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lunedì, aprile 23, 2012

Creato un D.N.A. artificiale

La rivista "Science" ha riportato la notizia circa la creazione di un D.N.A. artificiale, la cui peculiarità è nella diversa sequenza delle basi. Non è quindi assimilabile alla macromolecola sintetica descritta da Sophia Smallstorm: in ogni caso siamo al cospetto di una biologia dai tratti sempre più spaventosi, dai risvolti quanto mai inquietanti.

Arriva l'X.N.A., il primo D.N.A. creato dall'uomo, chiamato X.N.A. (ossia Acido Xeno-Nucleico, a sottolineare la sua origine non naturale). E' una sorta di "strano cugino" del D.N.A., capace di immagazzinare informazione e di evolversi come il D.N.A. naturale, ma modificato in modo da avere un aspetto diverso.

Descritto sulla rivista "Science", il D.N.A. artificiale è stato messo a punto da un gruppo internazionale guidato dal britannico Medical Research Council, lo stesso laboratorio in cui nel 1952 Watson e Crick scoprirono la doppia elica della macromolecola. A differenza della cellula artificiale ottenuta nel 2010 dall'americano Craig Venter, nella quale il D.N.A. era costruito in laboratorio ma era comunque una copia fedele di quello naturale, l'Xna conserva le stesse lettere ma ha una struttura diversa, al punto che i viventi non lo riconoscono come Dna. E' una forma molecolare nuova, non esistente in natura. Per questo gli esperti dicono che questo risultato apre l'era della biologia alternativa, come l'ha definita Gerald Joyce, dell'istituto statunitense Scripps, nello stesso numero di Science.

"E' il primo vero D.N.A. sintetico", ha affermato Giovanni Murtas, esperto di biologia sintetica e ricercatore all'Istituto di Farmacolgia Translazionale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (I.F.T.-C.N.R.). "A differenza degli esperimenti precedenti - ha spiegato - è stata realizzata una nuova molecola con le caratteristiche del D.N.A., ma con una struttura molecolare diversa". L'X.N.A. viene definito dagli stessi ricercatori come uno 'strano' cugino molecolare di Dna e Rna. Tutti gli organismi viventi noti sfruttano, infatti, le proprietà di queste due molecole, costituite a loro volta da molecole più piccole chiamate "basi", ossia le lettere che costituiscono il genoma e le istruzioni per realizzare un organismo. Le lunghe catene di basi hanno la caratteristica di immagazzinare le informazioni genetiche, di trasmetterle e di adattarsi attraverso processi evolutivi. Nel produrre l'XNA, "i ricercatori hanno realizzato nuove catene: hanno mantenuto le molecole che preservano le informazioni, modificando, però, l'impalcatura che le sostiene", ha chiarito Murtas. In sostanza, l'X.N.A. è un nuovo formato (artificiale) per immagazzinare le informazioni genetiche che si affianca a D.N.A. e R.N.A. Il nucleo delle informazioni, le basi, resta lo stesso e nella stessa forma: ciò che cambia è il 'supporto' dove vengono scritte.

L'X.N.A. è stato realizzato in sei varianti con altrettante distinte 'impalcature'. "Lo studio aiuta a capire come siano nate in natura le molecole di Rna, che si pensa sia all'origine della vita, ma può avere importantissime ricadute in ambito medico", ha rilevato Murtas. Poiché il D.N.A. artificiale è sconosciuto al sistema immunitario, potrebbe essere usato "per 'spegnere' alcuni geni, come geni quelli che controllano lo sviluppo di tumori o la resistenza ai farmaci (come no! n.d.r.)", ha asserito ancora l’esperto. Lo stesso gruppo di ricerca ha realizzato complessi di polimeri in grado di trascrivere l'informazione da un supporto e l'altro, ossia di passare da X.N.A. a D.N.A. e viceversa. Meccanismo che, come ha concluso Murtas, "é alla base delle cellule della trascrizione da D.N.A., dove si conserva l'informazione, a R.N.A., che usa l'informazione per sintetizzare proteine ed enzimi necessari alla cellula".

Fonte: Ansa.it


giovedì, ottobre 13, 2011

Cellule metalliche

Un breve articolo, circa esperimenti condotti in Scozia, lascia intuire gli sviluppi di una tecnologia che va nella folle direzione del Transumanesimo, tangente con fenomeni come le scie chimiche ed il Morgellons...

Abbiamo tutti familiarità con l'idea di forme di "vita" metalliche come robot senzienti, ma da qualche parte là fuori, la vita metallica può realmente essersi evoluta, proprio come la vita organica qui sulla Terra. Un gruppo di ricerca scozzese ha mostrato le prove sulla possibilità di creare cellule sintetiche che si riproducono ed evolvono, interamente realizzate in metallo.

Non esiste nessun motivo per cui forme di vita metalliche non possano esistere: è solo che non ne abbiamo incontrata alcuna. Per dimostrare che si tratta di qualcosa di fisicamente possibile, un équipe di ricerca dell'Università di Glasgow ha creato alcune cellule - simili a bolle - chiamate "iCHELLs", composte di elementi metallici, come il tungsteno, legati con l'ossigeno es il fosforo. Queste bolle possono auto-assemblarsi ed esibiscono molte delle stesse proprietà che permettono alle cellule organiche di gestire processi biologici, tra cui una struttura interna ed una membrana esterna selettivamente porosa, che consente ad altre molecole di attraversarle. Si potrebbero selezionare cellule metalliche capaci di attuare la fotosintesi.

La parte difficile, a questo punto, è comprendere come connettere le cellule metalliche con una macromolecola, come il D.N.A., per consentire loro di auto-replicarsi ed evolvere, ma questo non è impraticabile. Le bolle singole possono essere usate come modelli per creare aggregati di bolle. Gli esperimenti suggeriscono che queste unità sarebbero in grado di modificare la loro chimica per adattarsi ad ambienti diversi.

Non si deve escludere che forme di vita metalliche si siano evolute e ciò avrebbe enormi implicazioni per la nostra ricerca di vita extraterrestre.

Fonte: Terrarealtime

Si ringrazia l'amico Corrado Penna per la segnalazione.


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mercoledì, febbraio 17, 2010

Wires in the brain

Pubblichiamo la traduzione del parlato tratto da un documentario sulle nanotecnologie applicate all'encefalo. Gli “scienziati pazzi” che magnificano le nuove frontiere delle nanotecnologie atte a condizionare la percezione degli esseri umani, a controllarne il comportamento sì da renderli altrettante sinapsi di un unico cervello, appendici bioniche, stanno conducendo studi in campi che la sagace giornalista indipendente Carolyn Williams Palit ha già esplorato. La Palit ha intuito gli sviluppi di programmi militari volti alla "gestione" della popolazione, intesa come un insieme di terminali dipendenti da un computer centrale. Possiamo ritenere che non siamo solo di fronte a folli progetti transumanisti, ma anche ad operazioni di mind control attuate da tempo per mezzo delle dispersione nella biosfera di nano-strutture, le stesse nano-strutture che sono la principale causa del Morgellons e forse pure della cecità imperante.

Ringraziamo la gentilissima Sabrina G. per l’accurata traduzione.




Legenda:

U = uomo nel programma
D1 = prima donna a parlare nel programma
D2 = seconda donna ad intervenire nel programma

R.L., P.A., B.R. etc. sono le iniziali dei nomi dei vari ricercatori che intervengono nel video-documento, ossia Rodolfo Llinas, Bryan P. Ruddy, Ramez Naam.


U: Potreste mai inserire abbastanza elettrodi nel cervello per comprendere questi segnali in modo significativo?
D1: Ai suoi tempi no, ma ai miei sì!
D2: Quindi quanti elettrodi bisognerebbe infilare nel cervello?
D1: Nessuno
U: Nessuno? Ma scherzi?!??!
D1: Si accede dall’interno...

R.L.: Così si è presentata l’occasione… è un modo interessante per sfruttare le cavità naturalmente presenti nel cervello, entrandovi senza dover penetrare il cranio.

P.A.: Rodolfo Llinas è veramente uno dei giganti delle neuroscienze. Ho amici neuro-scienziati che, quando hanno saputo che lavoravo con lui, stentavano a crederci: non lo ritenevano possibile...

R.L.: Le cavità di cui parlo sono quelle dovute alla presenza dei vasi che portano ossigeno al cervello; presumibilmente i “percorsi” che conducono all’interno del cervello.

B.R.: In sostanza produciamo fili elettrici di diametro inferiore alle cellule sanguigne, li facciamo passare attraverso il sistema vascolare, grazie ad un catetere inserito nella gamba; da qui giungiamo fino al cervello, attraverso i capillari più piccoli, i vasi più minuscoli che vi si trovano. Qui gli elettrodi sono vicinissimi alle cellule nervose del cervello; e ciò senza la necessità di intervenire chirurgicamente, perforando il cranio per inserire gli elettrodi.

R.N.: Se ci riuscirà (Rodolfo Llimas n.d.t.), ciò aprirà le porte ad un’enorme massa di conoscenza sul cervello, nonché alla possibilità di modificazioni sul cervello nei più disparati modi. È molto entusiasmante.

