Visualizzazione post con etichetta Angelo Nigrelli. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Angelo Nigrelli. Mostra tutti i post

sabato, aprile 07, 2018

Angelo Nigrelli: meglio morto che vivo?



Il 22 aprile del 2017, in merito alla curiosa vicenda che vedeva imputato per diffamazione lo stalker seriale Angelo Nigrelli alias Wasp, scrivevamo:

"Il 24 ottobre 2017 si terrà una delle ultime farsesche udienze che vedono come imputato Angelo Mario Nigrelli, diffamatore di professione. In realtà il rinvio giudizio del famoso tipografo di Sanremo, originario di Petralia Sottana (PA), in Sicilia, è puro fumo negli occhi, poiché sino dalla prima udienza si evidenziò subito come lo stesso Pubblico Ministero così come la Polizia postale ma pure il Giudice, Dottoressa Anna Bonsignorio, mirassero ad una sua assoluzione, negando l'evidenza delle oggettive e schiaccianti prove a suo carico. Il paradosso di questo finto processo diviene evidente quando vediamo lo stesso Nigrelli testimone per la parte civile nel processo per "diffamazione" a carico di Rosario Marcianò con Nigrelli definito "attendibile" dal Giudice Dottor Domenico Varalli.

Nel procedimento a carico di Marcianò la tesi della parte civile ed anche dell'accusa consiste nell'individuare Angelo Nigrelli come l'utente Wasp, così da scagionare il figlio Enrico e poter condannare quindi Marcianò per il reato di "diffamazione". Invece, nel processo a carico di Angelo Nigrelli, la tesi della sua difesa ma anche, paradossalmente, della pubblica accusa è negare che esistono prove certe che identifichino "Wasp" ed Angelo Nigrelli come lo stesso individuo. "Giustizia" schizofrenica? No. Semplicemente "Giustizia" furba e sbilanciata.

In definitiva... Angelo Nigrelli sarà assolto e Marcianò sarà condannato. Dalle parti del Ministero della Giustizia e sulle pagine della disinformazione di Stato si festeggerà per il lieto evento, ma ci rivedremo a Filippi...




Nell'aprile del 2017 lo scatologico diffamatore di professione trapassa improvvisamente. Intanto era stato in grado di testimoniare (nel processo farsa a carico di chi scrive) ai danni dei fratelli Marcianò. Il Giudice Dottor Domenico Varalli, fa sua la deposizione di Wasp e la pone come unico cardine per pronunciare condanna nei confronti di Rosario Marcianò, assumendo come attendibili le dichiarazioni di in imputato per reato connesso e distorcendo quella che è la realtà dei fatti, tanto che il Giudice conclude che gli atti persecutori sarebbero stati commessi dall'imputato (e da non ben identificati "seguaci”) a danno (incredibile!) del persecutore incallito Angelo Nigrelli! Tutto ciò in palese violazione degli articoli 197, 197 bis, 210 e 371 del C.P.P. Infatti, nel momento in cui Angelo Nigrelli rese dichiarazioni in qualità di testimone per la parte civile, la sua testimonianza avvenne in contrasto con quanto sancito dalla legge, poiché, essendo egli imputato in un procedimento per reato di diffamazione a danno di Antonio Marcianò e di Rosario Marcianò ed essendo, di conseguenza, la sua deposizione condizionata da circostanze che collegano i due procedimenti, costui avrebbe dovuto deporre con l’assistenza di un legale. Nello specifico Angelo Nigrelli-Wasp, nel procedimento a suo carico, negò di aver scritto dei commenti diffamatori a nome di utenza “Wasp” e ciò, ovviamente, per ottenere l’assoluzione. Contemporaneamente, la stessa Polizia Postale nonché il Pubblico Ministero ed il Giudice, come detto, mostrarono di dubitare che il Signor Angelo Nigrelli coincidesse con l’autore che si firmava con lo pseudonimo “Wasp”.



Chiaramente una situazione del genere andava sanata in qualche modo. La testimonianza di Nigrelli era stata registrata agli atti, per cui la sua presenza non solo non era più utile, ma rappresentava un problema. Nigrelli non poteva essere assolto, ma nemmeno condannato! Per cui... l'unica soluzione era aiutarlo a dipartire. E così fu. Problema risolto. Il Giudice Varalli poteva emettere sentenza a carico di Rosario Marcianò e Nigrelli riposa in pace. Insomma... in pace...

Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.

Sponsorizza questo ed altri articoli con un tuo personale contributo. Aiutaci a mantenere aggiornato questo blog.

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì, febbraio 06, 2018

Il diritto alla difesa viene meno: il legale d'ufficio si rifiuta di appellare!



L'avvocato può rifiutare di prestare l'attività difensiva? Ricordo che la difesa è un diritto riconosciuto dalla Costituzione, per cui per "rifiutarla" bisogna avere un buon motivo (ad es. una grave inimicizia con l'indagato-imputato, ovvero casi di incompatibilità o impedimenti professionali), ma mai e poi mai possono costituire giustificazioni le proprie sensazioni, vale a dire antipatia personale, efferatezza del crimine…

Nonostante sia intenzione del sottoscritto ricorrere in appello contro sentenza del 18 dicembre 2017 (Procedimento N. 500560/12), il legale d'ufficio si rifiuta di adempiere a questa istanza, adducendo generiche motivazioni del tipo "non condivido la sua linea difensiva". Ciò implica il venir meno al legittimo diritto alla difesa sancito dal Codice.

NOTA: il legale in questione è stato segnalato all'Ordine Nazionale Forense, all'Ordine degli avvocati di Imperia nonché alla Procura di Imperia.


Lo Stato intende quindi definitivamente mettere il bavaglio ai fratelli Marcianò, attraverso l'impiego illegittimo di volgari azioni di "Giustizia", laddove le "parti offese" sono i negazionisti. Questo vile attacco ha portato alla prima incredibile condanna, contro la quale è assolutamente necessario ricorrere in appello. Il legale di ufficio si è rifiutato di aiutarci, per cui dovremo incaricare un legale di fiducia, ma serve denaro. E' una battaglia per la libertà. Aiutaci. Grazie!


Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.

Sponsorizza questo ed altri articoli con un tuo personale contributo. Aiutaci a mantenere aggiornato questo blog.

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì, gennaio 05, 2018

Processo Nigrelli vs Marcianò: inesistente la recidiva-reiterata. Un falso da manuale!



Correva l'anno 2012, allorquando, su querela di parte della famiglia Wasp-Nigrelli-Selvini, fui rinviato a giudizio per il supposto reato di "diffamazione". Nel provvedimento era già presente (aggiunta a penna) la nota "con recidiva reiterata", proprio come nel caso della controversia Ruggeri vs Marcianò in quel di Lanciano. Ciò risulta ancora più inverosimile, visto che all'epoca non si erano mai svolte udienze di alcun genere a carico di chi scrive e non erano state pronunciate condanne, tanto meno per lo stesso reato (diffamazione). In tutta evidenza, per dirla come osservava il compianto avvocato Fabrizio Spigarelli, qualcuno aveva funto da suggeritore dell'interpolazione.



In definitiva, come non esistevano precedenti penali allora, così non ne risultavano al momento dell'incredibile sentenza di condanna nel processo gestito dal Giudice Dott. Domenico Varalli, già ricusato presso la Corte di Appello di Genova per una serie di violazioni del c.p.p. proprio nel processo in oggetto. Costui, considera illecitamente la recidiva-reiterata come fatto reale, al fine di non considerare la prescrizione (già avvenuta) e per definire una condanna con le aggravanti. Precedenti penali inventati di sana pianta, ma indispensabili per irrogare una pena severa all'"imputato" Marcianò. Il processo è in tutta evidenza nullo e la sentenza va stracciata.



Recidiva:

L’articolo 99 c.p. prende in considerazione una delle circostanze legate alla persona del colpevole. La norma prevede la cd. recidiva ovvero il fatto che il reo “dopo essere stato condannato per un delitto non colposo, ne commette un altro […]”.

Reiterata (art. 99 quarto comma c.p.) quando il nuovo reato è commesso da chi è già recidivo. In questi casi, l’Ordinamento, prevede l’applicazione di un aumento della pena fino alla metà se si tratta di recidiva semplice o fino a due terzi se si tratta di recidiva aggravata specifica o infraquienquennale e da uno a due terzi se commesso durante o dopo l’esecuzione della pena o nel tempo in cui il condannato si è sottratto volontariamente alla giustizia.



Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.

Sponsorizza questo ed altri articoli con un tuo personale contributo. Aiutaci a mantenere aggiornato questo blog.

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì, dicembre 25, 2017

La conversazione telefonica che inchioda la Procura di Imperia



Secondo il Giudice Dott. Domenico Varalli della Procura di Imperia, esisterebbe l'aggravante della recidiva e per questo motivo ha potuto non solo ignorare la prescrizione, ma anche infliggere una severa condanna, benché l'"imputato" sia comunque innocente. Nelle due conversazioni telefoniche intercorse tra il Marcianò ed il suo legale di fiducia, avvocato Fabrizio Spigarelli, poche settimane dopo purtroppo deceduto in circostanze mai del tutto chiarite, si evince come la questione della recidiva sia una montatura, escogitata per incastrare il ricercatore indipendente. Infatti, dalle verifiche eseguite dallo Spigarelli presso il casellario giudiziario, non risultavano condanne in giudicato di alcun genere. Il legale stesso addebitò le responsabilità di tali aberrazioni ad una manipolazione ad opera di una arcinota regia, coincidente con il persecutore seriale e calunniatore abituale Federico De Massis, alias Task Force Butler. E' il medesimo personaggio che i togati di Imperia - e non solo - stanno proteggendo.



Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.

Sponsorizza questo ed altri articoli con un tuo personale contributo. Aiutaci a mantenere aggiornato questo blog.

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì, dicembre 18, 2017

Prima condanna per Marcianò: l'ennesimo esempio di un diritto storto



Sanremonews, la testata sciacondensara, pubblica prontamente la velina ricevuta dalla "parte offesa". Un processo farsa che si conclude come era ben prevedibile e non per via di un'accertata colpevolezza, ma piuttosto perché la Magistratura è l'arma usata dal regime per far fuori gli oppositori. Sono onorato di far parte delle vittime di uno Stato canaglia.

Quanto segue è estratto dalle dichiarazioni spontanee consegnate al Giudice Domenico Varalli. Traetene voi le conclusioni.


Senza entrare nel merito del procedimento in esame, l’"imputato" rigetta in toto le imputazioni, considerandole, a tutti gli effetti, una forzatura che ha l’unico obiettivo di rinviare a giudizio, a prescindere dalla reale e concreta sussistenza nonché fondatezza delle accuse mosse dalla “parte offesa” e dal Pubblico Ministero.

Inoltre si contesta l’eccezione, secondo cui il sottoscritto sarebbe recidivo, in quanto, anche se non si considera la fondatezza di tali asserzioni che sono tutte da verificare e dimostrare, si precisa che la recidiva, quale circostanza aggravante ad effetto speciale, per incidere sul calcolo del termine di prescrizione va contestata formalmente e quindi non è un mero status desumibile dal certificato del casellario. A tal proposito si veda:

Contestazione della recidiva e prescrizione
Cassazione penale, sez. III, sentenza 27/03/2014 n° 14439

Nella sentenza in oggetto, alla Corte di Cassazione viene chiesto di precisare come incida la recidiva, quale circostanza ad effetto speciale, sul computo del termine prescrizionale ed in particolare se essa, per avere effetti penali, debba o meno essere contestata prima dello spirare del termine di prescrizione.

