Acqua: l'oro blu diventa arma politica

La più importante fonte di vita sul nostro pianeta è senza dubbio un composto chimico costituito da due particelle di idrogeno e una di ossigeno: l'acqua. "L'acqua è vita": questo detto chiarisce una volta per tutte la grande importanza che riveste, visto che su questo pianeta non c'è quasi nulla che non dipenda dall'acqua. Se la si mescola alla politica diventa una lama a doppio taglio: assicura tranquillità a chi la possiede, ma allo stesso tempo può essere usata come un'arma letale e uno strumento di pressione politica dalla forza senza pari.

I bollettini meteorologici, quando prevedono precipitazioni, spesso falliscono i pronostici. Continua a non piovere o comunque a piovere poco, nonostante le previsioni.

Da attento osservatore degli eventi sono anche molto attento alle coincidenze. Nei giorni in cui non sono preannunciate perturbazioni in arrivo, raramente si vedono volare aerei a bassa quota sulle nostre teste. Ogni volta però che una perturbazione è annunciata o il cielo inizia ad annuvolarsi ecco che sulle nostre teste iniziano a ronzare puntuali degli aerei, probabilmente militari. Quindi, come per magia, dopo non piove più.

Immediatamente dopo il passaggio di questi aerei, il cielo è solcato da strane scie biancastre e persistenti, che non sono certo quelle originate dalla normale condensazione dei gas di scarico.

Esistono, negli Stati Uniti, delle aziende che producono dei composti a base di sali igroscopici che, nebulizzati dagli aerei, sono in grado di assorbire una perturbazione. Chi controlla l'acqua controlla il mondo.

Mentre veniamo indotti dalla pubblicità a consumare sempre più acqua minerale distribuita dalle multinazionali, i telegiornali, nella loro neo-lingua chiamano l'acqua "oro blu".

Quando avranno radicato in noi in noi il concetto che l'acqua potabile è un bene sempre meno disponibile e che va quindi acquistata a caro prezzo, finirà che cominceranno a togliercela dalle case.

In questi giorni ci vengono proposti i kit da installare nelle nostre abitazioni per ridurre il flusso dei rubinetti, ma non mi risulta che sia mai stata effettuata alcuna azione politica per impedire lo spreco cagionato dall'innevamento artificiale. Alle famiglie viene chiesto di risparmiare un secchio d'acqua mentre c'è chi può svuotare un lago.

L'acqua così necessaria alle culture biologiche, forse non è altrettanto indispensabile a quelle geneticamente modificate.

Se crediamo agli asini che volano, possiamo anche credere alle multinazionali che, per scopi puramente filantropici, rinunciano alle tecnologie che permettono di fare soldi a palate .

Marcello Anzil


Fonte: Il Gazzettino