P.A.: Rodolfo ha contattato il nostro gruppo per aiutarlo a creare una tecnologia che gli permettesse di far viaggiare i conduttori fin dentro al cervello. I requisiti tecnici in realtà sono piuttosto complessi.

B.R.: Nel giro di una settimana avevamo già prodotto i primi nano-conduttori per gli esperimenti neuronali. La cosa è andata avanti molto rapidamente dal suo avvio.

SOVRIMPRESSIONE: Il Dr. Llinas ha pubblicato il primo documento su questa tecnologia nel 2005.

P.A.: E’ stato molto entusiasmante, perché, per la prima volta, è stato possibile accedere al cervello senza doverlo toccare. L’encefalo è un organo molto vitale: è comprensibile che non lo si voglia toccare.

R.L.: C’è la tecnologia… ora la questione è la seguente: si possono collocare i nano-conduttori esattamente laddove si vuole? La risposta è no, ma i nano-conduttori sono molto piccoli...

P.A: Il diametro di questi nano-conduttori è circa 100 volte inferiore a quello di un capello. Come si fa a spingere gli elettrodi nel cervello?

R.L.: Ciò che facciamo è inserirne un certo numero, un fascio, così questi nano-fili elettrici si diffondono, galleggiando, trasportati dalla corrente sanguigna, muovendosi grazie ad essa. Attualmente possiamo “connettere” un topo in questo modo. Gli si lasciano gli elettrodi nel midollo spinale. Ora ci chiediamo per quanto tempo i conduttori continueranno a funzionare. Si parla di cinque anni di tempo minimo necessario per condurre una ricerca di base…

SOVRIMPRESSIONE: interfaccia uomo-macchina

R.L.: E’ molto interessante, poiché diventeremmo quasi perfetti, attraverso l’implementazione di qualcosa che si chiama “interfaccia uomo-macchina”. Se si stimola il cervello, si possono stimolare la visione, il movimento, le passioni, il desiderio, praticamente puoi indirizzare il cervello direttamente.

P.A.: Penso che l’idea, nel suo insieme, sia fantascientifica e che, nella sua semplicità, catturi l’immaginazione della gente. Questa tecnologia ti permette di realizzare qualunque immagine tu desideri vedere.

R.L.: Se volessimo “riprogrammarci”, attraverso la stimolazione del cervello per provare, ad esempio, la sensazione ed anche il piacere di trovarsi su una spiaggia, ciò si potrebbe fare. Che altro si può fare? Be’, in linea di principio si potrebbe comunicare con un'altra persona direttamente… non solo i pensieri, ma anche i sentimenti, diventando così molto intimi. Si può entrare nella mente di qualcuno e viceversa. Le implicazioni di una cosa del genere sono abbastanza ovvie: può essere una situazione di mutuo scambio oppure monodirezionale, vale a dire qualcuno che accede al TUO cervello, alla TUA mente.

B.R.: La N.A.S.A. è venuta a trovarci: tra questi tizi ci sono delle persone dall’aria “mistica”. Questi individui sono molto intelligenti, indossano vestiti che costano più di quello che io guadagno in un anno e credo che alcuni dei loro interessi siano potenzialmente “sinistri”.

SOVRIMPRESSIONE: in evoluzione verso il “Gruppo d’attacco”

RL: Pura fantasia, dunque? Si può immaginare un gruppo di persone che svolgono un lavoro, ad esempio un lavoro militare, che sono continuamente consapevoli della loro esistenza in ciò che stanno facendo. Così, all’improvviso, non si ha più un essere umano, ma un gruppo di persone che agisce come entità che possiamo chiamare “gruppo d’attacco”. Vi è una coscienza collettiva, una comprensione collettiva. Sembra uno strano e nuovo meccanismo, ma è ciò che è accaduto prima dell’evoluzione umana. All’inizio vi erano organismi unicellulari, che sono divenuti gruppi di organismi, fino ad arrivare agli animali...



B.R.: Potremo fare cose che ancora non riusciamo nemmeno ad immaginare e, in tempi ridotti, un uomo potrà fare il lavoro di venti. Tuttavia vi sono altri aspetti… se possiamo interfacciare direttamente il cervello, che cosa succede se il dispositivo che usiamo legge la mente o la controlla? Penso che si debba trovare un delicato equilibrio tra quanto il dispositivo possa esserci d’aiuto e quanto invece questo possa essere usato per controllarci. Noi dovremmo controllare le cose, non dovrebbero essere le cose a controllare noi.

SOVRIMPRESSIONE: dovrebbe essere realizzato?

R.L.: Questa cosa sarà fatta? Dovrebbe essere fatta? Può essere fatta? Probabilmente potrebbe essere realizzata, l’aspetto positivo è che si può capire, sentire e provare ciò che un’altra persona prova, in questo modo la si comprende meglio. Ciò ci potrebbe rendere esseri umani migliori, poiché la nostra maggiore lacuna è quella di non riuscire a metterci nei panni altrui. L’aspetto negativo è ovviamente molto evidente: la perdita dell’individualità, l’evoluzione verso differenti entità sociali. Al momento noi negoziamo, le nostre relazioni sono basate su ciò che pensiamo dell’altra persona e ovviamente nascondiamo molto di ciò che pensiamo. Ciò è alla base della politica e delle negoziazioni di ogni tipo ed è importante per molte persone non essere totalmente trasparenti.

B.R.: Penso che questo rappresenti un grosso cambiamento nel nostro modo di interagire con la realtà…

R.N.: L’idea di collegare i cervelli della gente, mettendoli in grado di comunicare tra loro in questo modo sembra davvero fantascienza, ma di base abbiamo un concetto più approfondito di queste cose…

R.L.: L’interfaccia uomo-macchina è ovviamente una cosa che accadrà, senza dubbio.



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lunedì, gennaio 04, 2010

Scie chimiche e diminuzione dell'irraggiamento solare nell'eziologia di alcune patologie

Gli studi della tossicologa californiana, Hildegarde Staninger, hanno condotto all'individuazione dello stronzio tra gli elementi dei nano-tubi inclusi nei polimeri dispersi con le scie chimiche. Lo stronzio (Sr) è un elemento chimico dal reticolo cristallino cubico. E' piuttosto scarso nella crosta terrestre (0,04 per cento circa), ma assai diffuso, perché quasi sempre presente in tracce più o meno rilevanti nei minerali di calcio. Lo stronzio ha l'aspetto di un metallo bianco-argenteo, molle che si ossida rapidamente all'aria e che reagisce violentemente con l'acqua, sviluppando idrogeno. Le sue proprietà fisiche e chimiche sono quelle di un metallo alcalino-terroso, intermedie fra quelle del calcio e quelle del bario. Per la sua grande analogia con il calcio (i raggi degli ioni Ca++ e Sr++ differiscono di pochissimo), lo stronzio può sostituirlo nelle parti scheletriche degli animali: infatti esistono organismi che lo fissano selettivamente come certi protozoi radiolari.

A proposito di questo elemento, la Staninger osserva: "I livelli delle emissioni atmosferiche dello stronzio sono monitorati dall'Ufficio Foreste degli Stati Uniti. Lo stronzio interagisce con i metaboliti [1] della vitamina D ed innesca meccanismi tossicologici che provocano carenze di vitamina D. I nanotubi sono stati realizzati in silicio-carbonio e stronzio. Lo stronzio è elemento d'elezione per via del suo uso come materiale sensore rice-trasmittente nella progettazione delle nano-antenne d'avanguardia".

La vitamina D o calciferolo è una vitamina liposolubile contenuta in pesce, uova e latticini, ma prodotta anche dall'organismo umano per azione dei raggi solari su un precursore (7-deidrocolesterolo) presente nella cute; la forma attiva principale è l'1,25 colecalciferolo, risultato di processi di idrossilazione che avvengono a livello epatico e renale. Stimola l'assorbimento di calcio e fosfati nell'intestino. La sua carenza provoca alterazioni ossee e rachitismo. La diminuzione dell'irraggiamento solare e l'accumulo di stronzio nell'organismo concorrono dunque a determinare il deficit di vitamina D, alla base di varie patologie, non esclusi i tumori, favoriti appunto dalla scarsità del calciferolo.


[1] I metaboliti sono sostanze che prendono parte alle reazioni chimiche che si verificano nell'organismo o che derivano da esse.

Fonti:

Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2005, s.v. stronzio e Vitamina D
Parkinson news, Deficit di vitamina D nei pazienti parkinsoniani, anno VIII, n. 2, aprile 2009
H. Staninger, Inibizione della colinesterasi come risultato dell'esposizione ad emissioni aeree di materiali nano-compositi, 2009



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sabato, settembre 12, 2009

Onde su onde

Come è noto, il cervello emette delle onde elettromagnetiche di differente frequenza. La "realtà" viene percepita ed interpretata in base a queste onde che variano, a seconda delle condizioni in cui si trova la persona.

Le onde delta oscillano circa tra 0, 5 e 3 Hz: corrispondono al sonno profondo ed al coma.

Le onde theta, che vanno da 3 a 7 hz, sono correlate alla trance, agli stati ipnotici ed all'attività onirica.

Le onde alfa (7-12 Hz) si sprigionano nel dormiveglia, negli stadi ipnagogici o in una condizione meditativa leggera.

