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mercoledì, aprile 25, 2018

Rosario Marcianò ancora "condannato" da un tribunale bolscevico



Non praevalebunt

Ancora una "condanna", il 19 aprile scorso. Questa volta la Procura di Imperia, auspice il Giudice Dott. Massimiliano Botti, pronuncia, al termine di una sola udienza (e quindi in assenza di contraddittorio) un verdetto di condanna ad otto mesi di reclusione a danno di chi scrive. "Parte lesa" la "giornalista" esponente del C.I.C.A.P. nonché socia U.A.A.R. (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), Dottoressa Silvia Bencivelli, elemento in stretto contatto con Task Force Butler e con la disinformazione organizzata che gravita attorno ai due Ministeri (Interno e Giustizia) oltre che al C.I.C.A.P. sopra citato. Ella si dipinge come vittima di atti persecutori, mentre i pennivendoli di turno che diramano la velina al popolo rappresentano il perseguitato come un "hater", stalker, diffamatore abituale (sic).

Durante il processo penale entrambe le parti, presentando i propri testimoni, cercano di dimostrare il proprio punto di vista creando un dibattito tra le parti stesse. Nel primo grado di giudizio, dalla prima udienza alla sentenza, trascorrono in media 2/3 anni, ma se il reato è molto grave, si può arrivare anche a 5/6 anni. Appare dunque quanto meno anomalo il fatto che l'autodafé imbastito dalla Procura imperiese nel 2016 sia durato lo spazio di un'ora! L'assenza completa di una discussione in udienza dimostra che si tratta di un'inquisizione in puro stile bolscevico dove le prove non sussistono e non si possono mostrare, per cui si giunge subito a sentenza, in completo spregio del diritto alla difesa e del diritto tout court.

Anche in questo caso si sono appresi i (mis)fatti dal noto agente governativo Federico De Massis alias Task Force Butler. Lo smilzo di Pescara rimanda agli scartafacci via via pubblicati sulla stampa di regime. Ovviamente, una volta conosciute le motivazioni, sarà nostra cura impugnare di persona la sentenza di primo grado (quindi senza l'ausilio del legale d'ufficio (affiliato al Sovrano Militare Ordine di Malta), anche in questo caso latitante prima, durante e dopo).

Qui l'intervista sul canale di Elia Menta (estratto audio) che ha dato il via al grottesco procedimento a carico di Rosario Marcianò.

AGGIORNAMENTO IMPORTANTE QUI: Caso Bencivelli vs Marcianò: la documentazione di "prova" è stata contraffatta! e QUI.


Articoli correlati:

- Le grottesche ed arbitrarie accuse della Bencivelli all'origine di un altro procedimento-farsa
- Falsa identità
- Escalation

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Con l'eliminazione (senza giustificati motivi) dell'account Scribd, sul quale Tanker enemy aveva negli anni ospitato centinaia di documenti relativi a "guerra del clima", vaccini, campi elettromagnetici etc., diventa ancora più cogente la necessità di possedere un hosting di proprietà non soggetto ad arbitrari banning, finalizzati alla censura sistematica di notizie che DEVONO essere nascoste al grande pubblico. Tra i documenti ufficiali "cassati", uno per tutti è l'accordo Italia-USA su cambiamenti climatici, intesa siglata il 20 giugno 2003 dell'allora Governo Berlusconi e definita "Piano dettagliato Accordo Italia U.S.A. sul Clima". L'accordo sancì "ufficialmente" l'inizio delle operazioni di aerosol clandestine con il beneplacito di tutte le autorità governative e con il paravento del "global warming" . Per anni questo "patto scellerato", il cui documento fu subito rimosso dal sito del Dicastero, è stato disponibile (grazie a Tanker enemy che lo aveva scovato per primo) nella la sua visione integrale, grazie all'hosting fornito gratuitamente da Scribd.com che, ha cancellato il nostro account ed espunto tutto quello che vi era archiviato. Quanto è stato rimosso, è disponibile, in parte, sotto il dominio www.tanker-enemy.com dove via via saranno ricaricati gran parte dei file andati perduti. Ciò, ovviamente, vale anche per i video a suo tempo censurati ed ospitati su www.tanker-enemy.tv. E,' però, utile un ausilio di tutti al fine di mantenere attivo domini ed hosting con relativi pacchetti per il traffico di Rete. Vi chiediamo quindi un sostegno per riconfermare (il dominio scade questo mese) il contratto di hosting per l'anno a venire. Per una donazione, si faccia riferimento a questo link. Grazie infinite per il Vostro contributo.


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lunedì, gennaio 01, 2018

Ministero della Giustizia: ecco chi manovra lo stalker TASK FORCE BUTLER ed i magistrati di Imperia

Nel 2013, da un'indagine investigativa spuntò il nome del referente di Federico De Massis, il persecutore di Stato che imbastisce i procedimenti penali a danno di Rosario Marcianò. Certificati penali falsi, precedenti inventati, informazioni di prima mano partono dalla Procura di Imperia e finiscono direttamente tra le grinfie della disinformazione di Stato. Sono stalkers manovrati e protetti dal Ministero della Giustizia! Ecco chi gestisce i negazionisti governativi. Ecco chi manovra i burattini delle Procure italiane. Ecco chi decide chi deve essere perseguito illegalmente! Ecco chi inventa recidive che non esistono!



