domenica, giugno 26, 2011

Bario: gli studi di Clifford Carnicom

Il lavorio dei disinformatori, personaggi invidiosi, inetti, inutili, ignoranti, continua senza sosta, ma essi non hanno inteso che è controproducente per la loro ignobile causa: infatti, quanto più si affannano nel tentare, adducendo argomenti pseudo-scientifici e petizioni di principio, di negare la realtà delle scie chimiche, tanto più si moltiplicano le persone che aprono gli occhi, soprattutto insospettite dall'accanimento di chi afferma che le scie chimiche sono una leggenda metropolitana.

Se avessero un briciolo di sale in zucca, i disinformatori tacerebbero per evitare di sollevare tutto questo polverone sul problema. Teste di legno! Non hanno capito che essi non possono neppure provare ad affossare la verità, perché da stolti quali sono mai la riconosceranno. Intanto, come si accennava, tra gli altri, l'accorta ideatrice del Calaminta blog, compresa la rilevanza della questione, ha tradotto ed elaborato due testi in cui sono riportate alcune allarmanti conclusioni dell'ingegnere statunitense, Clifford Carnicom, sul bario contenuto nelle scie chimiche.



LIVELLI DI BARIO IN ATMOSFERA SUPERIORI AL LIMITE DI SICUREZZA

Secondo gli studi condotti dallo scienziato statunitense Clifford E. Carnicom la presenza di Bario nell'atmosfera terrestre supera di 8 volte la soglia di sicurezza stabilita dall'EPA, agenzia governativa ambientale USA.

La tossicità del Bario è comparabile a quella dell'Arsenico. Secondo l'E.P.A., non è salutare per gli esseri umani respirare aria contenente più di 5 parti per milione di Bario (lo stesso limite indicato per l'Arsenico). Le ultime ricerche indicano che siamo stati esposti a livelli di Bario atmosferico di gran lunga superiori (circa 8 volte) al limite di sicurezza.

"E' stata eseguita una stima analitica preliminare della concentrazione di composti di bario nei campioni atmosferici sottoposti ad analisi. Questa stima eccede il limite per l'esposizione umana agli agenti contaminanti diffusi nell'aria [...]. I test sui campioni atmosferici continuano a confermare la presenza di composti di bario. I test comportano una varietà di metodi d'indagine, incluso l'uso di filtri di ionizzazione, filtri elettrostatici, filtri HEPA, filtri ad alte temperature.

I metodi di analisi includono solubilità, pH, precipitazione, cromatografia, elettrodi, elettrolisi, spettrografia e test di comparazione spettrografica. Le agenzie ambientali pubbliche sono state esortate ad intraprendere un processo di verifica dei metodi di analisi, per confermare o confutare i risultati che sono stati stabiliti. Le forme solubili di bario sono altamente tossiche, comparabili con i livelli di tossicità dell'arsenico". (Fonte: Carnicom.com)

Codice legale degli Stati Uniti
U.S. House of Representatives, Title 50/Chapter 32, Sec 1520a

Restrizioni sull'utilizzo di soggetti umani per i test di agenti chimici o biologici A. Attività Proibite - Il Segretario della Difesa non può condurre (direttamente o per contratto) (1) nessun test o esperimenti che comprendano l'utilizzo di agenti chimici o biologici sulla popolazione civile; o (2) nessun test di agenti chimici o biologici su soggetti umani.

Gli esperimenti biologici sui civili sono proibiti e considerati una grave violazione della Convenzione di Ginevra (Convention IV, Art. 147).


BARIO, CHEMTRAILS E IMMUNOSOPPRESSIONE USA: ANALISI CONFERMANO PRESENZA BARIO

(di Bob Lee, fonte Rense.com)

Crescenti prove suggeriscono che il fenomeno delle "chemtrails" è molto più serio di un semplice "aereo che rilascia vapore acqueo nel cielo". Il lavoro di ricerca di Clifford Carnicom sostiene la possibilità di aumento del bario precipitato nell'acqua piovana raccolta nelle aree in cui si è verificato recentemente lo spray di chemtrails.

Quali sono gli effetti del bario, un metallo pesante, sugli esseri umani? Pecanha e Dos Reis (1989) riportarono in un articolo intitolato "Eterogeneità funzionale nel processo di attivazione dei linfociti T; il bario blocca diverse modalità di attivazione dei linfociti T, ma risparmia un'unica funzionalità delle cellule T sottoposte all'attivazione PHA". Pubblicato nel maggio 1989 in "Immunologia clinica sperimentale": "Tutte le modalità dell'attivazione delle cellule T, eccetto la mitogenesi PHA indotta, vengono bloccate dal Ba2+ (bario) in maniera reversibile e relativa alla dose".

In altre parole, il bario rende inattive le cellule T del corpo. Le cellule T sono una fondamentale componente del sistema immunitario. Insieme ai linfociti OKT4+ inducono le cellule T ad indirizzare l'attacco delle cellule OKT8 verso gli antigeni estranei (batteri invasivi o virus).

