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sabato, aprile 22, 2017

Anche i negazionisti muoiono



E' deceduto Angelo Nigrelli. Ne dà notizia il diffamatore-geologo Aldo Piombino. Fu Nigrelli l'anello di collegamento tra gli stalkers veneti del C.I.C.A.P. e la città di Sanremo. Wasp o anche waspdue, Mario Lipuma, Giuseppe Ciro etc., al secolo Angelo Mario Nigrelli, con attività di copertura tipografo. Nigrelli, uno dei disinformatori-stalker-diffamatori più subdoli e scurrili che ha agito indisturbato per anni, disseminando calunnie, diffamazioni e contenuti scatologici a iosa. Se la Giustizia terrena non lo ha colpito, lo farà certamente quella divina.




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La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

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CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

mercoledì, ottobre 09, 2013

La legge è disuguale per tutti

Siamo all'ennesima dimostrazione che la Magistratura intende assecondare il Diktat di poteri forti e così ricevo oggi la notifica di altre due richieste di archiviazione per procedimenti che vedono me e mio fratello come parti lese. Non solo, le originarie circostanziate querele contro PERSONE NOTE, sono state trasformate, in spregio alla legge, in PROCEDIMENTI CONTRO IGNOTI. In questo modo il PM non deve percorrere l'iter solitamente necessario per archiviare e la procedura è più agevole e veloce. Ennesimo insabbiamento. E' evidente l'intento di mettere a tacere Rosario Marcianò che, nel frattempo, è sottoposto a due processi-farsa. Essi dovranno di nuovo essere istruiti e celebrati sin dalla fase istruttoria, poiché i Giudici che avevano in carico i procedimenti, sono stati destinati ad altri incarichi.

Questi sono i soggetti tutelati dalla magistratura con le sue archiviazioni. Si noti che tra i destinatari c'è anche Angelo Nigrelli alias Mario Lipuma e testimone in uno dei due processi farsa.

Constatiamo che il famigerato Mario Lipuma (Angelo Nigrelli) si vanta pure, tra i suoi sodali, di aver agevolmente operato per l'archiviazione, ammettendo che il tutto gli è costato "quasi 1000 euro". Attraverso quali procedure? Chi ha avvisato Nigrelli delle due querele? Chi e come ha poi agito per l'archiviazione? Fonti certe ci rendono edotti che il Nigrelli ha amicizie importanti in alcuni ambienti. Ricordiamo inoltre che il cosiddetto "avviso di garanzia" non esiste e che l'indagato viene informato sollo alla fine delle indagini, motivo per cui il testimone per il testimone per l'accusa nel processo-farsa contro Rosario Marcianò è stato necessariamente informato attraverso ALTRE vie, probabilmente di dubbia legittimità. Questo siamo inclini a pensare.

Intanto le operazioni di guerra climatica proseguono in modo parossistico e letale, mentre la stampa italiota si segnala per la vergognosa e becera disinformazione. Qualcuno crede ancora nella Giustizia? Io non vi ho mai creduto e meno che mai ora! Il PM che ha disposto l'archiviazione è la Dottoressa Francesca Scarlatti, la stessa che ha deciso uno dei due rinvii a giudizio ai danni di Rosario Marcianò. Per coloro che non conoscessero ancora tutta la vicenda, consiglio di leggere questo articolo.

sabato, agosto 31, 2013

Informazione pervertita

Il giorno 11 agosto 2013 il Dottor Marco Preve pubblica un articolo volutamente diffamatorio. Ricostruiamo, però, un possibile e molto plausibile antefatto.

E' il 10 agosto 2013. Stranamente il dottor Marco Preve si trova a Sanremo. Lo stesso giorno spunta la pagina di diffamazione su Facebook nei confronti di Antonio Marcianò. E’ creata ad hoc dal personaggio noto come Angelo Nigrelli, alias Mario Lipuma, alias Beppe Ciro, alias Giuseppe Cirone alias Stercorarius sanremensis etc. Dopodiché Preve imbastisce l'articolo per "La Repubblica". Singolare coincidenza: bisognerebbe, infatti, spiegare come sia riuscito il redattore a sapere di quella pagina, dianzi apparsa su Facebook. La pagina è un parto del negazionista di Sanremo, tipografo in disarmo e testimone per l'”accusa” nel farsesco processo istruito contro Rosario Marcianò.