Paolo Antinucci, archivio centrale dello Stato, Ministero della giustizia

REPARTO II - TABELLE GIUDIZIARIE
DIPENDENZA : UFFICIO II - STATUS GIURIDICO ED ECONOMICO
ORGANO : MINISTERO DELLA GIUSTIZIA


Ministero della Giustizia. Reparto II - Tabelle giudiziarie

68852077 Fax 39 06 68897418 email

Paolo Antinucci (giustizia.it)

Competenze

Attività istruttoria e predisposizione dei provvedimenti relativi alle tabelle di composizione tabelle infradistrettuali e tabelle feriali degli uffici giudicanti Predisposizione di schemi di risposta alle interrogazioni ed interpellanze parlamentari in materia di status giuridico ed economico dei magistrati ordinari ed onorari.



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sabato, febbraio 25, 2017

Lettera aperta al Procuratore capo della Procura di Imperia, Dottoressa Grazia Pradella



Gentilissima Dottoressa Pradella, la presente per segnalare come colui che, secondo i Pubblici ministeri che, dal 2011 ad oggi, hanno liquidato le denunce contro il persecutore e diffamatore Signor DE MASSIS FEDERICO - alias Task Force Butler come "ignoto", adducendo sempre la scusa che il soggetto non era univocamente associabile allo pseudonimo Task Force Butler, è, invece, perfettamente identificabile. A questo proposito, ad integrazione delle innumerevoli prove inutilmente già addotte nelle denunce-querela che non hanno avuto mai seguito, richiamo alla Sua cortese attenzione il particolare non trascurabile che subito attirò l'attenzione dello scrivente già nel 2012, allorquando l'individuo sopra indicato, tra le decine di messaggi persecutori che, ogni giorno inviava (ed invia tuttora) a chi scrive. Infatti nella schermata (che si allega) compare, nella finestra del browser, l'applicazione denominata "Deltasystem". Indagini recenti hanno confermato che, tra il 2012 ed il 2014, il Signor De Massis ha lavorato per la società DeltaSystem s.r.l. con sede in Pescara. Oltre a ciò, ad ulteriore conferma che le archiviazioni dei PM di questa Procura sono sempre state affrettate e superficiali (la Polizia postale è al corrente da tempo dei rapporti di lavoro con la Deltasystem s.r.l.) si fa osservare come l'ultimo contratto professionale stipulato dal Signor De Massis Federico è quello con la SPER s.r.l. Anche qui abbiamo conferma che Task Force Butler e Federico De Massis sono la medesima persona, dacché nel 2014 (il 21 marzo) il soggetto inviò foto (allegata) che ritrae la sede della SPER s.r.l., sempre con sede in Pescara, sfidandomi a capire da dove scriveva. All'epoca, infatti, non era stato ancora identificato. Ora, considerato che il Signor De Massis è colui che istruisce i dossier utili a questa Procura per stabilire una sequela incredibile di fantasiosi rinvii a giudizio a carico del sottoscritto, non vorrei che vi fossero particolari interessi nel coprire l'individuo qui segnalato e che un investigatore privato tempo fa confermò avere rapporti con il Ministero della Giustizia! Auspico quindi che questa comunicazione sia presa in dovuta considerazione.



In un'intervista del 2016, concessa ad Imperiapost, Ella affermava:

"In tutto questo l’attività investigativa, come gli interrogatori e le intercettazioni telefoniche, sono di nostra competenza. In pratica siamo i “padroni” della fase delle indagini e in questa fase il nostro compito è propulsivo per la ricerca della verità. In Italia, al contrario dei film americani che vediamo in tv, la pubblica accusa ha il compito di arrivare alla verità, dunque non solo cercare prove sulla colpevolezza dell’imputato ma anche a favore di esso”.

La esorto dunque a rimembrare questo più che condivisibile compito ai Pubblici Ministeri della Procura di Imperia che, ahimè, sino ad ora, hanno sempre disatteso quanto un cittadino si attenderebbe da un Magistrato che si rispetti.

In attesa di un Suo cortese riscontro, porgo gli ossequi.

Rosario Marcianò


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sabato, gennaio 14, 2017

Lo Stato finanzia e protegge gli stalkers: denunciato!



Uno Stato che foraggia e protegge stalkers di professione è legittimato a giudicare i propri cittadini nell'aula di un tribunale? Certamente no e visto e considerato che, con assoluta certezza, apparati governativi sono a pieno titolo coinvolti nella campagna diffamatoria a danno dei fratelli Marcianò, abbiamo ritenuto opportuno denunciare, presso la Procura di Roma, il Ministero della Giustizia ed il Ministero dell'Interno.


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mercoledì, novembre 23, 2016

Come chiudere la bocca ai fratelli Marcianò - Il fine segreto del Ministero della "Giustizia"



Molti di voi sono a conoscenza delle vere e proprie persecuzioni nei confronti dei fratelli Marcianò, perpetrate della Magistratura italiana telecomandata. Nello specifico, il sottoscritto ed il fratello sono stati sottoposti ad un numero incredibile di procedimenti per supposta diffamazione. Questi procedimenti dovrebbero essere circa una decina, ma per la verità abbiamo perso il conto. Le "parti offese", guarda caso, sono quegli stessi negazionisti che compiono atti persecutori sino dal 2006. Tra questi stalker si devono annoverare anche dipendenti dello Stato. Essi agiscono impunemente usando gli accessi alla Rete messi a disposizione proprio dal Ministero della "Giustizia" e dal Dicastero dell'Interno.