In estrema sintesi, il bario può disattivare il sistema immunitario.


SURRISCALDAMENTO GLOBALE: IL BARIO E' RESPONSABILE DELLE ELEVATE TEMPERATURE (C.CARNICOM)

E' stato svolto uno studio per esaminare il ruolo delle operazioni di aerosol in relazione al riscaldamento globale.

Da molto tempo è stato proposto che tali operazioni hanno l'effetto di aggravare lo stato di riscaldamento del pianeta, e che esse non mostrano alcuna prospettiva di raffreddamento per la terra come molti hanno sostenuto. Ciò si pone in diretta contraddizione con molte delle diffuse nozioni che comunemente circolano al loro riguardo e cioè che tali operazioni sono in qualche modo intese per il nostro bene ma che è meglio che la loro vera natura rimanga segreta e nascosta al pubblico dominio. [...]

Leggi qui il seguito dell'articolo pubblicato nell'aprile 2007.



sabato, giugno 25, 2011

Aeroporti chimici

Tra le "eccezioni" che muovono i negazionisti nell’ambito del tema “chemtrails”, una delle più frequenti si riferisce alla presunta mancanza di testimonianze e fotografie circa gli aeroporti da dove decollano ed in cui atterrano gli aerei chimici. E' un'"obiezione" gratuita, strumentale e facilmente confutabile. Solo per proporre un esempio, nello scalo militare di Falconara Marittima (Ancona), centro industriale sull'Adriatico ed in cui sorge una raffineria di petrolio, sono stati immortalati degli inconfondibili velivoli chimici. Sono bianchi e senza le regolari marche.

Collegato all'aeroporto civile, "Raffaello Sanzio", si trova quello militare da cui partirono i bombardieri, durante l'aggressione alla Serbia nel 1999: era allora Presidente del Consiglio l'atroce Massimo D'Alema. Nei dintorni si notano, mimetizzate fra le abitazioni di Marina di Montemarciano e di Chiaravalle, installazioni militari di alimentazione elettrica, difese da filo spinato. Sono anche visibili cartelli con su scritto "No trespassing" ed il simbolo della “Rosa dei venti”, emblema della N.A.T.O.[1]


Visualizzazione ingrandita della mappa

Sulla pista si scorgono due modelli di aeromobile molto simili, se non identici, a quelli che incrociano a bassa quota sulla Liguria occidentale, senza lasciare tracce radar e privi di contrassegni identificativi. Uno dei due è un bimotore ad elica, con i motori verniciati di rosso. Molti cittadini hanno osservato, fotografato e ripreso apparecchi di questo tipo in varie regioni d'Italia. Falconara Marittima, con il suo aeroporto "a stelle e strisce", è località strategica, data la sua posizione all'interno della penisola. Un'altra base in cui sono gestiti i voli della morte è quello di Pratica di Mare.

L'aeroporto di Pratica di Mare fu istituito nel 1937 nella tenuta di Campo Ascolano e qualificato come campo di allenamento aereo. Negli anni che seguirono, il complesso conobbe continui ampliamenti. Nel dicembre del 1942 diventò Scuola Strumentale di Volo. Gli adeguamenti logistici ed infrastrutturali sono proseguiti fino ai giorni nostri, tanto che è divenuto il più grande aeroporto militare italiano: oggi ospita anche alcuni Reparti aerei della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia di Stato.

Altri scali incriminati sono i seguenti: Orio al Serio (Bergamo), Linate (Milano), Caselle, (Torino), Federico Fellini (Rimini), Galileo Galilei (Pisa).

Usando queste ed altre strutture, lo stato italiano con un’apposita aviazione, per quanto gli compete, ma nel contesto di un programma globale, si avventa contro i cittadini ed il territorio nazionale, coordinando le operazioni clandestine di aerosol. Inquinamento dei biomi, incendi, alluvioni, frane, danni all’economia, diffusione di patologie… sono le conseguenze di un’istituzione che, simile ad una malattia autoimmune, aggredisce l’organismo stesso.

[1] E’ curioso che proprio da questo scalo siano giunte le visite relative alla telefonata ad un impiegato dell’Ufficio stampa dell’E.N.A.V.


Ringraziamo i nostri lettori per averci fornito le foto qui pubblicate.



martedì, giugno 21, 2011

Hanno origine governativa le azioni di disturbo operate nei confronti del Comitato Tanker Enemy

You-Tube riesuma una notifica scaduta da oltre un anno per danneggiare lo stato dell'account tankerenemy

Sono di nuovo on line i video fatti rimuovere il giorno 15 giugno 2011 dai server di archive.org su richiesta dei militari italiani (o chi per loro) che gestiscono il canale fake USAFFEKC10A.