Tra l’altro, per riportare uno stralcio dell’intervista alla collaboratrice del Dirigente scolastico (sempre che l’intervista non sia stata inventata di sana pianta dall’autore del bislacco testo), Preve deve essersi recato nella cosiddettà “città dei fiori”. Qui può aver preso contatto con il simpatico stampatore e con lui deciso gli ultimi particolari della “soluzione finale”, volta a neutralizzare con scaltri stratagemmi i testimoni della “difesa”, ossia Umberto Morazzoni ed Antonio Marcianò, scredidantoli in tutti i modi e sempre con l'uso della stampa nazionale. Il rinvio delle udienze ha permesso al Nigrelli ed ai suoi sodali di affilare le proditorie armi contro il Comitato Tanker enemy, vero obiettivo della campagna di diffamazione.

Non basta! Si è scoperto che sulla famigerata pagina di cui sopra grava addirittura l’ombra sinistra del satanismo. Se ne deduce che il Dottor Marco Preve non ha verificato le fonti del suo pezzo, contravvenendo ad una precisa regola deontologica.

Intanto, con infinita improntitudine i responsabili di Facebook si rifiutano di rimuovere la pagina infamante realizzata con lo scopo precipuo di favorire la pubblicazione dell’oltraggiosa e scalcinata cronaca e sebbene questa sia stata segnalata da oltre duecento persone. Questo pervicace diniego dimostra – se ce ne fosse ancora bisogno – che gli amministratori di Facebook sono conniventi con pericolose frange della disinformazione istituzionalizzata, finanziata lautamente dal governo.

Abbiamo così offerto un piccolo ma significativo saggio di come l’informazione ufficiale sia pervertita in modo irrimediabile.

To be continued…


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sabato, agosto 24, 2013

Un giornalista Preve-nuto

Ricorderete le recenti prodezze della testata "La Repubblica" che, per voce del giornalista Marco Preve e su mandato dei servizi, ha imbastito un raffazzonato "articolo" che aveva come unico obiettivo quello di screditare un insegnante di ruolo presso il Liceo "G.D. Cassini" di Sanremo. Il motivo? E' semplice... questo insegnante ha avuto l'ardire di offrire una visione alternativa di certi fatti e, insieme con il fratello, si occupa di geoingegneria clandestina alias scie chimiche. Così nei titoloni rilanciati anche dalla stampa locale, il Professor Marcianò "Crede nelle scie chimiche e cioé negli UFO ed è anche antisemita". Ovviamente chi conosce Antonio Marcianò e, soprattutto i suoi allievi, sa benissimo che queste sono infamanti accuse infondate e ridicole, ma ciò non interessa agli autori di questa azione in puro stile stalinista, giacché lo scopo, parallelamente alla diffusione di articoli sull'"aceto che distrugge le scie", è puramente orientato al discredito ed alla delegittimazione di quei pochi che sono sopravvissuti, in questi anni, a minacce e persecuzioni di ogni genere, cominciate sin dalle prime settimane successive alla messa on line del blog tankerenemy.com.

Coincidenze? Esagerazioni? Non direi e d'altronde, leggendo la sgangherata risposta del gazzettiere Marco Preve ad una missiva firmata da alunni ed ex alunni del professor Marcianò, si evince chiaramente che non solo il sedicente "giornalista investigativo" non ha la benché minima idea di che cosa significhi "indagine obiettiva", ma è pure dichiaratamente in malafede! Egli non solo nega di aver diffamato, ma insiste senza pudore nella sua condotta, forte del convincimento che, come i suoi compari della disinformazione istituzionalizzata, è intoccabile e che quindi le querele nemmeno lo sfioreranno. E' inoltre evidente, nella missiva del Nostro, che il reale bersaglio del vile attacco non è tanto il metodo di insegnamento del professor Antonio Marcianò, ma i temi di cui egli si occupa, al di fuori della scuola, insieme con il fratello Rosario e qualche altro collaboratore. Il problema è comunque di coloro che organizzano certe crociate a pagamento, poiché dovrebbero selezionare soggetti intelligenti ed invece si circondano sempre e solo di mezze calzette, utili solo a far brutte figure.

