Visualizzazione post con etichetta magistrati. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta magistrati. Mostra tutti i post

mercoledì, agosto 30, 2017

Balla coi luppi (un'altra storia di mala giustizia)



Il giorno 8 luglio 2016 fu sporta denuncia querela nei confronti della Signora Teresa Barazzetti, ex coniuge (ed ora vedova!) del negazionista di Stato Angelo Nigrelli alias Wasp, imputato (per sbaglio) in altro procedimento per reato di diffamazione (parti offese Antonio e Rosario Marcianò). Processo a suo carico poi ovviamente EVAPORATO per decesso dell'imputato. Che fortuna, vero, signori Giudici?

La Signora Teresa Barazzetti, in occasione della sua testimonianza resa durante l’udienza farsa svoltasi il giorno 07.07.2016 (Giudice Dottor Domenico Varalli), nel procedimento farsa a carico di Rosario Marcianò (Proc. N. 560/12 RGT Proc. N. 698/10 RGNT), accusò sia l’imputato sia il fratello Antonio di aver indotto altri soggetti non ben identificati nell’eseguire appostamenti e stalking nei confronti dei di lei nipoti (minorenni) e della nuora, Signora Daniela Selvini. La teste inoltre accusò il Signor Rosario Marcianò di aver teso un “agguato” nei confronti del di lei ex marito, Signor Angelo Nigrelli (wasp). In tali gravissime dichiarazioni, frutto di aberranti fantasie, a parere di chi scrive, si ravvisa il reato di calunnia, in quanto la Barazzetti attribuì ai Marcianò condotte ed azioni mai compiute e contestate loro sulla base di mere invenzioni, di pure fantasticherie. Non solo, tali condotte non sono avvalorate da alcun elemento oggettivo, da alcun riscontro tant’è che, ad esempio, dell’azione non irrilevante da lei definita “agguato” (sic) non rammentava né la data né il periodo. La signora Barazzetti, infatti, a tale proposito, si trincerò dietro una serie di “non ricordo”. Le affermazioni de quo risultano ancora più deplorevoli, se valutate nel contesto di una deposizione resa sotto impegno a dichiarare la verità ed a non nascondere alcunché di quanto fosse a sua conoscenza.

Di seguito alcune frasi topiche:

“Il signor Marcianò era venuto a fotografare di nascosto la loro casa. Ha fotografato i modellini che mio figlio stava fotografando sul balcone, perché c’è stato poi questa specie di stalking, perché poi i suoi, diciamo… seguaci, giravano nei pressi della loro casa (l’abitazione del Signor Enrico Nigrelli ad Arma di Taggia, n.d.q.) e poi erano talmente furbi da scrivere sui loro blog dei commenti nei quali riferivano che cosa faceva mio figlio sul balcone. Che cosa faceva mia nuora… Hanno diffamato mia nuora, dicendo che il marito doveva stare attento quando andava a casa, quando lui non c’era…”

“I signori Antonio e Rosario Marcianò erano a conoscenza che Wasp era il signor Angelo Nigrelli e non Enrico Nigrelli ed hanno colpito la madre, diffamando il figlio. Penso ci sia stata una certa cattiveria nei miei confronti. Secondo me, lo sapevano che non era Wasp, ma si sono serviti di questo per colpire anche me”.

“Mia nuora (Daniela Selvini) aveva paura per i suoi bambini, perché si è vista fotografare di nascosto, seguire quando accompagnava i bambini a scuola, passare gente sotto il balcone di casa e poi trovavamo questi commenti nei quali descrivevano che cosa faceva mio figlio sul balcone, che cosa faceva mia nuora etc. etc… quindi evidentemente c’era un certo giro di persone, loro amici, che seguivano le loro “teorie” (sic), che si prestavano a fare questa specie di stalking, perché in effetti mia nuora aveva paura… era un po’ allarmata da questo movimento”.

“Il signor Marcianò Rosario ha fatto un agguato (sic) per la strada, nella tipografia. Ho saputo poi che è successa una rivoluzione, perché lui era venuto lì a fare delle fotografie a Wasp ed alla tipografia. Wasp se ne è accorto e lo ha inseguito per la strada e lui è scappato. Insomma. Una cosa da cinema”.