Le onde beta (13-33 Hz) subentrano nello stato di veglia e sono correlate all'attenzione, alla concentrazione, quando la mente è impegnata nella risoluzione di problemi e nelle attività cognitive.

Infine il cervello irradia le onde gamma (34-60 Hz): esse sono preposte a connettere spazio e tempo. Attraverso la memoria e la coscienza, elaborano un'immagine complessiva del mondo.

E' evidente che le irradiazioni elettromagnetiche artificiali generate da vari apparati, a bassa ed a bassissima frequenza, possono disturbare le onde cerebrali, interferendo con i bioritmi. Non si può escludere che la stessa percezione sia alterata, in una sorta di jamming psico-percettivo. Si verifica dunque un'interferenza, ossia una sovrapposizione di segnali che, come nelle radiotrasmissioni, produce un disturbo ed una degradazione del segnale.

Insonnia, problemi del sonno R.E.M., modificazione dei cicli circadiani, ansia, depressione, irritabilità... possono essere le conseguenze di queste "trasmissioni indesiderate". Se è possibile influire sulla risonanza del D.N.A. con frequenze modulate per curare malattie, si può presumere che alcune frequenze possano danneggiare la macromolecola. I campi magnetici artificiali inibiscono pure le capacità intuitive ed impediscono di conseguire stati di coscienza benefici per il corpo e la mente.

Ci è pervenuta recentemente la testimonianza di un attivista a proposito di un segnale da lui rilevato in concomitanza con le attività clandestine di aerosol: è un impulso costante e ripetuto su due modulazioni, approssimativamente da 2,4 a 5 GHz. La regolarità dell'impulso induce a concludere che la sorgente non sia naturale. Si tratta nella fattispecie di microonde, la cui lunghezza occupa la banda tra 1 mm e 30 cm circa. La loro frequenza varia a un dipresso tra 1 GHz e 300 GHz.

Molte antenne, installate ufficialmente per le esigenze della telefonia mobile, ma anche altri dispositivi sicuramente nascosti, possono creare discrasie e provocare patologie negli organismi viventi, in sinergia con la diffusione di elementi e composti chimici elettroconduttivi. Sono stati osservati anche aerei a bassa o bassissima quota che, apparentemente, non rilasciano scie, ma che, con ogni probabilità, incrociano per irradiare campi elettromagnetici poi ripetuti ed amplificati dalle antenne a terra. Questo sistema è descritto nel documento Airforce 2025 ed è esaminato da Marc Filterman, nel saggio Les armes de l’ombre.

Se ci munisce di appositi dispositivi elettronici, si possono registrare i campi elettrodinamici per verificarne la potenza, spesso al di sopra dei già discutibili limiti di legge.


Fonti:

A. Di Benedetto, All’origine fu la vibrazione. Nuove ed antiche conoscenze tra Fisica, Esoterismo e Musica, Due Carrare (PD), 2008
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s.v. onde elettromagnetiche, interferenza



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venerdì, settembre 11, 2009

Scie chimiche e vaccini: esiste un nesso?

Ci domandiamo se esista una correlazione tra le scie chimiche ed i vaccini prodotti ufficialmente per immunizzare la popolazione dall'influenza A H1N1, il cui virus è stato creato in laboratori militari statunitensi. Ora, si potrebbe pensare che il vaccino, contenente numerosi veleni, annoveri tra i suoi ingredienti pure un marcatore genetico, una sequenza di D.N.A. usata per analisi comparative negli studi di genetica della popolazione.

I marcatori genetici sono formati da una sequenza S.T.S. (Sequence tagged site), una breve serie nucleotidica distribuita nel genoma. La conoscenza della loro successione permette di sfruttarli a scopi diagnostici e di ricerca, ma consente pure di preparare sonde specifiche. Le sonde sono frammenti di acidi nucleici resi visibili grazie ad una marcatura radioattiva, fluorescente o enzimatica. Il frammento è impiegato nelle tecniche di ibridazione molecolare, ossia per la formazione di una molecola di acido nucleico a doppio filamento, a partire da due molecole complementari di D.N.A. o R.N.A. a singolo filamento, mediante legami ad idrogeno tra i nucleotidi appaiati.

In parole più semplici, i marcatori genetici servono ad individuare gruppi specifici all'interno della popolazione umana. Senza dubbio la vaccinazione di massa è un espediente escogitato dal governo occulto mondiale per falcidiare intere generazioni, il cui sistema immunitario è stato già fiaccato con decenni di scie chimiche, di alimentazione industriale, di radiazioni nucleari, di farmaci, di fluoro nei dentifrici etc.

Tuttavia non si può escludere che la vaccinazione sia finalizzata a scopi riconducibili all'ingegneria genetica. Gli avvelenatori intendono forse individuare precisi gruppi, per poi indurre o catalizzare mutazioni genetiche sfavorevoli che, come è noto, sono dovute ad agenti fisici o chimici. Si potrebbe ipotizzare pure un collegamento tra quel 15 per cento circa di umanità che non sarebbe, stando ad alcuni ricercatori, facilmente manipolabile, ed i soggetti con RH negativo, la cui percentuale è appunto del 15 per cento. Sono costoro il bersaglio dei markers? [1]

E' anche congetturabile che una frequenza elettromagnetica ad hoc sia in grado di innescare la mutazione o qualche fenomeno simile, come dimostrato dall’ex militare francese Marc Filterman, nel suo libro, Les armes de l’ombre. Filterman annota: "Immaginiamo che un genetista scopra che un marcatore si trasforma in una tossina, non appena è esposto ad una particolare emissione elettromagnetica. Il paese che è all'origine di questa invenzione decide di integrare in gran segreto questo marcatore all'interno di alcune materie prime, come la farina ed il latte. Poi queste materie vengono esportate all'estero. Il paese esportatore dovrà solo in seguito attivare il marcatore per trasformare il cibo in veleno. Occorre quindi esporlo ad un campo elettromagnetico. Ciò non è difficile, se i chimici sono riusciti a realizzare un marcatore idoneo. I modi di attivazione per trasformarlo in tossina sono molteplici. Si possono usare antenne radio della potenza di un megawatt che possono, al momento necessario, emettere una modulazione specifica di bassa frequenza innescante il processo di trasformazione del marcatore. Si può impiegare un aereo radar o un A.W.A.C.S. in grado di generare un'onda di attivazione in un'area dal raggio da 200 a 500 km. In questo modo si può contaminare solo il settore sorvolato".

Non si tratterebbe quindi "solo" di sfoltire la popolazione mondiale per mezzo dei vaccini, ma anche di isolarne determinati settori per trasformarne i componenti in "individui geneticamente modificati", deboli e proni alla volontà dei potenti.

Naturalmente sono supposizioni suffragate solo da qualche piccolo e frammentario indizio. Mancano le prove e soltanto gli eventi futuri confermeranno o smentiranno queste ipotesi. Certo, gli aspetti biologici e genetici della questione “chemtrails” non sembrano essere meno importanti dei fattori chimici ed elettromagnetici.

[1] La giornalista Amy Worthington ricorda che le scie includono componenti biologiche: da alcuni studi emerge che sono diffusi anche marcatori biologici.


Fonti:

Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2005, s.v. marcatore, sonda, S.T.S.
M. Filterman, Les armes de l'ombre, 2006



Fonte: Tanker Enemy


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martedì, agosto 25, 2009

Genoma: più vicina la vita artificiale

Pubblichiamo un articolo tratto dal quotidiano "Il corriere" e relativo alle manipolazioni genetiche di alcuni microorganismi con il fine di creare nuove specie di batteri. I risultati ottenuti sono una dimostrazione di quanto gli interventi sul codice genetico siano la chiave di volta di una "scienza" che, di là dai propositi nobili che vengono sbandierati, sia ormai prossima al controllo dei "meccanismi" biologici. Suscita inquietudine che, per gli esperimenti compiuti, siano stati scelti batteri del genere Mycoplasma, lo stesso genere che, decenni fa, fu modificato in laboratori militari, come ricorda il Dottor Donald Scott, per diffondere nuove patologie.


Il corredo genetico di un batterio trasferito in una cellula di lievito, modificato e trapiantato in un altro batterio

MILANO - Il corredo genetico di un essere vivente trasferito in una cellula di lievito, modificato e quindi trapiantato in un altro vivente: è il nuovo traguardo raggiunto dal gruppo statunitense diretto da Craig Venter (il «papà» della prima mappa del genoma umano) e rappresenta un nuovo importante passo in avanti verso la vita artificiale. In poco meno di due anni dal trapianto di D.N.A. fra due batteri, i ricercatori coordinati da Carole Lartigue (una microbiologa e biologa molecolare di origini belghe che, da anni, lavora con il gruppo di Venter) hanno completato un'altra tappa verso la creazione di un organismo artificiale ed il risultato dei loro studi sarà pubblicato venerdì su Science.

L'ESPERIMENTO - Dal batterio Mycoplasma mycoides gli studiosi statunitensi hanno prelevato il D.N.A. e, anziché trasferirlo subito (come avevano fatto due anni fa), lo hanno modificato con un passaggio intermedio nelle cellule di lievito per poi trasferirlo nel Mycoplasma capricolum. In quest'ultimo batterio il D.N.A. modificato ha cominciato a dividersi, generando un nuovo ceppo del batterio donatore del D.N.A., il Mycoplasma mycoides.