Di seguito riporto integralmente e senza modificarne formattazione (saranno evidenziate in neretto le frasi significative) e punteggiatura la mail inviata dal Preve agli studenti del Liceo "Cassini", discepoli che hanno aperto questa pagina di solidarietà su Facebook, a favore del loro docente.

"grazie per il tono civile della lettera e per la considerazione mostrata nei confronti del mio giornale. Mi permetta però di risponderle con qualche considerazione che naturalmente potrà anche non condividere. Prima di tutto una precisazione: noi non abbiamo infamato nessuno e se lei lo sostiene, o me lo dimostra non con interpretazioni ma con fatti, oppure è lei che sta diffamando me e la mia testata. Mi perdoni se sono un po' duro su questo punto ma il suo professore e suo fratello in questi giorni hanno praticato una diffamazione tanto vergognosa e pesante nei miei confronti, nei confronti di altri colleghi o semplici critici delle loro teorie, da sconfinare nella farsa. Lo hanno fatto nei vari blog che gestiscono e qui vengo ad un altro punto della sua lettera. La pagina Fb era solo uno dei canali on line su cui i Marcianò venivano criticati. E poi mi perdoni, non le sembra contraddittorio che lei ci accusi di prestare attenzione ad una pagina Fb quando Fb è proprio lo strumento che lei ha ritenuto più valido per difendere il suo prof? Potrà non essere d'accordo ma i social network sono oggi parte integrante del sistema mediatico informativo. Ma non è questo il punto, altrimenti i giornali passerebbero il tempo a seguire bufale o vendette on line.
Qui la differenza la fanno altri aspetti.
Primo, le critiche riguardavano idee e tesi effettivamente sostenute da Marcianò; secondo su vari siti e blog tali idee erano da tempo oggetto di critiche e discussioni; terzo credo di aver svolto correttamente il mio mestiere leggendo gli scritti, parlando per 40 minuti con il prof Marcianò e suo fratello che ha voluto intromettersi nella discussione, e soprattutto parlando con la vicepreside. Perché proprio qui sta il cuore del problema: il prof Marcianò per il liceo rappresenta comunque una fonte di imbarazzo visto che in città le sue tesi fanno discutere e alcuni genitori lo ritengono un problema per l’educazione dei loro figli. Lo dice la vicepreside non io. Mi sembra poi tanto appassionata quanto ingenua la vostra difesa del professore circa il fatto che non abbia plagiato (un verbo usato da voi e mai dal sottoscritto) le vostre menti. La vostra mail è quella di chi ritiene legittimamente il prof Marcianò un ottimo insegnante ma mi consentirete di ipotizzare (e se non fosse per una questione di riservatezza vi potrei dire che è anche qualcosa di più di un’ipotesi) che possa anche esistere qualcuno che la pensi diversamente anche se non ha scritto mail pubbliche o creato pagine Fb di sostegno.
Mi fermo qui e come vedete non mi sono neppure soffermato ad analizzare le tesi dei Marcianò. Mi limito ad una sola circostanza che non posso tacere: sostenere che quel carabiniere ferito a revolverate davanti a palazzo Chigi nel maggio scorso - credo sia rimasto invalido a vita – non sia mai esistito e sia il figurante di un complotto è una bestialità che offende non tanto una mente ormai compromessa, bensì voi e il vostro genuino affetto per un professore che vi ha comunque accompagnato negli anni più importanti della formazione di ciascun individuo. Ma visto che i vostri studi vi hanno soprattutto insegnato ad approfondire, sviluppare il senso critico e capire che la realtà e le persone possono avere diverse sfaccettature, permettetemi di invitarvi a rileggere l’intera vicenda alleggerendovi delle suggestioni adolescenziali.
Vi saluto cordialmente
marco preve
ps: utilizzate questa mia risposta liberamente anche se credo che diventerà l’ennesimo spunto per il vostro prof, suo fratello e i loro adepti telematici per vomitare sul sottoscritto e il mio giornale nuovi insulti, minacce e accuse di appartenenza a complotti mondiali"

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Preve... confuta e solo dopo esprimiti!

mercoledì, agosto 14, 2013

I giornalisti della polpetta

“Un’opposizione voluta ed autorizzata dal sistema”. (G.C. Argan)

Marco Preve è un giornalista salito al disonore della cronaca per aver scritto un demenziale articolo il cui scopo principale è il solito, ossia screditare chi si occupa di geoingegneria clandestina.