Come è possibile impedire ai Marcianò di divulgare attraverso i domini Web facenti capo a "Tanker enmy"? Tecnicamente è possibile, ma da un punto di vista giuridico non è all'apparenza così facile. E' stata, però, escogitata una risoluzione: condannare alla carcerazione (o a pene alternative) uno dei due fratelli. Di conseguenza, in modo contestuale, se ne interdice, tramite decreto di condanna, l'accesso alla Rete. Si vieta altresì al condannato qualsiasi contatto con l'esterno per un periodo che può arrivare o superare i 6 anni. Qualcuno di voi obietterà che ciò non è credibile, eppure è una minaccia reale e non è escluso che si concretizzerà entro il 2017.

Tra l'altro i fratelli Marcianò, a seguito della strana morte del loro legale di fiducia, l'avvocato Fabrizio Spigarelli, sono senza tutela alcuna. I legali d'ufficio sono lì per bellezza e bisogna pagarli comunque profumatamente! I processi potranno concludersi con altrettante condanne. Ricordiamo che in questo bel paese, ogni anno, ben centocinquantacinque (155) tra giornalisti e bloggers sono stati condannati per un totale di 150 anni di reclusione [ LINK ].

Era doveroso rendere noto quanto sin qui illustrato, perché, se un giorno non ci sentirete né vedrete più, capirete il motivo. Siamo in democrazia, no? E se non ti possono far fuori... si ricorre sempre a qualche metodo "legale" per metterti il bavaglio.


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venerdì, ottobre 07, 2016

Il negazionista Angelo Mario Nigrelli sarà assolto



Il 24 ottobre prossimo venturo si terrà una delle ultime farsesche udienze che vedono come imputato Angelo Mario Nigrelli, diffamatore di professione. In realtà il rinvio giudizio del famoso tipografo di Sanremo, originario di Petralia Sottana (PA), in Sicilia, è puro fumo negli occhi, poiché sino dalla prima udienza si evidenziò subito come lo stesso Pubblico Ministero così come la Polizia postale ma pure il Giudice, Dottoressa Anna Bonsignorio, mirassero ad una sua assoluzione, negando l'evidenza delle oggettive e schiaccianti prove a suo carico. Il paradosso di questo finto processo diviene evidente quando vediamo lo stesso Nigrelli testimone per la parte civile nel processo per "diffamazione" a carico di Rosario Marcianò [1] con Nigrelli definito "attendibile" dal Giudice Dottor Domenico Varalli. Il Dottor Varalli è lo stesso togato che si è inventato la "recidiva con reiterazione" (così riportò anche il Tribunale di Lanciano) per Marcianò, nonostante questa non sussista e per il semplice fatto che in tal modo si potrà infliggere a chi scrive una condanna più pesante. Per questo ed altri motivi il Dottor Varalli è stato ricusato e denunciato al CSM. [2]



Comunque sia il processo a carico di Angelo Nigrelli prese una cattiva piega per le parti offese nel momento in cui l'avvocato Fabrizio Spigarelli improvvisamente decedette, in circostanze quanto meno misteriose. Infatti alla precedente udienza la parte offesa (Antonio e Rosario Marcianò), essendo rimasta improvvisamente senza legale di fiducia, dovette rinunciare a costituirsi parte civile e non fu nelle condizioni di agire nei modi previsti dalla legge per tutelare i propri interessi. Così colui che, ancora adesso, ingiuria un giorno sì e l'altro pure chi scrive ed il fratello, vede sgomberata la strada, grazie anche al favore del Pubblico ministero che, invece, avrebbe dovuto avere il ruolo di accusa.



Nel procedimento a carico di Marcianò la tesi della parte civile ed anche dell'accusa consiste nell'individuare Angelo Nigrelli come l'utente Wasp, così da scagionare il figlio Enrico e poter condannare quindi Marcianò per il reato di "diffamazione". Invece, nel processo a carico di Angelo Nigrelli, la tesi della sua difesa ma anche, paradossalmente, della pubblica accusa è negare che esistono prove certe che identifichino "Wasp" ed Angelo Nigrelli come lo stesso individuo. "Giustizia" schizofrenica? No. Semplicemente "Giustizia" furba e sbilanciata.

Qualcuno di voi sapeva che Nigrelli è imputato per diffamazione? Nessuno, presumo, visto che i media di regime (vedi anche il locale portale Sanremonews) hanno sempre diligentemente riportato le veline passate dalla disinformazione, accusando Marcianò di ogni nefandezza, con l'evidente obiettivo di screditare.

In definitiva... Angelo Nigrelli sarà assolto e Marcianò sarà condannato. Dalle parti del Ministero della Giustizia e sulle pagine della disinformazione di Stato si festeggerà per il lieto evento, ma ci rivedremo a Filippi...

[1] Rosario Marcianò fu rinviato a giudizio dalla Procura di Imperia, nel 2011, per aver espresso il seguente giudizio sul figlio di Angelo Nigrelli (Enrico): "dozzinale".

[2] - Recidiva - L’articolo 99 c.p. prende in considerazione una delle circostanze legate alla persona del colpevole. La norma prevede la cd. recidiva ovvero il fatto che il reo “dopo essere stato condannato per un delitto non colposo, ne commette un altro […]”. Per la recidiva, il Codice prevede un aumento della pena in quanto tale circostanza evidenzia un possibile nesso con concetto di capacità a delinquere (art. 133 c.p.).

- Reiterata (art. 99 quarto comma c.p.) quando il nuovo reato è commesso da chi è già recidivo. In questi casi, l’Ordinamento prevede l’applicazione di un aumento della pena fino alla metà, se si tratta di recidiva semplice o fino a due terzi, se si tratta di recidiva aggravata specifica o infraquienquennale e da uno a due terzi, se commesso durante o dopo l’esecuzione della pena o nel tempo in cui il condannato si è sottratto volontariamente alla giustizia.

