; domani saranno implacabilmente schiacciati.

Gli altri, la minoranza degli accorti, resteranno a guardare gli avvenimenti, mentre imploderanno in catastrofi, non dalla finestra di un confortevole appartamento, bensì dalle impannate di un tugurio.


Fonte: Zret blog


APOCALISSI ALIENE: il libro

domenica, dicembre 27, 2009

Il giudice Forleo coinvolto in un incidente stradale

Nel corso dei telegiornali di regime (almeno per ora) non è stato neppure accennato all'"incidente automobilistico" in cui è rimasta coinvolta Clementina Forleo, mentre interi servizi ed approfondimenti sono stati dedicati alla simulazione che ha avuto per protagonista Silvio Berlusconi. Sono in corso accertamenti sulla dinamica del sinistro, ma non dimentichiamo che la Forleo è uno dei pochi magistrati, se non l'unico in Italia, ad aver veramente indagato su questioni scabrose, pure sfiorando il problema delle "scie chimiche". Alcuni anni fa, i genitori della Forleo morirono in uno strano incidente stradale. Un altro avvertimento?


ROMA (5 dicembre) - Clementina Forleo è rimasta ferita ieri sera in un incidente, finendo con la sua Opel contro il guardrail sull'autostrada per Milano, all'altezza del casello di Lodi. Il magistrato tornava a casa dopo la giornata in tribunale a Cremona, dove ora presta servizio. Al pronto soccorso dell'Ospedale Maggiore di Lodi sono state riscontrate al magistrato fratture allo zigomo ed alla mandibola, ma la Forleo ha rifiutato il ricovero.

Salvata dall'airbag. Sulle cause dell'incidente indaga la polizia stradale di Guardamiglio, in provincia di Lodi. Non si esclude che un automobilista abbia compiuto una manovra azzardata ed abbia tagliato la strada alla Opel. L'airbag ha salvato la vita al giudice Forleo, ma l'impatto è stato violento. Il presidente del tribunale di Cremona, Carlo Maria Grillo, è stato il primo ad essere informato dalla polizia stradale. Ieri la Forleo aveva celebrato alcuni processi come giudice monocratico. Alle tre del pomeriggio e per oltre un'ora e mezzo, era stata impegnata nell'udienza preliminare sui formaggi avariati e riciclati, infine era attesa in carcere per un'udienza di convalida di un arresto. Rientrata in tribunale e sbrigate le ultime incombenze, era ripartita per Milano.

Secondo il deputato dell'Italia dei valori, Pierfelice Zazzera, «La Forleo è stata spinta fuori strada da un'auto poi fuggita» . Zazzera ha chiesto un servizio di tutela per il magistrato. «Siamo preoccupati - ha detto Zazzera - per l'atteggiamento sordo di chi dovrebbe tutelare la magistratura e non lo fa, soprattutto in relazione all'episodio della scorsa notte, tanto più che, come si ricorderà, i genitori del magistrato brindisino sono rimasti uccisi in un incidente ancora pieno di misteri. Ci auguriamo che chi di competenza intervenga quanto prima, sia in relazione alla scorta sia per l'accertamento dei fatti della scorsa notte».

L'incidente non sarebbe legato ad un impatto con un'altra auto. A sostenerlo, fonti di Palazzo di giustizia secondo le quali, per ora, si dovrebbe escludere l'ipotesi di un impatto con un altro veicolo. La polizia stradale propenderebbe per una manovra brusca da parte del G.I.P. di Cremona, manovra che potrebbe essere stata innescata dall'improvviso cambio di corsia di un' altra vettura.

Leggi qui l'articolo tratto dal quotidiano Il Messaggero
.