Chi è Marco Preve?

“Marco Preve, quarantasei anni, è nato a Torino, ma vive e lavora a Genova da quasi vent’anni come giornalista del quotidiano «La Repubblica». Ha iniziato come corrispondente di provincia, poi come cronista di nera e da tempo si occupa principalmente di giudiziaria e inchieste tra affari, politica, speculazione edilizia e urbanistica. Ha seguito i delitti del serial killer Donato Bilancia, poi le giornate del G8 del 2001 ed i processi che ne sono seguiti e ancora i principali scandali in Liguria, specialmente quelli legati al porto di Genova e al casinò di Sanremo. È interessato, anche come fenomeno sociale, alle battaglie dei comitati e delle associazioni ambientaliste. Collabora con “Micromega” e “L’Espresso”. Per “Chiarelettere” ha scritto nel 2008 assieme a Ferruccio Sansa "Il partito del cemento", e nel 2010 “La colata”, insieme a Ferruccio Sansa, Andrea Garibaldi, Antonio Massari e Giuseppe Salvaggiulo. Cura quotidianamente su internet un blog dal titolo “Trenette e mattoni” all’indirizzo www.preve.blogautore.repubblica.it, diventato luogo di denuncia e approfondimento di questioni legate alla devastazione del territorio della Liguria e alle malefatte di amministratori, banchieri e imprenditori”.

Sono dunque queste le credenziali di Marco Preve. Appartiene alla scolaresca di cronisti, pubblicisti, autori che sembrano la coscienza critica del sistema. “Micromega”, “L’Espresso”, “La Repubblica”… tutte testate che galleggiano nella maleodorante palude della pseudo-sinistra, di un’opposizione falsa e stitica, dell’ambientalismo d’accatto, dell’anti-berlusconismo di maniera. Sono pubblicazioni che da decenni fungono da valvola di sfogo per sudditi indignati contro i privilegi della casta. Sono scartafacci per radical chic, intellettualoidi dalle pose anticonformiste, “rivoluzionari” borghesi, per la low e middle class piena di frustrazioni superate solo quando Travaglio denigra Berlusconi. E’ un’accozzaglia di scribacchini che, soltanto per aver denunciato gli abusi edilizi di qualche palazzinaro e per aver messo alla gogna un paio di amministratori corrotti (che grande scoperta!), presumono di essere degli eroi della libertà, dei moralizzatori. Ignorano che il sistema stesso ha previsto questo loro patetico dissenso destinato a lasciare inalterato lo status quo. Sono simili a quei bambini che giocano alla guerra, immedesimandosi a tal punto nei contendenti da credere di combattere veramente.

Il Dottor Preve ha pubblicato due libri per la casa editrice “Chiarelettere”, incarnazione dell’editoria organica al potere sotto le apparenze della critica all’establishment.

Per “Chiarelettere” scrive, ad esempio, il meteorologo Luca Mercalli, noto negazionista, il sedicente “verde” che vede il filo d’erba e non la foresta.

Per “Chiarelettere” scrive Sandro Provvisionato, in forza a Canale 5, perfetta testimonianza di quel “giornalismo” che si barcamena fra timide inchieste ed adesione piena all’ideologia dominante propalata dalle reti “Mediaset”. Ci si arruffiana il pubblico con un’inchiesta un po' fuori dal coro per poi ribadire ad ogni piè sospinto le versioni ufficiali sul 9 11 e compagnia cantante.

Marco Travaglio è la punta di diamante della casa editrice in questione. Il personaggio si squalifica da sé.

Gianluigi Nuzzi ha pubblicato qualcosa per i tipi di “Chiarelettere”. Nuzzi è il reporter che ha avuto il merito di rivelare alcuni scandali del Vaticano, salvo poi mettere in risalto per contrasto un’inesistente Chiesa buona. E’ stata un’operazione molto efficace, con cui un’analisi impietosa del Vaticano di fatto l’ha rinvigorito e legittimato. Nuzzi ha realizzato il suo reportage per la scandalosa rete televisiva “La 7”, bivacco di ignoranti, di gazzettieri, di cattivi maestri, alcuni dei quali legati al Gruppo Bilderberg. “La 7” è il pendant sul piccolo schermo di quel mucchio di immondizia, noto come gruppo editoriale “L’Espresso S.P.A.” (beneficiario di 17 milioni di euro l'anno di finanziamento pubblico). In questo ammasso puzza in particolar modo la spazzatura nota come “Giornalettismo”.