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sabato, settembre 24, 2016

Carte false in Procura



Pare che i Giudici giochino in modo sleale: con lo scopo di infliggere condanne le più pesanti possibili, si inventano la recidiva nei confronti di Rosario Marcianò. Ciò appunto per applicare la pena massima legata alla reiterazione di un delitto. Il fatto è che non è mai stata pronunciata alcuna sentenza di condanna! Nemmeno di primo grado e quindi non sussiste alcuna recidiva! E' allora? E' tutto chiaro: i verdetti sono già scritti. A questo punto vale la pena presenziare alle udienze? No. Questi emuli di Torquemada non meritano né attenzione né tempo.


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venerdì, marzo 25, 2016

Lettera aperta al Pubblico Ministero Dottor Alessandro Bogliolo

Il PM Alessandro Bogliolo mi rinvia a giudizio? Ed io gli scrivo.

Proc. N. 256/2016

Egregio e gentilissimo Dottor Bogliolo, in merito alla prevedibile decisione di rinviare a giudizio il sottoscritto, comprendo benissimo il motivo, che, per chiarezza, allego a questa mail. Infatti dipendenti (magari in divisa) del Ministero della Giustizia operano indisturbati da anni a danno di Rosario Marcianò, impegnati in azioni di discredito e stalking. Mi chiedo: "Costoro non commettono reato?". Comprendo che la legge non è uguale per tutti, evidentemente. E che dire poi delle continue archiviazioni a vantaggio di chi mi diffama, insulta e minaccia sino dal 2007 e continua tuttora a farlo?

Mi chiedo ancora come sia stato possibile, invece, eludere completamente il documentatissimo esposto da chi scrive inviato (nel 2014) a questa Procura per l'uso irresponsabile di additivi e carburanti neurotossici da parte delle compagnie aeree civili. Visto che la parte offesa, alla quale date credito, parla di baggianate, avreste potuto almeno verificare e documentarvi, prima di decidere per il rinvio a giudizio, ma forse non siete nella possibilità di farlo.

Peraltro il Suo esimio collega Dottor Massimiliano Rainieri archiviava a mio danno un fascicolo con la seguente motivazione:



E quindi? Lei capisce che in questa Procura qualcosa non funziona...

Ad ogni modo confermo tutto e rigetto non solo la liceità del procedimento, ma anche la legittimità della Procura di Imperia (ed altre) nell'istruire questi iniqui e balzani processi ora e sempre! Infine contesto il diritto ad esistere dello Stato italiano e di qualsiasi altro Stato, poiché, come ci insegna Gramsci, "ogni Stato è una dittatura".

https://www.youtube.com/watch?v=U-23wyFlLlc
https://www.youtube.com/watch?v=5bs_F14E-Mw

Distinti saluti.

Rosario Marcianò



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mercoledì, marzo 23, 2016

Le grottesche ed arbitrarie accuse della Bencivelli all'origine di un altro procedimento-farsa



ENNESIMO RINVIO A GIUDIZIO PER AVER DETTO LE COSE COME STANNO E CHE CONFERMO

Il Pubblico Ministero del Tribunale di Imperia, Dottor Alessandro Bogliolo, decide per il rinvio a giudizio a carico di Rosario Marcianò (l'ennesimo), poiché avrebbe "offeso" la giornalista della testata "La Stampa", definendo la categoria "giornalai" in questo video, pubblicato e titolato da Elia Menta.

Perché? Sono forse dei cronisti? Gli ultimi scivoloni relativi agli pseudo-attentati di Bruxelles non lo dimostrano? Confermo tutto e rigetto non solo la liceità del procedimento (nonché dei precedenti), ma anche la legittimità della Procura di Imperia (ed altre) nell'istruire questi iniqui e balzani processi ora e sempre! Infine contesto il diritto ad esistere dello Stato italiano e di qualsiasi altro Stato, poiché, come ci insegna Gramsci, "ogni Stato è una dittatura".

Leggete le motivazioni del PM e giudicate le pseudo-argomentazioni vergate, tra le altre cose, in una prosa improbabile e con una punteggiatura orribile.

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domenica, luglio 05, 2015

I nostri servizi segreti sfornano un'altra "cagata pazzesca"!



L'intercettazione telefonica tra Maria Giulia Sergio e la madre: un altro falso dei nostri servizi segreti

Elementi tecnici

Fermo restando che il piano Kalergi prevede la distruzione dell'Europa tramite l'immigrazione incontrollata, la telefonata tra la figlia, Maria Giulia Sergio/Fatima e la madre è artefatta. Infatti la gamma di frequenze è completa e non presenta riduzione nello spettro dei bassi in nessuna delle quattro voci. Almeno una di queste dovrebbe avere una qualità tipica delle conversazioni che intercorrono via telefono, ove si nota sempre una preponderanza nelle frequenze medie ed una decurtazione di quelle basse.



Al minuto 10:12 della finta intercettazione si ode un urlo di una donna: è il grido di un personaggio che, nel videogioco GTA, è investito da un'automobile. I rumori di fondo, con il rombo dei motori e lo strepito femminile, sono dunque estrapolati da un noto videogioco e sovrapposti alla conversazione spuria.