IL SOGNO DI VENTER - Venter può dunque vantare un nuovo successo nel cammino verso la vita artificiale. Un cammino realizzato nell'istituto nel Craig Venter Institute di Rockville, nel Maryland. Il primo importante risultato del «Bill Gates della biologia» risale al giugno 2007, quando, per la prima volta, l'intero corredo genetico di un essere vivente è stato trapiantato in un altro vivente. Oggi viene annunciato un altro passo, con il primo essere vivente che riceve il D.N.A. modificato di un altro individuo. L'obiettivo ultimo? Venter nonha mai fatto mistero di voler creare microrganismi completamente nuovi: batteri con un D.N.A. completamente costruito in laboratorio, esseri viventi oggi inesistenti sulla Terra da usare per produrre biocarburanti o bonificare zone contaminate da rifiuti tossici.


Leggi qui l'articolo tratto dal quotidiano Il corriere.it


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domenica, settembre 07, 2008

Micoplasma: l'agente patogeno delle affezioni neurosistemiche (articolo del Dottor Donald W. Scott-prima parte)

Brucella Abortus bacteriaCon le scie chimiche, come dimostrato da insigni ricercatori (giornalisti indipendenti, biologi, medici...) sono diffusi anche agenti patogeni: oltre a virus e viron (virus modificati geneticamente), con le irrorazioni è sparso il micoplasma, un comune agente patogeno trasformato in arma. Il testo che propongo, pur non recente (risale al 2001), tratto dalla rivista Nexus, edizione italiana, mantiene intatta la sua tragica attualità, visto che l'operazione "scie velenose" ha conosciuto un'escalation in quasi tutti i paesi del mondo. Ringrazio il gentilissimo Dottor G.G., per avermi fornito tanto prezioso materiale.

Esistono 200 specie di Micoplasmi che, per la maggior parte, sono innocui: solo quattro o cinque sono patogeni.(1) Il Mycoplasma fermentans (ceppo incognitus) probabilmente deriva dal nucleo del batterio Brucella. Questo agente patogeno non è un batterio e nemmeno un virus, bensì una forma mutata del batterio Brucella combinato con un virus da cui viene estratto il micoplasma. Le ricerche, eseguite dal 1942 ad oggi, hanno avuto come esito la creazione di forme maggiormente infettive e mortali. I ricercatori hanno estratto questo micoplasma dal batterio Brucella e, trasformatolo in arma, l'hanno sperimentato su un'ignara popolazione del Nord America.

Il Dottor Maurice Hilleman, virologo dirigente della ditta farmaceutica Merck Sharp & Dohme, ha affermato che attualmente tutte le popolazioni del Nord America e, potenzialmente, anche quelle del resto del pianeta, sono portatrici di questo agente patogeno. Dagli anni '70 del secolo scorso, con la diffusione di malattie prima sconosciute come la sindrome da affaticamento cronico e l'AIDS, si è chiaramente verificato un aumento nell'incidenza di tutte le affezioni sistemiche neurodegenerative.

Secondo il Dottor Shyh Ching Lo, ricercatore anziano presso l'Istituto di Patologia delle Forze armate, questo agente patogeno causa molte malattie tra cui AIDS, sindrome da affaticamento cronico, colite di Crohn, diabete di Tipo I, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, morbo di Wegener, Alzheimer e malattie collagene-vascolari, quali l'artrite reumatoide.

Il dottor Charles Engel, in forza agli Istituti nazionali della Sanità (NIH) di Bethesda, nel Maryland, durante un incontro dei NIH, tenutosi il 7 febbraio del 2000, ha asserito: "E' mia opinione che la probabile causa della sindrome da affaticamento cronico e della fibromialgia sia il micoplasma".

Sono in possesso di tutti i documenti ufficiali che dimostrano che il micoplasma è l'agente patogeno della sindrome da affaticamento cronico, dell'AIDS, della sclerosi multipla e di molte altre malattie; di questi, l'80 per cento è costituito da documenti governativi ufficiali canadesi e statunitensi, mentre il restante 20 per cento è formato da articoli di riviste quali il Journal of the american medical association, il New England journal of medicine ed il Canadian medical association journal. Gli articoli delle pubblicazioni scientifiche ed i documenti ufficiali si completano a vicenda.



(1) I micoplasmi formano un genere di batteri di piccoli dimensioni; sono privi di parete cellulare, caratteristica che li rende resistenti alla penicillina ed ad altri antibiotici con meccanismo d'azione analogo. Tra le specie patogene per l'uomo, bisogna ricordare M. pneumoniae che è causa di una forma di polmonite relativamente diffusa. Vedi Enciclopedia delle scienze, Milano, 2006, s.v. inerente.


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lunedì, giugno 23, 2008

Microcircuiti biotecnologici nelle urine (di Tanker Enemy)

Grazie ad una segnalazione della gentilissima Dottoressa Staninger, rendiamo conto, soprattutto attraverso le fotografie, di una testimonianza tratta da un forum dedicato al morbo di Lyme, una patologia che inizialmente fu confusa col Morgellons, ma di differente eziologia (é, infatti, una malattia dovuta ad un parassita del cotone e non a nanostrumenti biotecnologici). Purtroppo la disinformazione è imperante, perciò molti pazienti affetti da morbo di Morgellons sono ancora convinti di essere vittime di una patologia di origine parassitaria.

Click to enlarge - Free Image Hosting at www.ImageShack.usIl contributo riguarda le analisi dell'urina di un paziente affetto con ogni probabilità da Morgellons: nell'urina sono state trovate formazioni cristalline che, notevolmente ingrandite, appaiono molto simili a circuiti stampati. Questi oggetti sono piccolissimi e trasparenti. La scoperta lascia esterrefatti, ma pare confermare un'ipotesi ventilata in Mutanti e sostenuta da alcuni ricercatori come Carolin Williams Palit e Steven Quayle. Le scie chimiche sono usate anche per trasformare gradatamente gli uomini in una nuova specie, in cui è superato il confine tra biologico ed elettronico?





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martedì, maggio 13, 2008

Micoplasma: l'agente patogeno delle affezioni neurosistemiche (articolo del Dottor Donald W. Scott)

Brucella Abortus bacteriaCon le scie chimiche, come dimostrato da insigni ricercatori (giornalisti indipendenti, biologi, medici...) sono diffusi anche agenti patogeni: oltre a virus e viron (virus modificati geneticamente), con le irrorazioni è sparso il micoplasma, un comune agente patogeno trasformato in arma. Il testo che propongo, pur non recente (risale al 2001), tratto dalla rivista Nexus, edizione italiana, mantiene intatta la sua tragica attualità, visto che l'operazione "scie velenose" ha conosciuto un'escalation in quasi tutti i paesi del mondo. Ringrazio il gentilissimo Dottor G.G., per avermi fornito tanto prezioso materiale.

Esistono 200 specie di Micoplasmi che, per la maggior parte, sono innocui: solo quattro o cinque sono patogeni.(1) Il Mycoplasma fermentans (ceppo incognitus) probabilmente deriva dal nucleo del batterio Brucella. Questo agente patogeno non è un batterio e nemmeno un virus, bensì una forma mutata del batterio Brucella combinato con un virus da cui viene estratto il micoplasma. Le ricerche, eseguite dal 1942 ad oggi, hanno avuto come esito la creazione di forme maggiormente infettive e mortali. I ricercatori hanno estratto questo micoplasma dal batterio Brucella e, trasformatolo in arma, l'hanno sperimentato su un'ignara popolazione del Nord America.

Il Dottor Maurice Hilleman, virologo dirigente della ditta farmaceutica Merck Sharp & Dohme, ha affermato che attualmente tutte le popolazioni del Nord America e, potenzialmente, anche quelle del resto del pianeta, sono portatrici di questo agente patogeno. Dagli anni '70 del secolo scorso, con la diffusione di malattie prima sconosciute come la sindrome da affaticamento cronico e l'AIDS, si è chiaramente verificato un aumento nell'incidenza di tutte le affezioni sistemiche neurodegenerative.

Secondo il Dottor Shyh Ching Lo, ricercatore anziano presso l'Istituto di Patologia delle Forze armate, questo agente patogeno causa molte malattie tra cui AIDS, sindrome da affaticamento cronico, colite di Crohn, diabete di Tipo I, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, morbo di Wegener, Alzheimer e malattie collagene-vascolari, quali l'artrite reumatoide.

Il dottor Charles Engel, in forza agli Istituti nazionali della Sanità (NIH) di Bethesda, nel Maryland, durante un incontro dei NIH, tenutosi il 7 febbraio del 2000, ha asserito: "E' mia opinione che la probabile causa della sindrome da affaticamento cronico e della fibromialgia sia il micoplasma".

Sono in possesso di tutti i documenti ufficiali che dimostrano che il micoplasma è l'agente patogeno della sindrome da affaticamento cronico, dell'AIDS, della sclerosi multipla e di molte altre malattie; di questi, l'80 per cento è costituito da documenti governativi ufficiali canadesi e statunitensi, mentre il restante 20 per cento è formato da articoli di riviste quali il Journal of the american medical association, il New England journal of medicine ed il Canadian medical association journal. Gli articoli delle pubblicazioni scientifiche ed i documenti ufficiali si completano a vicenda.


