mercoledì, settembre 17, 2008

Le limitazioni del proprio Io (articolo di Davy- Prima parte)

In questo periodo molte persone, in modo talora simultaneo, iniziano a chiedersi che cosa ci fanno qua, col proposito di ricevere risposte da chi si propone come pastore, vescovo, imam, maestro, maestro zen, ricercatore, scienziato, politico, giornalista e quant’altro… Le persone un po’ più curiose ed eccentriche trovano conforto nella meditazione, nel Buddhismo, nella New age o in una qualunque fede che si dissoci dalle religioni tradizionali. Altri ancora rimbalzano da un’ideologia all’altra senza mai trovare la pace. Alcuni ancora trovano il proprio credo negli alieni ed altri ancora nelle sette occulte o in culti blasfemi.

Ciò che accomuna questi punti di vista che, nella visione normale, consideriamo come opposti è il fatto che ci portano appunto a credere in qualcosa di esterno rispetto al nostro più profondo Io, conducendo così il nostro sguardo lontano dal punto in cui dovremmo guardare per sapere la verità.

L’uomo cerca continuamente pace e serenità, ma ormai è condizionato da tranelli che lo portano a vedere la propria indole in modo individuale e con il solo scopo di trarne l’esclusivo beneficio personale, anziché vederla come scopo per un obiettivo di comune benessere volto all'armonia tra essere umano e Gaia (Pianeta Terra). Di conseguenza l’uomo continua a volgere lo sguardo verso strade già spianate, tracciate per catturare l’attenzione tramite il benessere, ma che, alla fine dei conti, si dimostrano create affinché resti nel proprio e piccolo recinto ideologico, che prima di tutto dà una sicurezza personale, ma rafforza il potere dell’ideologia in cui si crede e di cui si ignorano le vere caratteristiche.

Ognuno di questi recinti esiste ed è stato architettato tramite un accurato lavoro, dando così al sistema la possibilità di far convergere tali “credo” o “recinti” in uno scopo “comune” che, in questo caso, è quello di sfruttare ogni particella di energia che illumina i nostri pensieri.

Ogni religione cerca di sciogliere quel nodo che ci lega alla Vita, dando una spiegazione dell'ancestrale paura di morire e di soffrire, mediante stratagemmi che catturano l’attenzione della primitiva coscienza umana che tutti i credenti hanno, ma che molto spesso non è certamente paragonabile a quella “Coscienza indipendente” che in pochi sanno di avere.

Ogni conclusione religiosa porta a credere che ci sia un luogo metafisico ad attenderci dall’altra parte e che a questo luogo si acceda in base al comportamento che ha caratterizzato la “vita terrena” e solo si è è stati devoti.

Anche la meditazione controllata è in sé una forma di preghiera e viene espressa in modo differente a seconda delle religioni: anch’essa, nonostante porti a riscontrare maggiori effetti positivi nella vita quotidiana rispetto ad altre pratiche, spinge comunque il Proprio Io a guardare in direzioni “limitate”, nonostante i “magici” benefici che se ne possono ricevere.

La biologia contemporanea ha concluso che l’essere umano è limitato sia a livello cerebrale sia genetico, affermando che il 95% del D.N.A. di ogni essere vivente è “spazzatura” e che l’essere umano usa solo il 5-8% delle sue capacità cerebrali.

L’essere umano ha dunque un evidente handicap rispetto a ciò che potrebbe essere. Lo stato evolutivo in cui “vive” è considerato l'apice dell’evoluzione darwiniana, ma è evidente che si tratta di uno stato di regressione rispetto alla vera natura dell'uomo.

Il raggiungimento di questo “apice” dovrebbe e potrebbe, però, essere raggiunto da chiunque, in quanto il corpo umano ha le caratteristiche biologiche, cerebrali e genetiche già predisposte a contenere qualcosa di più grande rispetto a quello che è attualmente. L’evoluzionismo classico insegna che si è arrivati allo sviluppo attuale, tramite un adattamento progressivo che portò gli ominidi a mutare le caratteristiche genetiche per divenire quello che sono oggi.

Se questo fosse vero, però, allora bisognerebbe chiedersi per quale motivo l’uomo, invece di valorizzare le proprie capacità per conseguire un'ulteriore evoluzione, ora fa retromarcia, ritrovandosi sia in uno stadio limitato sia in una società che tende dichiaratamente a frenarlo ancora di più.