Elementi linguistici e prosodici

La giovane, pur essendo di origini campane (Torre del Greco, secondo le fonti ufficiali), non ha neppure un'ombra di inflessione partenopea, mentre pronuncia in modo corretto, con gli accenti giusti e l'idonea aspirazione, parole arabe. Inoltre dice "dimocrazia", anziché "democrazia": questo errore dimostra che l'attrice non è italiana, ma araba. Ha notevole padronanza della lingua del Profeta, usa termini che i neo-convertiti all'Islam, anche quando ne sono a conoscenza, non sono in grado di scandire con tanta accuratezza.

Molti concetti sono sottolineati teatralmente, come in una farsa enfatica ad uso e consumo di fruitori ingenui. La madre, invece, ha un'inopinata cadenza pugliese. La recitazione non è il loro forte.

Conclusioni

Morale? Un falso (l'ennesimo) mal fatto dei servizi. Che cosa ci possiamo attendere da un regime che, con la cassa di risonanza di "giornalisti" decerebrati o asserviti al sistema, confeziona in modo spudorato falsificazioni tanto rozze pur di alimentare il cosiddetto "scontro di civiltà"? Queste frodi configurano istigazioni all'odio e procurato allarme. Complimenti!!!

Quindi... riepilogando... Dipendenti del Ministero della Giustizia e del Ministero dell'Interno sono attivi sulla Rete come persecutori e calunniatori per attaccare i fratelli Marcianò. Nel frattempo taluni Magistrati collusi processano i fratelli Marcianò, che hanno la condanna già decisa, mentre gli avvocati delle parti offese, organici alla setta negazionista, partecipano attivamente alle discussioni con i disinformatori protetti da certi settori della Magistratura telecomandata dai due Dicasteri. Intanto "servizi i segreti de noiartri" creano false flag (vedi false flag Palazzo Chigi 2013) ed intercettazioni telefoniche improbabili con improbabili napoletane con l'inflessione araba, mentre in sottofondo si sentono le auto, le moto e le urla di GTA. Insomma... un quadro davvero edificante!

Qui l'urlo del videogioco GTA estrapolato dal minuto 10:12 della finta intercettazione di Giulia Maria Sergio.

martedì, settembre 30, 2014

Il profilo psicologico dello stalker

Il nostro Governo e, per la precisione, il Ministero dell'interno ed il Ministero di grazia e giustizia, attraverso i servizi (non deviati) dello Stato, operano da tempo per contrastare l'informazione indipendente in Italia. Per conseguire questo obiettivo, arruolano psicopatici che fungono da persecutori. I burattinai sono ben al corrente delle... "potenzialità" di certi loro agenti e sfruttano le turbe psicosomatiche di detti personaggi con il fine di fiaccare l'opposizione al regime.

Definizione di stalking e di stalker

Lo stalking è una forma di aggressione psicologica e fisica finalizzata "a sopraffare la volontà della vittima, a fiaccare il morale e la capacità di resistenza attraverso uno stillicidio pressoché incessante, perpetrato in un unico contesto di un crescendo persecutorio, infiltrante come una goccia che a lungo andare scava la pietra".

Il “molestatore assillante” manifesta, infatti, un complesso insieme di comportamenti che vengono ben racchiusi sinteticamente dall’espressione “fare la posta” che comprende l’aspettare, l’inseguire, il raccogliere informazioni sulla “vittima” e sui suoi movimenti, comportamenti che sono quasi sempre “tipici” di tutti gli stalkers, di là dalle differenze rilevate di situazione in situazione.

J. Reid Meloy ha identificato una serie di caratteristiche che contraddistinguono questi aguzzini:

1. Gli stalkers sono più anziani dei criminali in genere. Solitamente sono nella fascia tra i 40 ed i 50 anni.

2. Generalmente essi hanno precedenti criminali, psichiatrici o di abuso di sostanze stupefacenti. Possono soffrire di disordini mentali come dipendenza da alcool e droghe, disturbi dell'umore o schizofrenia (disturbi cosiddetti dell'Asse I).

3. I persecutori possono soffrire anche di disturbi dell'Asse II: paranoie di personalità e disordine di personalità dipendente.

4. Molti carnefici non sono psicotici nel momento in cui commettono il crimine dello stalking.

5. Le ricerche hanno indicato che lo stalking è una patologia della sfera affettiva, evidenziata da alterazioni psicologiche durante l'infanzia e recenti perdite nell'età adulta precedenti l'inizio dell'attività di stalking.

6. Almeno metà degli stalkers minaccia le proprie vittime e, anche se la maggior parte delle minacce non è portata a compimento, il rischio di violenza aumenta quanto più le intimidazioni sono precise.

La coazione che connota il comportamento di stalking e che permette di delinearlo anche giuridicamente, ha indotto ad ipotizzare che tale problema fosse una forma di “disturbo ossessivo”. Tuttavia, come è stato osservato, i disturbi psicopatologici ossessivi sono connotati da vissuti egodistonici relativi ai comportamenti attuati e, conseguentemente, da un malessere provocato dalle idee, dai pensieri, dalle immagini mentali e dagli impulsi ossessivi legati alla persecuzione. Questi vissuti di disagio e di intrusione in realtà non risultano presenti in genere negli stalkers che, al contrario, tendono perfino a trarre piacere dal perseguitare.

La tipologia tipica di molestatore insistente è stata definita “il risentito”. Il suo comportamento è sospinto dal desiderio di vendicarsi di un danno o di un torto che ritiene di aver subito ed è quindi alimentato dalla smania di vendetta. Si tratta di una categoria piuttosto pericolosa che può ledere prima l’immagine della persona e poi la persona stessa. Il problema più grave è legato alla scarsa analisi della realtà, perché il risentimento spinge a considerare giustificati i propri comportamenti che, producendo sensazioni di controllo sulla realtà, tendono a loro volta a rinforzarli.