Insomma le referenze del Dottor Preve sono quelle sopra riportate, l’ambiente in cui opera è quello poc’anzi descritto.

Che cosa ci si poteva attendere? Il giornalismo mainstream partorisce mostri, anche e soprattutto quando scrivono per quotidiani e periodici “indipendenti”, anzi indidementi.


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martedì, agosto 13, 2013

Le diffamazioni della testata "La Repubblica": singolari collegamenti con disinformatori e meteorologi

L'11 agosto 2013 vi abbiamo relazionato in merito alle incredili diffamazioni ad opera del giornalista Marco Preve. E' opportuno quindi evidenziare alcuni aspetti di questa vicenda, sempre ricordando che questo concertato attacco mediatico dimostra un innalzamento del livello, volto a far fuori, ad ogni costo, gente scomoda per il regime.

Allora... il quadro è chiaro e vi spiego come sono messe le cose:

Nel 2007 pestiamo i piedi ad Achille Pennellatore, pubblicando alcuni commenti ed articoli e video che mettono in evidenza come il meteorologo della Provincia di Imperia conosca bene la questione "aerosol clandestini" e confezioni quindi delle previsioni ad hoc. Questo, però, dopo un accordo con l'Aeronautica militare italiana. Ciò per il semplice fatto che, prima di quell'accordo, non azzeccava una previsione che fosse una, non sapendo nulla delle "innocue velature" create dai militari. Casualmente Achille Pennellatore è amico amico della famiglia Nigrelli ed ha anzi scritto un libro con uno dei Nigrelli. Il libro è "Polvere di STEL", patrocinato, guarda caso dal Comune di Sanremo, che deve preservare la sua rispettabilità.

La moglie di Nigrelli, Teresa, entra in contatto con mio fratello Antonio, spacciandosi per un'attivista. Raccoglie informazioni preziose. Di lì a poco i Nigrelli aprono una serie di blog dedicati esclusivamente alla diffamazione di chi scrive e del fratello Antonio.

Nigrelli è socio dei negazionisti del C.I.C.A.P. e con essi si coordina costantemente per tutta una serie di iniziative di stalking e diffamazione sulla Rete e sulla piazza non virtuale. Nigrelli vive a Sanremo, ovviamente e funge da base logistica per spiare e controllare i Marcianò.

Nigrelli, il Comune di Sanremo e Pennellatore si può dire che sono una cosa sola, giacché il tipografo in pensione funge da sponsor e garantisce la costante diffamazione dei Marcianò.

Nigrelli viene querelato più volte da chi scrive e fratello, ma... casualmente, la magistratura sanremese pensa bene di rinviare a giudizio chi scrive. Parte offesa e testimoni per l'accusa: i Nigrelli.

Nigrelli scrive su Facebook e gestisce insieme con altri negazionisti pagati dal Ministero dell'Interno diverse pagine diffamatorie e calunnianti dedicate allo scrivente ed ora anche al fratello Antonio. Usa il nick Mario Lipuma, ma tutti sanno che è uno degli pseudonimi di Nigrelli.

Nigrelli è logicamente un meccanismo dell'ingranaggio cui appartiene anche il noto stalker Task Force Butler, il quale usando un nome di comodo, scrive al giornalista Marco Preve e gli segnala la possibilità di scrivere un articolo utile a screditare Antonio Marcianò. In effetti Task Force Butler, in una serie di commenti sul blog di Nigrelli (alias wasp alias Leoniero alias... Mario Lipuma) e sul blog "Strakerenemy", intestato a Paolo Attivissimo (C.I.C.A.P.) e gestito da Stefano Luciani alias eSSSe, ha orgogliosamente descritto una situazione di possibili guai per Antonio Marcianò e questo grazie alle sue segnalazioni anche al Ministero della Pubblica "istruzione" nonché alla Dirigente scolastica del Liceo "Cassini" ove insegna Antonio Marcianò.

Lo stesso Achille Pennellatore scrive sul profilo Facebook di Mario Lipuma-Niigrelli ed anche sul suo blog!