(1) I micoplasmi formano un genere di batteri di piccoli dimensioni; sono privi di parete cellulare, caratteristica che li rende resistenti alla penicillina ed ad altri antibiotici con meccanismo d'azione analogo. Tra le specie patogene per l'uomo, bisogna ricordare M. pneumoniae che è causa di una forma di polmonite relativamente diffusa. Vedi Enciclopedia delle scienze, Milano, 2006, s.v. inerente.

Come agisce il micoplasma

Il micoplasma agisce penetrando nelle singole cellule dell'organismo, secondo la predisposizione genetica di ciascuno. Se l'agente patogeno distrugge determinate cellule del cervello, si possono contrarre malattie neurologiche, mentre se aggredisce le cellule dell'intestino inferiore, si può contrarre la colite di Crohn. Il micoplasma, una volta penetrato nella cellula, a volte vi può restare latente per dieci, venti o trent'anni; può tuttavia essere innescato nel caso si verifichi un trauma, quale un incidente o una vaccinazione che non determina una reazione immunitaria. (...)

La creazione del micoplasma

Molti medici non sono a conoscenza di questo micoplasma, poiché esso fu sviluppato dai settori militari statunitensi nell'ambito della sperimentazione relativa alla guerra biologica. L'agente in questione fu brevettato dall'esercito degli Stati Uniti e dal Dottor Shyh Ching Lo. Nel 1942 i governi di Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna stipularono un accordo segreto allo scopo di creare due armi biologiche (una che rendesse inabili ed una che uccidesse) da usare contro la Germania ed il Giappone, paesi che stavano anch'essi elaborando armi batteriologiche. I governi di cui sopra si concentrarono principalmente sul batterio Brucella e cominciarono a trasformarlo in un'arma. Anche il Servizio “sanitario” pubblico negli U.S.A. seguì da vicino il programma, mentre i Centri di “controllo” delle malattie lavoravano a fianco dei militari per trasformare patogeni esistenti da tempo immemorabile in modo che diventassero più contagiosi ed efficaci. Lo Special virus cancer program, ideato dalla C.I.A., creò un agente patogeno contro il quale l'umanità non disponesse di immunità naturale (furono i prodromi della sindrome che, in seguito, fu denominata A.I.D.S.): questo programma fu camuffato da piano per la lotta contro il cancro. (...)

Brucella cristallina

Un documento di uno studio del Senato declassificato il 24 febbraio 1977, dimostra che George Merck, della ditta farmaceutica Merck Sharp & Dohme (che ora produce farmaci per curare malattie che un tempo essa stessa creò), nel 1946 riferì al Ministro della guerra che i suoi ricercatori erano riusciti, per la prima volta, ad isolare l'agente patogeno in forma cristallina: avevano prodotto una tossina batterica estratta dal batterio Brucella. Tale tossina poteva essere trasmessa da vettori come gli insetti, l'irrorazione aerea o la catena alimentare. La Brucella è un agente che non uccide, ma rende inabili le vittime. Tuttavia, secondo il dottor Donald Mac Arthur del Pentagono, presentatosi nel 1969 innanzi ad una commissione congressuale, gli scienziati avevano scoperto che, disponendo di micoplasma di notevole virulenza, (10 alla decima potenza) esso si sarebbe sviluppato in A.I.D.S. ed il paziente sarebbe deceduto, dato che l’agente era in grado di eludere le naturali difese umane. Nel caso di una virulenza di 10 all’ottava, la persona avrebbe manifestato la sindrome da affaticamento cronico o la fibromialgia; con virulenza di 10 alla settima, la vittima avrebbe subito un deperimento. (…)

Giacché l’agente patogeno cristallino si discioglie nel sangue, le comuni analisi del sangue e dei tessuti non ne rilevano la presenza. Il micoplasma cristallizza solo a 8.1 pH ed il sangue ha un pH di 7.4: il medico quindi penserà che i disturbi accusati sono frutto della vostra immaginazione.




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giovedì, dicembre 20, 2007

Ulteriori analisi sui polimeri di Mondovì

Grazie alla collaborazione del direttore di PMNet, che ha dato ampio risalto alla notizia di strani filamenti caduti dal cielo nel monregalese (CN), siamo in grado di pubblicare le analisi delle fibre in oggetto compiute dal biologo parmigiano Giorgio Pattera e da una sua collaboratrice. Non anticipiamo i risultati delle analisi cui giunge lo scienziato di Parma, autore anche di alcuni pregevolissimi studi su temi di esobiologia. Ciascuno, dopo aver letto il rapporto, tirerà le sue logiche conclusioni.


Dopo le analisi condotte dalla Dr.ssa Ilaria Alfieri (Chimica Industriale, componente del C.D. di “GALILEO”) [vedi qui il documento in formato PDF], ho insistito personalmente nelle indagini, alla ricerca di qualcos’altro che poteva essere sfuggito.

Il residuo del campione rimasto (esiguo, in verità) è stato fotografato al microscopio a basso ingrandimento (10x), sottoposto all’irraggiamento di un tubo a “luce di Wood”, la qual cosa ha confermato (cfr. la relazione di Antonio Marcianò) che la sostanza filamentosa in oggetto risponde alla frequenza ultravioletta, emanando una rifrangenza bianco-bluastra, attraverso la quale è possibile osservare microscopiche granulazioni, simili alla ricostruzione grafica dei “loci” nei geni della catena del DNA.

Altri fotogrammi sono stati scattati anche ad ingrandimento superiore (60x) e a luce bianca, dimostrando la stranezza e la complessità di struttura del materiale filamentoso, inspiegabile considerando l’estrema sottigliezza dei filamenti stessi.

La disposizione sul tavolino traslatore del microscopio è stata l’azione più ardua e impegnativa di tutta l’indagine, essendo i filamenti ESTREMAMENTE APPICCICOSI e difficilmente separabili dal supporto traente: non oso pensare alle conseguenze, se dovessero malauguratamente capitare ed insediarsi a livello degli alveoli polmonari. Personalmente ne ho riscontrato tracce, nei giorni immediatamente susseguenti la “nevicata” di Mondovì, anche sugli specchi retrovisori della mia moto, rimasta parcheggiata di fronte al mio studio, in Ospedale, per una decina di ore, in una giornata soleggiata e ventosa.

Durante le operazioni di preparazione al montaggio per il microscopio, svolte alla luce alogena (100 watt), sono stato testimone di un’altra stranezza: i filamenti, oltre che leggerissimi, risultano elettrostatici, fotosensibili e termosensibili. Infatti, ad una distanza di circa 30 cm. dalla fonte di luce alogena ed al calore da essa emanata, i filamenti diventano estremamente reattivi, disponendosi in posizione ortotropica rispetto al piano d’appoggio, in direzione della fonte energetica, come se questa li “caricasse” e li attraesse verso di sé: sembravano i serpenti che, ondeggiando, fuoriescono dal cesto al suono dell’incantatore. (Il fenomeno ricorda vagamente il fototropismo delle essenze vegetali, per cui una pianta posizionata in una zona buia tende nel tempo ad allungarsi in direzione della fonte di luce più vicina).

Altre caratteristiche non sono riuscito ad individuare, causa la scarsità di materiale in nostro possesso.

Mettiamo questi dati a disposizione di chiunque abbia la possibilità di proseguire gli studi e le ricerche sull’inquietante ed attualissimo argomento, che pare incontrovertibilmente e strettamente connesso con l’innegabile fenomeno delle “chemtrails”.


Giorgio Pattera – Biologo

Parma, 18/12/2007



Scarica QUI i documenti in Versione PDF

mercoledì, dicembre 12, 2007

Ragnatele a confronto

Sempre più spesso vengono segnalati lunghi filamenti argentei che, dopo aver fluttuato in aria, ricadono al suolo o si impigliano ai rami di alberi, a ringhiere, steccati, inferriate... Alcuni credono che siano ragnatele tessute da qualche specie di Aracnidi. Certi "ricercatori" hanno cominciato ad almanaccare, chiedendosi quale specie possa aver creato queste tele.

In realtà, una normalissima analisi chimica consente di falsificare l'ipotesi di cui sopra: le analisi condotte dalla Dottoressa Hildegarde Staninger, negli Stati Uniti, e dal Dottor L. Z. a Venezia, non lasciano spazio a dubbi. Prelevati alcuni campioni di queste ragnatele, i due scienziati hanno esaminato la composizione chimica. Dagli esami è risultato che le fibre in questione contengono soprattutto carbonio, silicio, alluminio, ferro, calcio, sodio, cloro e magnesio.

Invece le "sete" (setae in latino) sono composte per circa il 50% della loro struttura da una catena proteinica polimerizzata chiamata fibroina. A loro volta, le proteine polimerizzate sono formate da amminoacidi, principalmente glicina, alanina e serina, ma ciascun tipo di tela ha la propria struttura amminoacidica. Si ricordi che gli amminoacidi sono i componenti delle proteine, pertanto le sete non sono altro che proteine. La restante parte delle sete è composta da pirolidina, potassio, idrogeno, fosfato e potassio nitrato. La pirolidina ha proprietà fortemente igroscopiche, il potassio, l'idrogeno ed il fosfato abbassano il pH della tela ad un livello acido ed il potassio nitrato è un forte antibatterico. Grazie a queste tre componenti la ragnatela, pur essendo proteica, non viene attaccata da batteri e funghi".