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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato, ottobre 31, 2009

I macellai dello Stato - elenco delle vittime dal 1960 (articolo tratto da "Italiani imbecilli")

Pubblico il j'accuse tratto da Italiani imbecilli. Si può solo condividere l'indignazione nei confronti di autorità mostruose che mietono vittime innocenti, con i responsabili che restano sempre impuniti. Qui non si tratta più di distinguere tra fedeli servitori dello stato e "mele marce" all'interno delle forze dell'ordine. Le forze dell'ordine, considerata la loro natura irredimibilmente oppressiva, nonostante l'integrità di alcuni carabinieri ed agenti, debbono essere sciolte e subito. Allo stesso modo debbono essere sciolti tutti gli eserciti e rigettati in toto, senza appello, i poteri coercitivi dello stato, con buona pace di chi farneticava di "guerra giusta". Le radici di una dominazione iniqua e sanguinaria sono profondamente allignate anche a causa delle ipocrisie, dell'acquiescenza e dell'opportunismo dimostrati da molti "padri" della Chiesa.


Qualcuno porta sulla coscienza questi morti, qualcuno che indossava -o indossa ancora- una divisa. Quelle che noi chiamiamo 'forze dell'ordine' non sono altro che potenziali assassini fascisti, burattini addestrati a uccidere e consapevoli di essere ben coperti dal nostro 'Stato democratico'. Molti di questi morti hanno perso la vita per rivendicare i loro diritti, altri solo per l'esaltazione fanatica e fascista di qualche agente in divisa. I macellai dello Stato vanno puniti!

Presidente Napolitano, Lei ha il DOVERE civile, morale e costituzionale di intervenire, affinché si consegnino alla giustizia gli assassini di Stefano Cucchi (ultima vittima di questo troppo lungo elenco). Ogni Sua omissione corrisponde ad una Sua complicità in questo crimine.


- Federico Aldrovandi
- Giovanni Ardizzone
- Aldo Bianzino
- Rodolfo Boschi
- Pietro Bruno
- Angelo Campanella
- Andrea Cangitano
- Mario Castellano
- Giuseppe Casu
- Domenico Centola
- Angelo Cerrai
- Fabrizio Ceruso
- Carmine Citro
- Gennaro Costantino
- Domenico Criscuolo
- Stefano Cucchi
- Giancarlo Del Padrone
- Alberto Di Cori
- Lauro Farioli
- Massimiliano Ferretti
- Roberto Franceschi
- Ovidio Franchi
- Vittorio Giua
- Carlo Giuliani
- Pietro Maria Greco
- Michele Guaresi
- Vincenzo Illuminati
- Carmelo Jaconis
- Rosa La Barbera
- Bruno Labate
- Marcello Lonzi
- Francesco Lorusso
- Giuseppe Malleo
- Mario Marotta
- Giorgiana Masi
- Luigi Mastrogiacomo
- Tonino Miccichè
- Maria Minci
- Vincenzo Napoli
- Salvatore Novembre
- Cesare Pardini
- Giuseppe Pinelli
- Riccardo Rasman
- Laura Rendina
- Teresa Ricciardi
- Luca Rossi
- Saverio Saltarelli
- Mario Salvi
- Mario Savoldi
- Giuseppe Scibilia
- Franco Serantini
- Marino Serri
- Angelo Sigona
- Giuseppe Tavecchio
- Afro Tondelli
- Maurizio Tortorici
- Claudio Varalli
- Francesco Vella
- Giannino Zibecchi

e tutti i detenuti uccisi dallo "Stato democratico" e rimasti colpevolmente ignoti. A loro va il nostro eterno pensiero ed alle rispettive famiglie l'abbraccio più solidale e sincero.


Leggi qui l'articolo di Italiani imbecilli



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CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica, settembre 20, 2009

La "sblendorizzazione" della società (articolo di M.B.)