Avete riconosciuto questo profilo nel cosiddetto disinformatore? Vi ricorda Task Force Butler, al secolo Federico De Massis? Non vi siete sbagliati affatto! E' il suo ritratto, come è il ritratto di tanti altri suoi... "colleghi". Ora che sapete riconoscerli, non fornite loro spazio nelle discussioni sulla Rete. Ignorateli. Isolateli... e consigliate loro un buono psichiatra.

Fonti:

studiolegalepaternostro.it
benessere.com


sabato, novembre 17, 2012

Schiacciasassi

Alcuni di voi sapranno che la Procura della Repubblica di Sanremo ha rinviato a giudizio chi scrive per aver pubblicato il libro "Ho cercato di salvarti". Il testo racconta gli ultimi mesi di vita di nostro padre ed il suo terrible calvario tra un ricovero ospedaliero e l'altro. E' una via crucis durata sei lunghi mesi. Per la sua vicenda rimando a questo link.

E' sicuramente una novità per voi venire a conoscenza di un fatto rilevante che mette in luce come la disinformazione organizzata di regime le stia tentando tutte per mettere a tacere, una buona volta, Rosario Marcianò e in questo intento incontra la compiacenza di alcuni settori della magistratura. Alcuni, sulla base di una lettera anonima e su successiva querela di parte sporta dalla ASL sanremese, imbastiscono un'indagine (senza peraltro informare l'indagato che avrebbe potuto incaricare un suo perito), che sfocia poi, come detto, in un rinvio a giudizio per supposta diffamazione. Contemporaneamente, lo stesso PM chiede l'archiviazione, in relazione alla nostra querela di parte contro i medici della stessa ASL (In questo caso la questione è ancora sub iudice, in quanto è stata presentata istanza di opposizione).

L'aspetto davvero... "succoso" di questa kafkiana vicenda, consiste nel fatto che un certo soggetto di Sanremo (che noi ben conosciamo e che bazzica sulla Rete con tutta una serie di pseudonimi ormai tristemente noti nonché "testimone" in un altro processo contro il sottoscritto), ha preparato un dossier, comprendente anche i propri post e quelli di alcuni suoi colleghi dal sottoscritto querelati, ma senza successo!

Il nostro non si accontenta di fornire i link agli articoli inerenti alla salute, dal sottoscritto pubblicati negli anni dal 2007, ma segnala un breve articolo sulla Regina Elisabetta, un reportage sul falso certificato di nascita del Presidente Obama, il mio parere sulle scie chimiche e su chi le gestisce, un articolo di parere negativo sulla chemioterapia da chi scrive riportato da altro sito, la lista dei suoi... "colleghi" identificati e tutta una serie di scritti e commenti che dovrebbero in qualche modo (secondo lui - e la Procura...) offuscare la credibilità di Rosario Marcianò. Il bello è che il PM Francesca Scarlatti approva ed acquisisce questa documentazione (comprendente vituperi e calunnie nei confronti di chi scrive), come dossier d'accusa, tanto da includerlo nel fascicolo contro Rosario Marcianò.

Ciliegina sulla torta: nessun avvocato del foro della provincia di Imperia si è reso disponibile a difendere il sottoscritto, per dichiarati conflitti di interesse o per chissà quali altri motivi.

Quindi si comprende dove siamo arrivati e si può stabilire se ancora questo paese può definirsi una nazione libera e democratica oppure se è vero il contrario. In effetti, valutando queste situazioni che sanno di stalinismo, non credo ci si possa più permettere di esprimere le proprie opinioni liberamente, poiché, se va bene, ti processano, mentre, se va male, ti sottopongono ad un TSO e, se va peggio, inscenano un suicidio.

Intanto Gianni Lannes ha dovuto gettare la spugna per non essere soppresso. L'amico Franco Caddeo è misteriosamente scomparso in mare. Sono solo gli ultimi di una lunga lista. Ricordate tutti i testimoni della strage di Ustica? Sono tutti morti: hanno inscenato degli improbabili suicidi oppure li hanno eliminati tramite incidenti dalle dinamiche mai chiarite. Ad affermarlo è il Giudice Rosario Priore.

Per concludere

Abbiamo necessità di essere uniti. La disinformazione organizzata del sistema sta provando ad intentare altri procedimenti nei confronti di chi scrive ed ha segnalato alla Procura di Sanremo anche il nostro prelievo in quota, indicandolo come un falso da perseguire penalmente.

Intendiamo liberarci di questi aguzzini una buona volta? Bene! Aiutate il Comitato Tanker Enemy. Il Vostro concreto sostegno è fondamentale. Agite in modo che il sistema non ci stritoli negli ingranaggi della giiustizia asservita. Con la "g" minuscola, ovviamente.

Rosario Marcianò

Presidente del Comitato Nazionale Tanker Enemy
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giovedì, febbraio 23, 2012

La giustizia come bavaglio dei disinformatori per mettere a tacere Rosario Marcianò

Il sistema ha sferrato un attacco contro i ricercatori indipendenti: usando, in maniera arbitraria, lo strumento della giustizia, sia in Germania sia in Italia, si prova a chiudere la bocca a chi denuncia la Geoingegneria clandestina ed illegale, sulla base di denunce false e pretestuose sporte da alcuni negazionisti. Abbiamo bisogno del tuo fondamentale aiuto per poter affrontare le ingenti spese processuali e per impedire che il blog venga chiuso, come su richiesta dei denuncianti. Leggi come puoi contribuire alla causa in fondo a questo articolo.