A McDonnel Douglas KC-10 SPRAYER compared with agent orange dispersion and "Popeye operation" USAFFEKC10A "KC-10 'Contrails' while refueling" video debunked

E' tutto italiano il canale USAFFEKC10A - The USAFFEKC10A channel is italian

Come "contromisura" You-Tube riesuma una notifica scaduta da oltre un anno, al fine di danneggiare lo stato dell'account tankerenemy. La notifica, del tutto strumentale ed illegale, si riferiva al video "Report, il C.I.C.A.P. e la disinformazione istituzionalizzata" (eliminato immediatamente dal portale di Google inc.), nel quale si denunciavano i metodi liberticidi degli adepti appartenenti alla sacra setta del C.I.C.A.P. e del suo sommo sacerdote, Paolo Attivissimo.

Il "cartellino giallo" esibito da You-Tube il 06 maggio 2010, aveva una sua fisiologica scadenza di sei (6) mesi ed in effetti era inutilizzabile da tempo. Infatti nella pagina della contestazione si legge:

"Il tuo account ha ricevuto i seguenti avvertimenti relativi alle norme della community, che saranno validi per sei mesi. Ulteriori violazioni potrebbero comportare la disattivazione temporanea della tua capacità di pubblicare contenuti su YouTube e/o la chiusura del tuo account. Una copia di ogni messaggio è stata inoltre inviata tramite email all'indirizzo associato a questo account per riferimenti futuri".

"I seguenti video nel tuo account sono stati disattivati a causa di una violazione delle Norme della community di YouTube:
Report, il C.I.C.A.P. e la disinformazione istituzionalizzata (Rifiutato - Diffamazione) - (tankerenemy)
Data ricezione: 06/mag/2010 | Data di convalida: 06/mag/2010 | Appealed Rejected"

Vogliamo precisare che MAI abbiamo ricevuto alcuna email di notifica. Soprassediamo...

Il 16 giugno 2011, con un tempismo spettacolare, spunta questo avviso, come precisato, non più valido dal mese di novembre del 2010. Ma è lo stesso: quelli di You-Tube, nell'eseguire ordini e non richieste, possono agire anche così.

Il motivo di questa rappresaglia? Come spiegato, si tratta di un sordido tentativo di chiuderci la bocca. La causa scatenante è l'aver scoperto la reale identità del canale clone USAFFEKC10A, una replica dell'originale "USAFFEKC1O", il canale che propose il video del KC-10 mentre rilasciava dichiarate scie chimiche sui cieli del Canada (si ascoltino le voci dell'equipaggio) e poi misteriosamente scomparso e sostituito dalla pagina contraffata "USAFFEKC10" (Notare la sostituzione della "O" maiscola con lo zero).

Il fatto è che abbiamo avuto l'ardire di contestare, dati alla mano, la genuinità della fonte e quindi abbiamo mandato all'aria i piani di depistaggio di coloro che si erano posti l'obiettivo di demolire, definitivamente, la validità testimoniale del video da noi proposto un anno fa: "The insider: chemtrails KC-10 sprayer air to air - The proof". Abbiamo anche osato associare le chemtrails del filmato "KC-10 Contrails while refueling" alla dispersione di veleni sul Vietnam (Operazione orange), mostrando due filmati originali dell'epoca e mettendoli a confronto con le sequenze del KC-10 con le supposte scie di condensazione. Abbiamo anche dimostrato che non si tratta comunque nemmeno di "Wingtip vortices" (trecce di Berenice) e neppure di contrails, poiché esse non scaturiscono dai motori. Infatti si scriveva:

"Il filmato mostra un'imbarazzante analogia tra le dense scie rilasciate dal KC-10, spacciate per contrails e le missioni di avvelenamento del Vietnam, negli anni 60 del XX secolo. Il video "A McDonnel Douglas KC-10 SPRAYER compared with 'agent orange' in "Popeye operation" - USAFFEKC10A "KC-10 'Contrails' while refueling" video debunked - è stato da noi rimosso dai server You-Tube, per motivi precauzionali, in quanto si sta cercando di far sospendere l'account "tankernemy" sulla base di false dichiarazioni inerenti alla violazione del copyright, ad opera dell'utente fake USAFFEKC10A che, in realtà, non appartiene all'equipaggio KC-10 del primo video come millantato, ma è un militare italiano di stanza presso la sede dell'Aeronautica Militare - Servizio Coordinamento e Controllo di Padova. Ciò, oltre che da diversi elementi oggettivi, è confermato dai logs riferentesi agli accessi su tanker-enemy.tv, che puntano a due link specifici, alle 17:38 ora locale del giorno 24 maggio 2011. Le pagine in questione erano state viste unicamente dal militare che ora si spaccia per un pilota statunitense e da nessun altro fruitore del Web dall'Italia o dall'estero, come peraltro testimoniano i logs in nostro possesso. I link inviati come trabocchetto, infatti, sul canale fake 'USAFFEKC10A' erano stati immediatamente cancellati dal gestore della pagina. E' rilevante osservare quanto alcuni soggetti si stiano alacremente impegnando per tentare di ridimensionare il valore testimoniale del filmato ormai noto come 'Cani sciolti'.