QUESTO ARTICOLO E' STATO CENSURATO DA BLOGGER SULLA, BASE DI UNA FALSA DICHIARAZIONE DI VIOLAZIONE DEL COPYRIGHT PER OPERA DEL CLAN C.I.C.A.P., CHE VEDE TRA I SUOI PIU' INSIGNI ESPONENTI I DISINFORMATORI SPARSI SULLA RETE ED ABITUATI AD INFRANGERE, ESSI SI', LE LEGGI SUL COPYRIGHT E SULLA PRIVACY, POICHE' COPERTI DAGLI AMMINISTRATORI DI BLOGGER. PER QUESTO MOTIVO L'ARTICOLO IN QUESTIONE E' STATO, IN VIA DEL TUTTO PROVVISORIA, TRASFERITO A QUESTO INDIRIZZO, CHE FA CAPO AD UN NOSTRO SERVER. PER INTANTO ABBIAMO INVIATO UNA CONTESTAZIONE AI DIRETTI INTERESSATI.

La libertà di espressione viene garantita solo a parole.



Absit iniuria verbis

Chi denuncia il problema costituito dalle scie chimiche, si accorge ben presto che la disinformazione pullula di falsari, scherani, calunniatori, adulatori di potenti, babbei... : come le chemtrails inquinano la biosfera, così costoro corrompono la società, plagiando soprattutto le nuove generazioni. L'esempio più evidente della putrefazione "culturale" è Nonciclopedia che, nelle intenzioni degli autori, dovrebbe essere divertente, mentre è solo una fangosa e blasfema accozzaglia di farneticazioni scritte da psicopatici. L'editoriale di M.B. è un'acuta diagnosi di questi semivivi senza speranza di riscatto, carcasse di un mondo in decomposizione.



Osservando il modo con cui viene trattato l'argomento "scie chimiche" sulle enciclopedie "libere" Wikipedia e Nonciclopedia, ho ripensato all'altro giorno, quando, con alcuni amici, ho tentato di inserire come nuovo lemma il nome e la descrizione di un gioco con la palla, da noi più o meno inventato.

Su Wikipedia sono passati 2 minuti e 30 secondi, dopodiché un certo utente "snowdog" ha cancellato subito tutto (cliccando sulla sua icona compare una sua foto-didascalia: lo sceriffo durante un soggiorno tedesco, mentre posa a fianco di un'auto della Polizei)

Ci siamo buttati allora su Nonciclopedia, ritenendola più aperta ed ironica. Dopo 15 minuti, stessa sorte per mano di un utente che non ricordo. La causa: avevamo parlato di una cosa locale, ristretta, conosciuta da pochissimi, scambiando la loro "enciclopedia" per Facebook.

Questa nostra esperienza, in fin dei conti irrilevante, mi fa, però, pensare: innanzitutto mi chiedo chi siano questi utenti abilitati a cancellare post "sbagliati", secondariamente mi chiedo se siano pagati (e da chi) o se passino gratuitamente la giornata a sorvegliare l'enciclopedia per "amore della conoscenza" (anche se intervenire in 2 minuti 30 secondi, è roba da professionisti).

La cosa più fastidiosa è, però, il "moralismo" di Nonciclopedia, che, mantenendo ancora per qualche ora il nostro post, lo accompagnava con scritte lampeggianti ed etichette di scherno infarcite di un'ironia non simpatica né divertente, ma forzata, manierata ed irritante (rintracciabile in ogni sezione del sito, soprattutto in quella riguardante le scie chimiche). La stessa ironia tipica, ad esempio, dei goliardi universitari (da me mai sopportati) che, per qualche ora fanno cose ridicole, per poi tornare nelle loro facoltà a servire la "scienza" ufficiale con una chiusura mentale senza pari. Una volta laureati, diventano arroganti e sono convinti di sapere tutto della loro materia; in seguito prendono in giro le teorie alternative, completamente asserviti al potere (ad esempio, neoingegneri che sfottono Giuliani, neogeologi che sfottono Tanker Enemy, neomedici che sfottono la radionica etc).

Noto sempre più persone di questo tipo: si potrebbe dire che assistiamo ad una sblendorizzazione della società (dato che tale individuo, assieme al geologo Pier Luigi Torreggiani (riosaeba) che si è sudato la laurea, incarnano perfettamente questo tipo di persone). Francesco Sblendorio ovviamente è pagato per quello che fa, però penso che in futuro non ce ne sarà bisogno, dato che molti sono già così di natura.

