Una nuova ricerca mostra che tenere il cellulare acceso in prossimità del letto ove si riposa, può rendere più difficile l’addormentarsi ed interferire sul sonno. Lo studio è stato eseguito dal Karolinska Insitute (Svezia) nonché dall'Università Wayne degli Stati Uniti e finanziato dalle aziende di telefonia mobile. Esso rivela che le radiazioni del telefono cellulare possono causare insonnia, emicranie e confusione; possono anche diminuire la durata del sonno profondo - interferendo con la capacità del corpo di riposarsi. Gli scienziati hanno studiato un campione di 35 uomini e 36 donne di età compresa fra 18 e 45 anni. Alcuni sono stati esposti ad una radiazione elettromagnetica equivalente a quella ricevuta da un cellulare, altri sono stati messi nelle stesse circostanze, ma è stato loro solo fatto credere di essere stati esposti alle emissioni.
I soggeti esposti al campo elettromagbetico hanno impiegato più tempo per entrare nella prima delle fasi più profonde del sonno (faser REM) ed il loro sonno profondo è durato di meno.
Il professor Bengt Arnetz ha dichiarato: “Lo studio suggerisce fortemente che l’uso del cellulare è associato a cambiamenti specifici nelle zone del cervello responsabili dell’attivazione e della coordinazione dello stress”.
Un’altra teoria è che le onde UMTS possono interrompere la produzione del melatonina, ormone che controlla i ritmi interni del corpo. Alasdair Philips direttore di Powerwatch, il quale ricerca gli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute, ha detto: “Indizzi sempre più evidenti stanno indicando che dovremmo trattare queste cose in un senso preventivo. Questa ricerca suggerisce che se dovete fare una telefonata di sera è preferibile usare un telefono fisso e che conviene non lasciare il cellulare acceso di notte sul comodino”.
Mike Dolan, direttore esecutivo dell’Associazione degli Operatori Telefonia Mobile Inglese, ha dichiarato che lo studio è in contraddizone con moltissime altre ricerche simili. Infatti a Settembre uno studio di sei anni effettuato dalla UK Mobile Telecommunications and Health Research Programme (MTHRP) ha concluso che l’uso del cellulare non comporta rischi a breve termine per il cervello. Tuttavia, i ricercatori hanno detto che non sono in grado di garantire una sicurezza sul lungo termine [forse gli interessi in gioco hanno portato a tali conclusioni - NDR].
Siamo di nuovo quindi di fronte a diverse ricerche scientifiche che affermano tutto ed il contrario di tutto!
Crediamo perciò però che debba prevalere il buon senso. Nel dubbio è valida la regola della prudenza ed è senza dubbio meglio prevenire piuttosto che curare. Ecco allora alcuni semplici consigli:
- Non conservare il cellulare acceso sul torace, in prossimità del cuore.
- Durante l’uso estrarre l’antenna (laddove sia possibile) dal corpo del cellulare o munirsi dell’apposito auricolare per allontanare il centro di emissione dalla testa. In alternativa usare il vivavoce.
- Evitare lunghi colloqui ed alternare spesso l’orecchio durante le conversazioni. Mantenere il cellulare non direttamente a contatto con l'orecchio.
- Non tenere il cellulare acceso accanto a sè nelle ore di riposo.
- Non lasciare acceso il cellulare in ambienti ospedalieri o in cui siano presenti apparecchiature elettromedicali, sugli aerei ed in presenza di persone con dispositivi attivi quali pacemaker o apparecchi acustici.
- I portatori di pacemaker o protesi elettroniche dovrebbero mantenere una distanza di sicurezza di almeno 30 cm dall’apparecchio.
Adattamento a cura di Straker
Fonte: Psiche e Soma
I soggeti esposti al campo elettromagbetico hanno impiegato più tempo per entrare nella prima delle fasi più profonde del sonno (faser REM) ed il loro sonno profondo è durato di meno.
Il professor Bengt Arnetz ha dichiarato: “Lo studio suggerisce fortemente che l’uso del cellulare è associato a cambiamenti specifici nelle zone del cervello responsabili dell’attivazione e della coordinazione dello stress”.
Un’altra teoria è che le onde UMTS possono interrompere la produzione del melatonina, ormone che controlla i ritmi interni del corpo. Alasdair Philips direttore di Powerwatch, il quale ricerca gli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute, ha detto: “Indizzi sempre più evidenti stanno indicando che dovremmo trattare queste cose in un senso preventivo. Questa ricerca suggerisce che se dovete fare una telefonata di sera è preferibile usare un telefono fisso e che conviene non lasciare il cellulare acceso di notte sul comodino”.
Mike Dolan, direttore esecutivo dell’Associazione degli Operatori Telefonia Mobile Inglese, ha dichiarato che lo studio è in contraddizone con moltissime altre ricerche simili. Infatti a Settembre uno studio di sei anni effettuato dalla UK Mobile Telecommunications and Health Research Programme (MTHRP) ha concluso che l’uso del cellulare non comporta rischi a breve termine per il cervello. Tuttavia, i ricercatori hanno detto che non sono in grado di garantire una sicurezza sul lungo termine [forse gli interessi in gioco hanno portato a tali conclusioni - NDR].
Siamo di nuovo quindi di fronte a diverse ricerche scientifiche che affermano tutto ed il contrario di tutto!
Crediamo perciò però che debba prevalere il buon senso. Nel dubbio è valida la regola della prudenza ed è senza dubbio meglio prevenire piuttosto che curare. Ecco allora alcuni semplici consigli:
- Non conservare il cellulare acceso sul torace, in prossimità del cuore.
- Durante l’uso estrarre l’antenna (laddove sia possibile) dal corpo del cellulare o munirsi dell’apposito auricolare per allontanare il centro di emissione dalla testa. In alternativa usare il vivavoce.
- Evitare lunghi colloqui ed alternare spesso l’orecchio durante le conversazioni. Mantenere il cellulare non direttamente a contatto con l'orecchio.
- Non tenere il cellulare acceso accanto a sè nelle ore di riposo.
- Non lasciare acceso il cellulare in ambienti ospedalieri o in cui siano presenti apparecchiature elettromedicali, sugli aerei ed in presenza di persone con dispositivi attivi quali pacemaker o apparecchi acustici.
- I portatori di pacemaker o protesi elettroniche dovrebbero mantenere una distanza di sicurezza di almeno 30 cm dall’apparecchio.
Adattamento a cura di Straker
Fonte: Psiche e Soma
di sicuro fà male sempre, figuriamoci mentre si dorme.
RispondiEliminaperò il nemico grosso non è il cellulare da 100 euro sul comodino..
Haarp in primis.
e la vedo difficile fronteggiarlo ad armi pari!
Pienamente d'accordo. Noi siamo come dei polli nel microonde. Quando saremo a cottura, ci potranno mangiare.
RispondiEliminabeh anche se non è la più grande fonte di radiazione a cui siamo sottoposti non vedo perchè non si possa comunque evitare di tenerlo acceso quando non serve. io ho notato di dormire male se c'è un telefono acceso nella stanza e l'ho notato prima di leggere questo articolo. magari coincidenza o autoconvinzione, fatto sta che le conseguenze negative sul corpo derivate dall'uso di cellulari sono reali e tangibili, quindi meglio prevenire che curare.
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