Tempo fa l’uomo ha compiuto una retromarcia evolutiva, assestando il suo potenziale di uso cerebrale attorno al 10% circa, rispetto al 100%.

E’ come se Io avessi lavorato con lo scopo di costruire una Ferrari e, una volta raggiunto il primo scopo, magari ci vado in giro per un po' e poi, anziché pormi un secondo obiettivo da raggiungere tramite l’uso del mezzo che ho creato, mi fermassi, un po' alla volta; limito la mia Ferrari con flange al motore e togliendole parti fondamentali, così da farla diventare un trabiccolo che non raggiunge più di 50 Km/h. Ecco dove siamo: su una potente auto alla quale sono stati tolti pedali e volante per essere messa in retromarcia su una rotaia che cerca disperatamente di controllarne la velocità.

Il controllo di ogni singola persona è ottenuto con risposte preconfezionate che vengono date all’individuo che si pone domande sul proprio Io e, poiché non siamo tutti uguali, ma dobbiamo vivere insieme, vediamo che i vari credo sono creati per contenere il grado di “domanda” che l’individuo si pone, differenziandolo rispetto a quello degli altri individui.

Per esempio, se poniamo il grado di domanda in riferimento alla possibilità che un individuo possa uscire dalle rotaie e lo proviamo a classificare con i vari “credo” o limitatori, si possono individuare le seguenti forme di contenimento.


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1 commento:

  1. AREALIBERA: Arte e Comunicazione sociale, culturale, politica.
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    Per poter stabilire che l'essere umano utilizza solo dal 5 a 10% delle proprie vere capacità, significa avere dei parametri di misura. Dove e come siamo ora, dove e come dovremmo essere. Chi stabilisce questi punti di partenza e arrivo? Dati fondati su cosa? Ricerca scientifica, esperienze storiche, antropologiche, archeologiche? Racconti di persone o fatti più o meno documentati?
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    Di sicuro attualmente, con questo livello scellerato di consumismo, con la logica del profitto ad oltranza, con la manipolazione di messaggi di propaganda psicologica atta a demenziali lavaggi mentali per il controllo dell'opinine pubblica ed emotiva, le devastazioni ambientali, la vita artificiale in città incubo, i cibi sempre più chimici, la folle corsa a spese e ricerche militari atte alla costruzione di armamenti sempre più pericolosi per tutti, le sempre più evidenti e brutali ingiustizie sociali, economiche, nei diritti, etiche a livelli planetari, e molto - molto altro ....... sicuramente è certo che l'essere umano è sempre degradato, tarato, (rincoglionito) scemo e pertanto folle. Omologato, robotizzato, conformista, adattato: ossia morto spiritualmente e creativamente.
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    Il buon senso (ecco l'uso un pò superiore della mente) richiede una drastica e vera rivoluzione del nostro auto-distruttivo stile di vita. Ma non accade, sul serio. La polizia blocca ogni iniziativa di auto-gestione, la popolazione è sottoposta a minacce, paure, ricatti da parte delle istituzioni (espropri, multe, carcere, persecuzioni varie). Vige il silenzio, l'omertà, la repressione, la sudditanza. Il divertimento forzato a date/orari imposti. L'uso di psicofarmaci (droghe di stato) l'abuso di alcool e droghe pesanti per dimenticare d'esistere. Suicidi, alienazioni, depressioni, paranoie collettive.
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    E' altresì evidente che il conflitto tra una umanità folle nell'esistenza sulla terra, soggetta come tutto e tutti al VERO ORDINE dell' ECOSISTEMA ed al contrario una vita imposta da regolamenti, leggi, norme non solo fasulle ma di puro stampo mafioso-tirannico, porterà purtroppo al collasso.
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    Violentissme rivolte, guerre planetarie, sconvolgimenti climatici, altro. E' inevitabile, irreversibile: questo processo di metastasi sociale è già in corso ed in fase terminale. I sopravissuti ricorderanno questo periodo storico con odio e disprezzo tale, mille volte peggio di come ora ricordiamo i massacri e le stragi nei lager (olocausto). Ripeto: stiamo vivendo il periodo più pericoloso da almeno 7 - 8 mila anni.
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    Cosa simile, viene ricordata, citata con dettagli e riscontrata in parte nel testo epico/filosofico IL MAHABARATHA (fondante nella cultura dei Veda, Hindu - India).
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    Cordiali saluti ed auguri a tutti.
    AZIONE ANARCHICA ANTI-SISTEMA.
    http://www.arealibera.com

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