Il cerchio si chiude nel momento in cui il giornalista della testata "La Repubblica", Marco Preve, riceve da Task Force Butler l'indirizzo email cui scrivere (tanker.enemy at gmail.com) per ottenere il numero di telefono che poi sfocia nella telefonata che avete ascoltato. In realtà l'articolo è già pronto, ma richiede alcuni affinamenti, giacché il Preve ha ottenuto solo una parte delle informazioni necessarie da Task Force Butler nonché dall'ingenua vicepreside del Liceo. Ella riferisce di email di genitori preoccupati, ma che in realtà sono messaggi falsi inviati con nomi diversi da Task Force Butler, il quale è uso impiegare decine di nomi di fantasia per le sue scorribande sulla Rete e per inviare segnalazioni a destra e manca.

Marco Preve
10 ago 2013

Buongiorno, scusi l'intrusione, sono un giornalista di Repubblica redazione di Genova e stavo cercando di mettermi in contatto con il professor Marcianò del liceo Cassini di Sanremo per una questione che lo riguarda. Spero che questa mail sia la sua.
grazie

Marco Preve
la Repubblica, redazione Genova
16121-Via XX Settembre, 41
tel. 010/5742212 fax 010/5742263

Casualmente Mario Lipuma-Nigrelli è amico su Facebook di Marco Preve. Casualmente Achille Pennellatore, amico di Nigrelli, coglie la palla al balzo e scrive al direttore di SanremoNews per esprimere la sua soddisfazione sulle diffamanti accuse di Marco Preve e rilanciate dalle inutili testate locali.

Oviamente, dietro tutta questa manovra alla "servizi segreti de noiartri", si intravede solo un disegno: screditare coloro che, nonostante processi minacce ed attacchi di ogni genere, si permettono ancora di definire quelle scie con il loro vero nome: scie chimiche.

Qui la risposta di Antonio Marcianò al meteorologo Achille Pennellatore.

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venerdì, maggio 31, 2013

IGNOTI?!

Denunce-querela contro noti che, magicamente, si trasformano in denunce-querela contro ignoti. Com'è possibile?

Tutte le querele contro persone note (tranne due) sono state trasformate dalla Procura di Sanremo in procedimenti contro ignoti. Non si comprende attraverso quale iter procedurale (legale?) ciò sia stato possibile, ma possiamo immaginare che alcuni soggetti, coinvolti nel processo farsa a carico di Rosario Marcianò, godano di particolari protezioni. In sede processuale sarà interessante chiedere lumi...


giovedì, aprile 25, 2013

La saga degli "influencers"

Lo abbiamo sempre ribadito: la Giustizia con la "G" maiuscola, intesa nella sua mera accezione, non esiste, anzi, essa viene usata, nei modi più biechi e fantasiosi, per mettere a tacere le voci fuori dal coro. Chi ci segue da tempo saprà che, almeno dal 2005, esiste un gruppo di cosiddetti disinformatori o "influencers" o negazionisti (essi si autodefiniscono impropriamente "debunkers"), ben coordinati tra loro ed in tutta evidenza finanziati dallo Stato, giacché attuano, 24 ore su 24 le loro azioni di stalking, unite a quasi quotidiane pubblicazioni (sui loro blog, sui forum infiltrati, su Facebook e nei canali video dedicati) calunniose e diffamanti. Essi costituiscono senza dubbio una vera e propria associazione a delinquere.

In questi anni codesti individui hanno cercato in tutti i modi di screditare i principali componenti del Comitato Tanker Enemy ed in special modo i fratelli Marcianò, dedicandovi decine di blog che sputano odio, veleno e risentimento da tutti i pori e che, nel contempo, usano le più sofisticate tecniche della programmazione neuro-linguistica per convincere chi legge che le loro bugie sono tutte sacrosante verità. Costoro hanno violato o tentato infinite volte di violare accounts, hanno provocato la chiusura di servizi di hosting video, hanno commesso il reato di sostituzione di persona, hanno perpetrato azioni di spionaggio, anche con l'uso di sofisticate apparecchiature elettroniche, hanno pubblicato dati sensibili, hanno scritto lettere anonime piene di falsità etc.

Chi scrive, nel gennaio 2012, fu informato di avere a suo carico due procedimenti penali. Uno di questi scaturiva da una querela di Angelo Nigrelli anche conosciuto con gli pseudonimi Mario Lipuma, Giuseppe Cirone, Beppe Ciro e che, ora, è... udite udite... testimone per l'"accusa" nel processo-farsa a mio carico, istruito su querela del figlio e della nuora. Un diffamatore di professione testimone in un processo per diffamazione. Sublime!