La sentenza

- “La Corte, dichiarando infondato il ricorso presentato, ha sottolineato come la recidiva deve essere considerata, come anche sottolineato pacificamente in molte sentenze, non come un semplice status da desumersi dal certificato penale, ma quale circostanza che deve essere formalmente contestata all’imputato per produrre effetti penali. (1)

- Ne deriva che la stessa, ai fini della determinazione del termine di prescrizione, deve essere formalmente contestata, prima che sia spirato il termine prescrizionale del reato nella forma non aggravata”.

(1) Cass. Pen., sez I, sentenza n. 13398 del 19 febbraio 2013.

Di conseguenza, mancando l’aggravante per i motivi sopra riportati -sentenza numero 4873/17 della quinta sezione della Corte di Cassazione, a conferma della precedente pronuncia a sezioni riunite del 2015 (31022)-, è acclarato come i termini della prescrizione non possano in alcun modo essere aumentati, giacché non esiste alcuna contestazione formale all’imputato della recidiva entro i termini di legge.

Si eccepisce altresì che il rinvio a giudizio è stato ricompreso nella diffamazione a mezzo stampa, laddove il presunto reato è inquadrabile nell'articolo 595 del C.P., senza aggravante, dacché blog e social media non sono equiparabili, per le ragioni indicate dalla Cassazione, alla stampa. Ne consegue che il rinvio a giudizio è comunque illegittimo e non valido.

Si puntualizza altresì che lo scrivente, nonostante le formali richieste avanzate, non è stato in grado di acquisire il fascicolo contenente tutta la documentazione utile alla “difesa”, giacché il dossier, comprensivo di fotografie e registrazioni video e audio, si trovava nello studio del compianto avvocato Fabrizio Spigarelli e tale materiale non è presente nel fascicolo messo a disposizione dalla Procura. Dopo il decesso dell’avvocato Spigarelli, non è stato possibile in alcun modo recuperare gli incartamenti: ne consegue che la “difesa” non può esplicarsi in modo completo.

Inoltre il sottoscritto ritiene questo Tribunale (ed i togati che lo compongono) inadatti ad un giudizio equanime ed imparziale, giacché, in tutta evidenza, hanno impedito - con l’uso disinvolto delle archiviazioni - che lo scrivente potesse ottenere giustizia in merito alle decine di episodi inerenti ad atti persecutori e di diffamazione, delitti perpetrati da soggetti come l’informatico di Pescara, Signor Federico De Massis alias Task Force Butler (LINK), il quale è stato più volte querelato ma, immancabilmente, codesta Procura (come altre) ha sempre archiviato con argomentazioni pretestuose e spesso al limite del grottesco. Non si può peraltro eccepire che codesti fatti non attengano assolutamente con il procedimento in questione, in quanto è lo stesso Signor Federico De Massis che, il giorno 9 dicembre 2017, inviò allo scrivente un messaggio di posta elettronica (tra i numerosi inoltrati quotidianamente dal 2011) dal tono velatamente minaccioso (tramite il servizio di messagging della piattaforma Blogger). Cfr infra.


Mannaggia, Strakky, non ci voleva.
Anche in vista di lunedì 18...

#strakerpuppa
#zretripuppa
#nomamminanopensioncina



Ci si chiede quindi come sia possibile che il soggetto Task Force Butler al secolo Signor Federico De Massis, più volte salvato dai togati di Imperia ed altre Procure, sia al corrente della data dell'udienza del 18 dicembre 2017 della quale neppure l’imputato era informato! Le spiegazioni possono essere due:

a) Tali informazioni il Signor De Massis ha ottenute direttamente dagli uffici di codesta Procura.
b) Tali notizie il Signor De Massis ha acquisito direttamente dalla “parte offesa”.

Volendo bonariamente escludere la prima ipotesi, si può solo evincere che la data esatta dell’udienza sia stata fornita dalla stessa “parte offesa” e da qui sarebbe interessante comprendere come sia possibile che la “parte lesa” possa essere in contatto con una figura che, qui si precisa, compie impunemente atti persecutori ai danni dello scrivente sino dal lontano 2011 e che tuttora gestisce diverse pagine Web (Facebook, Blogger, Google Plus, Twitter etc.) con obiettivi chiaramente di discredito e diffamazione. Oltre a ciò, il soggetto in questione coordina e gestisce altri individui che, parimenti, agiscono a danno della rispettabilità del sottoscritto. Di conseguenza, se la “parte lesa” è in rapporti con individui impegnati da anni in atti persecutori ai danni di chi scrive, quale legittimità può avere il procedimento a carico dell’imputato? E’ quindi evidente un’inaccettabile disparità di trattamento che inficia totalmente la credibilità di questa e di altre Procure italiane, le quali pare considerino la giustizia un mezzo utile a contrastare l’opera di informazione di chi scrive in merito alla guerra climatica attualmente in corso, peraltro confermata, tra gli altri, dal Generale Fabio Mini e, guarda caso, sempre negata dai togati di questa e di altri tribunali. Infatti qual è stata la sorte degli esposti sulla neurotossicità dei carburanti avio?

Ciò chiarito, è lapallissiano il rapporto ambiguo tra Procure italiane, calunniatori di professione (sempre protetti) e “parti offese” in questo come in altri procedimenti-farsa a carico di chi scrive.

Concludendo, alla luce di quanto esposto, l’imputato comunica la sua intenzione di abbandonare l’aula, senza rilasciare alcuna ulteriore dichiarazione, rifiutando l’iniquo procedimento a suo carico e disconoscendo totalmente, vista la violazione sia delle leggi internazionali sia del dettato costituzionale sia di singole norme del Codice di procedura penale, - lo si ribadisce - la legittimità e l’autorità di codesto Tribunale.






Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.

Sponsorizza questo ed altri articoli con un tuo personale contributo. Aiutaci a mantenere aggiornato questo blog.