Il video in questione 'KC-10 Contrails while refueling' mostra tre sequenze girate in momenti diversi, durante le quali ci si è premurati di non eseguire campi lunghi e nel quale si osservano dense ed iridescenti scie direttamente attaccate ai bordi alari del velivolo. Ciò induce a sospettare la presenza di una fonte liquida assimilabile al kerosene che, per via dei flussi aerodinamici, scorre sul bordo delle ali sino alla loro parte terminale, per poi nebulizzarsi sotto forma di aerosol.

Perché non sono contrails aerodinamiche (Wingtip vortices)

Le contrails aerodinamiche si formano solo nelle seguenti circostanze:

a) L'aereo è in fase di decollo o atterraggio, con i flaps abbassati. Ciò implica una differenza di pressione tra la parte superiore e quella inferiore dell'ala.

b) Il velivolo si trova a bassa quota e con valori di umidità elevati (ad esempio, durante un atterraggio con pioggia).

c) L'aeroplano è impegnato (si pensi al caso di un caccia) in una brusca manovra acrobatica".

Ovviamente nell'area commenti del video "KC-10 Contrails while refueling " si sono subito scatenati con argomentazioni dal contenuto altamente scientifico come queste:

"@tankerenemy Hahahaha SEI RIDICOLO!Alle tue panzane non ci crede più nessuno, hai finito di campare sulle spalle di quattro coglioni creduloni, ormai i tuoi "accoliti" stanno diminuendo sempre più. Tu menti sapendo di mentire,schifoso, nullafacente, imbroglione. Spero di vederti sotto terra al più presto.
by blekoldshaflo2

@tankerenemy Dalla questione del telemetro (con cui hai rubato i soldi ai tuoi accoliti) e dai tuoi goffi tentativi di insabbiare la vicenda, a questa storia del KC10, con cui hai preso una cantonata pazzesca, sei diventato lo simbello della rete. Come fai a non renderti conto di quanto sia ridicola la tua figura?
by TheSueisfine
"

La pagliacciata è andata avanti per un po', come nell'ormai abituale stile della disinformazione italiana (foraggiata e protetta dallo Stato), sino a quando non abbiamo pubblicato (su You-Tube) i due filmati più sopra citati e cioè:

A McDonnel Douglas KC-10 SPRAYER compared with agent orange dispersion and "Popeye operation" USAFFEKC10A "KC-10 'Contrails' while refueling" video debunked

E' tutto italiano il canale USAFFEKC10A - The USAFFEKC10A channel is italian

A quel punto, considerata la consolidata sicumera "scientifica" degli autodefinitisi "debunkers", l'unica cosa che sono stati capaci di fare è stata quella di inviare una raffica di segnalazioni false, ricorrendo ad un nome fittizio, tale Timothy Andrew Mullinax, preso a caso da un elenco di militari statunitensi, lista presente sul sito Web airforcetimes.com.

A quel punto abbiamo trasferito i contenuti scomodi su archive.org, "famoso" per essere un portale di condivisione "sicuro" ed al riparo da censure strumentali. Così dicono... fatto sta, però, che da archive.org fu ottenuta la rimozione in un lampo, in risposta alla nostra apparizione su Italia Uno, di quella "sporca dozzina" di filmati che mettevano in cattiva luce Paolo Attivissimo, il C.I.C.A.P., la Gabanelli e la R.A.I.). e così anche dei video che mettevano in difficoltà gli autori dell'ultimo falso canale statunitense, è stata ordinata l'immediata cancellazione. Non bisogna stupirsi. Di conseguenza abbiamo portato i sorgenti in formato flv sui nostri server ed abbiamo concluso il lavoro verso le 2.30 di notte, avendo cura di comunicare quanto accaduto sul canale USAFFEKC10A, nell'aerea commenti. La mattina seguente abbiamo trovato la sorpresa concernente la "notifica farsa". Come si può notare, si è dipanata una chiara sequenza di eventi di causa-effetto, che legano strettamente quel canale fraudolento di ciarlatani italiani con le stellette e le strane prese di posizione di You-Tube, la notte stessa.

La disinformazione italiana, che tanto si vanta di portare le prove di quanto afferma e che pretende che i ricercatori indipendenti dimostrino le loro affermazioni, caso vuole, ogni volta in cui viene contraddetta con i fatti, agisce nel solo modo che conosce. Sì, perché questi paladini delle verità ufficiali sono solo in grado di occultare le prove della loro insipienza per ricorrerre all'unico mezzo che i regimi totalitari ben conoscono: la censura. In questo, ovviamente, hanno gioco facile, poiché essi non sono semplici cittadini, ma individui al di sopra della legge manovrati, protetti e finanziati dai governi. Se veramente queste sentinelle hanno ragione da vendere, per quale motivo hanno bisogno di chiedere la rimozione dei nostri video? Se il canale "USAFFEKC10A" è davvero intestato ad un fantomatico co-pilota statunitense di un KC-10, per quale motivo, nel momento in cui dimostriamo che esso in realtà è il puro parto di menti malate italiane, qualcuno si adopera per insabbiare le prove filmate che confermano quanto da noi evidenziato?