Chi è Angelo Nigrelli? E' un tipografo in pensione che, nonostante tutto, mantiene aperta la sua tipografia e da lì, si sbizzarrisce nella diffamazione più volgare e scatologica, tramite l'accesso ad Internet OKcom S.P.A. (ex Teleunit), indirizzo IP 89.148.154.153, proseguendo con le sue centinaia di incursioni sui vari canali di condivisione, con l'uso di innumerevoli nomi di comodo. Sin qui non ci sarebbe nulla di strano... conoscendolo, tranne che per il fatto che costui, lo ribadisco, è testimone per l'"accusa" nel buffonesco processo imbastito a carico di Rosario Marcianò. E' superfluo ricordare che le diverse denunce-querela nei suoi confronti per vari reati penali sono... evaporate. E' tutto inutile anche per la richiesta di rimozione delle pagine Facebook e Blogger gestite da costui, nelle quali si incita pure ad eliminare fisicamente il suo nemico numero uno: Marcianò. In regalo un I-Phone! E' ovvio: questo soggetto è coadiuvato ed affiancato da decine di "influencers", così definiti dalla U.E. nel momento in cui sono stati stanziati altri 3 milioni di euro per sostenere il... lavoro di codesti negazionisti.

"Basta, porca puttanaccia Eva, non se ne può più, fateli smettere questi imbecilliii!!! Sindaco, vicesindaco, assessori!!! Poi gli albergatori danno la colpa ai previsori meteo, se non vengono i turisti a Sanremo, si tratta di foschia densa da correnti umide sciroccali! e non altro!
Achille Pennellatore, meteo Porto Sole Sanremo, assonautica IM e LIMET (Associazione ligure di meteorologia)
".

Intanto è passato del tempo, durante il quale la richiesta di persegure Marcianò per "atti persecutori" (sic) per opera di Angelo Nigrelli è stata rigettata (si legga qui il dispositivo di archiviazione. ), ma cionostante il Nigrelli, spalleggiato dai suoi piccoli fans, continua a scrivere a destra e manca che il sottoscritto è sotto processo per stalking. Questo non è assolutamente vero e colui lo sa bene, ma sa anche che è intoccabile, date le aderenze che egli vanta all'interno del Tribunale di Sanremo. Osserviamo la famiglia Nigrelli al completo conversare in modo amichevole con la cancelliera del Tribunale alla fine del dibattimento, oppure leggiamo commenti stupidi a sostegno del "Mario Lipuma" e del sodale Achille, il meteorologo (il quale urla "cacciamoli da Sanremo!), per poi scoprire che una di queste chiose offensive è a firma di un agente della Polizia penintenziaria sempre del Tribunale di Sanremo. Costui si esibisce in questo lirico intervento: "Anch'io ho mal di testa, Achille, sarà la ricaduta della nebbia psicopatologica della supercazzola della Maremma infestata. Fatemi sapere...".

Tuttavia non finisce qui, poiché Angelo Nigrelli alias Mario Lipuma, continua a pubblicizzare il post calunnioso e diffamatorio del suo amico, il Fioba, al secolo Massimo Della Schiava, noto negazionista, geologo toscano, anche'egli denunciato, ma senza che la Magistratura si sia assolutamente presa la briga di occuparsi di costui. Allora che cosa dobbiamo concludere? E' chiaro che questi omuncoli non solo sono intoccabili, ma appartengono ad un solido apparato volto a screditare e mettere a tacere i fratelli Antonio e Rosario Marcianò. Non bisogna stupirsi, giacché siamo una colonia degli Stati Uniti: una "Repubblica" delle banane con "governi del Presidente", dove i pupi sono mossi certamente da entità sovranazionali, mentre la Magistratura, tranne qualche lodevole eccezione, esegue degli ordini, ignara dei veri principi della giustizia.