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì, agosto 30, 2017

Balla coi luppi (un'altra storia di mala giustizia)



Il giorno 8 luglio 2016 fu sporta denuncia querela nei confronti della Signora Teresa Barazzetti, ex coniuge (ed ora vedova!) del negazionista di Stato Angelo Nigrelli alias Wasp, imputato (per sbaglio) in altro procedimento per reato di diffamazione (parti offese Antonio e Rosario Marcianò). Processo a suo carico poi ovviamente EVAPORATO per decesso dell'imputato. Che fortuna, vero, signori Giudici?

La Signora Teresa Barazzetti, in occasione della sua testimonianza resa durante l’udienza farsa svoltasi il giorno 07.07.2016 (Giudice Dottor Domenico Varalli), nel procedimento farsa a carico di Rosario Marcianò (Proc. N. 560/12 RGT Proc. N. 698/10 RGNT), accusò sia l’imputato sia il fratello Antonio di aver indotto altri soggetti non ben identificati nell’eseguire appostamenti e stalking nei confronti dei di lei nipoti (minorenni) e della nuora, Signora Daniela Selvini. La teste inoltre accusò il Signor Rosario Marcianò di aver teso un “agguato” nei confronti del di lei ex marito, Signor Angelo Nigrelli (wasp). In tali gravissime dichiarazioni, frutto di aberranti fantasie, a parere di chi scrive, si ravvisa il reato di calunnia, in quanto la Barazzetti attribuì ai Marcianò condotte ed azioni mai compiute e contestate loro sulla base di mere invenzioni, di pure fantasticherie. Non solo, tali condotte non sono avvalorate da alcun elemento oggettivo, da alcun riscontro tant’è che, ad esempio, dell’azione non irrilevante da lei definita “agguato” (sic) non rammentava né la data né il periodo. La signora Barazzetti, infatti, a tale proposito, si trincerò dietro una serie di “non ricordo”. Le affermazioni de quo risultano ancora più deplorevoli, se valutate nel contesto di una deposizione resa sotto impegno a dichiarare la verità ed a non nascondere alcunché di quanto fosse a sua conoscenza.

Di seguito alcune frasi topiche:

“Il signor Marcianò era venuto a fotografare di nascosto la loro casa. Ha fotografato i modellini che mio figlio stava fotografando sul balcone, perché c’è stato poi questa specie di stalking, perché poi i suoi, diciamo… seguaci, giravano nei pressi della loro casa (l’abitazione del Signor Enrico Nigrelli ad Arma di Taggia, n.d.q.) e poi erano talmente furbi da scrivere sui loro blog dei commenti nei quali riferivano che cosa faceva mio figlio sul balcone. Che cosa faceva mia nuora… Hanno diffamato mia nuora, dicendo che il marito doveva stare attento quando andava a casa, quando lui non c’era…”

“I signori Antonio e Rosario Marcianò erano a conoscenza che Wasp era il signor Angelo Nigrelli e non Enrico Nigrelli ed hanno colpito la madre, diffamando il figlio. Penso ci sia stata una certa cattiveria nei miei confronti. Secondo me, lo sapevano che non era Wasp, ma si sono serviti di questo per colpire anche me”.

“Mia nuora (Daniela Selvini) aveva paura per i suoi bambini, perché si è vista fotografare di nascosto, seguire quando accompagnava i bambini a scuola, passare gente sotto il balcone di casa e poi trovavamo questi commenti nei quali descrivevano che cosa faceva mio figlio sul balcone, che cosa faceva mia nuora etc. etc… quindi evidentemente c’era un certo giro di persone, loro amici, che seguivano le loro “teorie” (sic), che si prestavano a fare questa specie di stalking, perché in effetti mia nuora aveva paura… era un po’ allarmata da questo movimento”.

“Il signor Marcianò Rosario ha fatto un agguato (sic) per la strada, nella tipografia. Ho saputo poi che è successa una rivoluzione, perché lui era venuto lì a fare delle fotografie a Wasp ed alla tipografia. Wasp se ne è accorto e lo ha inseguito per la strada e lui è scappato. Insomma. Una cosa da cinema”.

“I miei hanno subìto altri atti molesti (sic) dai signori Marcianò: c’era gente che voleva fotografare di nascosto i bambini e mia nuora si sentiva seguita dalle persone ed i bambini venivano seguiti, perché diciamo che Arma di Taggia non è New York, perché quando vedi facce strane che fanno strani movimenti, te ne accorgi. Mia nuora era allarmata, sinceramente”.

COME E' ANDATA A FINIRE?

Ovvio che, come nelle innumerevoli precedenti occasioni, i magistrati telecomandati dal Ministero, mirano a non procedere mai contro i dipendenti della Boldrini e di Orlando. In data 21 luglio 2017, quindi, il Pubblico Ministero della Procura di Imperia Dottor Paolo Luppi, a sua volta, ha emesso un dispositivo con il quale decide per l'archiviazione, peraltro già presentata (con motivazioni altrettanto inconsistenti) a suo tempo dal PM Francesca Scarlatti, pure inidonea in tale attribuzione poiché ella stessa artefice del rinvio a giudizio illegittimo a carico di Rosario Marcianò. In questa occasione il PM Luppi, non potendo di fatto confutare le pesanti prove a carico della Barazzetti (presentate dalle parti offese nell'opposizione a seguito della prima richiesta di archiviazione), nel suo dispositivo dichiara quanto segue: "A prescindere dal carattere calunnioso o meno delle affermazioni fatte dalla Barazzetti innanzi alla A.G. il dato tranciante è costituito dalla procedibilità a querela di parte per il reato oggetto dell'incolpazione e la mancata presentazione di tale querela. L'opposizione non è, dunque, fondata e deve ritenersi inammissibile, con conseguente archiviazione del presente procedimento. P.Q.M. Dichiara inammissibile l'opposizione, ordina l'archiviazione del procedimento e dispone la restituzione degli atti al P.M.".