Circa il fatto dell'auto noleggiata a Torino, mi sembra di ricordare che tale città è sede di studi dove si registrano numerosi programmi "scientifici" della R.A.I., fra cui Voyager e forse Superquark. Anche Pirlangela è di Torino. Pur nella gravità della violazione della privacy, il
filmato di Sblendorio col sottofondo dell'aria di Bach (usata abusivamente come sigla di Superquark) rimarrà nella storia, al pari della performance con protagonista l'iracondo Mercalli a Cuneo.



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mercoledì, settembre 02, 2009

Anni ruggenti

Absit iniuria verbis

L'ultima puntata di "Mistero" è stata vergognosa (venenum in cauda), suggellata da un servizio sui futuri attacchi nucleari, made in Islam, descritti da "esperti" di terrorismo. Tinte fosche, immagini apocalittiche di funghi, di città distrutte et voilà: la paura è servita. Naturalmente l'inafferrabile (ed inesistente) Osama bin Laden è sempre in agguato: la non molto intelligente Intelligence non è mai riuscita ad acciuffarlo.

Si tratta di disinformazione strisciante: l'ex cantante (con chi lo imbecca), con la sua voce arrochita ma blanda, vuole che si creda alla fandonia di Al Qaeda, quando il 9 11 fu un inside job. Più della metà degli Statunitensi ne è arciconvinto, ma i falsari glissano più o meno goffamente. Il programma segue a ruota le pasquinate di "Superquark" e della "Gaia scienza": il demoniaco Angela, Bario Tozzi ed il ruggente Ruggeri coalizzati per imbrogliare. Credo che Paolo Cattivissimo sia il regista principale della disinformazione, almeno in Italia. Lo stile, si fa per dire, è quello.

Costoro hanno ben svolto i compiti estivi, tutti facili: ridicolizzare qualche imbonitore scelto a caso o usare la grancassa televisiva per diffondere le anestetiche “verità” ufficiali. Vuoi mai che l'aviazione militare e civile spargano sostanze velenose? Sarà vapore acqueo o perché no? qualche essenza profumata. D'altronde, per coprire l'odore nauseante di putrefazione che esala da questi cadaveri del piccolo schermo, un po' di profumo ci vuole.

Non occorrono sterili, noiose e prolisse trasmissioni per apprendere il risaputo. Piuttosto il problema è un altro: l'opinione pubblica si fa infinocchiare dai media di regime. I "giornalisti" sono dei ciarlatani all'ennesima potenza e nessuno o quasi denuncia le loro infinite magagne e menzogne. Quei minus habentes del C.I.C.A.P., se non passano il tempo dietro Maga Magò, si guardano bene dallo smascherare i veri truffatori di stato. Ho capito: dovrebbero smascherare sé stessi, impresa inusuale.

I mistificatori conoscono pochi e fittizi "argomenti": esaurite quelle due nozioncine pseudo-scientifiche tanto faticosamente abborracciate per tentare di negare l'evidenza, si esibiscono in pagliacciate che vorrebbero essere divertenti, ma sono solo patetiche. Poi Sinone Angioni, il divino fanciullo del C.I.C.A.P., il volto presentabile della setta scientista, si lamenta che noi distorciamo i cognomi, quando sono i cicappini a distorcere dati e verità. Semplicemente adattiamo i vocaboli alla sostanza: così se Simone diventa Sinone, si restituisce al linguaggio la sua funzione di aderire alle cose.

Gli impostori hanno scritto un paio di articoli semiseri sulle rarissime scie di condensazione, per poi impantanarsi nella diffamazione, nella calunnia e nel dileggio più bieco e volgare. Visto che non riescono, stitici come sono, ad esprimere un concetto che sia uno, cominciano a deviare il discorso sugli alieni. Intanto, molto meglio gli alieni di questi alienati, utili idioti, con i loro pseudo-argomenti molto fittizi e molto stupidi. La stupidità è fittizia per definizione.

