Si è potuto riscontrare una corrispondenza tra irrorazioni e patologie cardiache: frequentando il pronto soccorso dell'ospedale S.M. delle Croci di Ravenna, sono stati rilevati sintomi che, per la maggior parte, non corrispondevano, dopo gli esami clinici, ad effettive patologie, come se fossero sintomi indotti, ma non reali. Nelle ore subito successive alle irrorazioni, questi casi aumentano considerevolmente ed il pronto soccorso si riempie. Dopo cinque o sei ore, il flusso di persone con questi sintomi non corrispondenti a patologie reali cala sino a sparire.
L'unica spiegazione che posso trovare sarebbe comprovabile attraverso l'analisi della componente chimica dell'aria e la sua elettrificazione nel periodo preso in esame. Personalmente ritengo probabile che, nel momento dell'irrorazione, vengano anche inviati impulsi elettromagnetici che influiscono sugli equilibri bioelettrici degli organismi, provocando scompensi fisici. Ritengo inoltre che, ripetendosi a lungo termine, questi eventi possano determinare crisi cardiache o altri scompensi cronici. Non è raro, infatti, ultimamente, assistere a decessi precoci per crisi cardiache, non spiegabili attraverso normali eventi, in quanto in molti di questi casi non ci si può riferire né a familiarità né a precedenti patologici che li possano giustificare e gli stili di vita condotti erano salubri (niente fumo, alcool o droghe, moto, alcuni sportivi).
I soggetti sottoposti ad interventi cardiaci, stranamente, sembrano risentire meno di questo influsso, in particolare coloro ai quali è stato fatto un intervento di bypass aortocoronarico, con legature metalliche dello sterno, le quali sembrano formare una specie di "gabbia di Faraday" intorno al cuore. I sintomi, infatti, sono segnalati più che altro da persone "sane", mai sottoposte ad interventi di alcun genere e che non conoscono i dolori anginosi.
Si presentano sintomi come un dolore sordo allo sterno, che talvolta trapassa il corpo sino a risentirsi anche alla schiena, dolori alle braccia, oppressione al petto, mancanza di respiro, e possono essere facilmente confusi con i sintomi di un attacco cardiaco, che sono ad essi assimilabili.
Generalmente gli esami degli enzimi sono indicatori, in questi casi, e la maggior parte dei pazienti esaminati mostrava un esito negativo (nulla di alterato, tutto nella normalità).
La conducibilità elettrica del sangue era alta, ma nei parametri normali. In tutti si notava un indebolimento nei globuli rossi, sia come dimensione sia come quantità, e un relativo aumento di globuli bianchi. In alcuni pazienti era rilevato uno stato emotivo di ipereccitazione, probabilmente dovuto alla sintomatologia ed alla situazione, in generale di particolare ipersensibilità emotiva.
Il personale medico e paramedico si limitava a constatare i sintomi, ad analizzarli e curarne gli effetti, senza poter spiegarne le cause, ma svolgendo il proprio compito con professionalità e competenza nell'allievare le sofferenze ed i danni.
Questa particolare situazione si ripete in casi di grande presenza di scie chimiche o di probabili emissioni elettromagnetiche ad esse correlate.
Questo è ciò che ho notato ed appuntato in un pomeriggio e sera vissuti in un pronto soccorso, chiedendo informazioni a medici ed infermieri, che si sono prestati gentilmente alla mia ricerca.
Uzmo
I sintomi descritti sembrano corrispondere perfettamente a quelli provati da una mia parente ... la quale mi dice:
RispondiElimina"hai tempo da buttare ad occuparti delle scie"
Quello che temo è che ci si trovi ancora in una sorta di fase sperimentale (per quanto possa essere una fase di sperimentazione avanzata)
Ciao Corrado. Puoi risponderle che il tempo non è mai perso, se questo può servire a salvarsi la pellaccia.
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