Restiamo allibiti e diremmo che queste motivazioni rasentano il paradosso. Ma come?! Se esiste un procedimento (n. 3042/16 R.G.N.R. e n. 2526/16 R.G.N.R. nei confronti di Barazzetti Teresa), esiste giocoforza una querela di parte dalla quale detto procedimento è scaturito! Si tratta di uno scherzo? Oppure il PM Luppi crede di aver a che fare con due cretini, dal momento che costui afferma che "la richiesta di archiviazione è pienamente condivisibile in quanto -comunque- non è stata presentata alcuna querela nei confronti della Signora Teresa Barazzetti". Falso! Ridicolo! Infatti non solo regolare querela fu inviata via P.E.C. e per posta raccomandata alla Procura di Imperia, ma ne fu avvisato anche il legale d'ufficio in allora patrocinante avvocatessa Roberta Politi! Come sarebbe possibile aver istituito un fascicolo con conseguente duplice richiesta di archiviazione, se non fosse scaturito da querela di parte? Qui, davvero, siamo all’assurdo e se i Giudici di Imperia intendono SEMPRE archiviare a nostro danno, si inventino qualcosa di più intelligente! VERGOGNA!


Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.

Sponsorizza questo ed altri articoli con un tuo personale contributo. Aiutaci a mantenere aggiornato questo blog.

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato, aprile 22, 2017

Anche i negazionisti muoiono



E' deceduto Angelo Nigrelli. Ne dà notizia il diffamatore-geologo Aldo Piombino. Fu Nigrelli l'anello di collegamento tra gli stalkers veneti del C.I.C.A.P. e la città di Sanremo. Wasp o anche waspdue, Mario Lipuma, Giuseppe Ciro etc., al secolo Angelo Mario Nigrelli, con attività di copertura tipografo. Nigrelli, uno dei disinformatori-stalker-diffamatori più subdoli e scurrili che ha agito indisturbato per anni, disseminando calunnie, diffamazioni e contenuti scatologici a iosa. Se la Giustizia terrena non lo ha colpito, lo farà certamente quella divina.




Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.

Sponsorizza questo ed altri articoli con un tuo personale contributo. Aiutaci a mantenere aggiornato questo blog.

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato, gennaio 14, 2017

Lo Stato finanzia e protegge gli stalkers: denunciato!



Uno Stato che foraggia e protegge stalkers di professione è legittimato a giudicare i propri cittadini nell'aula di un tribunale? Certamente no e visto e considerato che, con assoluta certezza, apparati governativi sono a pieno titolo coinvolti nella campagna diffamatoria a danno dei fratelli Marcianò, abbiamo ritenuto opportuno denunciare, presso la Procura di Roma, il Ministero della Giustizia ed il Ministero dell'Interno.


Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.

Sponsorizza questo ed altri articoli con un tuo personale contributo. Aiutaci a mantenere aggiornato questo blog.

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì, ottobre 26, 2016

La Polizia postale ti spia su Facebook: ecco le prove!



Il mio profilo (come il vostro) è sotto il controllo delle forze del (dis)ordine. Nella fattispecie, la Polizia postale ha facile accesso a tutte le vostre pagine e sulla mia (come sulla vostra) può leggere tutto quello che scrivete in chat con i vostri contatti. Le informazioni raccolte vengono passate ai negazionisti di Stato come Federico De Massis alias Task Force Butler e ad altri agenti... o anche "troll". Con qualche facile battuta di rito i soliti ratti negano che quanto finora detto sia rispondente al vero, ma la verità è un'altra, come evidenziato dal link e dagli screenshot (LINK 1 - LINK 2). L'agente di turno inserisce i dati per la richiesta ed il sistema sblocca l'account che, per un'ora, è a disposizione dell'agente della Polizia postale, carabiniere o finanziere di turno. Facebook rispetta la vostra privacy?


Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.

Sponsorizza questo ed altri articoli con un tuo personale contributo. Aiutaci a mantenere aggiornato questo blog.

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

venerdì, ottobre 07, 2016

Il negazionista Angelo Mario Nigrelli sarà assolto



Il 24 ottobre prossimo venturo si terrà una delle ultime farsesche udienze che vedono come imputato Angelo Mario Nigrelli, diffamatore di professione. In realtà il rinvio giudizio del famoso tipografo di Sanremo, originario di Petralia Sottana (PA), in Sicilia, è puro fumo negli occhi, poiché sino dalla prima udienza si evidenziò subito come lo stesso Pubblico Ministero così come la Polizia postale ma pure il Giudice, Dottoressa Anna Bonsignorio, mirassero ad una sua assoluzione, negando l'evidenza delle oggettive e schiaccianti prove a suo carico. Il paradosso di questo finto processo diviene evidente quando vediamo lo stesso Nigrelli testimone per la parte civile nel processo per "diffamazione" a carico di Rosario Marcianò [1] con Nigrelli definito "attendibile" dal Giudice Dottor Domenico Varalli. Il Dottor Varalli è lo stesso togato che si è inventato la "recidiva con reiterazione" (così riportò anche il Tribunale di Lanciano) per Marcianò, nonostante questa non sussista e per il semplice fatto che in tal modo si potrà infliggere a chi scrive una condanna più pesante. Per questo ed altri motivi il Dottor Varalli è stato ricusato e denunciato al CSM. [2]



Comunque sia il processo a carico di Angelo Nigrelli prese una cattiva piega per le parti offese nel momento in cui l'avvocato Fabrizio Spigarelli improvvisamente decedette, in circostanze quanto meno misteriose. Infatti alla precedente udienza la parte offesa (Antonio e Rosario Marcianò), essendo rimasta improvvisamente senza legale di fiducia, dovette rinunciare a costituirsi parte civile e non fu nelle condizioni di agire nei modi previsti dalla legge per tutelare i propri interessi. Così colui che, ancora adesso, ingiuria un giorno sì e l'altro pure chi scrive ed il fratello, vede sgomberata la strada, grazie anche al favore del Pubblico ministero che, invece, avrebbe dovuto avere il ruolo di accusa.