Quest'ennesima iniziativa di rappresaglia ad opera degli scherani svizzeri (sede per l'Italia del portale di sharing), del tutto illegittima ed illegale, dimostra una volta di più l'esistenza di illecite nonché losche collusioni all'interno dello staff italiano del portale di condivisione che, non dimentichiamolo, esegue senza porsi tanti problemi, gli ordini che gli esecutivi impartiscono per stroncare sul nascere i contenuti che arrecano danno al sistema. Ciò è anche confermato da questa mappa, riguardante le richieste di intervento per opera dei governi di tutto il mondo sui vari servizi web offerti dalla società di Mountain View: le statistiche sono divise tra data request e removal request, dove le prime consistono nella richiesta di account, le seconde, invece, nella rimozione di materiale pubblicato. Tra le data request e removal request, l’Italia si trova rispettivamente al sesto e settimo posto della classifica mondiale, con il grosso delle richieste di cancellazione dedicate a YouTube con 39 interventi: la percentuale di richieste parzialmente o completamente accettate è invece del 75,4%. Per ammissione di Google i dati non sono affidabili al 100%, vista la natura particolare di alcune richieste, ma offrono comunque un’interessante panoramica su quello che è il rapporto tra i governi dove l’azienda offre i suoi servizi e Google stessa. [ Fonte: www.downloadblog.it ]

Ciliegina sulla torta... dalla notte 16 guigno 2011 molti utenti segnalano l'impossibilità di pubblicare commenti sugli altrui canali nonché sul proprio. In buona sostanza, è stato escluso il pulsante di invio al di sotto della finestra in cui digitare il testo. Inoltre i canali scomodi non risultano presenti nell'elenco dei più visitati, con maggiori iscrizioni etc. Un metodo semplice, ma efficace per nascondere all'opinione pubblica quelle informazioni scomode per l'establishment, semplicemente occultando agli utenti della Rete quei canali che operano nella controinformazione sganciata dal Diktat governativo. Un espediente che si basava sull'uso di uno script da inserire nella barra degli indirizzi, ha avuto la sua efficacia per una manciata di minuti. Gli amministratori di You-Tube sono evidentemente corsi subito ai ripari. Successivamente, a seguito delle vivaci proteste di migliaia di utenti, You-Tube ha "cortesemente" ripristinato la funzione commenti.

La domanda è quindi legittima, anche se molti lettori, alla luce di quanto letto e visto, avranno già le idee molto chiare in proposito.

Chi può detenere il totale controllo decisionale nella censura di contenuti scomodi al sistema? Chi ordina ed ottiene responsi immediati da parte dei grandi gestori, nell'arco di poche ore? Chi può scavalcare tutte le procedure, le regole e le leggi? Chi agisce, nascondendosi dietro i servi senza volto e senza attributi che infestano Internet?

La risposta è una sola: per l'Italia è il nostro ministero dell'Interno, i cui rappresentanti ringraziamo per le assidue visite [ SCREENSHOT ], con buona pace di coloro che definiscono questi resoconti solo il frutto di "paranoia".

Ora sapete che la censura è il pilastro su cui si basa il famoso contraddittorio su cui tanto insistono il C.I.C.A.P. ed i suoi rappresentanti. Costoro non valgono niente e non avrebbero alcuna voce in capitolo, se non fossero sponsorizzati dai governi fantoccio che si sono sino ad ora succeduti ed ancor meno potrebbero reggere ad un serio dibattito. Ciò deve essere chiaro. Costoro sono pedine e senza il sostegno dei finanziatori occulti, valgono meno di un soldo bucato.

Qui concludiamo, ribadendo che quelle in cui viviamo sono finte democrazie e l'unico modo per vincere la nostra battaglia per la libertà di opinione e per cieli di nuovo puliti, passa attraverso la tenace denuncia di quanto avviene, senza lasciar cadere nell'oblio e nel silenzio certi episodi che, se possono apparire marginali ed insignificanti, sono, invece, il segno evidente di una deriva dittatoriale molto pericolosa.

Non aspettate che la casa vi crolli addosso, ma rinsaldate le fondamenta al primo scricchiolìo. Attendere potrebbe essere fatale.

giovedì, giugno 16, 2011

Il ronzio di Woodland

Il ronzio è tornato. Arma segreta o fenomeno naturale?

Il misterioso rumore, registrato da decenni in varie parti del globo, si è rifatto sentire, questa volta nel villaggio di Woodland, contea di Durham in Inghilterra, come riferito anche anche dalla B.B.C. I trecento abitanti del borgo affermano che da due mesi, ogni notte, un suono simile a quello di un motore diesel li tiene svegli. A volte, tremano addirittura i mobili. Ma gli abitanti di Woodland non sono i primi a denunciarne l'esistenza. La lunga storia dei rumori, la cui origine non è nota, è piena di episodi inspiegabili, con una sola certezza: non si tratta di acufene, un disturbo della capacità uditiva che implica la percezione di rumori, suoni fastidiosi, sibili, fischi o ronzii.