Il non plus ultra dell'idiozia e dell'incoerenza è raggiunto dal biscottino inzuppato nella melassa New Age, l'illustre Andrea Doria. Tra il giulebbe dei suoi lenocini e la sgangherata sintassi, lo strimpellatore sostiene che le scie chimiche sono scie di condensazione, usate per difendere la Terra dalle tempeste solari e dai raggi co(s)mici. Mai letta un'assurdità simile, ma i bugiardi della Rete, ora zuccherosi amici del frollino romagnolo, fingono di non notare l'agghiacciante contraddizione (o non se non sono accorti, mai sopravvalutare l'"intelligenza" di questi beoti) e leccano, in modo disgustoso, ogni parte epidermica scoperta, meglio se bombata.

Parti convesse in bella mostra dappertutto: sul... fecero linguetta.


Fonte: Zret Blog



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martedì, luglio 07, 2009

In che modo l'informazione "indipendente" contribuisce a puntellare il sistema

Absit iniuria verbis

Nell'articolo La deriva degli indipendenti erano stati già evidenziati i limiti dell'informazione "libera": è necessario, però, riprendere il discorso da un'altra angolazione per dimostrare come tali limiti, lungi dal costituire solo delle lacune o incrinature, tendano a rafforzare il sistema e la propaganda dei media ufficiali. In primo luogo, ricorderei che molti siti "indipendenti" sono bloccati da pregiudizi ideologici e continuano a trattare la cronaca con strumenti antiquati. Esemplare è il caso delle recenti elezioni iraniane: moltissimi si sono schierati con Ahmanidejad, tuonando contro Mousavi, difendendo l'indifendibile.

Costoro non hanno compreso (o fingono) che entrambi i "politici " iraniani sono burattini manovrati da poteri più o meno occulti. Non hanno compreso che, per interpretare i fatti, il movimento dialettico problema-reazione-risoluzione permette non solo di leggere lo sviluppo degli eventi, ma addirittura di prevederli. Anche l'economia, accantonate analisi cerebrali, modelli statistici, caotiche teorie del caos, si rivela assai più semplice di quanto sia illustrata nei testi universitari: un furto a danno dei cittadini, basato sulla legge del profitto (accumulato per controllare la popolazione e non tanto per avidità) e sulla truffa del signoraggio. Occorre quindi esaminare gli accadimenti in modo, per così dire verticale: alla base la popolazione ingannata, manipolata, blandita, spinta a schierarsi con la destra o con la sinistra; al vertice la cerchia ristretta dei potenti la cui strategia principale è divide et impera. Si aizzano i paesi uno contro l'altro e, all'interno di ciascun paese, si fomentano divisioni quasi sempre fittizie. L'esegesi orizzontale degli accadimenti è quasi sempre errata ed ingenua: un partito "buono" contro un partito cattivo; un leader "buono" contro uno cattivo etc. E' vero che, talora alcuni capi di stato e uomini politici provano a svincolarsi dal controllo delle élites: di solito vengono isolati ed aggrediti, non di rado eliminati come occorse a Salvador Allende con il golpe del giorno 11 settembre 1970. Heider fu ucciso il giorno 11 ottobre del 2008, perché in procinto di agire contro il signoraggio bancario. Oggi il presidente dell'Ecuador pare essere uno dei pochi capi di stato non succubo dei poteri forti: infatti sembra essere l'unico ad essersi ufficialmente e con chiarezza opposto alle operazioni chimiche nei cieli dell'Ecuador, minacciando di costringere ad atterrare i tankers (non aerei che distruggono, con appositi composti, le piantagioni di coca) che penetrano nello spazio aereo dell'Ecuador. Si tratta comunque di eccezioni.