Nel procedimento a carico di Marcianò la tesi della parte civile ed anche dell'accusa consiste nell'individuare Angelo Nigrelli come l'utente Wasp, così da scagionare il figlio Enrico e poter condannare quindi Marcianò per il reato di "diffamazione". Invece, nel processo a carico di Angelo Nigrelli, la tesi della sua difesa ma anche, paradossalmente, della pubblica accusa è negare che esistono prove certe che identifichino "Wasp" ed Angelo Nigrelli come lo stesso individuo. "Giustizia" schizofrenica? No. Semplicemente "Giustizia" furba e sbilanciata.

Qualcuno di voi sapeva che Nigrelli è imputato per diffamazione? Nessuno, presumo, visto che i media di regime (vedi anche il locale portale Sanremonews) hanno sempre diligentemente riportato le veline passate dalla disinformazione, accusando Marcianò di ogni nefandezza, con l'evidente obiettivo di screditare.

In definitiva... Angelo Nigrelli sarà assolto e Marcianò sarà condannato. Dalle parti del Ministero della Giustizia e sulle pagine della disinformazione di Stato si festeggerà per il lieto evento, ma ci rivedremo a Filippi...

[1] Rosario Marcianò fu rinviato a giudizio dalla Procura di Imperia, nel 2011, per aver espresso il seguente giudizio sul figlio di Angelo Nigrelli (Enrico): "dozzinale".

[2] - Recidiva - L’articolo 99 c.p. prende in considerazione una delle circostanze legate alla persona del colpevole. La norma prevede la cd. recidiva ovvero il fatto che il reo “dopo essere stato condannato per un delitto non colposo, ne commette un altro […]”. Per la recidiva, il Codice prevede un aumento della pena in quanto tale circostanza evidenzia un possibile nesso con concetto di capacità a delinquere (art. 133 c.p.).

- Reiterata (art. 99 quarto comma c.p.) quando il nuovo reato è commesso da chi è già recidivo. In questi casi, l’Ordinamento prevede l’applicazione di un aumento della pena fino alla metà, se si tratta di recidiva semplice o fino a due terzi, se si tratta di recidiva aggravata specifica o infraquienquennale e da uno a due terzi, se commesso durante o dopo l’esecuzione della pena o nel tempo in cui il condannato si è sottratto volontariamente alla giustizia.

Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.

Sponsorizza questo ed altri articoli con un tuo personale contributo. Aiutaci a mantenere aggiornato questo blog.

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì, agosto 18, 2015

La legge sono io



Per i magistrati la diffamazione non sussiste se questa è perpetrata dai cosiddetti scienziati. In questo caso trattasi di "diritto di critica".

E’ sacrosanto appellarsi all’interpretazione delle leggi, altrimenti si rischia di applicarle in maniera rigida, astratta, ma bisogna altresì dimostrare senso di assoluta equità. In caso contrario, la “giustizia” diventa arbitrio. Chi è chiamato a giudicare deve dimostrare saggezza, capacità di discernimento, imparzialità, prudenza: sono virtù ammirevoli in tutti; assolutamente necessarie nei magistrati. Ora, ci pare che siamo, invece, di fronte a rinvii a giudizio per lo meno avventati, ad archiviazioni discutibili e soprattutto ad un accanimento nei confronti non di chi diffama, ma di chi denuncia crimini gravissimi. Il tutto denota totale mancanza di prospettiva: infatti coloro che denunciano le malefatte di alcuni esponenti del sistema, si ritrovano con procedimenti penali a loro carico, mentre gli autori di reati ambientali e contro la salute (assieme alle coorti dei collusi, ossia i negazionisti-persecutori) possono continuare a delinquere liberamente. Si vede la pagliuzza e si ignora la trave: che oggi, a causa soprattutto della geoingegneria clandestina, una persona su due si ammali di tumore è un’inezia per gli italici (e non solo) tribunali, mentre un aggettivo riferito ad un disinformatore è un delitto di lesa maestà.

Ci auguriamo che nessun giudice in modo diretto o no debba mai constatare le conseguenze di tale disparità di trattamento. Auspichiamo che nelle corti siedano solo magistrati integerrimi, chiamati ad un compito difficile e di grande responsabilità, perché è scritto “Non giudicate e non sarete giudicati”.

Il file audio “La legge sono io” offre un piccolo, ma significativo saggio di quanto sin qui argomentato.


Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.

Sponsorizza questo ed altri articoli con un tuo personale contributo. Aiutaci a mantenere aggiornato questo blog.

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

martedì, maggio 05, 2015

Black Block e cittadini indignati facenti parte dello stesso disegno...



Guarda un po' chi fa capolino nella città meneghina, quella del Sindaco Pisascia... Francesco Sblendorio (componente del C.I.C.A.P. nonché attore...) , l'amico di Angelo Nigrelli (Wasp) è tra i cittadini milanesi di "Nessuno tocchi Milano"?

Il 19 agosto 2009 Francesco Sblendorio, noto sodale di Paolo Attivissimo, procacciatore di corsisti per il C.I.C.A.P. nonché attore... viene colto in flagrante mentre, in trasferta dalla Lombardia, scatta fotografie della nostra abitazione (violando la privacy), insieme con l'amico Wasp, al secolo Angelo Nigrelli di Sanremo, altro altro negazionista della geoingegneria clandestina.



Sblendorio, lo stesso disturbatore alla conferenza, sempre del 2009, a Milano, assieme ad altri noti esponenti della disinformazione e del C.I.C.A.P., ovviamente. Sblendorio, guitto che ha recitato diverse parti per scemeggiati della RAI ed è stato persino scritturato per qualche ruolo cinematografico.

Ora lo ritroviamo in prima fila tra i cittadini indignati organizzati al grido: "Sì EXPO, no black block" per "Nessuno tocchi Milano".
Spunta questo filmato in cui alcune persone "litigano" contro una manifestante 'No EXPO'. Il personaggio che ad inizio riprese urla ossessivamente "Prendi la spugna e vai a lavorare" è proprio Francesco Sblendorio...