E' evidente: i filamenti, che sono stati analizzati, non sono costituiti da proteine.(1) Non sono perciò tele di Aracnidi, ma fibre artificiali diffuse nell'ambiente attraverso le scie chimiche per scopi che devono essere ancora chiariti, ma sicuramente malevoli.

(1) Le proteine contengono carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto, zolfo, talora fosforo e ferro.



Fonti:

Autore non indicato,
Mondovì: quale l'origine dei filamenti dal cielo? 2007
F. Mori, Seta e ragnatele
L. Zamengo, Ragnatele simili a quelle di ragno cadute a Venezia (Italia), 2007

giovedì, settembre 27, 2007

Il rapporto Staninger (seconda parte)

I normali composti confrontati con quelli del Morgellons, attraverso la biotrasformazione

Un certo numero di enzimi degli organismi animali è capace di trasformare le sostanze estranee, solubili nei grassi, in modo tale da renderli solubili nell’acqua. Queste reazioni enzimatiche sono di due tipi: reazioni della fase 1, che comprendono l’ossidazione, la riduzione e l’idrolisi; le reazioni della fase 2, che includono la coniugazione o reazione di sintesi […]

La sorte di una particolare sostanza chimica è determinata dai suoi prodotti fisico-chimici. I composti organici volatili possono essere eliminati attraverso i polmoni, senza alcuna biotrasformazione. Quelli con gruppi funzionali possono essere coniugati direttamente, mentre altri sono soggetti alle reazioni della fase 1, prima della coniugazione. La biotrasformazione è spesso integrata e può essere complessa. A causa della sua complessità, gli squilibri tra le reazioni della fase 1 e della fase 2 o i cambiamenti nelle funzioni metaboliche, sono spesso causa di danni ai tessuti.

Localizzazione nelle cellule e negli organi della biotrasformazione

Gli enzimi o i sistemi enzimatici che catalizzano la biotrasformazione di composti estranei sono localizzati prevalentemente nel fegato. Ciò non deve sorprendere, poiché la funzione primaria del fegato è quella di ricevere e di metabolizzare le sostanze chimiche assorbite dal tratto gastrointestinale, prima che siano distribuite agli altri tessuti. Il fegato riceve tutto il sangue che ha irrorato la milza, che contiene nutrienti ed altre sostanze estranee. A causa di ciò il fegato ha sviluppato la capacità di estrarre queste sostanze rapidamente dal sangue e di modificarle chimicamente, prima che esse siano immagazzinate, secrete nella bile o messe in circolo. Altri tessuti possono biotrasformare sostanze estranee. Tessuti non epatici hanno capacità limitate in relazione alla diversità delle sostanze chimiche che possono metabolizzare, cosicché il loro contributo all’intera trasformazione delle sostanze estranee è limitata. Comunque la biotrasformazione di una sostanza chimica in un tessuto non epatico, può avere un’importante implicazione tossicologica, per quel particolare tessuto.

Localizzazione subcellulare degli enzimi di biotrasformazione

La biotrasformazione dei composti estranei all’interno del fegato è compiuta attraverso numerosi sistemi enzimatici. Essi possono modificare chimicamente un’ampia gamma di sostanze tossiche, che entrano nell’organismo attraverso l’ingestione, l’inalazione, la pelle o un’iniezione. Gli enzimi della fase 1, quelli che aggiungono o manifestano gruppi funzionali, sono localizzati soprattutto nel reticolo endoplasmico, una rete di canali presenti nel citoplasma della maggior parte delle cellule. Questi enzimi sono legati alle membrane, dal momento che il reticolo endoplasmico è fondamentalmente una membrana composta di lipidi e di proteine. La presenza di enzimi all’interno di una matrice lipoproteica è critica, dal momento che le sostanze lipofiliche tendono a scindersi in una membrana di lipidi, luogo della biotrasformazione.

Quando il fegato è rimosso in laboratorio e reso omogeneo, il reticolo endoplasmico tubolare si sfalda e frammenti della membrana si rompono per formare micro vescicole. Esse sono riferite ai microsomi, i quali possono essere isolati attraverso un procedimento di centrifugazione del fegato, così omogeneizzato. Se la frazione residua che risulta dalla centrifugazione del fegato omogeneizzato a 9000xg (per rimuovere i nuclei, i mitocondri ed i lisosomi, come le cellule intatte ed i frammenti della membrana) è soggetta a centrifugazione a 105,00xg, si ottiene una pallina piena di microsomi. La frazione risultante, che contiene un certo numero di enzimi solubili, è riferita al citosol. Questo citosol contiene molti degli enzimi della biotrasformazione della fase 2. Molti degli enzimi di biotrasformazione sono riferiti al citosol o ai microsomi per indicare la localizzazione sub-cellulare degli enzimi.

Gli enzimi microsomici che catalizzano le reazioni della fase 1, sono caratterizzati soprattutto dall’abilità di metabolizzare i farmaci. Così, la maggior parte della letteratura si riferisce a questi enzimi come a microsomi, dal momento che gli enzimi convertono i farmaci in prodotti polari, ma agiscono anche su numerose sostanze chimiche. Inoltre, la parola biotrasformazione è preferita a quella di metabolismo dei farmaci, poiché esprime la natura universale delle reazioni. Infine designa il normale processo metabolico di nutrienti e la biotrasformazione di sostanze chimiche estranee.

Leggi qui la prima parte.

Traduzione di Zret e Straker

Si ringrazia il gentilissimo dott. Ginatta per la segnalazione

martedì, luglio 03, 2007

Morbo di Morgellons e scie chimiche: la Staninger conferma!

Morbo di Morgellons e scie chimiche: le conferme arrivano dalla voce stessa della Dr.ssa Hildegarde Staninger. La grave sindrome è il risultato della disseminazione in atmosfera di polimeri contenenti componenti bionici (nanorobots) estremamente aggressivi, risultato di manipolazioni genetiche congiunte alla nanotecnologia. Queste nanomacchine sono create nei laboratori militari statunitensi. E' quanto affermiamo da almeno due anni. Le scie chimiche sono un micidiale strumento di morte! Occorre che la popolazione sappia quale terribile minaccia viene dal cielo!

Out There TV - Episode 264

Part One
Part Two
Part Three

46 min 31 sec - Jun 22, 2007

Description: This weeks guest: Dr. Hildegarde Staniger PH.D Industrial Toxicologist/IH and Doctor of Integrative Medicine Imagine your body pocked by erupting sores, the sensation of little bugs crawling just below the surface of your flesh, and worst of all, mysterious, hideous looking fibers sprouting from your skin. It may sound like a scene from a science fiction movie, but a growing legion of Americans, sixty thousand of them, now suffer from this condition. Join us as Dr. Hildegarde Staninger fills us in on the terrible affliction known as Morgellons". Learn how what appear to be nanorobotic "assemblers" replicate from the inside out, from the digestive system to the skin, and how the composition of chemtrail fibers matches that of some of the fibers found on Morgellons sufferers. Are these nanorobots in our food? Can we protect ourselves from them? Dr. Hildegarde Staninger, Ph.D.'s websites: http://www.rense.com/Datapages/morgdat1.htm http://www.morgellons.com Watch this and all the available online Out There TV shows allowed on http://www.LViTV.com. Hurry before it is to late!





The Polymers Invasion - Click here for this week’s top video clips

domenica, luglio 01, 2007

Dying in the rain

Una lettrice di Unhived mind, Lesa Jones, ha inviato a Craig Oxley una serie di sconvolgenti fotografie che mostrano che cosa contiene l'acqua piovana. Abbiamo tradotto il breve messaggio di Lesa Jones con cui sono descritte le agghiaccianti istantanee.

In numerosi stati (degli U.S.A. n.d.t.) vengono riportati casi di pioggia giallognola, caduta nei giorni scorsi. Le fotografie mostrano strani elementi contenuti nell'acqua di precipitazione.

Qui nella costa occidentale sono precipitate anche ragnatele dove sono state trovate bizzarre "creature". Ho documentato questi fenomeni negli ultimi otto mesi. Se altri potessero analizzare questo materiale, ciò potrebbe essere utile per l'intero pianeta. Possiedo numerosi campioni per ulteriori analisi.

Tutte queste cose non scompaiono, quando l'acqua evapora e sembrano svilupparsi sulle superfici di vetro.


Ho anche filmato un animaletto simile ad un ragno che si muoveva tutto intorno e che deponeva piccole uova. (...)

Anche se ad occhio nudo questi inquinanti non si vedono, essi sono pericolosi per i nostri bambini ed i nostri animali.


Essi sono dappertutto: nell'aria che respiriamo e sulla nostra pelle.