Un altro grave difetto dei portali in esame consiste nell'angusta visione della realtà: tutto è ridotto a “politica” ed economia, all'oziosa, obsoleta e soporifera denuncia del capitalismo e dell'imperialismo occidentale (Chissà perché si tace quasi sempre dell'imperialismo russo e cinese). Manca uno sguardo più ampio che sia in grado di abbracciare fenomeni culturali, correnti di pensiero, dimensioni antropologiche, simboliche e metastoriche. Oso di più: è assente un focus olistico, ossia un'attitudine a vedere oltre le apparenze, a spingersi, con le indagini, in regioni di frontiera, in ambiti in cui siano trascesi schemi razionalistici ed utilitaristici. In fondo, questi siti "indipendenti" avallano una concezione materialista e scientista, la stessa sostenuta dal sistema: in questo modo si stronca ogni anelito e si diffondono atteggiamenti di acquiescenza, rinuncia, disfattismo. Come reagiscono i lettori, dopo aver letto lividi articoli di cronaca, di politica interna ed estera, inchieste sul demonizzato biossido di carbonio (a volte per giunta gli articoli sono tratti da quotidiani di pseudo-opposizione, come "La Repubblica")? Reagiscono con un senso di disgusto e di impotenza. Infatti ci si limita a mostrare una realtà cruda, ingiusta e sanguinaria, ma non si offre nessuna prospettiva: ci si rivolge a consumatori passivi di aridi resoconti e non a cittadini che potrebbero passare dall'indignazione all'azione, se, invece, di essere mortalmente afflitti con i prolissi e moralistici articoli di Carlo Bertani, pieni di luoghi comuni, fossero informati, ad esempio, con incisivi testi sulle scie chimiche e sulle cospirazioni dei governi.

Non si stimola una condotta propositiva, ma si imprigionano i fruitori in "ragionamenti" labirintici ed astrusi di pseudo-esperti in sociologia ed in macroeconomia. Quanti lettori poi si invischiano nelle appiccicose elucubrazioni di Bertani e si impantanano nella palude dei commenti! Tutto ciò, però, non è casuale: è una strategia gattopardesca con cui si finge di cambiare tutto nell'informazione per non cambiare nulla. E' una strategia che serve a bloccare l'opinione pubblica, a cristallizzarne le reazioni: le persone, in un'eterna coazione a ripetere imprecheranno invano, senza mai agire né riflettere né studiare, contro il capro espiatorio di turno.

Anche quando si pubblica un articolo sulla Massoneria, è tutto all’acqua di rose oppure, con scaltrezza, si inserisce un pezzo sulle chemtrails, ma non scritto da uno scienziato (ad esempio, Michael Castle), bensì da un comune cittadino che commette qualche errore concettuale: così la legione dei negazionisti potrà tranquillamente sbizzarrirsi con le sue infamie e denigrare, con il pretesto di un’imperfezione, l’intera categoria dei ricercatori. E’ questa una tattica, non una superficialità.

Taccio poi dei siti-civetta creati dagli apparati (in alcuni casi infiltrati dopo un po' di tempo dalla loro apertura) ed impiegati per tracciare e schedare gli utenti sensibili a temi quasi sempre censurati dagli organi mainstream. Emblematico è il caso di sciechimiche.org, acquisito dai servizi e divenuto un portale in cui imperversano impunemente sfacciati disinformatori che per giunta amministrano il forum. Mai un'iniziativa concreta è scaturita da questo famigerato sito! Mai una ricerca! Solo chiacchiere e lenocini: nel forum le discussioni sono per lo più arenate ancora in una sterile disquisizione sul fenomeno della condensazione e, nel migliore delle ipotesi, utenti in buona fede, possono solo denunciare lo scempio, inserendo fotografie di cieli chimici. Gli utenti, a mo' di buoi, sono pungolati, spinti un po' qua un po' là a pascolare, purché restino sempre nel recinto: più che un forum, è il Foro Boario, il mercato dei buoi e delle vacche.

