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giovedì, luglio 11, 2013

La truffa

Come volevasi dimostrare. Con una semplice donazione su Paypal è stato possibile identificare (si veda screenshot) il deus ex machina di "Facciamo i test". L'intestatario del conto Paypal per la raccolta fondi sul sito civetta "Facciamo il test" è il già tristemente noto Fabrizio Scaranello, alias Sbudellorum alias The Crew, alias.... Federico Venturi, disinformatore e persecutore, appartenente alla nefasta setta del C.I.C.A.P. Avevamo intuito che il portale in oggetto ed il dichiarato obiettivo di eseguire dei test in quota erano delle TRUFFE bell'e buone. Attenzione quindi a non donare neanche un centesimo, anche perché, con i contributi, i negazionisti acquisiscono i dati personali dei sottoscrittori. Fabrizio perde il pelo, ma non il vizio...

Vedi qui screenshot conferma donazione.

Di recente è stato aperto un blog "http://facciamoitest.wordpress.com". L’obiettivo dichiarato sarebbe quello di eseguire un prelievo in quota, tramite palloni aerostatici, per stabilire che cosa contengono veramente le scie chimiche. E’ un fine lodevole, ma l’intera operazione è uno stratagemma dei soliti noti. Lo dimostriamo.

I negazionisti, dopo essere ricorsi alle più diverse strategie per screditare i ricercatori indipendenti, ora adottano sofisticate tecniche di programmazione neuro-linguistica per tentare di ingannare il maggior numero possibile di lettori ed attivisti. In primo luogo, notiamo che l’idea del prelievo in quota è solo un pretesto: quasi tutti gli articoli ed i commenti sono dedicati non al tema decisivo, ma a delegittimare Tanker Enemy, non sempre in modo diretto, ma attraverso insinuazioni ed allusioni.

Sia i titoli sia le foto degli articoli, in un modo o nell’altro, contengono cenni a Rosario Marcianò che, anche quando non è menzionato espressamente, è l’idolo polemico. A lui si attribuiscono commenti pieni di insulti e di diffamazioni. Questo non è per nulla vero, ma è continuamente ripetuto, mentre le smentite non sono state pubblicate. Gli interventi sono dovuti quasi tutti a disinformatori storici: essi ostentano apprezzamento per l’iniziativa che sanno essere una colossale truffa.

Nessuna raccolta di fondi sarà mai eseguita da codesti personaggi, controllati e diretti dai servizi, il cui scopo è pure quello di carpire dati ed informazioni dai cittadini che potranno essere così schedati (lo scandalo noto come “Datagate” insegna).

"Facciamo i test" è una frode, un trabocchetto! Per lanciare le sonde occorre una speciale autorizzazione dall’E.N.A.V. La richiesta va inoltrata con 45 giorni d’anticipo.

La richiesta del NOTAM, disciplinata dalla circolare ENAC ATM-05, oltre a richiedere la presentazione di alcuni documenti allegati, impone un grave limite agli organizzatori: deve essere tassativamente presentata almeno 45 giorni prima del lancio, perciò una volta individuata la “finestra di lancio” ed ovviamente la località da cui eseguire il rilascio, bisogna compilare due “notiziari” sugli appositi moduli: uno speciale, contenente tutti i dati utili (caratteristiche esterne del velivolo, coordinate del sito, limiti laterali e verticali, la durata prevista del volo, la velocità ascensionale, il raggio in cui si presume svolgere l’attività, il nome e recapito del responsabile del lancio, le caratteristiche del trasponder, se previsto) ed uno generale (caratteristiche costruttive, eventuale presenza di equipaggio (!), servizi sanitari e di emergenza ecc).

Bisogna altresì osservare una serie di norme molto vincolanti. Visto il peso della sonda (sopra i tre kilogrammi), su cui deve essere installata l’idonea attrezzatura (payload), compreso il paracadute, sistema G.P.S., computer di bordo etc., è obbligatorio il transponder. Dopo che è stato eseguito il fantomatico prelevamento tramite sonda, è indispensabile portare il campione in un laboratorio specializzato e certificato affinché sia eseguita l’analisi. A questo requisito non si accenna neppure nel sito-civetta.