All'inizio comparve a Bristol, sempre in Inghilterra, negli anni Settanta, e non smise mai tanto che un residente, esasperato, si tolse la vita nel 1996. L'episodio più famoso resta quello di Taos, nel New Mexico: cominciato nel 1991, dura ancora. Un'indagine del 1994 ha dimostrato che il suono era udibile dall'11% della popolazione. A Largs, in Scozia, il brusio principiò negli anni '90 e toccò elevati livelli di intensità, tanto da provocare a volte epistassi e nausea.

Le cause dei ronzii rimangono a tutt'oggi ignote, nonostante numerose ricerche "scientifiche". Tutti i ricercatori concordano: non è un rumore provocato da impianti industriali, generatori o macchinari. Il mondo "scientifico" non si è ancora pronunciato sulle cause del fenomeno ed il ronzio resta un enigma, tanto da essere anche menzionato in un episodio di "X Files".

Fonte: ufoplanet

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Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì, giugno 13, 2011

Quattordici nuovi radar in Italia per le guerre N.A.T.O. (di Antonio Mazzeo)

Nuovi impianti radar per potenziare la rete operativa dell’Aeronautica militare italiana ed integrarla ancora di più nella catena di comando, controllo, comunicazione ed intelligence dell’Alleanza atlantica. Dodici sistemi Fixed Air Defence Radar (FADR) RAT31-DL sono stati commissionati alla Selex Sistemi Integrati, società del gruppo Finmeccanica, e sono in via d’installazione in altrettanti siti dell’AMI sparsi in tutta Italia. Ad essi si aggiungeranno anche due sistemi configurati nella versione mobile DADR (Deployable Air Defence Radar) che saranno consegnati entro il 2013.
“Si tratta di un progetto dall’alta valenza tecnica, importante per la sicurezza aerea nazionale e necessario per migliorare la nostra efficienza militare”, ha spiegato il generale Mario Renzo Ottone, comandante del COA, il Comando Operazioni Aeree nazionali e del Combined Air Operations Center della N.A.T.O., di stanza a Poggio Renatico (Ferrara). “Il FADR costituisce la struttura portante del programma con cui l’Aeronautica militare ha avviato la sostituzione dei propri sistemi di sorveglianza aerea per rendere disponibili le frequenze necessarie all’introduzione della nuova tecnologia Wi-MAX (Worldwide Interoperability for Microwave Access) di accesso internet ad alta velocità in modalità wireless”.

Molto più espliciti sulle finalità belliche del nuovo sistema radar i manager della società produttrice. “Il RAT31-DL è stato sviluppato per rispondere ai futuri bisogni della difesa, dove la superiorità delle informazioni e dei comandi giocherà un ruolo sempre maggiore”, recita la brochure di Selex Sistemi Integrati. “Il sistema ha eccellenti capacità di scoprire e tracciare i segnali radio a bassa frequenza di aerei e missili, può supportare diverse funzioni come la difesa da missili anti-radiazione e da contromisure elettroniche. In Italia, il FADR consentirà di controllare anche la presenza dei missili balistici, comunicherà con gli altri punti di controllo nazionali e della NATO e apporterà grandi elementi di innovazione, tra cui un migliorato telecontrollo e telediagnosi, riducendo quindi la necessità di personale, con un occhio anche alla riduzione dei costi di gestione”.

Il primo impianto entrato in funzione è quello installato presso la 112^ Squadriglia Radar Remota di Mortara (Pavia). Si tratta di una stazione dell’Aeronautica che nel periodo di massima espansione – anni 50-60 – era arrivata a contare fino a 700 avieri (300 militari di leva e 400 in servizio permanente), ma che dopo il 1998 è stata drasticamente ridimensionata sino a ospitare oggi solo una trentina di militari. Gli altri undici radar RAT-31DL stanno per essere installati presso il centro meteorologico dell’Aeronautica di Borgo Sabotino (Latina), a Capo Mele – Savona (115^ Squadriglia Radar Remota), Crotone (132^ Squadriglia), Jacotenente – Foggia (131^ Squadriglia), Lame di Concordia – Venezia (13° Gruppo Radar GRAM), Lampedusa (134^ Squadriglia), Marsala (35° GRAM), Mezzogregorio – Siracusa (34° GRAM), Otranto (32° GRAM), Poggio Renatico (Comando Operazioni Aeree) e Potenza Picena – Massa Carrara (14° GRAM). Come per Mortara, alcune di queste stazioni radar erano state ridimensionate negli ultimi quindici anni.