A questo link... altre foto inquietanti e qui il report su quanto abbiamo trovato noi nell'acqua piovana di Sanremo.

sabato, aprile 28, 2007

Collegamento tra chemtrails e controllo psichico della popolazione terrestre (articolo di Bois)

Quando inciampammo nel problema "scie chimiche", comprendemmo subito la natura diabolica del fenomeno, ma per lunghi, estenuanti mesi, ci siamo arrovellati per tentare di capire i veri e vari scopi dell'infame, mostruosa operazione. A distanza di circa due anni, Bojs, ricercatore indipendente dallo sguardo acutissimo, propone quella che è più di un'ipotesi, perché, a mio parere, è una spiegazione di un problema che oltrepassa l'immaginazione. Il riferimento al film Essi vivono, di John Carpenter, è la chiave di volta di questo studio che suggella una serie di testi spesso sconvolgenti, ma che, meditati ed assimilati, potranno essere salutari, se getteremo alle ortiche vieti pregiudizi e logori schemi. Dicevo della pellicola Essi vivono... uno di quei casi in cui la finzione è più reale della "realtà". Osserviamo di là delle illusorie apparenze e ci accorgeremo che "essi vivono", sebbene siano morti, perché forse letteralmente senz'anima... Ricordo, infine, che a questo articolo di Bojs ne seguiranno altri: continueremo così il viaggio nell'inferno, ma con la speranza di "riveder le stelle".

Siamo giunti sulla collina che sovrasta il paese delle meraviglie e con stupore vediamo più dettagliatamente i particolari che da lontano ci sembravano altra cosa...

Ad oggi molte persone pensano che una tra le ragioni per l'irrorazione tramite chemtrails sia il progetto “Malthus” per diminuire la popolazione terrestre, tramite le velenose sostanze biologiche e metalliche trovate nelle stesse e sparse sulla terra, nell'acqua e sulle popolazioni. Ma, durante il corso degli anni, questo non ha di fatto portato ad una significativa diminuzione della popolazione mondiale. Anche se noi siamo sicuri che hanno avuto effetti dannosi sulla salute delle persone, probabilmente le scie chimiche non sono generalmente più mortali (a breve termine -ndr) dell'uso di cocaina ogni giorno. E' vero che ci sono stati rapporti da parte di ospedali che hanno avuto molti ricoveri di persone con problemi ai polmoni dopo l'irrorazione tramite chemtrails, ma questo solo nei primi giorni, generalmente. Ci sono senza dubbio gruppi di potere occulti coinvolti in progetti che hanno fatto uso di questo tipo di aerei per compiere questi orribili esperimenti all'insaputa dei popoli. Ma noi stiamo cercando una motivazione più profonda, che è la “ragione vera” per cui irrorano con queste sostanze le aree abitate dell'intero globo.

Nel 2000, assieme ad alcuni ricercatori indipendenti, cominciammo ad arrivare ad un'idea su quale sia il movente e la vera ragione che sono dietro alle chemtrails. Alcuni di questi ricercatori iniziarono a viaggiare per seguire tali tracce. Stavano guidando attraverso il deserto del Nuovo Messico e c'era bel tempo, con un cielo chiaro e limpido (come si vede assai raramente da noi oggi - ndr) senza chemtrails per centinaia di kilometri. Ma, nel mentre si godevano lo stupendo spettacolo di un cielo azzurro e terso, arrivarono ad una piccola città di forse solamente 8-10.000 persone… e sorpresa! Erano dappertutto! Improvvisamente il cielo era pieno di chemtrails. Una volta passata la città, le chemtrails non erano più visibili in nessun luogo. Questo diede un indizio: la ragione dietro lo spargimento di chemtrails è riferibile soprattutto a luoghi dove vivono persone, anche se ci sono casi in cui l'irrorazione avviene in zone disabitate per scopi diversi. Queste non servono affatto a salvarci dal surriscaldamento globale creando uno strato di rifrazione, come molti, mentendo, affermano. Ci sarebbero state altrimenti, per milioni di kilometri quadrati, anche nei deserti e sugli oceani di tutto il mondo molte chemtrails, come c'erano su una piccola città.

A questo punto, seguendo un impulso interiore, un altro indizio entrò nelle osservazioni che abbiamo fatto: il comportamento delle persone durante il corso degli ultimi anni. Può essere solo una percezione, ma sembra che ora sia più difficile trovare persone le quali realmente percepiscono o vedono il male in fatti che dovrebbero far sorgere almeno dei dubbi e che si esplica sotto i loro occhi, tramite questi mezzi visibili, come nel caso delle chemtrails, anche rispetto a solo otto anni fa. Ed è anche più difficile trovare oggi molte persone disponibili a fare (oltre le parole - ndr) qualsiasi azione di propaganda attiva volta ad informare altri. Oppure è difficile che si compiano azioni molto più semplici, come leggere ed informarsi approfonditamente su tali argomenti. Io ho parlato con altre persone che hanno detto la stessa cosa e cioè che loro possono parlare a cinquanta persone e solamente due di queste sembrano davvero sentire e capire quello che stanno dicendo loro.

Il fatto è che chiaramente, durante il corso di questi ultimi anni, molti di noi, ricercatori e proclamatori free-lance della verità, ci siamo spostati al di fuori della realtà percepita dalla maggioranza delle persone. Ciò è avvenuto proprio tramite quello che continuamente stiamo imparando. Quindi noi dobbiamo davvero e spesso ricordarci che ci sono ancora moltissime persone a cui interessa solamente la motivazione indotta per la quale sono in vita e quindi solo le cose che a loro piacciono. Che stiano andando a comprare un'automobile o che vadano al cinema o a ballare ed ancora che cosa faranno nel fine-settimana… tutto il loro schema di essere ed esistere è confinato all'interno di una realtà fittizia. Mi piace parlare con questo tipo di persone ed usarle come una guida per ricordarmi cosa è "normale" oggi per la maggioranza. E mi sembra comunque, anche con questo in mente, che le persone siano sempre più immerse in una specie di zombificazione, anche quando sembrano sveglie.

Ecco un dialogo tratto dal film Essi Vivono. Non crediate che sia solo fiction:

"... i nostri impulsi sono reistradati. Noi stiamo vivendo in un stato artificialmente indotto di coscienza che assomiglia al sonno… il movimento ebbe inizio otto mesi fa da un piccolo gruppo di scienziati. Essi scoprirono incidentalmente che questi segnali possono essere indotti attraverso la televisione... il povero e le classi proletarie stanno crescendo. La giustizia razziale ed i diritti umani sono inesistenti. Loro hanno creato una società repressiva e noi siamo i loro complici inconsapevoli... la LORO intenzione è di dominare tramite l'annientamento della coscienza. Noi siamo stati cullati all'interno di una trance. Loro ci hanno reso indifferenti, alla nostra salvezza, agli altri, noi ci siamo concentrati solamente sul nostro proprio guadagno. Per favore mi capisca... loro si sentono sicuri finché non vengono scoperti. Questo è il loro primario metodo di potere e sopravvivenza. Ci tengono addormentati, ci tengono egoisti, ci tengono buoni... loro stanno smantellando l'addormentata media borghesia. Sempre più persone stanno diventando povere. Noi siamo il loro bestiame bovino. Noi siamo schiavitù. La rivoluzione?... Noi non possiamo interrompere i loro segnali, la nostra trasmittente non è abbastanza potente. Il segnale deve essere spento alla fonte!".

Scoprire tutto quello che stanno provocando e che vogliono attuare tramite le chemtrails. Questo è il nostro scopo: SPEGNERE IL SEGNALE ALLA FONTE!

Ed esiste un solo modo per farlo. Noi dobbiamo unirci e spiegare il modo per farlo e divulgarlo!

Purtroppo tutta l'evidenza riferita dalla maggioranza dei ricercatori sulle chemtrails è solo la presenza di vari composti dannosi al corpo umano. Questo è stato “voluto” e “controllato” dai soliti S.S. come depistaggio dai “veri fini” del progetto chemtrails. Molti. analizzando i capelli (mineralogramma), riportano che parecchie persone hanno livelli molto alti di bario ed alluminio nei loro corpi. E questo non è affatto bene, ma qualcosa di più terribile e devastante si nasconde dietro questo infame progetto.

Mettendo insieme tutte queste informazioni, un giorno rimasi colpito su quello che noi crediamo sia il vero scopo delle chemtrails, che non è l'avvelenamento dei corpi, ma il controllo non solo della mente come massa cerebrale, ma di quanto è contenuto in essa, a livello spirituale: la coscienza di essere ed esistere! Questa parte del progetto si occupa di ciò che è in basso, l'uomo, ma esiste anche quella che si occupa di ciò che è in alto, la ionosfera (come in basso così in alto, diceva il tre volte saggio Trismegisto – ndr). Questo viene attuato immettendo un livello molto alto di questi particolari metalli (descritti e analizzati in dettaglio nel sito di Straker e Zret sulle scie chimiche - ndr) in tutte le persone della terra. Lo scopo è trasformare ognuno di voi in una specie di palmare wireless ambulante, utilizzandovi come base dati e link di una luciferina rete globale e farvi vivere come in Matrix, quello che io chiamo web 3.0 “la realtà virtuale finale” (il web 2.0 semantico, di cui sentite parlare, è solo una piattaforma verso la realizzazione di questo diabolico progetto - ndr). Gli esseri umani hanno una carica elettrica per natura. Oltre alla nostra complessa e non ancora ben compresa composizione elettrica, noi abbiamo un altro lato psicoenergetico poco conosciuto chiamato Campo Elettromagnetico Informato (C.E.I.).