“I miei hanno subìto altri atti molesti (sic) dai signori Marcianò: c’era gente che voleva fotografare di nascosto i bambini e mia nuora si sentiva seguita dalle persone ed i bambini venivano seguiti, perché diciamo che Arma di Taggia non è New York, perché quando vedi facce strane che fanno strani movimenti, te ne accorgi. Mia nuora era allarmata, sinceramente”.

COME E' ANDATA A FINIRE?

Ovvio che, come nelle innumerevoli precedenti occasioni, i magistrati telecomandati dal Ministero, mirano a non procedere mai contro i dipendenti della Boldrini e di Orlando. In data 21 luglio 2017, quindi, il Pubblico Ministero della Procura di Imperia Dottor Paolo Luppi, a sua volta, ha emesso un dispositivo con il quale decide per l'archiviazione, peraltro già presentata (con motivazioni altrettanto inconsistenti) a suo tempo dal PM Francesca Scarlatti, pure inidonea in tale attribuzione poiché ella stessa artefice del rinvio a giudizio illegittimo a carico di Rosario Marcianò. In questa occasione il PM Luppi, non potendo di fatto confutare le pesanti prove a carico della Barazzetti (presentate dalle parti offese nell'opposizione a seguito della prima richiesta di archiviazione), nel suo dispositivo dichiara quanto segue: "A prescindere dal carattere calunnioso o meno delle affermazioni fatte dalla Barazzetti innanzi alla A.G. il dato tranciante è costituito dalla procedibilità a querela di parte per il reato oggetto dell'incolpazione e la mancata presentazione di tale querela. L'opposizione non è, dunque, fondata e deve ritenersi inammissibile, con conseguente archiviazione del presente procedimento. P.Q.M. Dichiara inammissibile l'opposizione, ordina l'archiviazione del procedimento e dispone la restituzione degli atti al P.M.".

Restiamo allibiti e diremmo che queste motivazioni rasentano il paradosso. Ma come?! Se esiste un procedimento (n. 3042/16 R.G.N.R. e n. 2526/16 R.G.N.R. nei confronti di Barazzetti Teresa), esiste giocoforza una querela di parte dalla quale detto procedimento è scaturito! Si tratta di uno scherzo? Oppure il PM Luppi crede di aver a che fare con due cretini, dal momento che costui afferma che "la richiesta di archiviazione è pienamente condivisibile in quanto -comunque- non è stata presentata alcuna querela nei confronti della Signora Teresa Barazzetti". Falso! Ridicolo! Infatti non solo regolare querela fu inviata via P.E.C. e per posta raccomandata alla Procura di Imperia, ma ne fu avvisato anche il legale d'ufficio in allora patrocinante avvocatessa Roberta Politi! Come sarebbe possibile aver istituito un fascicolo con conseguente duplice richiesta di archiviazione, se non fosse scaturito da querela di parte? Qui, davvero, siamo all’assurdo e se i Giudici di Imperia intendono SEMPRE archiviare a nostro danno, si inventino qualcosa di più intelligente! VERGOGNA!


Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.

Sponsorizza questo ed altri articoli con un tuo personale contributo. Aiutaci a mantenere aggiornato questo blog.

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato, luglio 02, 2016

Massimo Bossetti è innocente!



L'adolescente Yara Gambirasio scompare il venerdì 26 novembre 2010. Alle 18:44 Yara lascia da sola il Centro Sportivo di Brembate di Sopra dove si allena in ginnastica ritmica. La sua casa dista 700 metri, ma la ragazza non vi arriva, poiché le sue tracce si perdono poco dopo. Alle 18:47 il suo cellulare è agganciato dalla cella di Mapello, a tre chilometri da Brembate (Bergamo), dopodiché il segnale scompare.

Il corpo di Yara è ritrovato casualmente solo tre mesi dopo, il 26 febbraio 2011, da un aeromodellista in un campo aperto a Chignolo d'Isola, distante dieci chilometri circa da Brembate di Sopra in direzione sud-ovest.

Qualcuno ipotizza un possibile coinvolgimento nell'omicidio della criminalità organizzata, facente capo alla potente famiglia Locatelli.