Mi viene da pensare che i continui rinvii nel processo in cui Marcianò si deve difendere da false accuse di diffamazione, siano serviti e servano a dare ulteriore tempo a questi agenti affinché essi provino a distruggere, sempre con l'uso spregiudicato ed illegale della Rete, la reputazione di Marcianò, sperando di conseguire i loro scopi, prima della sentenza. Eh sì, perché i Giudici sanno bene che non hanno niente contro l'"indagato" ma che, anzi, Nigrelli e soci rischiano grosso, essedosi esposti oltremodo, dopo aver costruito un castello di menzogne che, inevitabilmente, li seppellirà. Quel giorno arriverà, prima o poi: non temete.


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sabato, aprile 28, 2012

Comunicato di fine aprile 2012 - La giustizia al servizio dei negazionisti

In base all''articolo 335 di procedura penale, il cittadino che intende essere informato sulla sua situazione sia come parte offesa sia come eventualmente indagato, può recarsi all'ufficio preposto del Tribunale competente e compilare un modulo, definito "Istanza carichi pendenti art. 335" e, nel giro di una decina di giorni, può ricevere la documentazione che attesta eventuali indagini a suo carico, archiviazioni in merito a denunce sporte ed altro ancora.

Il 17 aprile 2012 e quindi oltre un mese dopo, mi sono recato presso il Tribunale di Sanremo per ritirare il documento suddetto, avendo compilato il modulo di richiesta il 12 marzo 2012. Sorpresa... il documento non è disponibile, con sconcerto anche dell'impiegata. E' l'unica domanda inevasa su centinaia. Il motivo? Non è dato sapere. Possiamo immaginare che alcune nostre denunce sporte negli anni passati non abbiano avuto seguito. Esse sono state archiviate senza avvertire la parte offesa, nonostante fosse stata avanzata richiesta esplicita di notifica in caso di archiviazione? Sono state... "dimenticate" sotto una pila di incartamenti? Sono stati commessi reati come omissione di atti d'ufficio? Si tenta di minare la difesa del sottoscritto che, non avendo informazioni sul destino delle denunce sporte contro il Nigrelli-Wasp-Mario Lipuma, non ha i mezzi idonei per approntare un'azione legale basata su precedenti sentenze della Cassazione?

Ecco che, ancora una volta, la Giustizia diviene torbida come l'acqua di una cloaca.



Intanto le operazioni di aerosol clandestine continuano senza sosta ed anzi, negli ultimi giorni, si sono intensificate, causando così un aumento vertiginoso delle temperature ed impedendo che si verificassero alcune precipitazioni piovose, previste nei giorni precedenti. A questo proposito non dimentichiamo che le operazioni di aerosol sono un fenomeno mondiale e che, nel nostro caso, sono gestite autonomamente dalle autorità italiane, le quali si occupano anche di arruolare, finanziare, addestrare, coordinare, tutelare nelle sedi opportune uno stuolo di individui senza scrupoli, impiegati a tempo pieno per coprire questo genocidio e per screditare, con l'arma della diffamazione legalizzata, coloro che tentano di risvegliare la popolazione e renderla edotta sugli eventi gravissimi in atto.

L'aeronautica gestisce in proprio (e le copre attraverso i meteo) le operazioni di aerosol, ottenendo sì il know how tecnico e le apparecchiature elettroniche, ma quello che vediamo nei nostri cieli è farina interamente del sacco del nostro Governo, mentre i milioni di euro spesi ogni giorno escono interamente dalle nostre tasche.

Peraltro anche in Russia, Cina, Cuba, Argentina, Brasile, Messico, tanto per citare solo alcune nazioni, la geoingegneria clandestina è una realtà. Non esiste stato che, una volta abbia acquisito le necessarie tecnologie, non adoperi questo sistema di controllo militare, di avvelenamento della popolazione e dei biomi.

Oltretutto il connubio "chemtrails+microonde" è fondamentale nell'ottica delle tecnologie militari attuali, per cui ogni aeronautica ed ogni esercito contemporanei (digitalmente interconnessi) richiedono tassativamente la dispersione di particolato elettroconduttivo in atmosfera.

Ci aspetta un'estate arida e torrida, sotto tutti i punti di vista.

Intanto è importante agire, ad esempio rifiutandoci di pagare il canone R.A.I.: la rete televisiva nazionale, infatti, non solo omette di informare sulla geoingegneria clandestina, ma cura programmi sotto l'egida del C.I.C.A.P., il famigerato comitato che gestisce, per conto del Ministero dell'Interno, le operazioni di censura e di negazionismo.


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