I nostri meridiani e chakra sono solamente il componente di base di questo lato ignoto. Questo lato psicoenergetico è molto sensibile al campo elettromagnetico ed al segnale scalare magnetico collegato alla banda dei “Terahertz”. Saturare le creature umane con questi specifici metalli li rende più sensibili ed adatti a ricevere e trasmettere segnali in questo range. Molta ricerca è stata condotta e molti brevetti sono stati registrati relativi all'influenza remota, telepatia elettromagnetica, controllo della mente e della psiche umana. Vi consiglio di leggere gli altri nove articoli di questa serie presenti in questo blog.

Più un organismo è complesso e più sono necessarie riserve di elettroni e di protoni. Un aumento di protoni fa calare il valore del pH; un calo di protoni aumenta il valore del pH. Questi sono fondamentali ed insostituibili per poter svolgere tutte le complesse funzioni cellulari ed organiche dell'organismo stesso; ed è incalcolabile il numero delle reazioni bioelettriche che, in ogni istante, avvengono in relazione fra esse negli organismi complessi come il nostro. Inoltre le sostanze acide sono “trasmettitori di protoni”, mentre le sostanze basiche sono “ricevitori di protoni”, secondo quanto affermato da Broenstedt nel 1923. Quindi?

Alterando la composizione bioelettrica del corpo umano tramite le sostanze contenute nelle chemtrails, il vostro C.E.I., di cui sopra, viene riprogrammato per rispondere ed interagire ai segnali irradiati, via wireless (UMTS), dalla rete di telefonia mobile ormai presente in tutto il mondo e controllata occultamente da un GigaServer che occupa 2000 mq (dove arrivano e vengono archiviate tutte le informazioni trattate da Echelon – ndr) oggi detenuto dalla sinarchia nella base segreta sotto Londra chiamata The Crypt. The Crypt sarà usato quando la sinarchia globale, in società con le entità chiamate “alieni” o “demòni”, prenderà il potere globale sul pianeta terra (di tutto questo parleremo in un'altra serie di articoli – ndr).

Inoltre pochi sanno che è possibile modificare gli stati psicoenergetici tramite la luce e, poiché le chemtrails creano una barriera a certe frequenze di luce piuttosto che ad altre, interagiscono con questi stati psicoenergetici, modificando il vostro stato, non solo fisiologico, ma soprattutto psichico. Negli U.S.A. alla Cornell University (N.Y.), sono stati condotti dei semplici esperimenti che hanno confermato quanto si sapeva da millenni: la Luce modifica gli stati fisiologici degli esseri viventi, vegetali, animali, umani.

Per non dilungarci troppo, diciamo, per il momento, che tutte queste cosiddette tecnologie vanno a sconvolgere anche le frequenze umane Alfa, Delta, Theta e Gamma. Queste onde speciali a bassa frequenza, sono quelle che ci permettono di entrare in sintonia ed armonia con TUTTA la Vita nell’Universo e ci consentono di ricevere od inviare informazioni, uditive, olfattive, gustative, visive, tattili. Ci permettono, cioè, di percepire il mondo tridimensionale da tutti vissuto e conosciuto sino ad oggi.

Ci sono altre ragioni per cui vengono utilizzate le chemtrails oltre a questa, ma io credo che questa sia una ragione notevole, se non la più importante di questo complesso e alieno progetto.

Come potete difendervi? Il modo principale - lo ripeto anche se già descritto nel precedente articolo - è il seguente: vivere in modo più sano possibile a livello morale e spirituale, modificando i vostri pensieri e comportamenti tramite l'Amore e l'empatia. Così il vostro spirito si ravviva e rafforza il D.N.A. che può reagire all'attacco e renderlo immune più facilmente a queste frequenze. E' importante comprendere tutto questo: anche se la vostra mente razionale vi dice tutt'altro, sappiate che ci siete già dentro con tutte le scarpe. E se non lo fate subito, solo “quattro tavole di legno” (intendo? - ndr) intorno a voi possono liberarvi dalla possessione. So che può sembrarvi pazzesco tutto questo, ma, se non iniziate a vedere “oltre” quello che avete creduto vero sino ad oggi, vuol dire che siete terreno fertile e pronto a ricevere il seme della sinarchia luciferina.

L'altro metodo relativo all'aspetto fisico è il seguente: migliorare la dieta, eliminando totalmente zuccheri raffinati e soprattutto edulcoranti vari ed ASPARTAME contenuto nella maggioranza dei prodotti senza zucchero. Preferite il miele e lo zucchero di canna vergine (non quello fasullo dei bar colorato con caramello - ndr) o, se proprio non vi piace, usate almeno il fruttosio: non sarà il massimo, ma è meglio dei primi. Un altro modo è aggiungere “cilantro” al corpo, perché questo aiuta ad espellere i metalli. Un altro modo è la disintossicazione intestinale dall'accumulo di flore batteriche contaminate da metalli. NON USATE yogurt di nessun genere per disintossicarvi, perché, così facendo, avrete come effetto l'esatto contrario. Infatti moltissimi usano regolarmente yogurt, pensando (a causa della pubblicità - ndr) che faccia bene a molte cose, mentre, in realtà, intossica il corpo e lo induce in uno stato di stress perenne e soprattutto indebolisce le difese organiche, al contrario di quanto pubblicizzato. Quindi lo yogurt fa il gioco dei metalli in quanto li rende (proprio tramite la flora batterica di yogurtiana memoria – ndr) biodisponibili al viaggio verso il nostro D.N.A. Se non ci credete, chiedetevi almeno perché, da molti anni, spendono miliardi e miliardi per pubblicizzare questo bianco prodotto che non è affatto indispensabile alla nostra vita: se lo fanno non è solo per l'aspetto economico! (degli alimenti pubblicizzati riparleremo in seguito – ndr). Per una disintossicazione efficace ed utile (anche prescindendo dalle scie chimiche – ndr) fate un digiuno serio di almeno 37 ore, bevendo solamente tè verde, ricco di proprietà benefiche quali tannini, sali minerali ed altre sostanze nobili ed utili. Il tè verde è coudiuvante al digiuno e vero disintossicante fisico e spirituale. RICORDATE che questo, come altri tipi di disintossicazione, spesso non dà effetti immediati.

Probabilmente il metodo migliore per rimuovere i metalli dal corpo è la terapia detta chelazione EDTA. La chelazione esplicata dall'EDTA (un aminoacido) si lega alla molecola di metallo pesante e viene espulsa dal corpo. È sicura, è un processo studiato, medicalmente approvato per trattare avvelenamenti da metallo pesante. È un sistema totalmente sicuro su persone con funzione renale normale e molto efficace. La chelazione, normalmente, è fatta per via endovenosa da un dottore, ma questo è molto costoso, in quanto sono necessarie varie visite specialistiche di controllo al costo di circa 100 euro a visita. La chelazione orale, invece, è molto inefficiente. Un nuovo metodo efficace ed utile nel 75% dei casi è la chelazione tramite supposta. Molti la raccomandano e la usano regolarmente. So che farà ridere, ma questa non è affatto una cosa su cui scherzare.

In ogni caso la cosa più importante da fare, lo ripeto, è la seguente: cambiare le nostre vedute e di conseguenza modificare i vostri stati di animo per entrare in sintonia ed armonia non solo con l'universo e l'amore infinito (come qualcuno ha detto – ndr), ma con qualcosa e qualcuno di Superiore alla stessa creazione, vivente, senziente, attivo e accompagnato da miriadi di altri simili a Lui. La fonte e l'origine di ogni tipo di Amore.

Vivete, d’ora in poi, con spirito diverso ed occhi nuovi la vita. Nuovi fratelli cammineranno accanto a voi. Aprite la porta dimensionale sita in voi e fate scorrere potente e libero il vero Amore verso gli altri, anche verso coloro che ritenete malvagi.

Solo in questo modo si può distruggere il segnale alla fonte! Questa è la vera rivoluzione!

Questo articolo segna la fine dei 10 in cui abbiamo approfondito vari aspetti di un problema molto importante. Perdonatemi se molti punti a cui ho accennato non sono stati approfonditi, ma lo spazio nel blog non lo consente e d'altro canto nessuno leggerebbe un articolo lungo e complesso, oltre al fatto che, chi naviga in Internet, scorre le notizie saltando qua e là, non soffermandosi spesso su nulla (questa è la triste realtà). Spero abbiate potuto recepire almeno il senso del messaggio, ma di certo non finisce qui il mio umile contributo alla conoscenza che porta alla salvezza. Fatene tesoro, anche se ancora non comprendete bene il tutto o non lo credete vero.

Stampate e rilegate i 10 articoli in sequenza, rileggeteli, elaborateli, approfonditeli e soprattutto divulgateli e spiegateli ad altri.

Infine chiedo venia a tutti coloro molto più istruiti e saggi di me, per qualche gaffe ortografica o inesattezza nell'esporre le informazioni.

E' solo un piccolo inizio, ma da un piccolo seme nasce un grande albero.

To be continued...
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