Senza scendere nello specifico (si vedano i documenti allegati), compiere un prelievo con le sonde atmosferiche, non è una passeggiata, ammesso e non concesso che l’E.N.A.V. accordi l’autorizzazione, sempre che appunto non la neghi per i motivi più disparati. Di solito si accampano non meglio definite "ragioni di sicurezza". Soprattutto la necessità di chiedere il placet con 45 giorni di preavviso è di fatto un ostacolo notevole, in quanto non si può prevedere quale sarà la giornata più idonea per il lancio.

I costi sono molto elevati: solo il trasponder grava con i suoi 1.682 euro. Questo strumento andrebbe comunque perso, insieme con il resto dell'attrezzatura, una volta esplosa la sonda, se, come accade spesso, il paracadute non dovesse aprirsi correttamente. Inoltre sul blog non è stato inserito un modulo per ricevere i contributi e ciò conferma come il sito sia stato creato per ben altri obiettivi.

Gli ostacoli possibili sono legati ad una serie di imprevisti. Si possono incontrare venti fino a 300km/h: i venti possono allontanare il pallone sonda dalla zona di lancio di centinaia di chilometri. Una volta che il pallone è stato lanciato, non si può più intervenire. Possono scaricarsi le batterie e si può perdere il segnale G.P.S. Potrebbero verificarsi malfunzionamenti dell'elettronica, a causa delle bassissime temperature. Potrebbe essere difettoso il pallone e scoppiare prima. Si potrebbero sbagliare i calcoli e ci si ritroverebbe con la sonda sul picco di una montagna. In effetti questi lanci di solito sono compiuti nel deserto o in ampie pianure in cui, bene o male, si sa che si potrà recuperare il pallone. Nel nostro territorio si aggiunge il problema dell'orografia. In parte aiutano le previsioni sulla traiettoria, ma, commettendo anche piccoli errori di calcolo, può accadere che lo strumento precipiti in un luogo inaccessibile.

Si noti che, in una sua risposta, tale Federico Venturi, l’uomo di paglia del sito, asserisce che il prelievo avverrà ad un’altitudine di 6000-8000 metri. Qui casca, anzi vola l’asino! Moltisimme scie sono rilasciate a quote inferiori. E’ evidente che la scaltra proposta segue le orme del falso prelievo compiuto in Germania. Se mai il test sarà attuato, sarà una simulazione, un imbroglio.

Siamo disponibili ad un secondo prelievo in loco, per cui è necessario il seguente supporto tecnico: due piloti, due tecnici specializzati, un notaio, due addetti alle riprese video, un velivolo Pilatus PC 6, le autorizzazioni al volo. Il punto dolente è proprio quest’ultimo: dubitiamo che gli enti preposti, gli stessi che censurano e disinformano, le concedano, intuendo qual è il fine dell’operazione.

Infine l’unico test che sarà svolto sarà un altro: vediamo quanti cadono nella trappola con l’escamotage di un insesistente prelievo in quota. Vogliamo scommettere che dietro questa sceneggiata si nasconde il famigerato C.I.C.A.P.?


Collegamenti utili:

Gli involucri dei palloni-sonda

Autorizzazione al lancio: IL NOTAM


La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

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Range finder: come si sono svolti i fatti

giovedì, aprile 25, 2013

La saga degli "influencers"

Lo abbiamo sempre ribadito: la Giustizia con la "G" maiuscola, intesa nella sua mera accezione, non esiste, anzi, essa viene usata, nei modi più biechi e fantasiosi, per mettere a tacere le voci fuori dal coro. Chi ci segue da tempo saprà che, almeno dal 2005, esiste un gruppo di cosiddetti disinformatori o "influencers" o negazionisti (essi si autodefiniscono impropriamente "debunkers"), ben coordinati tra loro ed in tutta evidenza finanziati dallo Stato, giacché attuano, 24 ore su 24 le loro azioni di stalking, unite a quasi quotidiane pubblicazioni (sui loro blog, sui forum infiltrati, su Facebook e nei canali video dedicati) calunniose e diffamanti. Essi costituiscono senza dubbio una vera e propria associazione a delinquere.