Di certo è una pantomima a favore di telecamera e credo che questa dei cittadini 'spontanei' di Milano sia un'iniziativa filo-EXPO-europea di pseudo-sinistra. Infatti un altro bercia che l'EXPO è una cosa bella, che dà lavoro a tanti etc... Insomma frasi simil Renzi (che, come Sblendorio vedrebbe bene il TSO per chi parla di scie chimiche).

Chiaro come la luce del sole che sia i black block (che, guarda caso la Polizia non ha toccato, mentre pochi giorni dopo ha spaccato le ossa ad insegnanti che protestavano contro il caudillo...) sia i "cittadini indignati di Milano" sono ingranaggi dello stesso meccanismo governativo. Cossiga docet!

domenica, settembre 07, 2014

La legge è uguale solo per qualcuno


E' dal 2005 che mio fratello ed io siamo impegnati nella ricerca nonché divulgazione in ordine allo spinoso problema della geoingegneria clandestina alias "scie chimiche" ed è dunque da diversi anni che veniamo brutalmente attaccati dalla disinformazione organizzata, costituita da decine di loschi personaggi, sempre intenti a diffamare ed insultare. Evidentemente chi gestisce, coadiuva e finanzia gli influencers si deve essere reso conto che la sola azione di discredito sulla Rete non era per nulla sufficiente e così, dal 2011 certa magistratura telecomandata è entrata in gioco, rinviando a giudizio i gestori di Tanker Enemy. Caso vuole che le parti "lese" siano a vario titolo direttamente coinvolte nella questione e non si contano le querele inutilmente sporte dagli scriventi contro soggetti noti che hanno commesso (e tuttora commettono con garanzia di impunità) reati quali diffamazione, calunnia, minacce, sostituzione di persona, atti persecutori, danni alle cose, intercettazioni telefoniche ed ambientali etc. Inutile dire che le decine di denunce si sono sciolte come neve al sole. Non si contano le archiviazioni, lo smarrimento di fascicoli, per cui poi non ti puoi oppore all'archiviazione, l'incredibile trasformazione di denunce contro noti in procedimenti contro ignoti e via di seguito.

Intanto una vera associazione a delinquere continua ad operare indisturbata sulla Rete, creando fiumi di parole ed immagini che hanno un unico scopo: denigrare. Nel frattempo il famigerato Task Force Butler, al secolo Federico De Massis, informatico di Pescara, artefice di innumerevoli reati penali, prosegue indisturbato nel confezionare (insieme con gli stessi individui che sono parti "offese" nei processi-farsa a danno dei fratelli Marcianò) dossier che invia alla magistratura, a privati, associazioni, enti, società. Ancora... in associazione con i soggetti di seguito elencati egli compie atti persecutori e, sebbene sia la Polizia postale sia la Polizia giudiziaria sia i Magistrati di Imperia ne siano al corrente, nessuno li ferma. Anzi! E' così che sono stati imbastiti tutti i processi a nostro carico: con i dossier di Federico De Massis. Nessuno lo tocca e costui lo sa bene! La delazione, la falsificazione di documenti e quant'altro sono stati acquisiti come prova da zelanti PM prima di Sanremo e poi di Imperia, pronti a rinviare a giudizio chi scrive e già determinati a condannare prima ancora del dibattimento, poiché una sentenza di condanna è senza dubbio più efficace e meno rumorosa di un proiettile. E' così che si combatte l'opposizione nei paesi "democratici"!

I soggetti al momento impegnati in opera di quotidiano stalking a danno dei fratelli Marcianò e presenti in c.c. nelle quotidiane mail di Task Force Butler sono elencati con i seguenti nickname e nomi e cognomi, laddove identificati:

- Claudio Longagnani (Longaclimb) - longaclimb@gmail.com - Settore rilevazioni termografiche
- Stefano Luciani (eSSSe) - essse.blog@gmail.com - Settore informatica ed investimenti finanziari
- David Cartei (Matrixdave) - matrixdave1972@hotmail.it - Settore sviluppo software
- Nicola Caffarella - nico.caffarella@gmail.com - Settore multimediale
- Nico Murdock - nicodebunk@gmail.com (Identificato) - Settore sicurezza ed elaborazione logs tabulati telefonici
- Giovanni Giuliana (La tigre della malora) - latigredellamalora@vodafone.it - Giornalista
- Angelo Nigrelli (Wasp) - nigrelli.angelo@libero.it - Tipografo
- Lorenzo Bertoni (loreberto) - loreberto@gmail.com - Marina militare italiana - Radarista
- Daniele Barbi - danielebarbi@yahoo.it
- Paoletta Paoletta - paolettapaoletta@hotmail.com (Non identificata)
- Luca Galliani - lucagallianimail@gmail.com - Settore informatica e servizi
- Mikhail Lanart-hastur - mikhaillanarthastur@yahoo.com (Non identificato)
- Gaetano Barresi (Tadness) - tadness@libero.it (Movimento Cinquestelle)
- Loredana Fantini - loryfan76@tiscali.it

I Giudici prendano nota...

martedì, maggio 06, 2014

E' confermato: i telefoni dei fratelli Marcianò sono intercettati e le informazioni trasmesse ai negazionisti

Caduta De Massis



Recenti acquisizioni ci hanno confermato che i nostri telefoni (cellulare e fisso) sono sotto sorveglianza elettronica e che ogni nostra conversazione è registrata ed archiviata. Ciò di per sé è deprecabile, ma tant'è... sappiamo che più della metà della popolazione italiana ha almeno una linea telefonica sotto controllo, ma quel che è davvero aberrante, oltre che illegale è costituito dal fatto (ACCERTATO) che le informazioni di volta in volta raccolte per mezzo dell'ascolto delle conversazioni telefoniche, sono passate, in tempo reale al noto informatico pescarese, esperto in violazione di sistemi e reti, tale DE MASSIS FEDERICO, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Task Force Butler. Questo soggetto ha forti aderenze con il sistema giudiziario, con i Ministeri dell'interno e della giustizia, con le ambasciate statunitense ed israeliana e con la stampa nazionale, grazie alla collaborazione (dietro le quinte) del fratello avvocato e dell'augusta consorte, Maria Gabriella Ciaffarini.