Il 16 giugno 2014 è arrestato Massimo Giuseppe Bossetti, un muratore incensurato di 44 anni.

Il giorno 1 luglio 2016 Massimo Bossetti è condannato all'ergastolo per l'assassinio della povera Yara. Tuttavia Bossetti è INNOCENTE, come affermiamo da anni. Lo dimostra, oltre ogni ragionevole dubbio, la ricostruzione che riportiamo, una ricostruzione precisa ed incontrovertibile che evidenzia torbidi legami, inquinamento delle prove, cani molecolari definiti non utili dalla Procura, "indagini" disinvolte, D.N.A. falsificato etc. Il tutto ha portato ad incastrare una persona che ha già trascorso anni in carcere per un delitto che non ha commesso!








Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati.

Sponsorizza questo ed altri articoli con un tuo personale contributo. Aiutaci a mantenere aggiornato questo blog.

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti

lunedì, gennaio 05, 2015

Il Servizio Segreto uccide; la Polizia e la Magistratura NON indagano


Minacce ricevute da un anonimo che anonimo non è e che è strettamente legato ad apparati governativi. Queste manifestazioni di inaudita violenza verbale, cattiveria spropositata, disprezzo per la vita altrui e che non sono in alcun modo perseguite, sebbene siano denunciate da anni, sono la granitica dimostrazione che forze dell'ordine, magistratura e governo sono tutt'uno con le gang stalkers imperversanti sulla Rete ed altrove.



sabato, novembre 16, 2013

Giro di vite

Chi controlla la “formazione” e l”informazione” controlla il mondo.

Ha ragione chi afferma che la prepotente casta dei disinformatori mena la frusta, decide il bello ed il cattivo tempo. Le stesse istituzioni paiono asservite ad una combriccola il cui sancta sanctorum è il mondo universitario. Certi atenei sovrintendono alla “formazione” ed all’”informazione” sulla Rete ed altrove, inviando le loro veline a quotidiani e redazioni televisive. Non saremo lontani dalla verità se vedremo nel C.I.C.A.P, il famigerato politburo pseudo-scientifico, il regista di talune torbide operazioni. E’ evidente l’asimmetria: da un lato ci si accanisce contro i ricercatori indipendenti e gli attivisti; dall’altro i calunniatori, che amano fregiarsi del titolo di debunkers, agiscono senza freni e senza timore di incorrere nei rigori della giustizia.

Di fronte a tale palese sperequazione, qualsiasi tentativo di ripristinare un po’ di equilibrio risulta vano. Gli apparati sono, pur con qualche lodevole eccezione al loro interno, schierati contro i cittadini onesti. Per questo motivo è necessario creare un fronte comune, tentare di generare un corto circuito nell’establishment.



Il tempo ci incalza: gli occultatori alzano il tiro, giorno dopo giorno. Dalle denigrazioni sono passati alle calunnie, dalle calunnie alle minacce, dalle minacce agli avvertimenti in stile mafioso. Né si possono dimenticare le iniziative “legali” ed i sabotaggi. Coloro non sono tigri di carta, ma provocatori ben addestrati: è bene non sottovalutare certi messaggi ed intimidazioni.

Il momento appare decisivo: o si riesce a coivolgere buona parte dell’opinione pubblica in iniziative per denunciare la geoingegneria clandestina, soprattutto in riferimento alla ricaduta di polimeri dannosi per la salute, o si rischia di essere neutralizzati. La morsa stringe. E’ vitale che si uniscano professionisti (avvocati, medici, veterinari, insegnanti…), associazioni, movimenti etc. per respingere gli attacchi dei negazionisti. E’ indispensabile portare alla luce i loro misfatti e le connivenze con il sistema.

Non bisogna demoralizzarsi, ma neppure abbassare la guardia né rinunciare ad aggredire in tutti i modi leciti l’ipocrisia, l’omertà e la censura ovunque esse si annidino.

Qui la trascrizione audio di questo articolo.

sabato, novembre 17, 2012

Schiacciasassi

Alcuni di voi sapranno che la Procura della Repubblica di Sanremo ha rinviato a giudizio chi scrive per aver pubblicato il libro "Ho cercato di salvarti". Il testo racconta gli ultimi mesi di vita di nostro padre ed il suo terrible calvario tra un ricovero ospedaliero e l'altro. E' una via crucis durata sei lunghi mesi. Per la sua vicenda rimando a questo link.