Anche qui, certi argomenti sono tabù e l'ignoranza si accoppia alla censura. Non è forse uno fra i motti del sistema: "l'ignoranza è forza"? Anche qui non si additano risoluzioni: domina l'immobilismo. La conoscenza di aspetti inquietanti, ma che paradossalmente potrebbero spalancare porte verso dimensioni positive e luminose, è bandita. (Vedi C. Penna, Scie chimiche: facciamo il punto della situazione - parte 2, 2009) [1]

Alla fine, è evidente la conseguenza di questo genere di "informazione". Volontariamente o involontariamente, essa, riproducendo, anche sotto mentite spoglie, la propaganda del regime, poiché non abitua i lettori a far tabula rasa di vecchie formule, in quanto non promuove un'investigazione a 360 gradi, ma tutto chiude in un'asfissiante dibattito tra "destra" e "sinistra", in vuoti stereotipi, rinsalda il sistema ed il suo castello di menzogne.

[1] Si ricordi un episodio significativo: il programma "La gaia scie-menza" ha citato più volte Tanker enemy come sito che divulga la “leggenda urbana” delle scie chimiche (con ovvie intenzioni di discredito), mentre non ha mai menzionato sciechimiche.org. Eppure questo portale viene sempre considerato il più rappresentativo per la "divulgazione" contro le chemtrails! Come si spiega questa accidentale dimenticanza? Tra i moderatori del forum annoveriamo Darko (ex collaboratore di Tanker enemy ed ora passato nelle schiere della disinformazione) che, scrive contro il comitato dal giorno successivo alla conferenza di Milano. Stesso discorso vale per Reverendo Stone, abile a mostrare una maschera per nascondere il suo vero volto. Sepolcri imbiancati! Last, but not least: i cittadini che si sono rivolti ai gestori di sciechimiche.org per chiedere chiarimenti o per proporre delle collaborazioni non hanno mai ricevuto risposta.


Fonte: Zret Blog



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domenica, luglio 05, 2009

Elicottero senza contrassegni pattuglia New York City dall'alto (articolo di Tom Hays)

Pubblichiamo un articolo tradotto dal gentilissimo Corrado Penna dell'ottimo blog Lascienzamarcia. Il testo si impernia sugli elicotteri impiegati ufficialmente per la sorveglianza dei centri urbani. Si deve, però, ipotizzare, nonostante le smentite ufficiali, che questi aeromobili siano usati, almeno in qualche caso, per spiare all'interno delle stesse abitazioni private e per altri sinistri scopi.


Ho tradotto il sunto di una notizia dell'agenzia di stampa Associated press che ho reperito su questo sito.

Elicottero senza contrassegni perlustra New York City dall'alto
Tom Hays, Associated Press (23/05/08)

Il Dipartimento di Polizia di New York sta acquisendo ulteriore tecnologia avanzata per le sue operazioni anti-terrorismo. Uno dei suoi nuovi acquisti è un elicottero senza contrassegni equipaggiato con strumenti altamente tecnologici per la sorveglianza e l'inseguimento, talmente potenti da fare uno zoom che permette di inquadrare la targa di un veicolo o la faccia di un pedone. Una potentissima video-camera robotizzata [vedi foto in apertura di articolo] conferisce all'elicottero le sue capacità di osservazione. Tale camera è dotata di un sistema di visione notturna ai raggi infra-rossi e di un sistema di navigazione satellitare che permette alla polizia di puntare automaticamente su un'area specifica scrivendone l'indirizzo sulla tastiera di un computer.

Il sistema di sorveglianza può spedire in tempo reale le riprese ai centri di comando della polizia oppure a dei dispositivi wireless di cui sono dotati gli agenti. Mentre si librava sopra Manhattan, l'elicottero è stato in grado di fare una fotografia dettagliata di un aereo in attesa di decollo dall'Aeroporto La Guardia e di inquadrare dei condotti per il carburante all'aeroporto internazionale Kennedy [che erano stati l'obiettivo di un complotto scoperto l'anno scorso, N.d.T.], entrambi nel Queens. Il commissario di polizia Raymond Kelly ha affermato che non ci sono altri distaccamenti delle forze dell'ordine in tutta la nazione dotati di "qualcosa che si possa avvicinare" a questi elicotteri di sorveglianza da 10 milioni di dollari.