In questi anni codesti individui hanno cercato in tutti i modi di screditare i principali componenti del Comitato Tanker Enemy ed in special modo i fratelli Marcianò, dedicandovi decine di blog che sputano odio, veleno e risentimento da tutti i pori e che, nel contempo, usano le più sofisticate tecniche della programmazione neuro-linguistica per convincere chi legge che le loro bugie sono tutte sacrosante verità. Costoro hanno violato o tentato infinite volte di violare accounts, hanno provocato la chiusura di servizi di hosting video, hanno commesso il reato di sostituzione di persona, hanno perpetrato azioni di spionaggio, anche con l'uso di sofisticate apparecchiature elettroniche, hanno pubblicato dati sensibili, hanno scritto lettere anonime piene di falsità etc.

Chi scrive, nel gennaio 2012, fu informato di avere a suo carico due procedimenti penali. Uno di questi scaturiva da una querela di Angelo Nigrelli anche conosciuto con gli pseudonimi Mario Lipuma, Giuseppe Cirone, Beppe Ciro e che, ora, è... udite udite... testimone per l'"accusa" nel processo-farsa a mio carico, istruito su querela del figlio e della nuora. Un diffamatore di professione testimone in un processo per diffamazione. Sublime!

Chi è Angelo Nigrelli? E' un tipografo in pensione che, nonostante tutto, mantiene aperta la sua tipografia e da lì, si sbizzarrisce nella diffamazione più volgare e scatologica, tramite l'accesso ad Internet OKcom S.P.A. (ex Teleunit), indirizzo IP 89.148.154.153, proseguendo con le sue centinaia di incursioni sui vari canali di condivisione, con l'uso di innumerevoli nomi di comodo. Sin qui non ci sarebbe nulla di strano... conoscendolo, tranne che per il fatto che costui, lo ribadisco, è testimone per l'"accusa" nel buffonesco processo imbastito a carico di Rosario Marcianò. E' superfluo ricordare che le diverse denunce-querela nei suoi confronti per vari reati penali sono... evaporate. E' tutto inutile anche per la richiesta di rimozione delle pagine Facebook e Blogger gestite da costui, nelle quali si incita pure ad eliminare fisicamente il suo nemico numero uno: Marcianò. In regalo un I-Phone! E' ovvio: questo soggetto è coadiuvato ed affiancato da decine di "influencers", così definiti dalla U.E. nel momento in cui sono stati stanziati altri 3 milioni di euro per sostenere il... lavoro di codesti negazionisti.

"Basta, porca puttanaccia Eva, non se ne può più, fateli smettere questi imbecilliii!!! Sindaco, vicesindaco, assessori!!! Poi gli albergatori danno la colpa ai previsori meteo, se non vengono i turisti a Sanremo, si tratta di foschia densa da correnti umide sciroccali! e non altro!
Achille Pennellatore, meteo Porto Sole Sanremo, assonautica IM e LIMET (Associazione ligure di meteorologia)
".

Intanto è passato del tempo, durante il quale la richiesta di persegure Marcianò per "atti persecutori" (sic) per opera di Angelo Nigrelli è stata rigettata (si legga qui il dispositivo di archiviazione. ), ma cionostante il Nigrelli, spalleggiato dai suoi piccoli fans, continua a scrivere a destra e manca che il sottoscritto è sotto processo per stalking. Questo non è assolutamente vero e colui lo sa bene, ma sa anche che è intoccabile, date le aderenze che egli vanta all'interno del Tribunale di Sanremo. Osserviamo la famiglia Nigrelli al completo conversare in modo amichevole con la cancelliera del Tribunale alla fine del dibattimento, oppure leggiamo commenti stupidi a sostegno del "Mario Lipuma" e del sodale Achille, il meteorologo (il quale urla "cacciamoli da Sanremo!), per poi scoprire che una di queste chiose offensive è a firma di un agente della Polizia penintenziaria sempre del Tribunale di Sanremo. Costui si esibisce in questo lirico intervento: "Anch'io ho mal di testa, Achille, sarà la ricaduta della nebbia psicopatologica della supercazzola della Maremma infestata. Fatemi sapere...".

Tuttavia non finisce qui, poiché Angelo Nigrelli alias Mario Lipuma, continua a pubblicizzare il post calunnioso e diffamatorio del suo amico, il Fioba, al secolo Massimo Della Schiava, noto negazionista, geologo toscano, anche'egli denunciato, ma senza che la Magistratura si sia assolutamente presa la briga di occuparsi di costui. Allora che cosa dobbiamo concludere? E' chiaro che questi omuncoli non solo sono intoccabili, ma appartengono ad un solido apparato volto a screditare e mettere a tacere i fratelli Antonio e Rosario Marcianò. Non bisogna stupirsi, giacché siamo una colonia degli Stati Uniti: una "Repubblica" delle banane con "governi del Presidente", dove i pupi sono mossi certamente da entità sovranazionali, mentre la Magistratura, tranne qualche lodevole eccezione, esegue degli ordini, ignara dei veri principi della giustizia.