Dal punto di vista prettamente tecnico, il Fixed Air Defence Radar (FADR) appartiene all’ultima generazione dei sistemi 3D (Vedi progetto [ VIDEO ] RFMP / VRTPE e cospargimento aereo di bario - n.d.r.) a lungo raggio: ha una portata sino a 500 km di distanza e 30 km in altezza, una potenza media irradiante di 2,5 kW e una potenza dell’impulso irradiato di 84 kW. L’antenna opera in una frequenza compresa tra 1,2 e 1,4 GHz (L-band), all’interno dello spettro delle cosiddette “microonde”, le onde molto corte estremamente pericolose per l’uomo, la fauna e la flora. Il radar può essere controllato anche da centri posti a notevole distanza e la configurazione meccanica con cui è stato disegnato consente facilità di assemblaggio e smontaggio nei campi di battaglia.

La progettazione e la costruzione delle torri radar e degli impianti ausiliari e l’installazione dei nuovi sistemi nelle dodici basi dell’Aeronautica è stata affidata alla Vitrociset S.p.A. di Roma, una delle maggiori aziende private operanti nel campo della sicurezza, pure vincitrice della gara per il sistema multiradar ARTAS di Eurocontrol, l’agenzia europea per il controllo aereo. Il nome di Vitrociset è stato per anni legato al nome del suo fondatore, Camillo Crociani, uno dei protagonisti dello scandalo delle tangenti per l’acquisto negli anni ‘70 dei velivoli C130 prodotti dalla statunitense Lockheed. Il pacchetto azionario della società è ancora oggi interamente controllato dalla vedova Edoarda Vessel Crociani con una presenza più che simbolica della holding Finmeccanica (1,4%). Presidente del consiglio di amministrazione è invece il generale Mario Arpino, capo di Stato Maggiore della difesa fino al 2001, direttore generale l’ammiraglio Lorenzo D’Onghia, amministratore delegato Antonio Bontempi, ex ad di Alenia Marconi Systems poi Selex Sistemi Integrati.

Il radar RAT31-DL sta progressivamente conquistando sempre maggiore spazio nel mercato internazionale. Il sistema è stato sinora acquistato da nove paesi, sette dei quali membri della NATO, per un totale di 34 esemplari. Tra essi spiccano Germania, Grecia, Polonia, Repubblica Ceca, Turchia e Ungheria. Altri esemplari starebbero per essere ordinati dalle aeronautiche militari di Austria, Danimarca e Malesia.

Una conferma che il business di guerra non consoce crisi.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì, giugno 07, 2011

Paura di volare... tra un pilota fasullo e un ricambio riciclato

Coloro che, in merito alle attività di aerosol clandestine alias scie chimiche, pongono la solita domanda: "Ma vuoi che se la questione fosse vera, i piloti non parlerebbbero?", dovrebbero leggere il seguente articolo.

"I dipendenti delle compagnie aeree hanno veramente paura".

"Ho imparato tutto da solo. Passavo la notte davanti al simulatore di volo: decollavo, atterravo, sfidavo le correnti. Non ho mai sbagliato un test". (Thomas Harry Salme, scoperto dopo 10.000 ore d volo).

"Quanto ha pagato? Due milioni di lire" (cifra pattuita nel 1989 per un brevetto di volo senza esame di teoria).

"Avvolti in un sacco nero, uno di quelli comunemente usati per l'immondizia, ci sono flessibili destinati agli impianti di pressurizzazione e idraulici, fabbricati 40-50 anni prima" (Ispezione all'Hangar C-126-B di Ciampino, nel 2001 vengono ritrovati centinaia di componenti aeronautici privi di certificazione destinati alla vendita).

"La Lufthansa è stata l'unica azienda del mondo che, dopo essersi accorta di avere intrattenuto rapporti commerciali con broker deviati, ha messo in sicurezza i suoi aerei in tempi strettissimi. L'unica".

"Alcune compagnie aeree non sono molto diverse da organizzazioni criminali. Chi parla, denuncia e prova a opporsi alle 'leggi' interne che regolano la loro spietata logica del profitto, viene eliminato: licenziato".

"Una compagnia aerea italiana ha manomesso dei documenti ufficiali relativi ad un equipaggio che ha così potuto spremere per oltre 27 ore consecutive con un risparmio di diverse migliaia di euro".

La Federal Aviation Administration, più volte sollecitata a dare spiegazioni su alcuni componenti sospetti provenienti da broker statunitensi non ha mai risposto alla controparte italiana. Perché?

La turbina di un aereo, un radioaltimetro, un radar o semplicemente i carrelli di atterraggi garantiscono alle organizzazioni mafiose guadagni molto superiori al traffico di stupefacenti.

La facilità con la quale oggi possono essere falsificate le certificazioni è sconvolgente: ciò apparirà evidente, purtroppo, anche in un volume di prossima pubblicazione nel quale sono state meticolosamente raccolte evidenze in 10 anni di attività nel campo della verifica e della certificazione di impianti, macchine e organizzazioni industriali. Ma restiamo, per ora, in campo aeronautico. Abbiamo parlato di 'falsi' piloti. Si penserà che si tratta di un caso isolato: invece sono decine e decine, molto giovani, che per diventare piloti si sono comperati gli esami di teoria in Italia. Gli stranieri falsificano; gli italiani comprano o, almeno, hanno comperato.