Quanto dichiara lo stesso De Massis in merito alle azioni di spionaggio a nostro danno si è rivelato reale. Sono state identificate microspie ed amplificatori di parlato a distanza nonché sono stati individuati alcuni emissari incaricati di seguire, personalmente, 24 ore su 24, i nostri spostamenti.

A proposito del De Massis avvocato, costui è vicepresidente del WWF Abruzzo ed ha tutelato i diritti del WWF in diverse cause. Osserviamo che il Presidente del WWF abruzzese è tale Luciano Di Tizio, personaggio di spicco del C.I.C.A.P. altresì autore di un articolo disinformativo in cui si afferma che i polimeri di ricaduta, acclarati come derivanti dalla combustione di carburanti aeronautici, sarebbero, invece, semplici tele di ragni volanti. Codesto scartafaccio ci fu, guarda caso, subito segnalato proprio da Task Force Butler...

Il De Massis, come precisato, gode di connivenze importanti e questo gli garantisce l'impunità in rapporto a diversi reati commessi in questi due anni, perseguibili d'ufficio e su querela di parte, quali sostituzione di persona, atti persecutori, diffamazione, calunnia, minacce etc. Prova ne è che la magistratura non ha sino ad ora agito contro costui, sebbene a suo carico siano state presentate innumerevoli denunce-querela. I PM archiviano, i fascicoli vengono smarriti, altri si trasformano miracolosamente da "querela contro noti" a "querela contro ignoti", impedendo così di presentare opposizione alle richieste di archiviazione... La Polizia postale e la Polizia giudiziaria nicchiano, mentre Task Force Butler, nonostante l'identificazione, continua ad imperversare completamente indisturbato, sicuro com'è, allo stato attuale delle cose, che non sarà MAI perseguito.

Per operare efficacemente il De Massis necessita, però, di collaboratori esperti in settori specifici quali intercettazioni telefoniche ad ambientali, ascolto a distanza di conversazioni per mezzo di amplificatori sonori, rilevazioni termografiche, violazione di sistemi informatici etc. Via via nel tempo gli sono stati affiancati diversi esperti di settore.

Tra le persone direttamente coinvolte nelle "azioni di disturbo" del De Massis si annoverano personaggi dal profilo interessante. Di seguito un elenco del tutto parziale delle persone che ricevono in copia per conoscenza le mail di stalking e le segnalazioni alla Polizia postale inviate da Task Force Butler. Sono messaggi da cui, in alcuni casi, sono scaturite indagini, perquisizioni e sequestri illegittimi ed illegali nonché processi-farsa, che hanno, com'è ovvio, l'unico scopo di metterci a tacere. La Giustizia al servizio del cittadino.

Ecco alcuni nomi...

Lorenzo Bertoni alias "loreberto" alias "Nomen Numen", Tenente di Vascello Cacciatorpediniere Caio Duilio (D 554), Capo Componente Controllo Aeromobili, Ufficiale alla Pubblica Informazione, Marina militare italiana.
Claudio Longagnani alias Longaclinb, esperto in rilevazioni termografiche.
Nicola Caffarella alias Nico, esperto in fisica del suono.
Nicola C. alias Nico Murdock, consulente forense.
Luca Menichelli, vicepresidente del C.I.C.A.P. per la regione Abruzzo.
Giovanni Giuliana alias "La Tigre della malora", giornalista, collaboratore di Marco Travaglio della testata "Il fatto quotidiano" ed amico della moglie di De Massis.
Luca Galliani, webdeveloper ed esperto in sicurezza di sistemi informatici, ex dipendente Fastweb, gestore telefonico famigerato per essere lo sponsor dell'Aeronautica militare italiana.



Rileviamo anche nomi noti e meno noti della disinformazione, ma pur sempre significativi, come Angelo Nigrelli alias Wasp alias Mario Lipuma, tipografo con amici "eccellenti" come il meteorologo "Achille Pennellatore". Nigrelli è testimone per l'"accusa" in uno dei processi contro Marcianò. Come non dimenticare Gaetano Fiorentino, PDA Italy Chapter, "Italfarmaco"... spuntato fuori a seguito della pubblicazione del libro "Ho cercato di salvarti", nel quale raccontiamo la tragica fine di nostro padre grazie alle cure amorevoli della medicina italiana ed in cui si accenna in modo non certo edificante ai chemioterapici. Inutile ricordare che la pubblicazione del testo ci è costato un altro processo, sempre grazie al corposo dossier preparato dal De Massis ed inviato alla ASL imperiese. Guai a toccare certi tasti!

Insomma, siamo di fronte ad un gruppo ben organizzato che si avvantaggia di importanti coperture logistiche, che gode della piena collaborazione di apparati governativi e si fregia della connivenza fattiva di dipendenti dello Stato con le stellette. Non ci sembra per nulla credibile che tutto questo quotidiano loro impegno sia a titolo gratuito e, soprattutto, non ci appare plausibile che ciò non dipenda da una regia posta molto in alto, nella piramide di potere del regime.

Fatto è che quanto ora descritto sarà ampiamente documentato e presentato a quella stessa magistratura che sta coprendo reati penali gravissimi, quella magistratura che, prima o poi, dovrà rendere conto di certi suoi comportamenti. La verità non potrà essere nascosta all'infinito e molte teste cadranno, mentre per De Massis ed i suoi compagni di merende si profila un futuro fosco. Quel giorno, lontano o vicino che sia, gli stalkers dello Stato saranno abbandonati al loro destino ed un nuovo piazzale Loreto li vedrà esposti al pubblico ludibrio, come è giusto e sacrosanto.

Noi, come i Cinesi, ci fermiamo sulla riva del fiume ed aspettiamo che i cadaveri passino.

Sponsorizza questo ed altri articoli su Facebook. Contribuisci ora!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...