Mi viene da pensare che i continui rinvii nel processo in cui Marcianò si deve difendere da false accuse di diffamazione, siano serviti e servano a dare ulteriore tempo a questi agenti affinché essi provino a distruggere, sempre con l'uso spregiudicato ed illegale della Rete, la reputazione di Marcianò, sperando di conseguire i loro scopi, prima della sentenza. Eh sì, perché i Giudici sanno bene che non hanno niente contro l'"indagato" ma che, anzi, Nigrelli e soci rischiano grosso, essedosi esposti oltremodo, dopo aver costruito un castello di menzogne che, inevitabilmente, li seppellirà. Quel giorno arriverà, prima o poi: non temete.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

domenica, agosto 23, 2009

"Superquark" ed il controllo mentale: quali strategie adotta la televisione satanista per manipolare le coscienze

Absit iniuria verbis.


Nulla è più facile che nascondere l'evidenza.


Il 20 agosto scorso è andata in onda una puntata dell'ignobile trasmissione condotta da Pirlangela, "Superquark". All'interno del programma è stato inserito un siparietto sulle scelleratezze del sistema e si è pure accennato alle scie chimiche, cercando di spacciarle per “leggenda metropolitana” (sic).

Il nostro amico System failure, a proposito di questa immonda farsa, ha scritto: "Il documentario "invertito" ha esibito foto e video di chemtrails, mentre la voce fuori campo ad un certo punto, dopo aver collocato sullo stesso livello morale, cartomanti ed operazioni militari clandestine, si è posta una domanda, con il solito timbro suadente e familiare, su come fosse possibile che ancora "tanti di noi" possano credere in "queste" cose. Poi è stata data la parola a pollidoro con tanto di inquadratura da premio oscar, ed a paolo cattivissimo con un'espressione molto indagatrice..."



Questi agenti dell'inganno insistono nella disinformazione più bieca, nella propaganda più volgare pur di convincere i dubbiosi e testimoni preoccupati che le chemtrails non esistono. A quali strumenti ricorrono i falsari della parola e delle immagini con il fine di manipolare i telespettatori?

- Usano in primo luogo la strategia della confusione, ossia mescolano ad arte argomenti futili ed insignificanti a temi scabrosi e seri, ad esempio il “mago” truffatore e l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy.

- Ricorrono al principio di "autorità" non autorevole, intervistando illustri ed accreditati bugiardi, quasi sempre esponenti o domestici del famigerato C.I.C.A.P. A causa della loro notorietà, di un carisma mal acquisito ma solido, come per miracolo, le colossali menzogne di questi spudorati ciarlatani diventano verità rivelate.

- Adottano l'insinuazione: ancora più della negazione plateale, la suggestione sortisce i suoi effetti. Coloro che investigano i complotti orditi dagli stati sono dei creduloni, dei visionari, dei paranoici. Si noti l’accorta climax che si snoda dal paternalismo ("poverini, sono un po' ingenui"), sino alla pseudo-diagnosi di paranoia.

- Eludono i fatti, i dati e le osservazioni, per trasporre i contenuti informativi sul piano della "fede": "credere" o "non credere" agli U.F.O. Questa tattica è stata adoperata, però, anche da Mazzucco… un motivo di riflessione.

- Ignorano i fatti, i dati, le osservazioni per trasferire il discorso sul piano personale: si scivola così in un'"analisi" pseudo-sociologica alla Umberto Eco, tutta focalizzata sui ricercatori descritti come persone non competenti e strambe. Quali sarebbero le competenze di Paolo Cattivissimo, esperto nel macinare le cose, e di Massimo Pollidoro, indecente docente di Psicologia dell'insolito (sic)?

- Si basano sulla tautologia scientista: la "scienza" dimostra che le scie che deturpano il cielo sono solo scie di condensazione, perché lo sostengono gli "scienziati". Gli "scienziati" lo affermano, poiché sono depositari delle verità “scientifiche”.