Lo abbiamo sempre ribadito: la Giustizia con la "G" maiuscola, intesa nella sua mera accezione, non esiste ma, anzi, essa viene usata, nei modi più bizzarri e fantasiosi, per mettere a tacere le voci fuori dal coro. Chi ci segue da tempo saprà che, almeno dal 2005, esiste un gruppo di cosiddetti disinformatori (si autodefiniscono impropriamente "debunkers"), ben coordinati tra loro ed in tutta evidenza finanziati da frange dello Stato, giacchè attuano, 24 ore su 24 le loro azioni di stalking, unite a quasi quotidiane pubblicazioni (sui loro blog, sui forum infiltrati e nei canali video dedicati) calunniose e diffamanti. Essi costituiscono, in tutta evidenza, una vera e propria associazione a delinquere.

In questi anni questi individui hanno cercato in tutti i modi di screditare i principali componenti del Comitato Tanker Enemy ed in special modo chi scrive, dedicandovi decine di blog che sputano odio, veleno e risentimento da tutti i pori e che, nel contempo, usano le più sofisticate tecniche della programmazione neuro-linguistica per convincere chi legge che le loro menzogne sono tutte sacrosante verità. Costoro hanno violato o tentato infinite volte di violare accounts, hanno provocato la chiusura di servizi di hosting video, hanno più volte commesso reato di sostituzione di persona, hanno compiuto azioni di spionaggio, anche con l'uso di sofisticate apparecchiature elettroniche, hanno pubblicato dati sensibili etc.

A quanto pare, però, visto che noi siamo ancora qui, tutto questo non è servito e così, nel 2007, chi dirige i giochi ha deciso di attivare alcune cellule dormienti proprio a Sanremo, in modo tale da ottenere due obiettivi: a) controllarci meglio e da vicino; b) usare eventualmente la magistratura locale, che ben sappiamo come talora agisce [ LINK ], per iniziative "legali". Così è accaduto.

Chi scrive è stato informato di avere a suo carico due procedimenti. Uno su querela di ****** (Leoniero di de-strakerizziamo il web), l'altro su querela di ****** (Wasp-waspdue-Mario Lipuma-Wasp Lisbeth Salander). Questi due soggetti erano stati da noi denunciati, già nel 2009, allorquando uno di costoro funse da "guida turistica" al già famigerato Francesco Sblendorio, il quale si mosse addirittura da Torino per giungere a Sanremo ed eseguire delle riprese, di nascosto, sotto la nostra abitazione. In un periodo precedente si era chiesta l'identificazione degli amminstratori dei blog summenzionati, al fine di poterne querelare i titolari, ma qualcuno consigliò al magistrato di archiviare, senza che questi, però, avvertisse la parte offesa, come la legge prescrive (408-segg. c.p.p.) e come richiesto dai querelanti sia in quel frangente sia nei successivi, sino all'ultima denuncia-querela del luglio 2011. E' un reato penale punibile con l'arresto. Passarono due anni ed alla fine fummo noi ad identificarli, visto che chi avrebbe dovuto occuparsene, essendo un suo preciso dovere, non mosse un dito né attuò l'oscuramento delle pagine diffamatorie.

Secondo logica, anche una sola di queste denunce (sette o più dal 2008) avrebbe dovuto portare almeno ad un'indagine. Invece no, a quanto pare, visto che il P.M. del Tribuanale di Sanremo ha deciso di procedere a carico di Rosario Marcianò, anziché nei confronti di coloro che, da anni e quotidianamente, insultano e vilipendono il sottoscritto ed il fratello Antonio nonché gli iscritti al Comitato che rappresentiamo. Possibile che TUTTE le denunce nei confronti delle persone che ora, paradossalmente, risultano "parte offesa" siano finite nel nulla? Se non sono state archiviate senza avvisare i querelanti, per lo meno sono state "ibernate", favorendo così i soggetti di cui sopra e se, agendo così, il magistrato non commette reato, quanto meno risulta anomalo che l'unico ad essere indagato e processato per diffamazione e stalking (sic) sia Marcianò, a poche settimane dalle denunce-querele di "Wasp" e "Leoniero". Questo evidente squilibrio getta un'ulteriore inquietante ombra sul tribunale di Sanremo. Oltre tutto il sottoscritto non è ancora riuscito (al momento in cui scrive), dal 31 gennaio 2012, ad avere un colloquio con l'avvocato d'ufficio [1] assegnato dal giudice e che comunque dovrebbe ricevere o meno l'incarico! Diverse volte contattato, il legale non si è reso reperibile, facendo quindi scadere il termine di cinque (5) giorni (dalla data della notifica) per la consultazione della documentazione raccolta dal P.M. a carico di chi scrive. Strano? No, se pensiamo che la questione ha una rilevanza più ampia, rispetto alla tutela della parte ritenuta offesa e se, invece, valutiamo questa azione come un eccellente modo per sfinire, sia economicamente sia psicologicamente, il cittadino che osa denunciare la geoingegneria militare, sin dal 2005 e che non si decide a togliersi di mezzo.