Poi c'è il mercato delle parti di ricambio corredate da falsi certificati. Tutti ricordano l'incidente del Concorde a Parigi nel 2000 (113 morti di cui 4 a terra). Pochi sanno che un reportage giornalistico, confermato poi dall'indagine della competente agenzia francese (la BEA), ha dimostrato che l'incidente fu causato dal distacco di un piccolo componente dall'invertitore di spinta di un DC 10 della Continental Airlines che impattò con effetti disastrosi su un pneumatico del Concorde.

Gli aerei cannibalizzati per le parti di ricambio si sono trovati anche a Fiumicino. La lista dei clienti dei broker illeciti è addirittura imbarazzante: non figurano compagnie aeree africane... bensì primarie compagnie italiane ed europee. Le organizzazioni e le compagnie sono responsabili o le responsabilità sono riconducibili a singoli funzionari 'corrotti'? Purtroppo l'estensione del fenomeno e, soprattutto, l'inerzia o, peggio, le misure punitive assunte in presenza di denunce da parte di piloti, comandanti e personale tecnico di terra fanno ritenere, putroppo, che la deregulation del mercato del trasporto aereo ha davvero determinato effetti epocali che non tarderanno a manifestarsi.

D'altronde... si dice... bisogna essere fatalisti. No?


Fonte: Manutenzione: il bene di tutti


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giovedì, giugno 02, 2011

La censura cinese nelle "democrazie" occidentali

I disinformatori presenti sulla Rete, individui assoldati e protetti da frange neanche tanto occulte del sistema, hanno un bel modo di imporre la loro visione del mondo. Essi adattano le cosiddette leggi della fisica alle loro particolari esigenze di menzogna, copiano video altrui, li modificano e li usano nei modi più beceri con il solo scopo di ingannare il fruitore meno attento del Web.

Questi falsari da quattro soldi adoperano i mezzi più biechi per diffamare e screditare chiunque non sia dalla loro parte e cioè chiunque metta in dubbio le frottole vendute per verità dai nostri amati governi.

Tutto questo è per loro possibile grazie ad un intreccio di vili connivenze all'interno dei principali portali di condivisione. Non sussistono dubbi sul fatto che essi godono di totale impunità, sia all'interno della Rete sia fuori, laddove forze dell'ordine, magistratura ed anche il Garante per la privacy coprono le loro malefatte, senza alcun senso del ridicolo.

Invece noi cittadini che poniamo questioni vitali ed abbiamo l'ardire di dubitare delle "verità" precostruite, se intendiamo rispondere a ridicoli "argomenti" con argomentazioni inoppugnabili, veniamo sovente bannati o, quanto meno, i contributi scomodi vengono immediatamente rimossi.

Addirittura, nell'ultimo caso, un nostro video è stato eliminato dai server You-Tube con il solito mezzuccio che si basa su supposte violazioni del diritto d'autore. Solo che, questa volta, il fantomatico personaggio teoricamente danneggiato dalla pubblicazione di materiale protetto (quale non si comprende), è un nome, tale Timothy Andrew Mullinax, preso a caso da un elenco di militari statunitensi, lista presente sul sito Web airforcetimes.com.

I responsabili di You-Tube, ovviamente, agiscono in modo sporco senza remore, ben consapevoli del fatto che nessuno si può opporre in alcun modo. Semplicemente essi sanno che possono intervenire con metodi illeciti ed immorali senza conseguenze di nessun genere. Sono loro i padroni della baracca, in fine dei conti.

Anche Facebook non è da meno, arrivando al punto di cancellare, nell'arco di pochi secondi, tutti i nostri contenuti (immagini e testi) che gli amministratori ritengono dannosi per il regime.

In effetti, bisogna evidenziarlo, le minacce sulla Rete sono spesso state sufficienti, in questi anni, alla "liquidazione" di numerosi attivisti. In altri casi, invece, i guardiani del sistema hanno alzato il tiro: non dimentichiamo la scomparsa, in circostanze mai chiarite, del ricercatore indipendente Franco Caddeo, oppure l'installazione - per quattro mesi - di un amplificatore di microonde direttamente puntato verso la nostra abitazione, tanto per proporre qualche esempio.

Ciò dimostra una debolezza intrinseca da parte di coloro che definiscono chi contesta le versioni ufficiali "complottisti paranoici". I custodi del gregge non sono assolutamente in grado di dimostrare le proprie tesi, dunque, quando non hanno successo le minacce e le diffamazioni, passano al boicottaggio in pure stile cinese. Dopo... chissà.

Allora, come scriveva il narratore statunitense Charles Bukowski... "La differenza fra una democrazia ed una dittatura è che in una democrazia prima voti e poi ricevi ordini. In una dittatura, invece, non devi perdere tempo per votare".

E' giunto il momento di voltare pagina. E' giunta l'ora di scrollarsi di dosso questo marciume, prima che sia troppo tardi.

La Cina è vicina.




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