- Impiegano strategie sensoriali ad hoc: accostamenti tra immagini di scie chimiche e volti ambigui, tra sequenze di particolare impatto e voci carezzevoli.

- Si fondano sulla tattica del "cavallo di Troia": dapprincipio sono prodotti e trasmessi programmi innocui con documentari sugli animali, sugli ambienti naturali, poi, in modo graduale, si introducono brevi e capziosi accenni agli organismi geneticamente modificati, alla predazione degli organi, alle nanotecnologie etc. Infine si dedicano servizi alle "leggende urbane", cercando di sottolineare il contrasto tra la "scienza" dei vari "esperti" e l’ignoranza del cittadino medio: ecco allora le cannonate di Cannella, i lanci di Lanciano, le manierate maniere di Mainardi... Tra l'altro il bersaglio di "Superquark" e di formats simili è costituito dagli adolescenti e dai giovani, i più vulnerabili, in quanto fiduciosi nel mezzo televisivo ed animati da sincera curiosità verso argomenti scientifici o presentati come tali.

- Adoperano metodi della programmazione neuro-linguistica.

- Si avvalgono del linguaggio orientato: uso soggettivo, surrettizio e sofistico di termini per mettere in cattiva luce i ricercatori indipendenti.



Ci troviamo al cospetto di una propaganda alla Goebbels, imperniata sulla ripetizione ossessiva di pseudo-concetti, sull'uso emotivo delle immagini e della gestualità, sulla penetrazione nel subconscio del messaggio distorto attraverso la sua collocazione nella parte finale del servizio, sulla diffamazione ed irrisione degli oppositori, sulla malcelata istigazione ad isolare i dissidenti.

E’ una vera propaganda in stile nazionalsocialista, resa ancora più efficace dall'enorme diffusione del mezzo televisivo e dalla sua credibilità basata sulla confusione-identificazione tra medium (lo strumento tecnologico) e messaggio (i contenuti della disinformazione), secondo l’intuizione di Mc Luhan.

Dobbiamo chiederci come le reti televisive possano contribuire in modo così vergognoso al controllo mentale: ebbene, apertis verbis, asseriamo, circoscrivendo il discorso ai canali nazionali, la R.A.I. è una rete satanista, finanziata ed egemonizzata dai Rotschild. D’altronde, i programmatori e curatori del palinsesto oltre ad adottare tutti i sistemi per filtrare, selezionare, interpolare e contraffare le notizie e le fonti, non esitano ad occultare simboli ambigui, come, ad esempio, la farfalla che richiama l'infame e spaventosa Mondex, l'azienda produttrice del microchip sottocutaneo, il cui nome è la crasi di Money dexter, con allusione al marchio dell'Apocalisse.

Infine si ricordi che la R.A.I. è una protesi del sistema: così Pirlangela è un demoniaco banditore di menzogne, un vegetariano che trangugia compiaciuto il sangue degli animali appena sgozzati.


Articolo correlato: F. Lamendola,
"… e la lor cieca vita è tanto bassa che 'nvidïosi son d'ogni altra sorte", 2009


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mercoledì, agosto 19, 2009

Gli spioni

Francesco Sblendorio, noto tirapiedi di Paolo Attivissimo e del C.I.C.A.P. , viene colto in flagrante mentre, in trasferta dalla Lombardia, scatta fotografie della nostra abitazione (violando la privacy), insieme con l'amico Wasp il falsario, altro disinformatore dalla lingua biforcuta ed il cervello piccolo. Sblendorio, lesto rientra in auto e tenta la fuga, ma si infila in una strada senza uscita. Lì rimane rintanato per quasi un'ora.

L'auto impiegata per la sortita è stata noleggiata probabilmente a Torino [1]. Curioso è il fatto che la sigla relativa alla provincia, che dovrebbe trovarsi sul lato destro della targa, non è visibile. In effetti sembra volutamente offuscata.

Ringraziamo l'amico Pirata Pantani per le sue preziose ricerche.