Ovvio che i due querelanti sono carne da macello, ma essi non lo sanno e non essendo abbastanza intelligenti per capirlo, rischiano di vedersi a loro volta coinvolti in un gioco più grande di loro. Sì, perché i casi sono due: a) Il P.M. decide di non procedere nei confronti di Marcianò, il quale si rivarrà in sede penale per calunnia nei confronti dei querelanti, che tuttora continuano ad ingiuriare ed a scrivere falsità, per mezzo dei loro blog; b) Il sottoscritto viene rinviato a giudizio ed allora lil dibattimento, che già rischia (per loro) di divenire pubblico, dovrà affrontare le inadempienze gravi e, cosa ben più pericolosa per il magistrato, riguarderà anche la questione che tanto vogliono insabbiare nelle alte sfere: le cosiddette scie chimiche o meglio "geoingegneria militare illegale e clandestina". Un vero autogoal, insomma!

Pensiamo che il blog meteo stia arrecando grandi problemi a chi attua la geoingegneria militare sul territorio italiano ed altrove, soprattutto in vista di un futuro conflitto con l'Iran. Le nostre previsioni sono sin troppo precise per i loro gusti, anche perché dimostriamo ed abbiamo appurato che non esistono previsioni meteorologiche attendibili, se non si tiene conto della manipolazione meterologica e climatica in atto.

Il P.M. ha visionato tutta la documentazione? Ha un quadro completo della situazione? Conosce l'antefatto e lo sviluppo delle vicende? Forse no. In tal caso, è compito nostro informarlo sui vari aspetti di questa torbida vicenda e saremo lietissimi di renderlo pienamente edotto.


[1] Il sottoscritto non ha diritto al libero patrocinio ed anche se così fosse stato, sappiamo bene che un legale pre-assegnato dal Tribunale, non assolverebbe il suo ufficio in modo motivato ed efficace.

Di fronte ai procedimenti avviati ed al rischio concreto che di fatto si operi una censura, è auspicabile che i sostenitori intervengano per respingere questa vile aggressione, per mezzo di iniziative di sostegno (donazioni, consulenze legali gratuite, lettere aperte ai giudici del tribunale di Sanremo…). [2] Ci appelliamo perciò al senso di solidarietà dei lettori, che ringraziamo anticipatamente, per affrontare la situazione. Per chi fosse interessato a scrivere al tribunale di Sanremo, ecco gli estremi:

[2] Chi intendesse inviare una lettera aperta al giudice, può usare gli estremi riportati di seguito. I due pubblici Ministeri nei due procedimenti sono l'egregio Dottor Marco Zocco, e l'egregia Dottoressa Monica Supertino, Procuratori della Repubblica presso il tribunale di Sanremo. Via Anselmi, 3 – 18038 Sanremo (IM) Tel. 018458711 (centralino) - Email tribunale.sanremo@giustizia.it. Per chi può, è possibile eseguire una piccola donazione su carta postepay o tramite Paypal oppure su conto corrente bancario. I dati necessari verranno di volta in volta forniti mandando una email a tanker.enemy@gmail.com oppure a scienza.marcia@katamail.com.

"Lo Stato-Leviathan è nemico del suo popolo". Non possiamo aspettarci niente dalle istituzioni, fuorché sangue e sofferenza, ma venderemo cara la pelle. Coloro che non si avvedono del disastro in atto, rimarranno basiti e non avranno tempo di capire. Moriranno senza aver vissuto. Noi moriremo, ma avremo combattuto".

Addendum

Da alcuni mesi i disinformatori, ivi compresi i due soggetti "parte lesa" nei procedimenti a carico di Rosario Marcianò, premono affinché sia avviata un'indagine contro lo scrivente per impiego ed istigazione all'uso di laser verdi per accecare i piloti di linea. Premesso che l'accecamento di un pilota, civile o militare che sia, potrebbe verificarsi, in linea del tutto teorica, esclusivamente durante le fasi di decollo ed atterraggio e non durante il volo di crociera, si tratta chiaramente di un vile tentativo di coinvolgere il Comitato e chi lo rappresenta in un'altra inchiesta giudiaziaria dai risvolti ben più seri. Respingiamo con forza queste accuse e valuteremo di adire le vie legali nei confronti dei soggetti che, in questi mesi, stanno cavalcando l'onda di false segnalazioni, ad opera di piloti, che hanno addirittura portato ad un'apertura d'indagine da parte del Giudice di Torino Dottor Raffaele Guariniello. Che tutta questa sia una montatura ed un cambiamento di rotta dettato dalla disperazione, per mano dei soliti noti, si evince confrontando le opinioni nettamente discordanti che provengono da appartenenti allo stesso gruppo, ma in tempi e circostanze diversi. Il primo (Hanmar) per sminuire la prova del laser verde, la seconda per avvalorare la tesi della pericolosità dei dispositivi di illuminazione, sino da rendere rischioso il sorvolo degli aerei di linea a 13.000 metri di altitudine. Ridicolo.

Hanmar (Michele Galloni - C.I.C.A.P.) sui laser verdi nel 2007 (Sul forum di Focus).

Simone Colautti sui laser verdi nel 2012 (Sulla pagina facebook "Segnalate e denunciate tankerenemy").



Ringraziamo sentitamente gli amici Ghigo Battaglia, Donatella Campai, Maria Grazia Campus, Marcello Celestri, Raffaele Cavaliere, Daniele Fois, Ivana Mannino, Massimo Mazzucco, Umberto Morazzoni, Andrea Nitta, Corrado Pala, Corrado Penna, Giorgio Pattera, Dario Sardella, Silvio Sciurba e tutti gli altri che non citiamo (ci scusiamo con loro, ma l'elenco è molto lungo), per il loro sostegno fattivo e la solidarietà.

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