E' sicuramente una novità per voi venire a conoscenza di un fatto rilevante che mette in luce come la disinformazione organizzata di regime le stia tentando tutte per mettere a tacere, una buona volta, Rosario Marcianò e in questo intento incontra la compiacenza di alcuni settori della magistratura. Alcuni, sulla base di una lettera anonima e su successiva querela di parte sporta dalla ASL sanremese, imbastiscono un'indagine (senza peraltro informare l'indagato che avrebbe potuto incaricare un suo perito), che sfocia poi, come detto, in un rinvio a giudizio per supposta diffamazione. Contemporaneamente, lo stesso PM chiede l'archiviazione, in relazione alla nostra querela di parte contro i medici della stessa ASL (In questo caso la questione è ancora sub iudice, in quanto è stata presentata istanza di opposizione).

L'aspetto davvero... "succoso" di questa kafkiana vicenda, consiste nel fatto che un certo soggetto di Sanremo (che noi ben conosciamo e che bazzica sulla Rete con tutta una serie di pseudonimi ormai tristemente noti nonché "testimone" in un altro processo contro il sottoscritto), ha preparato un dossier, comprendente anche i propri post e quelli di alcuni suoi colleghi dal sottoscritto querelati, ma senza successo!

Il nostro non si accontenta di fornire i link agli articoli inerenti alla salute, dal sottoscritto pubblicati negli anni dal 2007, ma segnala un breve articolo sulla Regina Elisabetta, un reportage sul falso certificato di nascita del Presidente Obama, il mio parere sulle scie chimiche e su chi le gestisce, un articolo di parere negativo sulla chemioterapia da chi scrive riportato da altro sito, la lista dei suoi... "colleghi" identificati e tutta una serie di scritti e commenti che dovrebbero in qualche modo (secondo lui - e la Procura...) offuscare la credibilità di Rosario Marcianò. Il bello è che il PM Francesca Scarlatti approva ed acquisisce questa documentazione (comprendente vituperi e calunnie nei confronti di chi scrive), come dossier d'accusa, tanto da includerlo nel fascicolo contro Rosario Marcianò.

Ciliegina sulla torta: nessun avvocato del foro della provincia di Imperia si è reso disponibile a difendere il sottoscritto, per dichiarati conflitti di interesse o per chissà quali altri motivi.

Quindi si comprende dove siamo arrivati e si può stabilire se ancora questo paese può definirsi una nazione libera e democratica oppure se è vero il contrario. In effetti, valutando queste situazioni che sanno di stalinismo, non credo ci si possa più permettere di esprimere le proprie opinioni liberamente, poiché, se va bene, ti processano, mentre, se va male, ti sottopongono ad un TSO e, se va peggio, inscenano un suicidio.

Intanto Gianni Lannes ha dovuto gettare la spugna per non essere soppresso. L'amico Franco Caddeo è misteriosamente scomparso in mare. Sono solo gli ultimi di una lunga lista. Ricordate tutti i testimoni della strage di Ustica? Sono tutti morti: hanno inscenato degli improbabili suicidi oppure li hanno eliminati tramite incidenti dalle dinamiche mai chiarite. Ad affermarlo è il Giudice Rosario Priore.

Per concludere

Abbiamo necessità di essere uniti. La disinformazione organizzata del sistema sta provando ad intentare altri procedimenti nei confronti di chi scrive ed ha segnalato alla Procura di Sanremo anche il nostro prelievo in quota, indicandolo come un falso da perseguire penalmente.

Intendiamo liberarci di questi aguzzini una buona volta? Bene! Aiutate il Comitato Tanker Enemy. Il Vostro concreto sostegno è fondamentale. Agite in modo che il sistema non ci stritoli negli ingranaggi della giiustizia asservita. Con la "g" minuscola, ovviamente.

Rosario Marcianò

Presidente del Comitato Nazionale Tanker Enemy
Iscriviti qui.

Contribuisci con una donazione, oppure richiedi il nostro DVD divulgativo. Le spese legali che stiamo affrontando sono impossibili da sostenere da soli. Grazie infinite!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...