AGGIORNAMENTO: Francesco Sblendorio a Superquark





[1] Intestatario SAVARENT SPA
Sede Sociale AOSTA (AO) LOCALITA REG. BORGNALLE 10 Cap 11100
ACI PRA
Automobile Club d'Italia Pubblico Registro Automobilistico

Ispezione
a mezzo del Sistema Informativo Centrale dell'ACI
Effettuata il 19/08/2009
alle ore 19:31 Targa DM349GT

TARGA: DM-349GT

DATI VEICOLO
Omologazione OEZFA17 Telaio ZFA31200000054241
Fabbrica Tipo FIAT GROUP
AUTOMOBILES S.P.A. 312AXA1A00
Classe/Uso AUTOVETTURA / PRIVATO LOCAZIONE
SENZA CONDUCENTE
Alimentazione BENZINA Cilindrata 01242
Cavalli Fiscali
0 Carrozzeria CHIUSA
Posti 4 Portata 365
Assi 2 Tara 940
Kw 51 Peso
1305
Data Immatricolazione 14/12/2007
Prima Formalità 15 1.A ISCRIZ.
VEICOLO NUOVO del 12/02/2008
Ultima Formalità 15 1.A ISCRIZ. VEICOLO NUOVO
del 12/02/2008

DATI INTESTAZIONE
Iscrizione del 12/02/2008 R.P.
A013685N
Intestatari 1
Atto SCRITTURA PRIVATA del 17/12/2007
Valore
Veicolo Euro *9.300,00*
Partita IVA 05982560012
Intestatario SAVARENT
SPA
Sede Sociale AOSTA (AO) LOCALITA REG. BORGNALLE 10 Cap 11100


NOTA: Da alcune indagini svolte, risulta che la SAVARENT fornisce i suoi servigi alla Polizia di Stato, oltre che a varie agenzie governative.

venerdì, aprile 24, 2009

Falso il fuel dumping di MD80.it, ma Simone Angioni insiste!

Il 19 agosto, in seguito alla pubblicazione sul forum del sito md80.it, di due fotografie ritraenti un supposto fuel dumping nei cieli di Torino, abbiamo dimostrato [Qui], sulla base di diversi elementi, che si trattava di un falso creato ad hoc per giustificare il passaggio a bassissima quota di un velivolo chimico, spacciandolo per un aereo di linea in emergenza rientro e conseguente scarico di carburante. Ovviamente non solo gli autori del fake fotografico hanno negato ogni addebito, ma si sono anche lanciati, insieme con i soliti disinformatori, in una campagna diffamatoria nei nostri confronti.

Per l'ennesima volta, i falsari sono stai colti in flagrante!

Disponiamo, infatti, della registrazione (autentica, non spuria come tutte le foto e le notizie dei disinformatori) con la telefonata alla responsabile dell'aeroporto di Milano Malpensa. Ella ha escluso in modo categorico che sia mai stato eseguito un fuel dumping il 10 agosto per il velivolo 767-300 della Delta Airlines. Non solo! Abbiamo conferma che l'aereo non ha nemmeno sorvolato Torino per lo scarico del carburante, perché era ancora in fase di salita ed è rientrato nello scalo milanese in tempi ristrettissimi. Tra l'altro, come è logico, la dispersione del carburante in caso di emergenza, richiede almeno 45 minuti (vedi conversazione), e non può essere stata attuata nel lasso brevissimo tra l'allarme ed il forzato rientro, come spiegato dalla responsabile.

Un episodio istruttivo: il sistema inventa menzogne, lasciando il compito ai vari pennivendoli di amplificarle e di diffonderle, ma questi imbrattacarte valgono meno di un soldo bucato. Solo gli idioti possono credere alle loro ridicole bugie.

Ascolta l'intervista ai responsabili di Milano Malpensa.



Simone Angioni persiste nella menzogna, non appena si riprende da un incidente stradale (si vede che dalla vita non ha ancora imparato niente) e riprende l'episodio del falso Fuel Dumping, ignorando, ovviamente, le dichiarazioni della responsabile dell'aeroporto, la quale smentisce che vi sia mai stata un'emergenza che richiedesse lo scarico del carburante sui cieli di Torino.

Angioni, perchè dovete sempre mentire?

Certo... fa pensare il fatto che il video di NIKO sia stato segnalato come violatore di copyright (cosa non vera) sulla colonna sonora, cosicché il rombo dell'aereo non si può più sentire ed Angioni può dichiarare che il velivolo è altissimo. Che strana coincidenza! Il filmato è disponibile integralmente (audio compreso), qui.



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