Il dipartimento [di Polizia di New York, N.d.T.] sta investendo milioni di dollari anche altrove, dal momento che sta pianificando il rafforzamento delle misure di sicurezza nel distretto degli affari nel centro di Manhattan installando televisioni a corto circuito e lettori automatici di targhe sui ponti, nei tunnel ed in prossimità degli altri ingressi. Sta inoltre impiegando sistemi di monitoraggio delle radiazioni per scovare "bombe sporche" ["dirty bombs", ovvero ipotetici ordigni confezionati con esplosivo tradizionare e materiale radioattivo, che potrebbero disperdere tale materiale su una grande area, N.d.T.], sia chiedendo agli agenti di metterli sulle proprie cinture, che piazzandoli su autovetture ed elicotteri.



Sull'articolo originale (reperibile sul sito di Fox News) si trova qualcosa in più sulla questione, ed ecco la traduzione di alcuni stralci:

"Sembra proprio essere uno dei tanti elicotteri nel cielo" ha detto il vice comandante della polizia Charles Kammerdener, che sovrintende all'aviazione del diparitmento [di Polizia, N.d.T.]

All'elicottero è stato dato il nome di "23" - dal numero degli agenti di polizia uccisi nell'attentato dell'11 settembre 2001.

Kelly [R. Kelly, il già menzionato commissario di polizia, N.d.T] immagina persino che un giorno si possano usare dei "congegni aerei stazionari" simili a dirigibili per progetti di sorveglianza e di difesa da minacce chimiche, biologiche e radioattive.

I difensori dei diritti civili sono scettici su questa spinta verso un'ulteriore implementazione della sorveglianza, affermando che essa riflette l'evoluzione del Dipartimento di Polizia di New York in un'agenzia di spionaggio.

"Dal punto di vista della privacy, c'è sempre la preoccupazione che il "New York's Finest" [letteralmente "il migliore di New York", nomignolo confidenzialmente associato al Dipartimento di Polizia di New York, N.d.T.] stia spendendo milioni di dollari da indirizzare in attività da spioni" ha affermato Donna Lieberman, presidentessa dell'Unione per le Libertà Civili di New York [New York Civil Liberties Union].

La Polizia insiste nell'affermare che i New Yorkesi rispettosi della legge non hanno niente di cui avere paura.

"Ovviamente non guardiamo dentro gli appartamenti" - ha affermato Diaz [comandante dell'equipaggio del velivolo, N.d.T.] durante un recente volo - "Non invadiamo la privacy delle persone. Vogliamo solo osservare tutto ciò che avviene in pubblico".

Il potere di osservazione dell'elicottero viene da una potentissima video-camera robotizzata montata su una torretta che sporge dal suo muso come un periscopio.

L'elicottero è stato d'aiuto nell'inseguimento di persone sospette in fuga, incluso il recente caso di un uomo armato che aveva sparato alla moglie nel Queens. Mentre gli agenti sul terreno si interrogavano su come avvicinarsi alla macchina dell'uomo sospetto, la video-camera nel cielo ha sorvolato la zona, ha sbirciato all'interno del vicolo ed ha scoperto che l'uomo si era già sparato uccidendosi.

Durante la recente visita del papa Benedetto XVI, 23 ha perlustrato il cielo, ricevendo ad un certo punto una chiamata da alcuni agenti che avevano visto un uomo sospetto con una macchina fotografica sul tetto vicino alla residenza del pontefice. Diaz ha comunicato via radio che si trattava di un falso allarre.

"Stanno realizzando un servizio fotografico con una modella" ha riferito.


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